, ovvero in alcuna maniera egli lo può prendere, e gittarlo fuori dell'acqua,
cala, nelle sere senza luna, per prendere il pesce nel passaggio dal mar
o pure infilzamenti di varie frazioni il prendere alcuni rotti di altri rotti...
escogitare, inventare con feconda facilità; prendere a dire tutto d'un fiato; fare
alcuna fiata s'infigne di dormire per prendere gli uccelli. -sostant.
lo pratel s'infiora. 15. prendere l'origine e il nome dal giglio
modo la mano abbia la capacità di prendere e stringere. bocchelli, 9-377:
resta proibito a chi si sia di prendere le acque di ciascheduno degl'influenti della
due stivaloni alla scudiera. 7. prendere, imboccare una strada. - al figur
un'occasione; abbracciare una idea, prendere una decisione. lalli, 5-145:
fieno, di erba che si può prendere in una sola volta con la forca
: una ed altra figura si vide prendere [la nuvola] per varie guise,
di folla uscita a passeggiare e a prendere il fresco; dovevo andare a passo
, 97: cominciò subito a far prendere informazioni, per desiderio di castigar chi avea
alemanni, che ella possa nelle traduzioni prendere tutte le possibili forme delle lingue e
. (infortisco, infortisci). prendere sapore forte, acido; inacidire,
darmi il disfavore. 3. prendere sapore o odore forte; inacetire,
l'arrendevolezza del paladino a lasciarsi prendere e non li chiarirono, anzi li
nella ventare più franco, più sicuro; prendere cocontesa ch'egli inavvedutamente aveva attizzata,
raro. diventare franco, sicuro; prendere coraggio. = denom. da franco
inimistà. 2. locuz. prendere inimistà: divenire nemico; nutrire odio
farebbe, raccomandata a quel modo, prendere quasi in uggia l'equità.
puoi dire invece 'dare 'o 'prendere cominciamento'. mazzini, 62-23: l'
2. prontezza e abilità nel prendere decisioni, nel promuovere imprese, nell'
un'iniziativa: essere il primo a prendere una decisione, a intraprendere un'impresa
parte, il capellini, non vuol prendere l'iniziativa lui. tecchi, 12-65
bassani, 4-31: dei due, a prendere l'iniziativa in tutto, nei giochi
genere poemetto. -avere, prendere inizio: incominciare; avere origine.
livio volgar., i-66-21: comandò a prendere uno uomo, che del discordio e
. ant. che si allontana senza prendere congedo. pontano, 219:
', farsi guidatore d'impresa; prendere a difendere una causa o a combatterla.
». -innalzar le penne: prendere il volo. -al figur.:
7. famil. ingannare, turlupinare, prendere in giro. tommaseo [s
domandò: « dove si va a prendere il pane? ». « più avanti
innanzi giorno andandosi a confessare o a prendere il corpo di cristo. petrarca,
che temistocle... si lasciasse prendere da ardente desio di gloria, per
infilzamenti ', di varie frazioni, il prendere alcuni rotti di altri rotti, per
e specialmente nei piccoli borghi, sogliono prendere i ribelli e gl'innovatori. einaudi,
g. villani, 6-22: fecie prendere il detto suo figliuolo re arrigo e
e inorganica, che il poeta può prendere dove la trova. b. croce,
inorgoglio. 2. figur. prendere il sopravvento, riuscire preminente. pindemonte
..., che nelle provincie dovevano prendere in nota i nomi de gl'idonei
dispregio all'amoroso iesù, el volseno prendere. monti, x-3-322: oh di nequizie
insediammo senz'altro. 3. prendere sede in un luogo, stabilirsi; prendere
prendere sede in un luogo, stabilirsi; prendere stabile dimora in un territorio, stanziarsi
che facevano argomento di trastullo il vederlo prendere l'aire, ammagliato ad una carrucola
danni che aveva patito. -conseguire, prendere, ricevere, assumere le insegne:
con l'insistenza, convincerla a non prendere altri impegni. 4. rifl
nuovo edificio. massaia, vii-83: dovendone prendere [di quel vino] di quando
l. del riccio, 3-46: prendere a versarsi... co'favori e
. massaia, vii-180: per non prendere un'insolazione, sarebbe stato meglio.
: dalla madre di giannino non osò prendere commiato, per timore di farla soffrire
firenzuola, 23: si puole prendere insolubile argumento, che una persona particolare
ad addormentarsi; che veglia incapace di prendere sonno; costretto a stare sveglio;
.]: 'insonnia', il non poter prendere sonno; e quindi il patirne più
. intr. con la particella pronom. prendere sonno, assopirsi, appisolarsi.
(una passione); determinarsi, prendere forma (un'idea, un'opinione,
e non punto disperato, pretendi di prendere il mondo tutto? malvezzi, 7-33
s. v.]: 'insperanzire', prendere speranza, concepir qualche speranza.
modello, uniformarsi a una norma; prendere l'avvio; attingere ispirazione, impulso
la particella pronom. avere inizio; prendere avvio, costituirsi. = voce dotta
bonaparte. -insudiciarsi le mani: prendere a schiaffi o a pugni una persona
che si può e nel fatto si suole prendere rispetto ai finti problemi, è quello
(intabacco, intabacchi). tose. prendere imbacuccarsi. a intaccacchiare un po'la gravità
l'intaccare; intaccatura; lasciarsi prendere da una passione, infatuarsi,
. con particella pronom. letter. prendere odore di tanfo, di muffa. -anche
di intatto c'era ancora in lui. prendere (un gioco, una partita, in
i. riccati, 1-454: nel prendere le differenziali per il più si moltiplicano
castelvetro, 148: delia si può prendere per diana... si può
in quel modo. -intenderla male: prendere qualcosa in cattiva parte, tollerarla con
a qualcuno: fargli una promessa, prendere accordi, intese; contrarre un obbligo
il più ampio argomento ch'io potessi prendere. gualdo priorato, 3-ii-44: espose
sermone / dir noi poria, né prendere intenzione / d'alcun mortai giammai,
e da un deriv. di capire 'prendere '. intercapillare, agg. anat
da inter 1 fra 'e capire 1 prendere '. intercettò re1, sm.
inter 4 fra 'e capire 'prendere '. intercipiènte, sm.
sicurezza per assumere l'atteggiamento o per prendere la decisione opportuna; sconcertato, disorientato
. l'interessarsi; il fatto di prendere interesse per qualche cosa; attenzione particolare
138: tutta l'azione doveva prendere qualità e colore dai differenti gradi di
,... vedendo non poter prendere de'lor nimici alcuna vendetta senza lor
di nascondere. -avere o prendere interesse in una faccenda, in un
pure il bambino. 2. prendere la parola come interlocutore di un dialogo
16-viii-201: seguiti pure v. reverenza a prendere il cioccolatte con la moderazione ed intermittenza
. a. cocchi, 4-1-35: prendere le acque termali di qualche famoso bagno
36): si figurava allora di prendere il suo schioppo, d'appiattarsi dietro una
e di questo. -immedesimarsi; prendere parte con vivo interessamento, con entusiasmo
, i-443: [voi non potete prendere un re] italiano senza cacciarvi nello
(per la coniug.: cfr. prendere). ant. intraprendere, iniziare
sul modello del lat. intercipère * prendere in mezzo, intercettare '; cfr
sollievo e di riposo che ci possiamo prendere sempre negli intervalli dell'azione. tarchetti
rime, è espresso il proposito di prendere nova materia dilettevole a udire. calvino,
un figliolo zoppo. 5. prendere parte, partecipare sia attivamente, contribuendo
sta già svolgendo fra altre persone; prendere parte, in forma di intervento,
intromettersi nel discorso altrui, interloquire, prendere la parola; trattare un argomento.
16. ant. informarsi, prendere notizie. cieco, 33-68: marsiglio
, lo celebrarono. -ant. prendere un poco d'interesse; incominciare ad
. a. cocchi, 4-1-35: prendere le acque termali di qualche famoso bagno
come me sarebbero corsi di soppiatto a prendere uno schioppo, per intimorirlo, anche
. tose. servirsi di una vivanda, prendere cibo; attingere. - anche al
può intignere. -per simil. prendere con le dita, estrarre, afferrare
la percezione della verità, invece di prendere la via delle parole, aggravava subito
mobili cominciarono ad intirizzirsi, e (prendere, sotto luigi xvi, una certa
. moretti, iii-77: ha voluto prendere la licenza dell'istituto e si è intisichito
pallavicino, 6-1-173: sogliono i nuovi cardinali prendere un titolo d'alcuna di certe chiese
'intizzonire ', abbruciacchiare e far prendere un aspetto di tizzone a un legno
cantare o sonare nella conveniente tonalità; prendere secondo il tono giusto. g.
. viraggio. 12. locuz. prendere la giusta intonazione in un discorso:
[s. v.]: 'prendere l'intonazione giusta in un discorso '
incrinata. -cadere in errore, prendere abbagli. giraldi cinz-io, intr.
voi quegli spiriti contraddittori, che dal prendere una tanta resoluzione vi
esortative o imperative esprime la necessità di prendere coscienza di un evento o di una
, dubbioso; non sapere quale decisione prendere. m. villani, 9-74:
messer bernabò che la convegna era per prendere tosto conclusione..., mandò
molto più onesto sia... prendere certezza, se alcuna cosa allegorizzando è omessa
1-52: la fiducia tenderebbe già a prendere il sopravvento, se non la intralciassi
mezzo, farsi avanti, intervenire, prendere parte (una persona); interporsi
e intraprendente. trappolò). prendere con la trappola, mettere in
(per la coniug.: cfr. prendere). dare inizio 3.
. dedicarsi con piacere a qualche cosa; prendere piacere, trarre diletto da qualche cosa
figur. conoscere appena, superficialmente; prendere in considerazione solo parzialmente. petruccelli della
. 7. intr. figur. prendere abbagli, essere indotto in errore,
di mettersi una mano in tasca per prendere il fazzoletto onde asciugarsi le lacrime,
di bava, eccola [la belva] prendere il cupo della foresta e ripararvisi.
istinto del possesso, del popparre del prendere e del tirare a casa, e l'
. bocchelli, 13-119: aveva dovuto prendere ai suoi stipendi uno e poi più
debolmente guardata dal popolo, si potrebbe prendere da'cuoiai; e per quella intromettere
parrochi. 5. per estens. prendere dimora stabile in una località.
: chiamerò i servi e vi farò prendere e bastonare. così imparerete a intrufolarvi
4-981: si recò al caffè a prendere quell'intruglio raddolcito dalla saccarina che i
intufare2, intr. ant. prendere cattivo odore; ammuffire.
rifiutar caterina, e questa pura verginella prendere per mogliere. buonarroti il giovane,
tutte le proprietà. -letter. prendere, impadronirsi. foscolo, sep.
3. mettere in burla, prendere in giro. panigarola, 3-ii-918:
v.]: * invecchignire ', prendere aspetto di vecchio... a
d'inventario: con la riserva di prendere una decisione definitiva dopo avere valutato gli
beneficio d'inventario: chiedere di poter prendere una risoluzione definitiva dopo averne valutato i
, confessare, fare 'o 'prendere in contravvenzione ', è modo stranissimo.
rotta: manovra con cui si fa prendere a un aeromobile o a una nave
]: * inversione ', maniera di prendere un tratto di melodia in un ordine
convertendo ',... consiste nel prendere i due conseguenti come antecedenti e riferire
ànt. e letter. farsi animo, prendere coraggio. guido delle colonne
una forma, un aspetto particolare; prendere coscienza di sé o di un dovere
. 5. locuz. -avere, prendere inviaménto: ricevere ravviamento verso uno stato
bartoli, 43-4-10: venuto in età di prendere l'inviamento alla vita, che dovea
alcuno invidiatore d'amore non ne possa prendere via di mal parlare. tolomei,
.. cominciarono a invigorire e a prendere cuore e ardire. trattato dei cinque sensi
., 8-7 (294): fatti prendere i panni di lei e inviluppare nel
.. / li selvagi sparveri / prendere, e far maneri -diventare, / e
novellino, 16-180: invitollo che dovesse prendere albergo a sua magione. boccaccio,
umberto, adusse l'obbligo disciplinare di prendere i pasti al kinesiterapico per non invitare
d'annunzio, iv-2-473: - andiamo a prendere ancora un po'di sole! -ella
m'invólo). levarsi in volo, prendere il volo. goldoni, xi-1229:
intr. (invólpo). agric. prendere la malattia della volpe (con partic
involtata alla meglio, tanto da poter prendere e involtare la roba. -in
.. / li selvagi sparveri / prendere, e far maneri -diventare, / e
, adattamento dal lat. inuxoràre 'prendere 'e 'dare in moglie '(
yole. bocchelli, 2-v-268: conveniva prendere una buona spinta ed uscire di sghembo
. baldini, 9-133: si lasciò prendere da una terribile crisi d'ipocondria e
13-90: il suo cuore sapeva di prendere ipoteche su poderi celesti. 5
dell'ira, in nullo caso può prendere buono consiglio. andrea da grosseto, i-141
la rintuzza. -avere, prendere in ira qualcuno: odiarlo, provare
. parata, 2-2-95: sogliono molti prendere non irragionevole meraviglia. tasso, n-iv-453
le forme che il mondo avrebbe potuto prendere nelle sue trasformazioni e invece non aveva
calcola la propria felicità, possa mai prendere una moglie irrepudiàbile? = comp
sua indole); costantemente incapace di prendere decisioni, di assumere responsabilità, di
essere irresoluto; mancanza di risolutezza nel prendere una decisione, nel compiere una scelta
-anche: incapacità abituale e connaturata a prendere decisioni definitive, a sapersi risolvere tempestivamente
irréto). letter. ant. prendere nella rete; intrappolare, catturare.
irrètichi). letter. ant. prendere nella rete; catturare. boiardo
tr. (irretisco, irretisci). prendere nella rete, intrappolare, catturare.
= voce dotta, lat. irretire * prendere nella rete ', da réte *
con acrimonia; mettere in ridicolo, prendere in giro, farsi gioco (per
.: che non è logicamente corretto prendere in considerazione al fine di risolvere una
: il minimo ostacolo ti costringe a prendere dei partiti estremi e che possono nuocere al
, 2-166: si fosse meno lasciato prendere, l'abate parini, daltirrita- zione
restio a dare un consenso, a prendere una decisione; diventare scontroso, ricalcitrante
: li veneziani doveano ri prendere la canea o cedere la candia, se
thovez, 1-295: allungò la mano per prendere un volume che stava sopra un tavolino
il quale si acquista il diritto di prendere parte a una competizione. 8
cecchi, 2-148: così aveva finito col prendere quel passo esagerato e falciante che nelle
modello, uniformarsi a una norma; prendere l'avvio; attingere ispirazione, impulso
novelle, quadri, sculture, amano prendere ispirazione dalla storica verità. vittorini,
. viani, 19-548: decisesi istantaneo prendere il suo bastimento quantunque non conciato.
mi avesse più volte istigato a farlo prendere, io non l'avrei mai rinchiuso
buono ogni tanto c'era da prendere. gobetti, ii-338: l'
. 12. informarsi, prendere conoscenza, rendersi edotto. siri
: prendeva o avrebbe meritato di prendere il primo luogo tra esse il cattolicesimo
erano istupiditi tutti, da se medesimo prendere partito. loredano, 1-106: volle,
v.]: 'italianare ', prendere modi e costumi italiani, divenire italiano
mutare itinerario; deviare dall'itinerario: prendere un'altra strada, avviarsi verso un'
. carducci, iii-24-128: c'era da prendere l'itterizia del brutto. certa mattina
paradiso, 62: tutti voi che volete prendere il iugo di cristo sopra il collo
... conoscete voi che volete prendere una via breve ed aspra.
secolare. 3. locuz. prendere izza: adirarsi, sdegnarsi. m
indulgenza al compromesso, d'incapacità a prendere decisioni radicali atte a dominare gli eventi
tempo. -prendere il la: prendere l'intonazione. - anche al figur
. scrao, i-1053: andò a prendere, di là, i registri dell'agenzia
iii-12-52: quei baroni che si lascian prendere al lacchezzo degl'inviti sino a corteggiare una
'vale 4 laccio '. 4 prendere uccelli alle lacciaie '. =
i lacci e le tele loro per prendere alcuni animaletti per cibarsene. fiacchi,
locuz. giungere la gatta al lacciolo: prendere di sorpresa, con l'inganno,
sia sì crudelmente lacerata che niuno potrebbe prendere di me mai diletto? m. roncaglia
questo non mi pare che si possa prendere per indizio di affezione
difettosi. -supplire le lacune: prendere il posto di chi non c'è
stato! moravia, iii-304: andò a prendere un'innaffiatoio e versò un lago di
ferd. martini, 4-4: a prendere tabacco senza insudiciarsi laidamente la faccia,
il suo budello tanto che 'l possi prendere con la manu involtata in un panno di
é la lanciatoia, usandola come per prendere le pernici e le starne. ugolini,
francamente difendendosi, [i veneziani] prendere la terra non poterono. 2
, due pastorelle vezzose. -dare, prendere, pigliare, spiccare un lancio:
-privo di determinazione e di fermezza nel prendere decisioni o nel perseguire uno scopo;
certo io credo che non la potrà prendere ora con quella medesima serietà con cui
scamozzi, 1-316-39: si può anco prendere il lume da qualche apri tura o
sei morto ». -comprare, prendere, credere, vesciche o lucciole per
far segno a lancio di sassi, prendere a sassate. boccaccio, dee.
guisa che prostesi al suolo non dovrebbero prendere ardire di sollevarsi per più contemplare le cose
v.]: 'lapidificazione', dicesi del prendere alcuni corpi la qualità di pietra,
: approfittare di due occasioni favorevoli; prendere due piccioni con una fava.
quegli anni era stato anche più facile prendere la laurea; era diventata quasi uno
amari, 1-2-2: comanda l'ammiraglio di prendere il largo, accender fanali alle navi
xi-8: altri stranieri poi pensarono meglio di prendere il largo ed avvicinarsi alle frontiere dalla
... avrebbero potuto impedirgli di prendere il largo, quanto dire di buttarsi
1069: furente, ella fa tatto di prendere per le spalle la cognata che si
, 1-iii-441: se orbino la vuol prendere in prova, faccia un po'lui;
tutti li falconi naturalmente sono dati a prendere grandi occelli, ma tale volta lassano
. papini, v-470: s'è lasciato prendere come un ladracchiòlo qualunque.
: v. occhio. -0 prendere 0 lasciare: v. prendere.
-0 prendere 0 lasciare: v. prendere. -piglia e lascia: v.
promesse e lasci di moneta, o prendere croce e pellegrinaggi per indulgenza de'loro
e lavarsene la testa... ancora prendere la radice... e
com'io solea, lasso doloroso, / prendere parte de lo vostro regno, /
che si dà a un ordigno da prendere uccelli; e consiste in una piccola lastra
per il passivo o i passivi: prendere delle botte; rimetterci del proprio.
a'nimici nostri. -trarre, prendere in disparte. dante, xvii-8:
35 (610): questa correva a prendere un poverino, che una capra tutt'
pessimo sangue. 7. intr. prendere il latte. cavalca, 19-429:
c. mei, 129: potrassi prendere entro un cucchiaio d'esso siero una
sappiate come la clarissima principessa costanza costumi prendere seralmente certo lattovaro per conciliarsi il sonno
cantare un elogio. -pigliare, prendere la laurea: conseguire il dottorato,
ricominciar da capo gli studi, e prendere un'altra volta la laurea di dottore.
librerie che quivi sono e, senza prendere laurea, intorno ai venti anni ritorna alla
, 2-300: se solo avesse potuto prendere una laurea e trovarsi un impiego qualsiasi,
diede tanto viatico che, nell'andar a prendere la laurea, da napoli a roma
1-ii-278: i servitori li incitavano a prendere, a farsi onore, a non cederla
denti una vecchia canzone. 5. prendere parte alla realizzazione di un'opera teatrale
... per sé, senza prendere di fuori cosa alcuna da altrui, fa
: come da voi mi lascio volentieri / prendere, socchiudendo le pupille, / mentre
, sostenere una burla; accordarsi nel prendere in giro o nel motteggiare qualcuno.
, il ragazzo ho mandato / a prendere il mio medico usuale. pascoli,
con esattezza il mio stato, di prendere una risoluzione veramente forte e. leale
(per lo più senza reagire); prendere o ricevere offese o botte.
. d'annunzio, v-2-316: mi sentii prendere il mento da una grossa mano irosa
, ottimo, massimo, si conviene prendere i cominciamenti e gli auspicii.
sta accorto, e mai non dorme per prendere e legar l'uomo. loredano,
giusta. 13. dare o prendere come coniuge, unire in matrimonio;
il fiume, prima avea tentato di prendere apollonia. lorenzo de'medici, ii-95
a parte né a leze, ma bisognava prendere li denari dove erano. ariosto,
scrittura o della stampa. -anche: prendere conoscenza del contenuto di uno scritto.
intendere è come cacciare e non prendere... non tutti quelli che
leggero: attendibile, plausibile, da prendere in seria considerazione. petrarca, 39-14
rei consigli che arà saputo o potuto prendere e usare il popolo fiorentino, secondo
o altre machine atte a strignere e prendere le città, non tagliar mai senza
troppa legna o legne al fuoco: prendere troppe iniziative; strafare. becelli,
dificcoltà, essere incerto nelle decisioni da prendere. siri, viii-523: gli
-acquistare, cogliere, fare, prendere lena: procurare, ricuperare o accrescere
sole. -mettersi in lena: prendere la rincorsa. - anche al figur
è angustiato. -ripigliare lena: prendere di nuovo piede, diffondersi nuovamente.
colle piacevoli virtù. -togliere, prendere, rompere, emungere, levare la
, ovvero in alcuna maniera egli lo può prendere, e gittarlo fuori dall'acqua,
9. locuz. -pescare a lenza, prendere alla lenza: catturare i pesci servendosi
s'ingannerebbe di grosso. -pigliare, prendere, acchiappare la lepre col carro:
7. locuz. -avere, darsi, prendere, provare, sentire, trovare letizia
desse lettera e autorità... a prendere ed incarcerare e menare in gerusalem tutti
buoni scrittori, dovendosi dire in vece 'prendere una cosa secondo il senso letterale,
la radice del male,... prendere le teorie alla lettera. pasolini,
le piantagioni di caffè. -cogliere, prendere a letto qualcuno: sorprenderlo nel sonno
, un tumulto, ecc.); prendere piede, diffondersi. cavalca,
proporzion delle bocche, per andare a prendere il pane dal fornaio. [ediz.
': usasi questo verbo per significare il prendere che via via fanno gli appaltini la
la cara eufemia. 24. prendere con sé, portare via qualcuno.
compagnia stava per scendere in giardino a prendere il caffè sulla terrazza. guerrini, 2-123
particella pronom. imbarcarsi, salpare, prendere il largo. rinaldo degli albizzi,
soldati per lui. -per estens. prendere al proprio servizio in vista di incarichi
avendo già levato l'animo a voler prendere il reame d'asia e di siria,
che offre alle imbarcazioni condizioni favorevoli per prendere il largo. tommaseo [s
andasse immediatamente principiata una tal cura con prendere la mattina, subito levata dal letto
verso lui le nude braccia, e prendere tra le sue mani il bellissimo capo
fu tutta nel prender o far dare, prendere o far dare diritti feodali dai nobili
far dare diritti feodali dai nobili, prendere o far dare diritti ecclesiastici dalla chiesa
cielo la vecchia disse: « dovete prendere solo quel che potete tenere. noi
il potere dell'autorità di polizia di prendere provvedimenti provvisori, da sottoporsi entro breve
dirimpetto all'ugolini, che venga a prendere dodici libri del mio ditirambo, e
al libraino... che venga a prendere dodici libri del mio ditirambo, e
non si metta. -trascrivere, prendere appunti. -al figur.: mandare
: il medico,... nel prendere licenza, raccomandò a marcello, sia
: qual più importuno consiglio arebbe potuto prendere, che dar licenza al cardinal del
d'impegno, forse sarebbe riuscito a prendere finalmente quella licenza tecnica, per cui
9-74: le licenze che si potè prendere come scrittore fecero testo nel momento stesso
zarlino, 1-3-249: il contrappuntista potrà prendere alcune licenze, come sarebbe dire,
(anche con valore recipr.). prendere (o chiedere) congedo; salutarsi
... ». -rifl. prendere commiato dai lettori o dal pubblico (
5. figur. letter. prendere a poco a poco forma e consistenza
dato a gl'idoli, si isforzava di prendere la bella agata. guicciardini, i-28
la pelle limonina, lo potresti benissimo prendere per un piccolo turco.
, cioè un omnibus che porti a prendere aria un gran numero di lettori di
in brighe. -apprendere, prendere una lingua: imparare a parlarla e
-avere, chiedere, pigliare, prendere, sentire, togliere lingua di qualcosa
il tempo inattuato. 4. prendere aspetto e forma di lingua. -anche
e gli uomeni quella stagione la possono prendere. landino [plinio], 808:
» o 'concapere ', ossia prendere d'ogni intorno i corpi vicini,
gobbo atlantico, / onde più non possa prendere / liricètra musichevole. =
è aprirla, agitandola co'lisciatoi per farle prendere ugualmente il colore. 10
delle stagioni, secondo la piega che facevano prendere ai suoi campi e per i lisci
: risoluzione la peggiore che si potesse prendere, perché, mettendo la cosa in lite
, fare, ingaggiare, intentare, prendere, mettere su lite con qualcuno:
... altro non è che prendere l'altezza del luogo dove l'acqua
perpetuo. -avere, ricevere, prendere, tenere qualcosa a livello: ottenerlo
sopra 'l nudo terren di vile ostello / prendere un duro e misero riposo. oliva
logarsi questo inverno. -figur. prendere possesso, insignorirsi dell'animo. leopardi
casa o da un cavallo, laonde prendere il frutto da tali cose si chiamerà
al passaggio a livello, si fermò per prendere fiato. le sbarre erano abbassate.
si ride del suo ardire avuto a prendere il lodevole amore. ariosto, 13-70
, fare, pronunciare un lodo: prendere una decisione, risolvere una controversia in
. / e se questa no voli prendere, / un'altra ve'n voio metere
levar la loia d'in sul ceffo: prendere a ceffoni, schiaffeggiare. buonarroti
può (o non si può) prendere alla leggera. lippi, ii-io:
cui bacche si forma una eccellente pania per prendere gli uccelli, ed i rami si
rezzo, calarsi addosso le rondini e prendere le imbeccate sulla di lui lorda grassezza.
spettacolo. mi sforzo di non farmi prendere dalla mia immaginazione losca. -sfuggente
il tempo di gettare una sardella per prendere un luccio. d'alberti [s.
, ed a segno di venire a prendere il mangiare in mano. bacchi della
) affermano di possedere, consistente nel prendere conoscenza del mondo esterno in modo indipendente
lucida consapevolezza? sinisgalli, 2-48: prendere sonno per troppa stanchezza, inclinarci come
massaia, v-112: gli occhi cominciavano a prendere un lucido marmoreo, e la dilatazione
picciolezza degli interessi anima di molti a prendere del denaro altrui per impiegarlo a qualche
9. locuz. vestirsi di lugubre: prendere il lutto. -anche: indossare abiti
tese / non molto lungi, per volerne prendere. niccolò zare tergiversazioni, ostacoli,
grazia di dio. -farsi, prendere, pigliare da lungi: avviare un
rivelato a santo francesco ch'egli dovea prendere molti luoghi per lo mondo, però
la substanzia del lume. -avere, prendere luogo e agio, luogo e stagione,
-trovare preso il luogo alla predica, prendere 11 luogo alla predica: soffiare il
i commensali, ma, abituati a non prendere sul serio i discorsi di erostrato,
forse cinquant'anni. — lasciarsi prendere alle lustre: lasciarsi avvincere, farsi
alle lustre: lasciarsi avvincere, farsi prendere dalle illusioni. -anche: farsi trarre
vuoi; per me non mi lascio prendere a queste lustre. carducci, iii-6-409:
,... benché talvolta si lasci prendere a certe lustre per fin di bene
in lutto; indossare, osservare, prendere, portare, vestire, dimettere, lasciare
fatto di prima macchia, che si potrebbono prendere come fatti da'carracci;..
nella strada degli uomini d'onore per prendere quella de'scellerati. fanioni, i-23
puose, e duemila militi mandò a prendere il monticello sopra utica. leonardo,
aveano passato il reno, tentò di prendere adernach. testi, 1-269: io
rivolse quasi macchinalmente per tornare a casa a prendere il suo archibugio. c. arrighi
1-37: vengo avanti e faccio per prendere io il manico che aveva lasciato.
4-460: quante promesse tante reti per prendere, tanti ami per istrangolare, tante calme
fatti per chiunque non si lasci prendere e macinare da 12. ripetere
mensa. dessi, 9-31: andò a prendere il macinino ed il barattolo del caffè
bocchelli, 1-ii-118: se uno si lascia prendere una mano o un piede da quella
ciascuno bene ordinato convivio sogliono li sergenti prendere lo pane apposito, e quello purgare
guicciardini, conforto voi che mandiate a prendere accordo col re di francia e, perché
troppo dure per potere far loro prendere facilmente la forma convenevole. =
-raggiungere al suono della madia: prendere a bastonate. p. fortini
farceli entrare, neanche col criterio di prendere i giovanini. -muro madornale:
figura. moravia, i-523: « bisogna prendere un taxi », disse la grande
onore del maestrato, che li diede a prendere quale morte egli volesse. l.
san pietro e nel 1598, andato a prendere il possesso di ferrara, deputavalo a
: 4 magazziniere alla miniera': deve prendere in consegna dal pesatore l'allume perfezionato
pensieri e discorrere dei suoi dolori comincia a prendere certe andature sottilmente disincantate e giocose,
presuntuosa ed ignorantissima italia avrà bisogno di prendere i modelli dalle nazioni che chiama barbare
magion gli appresta. -fare, prendere, avere magione in qualche luogo:
...; ma... prendere dovemo cuore e riparo, argomentandone con
-ottenere, occupare, conseguire, prendere, pigliare, ricevere un magistrato;
non possa andare. -portare, prendere, tenere, vestire maglia o la
. ghislanzoni, 18-96: si doveva prendere esempio da milano, la prima città
36): si figurava allora di prendere il suo schioppo, d'appiattarsi dietro
3-113: l'irlandese-americano riuscì a farle prendere un biglietto da visita sul quale era
ricordarvi che la moglie si ha da prendere in età che si possano lasciar i figli
suoi veri sentimenti; temeva di farsi prendere esageratamente la mano dal malanimo. 3
la notte trepidando per il timore di prendere un solenne malanno. d'annunzio,
5-1 n: prima di addormentarmi dovrò prendere una compressa di chinino. siamo ormai
fallito. -che non riesce a prendere la giusta direzione; che ha imboccato
mandò subito [il re] per farlo prendere e malcapitare, s'egli ben tosto
giusto o conveniente; che tarda a prendere una decisione; non persuaso, non convinto
mi vietano lo stupore ch'io dovrei prendere nel vedermisi presente. tasso, ii-iv
: stefano si era maldestramente chinato per prendere una sigaretta sulla tavola e il bastone
.. si seggono a cerchio a prendere il fresco estivo nell'atrio di qualche
, soltanto a vederli, c'era da prendere il mal di mare. pirandello,
aveva promesso di perdonare, procura di far prendere il principe di condè e l'ammiraglio
naturale. -mettersi male: prendere una brutta piega, assumere un andamento
mal sona. -svoltare male: prendere una cattiva piega, indirizzarsi a una
. leopardi, iii-761: non ardisco prendere a consolarla: so che la fortezza
tre maliscalzoni che vernano da pisa per prendere pregioni e rubare. = var
trovare della malizia dappertutto e prudenza il prendere più a sospettare il male che il
« e già, chi avesse bisogno di prendere una scorciatoia, ci saranno altri luoghi
; e gli altri sarebbero andati a prendere lui [il marito]. borsi,
, spiegò che veniva spesso qui a prendere il latte... e la panna
mala rissoluzione è, per andare a prendere quel d'altri, lasciare senza difesa
interiore, di sicurezza; incapace di prendere decisioni, di assumere responsabilità; irresoluto
, nel perseguire una meta, nel prendere partito, nel deliberare; inesperto,
oraffo dal villaggio fu ritornato, fattolo prendere,... diede ordine ch'in
la menò. 2. locuz. prendere a maluria: considerare di cattivo augurio
.. filopemene con pochi cavalieri a prendere corone,... essendo in
sì, mammalucco era quando ha voluto prendere la licenza dell'istituto e si è
con le mani, che si può prendere con le mani '. manaìsmo,
baldini, 6-107: appena il tempo di prendere su, di peso, l'energumeno
moravia, ii-393: in fondo dovresti prendere quest'incidente con allegria,..
volgar., 1-109: tentò se potesse prendere ardea al primo assalto; e perché
, temendo sempre di... prendere un accordo falso, di mancare una
manciata, sf. quanto si può prendere con una mano o può essere contenuto
: poteva dire ch'era in capanna a prendere un mandato di paglia per avviare il
tema dei composti di capire 'prendere v mancipio (letter. mancìpio
, lat. manciplum, propriamente 'il prendere con la mano ', comp.
dal tema dei composti di capire 'prendere '(ed era l'atto formale
: inviare qualcuno con l'incarico di prendere, di ritirare, di fornirsi, di
fare alla svelta tutte le loro occorrenze: prendere un bagno e farsi ingentilire le mani
scio. -mandare a calcinaia: prendere a calci. g. m.
: quelli dugento cavalieri mandò innanzi a prendere lo ponte della nievole, che era sotto
'ideare ed immaginare 'significa appunto il prendere materiali dalla fantasia, che poi la
8. regolare, gestire, prendere in esame, talvolta anche con intrighi
maneggiata, sf. ant. il prendere in mano qualcosa, l'impugnare.
acchiappare, né facevagli disperare di doverla prendere. gioberti, 4-113: una fonte
, 2-205: sì come dall'azion di prendere ed afferrare alcuna cosa con le mani
fine di sfamarsi e nutrirsi; prendere, portare alla bocca, consumare
fame. 2. assol. prendere cibo; alimentarsi, nutrirsi, sostentarsi
giochi delle carte o della scacchiera, prendere una carta o un pezzo all'avversario,
un pezzo, due pezzi ', prendere all'avversario una pedina, una dama
-farsi mangiare il remo', lasciarselo prendere dall'acqua, orientandolo di piatto.
* farsi mangiare il remo'; lasciarselo prendere dall'acqua per aver girato in acqua
o a una vela di poppa di prendere il vento. guglielmotti, 509:
mangia? -cominciare a mangiare: prendere o riprendere a nutrirsi (un malato
, sm. operazione che consiste nel prendere cibo al fine di nutrirsi o anche solo
dio. 2. assol. prendere cibo, alimentarsi, nutrirsi, sostentarsi
voglia manicare? 10. prendere in giro, ingannare. rappresentazione del
monte sasso, / castruccio si pensò prendere il manico / della tenuta e rimasene
tommaseo [s. v.]: prendere la pala pel manico (le cose
manichi, e puossi bene e mal prendere a adoperare; come le medicine,
singolare maniera di nutrizione, andò a prendere le due dita di vino in un bicchiere
l. bellini, 5-1-39: chi potesse prendere a grano a grano la limatura mentr'
si vergognò il savio e vigoroso vecchio di prendere avviso da'giovani, e a quella
maniera di architettura, sarà molto utile prendere in disamina le altre chiese dagli scrittori
nome e cognome, mi vengono a prendere quando vogliono. -in tutte le maniere
, iv-335: hai molto torto a prendere con me queste manieraccie di marito sospettoso
fore / li selvagi spar veri / prendere e far maneri -diventare. anonimo,
al duca di guisa, il qual fé prendere il saga, mentre tornava al suo
delle dita (anche in espressioni come prendere, portare, tenere tra o in
, tenere tra o in mano; prendere con la mano; prendere per mano
in mano; prendere con la mano; prendere per mano, ecc., che
mano di ferro: congegno usato per prendere e tenere fisso saldamente qualcosa. 34
3-58: noi siamo gente povera, bisogna prendere in affìtto il carretto a mano tutte
da dio, da cui ciascuno può prendere a man aperte. fagvuoli, 1-92
lingua quelle parole e quelle locuzioni poter prendere ad esprimere i nostri concetti che prima
sp., 23 (397): prendere addirittura una risoluzione, mettercisi dentro con
, n. 2. -fare, prendere la mano a qualcosa o a fare
-guadagnare, levare, pigliare, prendere, rubare, togliere, vincere la
gli venne fatto... di prendere il coraggio a quattro mani, di dirle
sposa o al promesso sposo: riconoscere o prendere per propria promessa sposa o per proprio
-dare, mostrare il dito e vedersi prendere la mano: v. dito,
, avesse supplicato il cugino gabriele di prendere in mano le redini di casa.
2. rifl. farsi forte, prendere come pretesto. malvezzi, 5-71:
o la mantiglia / l'abbia a prendere? ». « prendila ». tarchetti
dio. 2. assol. prendere il cibo, alimentarsi, nutrirsi.
: quando gli occorreva nei giorni di festa prendere la rifezione colla comunità, non lasciava
una volta navigai fino a tripoli per prendere un carico di quella polvere da lucidar
l'indole del popolo russo disposto a prendere la vita come gli viene, a fare
[s. v.]: 'prendere a lastricare il mare ': prendere
'prendere a lastricare il mare ': prendere a fare cosa d'impossibile riuscimento.
-entrare, mettersi in mare; pigliare, prendere mare: allontanarsi dalla riva, salpare
, vedendoli ad ogni momento, palpandoli nel prendere tra l'indice e il pollice l'
preso il caffè? -lo vado a prendere al forte, dove è un po'meglio
marigiane e gli smerghi si tuffavano per prendere dei pesci. 2.
trattenimento, per lo diletto che soglio prendere delle matte metafore rinal- desche, sissesche
1-174: così principiò il pierino a prendere dalla sorella una perfetta scuola di mariuoleria
maritar le vergini. 5. prendere in moglie, sposare. s maffei
10. assol. sposarsi, prendere marito. lorenzo de'medici, 5-14
figliuole. 11. rifl. prendere marito, accasarsi. testi fiorentini,
solo si marita. 12. prendere moglie, ammogliarsi. somma dei vizi
locuz. -diventare una marmellata: lasciarsi prendere da intensa commozione, intenerirsi profondamente.
o in un pallino a uso di prendere. talora al 'marmino 'si sostituisce
del gruppo non era fatto obbligo di prendere « consumazioni »). levi, 2-20
? 2. figur. senza prendere alcuna iniziativa. cattaneo, iii-4-246:
massaia, v-112: gli occhi cominciavano a prendere un lucido marmoreo, e la dilatazione
, neghittosa, inetta, incapace di prendere iniziative (e per lo più è usato
5. locuz. -pigliare, prendere un marrone: cadere in errore,
un marrone: cadere in errore, prendere un abbaglio. caro, 3-1-290:
, prendete un marrone. — prendere un marrone per una castagna: confondere
divino oriani, x-24-147: vado a prendere il marsala: vi sbatterò dentro un
, 16-66: penso che tu possa prendere lo esame richiesto in geometria, algebra
* animale ragionevole ». — prendere, pigliare, ricevere martello: provare
che di stato. vittorini, 5-40: prendere un martino qualunque, cioè un buon
. villani, 1-57: decio imperadore fece prendere il... beato miniato.
, o anche, anticamente, per prendere parte a un rito pagano).
occhi, a dire qualche parola. potè prendere qualche oncia di maggjor nutrimento e qualche
il suo fine dichiarato e logico è di prendere gli dici: « crippa, mi
'un'imbarcazione; masca. -avere, prendere il mare al mascone: seguire una
452: * avere 'o 'prendere il mare al mascone ': seguire
, in massarisia reggere e governare, e prendere pacie, agio e securtate, è
1-ii-35: il conti rossini va a prendere la fotografia di un massiccio petroso che
momento non c'era altro partito da prendere: mia madre malazzata, mio padre
-per estens. mangiare. -assol.: prendere cibo; nutrirsi, sostentarsi.
mattina per la nausea egli non poteva prendere medicamento alcuno prima d'andare alla visita
non trovo da qual capo io debba prendere questa matassa. cicognani, 9-80: a
picciol tempo imaginare, che minor ancora prendere con l'imaginazione non si possa.
acqua, ecc.) soprattutto per prendere il sole o per riposare. arbasino
l'indole del popolo russo disposto a prendere la vita come gli viene.
pasta, polvere ed è capace di prendere la forma di uno stampo passando allo
'ideare ed immaginare 'significa appunto il prendere materiali dalla fantasia, che poi la
materiale della nostra lingua si debba piuttosto prendere dal popolo anziché da'letterati. cesarotti,
pascoli, i-113: siamo costretti a prendere in prestito da rookes le fotografie degli
insti- tuzione noi entrando diciamo che a prendere questo motto leggie così come materialmente e
[s. v.]: prendere materialmente o moralmente parte ad un atto
la mano su la testa dell'animale, prendere una delle zampe, toccare le narici
. ariosto, vi-695: la matita prendere / potete, e notar questo.
li fisici, che primieramente che dèa prendere la sua dieta nelli due mesi ultimi
arti e mestieri, divenne libero il prendere e lasciare un'arte ed un'industria
.]: 'matricolarsi 'vale anche prendere la matricola, ossia abilitarsi all'esercizio
sociale a cui appartiene la sposa o prendere la residenza presso i genitori di questa
costo suo. 2. prendere in moglie o in marito. saccenti
voler giammai altri che lui in matrimonio prendere. -tenere matrimonio: essere sposato
vista sul canto una farmacia v'entrai per prendere una bibita che mi rialzasse un poco
locuz.: saltare, venire, prendere la mattana). -anche: impulso,
vuoi di pazzia. -avere, prendere, provare un gusto matto: v
poco; affermarsi, imporsi definitivamente; prendere solida consistenza (un concetto, una
rechedere. frachetta, 322: si vogliono prendere con maturità quelle risoluzioni che, se
nelle povere mense del pane e di prendere colle mani e coll'audaci maxille le rotonde
pone, / così sperando i lunghi branchi prendere, / fa una pazzia, fa
locuz. -giocare, giungere, pigliare, prendere, pescare qualcuno a mazzacchera: trarlo
randello; colpire con la mazza; prendere a mazzate; picchiare, bastonare.
catapani che sonavano i tamburi, andava a prendere l'intendente. d'annunzio, v-3-420
un motivo lirico è stato guidato a prendere in mano i pennelli e a colorare tavole
dire, o diversità non aviene per prendere quella medesima favola che abbia presa un altro
e quest'è il metodo che prescrive di prendere la media tra tutti gli eventi accaduti
s. v.]: 1 prendere la media di molte osservazioni 'vuol
quotidiana e indifferente, da cui deve prendere le mosse l'analisi esistenziale.
parte molto mediata da potere più leggermente prendere poi il regno d'egitto e da tagliare
passioni possono perciò essere più nascoste, prendere una forma più mediata, vestirsi di aspetti
in vece dei salsi sono passato a prendere i bagni d'acqua dolce nel nostro
infermo'. modo proverbiale denotante che il prendere medicine senza necessità è nocivo. bernari
vallisneri, iii-520: potrà dunque intanto prendere due volte al giorno sei o sette
con esso nella val di chiana per prendere i medicei alle spalle. -istituito
le consolazioni date nella mira di far prendere certa direzione speciale alle facoltà intellettuali ed
, 64: quando venne l'ora di prendere la medicina, entrò filippo, con
e purgato, li quali la medicina prendere non ponno. 3. dotato
non è che o nel bere o nel prendere il cibo e il sonno alquanto non
. piazzi, 1-108: sarà bene prendere consecutivamente diverse altezze, calcolarle separatamente,
geometrica. manfredi, 2-169: basterà prendere fra'termini della serie d altrettanti medi
studiare, leggere, interpretare attentamente; prendere in esame, analizzare criticamente (un
quanto costasse. 3. prendere in considerazione un argomento sacro come oggetto
sì fanno loro grande gioia per meglio prendere la lor preda. sacchetti, 29-26
loro che e'non si dovesse imprudentemente prendere quella impresa. manzoni, pr. sp
ha preso il caffè? -lo vado a prendere al forte, dove è un po'
tacchettarlo. -dare (o prendere) le mele: picchiare (o essere
si è gran melodisti ci si possono prendere delle confidenze con le parole.
e maniera di architettura, sarà molto utile prendere in disamina le altre chiese dagli scrittori
,... dovrebbe essere un prendere atto, senz'altro, di quel tanto
sinistro dell'esercito, furono i primi a prendere vilmente la fuga. mascardi, 94
, 9-75: messer giovanni mandò per prendere di sua gente uno de'bentivogli,
arsa condurre enea in italia e farloci prendere fermo stato, ma intanto tei mena
come chi seguita l'ombra e vuole prendere lo vento, così quelli che attende alli
di sapienzia si truova, e più tosto prendere da piena fontana quello che bisogna,
; ricavare, mutuare, derivare; prendere in prestito, imitare. delminio,
anch'io - disse andrea, sforzandosi di prendere 11 tono frivolo dell'amico.
dal desiderio di vedere gli spettacoli e prendere divertimento: onde àncora ne'circi erano
di servirsi de'meniani per refrigerarsi e prendere il fresco nella state e cenarvi sopra
all'esempio di lucrezia, se vole prendere esemplo della colpa non sia negligente a
esemplo della colpa non sia negligente a prendere esemplo della pena. capellano volgar.,
meno è quegli che nelle biade cerca di prendere frutto allora che la matera a producere
idea e il genere, colla necessità di prendere l'una o l'altro come principio
che la sua degnazione e umiltà in prendere carne non menomasse però la dignità della
alloggiamento, ove ciascuno di loro può prendere il suo posto, secondo le convenzioni
compagnia stava per scendere in giardino a prendere il caffè sulla terrazza. pascoli, 1465
-avere, darsi, farsi, prendere, pigliare meraviglia: provare o dimostrare
di prima. bocchelli, 2-xi-491: non prendere le mie parole in senso cattivo.
nel fiore del mondo, bisognava necessariamente prendere carrozza di remise e vivere insomma come
non possono sborsare danari a risico di prendere una mercatanzia che stagni ne'magazzini.
la state nelle isolette stanziò sarriano a prendere quantunque legni mercatassero per lo golfo e
di mercato cinto venne all'angelo a prendere il coltello che gli avevo promesso.
tutta la gente accorreva a lui per prendere la merce che veniva dall'assoluto.
delettevoli piaceri e vivere in gaudio e prendere compassione de l'altrui cordoglio e affanno.
monti, ii-48: ti raccomando ancora di prendere delle subite misure circa il mercimonio dei
regola di moderanza: quelli usavano di prendere col cibo alla mezza della notte ristoro;
-stare alle merie o a merie o a prendere lemerie: indugiare a godere il fresco.
. v.]: * stare a prendere le merie ': stare a pigliar
stelle che non tramontano mai] volendo prendere l'altezza del polo, osservisi la loro
occhi di tutta la città quella vendetta prendere che la scelleraggine tua merita. sarpi,
: ogni cristiano deve rinnegare se stesso, prendere la propria croce, partecipare ai patimenti
s. m. i. di prendere tutti i mezzi per conservare in roma una
il più illustre esempio che noi possiamo prendere, cioè la passione del benedetto cristo:
accalappiare il merlo: riuscire a farsi prendere per moglie o per amante da un
merli son giovani sono minchioni e si lascian prendere facilmente, laddove, quando sono cresciuti
se non a lavorar buona pània da prendere merlotti. soffici, v2- 265:
, se fossi tanto merlòtta da lasciarmi prendere. giordani, ii-2-29: era molto più
per berli insieme. 'andiamo a prendere una mescolanza'. p. petrocchi [s
in questioni che riguardano altre persone; prendere parte a iniziative e a imprese poco
quando la femmina... dea prendere la sua dieta nelli ultimi due mesi,
donne si giuoca a dare e a prendere; la messa è uguale dalle due
massaia, iii-113: non sapendo qual partito prendere, piangeva sulla larga messe che non
faccia come vi vuole e sforzivi di prendere la sua via. 5. bernardino da
annunciare l'arrivo di messi papali per prendere in consegna la rocca, invitando gli
. massaia, viii-156: fatto allora prendere un po'di caffè macinato, e
-dare un mestiere ai figli (anche far prendere o insegnare un mestiere a qualcuno
[s. v.]: 'far prendere un mestiere, insegnarlo, darlo '
buono, usasi nel figurato, del prendere altri abiti da quelli di prima,
il suo turno; toccare a lui prendere decisioni, impartire comandi, impegnarsi nell'
scrive di averleli... fatti prendere o ne'giorni delle mestrue purgazioni o
da affaticarsi il pittore, che vuol prendere il più alto volo: ella è la
esprimere il proprio parere; incapacità di prendere una decisione; irresoluzione, cautela,
du- bitoso, timido; incapace di prendere decisioni, irresoluto; timoroso. -
diario] le medicine prese e da prendere, i gradi della temperatura con le sue
modo 4 indiretto 'è quello di prendere la sua contraddittoria, cioè l'affermativa,
, 463: noi siamo costretti a prendere da bacone il metodo esperi- mentale,
pellico, 2-211: vado ogni mattina a prendere in carrozza quel grazioso bambino e lo
metonimia e alla sinecdoche si riduce il prendere gli uni per gli altri reciprocamente antecedenti
2-154: andò apposta in casa a prendere il metro di fettuccia, per misurarmi
oggetto di analisi, di riflessione; prendere in esame. novellino, vi-122:
. « il fatto è che ci tocca prendere troppo pane di borsa nera »,
sp., 23 (397): prendere addirittura una risoluzione, mettercisi dentro con
per le ricolte, [i messi] prendere ed avere possano e debbano le mercedi
signora pastorino permaneva incerta sul provvedimento da prendere nei riguardi del professore. un'azione
iv-2- 680: si volse per prendere la scala penzola. l'attaccò a
pirandello, ii-2-647: corri, corri a prendere una bella mezzina di vino per darla
pirandello, 7-735: non aveva voluto prendere neanche una serva a mezzo servizio.
-mettere, pigliare, porre, prendere, stringere, togliere in (o
; soprassedere, procrastinare; attendere, prendere o perdere tempo; esitare, tardare
-alla quale il medico dovrebbe consigliare di prendere marito. = deriv. da
a un acuto che non riusciva a prendere, poi abbassando le mani con grazia squacquerata
o di un consesso, invitarlo a prendere la parola o a iniziare una conversazione
vaso del corpo ch'elle vengono a prendere. nannini [ammiano], 66:
, 1-87: ipotecai la mia casa per prendere in affitto altri terreni...
anche nelle espressioni fare, pigliare, prendere miglioramento). boccaccio, dee.
[s. v.]: 'prendere, interpretare le cose per la migliore'
-per simil. diffondersi, introdursi, prendere piede. carducci, iii-14-75:
da portare e potreb bero prendere la millenove. = forma abbreviata di
, il tutto. 3. prendere a modello gli atteggiamenti, le tendenze
rivela l'attitudine, la tendenza a prendere a modello, a emulare, a
minacciare al viceré e si vanta di prendere il castello e l'altre fortezze di sua
irri dere, canzonare, prendere in giro, dileggiare, beffare
. dare o fare la minchionèlla: prendere in giro, irridere, canzonare).
a cose che prende o finge di prendere per minuzie: 'de'minimi non cura
a me, posta giù la procura, prendere la penitenza? tasso, 11-iv-59:
fa'ciò che vuoi. e mi sentii prendere pegli orecchi, quasi da tanaglie che
. mascheroni, 9-81: noi potremo prendere un raggio minore sino ad un certo
per la coniug.: cfr. prendere). apprezzare in modo inadeguato,
. a. cocchi, 4-1-35: prendere le acque termali di qualche famoso bagno alle
di carne, / ma per tutto prendere alfine. 2. dettaglio,
prefiggersi uno scopo, un risultato; prendere in considerazione, porre mente.
nostri porti. -avere, prendere per mira qualcuno: proporselo come esempio
presente nella mente o nella memoria; prendere in considerazione. guicciardini, 2-1-139:
pervicacemente. -mettere, porre, prendere alta la mira o ad alto la
mettere sotto il tiro di un'arma; prendere, scegliere come bersaglio (anche col
dove hanno a dare il colpo [per prendere il cibo dal piatto]. manzoni
-fare il miracolo di maometto: prendere un'iniziativa senza aspettare che la prenda
dove ascese. -per estens. prendere a modello. chiaro davanzati, 32-12
esame e a riflessione; valutare, prendere in considerazione; pensare, considerare attentamente
fare. 14. avvedersi o prendere atto di una determinata situazione, accorgersi
il mirino e il bersaglio); prendere la mira, aggiustare il tiro.
-mettersi in mezzo, intervenire; prendere parte. agostini, 1-49:
per la coniug.: cfr. prendere). letter. non voler comprendere,
[tommaseo]: chi questo può prendere lo prenda, perciocché non è di chi
che ogni tratto del pennello viene a prendere forma di vita. f. f.
una sua parte (spesso nell'espressione prendere le misure) ', taglia.
per condurre questo lavoro non poteva egli prendere tordi - narie misure dell'umana ristretta
da padova volgar., i-12-2: a prendere questo motto 'leggie 'secondo sua
cautela, precauzione (specie nella locuz. prendere le misure). rime anonime
salute. -pigliare la misura: prendere la mira. lippi, 1-55:
2-181: noi..., a prendere larghe le misure, potremo dire essere
troppo corte o scarse le misure, prendere male le misure: agire, comportarsi,
o nelle lor case private, non bisogna prendere le misure scarse. carducci, ii-15-202
un fenomeno; eseguire una misurazione; prendere, trovare, calcolare, stabilire le
numerazione o misurazione è stata compiuta, col prendere le mosse dalla qualità determinata nel giudizio
fiducia, mitigava il dispetto, e senza prendere l'orgoglio di fronte, 1'abbatteva
« tecnica », comincia però a prendere figura una nuova ideologia -o un nuovo
), tr. (mitràglio). prendere di mira o bersagliare o colpire con
li orfani a li desolati, e fece prendere due scriba-senato, e feceli mitriare come
preparato). redi, 16-ix-300: prendere: conserva di fiori di salvia,
levarsi, girar per la camera, prendere in mano vari mobili, ch'egli,
, si sapeva che, per far prendere un purgantino quando era necessario, occorreva
rossa. 4. gerg. prendere, sottrarre astutamente o, anche,
; acquistare grande diffusione e popolarità; prendere piede nelle abitudini, nelle usanze,
energia; anzi, se si volesse prendere quel modo di modellare come una caricatura
idee, opinioni, princìpi che si vogliono prendere a esempio o perseguire, modificando di
e vorremmo che si usasse: 'prendere, proporsi o avere per esempio,
. buzzati, 6-113: per farsi prendere in considerazione da lei, una bella
presuntuosa ed ignorantissima italia avrà bisogno di prendere i modelli dalle nazioni che chiama barbare
termine. -porre, mettere, prendere modo o modo e ordine a qualcosa
ad erindo morte. -tenere, prendere, usare un dato modo o modo
rioni e starvi molto vicino per non prendere abbagli. allora, il modulo d'un
conoscerla. -condurre, menare, prendere, pigliare, aggiungere a, di
vedere. -condurre, menare, prendere, pigliare moglie o la moglie:
tozzi, iv-228: io, invece di prendere moglie, mi metterei un pietrone al
mogliétta e non sa dove vada a prendere quanto le occorre pel suo lusso.
come molenda, sottoporre a molenda, prendere come compenso per la macinatura.
una mano d'armati... seppero prendere di fianco il nemico e dargli molestia
padri il candido shelley. -da prendere o pigliare con le molle, che si
, 7-63: la compilazione e da prendere con le molle, ma qualche spunto
arbasino, 1-132: è un tipo da prendere con le molle, un carattere molto
stagnar. 25. ant. prendere tempo, temporeggiare. siri, 1-vii-321
o in punta, e servono a prendere minute cose... le mollette,
grani tanto minuti, che non si possono prendere con i diti, ma con una
e grassa, della cera, nel prendere il sembiante del morto, pareva carne,
, 1-48: quando si tratta di prendere, la gioia ti moltiplica le mani.
chiamati mendicanti. -per estens. prendere molte direzioni. comisso, vii-124:
: trovò pure l'autore opportuno di prendere sotto esame la specie umana sino dalla
a sangue freddo, sul partito da prendere. carducci, ii-1-167: a me pare
: 'mommare': voce fanciullesca. 'prendere il mommo': bere. 'momma mommà,
a fare la vestizione, a prendere il velo o a pronunciare i
: entrare in un ordine monastico; prendere il velo. l. giustinian,
quel giorno come una tortorella che stia per prendere il volo, e con la sua
tommaseo]: li conforta a prendere esempio da lui di mondificarsi il corpo
non possino i detti camarlinghi o cassieri prendere. -moneta effettiva, reale:
16. locuz. — accettare, prendere per buona o giusta moneta, per
. v.]: 'accettare, prendere per buona moneta le ragioni, le
fornaio, per esempio, poteva farlo prendere come falso monetario o spacciatore di falsa
, 2-211: vado ogni mattina a prendere in carrozza quel grazioso bambino e lo
monna per te. -pigliare, prendere la monna, un po'di monna
'e 'il ricevere, il prendere '. monoliminare, agg. geofìs
vana e non sempre possente cominciavano a prendere lentamente il carattere di una monomania.
che si facevano ogni mese per andare a prendere doghe e cerchi. d'annunzio,
... è da credere che sapranno prendere un aspetto un po'più leggero e
volte che ne avrà voglia venga a prendere questa bicicletta, e se ne veda a
] e soprattutto dell'uniforme che vorrebbero prendere, uniforme con grandissimo ardore desiderato.
, in caso di pestilenza, di prendere tutte le misure e le precauzioni necessarie
. rovani, ii-406: si lasciava prendere dai consigli che gli venivano dal fegato
offendere, ferire, aggredire oppure per prendere in bocca il cibo onde nutrirsene)
canzonare, fare oggetto di burle; prendere in giro. - anche assol.
saltellando, né si volendo a nessuno lasciar prendere, facendo mille moresche [la bertuccia
e già, chi avesse bisogno di prendere una scorciatoia, ci saranno altri luoghi
volete tener sì stretti che alcuno piacere prendere possiamo? ». papi, 2-3-
cui... un'ombra lieve può prendere a un tratto quella consistenza reale,
, 192: a raimondo tornava comodo prendere i quattrini senza stare a far conti
diceva egli, alcuna volta il cane prendere a gola aperta i morsegli del pane
adesca l'amo d'alcuno morsello per prendere i pesci. dizionario di marina [
e non immagino. -atto di prendere delicatamente con le dita. dotti
v.]: del raffrenare o prendere precauzioni per raffrenare gli atti o parole:
militare. -prendere il morso-, prendere il morso con labocca, con i denti
dal cavaliere. -al figur.: prendere il sopravvento su qualcuno; assumere energicamente
. -allungarsi, indugiare la morte; prendere indugio dalla morte: differirla nel tempo
e che quella mistura di veleni da prendere a gocce con molta precauzione, due
ancidi? -soffrire, patire, prendere, sentire morte'. morire.
memoria di quando vennero gli incappati a prendere il morticino. allora, a firenze
fa'il morto, che ti verrò a prendere! -fare la gatta morta:
vigore di mente. anche accenna il prendere che fa l'autore idee e imagini
, ii-500: il canonico andò a prendere con le sue mani una bottiglia di
partenza. -darsi la mossa: prendere lo slancio, spiccare un salto.
e sbadiglia, si raccoglie per meglio prendere le mosse del salto, poi si slancia
[s. v.]: 'prendere 'o 'pigliare le mosse '
esempio, uniformarsi a una norma; prendere l'avvio, cominciare; derivare logicamente
p. zucchi avrebbe dovuto] prendere col medesimo cardinale un viaggio fino alla
equivoco o in un errore madornale, prendere una cantonata. n. franco,
vi mosterrà, che surge ornai, / prendere il monte a più lieve salita.
. mascheroni, 9-81: noi potremo prendere un raggio minore sino ad un certo
pericolose, però che di loro molte fiate prendere guardia non si può. idem,
, divenuta nazionale, mostrava di voler prendere in mano i destini e la libertà
-mostrare un dito a qualcuno e vedersi prendere la mano o il braccio: volergli
... protestando di volergli veder prendere due o tre di quei mostri di cavedini
un ammutinamento, che è incline a prendere parte a una sedizione; ribelle. -anche
alcuni usano per 'dar principio, prendere origine'; come per es.: «
: gran consolazione debbono con tutto ciò prendere i cattolici, e di quanto ha scritto
possesso di brissach. -far motivo: prendere un provvedimento. turbolo, 1-i-205
6-94: non si faceva pregare a prendere un taxi, a correre dietro a
6. tr. canzonare, schernire, prendere in giro, verbalmente o per scritto
un oggetto, un'istituzione; non prendere sul serio; condannare, biasimare con
un momento dal signor direttore ruspaggiari a prendere un motto d'una risposta di che
-breve iscrizione collocata in principio di un prendere un attacco e di ricevere il motto e
studiano per fin con arte di far prendere al cavallo il così detto 'traino
in un determinato periodo di tempo prendere a un movimento della vita!
in ogni modo terminate azioni, a prendere particolari iniziagravate pel solo fatto che questo
. ant. iniziativa. -fare mozione', prendere un'iniziativa. 5. caterina
volta a stimolare lo stesso organo a prendere una deliberazione in conformità al contenuto della
di mucceria, e che si voglia prendere per vanità pomposa o diciamo pompa vana
per ciò che non hanno nullo desdegno di prendere, anzi desiderano sempre la preda,
volte [il falcone] ne può prendere ogni uccello. fra giordano, 3-313
, / che fosser buoni da snidare e prendere. andrea da barberino, 1-93:
, i-75: la mia meschinità mi fece prendere il vetturino, ancorché io abborrissi quel
.. al padre cfi giorgetto convenne prendere ad affitto un molinello, dove recossi
, ottusa, inetta, incapace di prendere iniziative. giusti, 4-i-215: a
oneri 'e dal tema di capere 'prendere, assumere '. muniènte, agg
forze. -rifl. procurarsi e prendere con sé ciò che si prevede possa
materialmente, -ispirarsi, basarsi, prendere lo spunto, l'avmettendo da parte
di talamone abbiamo virato di bordo per prendere il largo. = deriv
e dal tema di legère 'raccogliere, prendere '. mùrina, sf.
proprie responsabilità; costringerlo a prendere una posizione chiara e definita.
xvii-295: ho cominciato da stamattina a prendere certo musco di corsica, che i
mosca 'e dal tema di capere 'prendere '. muscicàpidi (disus. muscicapidèi
e dal tema di capere 'prendere '. muscìcolo, agg.
'e dal tema di capere 'prendere ', con significato assimilato a (niello
-condurre in ballo con la museruola'. prendere in giro, schernire. aretino,
, metterla in musica: temporeggiare, prendere tempo, indugiare, procrastinare. g
colpire con uno schiaffo sul viso; prendere a ceffoni. -anche recipr.
e in freddo, sì vale molto a prendere musselagoselli e granella di melle cotongne.
bettinelli, 3-685: qual impegno potean prendere a prò de'popoli in tanta mutabilità
evita di formulare un giudizio, di prendere posizione, di agire. fra gidio
, n-174: muoviti, parla: non prendere quesraria mutriona che ti disdice.
mùtuo). concedere, consegnare oppure prendere, ricevere a titolo di mutuo (una
con un dato interesse...; prendere a mutuo. mutuare da un usuraio
, ricavare, trarre da altri; prendere a prestito, derivare. b.
= voce dotta, lat. mutuari * prendere in prestito '. mutuatàrio,
, nome d'azione da mutuàri 'prendere in prestito '. mùtulo1 (mùtilo
2. locuz. -dare, prendere a mutuo: dare o ricevere una
casaregi, 2-12: potrà questi di più prendere a mutuo o a scambio o in
vita sua. 7. canzonare, prendere in giro. imbriani, 6-191:
: existendo lo imperatore a roma a prendere la corona del suo imperio, se inamorò
se per un tal fine si può irreprensibilmente prendere un altro narcotico e sonnifero, quale
volponi, 3-125: oddino cominciava a prendere gusto al rapporto democratico, che dava
verbo di dio per la redenzione del mondo prendere la nostra carne e per temporale generazione
che prenderà forma o è destinato a prendere forma, a essere ideato, concepito,
: gli uomini del paese cominciarono a prendere cuore e ardire, per modo che i
i quali andavano ricercando quelle contrade per prendere i nascosi. -riparato in un luogo
-condurre, menare, portare, prendere, tirare qualcuno per il naso:
dante, conv., tv-ix-2: se prendere volemo la natura universale di tutto
saggio, può e deve limitarsi a prendere conoscenza come condizionamenti e limiti della propria
a patto che il genero venisse a prendere in casa sua la naturalizzazione.
i-x-6: queste tre cose mi fecero prendere lui, cioè lo nostro volgare, lo
1-244: una ragazza che si lascia prendere dati desiderio del lusso ed accetta un
mattina per la nausea egli non poteva prendere medicamento alcuno prima d'andare alla visita
). -anche: salpare, prendere il largo. -per estens.:
della costa, in modo da poter prendere terra in ogni momento. guglielmotti,
la loro propria. -diffondersi, prendere piede. -anche: trasmettersi, propagarsi
andare né avanti né indietro, senza prendere terra, proprio dei bastimenti che esercitavano
tr. (navoléggio). ant. prendere a nolo (un bastimento).
, divenuta nazionale, mostrava di voler prendere in mano i destini e la libertà
/ non molto lungi, per volerne prendere. fed. della valle, 346:
classiche. -insaccare, pigliare, prendere, stringere, vendemmiare nebbia', perdere
alla mala volontà, si viene a prendere lo male in usanza e a farsi
o altre machine atte a stringere e prendere le città, non tagliar mai senza
venga a casa mia! venga a prendere il caffè! etc. etc. e
10-i-99: questi... hanno da prendere la misura dalle proprie nostre forze,
pericolosissima negligenza è lasciare la mala oppinione prendere piede. idem, purg.,
a conseguire un determinato fine; non prendere in considerazione; non cogliere (un'
con la controparte. - anche: prendere in esame, affrontare una faccenda di
9. per estens. prendere in esame, affrontare con misure adeguate
ii-650: mi mandava in giro a prendere di gran mazzi di fiori di campo
tempo di rivolgimento generale, ho dovuto prendere alle coste i rossi e neri, a
espressioni avere, dare il nervoso; prendere, venire il nervoso). carducci
andasse a lui per affari lo potè prendere mai alla sprovvista; nessuno gli sentì mai
così) del nettare, onde potessero prendere alle forze loro recreazione! tasso,
colletta, iv-235: [bisognava] prendere il destro per nettare il regno da'
qua e di là, incapace di prendere una posizione netta, baba si travagliava
y \ tmx6$ 'che si può prendere ', da xap-pàvw 'prendo '.
più contendenti; che si astiene dal prendere una posizione nell'ambito di controversie e
contendenti ovvero di chi si astiene dal prendere una posizione nell'ambito di controversie e
certe notti, quando non riesco a prendere sonno, mi sfilano in processione dinanzi agli
più fazioni; che si astiene cfal prendere posizione nell'ambito di controversie o dispute
a indicare che qualcuno sta per lasciarsi prendere da allettamenti, da lusinghe o dalla
sta per lasciarsi o si è lasciato prendere da allettamenti, da lusinghe, dalla
nicchera: mettere in burla, non prendere sul serio. magalotti, 20-12:
, / che fosser buoni da snidare e prendere. crcscenzi volgar., 10-3
circonda che non so come abbia forza di prendere la penna per rispondere alla tua del
so c'ad amare pertene, / che prendere e donar vuol giustamente. chiaro davanzati
diavolo che non guarda altro che di prendere tale uccello. = voce di
35 (610): questa correva a prendere un poverino, che una capra tutta
per decenza, può l'uomo prendere più o men * nobil 'parte nella
voce * nobile ', come si suol prendere in alcuni paesi, solamente per quelli
adorni co'ricchi e vaghi diporti da prendere con diletto intorno a essi.
, si cada nobilmente, piuttosto che prendere quelle vie per cui, quando si cade
a nobiltà di costumi maggiormente conviene di prendere amante di nobiltà ai costumi che cercare
, giungere, venire al nocciolo: prendere in esame, affrontare l'aspetto più
e impacciato, -non sei stato buono di prendere due dei più sfacciati, e d'
fa scorrere... quando si deve prendere o cambiare la giustezza. dicesi anche
non si potendo sopra le medesime linee prendere la distanza tra fi punti io, fi
acciaio che forma il compositoio quando si deve prendere o cambiare giustezza. si dice anche
', 10. locuz. prendere a nocella: piegare al proprio volere
hanno appena finito di mangiare e di prendere il caffè e il nocino.
'leopardi, 885: io soglio prendere non piccola ammirazione considerando come tu [
a patto che il genero venisse a prendere in casa sua la naturalizzazione. ferrerò
degli apici polmonari, da cui sembra prendere origine la tbc cronica polmonare dell'adulto
persona pacifica. -prendere a noia', prendere a malvolere o in uggia, avversare
loro e pochissimi sono che lo sappiano prendere e che possano acquistare la sua grazia.
noiata e sazia / impaziente meco vola a prendere / nuovo sentier di vita. a
l'azione di dare o prendere a nolo qualcosa, specie un'imbarcazione;
, tr. { noléggio). prendere a noleggio un'imbarcazione o,
-con riferimento all'armatore dell'imbarcazione da prendere a noleggio. pontano, 346:
preso. -per estens. prendere in locazione o in affitto un bene
era molto attaccata, però le vedevo prendere in sua presenza, almeno dopo quella
fece mille angherie, prima di lasciarci prendere terra ad alicante, pretendendo nolo
loro, lxii-2-11-61: si pensò di prendere una casa a nuolo sino a primavera,
sapreste indicare dove potrei trovare bestie da prendere a nolo? ghislanzoni, 16-69: per
nomava gabriellino dyannunzio. 8. prendere, derivare, ricavare il nome, il
. pasolini, 8-263: esattamente come prendere il nome (il nome proprio di
di guardia (anche nelle espressioni dare, prendere il nome). novellino,
. dicesi: dare il nome; prendere il nome; chiamare il nome;
pel nome suo. -non nominare, prendere, ricevere, usurpare il nome di
redità di iacopo. -pigliare, prendere nome o il nome: ricevere una
meglio degli abusi della scolastica fu di prendere le più volte la disputa per fine
un nome o un appellativo determinato, prendere il nome, chiamarsi. nardi
[uomo]... procurava di prendere e impedire che non andassero, e
permettendo ai cattolici in date circostanze di prendere parte alle elezioni, per lo più al
quale si dichiara che una persona deve prendere atto di un determinato fatto o di un
finire le normali, e era riuscita a prendere il diploma da maestra senza lasciare
o in un taccuino. -mettere, prendere, togliere in nota: elencare,
mise in nota]. -pigliare, prendere o tenere nota di qualcosa'. annotare
pericolosissima negligenza è lasciare la mala opinione prendere piede. idem, inf., 11-101
gli osservatori. 13. intr. prendere nota. piccolomini, 3-11: seguendo
[zweig] al gusto dell'ap- prendere, del possedere, del detenere.
duca di guisa, il qual fé prendere il saga, mentre tornava al suo
lo più nella locuz. avere, prendere notizia con o di qualcuno', e
notorio dei suoi collaboratori e lodatori e prendere non so se legalmente o illegalmente il
: quando sentiva parlare di provvedimenti da prendere contro qualcuno, se non era un
montecuccoli, i-98: si può anche prendere la spada nella destra e la picca
. allora il cavaliere il fece anche prendere. e stando in queste novelle,
convento di clarisse, al momento di prendere il velo... viene chiamata in
. muratori, 7-v-268: prima di prendere il sacro velo, formavano il voto di
per l'acqua andando, cominciarono a prendere varii diletti fra se medesime. burchiello,
pericarpio, ma lo rinforza o gli fa prendere diverse apparenze; perciò il frutto o
numerazione o misurazione è stata compiuta, col prendere le mosse dalla qualità determinata nel giudizio
numerato (per lo più nelle espressioni prendere il numero, distribuire il numero,
nomen 'nome 'e capere 'prendere, assumere '. nuncupativaménte, avv
sanza pericolo, conoscete che voi volete prendere una via breve ed aspra. leonardo
: se (fall'erbette nuove / prendere ancor non puoi la tua pastura,
arrivare a napoli, e a napoli prendere una camera d'albergo, e dormire quattro
sostentamento, alla vita, alla crescita; prendere cibo, sostentarsi.
verno e nella primavera puote l'uomo prendere maggiore quantità di vivande di grossa nodritura
« 'nuvolosità'o 'nuvolismo'piacerebbe a taluno prendere metaforicamente per dinotare quella maniera transalpina,
o * nuvolismo 'piacerebbe a taluno prendere metafisicamente per dinotare quella maniera transalpina
guittone, i-1-138: affamato uccello sostene de prendere esca o'crede laccio. chiaro davanzati
cativo incontro ch'avesse potuto avvenirmi, prendere anche dal medesimo un passaporto. 3
ogni altro comandamento da quello di costui prendere vigore e autoritade. giacomini, i-n-5-187
obbligherà venendo da me domani sera a prendere il tè. vittorini, 3-94: «
patto, a fornire una prestazione; prendere sopra di sé una cura o un
impresa. - anche: assumere, prendere un impegno. m. villani,
non accettati dai sacerdoti, cominciò a prendere piede. algarotti, 1-vii-78: un
egli (vitellio] non conoscesse sé prendere e spogliare e ficcarsi sotto il mento uno
una obiezione o una risposta che dobbiamo prendere in conto, perché ciascuno di noi
, a seconda dei casi, rifiutare di prendere in considerazione la particolare natura dei
, specialmente in uno stato democratico, prendere in considerazione tale situeizione ed esonerare il
dimenticare, obliare, scordare; non prendere in considerazione, trascurare. giacomo
soavità obliando. 2. non prendere in considerazione, lasciare o mettere da
. -avere, tenere in oblio: non prendere in considerazione; trascurare, dimenticare.
di tanti diabolici preparativi ed invece di prendere la strada diretta per isernia, fece
forma un corpo rotondo. 8. prendere una strada che non conduce alla meta
incorporeo divino aveva, in maria, a prendere umana forma. 4.
proverbia pseuaoiacoponici, 111: col segnor non prendere, se tu poi, questione /
fare una corsa a firenze, onde prendere le preliminari disposizioni per collocare il monumento
. -afferrare, cogliere, pigliare, prendere occasione, l'occasione: approfittare di
costretto. 2. figur. prendere di mira, fare oggetto del proprio
. pea, 1-18: cominciò a prendere i pasti sul parapetto di pietra verde,
fiamminghe. -chi ha l'incarico di prendere determinate decisioni in base a ciò che
, di giudicare, di agire; prendere coscienza della realtà e delle situazioni in
-aprirsi gli occhi di qualcuno: prendere coscienza, conoscere una verità.
, pignolo ed eccessivamente meticoloso nel prendere decisioni o iniziative, delle quali
pignoleria, cocciutaggine, meticolosità eccessiva nel prendere decisioni o iniziative, nel dare giudizi
fare alla svelta tutte le loro occorrenze: prendere un bagno e farsi ingentilire le mani
: stupita dapprima ch'egli avesse potuto prendere in così mala parte l'incidente occorso
occupaménto, sm. l'occupare, il prendere nesso di un oggetto, di
), tr. (òccupo). prendere possesso, immettersi (per lo più
debitore. -dir. civ. prendere, impadronendosene, una cosa che non
[s. vj: l'occupare è prendere possesso di una cosa; e quando
giacquer le menti. 16. prendere di sorpresa, cogliere (la morte)
di loro? -tenere conto, prendere in considerazione. guadagnoli, 1-i-159:
valore rafforz., e capere 'prendere '. occupativo, agg. ant
, si. l'occupare, il prendere possesso (per lo più stabilmente e
delle mie campagne, con la speranza di prendere qualche ocone. -spreg. ocazzo
o per invidia o per desiderio di prendere quella possessione! cavalca, 21-16:
saputo che venivate, avrei mandato a prendere il rosolio e le offelle al caffè di
ella gli avesse dato libera facultà di prendere a sua voglia senza fatica e senza
; anche nelle locuz. cominciare, prendere, riprendere, sca tenare
prevalere (per lo più nelle espressioni prendere, muovere l'offensiva, passare all'
i tedeschi] solo al coraggio di prendere. non sanno che coraggio è rinunziare.
1-26: quando anderai per attaccare e prendere una città, le offerirai prima i giusti
: tuo fratello... deve prendere esame di clinica medica, di clinica chirurgica
le aeree anime, cui tarda / prendere il volo, simili all'incenso / il
un'attività (anche nella locuz. prendere un po'd'olio degli ulivi piantati
seneca volgar., 3-301: il prendere de'diletti desiderati oltremisura e diritto si
i-iio: conforto voi che mandiate a prendere accordo col re di francia e perché
senza conquistar i regni d'asia per prendere l'altrui. pallavicino, 1-382:
dare, fare, gettare, pigliare, prendere ombra o stare in ombra di
locuz. dare, fare, pigliare, prendere, recare ombra). -anche:
dell'ombra altrui. -credere, prendere le ombre per corpi, per montagne
montagne: sbagliare in modo madornale, prendere un abbaglio, dare interpretazioni e giudizi
ordinario di così fatti uomini travedere e prendere i fuscelli per travi e le ombre
timore, inquietudine (anche nell'espressione prendere ombràggio). f. cornaro,
in un giudizio, interpretare erroneamente, prendere abbaglio. v. borghini, iv-281
ella cortesemente si lasciata col medesimo cintolino prendere la misura a ^ li uomeri,
con i fangosi. -non prendere o tenere in considerazione; non esaminare
di campagna, il quale, vedendosi prendere dalla pattuglia comandata dall'infelice caporale,
ché tutti siam pur sempre, a ben prendere, bambini perpetui. 3
sul mangiare con più voglia lo vede prendere cibo; el vino domanda e muove
': difficile, faticoso, da non prendere alla leggera. e anco
la scrivo nel tempo che avrei dovuto prendere un par d'once d'olio di ricino
uomo, che... vuol prendere non una moglie ma un'amante e offre
o a una carica elevata. - prendere l'onore: assumere una carica pubblica,
kurtz, -ma perché credetti che volesse prendere un po'd'aria.
quando piaccia a voi, io voglio prendere onore di cavalleria. -recarsi a onore
giamboni, 8-ii-292: crudeltà di battaglia è prendere puelle a forza, togliere i garzoni
queste parti ». 21. prendere parte alla rappresentazione di un'opera teatrale
concepire 'o 'concapere ', ossia prendere d'ogni intorno i corpi vicini,
considerare un problema o una situazione; prendere posizione in un dibattito di idee.
, conclusione, deliberazione che si può prendere anche attraverso una votazione; progetto,
machiavelli, 1-vii-474: non è cosa desiderabile prendere o uno magistrato o uno principato con
che astuto. -assumere una posizione, prendere partito. a. tiepolo, lii-5-219
toscano più di quello che ne potessero prendere, che fosse intelligibile o aggradevole ecc
il sonno (anche nelle locuz. prendere l'oppio o spargere l'oppio o nell'
ricchezza. 4. cogliere, prendere (il sonno). 5.
intende quando colla forza si tenta di prendere una città o fortezza. brusoni, 37
tens. di un precedente * opere 'prendere ', di origine indeuropea e corradicale
nervo de la guerra, volendo cesare prendere ispedizione famosa, veggiamo e tocchiamo con
. l'ora in cui si è soliti prendere il pasto di mezzogiorno. p
ogni giorno viene a menarmi fuori per prendere un'ora d'aria. jahier, 189
resa d'una piazza che si poteva prendere in due ore. batacchi, 2-90
che a buon'ora 'nell'atto di prendere un grave partito. -quando