4-287: prima di tutto andò a prendere subito la nipote e l'accompagnò al
maraviglioso spettacolo. 8. figur. prendere abbaglio, cadere in errore, ingannarsi
confondere seno- fonte con machiavello, e prendere un grosso abbaglio intorno alla sua vera
uso vuole che abbaglio s'unisca col prendere o col pigliare', sbaglio, col
il materasso sul letto (per fargli prendere aria; o quando si chiude casa
2. rifl. figur. prendere piede, attecchire. machiavelli, 7-77
. 2. figur. attecchire; prendere piede stabilmente; attaccarsi con tutte le
abbassonno e'potenti, e non vi lasciarono prendere reputazione a'potenti forestieri. idem,
materia per il suo formamento, non prendere anche o la mente o qual altro
, e simili, per accingersi, prendere a trattare, a risolvere. verga,
. enfiarsi; riempirsi di cibo fino a prendere la forma di una botta, di
corpo in movimento, acquistare velocità; prendere l'abbrivo. = dal provenz.
. = dal provenz. abrivar * prendere l'abbrivo, lo slancio ':
il ronzino] non vuole saperne di prendere l'abbrivo per la salita del poggio.
iv-2-1196: faceva sperare che fosse per prendere una di quelle pillole odorifere e per abbruciarla
abbruniscono. 3. intr. prendere il color bruno; abbronzarsi. giamboni
villani, 6-32: gl'inghilesi feciono prendere a più loro cavalieri abito di mercatanti.
, tr. { abituo). far prendere un'abitudine (fisica o morale)
dovunque. 2. rifl. prendere un'abitudine, assuefarsi, avvezzarsi.
. croce, ii-6-408: abituato a prendere appunti e fare schede per gli autori
astuccio d'acagiù che si può chiudere e prendere pel manico. = dal portogh
tr. ant. ghermire, afferrare, prendere con violenza, arraffare.
al nemico). -per estens.: prendere o stabilire dimora (improvvisata o provvisoria
legare, stringere col cappio; prendere al laccio. -per estens.:
bastone, col piede: bastonare, prendere a calci. manzoni, pr.
, sm. il mettere casa, il prendere domicilio; matrimonio. caro
dice, ad accasarmi: insomma a prendere moglie. soffici, ii-346: un
rifl. metter su casa, stabilirsi, prendere dimora; stanziarsi. berni,
e assol. ant. e dial. prendere a prestito. tesoro volgar.,
e captare (da capire) 'prendere 'e 'cercare di prendere
) 'prendere 'e 'cercare di prendere accattarla, v. accatteria.
luoghi della toscana dicono accavallare, è prendere con uno dei ferri la seconda maglia
canzoni. 7. ant. prendere di mira. - anche al figur.
garantire un debito); dare o prendere in appalto. boccardo, i-20
-accettare un incarico, un * impresa: prendere su di sé l'impegno di assolverlo
, frequent. di accipere * prendere \ accettata, sf. colpo,
cortese, non oserei cotal presente prendere, però che a giove saria
spalle. 3. buscare, prendere (una malattia). verga,
.: rendere forte come acciaio; far prendere la rigidità del ferro o il sapore
, i-x-7: queste tre cose mi fecero prendere lui, cioè lo nostro volgare,
i-123: questo inaspettato accidente mi obbligò a prendere la risoluzione di lasciare milano e andare
. 5. dare in appalto; prendere in appalto. tommaseo-rigutini, 2464:
piede). 7. tr. prendere su di sé un onere; assumersi
marin. orientare le vele in modo da prendere il vento sulla loro faccia prodiera per
lat. volgar. * adcollàre * prendere al collo '. accollatàrio,
, che eo casu lo accomandatario debba prendere sua mercantia, tale quale è ritornata
terra. 2. rifl. prendere commiato, partirsi (da una persona
). - anche di animali: prendere una posizione adatta, confacente alla loro
, comportarsi secondo il proprio comodo, prendere, servirsi. vasari, iv-11:
. raro. rendere compagno, accomunare; prendere con sé. dante, 43-10
xxi-904 (5): se voi volessi prendere luogo nel quale voi potessi acconciamente servire
si poteva [la città] né prendere, né assediare. g. villani,
* accénto). ant. abboccarsi; prendere contatto, mettersi d'accordo. essere
non sanno la contrada, vo- gliendo prendere la via, s'accostano volentieri con chi
io ti prometto che accudirò sempre prendere col crocco (uncino, rampone).
... di non averlo saputo prendere con le buone, come vanno presi
alle pompe. -marin. ant. prendere acqua: raggiungere un certo livello di
navi, e quelle, senza molta acqua prendere, sopra essa dimorare.
2. rifl. sistemarsi, prendere alloggio (detto di truppe, e
i fochi sparsi. 6. prendere, assumere (un aspetto particolare,
ima semplice servitù. -acquistare corpo: prendere consistenza. bar etti, i-239:
volta tanto, io ti consiglierei a prendere quelli [gli occhiali] colla custodia,
paure. svevo, 5-437: dovette prendere una dose maggiore d'assenzio per addormentare
i pistoiesi] addurandosi di non voler prendere accordo col comune di firenze, soffereono il
d'aempiere la perfezione del vangelio, di prendere la po- vertade e d'andare per
. volgar. * adimparare * prendere possesso '. adenite, sf.
adesca l'amo d'alcuno morsello per prendere i pesci. s. girolamo
accorto, e mai non dorme, per prendere e legar l'uomo. 5
con la particella pronom.). prendere ombra, sospetto; imbizzarrire per cosa
e in freddo, sì vale molto a prendere musselagosellii e granella di mele cotogne e
lembo del lenzuolo, per abitudine di prendere. panzini, ii-545: da un lato
...; e quivi per prendere aere, dimorarsi alcun giorno. idem,
, e tranquillo negli atti, e non prendere l'aspetto dell'uomo affaccendato, ch'
. figur. presentarsi, farsi innanzi; prendere i primi contatti, assumere coscienza o
tr. ant. [affatàppio). prendere entro un incantesimo, ammaliare; sbalordire
affermi. 5. rifl. prendere forza e sicurezza, rafforzarsi. -anche
afferrare, tr. [affèrro). prendere con rapidità e forza; abbrancare,
fare amicizia, entrare in familiarità, prendere confidenza; intendersi; concordare insieme.
343: andò [l'orco] a prendere un coltellaccio, e avvicinandosi a quei
sì fanno loro grande gioia, per meglio prendere la lor preda; e quando l'
pubblica sicurezza. 2. prendere in affitto. moravia, vii-20:
meno. 3. ant. prendere in affitto soldati, truppe: assoldarli.
(495): i principi, nel prendere, per dir così, ad affitto
con la particella pronom.). prendere fuoco, divenire rovente. -al figur.
. con la particella pronom. figur. prendere il colore del fuoco; avvampare,
5. rifl. farsi franco, prendere coraggio, acquistare disinvoltura. tommaseo
4. prendere in esame (una questione, un problema
: furono consigliati, e confortati di prendere la signorìa, che agevolmente l'arebbon avuta
3. milit. manovra che consiste nel prendere contatto col nemico in fase offensiva costringendolo
agganciare, tr. [aggàncio). prendere col gancio; sospendere al gancio;
v.]: usare, intendere, prendere aggettivamente una voce. =
: determinare sulla carta l'indirizzo da prendere per arrivare alla meta nel miglior modo
, dicono due che hanno cosa da prendere a fare insieme, ma nell'atto
voi ', dice chi non vuol prendere parte ne'patti che due o più devono
fabbricargli e disporgli, o d'inventare e prendere partiti aggiustati alla varietà de'siti e
aggradiva, così quivi varii diletti a prendere si cominciarono. idem, dee.,
grappe; stringere con le mani; prendere, rapire. -anche al figur.
agguagliare. agguantare, tr. prendere con violenza, afferrare saldamente, con
vie dell'aere siano piene d'aguati per prendere ciò che essa disidera di ben guardare
la gatta pigliatrice fa l'agguato per prendere il topo. bandello, 1-11 (i-139
fusse gente che fussero entrati dentro per prendere la terra, unde s'agguattò sotto
2. rifl. rafforzarsi, prendere vigore, temprarsi. g. bentivoglio
quandochessia, senza essere pressato, senza prendere impegni. padula, 421: fuori,
...? 4. prendere mentalmente in esame; discutere, trattare
lite. -tagliarsi l'agno: prendere una pronta risoluzione. f. d'
giare il pane e del masticare e prendere il cibo. = deriv.
cominciano a risentirsi, a tignerei e prendere un po'di colore; altri già in
palesava il tremito della mano callosa nel prendere la moneta riposta e nell'esporla al rischio
di muoversi. -prendere l'aire: prendere slancio, mettersi in movimento.
-spandere, spiegare le ali: prendere il volo. -al figur.:
locuzione proverbiale equivalente alla più comune prendere due piccioni con una fava, cercare
letto. 2. intr. prendere albergo, alloggio, dimora; alloggiare
anima, nella quale l'albitrio fu di prendere o lasciare l'amistà. capellano
ringrazia iddio che ho vissuto tanto da prendere in tasca gli album e le collezioni d'
aleatorie, non tanto per cagione di prendere d'esse piacere, quanto per cavarne
, che in tale caso può anche prendere, con l'avvertenza di non lasciare
città. 4. raro. prendere al laccio (di animali).
laccio-, cfr. lat. laqueàre 1 prendere al laccio '. allacciativo,
quando sono allentati, fae di mestiere prendere subito l'uso dell'allacciatura, che per
con la particella pronom. inoltrarsi; prendere il largo (in mare); allontanarsi
nulla. 50 io quel che debbo prendere... dio mio! come v'
3. intr. ant. prendere il latte, poppare. ottimo,
che manifestamente si può riprovare; e quinci prendere certezza, se alcuna cosa allegorizzando è
più bella cosa è allo sparviere allodola prendere nel suo volare ingegnoso, che prender
paretaio corredato di tutto il necessario per prendere allodole. borgese, 2-227: le allodole
2. mettere a servizio; assumere, prendere a servizio. - anche rifl.
comprendere. 2. dare, prendere in affitto. m. villani,
. -anche intr. e rifl. prendere alloggio; accamparsi. m. villani
pisani. 4. intr. prendere alloggio; dimorare (in un albergo
a vendere la nostra casa ed a prendere alloggio in un albergo mobiliato.
133): torniamo un passo indietro a prendere agnese e perpetua, che abbiam lasciate
cuna delle donne si allontanava per prendere una boc cata d'aria
e sensuali. 2. rifl. prendere abbagli; ingannarsi. galileo, 3-3-498
-allungare le mani: per afferrare o prendere, per percuotere, per fare una
lo sorprendono ad allungare una mano per prendere una ciliegia. slataper, 1-156: allungo
). allunare, rifl. prendere il lutto. viani, 19-249
si è quello... di prendere di tratto in tratto una pillola aloetica.
tempo di rivolgimento generale, ho dovuto prendere alle coste i rossi e neri.
: sposarsi. -condurre all'altare: prendere moglie. panzini, ii-358: quando
nella forma che la verità storica suol prendere nelle menti primitive. e. cecchi,
. elli s'argomentavano quanto potevano di prendere alto mare e di resistere alla soprawegnente
, diecimila lire. tecchi, 2-13: prendere un appartamento, anche piccolo, per
2-8 (220): senza altro consiglio prendere, pose i suoi figliuoli a cavallo
lieve cosa gli sarà [a dio] prendere a buttar nel fuoco dell'inferno l'
-alzarsi a volo: sollevarsi da terra e prendere 11 volo. matraini, ix-525
lano volgar., i-265: studia di prendere amanza tale, che né sopravegnente bisogno
ma guai però a fermarsi e a lasciarsi prendere dall'ambiente! alvaro, 7-115:
2. locuz. -andare d'ambio, prendere l'ambio: ambiare; andare a
madre. -fare, contrarre, prendere amicizia. -anche al figur.
ad ogni costo /... / prendere in buona parte rimproveri ed asprezze,
bisogno di comprare. ognuno di noi potrà prendere per conto suo quella villa che
, nella quale l'albitrio fu di prendere o lasciare l'amistà. tasso, 6-80
così che a dirgli: « va a prendere il fazzoletto », andava.
e di tutti i suoi albati, per prendere vivi gli spagnuoli, e condurgli ammanettati
2. ant. e dial. prendere in mano, impugnare. masuccio,
momento in cui il pilota manovra per prendere contatto con l'acqua e l'istante
. ammarinare, tr. marin. prendere possesso di una nave nemica.
altro. pea, 1-24: cominciò a prendere 1 pasti sul parapetto di pietra verde
-a mmazzare due tordi a una pallottola: prendere due piccioni con una fava.
ad ogni ammenda che a lui piacesse di prendere. idem, dee., 7-10
nulla avesse da fare, nulla da prendere, è certo che in quei dieci
contiene 3 atomi d'idrogeno, possono prendere origine tre classi diverse di ammine:
servigio di coloro, i quali debbono prendere l'eredità della salute? leone ebreo
in guardare la sanità dello stomaco si conviene prendere guardia e cura in mangiare e in
, 6-13: utilizzai questa tregua per prendere moglie e per ammobiliare una casetta col
i modi. 2. rifl. prendere moglie, contrarre matrimonio. sacchetti,
continui poscia per quattro giorni a prendere qualche gentile, e grato siroppetto conforta
iv-1-129: i due stesero le spade per prendere la misura... dopo rammonimento
perseguia l'ammonire chi prendesse o volesse prendere uficio, e non fosse vero guelfo.
). co minciare a prendere la muffa, coprirsi di muffa;
5-101: [protestò] di volergli veder prendere due o tre di quei mostri di
donna d'amore. -ant. prendere fronde o fiore o frutto d'amóre:
roberto, te ne supplico, non prendere una risoluzione precipitata. -locuz.
, mettere, porre, portare, prendere amóre: tenere in gran conto, apprezzare
. idem, n-ii-747: se voglio prendere il principio da le opinioni più antiche,
quale dessa non ha, o non può prendere forme regolari cristalline: opposto di
e d'alberi chiuso, ripostisi, a prendere amoroso piacere l'un dell'altro incominciarono
significare che degli ingredienti prescritti occorre prendere quantità e peso in parti uguali
ingredienti mentovati, se ne deve prendere uguale quantità o peso. muratori, 3-104
, che è quanto dire induttivo, prendere a fondamento l'esperienza e da quella
, nella calda stagione, altri va a prendere sul canapè o suda poltrona.
di bevanda, il quale, invece di prendere la via del ventricolo per l'
andata. -prendere l'andata: prendere l'aire. pananti, i-52:
la critica d'arte può sperare di non prendere abbagli troppo grossi e di non falsificare
scienza », che si suole prendere equivocamente nel significato ora di filo
del posto esita incerto / che via prendere, l'altro, pescatore / d'anguille
], cioè, che si lascia piuttosto prendere che imbrattarsi. redi, 16-iii-119:
. rifl. farsi animo, rincuorarsi; prendere forza e coraggio. segneri,
bembo, 5-70: pose l'animo a prendere ed ardere quelle galee.
e gli disse bastargli l'animo di prendere lo spirito, il fantasma, il
animo a qualcuno, sopra qualcuno: prendere superiorità. - anche al figur.
si partì di francia... per prendere il reame d'araona. m.
proli,... si può prendere la misura dall'obbligo, che dee avere
, i-20: non sappiendo che partito prendere del subito annunzio, pur mostrandosi vigoroso
1119: pareva che si fosse lì per prendere delle risoluzioni..., quando
sappiano o vogliano altro partito o compenso prendere, che il differire. a. f
ii-39: ben possono i filosofi moderni prendere le antiche fole e le parole dei
: e così constituendo il principe solete prendere argomento dal- l'api, le quali
... « siva a prendere l'aperitivo da narciso alle cascine, poi
occhi apèrti: vegliare, non poter prendere sonno. pellico, cono.,
, li quali erano tutti pagani, per prendere lui [ilarione] ed esichio suo
impetrato da giuliano imperatore apostata di poterli prendere e uccidere. g. villani, 10-18
quali [dottrine] è d'uopo sempre prendere per probabili, anzi dubbiose, e
appadronare, tr. (appadróno). prendere possesso (di un fondo);
. (impadronirsi dice per lo più prendere a esercitare il diritto con più arroganza
cambio di una somma pattuita. -anche: prendere in appalto. varchi,
locuz. dare vappalto, avere vappalto, prendere vappalto, mettere in appalto: appaltare
fotografico, orto- disus. scherz. prendere confidenza, com pedico,
iguali così quelli che l'uom de'prendere appensatamente, e quelli che l'uom
5. intr. ant. prendere la peste. caro, 6-80:
36): si figurava allora di prendere il suo schioppo, d'appiattarsi dietro una
12. rifl. ant. prendere, allignare, attecchire, mettere radice
qualcosa a qualcuno: darla, farla prendere (con la forza o l'inganno)
i soldati], non sapeva che partito prendere. [ediz. 1827 (226
trasparenti, i quali non hanno potuto prendere la tinta. faldella, iii-137: i
e nota che l'appioriso per bocca prendere non si dee, imperocché in alcuni luoghi
appontàggio, sm. aeron. il prendere terra sul ponte di una portaerei (
ciascuno bene ordinato convivio sogliono li sergenti prendere lo pane apposito, e quello purgare
sull'alloro. 2. prendere di mira, adocchiare, tener d'occhio
è poco. 11. intr. prendere la mira. frezzi, iv-17-84:
come malefizio. 6. ant. prendere, afferrare, toccare. -anche al
appressavo, ecco la torre e gli edifici prendere pauroso aspetto. -tr. ant
boccaccio, i-272: fece allora fiorio prendere i molti tesori e fare l'apprestamento
: approfittarsi, per * giovarsi, prendere, cogliere l'occasione * o * l'
munemente intr. fare proprio, prendere e tenere per sé; assimilare
3. rivolgere la punta, puntare; prendere di mira, mirare. -anche al
appungere). appuntare2, tr. prendere appunto, annotare, segnare con cura
ne'giornaletti chiaramente. 3. prendere nota del nome di chi è assente dal
b. croce, ii-6-408: abituato a prendere appunti e fare schede per gli autori
lettere: cioè fare un'inchiesta, prendere degli appunti, organizzare il materiale raccolto
vena. -aprire il volo: prendere il volo, involarsi. fontanella
acacie. testi fiorentini, 200: prendere... goma adragante e goma
: il maggior pregio d'amore è di prendere e d'iretire gli uomini e le
: arbitrarsi per prendersi la libertà, prendere sicurtà', es.: 'voi vi siete
tutte [le signorie], non può prendere da ciascuna se non poco, e
; ferire, colpire con frecce; prendere di mira con l'arco. -anche
scrittori. 4. locuz. prendere, pigliare ardimento: prendere coraggio.
. locuz. prendere, pigliare ardimento: prendere coraggio. giamboni, 7-29:
madre vergine maria, e da loro prendere baldanza e ardire, e non da
. -prendere, pigliare ardire: prendere coraggio, divenire audaci. boccaccio
il morir. -farsi ardito: prendere coraggio. menzini, iii-6: io
. firenzuola, 485: donde si potessero prendere argomento della sua pessima fantasia. imperato
13. locuz. -prender aria, prendere un po'd'aria; prendere una
, prendere un po'd'aria; prendere una boccata d'aria: uscire all'aperto
ben trovato per stare in casa e prendere l'aria, tutto insieme, -dissi finalmente
-avere l'aria: rassomigliare, prendere l'apparenza, l'aspetto; parere
campo nemico. -prender l'arme, prendere le armi: muovere guerra. -
-dare all'arme: dare il segnale di prendere le armi. ariosto, 39-35
l'arme. -chiamare, mandare, prendere sotto le armi: far fare il
provvedersi, munirsi di un oggetto, prendere con sé. -al figur.: farsi
arponare, tr. (arpóno). prendere il pesce con l'arpone (v
in aria mentre egli si arrampicava a prendere i nidi sulle cime degli alberi.
(arrapare), tr. ant. prendere con violenza, strappare, arraffare,
2. intr. e rifl. prendere fuoco. -per estens.: rifulgere
qualcosa in braccio, in spalla: prendere. guido da pisa, 1-257:
farnesi. -arrecarsi a noia: prendere in antipatia, in avversione.
[il re] in una notte fece prendere in persona e arrestare l'avere a
verso qual di quelle montagne io dovessi prendere il cammino;... laond'
tr. [arrèto). ant. prendere alla rete. del bene,
(arretico, arrètichi). ant. prendere nella rete. - anche al figur
[tirretisco, arretisci). ant. prendere con la rete; irretire.
giusti, iii-363: la prego di prendere le sue misure per farmi passare qua in
inghilterra. frezzi, iii-i2-118: per prendere il lesso ower l'arrosto / ovver
, equivoco. -fare un arrosto: prendere un granchio, sbagliare. berni,
, 4-243: chi ha il coraggio di prendere a pedate galeone o di somministrargli una
- per estens.: afferrare, prendere; ferire. dante, inf
tommaseo- rigutini, 2777: artigliare, prendere con artiglio; non è dell'uso
mentre ella aveva levato il braccio per prendere un libro dallo scaffale, uno strappo all'
4. godersi un po'di fresco, prendere aria, respirare l'aria libera.
che aspettassero lo svettar del sole per prendere il largo nel cielo. palazzeschi,
licito sia d'aspreggiare amore d'uno e prendere l'amore d'un altro. alberti
sua prima propina. 2. prendere poco cibo o bevanda, mangiare o
di loro assaggiavano un poco d'acqua per prendere alcuno refrigerio, solo per non morire
mettere un'assicella sul tavolaccio, e prendere i nostri cucchiai di legno. fogazzaro,
1075: il progetto di borghesi di prendere un forte d'assedio doveva farla parere
le vite degli uomini, e da altrui prendere assèmpro a sé. francesco da barberino
5-18: tutto invitava il vivo a prendere il postoxdell'assente. montale, 2-26:
problemi politici e sociali; rifiuto di prendere posizione. gobetti, 1-30:
era morto, non assentirono di voler prendere armi contro a'reali. strinati, 826
. 13. rifl. ant. prendere posto, accomodarsi; collocarsi, disporsi
pena di quella che io mi soglio prendere allora quando da'miei servitori veggio scamatare
filosofi. idem, 4-1-114: possiamo prendere, come per assioma indubitato, questa
fuga, viene. 2. prendere qualcuno per compagno (in un'impresa,
. 8. rifl. figur. prendere parte (a un lutto, a
assoldaménto, sm. l'assoldare, il prendere al proprio servizio.
soldati dietro pagamento di una mercede; prendere a soldo, assumere al proprio servizio
in alcune provincie dell'oriente essi giunsero a prendere apertamente il nome di despoti. giusti
assopisci). provocare sopore, fare prendere un sonno leggero. -al figur.
a sé, impegnare, occupare, prendere interamente (i pensieri, la mente
e sperai, come si dice, di prendere due co lombi ad una
fu male assortito in mercanzie ed in prendere sicurtà, e liberale nello spendere. buonarroti
2. rifl. avvezzarsi, prendere un'abitudine. boccaccio, 5-45:
; part. pass, assunto). prendere su di sé, addossarsi (un
. 2. far proprio, prendere; attribuire a se stesso. landino
3. ammettere in forza di ipotesi; prendere come fondamento di una dimostrazione, di
indivisibil punto. 4. prendere alle dipendenze (in un lavoro, in
non prima assunto, che e'fece prendere messer rinieri. lorenzo de'medici, i-56
parola e al mio debito, non posso prendere altri assunti. giusti, ii-417:
, sf. l'assumere, il prendere. cavalca, 6-42: tre sì
sistemarsi nel proprio posto; stabilirsi, prendere dimora (per lo più, degli
'stella'e dal tema di àafipdcveiv 'prendere (l'altezza) '. cfr.
per li quali i furtivi diletti si possano prendere. idem, dee., 2-6
135-8: elli è stata mia usanza di prendere ad atare li miseri nelle loro cause
soli nell'atrio, per andare a prendere le chiavi della chiesa. panzini, ii-340
suoi cittadini... senza voler prendere accordo, attaccàrsi alla pertinacia e alla durezza
una moda, un'innovazione); prendere voga, incontrare favore. manzoni,
). attecchire, mettere radici; prendere (un innesto). soderini,
). -attaccarla: farsi beffa, prendere in giro; burlare, ingannare.
attàvoló). sedersi a tavola; prendere posto intorno alla tavola. fogazzaro,
, prosperare (una pianta); prendere (un innesto). o
maravigliosamente. 2. figur. prendere forza, vigore; propagarsi, diffondersi
debba sopraggiungere o accadere; indugiare, prendere tempo, differire. - anche assol
; curare, badare; considerare, prendere in considerazione. bartolomeo da s.
). neol. chi evita di prendere posizione (e resta in attesa degli
momento in cui il pilota manovra per prendere contatto col suolo (o una piattaforma
nel presente luogo. 4. prendere l'acqua (da un pozzo, da
figur. trarre, derivare, ricavare; prendere; venire a sapere. g
di presenza. -prendere atto: prendere ufficialmente nota. panzini, i-745
avis * uccello 'e capère 1 prendere '. audace, agg.
del cielo che disegnavano gli àuguri per prendere gli augùri. alfieri, 1-199: ai
= voce dotta, lat. auspicari 'prendere gli auspici 'da auspex -icis *
1-2- 2zi: delle aborrite nozze, prendere / fia pronuba megera, auspice aletto
, quando ebbero abbandonato la strada per prendere una scorciatoia, inciampò due o tre volte
. borgese, 2-17: non conviene prendere coi contadini codest'aria di apprendisti. ci
mesi soltanto di preparazione era riuscito a prendere la licenza elementare a pieni voti.
palesava il tremito della mano callosa nel prendere la moneta riposta e nell'esporla al rischio
avieno. 9. ant. prendere, procurarsi; impadronirsi, far venire
gradire (o non gradire), prendere in buona (o cattiva) parte.
àvochi). letter. chiamare, prendere sopra di sé, assumere; liberare.
.). infiammarsi, ardere; prendere fuoco (e indica la rapidità della fiammata
6. rilucere, risplendere come fiamma; prendere un colore acceso. - anche con
, profitto, lucro; avere, prendere vantaggio (sugli altri); sfruttare a
patria? 4. rifl. prendere vantaggio; procedere più velocemente (in
un mese non fa che crescere e prendere colore, come se in pochi giorni
è. 3. locuz. prendere l'avvantaggio: prendere il sopravvento.
3. locuz. prendere l'avvantaggio: prendere il sopravvento. berni, 59-3
e disporgli, o d'inventare e prendere partiti aggiustati alla varietà de'siti e de'
ella] non aveva ancora finito di prendere in mano il fuso, che si bucò
mare. 4. ant. prendere in una rete; ridurre a proprio
miseri, ne'tuoi lacci avviluppati, prendere per te questa scusa: che la
un breve tratto per dargli modo di prendere l'avvìo in più aperto spazio.
la particella pronominale (avviòttolo). prendere la via, avviarsi. m
particella pronom.). figur. prendere in considerazione, provvedere, aver di
spazio sgombro]. 4. prendere di mira. boccaccio, i-38:
colorati e d'oro. -darsi, prendere, pigliare avviso: credere, stimare.
avvivaménto, sm. l'avvivare; il prendere vita, il rinvigorirsi.
terse. 5. rifl. prendere vita; acquistare forza, vigore,
. viziare, avvezzare male; far prendere un vizio. targioni tozzetti,
cosa d'un minuto... prendere quelle poche sudicerie, avvoltolarle in un giornale
medica. 2. osare; prendere ardire di esprimere o di fare;
1-458: non si sarebbe azzardato a prendere una risoluzione recisamente disapprovata dai più.
rischia molto. -giocare d'azzardo: prendere parte a un gioco d'azzardo. -giocatore
colore azzurro, tendere all'azzurro; prendere il colore azzurro; dar luce azzurra
bacchiare le acerbe e le mature: prendere ogni cosa, senza distinzione. bacchiata
nel mezzo]: noi potea leggermente prendere l'una parte, né l'altra.
statuti di firenze) 1 strumento per prendere le coturnici ': la voce suole
penna, che abbiano lasciata la penna per prendere il badile o la vanga. beltramelli
pea, 1-18: cominciò a prendere i pasti sul parapetto di pietra verde
1-122: andavo quasi ogni giorno a prendere il caffè, e a chiacchierare con margherita
15-78: a mestre dovrei scendere e prendere una valigia; una valigia che,
corpo ridicolo, e mirabilmente adatto a prendere quegli atteggiamenti, e quel potersi travisar
rinsavimento di bertoldino, ma e di fargli prendere una bella moglie e dargli poi di
9. rifl. fare il bagno, prendere il bagno; immergersi; spruzzarsi.
gli bucavano la bagnarola quando stava per prendere il bagno. c. e. gadda
diceva agli amici che lo sollecitavano a prendere il suo posto alla camera: « che
il 15 maggio, quando aveva fatto prendere a baionettate * i buffoni e i ruffiani
le balauste e cuocere in aceto, e prendere una spugna e intignervela dentro, e
madre vergine maria, e da loro prendere baldanza e ardire. sacchetti, 111-59
, nelle prime settimane, per paura di prendere il colera con l'aria che respirava
navili. sannazaro, 10-158: ti farò prendere la cenere dal sacro altare e a
, 761: i pescatori, per prendere un piccolo pesce, si lasciono tutti
, 35: e in tutto deliberò prendere la battaglia; e i balestrieri per costa
il gran partenio speri. 2. prendere di mira, colpire (con la balestra
, dare o mandare a balia, prendere a balia, ecc.).
combatterò. 3. frances. prendere. cesarotti, i-97: s'io
ii-385: ho ballato fino a farmi prendere dalla vertigine, mi pareva di seguire
i canonici di duomo venivano regolarmente a prendere un bagno di cioccolata coi crostini imburrati
ogni dottore, / ed ogni ciuca prendere in appalto. bambagèlla, sf
aveva banco. cattaneo, ii-1-104: il prendere a prestito sotto al pari per pagare
il vagone si mosse, uscendo a prendere aria sulla banchina della fosca stazione.
d'azzardo). -avere, tenere, prendere il banco: detto di chi al
veniva giù, svelto, svelto, a prendere i barattoli, e questo e quello
mancanza d'assegnamenti, non faceva che prendere colle mie mani quello che dal signor
mori,... e consiste nel prendere un moro, il quale sia stato
qua e di là a costo di farmi prendere in tasca irremissibilmente. e ciò non
mosca,... come vedeva prendere il basto, gonfiava la schiena, aspettando
l'asino per andare coi barili a prendere l'acqua. moretti, 17-235: con
butta via un cavourino per mandarmi a prendere con un barroccio. fogazzaro, 2-373
: neppure gli bastò l'animo di prendere una risoluzione che avrebbe afflitto i suoi
compare mosca,... come vedeva prendere il basto, gonfiava la schiena,
2. figur. dare, avere, prendere, buscare una bastonata: subire (
sannazaro, 5-87: novelli piaceri a prendere rincominciammo; ora provandone a saltare,
battaglia? -dare, muovere, prendere, offrire, impegnare, attaccare,
: mena la nave dieci battelli per prendere de'pesci. ancora vi dico che le
giardino. 23. intr. prendere una direzione; recarsi in un luogo
penne): tentare il volo, prendere il volo, volare. -anche al
non sapere dove andare, quale direzione prendere. -al figur.: non disporre di
suo battesimo s'augura di venire a prendere la corona di poeta, non accenni mai
; gioco dei ragazzi: consiste nel prendere uno a barella e fargli poi battere
, 1-186: qualcuno partì, per prendere parte a battute al cinghiale. calvino
e seguitò ad andare a caccia e a prendere degli accennati insetti mangiandoli a batuffoli e
, piegandolo indietro. -figur. prendere per il bavero: prendere in giro
-figur. prendere per il bavero: prendere in giro, menare per il naso
], come sapete, il giuoco di prendere per il bavero i loro simili,
. cassola, 2-64: andò a prendere un mazzo di carte allo chalet e fece
beccaio pronto che di notte l'andava a prendere. saba, 166: riprese il
machiavelli, 670: e s'inanimivano a prendere l'armi e volere piuttosto morire come
becero e sentimentale, lo si poteva prendere con una semplice rete di paroline dolci
deridere, schernire, canzonare; non prendere sul serio (qualcosa). novellino
: la intenzion del beffatore è di prendere sollazzo dello errore di colui, di cui
di vostra persona, elli spera di fare prendere a voi, drappi di religione,
ma egli è più sicura cosa di prendere un filo sottile torto e legare il detto
. cicognani, 1-195: prima di prendere il tram per tornarsene a casa passò dal
? -vo giù bel beffo / per prendere un po'd'aria. foscolo, v-134
: il suo compagno, scusi, prendere un oggetto e metterselo in tasca, -la
.. che altra donna per moglie prendere non dovesse, se l'anello,
dito di colei che per seconda moglie prendere intendea. firenzuola, 758: bene
per bene: aver caro, gradire, prendere in buona parte. ser giovanni
i-469: una parola si adatta a prendere tutte le positure, s'introduce da
protezione la quale i grandissimi principi sogliono prendere de'poeti e de la poesia,
nelle locuz. farsi benvolere; prendere uno a benvolere. alberti,
la cannuccia. -attingere, prendere, acquistare, aver vantaggio e guadagno
e gonfalonieri..., andava a prendere l'intendente. panzini, iii-220:
nemico in continuo moto, senza lasciargli prendere riposo, tormentarlo colla fucileria e coll'
tante caccia, rete a imbuto per prendere le quaglie. sorde lime, / che
suo bestiame, e selve dove prendere del legname per ardere. giucciardini, v-299
osteria, mandava da comare maruzza a prendere le ulive, quando c'erano dei bevitori
, papera, granchio. -fare o prendere una bevuta: sbagliare, commettere un
una sua botticina; la donna a prendere un po'di biancheria da tavola. leopardi
dati a coloro che non aveano lasciato prendere l'accordo co'tedeschi. ariosto,
montano, 243: ella era solita prendere dopo ogni pasto delle forti dosi di
bartolini, 15-302: l'unica era di prendere e sortire di casa, afferrare il
d'una bicicletta, oppure saltare a prendere il primo tranvai che mena verso il
evo medio ci mettevano degli anni per prendere una di quelle bicocche. c. e
si alzò a furia e andarono a prendere i bidenti che avevano lasciati nei solchi.
. e rifl. dividersi in due, prendere due diverse direzioni (detto di una
porzion delle bocche, per andare a prendere il pane dal fornaio. cattaneo,
dovesse un giorno spettargli, studiava per prendere la laurea d'avvocato. panzini,
; spingere una persona in dubbio a prendere una decisione. nardi, 2-263:
sulla bilancia: mettere a confronto, prendere in attento esame, ponderare, fare
caldo, lo face vano prendere per un servitore di trattoria o per un
. figur. ponderare, riflettere prima di prendere una decisione. fagiuoli, 3-5-78
anche andava nelle farmacie lontane lontane a prendere le medicine. pea, 7-53:
8-16: e donna mimma si china a prendere tra quelle due manine che quasi non
di mettersi una mano in tasca per prendere il fazzoletto... le dita le
il papa, che aveva il permesso di prendere dalla bisaccia qualunque cosa che potesse giovare
abito a coda... lo facevano prendere per un servitore di trattoria o per
che per farla finita ci decidemmo a prendere un partito estremo: far morire la
si voltava, per saper quale dovesse prendere: l'innominato gliel'in- dicava con
di bertoldino, ma e di fargli prendere una bella moglie e dargli poi di quella
si pulisce le mani alla bluse prima di prendere in braccio il bambino.
orale (e indica un modo di prendere una medicina). -per, con
fanno quattro chiacchiere, si manda a prendere un boccal di vino e saliamo in terrazza
bócchi). ant. abboccare; prendere il cibo con la bocca, mangiare.
modo profondo. -andare, uscire a prendere una boccata d'aria: uscire a
giusti, ii-543: hai bisogno di prendere una boccata d'aria per far meglio
le vetrate, e s'affacciò a prendere una boccata d'aria, fumando. de
, dove lamb andava ogni tanto a prendere una boccata d'aria fuor della noia
o finto convalescente che fosse, a prendere una boccata d'aria sui laghi.
, allettamento. -pigliare al boccone: prendere in trappola. m. villani
in favore di qualcuno. -mangiare, prendere un boccone: mangiare poco e in
che d'ordinario scappava via appena finito di prendere un boccone, pareva volesse restare in
vela quadra (in modo da prendere meglio il vento). -andare
farsi trarre un poco di sangue, di prendere qualche cristero, e di prender le
la formula della chiesa di eletti a prendere un significato di dittatura democratica, analogo
con un brio bonaccione egli cominciò a prendere in giro sé e la sua miseria.
un breve tratto per dargli modo di prendere l'avvìo in più aperto spazio;
baldini, i-530: non ci lasciamo prendere dalla boria delle apparenze. = voce
partimmo su un camion che andava a prendere farina e altra roba di borsa nera
. rajberti, 2-189: salgo a prendere il soprabito, a mettere un po'di
sarebbe un bel fatto che scendesse a prendere per il petto tutti quelli che gliela
ragazza, che aveva chinato il capo a prendere 10 sposo come dio glielo mandava,
mille miglia. -mettere, prendere a bottega: assumere alle proprie dipendenze
la mattina, scendeva in cantina a prendere il vino per la giornata, insieme
della casa e 'l forestiere puote sicuramente prendere ogni diletto della donna e di tutto
la 3. sm. il prendere a braccetto, il tenere a battuta
una signora, per galanteria); prendere, tenere a braccetto. fed.
a dire di non saper più che partito prendere. gobetti, 1-109: il tono
convulso, avido, affannoso); prendere, acchiappare (di sorpresa, con
le spighe delle messi, e di prendere per le corna tutti i bufali de'miei
, per avere l'impunità, e prendere a piacenza un brano di conquista,
scoiattoli striati... scendono a prendere le bricie quasi dalle vostre mani,
di telesforo doveva essere appunto quella di prendere cappello? ed era proprio da crederlo,
beato lei che se ne sta a prendere il fresco in mezzo a questo gelo!
contentarci della voce nostra, senza andare a prendere il brillanter de'francesi ».
deledda, iii-859: era andato a prendere due brocche d'acqua alla fontanina dietro la
: [le rane] si possono prendere mettendo nella lenza invece dell'amo un pezzo
, -disse fila alla bionda. -dovrebbe prendere il bromuro. -bromuro d'argento
, conviene in primo luogo conoscere e prendere 11 tempo opportuno per brucare l'olive
imperatore milano e venezia, due volte prendere al pontefice roma. verga, i-146
. -avere, portare, mettere, prendere, lasciare il bruno: il lutto
. baldini, i-323: si lasciava prendere le mani un momento; ma poi brusco
brutti i francobolli. c'era da prendere l'itterizia del brutto. b.
. -andare per le brutte: prendere una cattiva piega. manzoni,
alla casa. -farsi brutto: prendere un'aria minacciosa, corrucciata. -anche
nocciolo. -pigliare alle buche: prendere in trappola. sacchetti, 209-50:
trovano tanti leggitori, che fa duopo prendere un provvedimento necessario quando è troppo tardi
il 15 maggio, quando aveva fatto prendere a baionettate « i buffoni e i
corpo ridicolo, e mirabilmente adatto a prendere quegli atteggiamenti, e quel potersi travisar
2. tr. prendere in giro, ridere alle spalle,
, 6-331: rientrò nella camera per prendere dal tavolino da notte la bugia con
più volte che, consultando il libro per prendere nota di questo o di quello,
: dove c'è del buono da prendere,... prendiamolo; dove c'
-prendere, pigliare in burla: non prendere... credo certo che subito
fare oggetto di burla, di scherzo; prendere in con far loro intendere che queste
39-v-78: per l'amico non si debbono prendere l'armi contra la patria, dice
ricevere danno. -buscarle, buscarne: prendere una buona quantità di botte, avere
5. assol. ant. andare a prendere e riportare un oggetto lanciato lontano (
busta in capo di vero coscritto, a prendere le pagnotte alla sussistenza, pensavo:
dubbiosa, titubante, che non sa prendere una risoluzione. e.
settore dove l'avversario non la possa prendere prima del secondo rimbalzo. -nel giuoco
si sono presi o si possono prendere cacciando; selvaggina. lapo gianni,
diletta, non dopo molto sazia, a prendere nuova cacciagion si ritorna.
dietro. cicognani, 1-92: anziché prendere per via degli speziali o per vacchereccia
tardo captidre, deriv. da capire 1 prendere '(come forma frequentativa, di
i cacciatori. qualcuno partì, per prendere parte a battute al cinghiale. pavese,
fiorita. vallisneri, i-431: feci prendere di poi anche l'altro [ramarro]
paura di bagnarsi anche lui e di prendere un malanno, seguendo a capo scoperto
cade, e così qui in questo proemio prendere e intendere si vuole. l.
, 1-91: di subito egli 'l fece prendere e mettere in prigione, ed elessene
si fosse a questo punto fermata per prendere un poco di spirito, lusingatole piacevolmente
il modo inventato dal signor andry di prendere il caffè senza farlo tostare; ma
dal caffettiere, appena apriva, senza prendere mai nulla, girava a seconda dell'
di tre stecche, e perciò acconcio a prendere a un tratto tre lati e i
figur. calare al fischio: lasciarsi prendere in un inganno. i. nelli
e con la sua propria verga, a prendere la misura del saio; e se
..., non ebbono podere di prendere alcuna parte delle mura. marco polo
. -dare un calcio, prendere a calci: respingere, trattare male
da tavolo (a cui possono prendere parte due o quattro giocatori)
far due chiodi a una calda: prendere due piccioni con una fava. aretino
e la caldaccia è spenta; dobbiamo prendere la gente a cena come si prendono
alvaro, 9-163: era bravo a prendere i polpi con le mani, li snidava
camminare pel campo, a cianciare e a prendere aria. alfieri, i-124: parigi
conoscerà non essere questa una cosa da prendere con tanto caldo. g. gozzi,
sia cotto. -darsi un caldo, prendere un caldo: riscaldarsi rapidamente.
, fare due chiodi a un caldo: prendere due piccioni con una fava (cfr
alla stanza riscaldata, dove si poteva prendere il bagno caldo e sudare.
lì fuori a sedere dopo cena a prendere il fresco, quando, eccoti che si
. 11. locuz. -dare o prendere a calo: vendere 0 comprare qualcosa
di cera che servono a illuminazione. prendere a calo: patteggiare di pagare quel tanto
, 338: così constituendo il principe solete prendere argomento dall'api, le quali tutte
dal caffettiere, appena apriva, senza prendere mai nulla, girava a seconda dell'ombra
. avevo quattordici anni. 2. prendere, mettere una persona o cosa al
sia? -barattare; dare o prendere in cambio (una merce).
, brachio- -avere, dare, prendere, togliere denari a cambio:
, prima di tutto, che sappia prendere l'intonazione precisa del giornale, per
, e sa da qual lato si vuol prendere. alfieri, i-54: [si
a suo cammino, entrare in cammino, prendere il cammino: incamminarsi, incominciare (
al tempo di -fare, tenere, prendere questo, quel cammino: questo re,
pel campo, a cianciare e a prendere aria. cardarelli, 1-83: un
; solo si vergognava di essersi lasciato prendere vivo, e pregava di mandargli un pacco
o fuggendo). -al figur.: prendere forza, acquistare potenza.
contro al nemico, e noi lasciar prendere più campo. boccaccio, 20-34: ella
, sparì lor dinanzi. -pigliare, prendere, togliere del campo: tirarsi indietro
togliere del campo: tirarsi indietro per prendere slancio (e colpire l'avversario con
per combattere, ebbe suo consiglio di prendere la battaglia il giorno o d'indugiarla
pianura. -guadagnare del campo, prendere campo: avanzare. g.
il vero trattato venisse in campo senza prendere avviso il governo della città, più
confondere una cosa con un'altra; prendere lucciole per lanterne. angiolieri,
, ma che la prego a non prendere per articoli di fede, ho piacere
dar la volta del can grande: prendere la via più lunga. g.
nei fiumi e nelle paludi, per prendere i pesci). 5. arnese
andare in corpo e con abito canonicale a prendere monsignor vescovo al suo palazzo,.
35 (610): correva a prendere un poverino, che una capra tutt'
, seguitando una cantante passera per volerla prendere, è caduto in una fossa non guari
canto: sorprendere con l'inganno; prendere, cogliere a tradimento; ingannare.
cosa risaputa da tutti. -pigliare, prendere una cantonata: urtare contro una cantonata
veicolo). -al figur.: prendere un abbaglio; incorrere in un errore
s. v.]: pigliare o prendere una cantonata: dicesi di barroccio o
la quinta, nel centro, cerca di prendere il posto di uno degli altri giocatori
pei bimbi che mamma le andava / a prendere in cielo. e. cecchi,
pazienza, e a non ve ne prendere in questi anni canuti vostri.
canzonare, tr. (canzóno). prendere in giro, deridere maliziosamente; burlare
eroico! - nel quale prima di prendere la più piccola delle decisioni si stava
capere, tr. ant. latin. prendere, afferrare, fare prigioniero, catturare
= voce dotta, lat. capire * prendere, catturare '(catto, dal
(da ca pire * prendere, contenere '). capiènza
forse, dall'imperat. di capere * prendere 'e da fuoco. cfr.
nel lat. mediev. capillare * prendere per i capelli '(cfr. ac
. = lat. capire 'prendere, comprendere '. capiromante,
, gli lasci da parte, per non prendere il colore da quelli, perché si
volgar. capitare, iterativo di capere 1 prendere, comprendere '. capitare2,
, sempre più ristringendosi, fino a prendere i labbri d'un canale, che qui
a capo delle dimostrazioni che andavano a prendere la musica dell'ospizio di beneficenza e
-farsi capo di fare una cosa: prendere l'iniziativa di farla. machiavelli
su tutte le furie, corse a prendere per le spalle faustino perres, che
in ogni stabile, daltunpa, di prendere i provvedimenti necessari per la protezione antiaerea
parte il bandierone: -me lo potrei prendere io? -acer. caporalóne.
, aspettavano il sindaco per andare a prendere la statua del santo.
capparare, tr. ant. scegliere, prendere per sé. boccalini, i-139
cappare, tr. ant. prendere, scegliere; catturare; acchiappare,
laccio '(da capire 4 prendere '). cappióne, sm
dolcemente all'ufizio. questa correva a prendere un poverino, che ima capra tutt'intenta
'captare ', latinismo, vale 'prendere, sorprendere ', con speciale senso
captare, frequentativo di capère * prendere '. il significato del n. 3
, deriv. da captare * prendere, acquistare '. captazióne,
, part. pass, di capère 1 prendere càpua, sf. letter.
pontefice; il consiglio che questi volle prendere da quella congregazione, il quale nominavasi
volgare * carpiniare, da carpire 'prendere '. carapignare2, rifl.
, arraffare ', da carpire * prendere, carpire '. catapuzza, sf
nobile confessione può sempre adempirsi, senza prendere inopportunamente il carattere di missionario.
le passioni, può valere a farci prendere abborrimento al vizio, dipingendocene la turpezza
, 3-91: la zuppidda partì correndo a prendere suo marito, il quale stava rincantucciato
-far salire (passeggeri), prendere a bordo. magalotti, 9-1-39:
25. con la particella pronom. prendere su di sé (un carico,
nel paradiso! -farsi carne, prendere, pigliar carne, vestir carne o
. nievo, n: quanto al fargli prendere domestichezza colle vere armi, egli aveva
dentro il sugo da coagularsi, e prendere consistenza di corpo. c. dati,
è solito a quel tempo andare a prendere aria, e fare un po'di villeggiatura
comp. dall'imp. di carpare 'prendere 'e da sfoglia * sogliola
, di sorpresa); procacciarsi, prendere, ottenere con l'astuzia,
suo babbo alle belle giornate e per fargli prendere una boccata d'aria. barilli,
allora amelia si alzò e andò a prendere in fondo alla stanza una cartella.
-cercar casa: cercare un alloggio da prendere in affìtto o da acquistare.
festa, i cittadini dell'aquila volendo prendere licenza dal re per tornare a casa
lor piace. -far casato: prendere il cognome di famiglia illustre e antica
dalla cucina erano passati nella corte per prendere la legna. 2.
e a turno si schieravano le compagnie per prendere commiato. 2. servizio
perché quello stato di mezzo non lo sanno prendere, e si rischia d'avere una
per sé proprio e per bene publico, prendere molti salutiferi documenti. straparola
vittime, impaurite, si rassegnano a prendere un biglietto e, occorrendo, anche
positura che più aggrada di farle prendere ai suoi assistenti, se mi troverò io
. -fare un caso personale: prendere a cuore qualcosa come se riguardasse proprio
consultare insieme secondo i casi, e prendere migliori partiti che altrimenti, come anche
. ungaretti, ix-22: ti vado a prendere il vestito a casa, / poi
= lat. capsa, da capére * prendere, contenere '. cassabanca e
. bontempelli, 8-86: si chinò a prendere dall'arca una cassetta, che aperse
sta il cocchiere (e vi possono prendere posto anche due persone): serpa
2. tr. neol. gerg. prendere a pugni, malmenare violentemente.
hanno castrato se stessi. chi può prendere, prenda. giovanni dalle celle,
) < j't <; 'il prendere, l'afferrare ', da cui
, / e ci vuol poco a prendere un catarro. g. gozzi, 1-28
erano grandemente soggetti a tosse, a prendere delle infreddature, ad essere asmatici o
della luna, disse: -domani bisogna prendere catartico. = voce dotta, dal
amico, ma appena ebbi tempo di prendere una zuppa, tanto fui incalzato dal
il sonno lieve. 2. prendere, catturare. -al figur.: cogliere
', frequentativo di capere * prendere '(cfr. accattare e captare)
part. pass, di capere 4 prendere '). catturabile, agg
rimetterle nell'ordine. 4. prendere vivo (un animale, per mezzo di
fortificano, per cui siamo insegnati di prendere più pronta e perfetta cautela dove maggiori
moderni, il quale non si possa ancor prendere da le magnanime azioni di cosmo e
: e sferzando i cavalli, fece lor prendere la rincorsa verso il castello. leopardi
... che né le donne poteano prendere servigi né li servidori servire. storie
viaggio non rincresca. -pigliare, prendere a cavallo: far salire qualcuno in
-anche al figur.: esigere, prendere (somme di denaro).
/ mio violino. 29. prendere, ricavare un saggio. a.
domani: trastullarsi, gingillarsi senza mai prendere una decisione o assumere una posizione definita
mancanza di volontà, dell'incapacità di prendere decisioni. sassetti, 357:
, cavarsi di mano o dalle mani: prendere, strappare con la forza, la
annunzio, iv-2-680: si volse per prendere la scala penzola. l'attaccò a
ser vono i muratori per prendere, collocare e disten dere
: maestro di cazzuola ottimo, sol nel prendere la calcina dal vassoio con la punta
. ant. colpire con schiaffi, prendere a ceffoni. cecco d'ascoli,
3. tr. burlare, prendere in giro. = deriv. da
fatto questo, andarono a cenare e a prendere alcuno riposo. boccaccio, dee.
pena di quella, che io mi soglio prendere allora quando da'miei servitori veggio scamatare
esaminare, considerare attentamente, giudicare; prendere in considerazione, riflettere; indagare,
bimbi che mamma le andava / a prendere in cielo. 3. per
: alcuna [pecora] si alzava per prendere un ramo di salce; altra andava
della luce... ne potremmo prendere questa sera, se vi sarà in grado
-curiosa davvero! ma chi la sa prendere per il suo verso, le fa far
380: ordinò alle donne di prendere gli strumenti e di mettersi a cantare
suoi, possano i consoli... prendere, torre e possedere tutti i beni
fammi ancora un piacere: va'a prendere sul davanzale l'astuccio delle sigarette.
quale, per pochi che arrivino a prendere il domicilio, vi multiplicano grandemente per
(36): si figurava allora di prendere 11 suo schioppo, d'appiattarsi dietro
cheto si credea entrare in roma a prendere il detto papa, sentendo la detta
far rumore, non emettere suoni; non prendere parte a un ragionamento. a
rifl. assumere per sé un titolo, prendere un nome onorifico. guicciardini,
]. chiappa2, sf. il prendere; presa, cattura; quanto si
cattura; quanto si è riuscito a prendere, guadagno. pananti, i-55
chiappare, tr. acchiappare; prendere d'im provviso; cogliere
5. cogliere all'improvviso; prendere sul fatto, sorprendere; cogliere in
alla cella. 6. prendere per una strada, dirigersi da una
]. -chiappare in parola: prendere in parola. salvini, 30-1-193:
oggetto che serve ad afferrare, a prendere; presa. 2. sbirro
*. chiappo1, sm. il prendere, l'afferrare; presa, cattura
ant. cogliere in un tranello, prendere con inganno. -chiappolarsi una cosa:
sedette alla tavola. si chinò a prendere dall'arca una cassetta, che aperse con
con un manico laterale, usata per prendere caffè, cioccolato, tè e altre bevande
inflessioni dialettali. -pigliare una chicchera: prendere una cantonata, un granchio, un abbaglio
sedette alla tavola. si chinò a prendere dall'arca una cassetta, che aperse con
sopra noli dove indugiai un pomeriggio a prendere il sole... da un
i lati, ove si va a prendere il fresco ed a godere di qualche bella
o il mattino quando mi trattenevo a prendere il caffè dietro una vetrina in via
alvaro, 9-163: era bravo a prendere i polpi con le mani, li snidava
sola canna. vallisneri, i-431: feci prendere di poi anche l'altro [ramarro
ungaretti, ix-22: ti vado a prendere il vestito a casa, / poi
— starci: essere d'accordo nel prendere parte con altri a una determinata azione
. daffare, tr. afferrare, prendere. c. e. gadda
zimbello. -far dietro il ciambèllo: prendere in giro, mettere in ridicolo.
. 2. locuz: fare, prendere la piega il ciambellotto, cogliere la
3. locuz. -avere a ciancia: prendere in scherzo, considerare una burla.
che alla mia età m'ero lasciato prendere ad una ciarlataneria simile. gramsci,
i lacci e le tele loro, per prendere alcuni animaletti per cibarsene. galileo,
principio si mise... di non prendere altro cibo, che quel poco e
panzini, iv-135: 'cicchettare'. dare, prendere un cicchetto = rabbuffo, una ramanzina
-chiudere ciglio: prendere sonno, addormentarsi. ariosto, 28-14
: alcuna [pecora] si alzava per prendere un ramo di salce; altra andava
. giusti, v-294: mi fanno prendere il ferro, mi fanno prendere un
mi fanno prendere il ferro, mi fanno prendere un decotto di lichene e di cina
d. bartoli, 36-9: ella mandò prendere un cordone dalle scalze di s.
e della cappa, / non te ne prendere, / non far cipiglio. svevo
-biblioteca circolante: dalla quale si possono prendere libri in prestito mediante il pagamento di
. pasolini, 3-54: andarono a prendere la circolare a ponte vittorio, facendosi a
(per la coniugazione: cfr. prendere). letter. abbracciare, circondare,
lat. circum- * intorno 'e prendere (v). circompulsióne (circumpulsióne
diventerà italia, ci sarà modo di prendere quella cittadinanza.
ciuffo, acciuffare. -per estens.: prendere con forza, afferrare; arrestare,
8. locuz. -afferrare, prendere per il ciuffo: afferrare con forza
animali velenosi. 5. rifl. prendere pozioni e beveraggi per prevenire una malattia
svilupparsi dagli elementi locali e plebei e prendere un colore e una fisonomia civile.
assai è più senno vivere civilmente, che prendere il reggimento del comune. dominici,
si raggrinza e vive nel movimento del prendere a bocca il clarinetto.
pascoli, i-848: ben difficile era prendere un verso ad omero! più che
soci si riuniscono a conversare, a prendere i pasti, a giocare, a
riparo, correre alle armi, e prendere delle coccarde per riconoscerci. fu.
appello », rispose questi volgendosi a prendere un certo vasetto dalla scansia, e
delle donne [crusca]: debba prendere una coglia d'una lepre. d'annunzio
un solo cervello. 4. prendere; sorprendere; afferrare, acchiappare.
coglievano pedaggio. 6. ant. prendere, stabilire la misura di qualche cosa
azione. -anche al figur.: prendere, occupare di colpo, all'improvviso,
avete colto nel segno, ne potremmo prendere questa sera, se vi sarà in
. ant. che ama canzonare, prendere in giro. « = deriv
. chi è investito del compito di prendere cognizione di una causa. -anche:
di questo corpo, egli ci fa mestiero prendere qualche guida che ci conduca alla sua
innanzi, di cui si servono per prendere pesci ed uccelli, i quali facilmente
. alla loro superbia... di prendere come oro colato tutte le minchionerie che
: ritornato nel fango del primo campo a prendere le mie robe e la mia paglia
, così de'collegati ciascuno si affretta a prendere quanto più può e quanto più
iii-454: mio padre non crede bene di prendere la collezione di torino, perché se
. 3. intr. ant. prendere la mira, mirare con precisione.
. scient. collimare * mirare, prendere di mira ', introdotta dagli astronomi al
) e linea, nel senso di * prendere di mira cfr. iugl. collimate
bocchelli, 1-iii-663: il gaglioffone sapeva anche prendere un tono mellifluo e da untuoso collotorto
. intr. con la particella pronominale. prendere colore. libro di viaggi [
con que'spacii e distanze, che soglion prendere i maestri de l'arte. milizia
gli lasci da parte, per non prendere il colore da quelli, perché si
suo color perduto. -pigliare, prendere colore: manifestarsi, rivelarsi. berchet
anche con la particella pronominale). prendere colore, diventare rosso in volto (per
qualche secolo. serra, ii-i: prendere... la rappresentazione dantesca come un
come erano stati colpevoli lui e amalia di prendere la vita tanto sul serio! bontempelli
. d. bartoli, 36-57: prendere dalle mani della giustizia la spada, e
. locuz. tirarsi addosso una coltre: prendere su di sé una difficoltà grave,
volgar., 1-6: tieni modo nel prendere a lavorare le colture, estimando la
): 'si figurava allora di prendere il suo schioppo, d'appiattarsi dietro
dell'utilità comune, ciascuno deve sapere prendere il suo posto in una organizzazione di
* con 'ed èmire, propriamente * prendere '. comèta1 (ant. cornata
ciascuno bène ordinato convivio sogliono li sergenti prendere lo pane apposito, e quello purgare da
schiatta del re. -avere, prendere cominciaménto, i cominciamenti: cominciare,
cominciare, iniziare, aver principio, prendere l'avvio. 12 — battaglia
lui ottimo, massimo, si conviene prendere i cominciamenti e gli auspicii.
, dar principio, im prendere, intraprendere. giamboni, 7-5
lo più significa iniziare a parlare, prendere a dire, a pronunciare le prime
significato più generico e al figur.: prendere l'avvio, avere inizio, esordire
sf. ant. il cibarsi, il prendere cibo; pasto. iacopone
non vi vollono andare, e senza prendere comiato montarono a cavallo e tomaronsene a
* comunico che ho l'onore di prendere commiato da questa umanità puzzolente *.
le controversie collettive e individuali; di prendere iniziative per migliorare le istituzioni assistenziali
, se non per la lingua comoda a prendere simile disciplina. 8.
di vostra persona, elli spera di fare prendere a voi drappi di religione, per
compagnia! -entrare a compagnia: prendere parte insieme con altri a un'impresa
consultare insieme secondo i casi, e prendere migliori partiti che altrimenti, come anche
e il tema di capire * prendere '). compartéfice, agg
sventurati noi vogliono. -venire, prendere compassione a qualcuno: provare compassione,
e con mire verticali, atte a prendere l'azimut magnetico di un corpo celeste
(36): si figurava allora di prendere il suo schioppo, d'appiattarsi dietro
ed ella si fermò, forse per prendere congedo. ma egli la costrinse a procedere
: come un uomo... possa prendere compiacimento e diletto del sentirsi magnificare di
la propria partecipazione al suo dolore; prendere parte al compianto su un evento doloroso
letter. partecipare al comune compianto, prendere parte al dolore altrui. marino,
, sì ch'onorato / fosse 'l prendere e 'l dar compitamente. petrarca,
più compita vittoria suol consistere in prendere una fortezza che, mediante un
): e [amore] cominciò a prendere sopra me tanta sicurtade e tanta signoria
destini compiuti. serra, ii-i: prendere... la rappresentazione dantesca come
bembo, 2-55: nelle canzoni puossi prendere quale numero e guisa di versi e
. bembo, 2-55: nelle canzoni puossi prendere quale numero e guisa di versi e
(per la coniugazione: cfr. prendere). contenere in sé, racchiudere,
il caro cuore. 3. prendere, colpire (una malattia); invadere
. comprehendire (comp. di prehendire * prendere '). comprendìbile, agg
. piovene, 2-236: ho dovuto prendere io l'iniziativa del distacco, per rimandare
2. che costringe a impegnarsi, a prendere posizione. e. cecchi, 1-88
6. rifl. impegnarsi apertamente, prendere posizione; assumere le proprie responsabilità.
brancoli, 4-25: chi altri può prendere il potere se muore lui? i
compromissione. 4. il prendere posizione; il rivelare la propria opinione
consolatrice. -fare causa comune: prendere parte alle vicende, ai casi di
! 9. eccles. il prendere parte; partecipazione. -comunicazione nelle cose
persona ogni giorno, anzi ogni ora, prendere salutarmente la spiritual comunione di cristo:
piccoli gesti incerti, vaghi conati di prendere qualche cosa nel vuoto, strani segni
una sostanza). -concepire fuoco: prendere fuoco, infiammarsi. cecco d'ascoli
da cum * con 'e capire 'prendere '. concepito (part. pass
d'intesa con altri. -assol.: prendere accordi. g. bentivoglio
alfine pensarono di concertarsi insieme concludendo col prendere una decisione abbastanza importante. pratolini,
de'mortali mi stimo sarebbe utilissimo provedere e prendere atta in prima e facile navicella e
part. pass, di comère * prendere insieme, riunire * (anche 'acconciare
'), comp. di emère * prendere, acquistare '. per lo sviluppo
fra di esse, oppure convincendole a prendere una posizione comune, a unire le
(per discutere questioni comuni, per prendere decisioni importanti: e ha per lo
segretario voleva un po'di tempo per prendere lume; in questo mentre era suonato mezzogiorno
dire che conduca a una qualsiasi conclusione, prendere ima rotta anziché un'altra, o
ho preso moglie. -cavare, prendere, trarre conclusione: venire a capo
, e così qui in questo proemio prendere e intendere si vuole. anonimo fiorentino,
, la vincono. 8. prendere parte a un concorso con la mira
a concorso. -fare concorso: prendere parte a un concorso. brancoli,
della concupiscenza è preso e disidera di prendere l'altro col suo « amo *
penso pur com'io, la possa prendere, / veggendo l'atto suo concupiscevole /
condannati alle fiere, caligola ne fece prendere alquanti [plebei], e gli
in un turbine, parve condensarsi, prendere la qualità della materia plastica.
: concentrarsi in un unico punto, prendere consistenza (un'idea, un pensiero
regnasse in quel recinto a segno di prendere aspetto e, presso molti, nome
da alcuno frate non siamo contenti di prendere il cibo in quello sapore che sono
conduca a una qualsiasi conclusione, prendere una rotta anziché un'altra.
amante si sforza colle sue lusinghe di prendere l'altrq, e conducere due cuori
pratica. 24. ant. prendere in locazione o affitto, a noleggio
il mio. penso che voi ancora doriate prendere non poco refrigerio, confabulando con quelli
prese il solo partito che vi era da prendere; e ciò fu di confessarlo ingenuamente
che egli non si vorrà confessare né prendere alcuno sacramento della chiesa; e,
bruno, 3-707: andando la semplicità per prendere il suo luogo, comparve de incesso
con quella confidenza che so che posso prendere di lei, gli scoprirò succintamente tutta
di mala natura, che però incomincia a prendere buona piega [ecc.].
confondermi, scomunicarmi a tua posta, prendere insomma la rivincita di quanta noia t'avrò
, del ragionamento, imbrogliarsi parlando; prendere abbaglio, cadere in un errore,
3. rifl. ant. prendere una forma determinata; fondersi.
, 16-ix-297: continui... a prendere qualche gentile e grato siroppetto, confortativo
mal dolire, / tempo aspettare e prendere conforto, / sì che lo mal
, soggiornarono volentieri più dì, per prendere conforto delle loro persone, e a'
capo; questa confraternita dunque va a prendere il morto, s'incarica de'funerali
è irrevocabile. 4. rifl. prendere congedo; chiedere e ottenere il permesso
ad andarsene; mandar via. - prendere congedo da una personal recarsi a salutarla
intesa la maledizione materna, senza altro congiedo prendere da parenti, si partì. tasso
ed ella si fermò, forse per prendere congedo. ma egli la costrinse a procedere
erano acutizzati, tanto che pensava di prendere un congedo. 4. cessazione
che consiglio darebbe o che partito da prendere sopra il fatto presente. vico,
amante si sforza colle sue lusinghe di prendere l'altro, e conducere due cuori diversi
non può essere solo, né può prendere compagnia se non di quelli che creda esser
rotazione intorno a un asse, può prendere il posto dell'altra. = voce
). disus. com prendere, mettere nel numero; annoverare, ascri
la mente conoscendo se stessa, prendere. -in particolare: il conoscere intima
nire a conoscenza, acquistare, prendere conoscenza di una cosa: conoscerla,
al mio silvio il quale m'ha fatto prendere cono- scenzia di così fatto ostiere.
dei più forti, di coloro che sapevano prendere, 0 di quelli meno alacri,
metropolitano e il più anziano] a prendere le informazioni consuete, e ad esigere
di francarsi dalla soggezione dell'uso e prendere alle sue canzoni apertamente materia nova e
fortezza. -dare, lasciare, prendere, riceveret averey accettare in consegna:
senza contravvenire alla ragione, gli converrà prendere un'azione seguita in tempi o almeno
a mezzanotte per recarsi alla conserva a prendere i cestelli del pesce, fecero un
dei più forti, di coloro che sapevano prendere, o di quelli meno alacri,
, onesto alla conservazione della nostra vita prendere quegli rimedi che noi possiamo. bisticci
2. in particolare. prendere in esame, studiare (in una
cade, e così qui in questo proemio prendere e intendere si vuole.
14. intr. ant, badare; prendere in considerazione. esopo volgar.,
ch'è il ben consigliarsi intorno al prendere stato di vita, che preso una
, riflettere, vagliare (prima di prendere una risoluzione). bencivenni, 4-57
e sa da qual lato si vuol prendere. monti, 10-646: mischiossi in
consiglio: fare bene (male), prendere una buona (cattiva) risoluzione.
, assai stettono incerti qual consiglio dovessono prendere. m. villani, 1-29
delle cose. -fare consiglio, prendere consiglio: decidere. chiaro davanzali,
campo per combattere, ebbe suo consiglio di prendere la battaglia il giorno o d'indugiarla
da qualche cosa: tenerne conto nel prendere le proprie decisioni, ispirarsi a essa
appunto nella quale le vostre membra dovevano prendere consistenza. 5. figur.
.. ed anche la frase giornalistica 'prendere consistenza ', per 'prendere piede
'prendere consistenza ', per 'prendere piede, confermarsi, acquistar fede',
responsabili d'una civiltà e che vogliano prendere visione della consistenza di questo bene.
frutto della più compita vittoria suol consistere in prendere una fortezza che, mediante un trattato
le vostre condoglianze, e di prendere notizia di mia salute e dello stato
cade, e così qui in questo proemio prendere e intendere si vuole. varchi,
. 2. ant. prendere consistenza, rapprendersi, coagulare.
virgilio. 2. rifl. prendere un'abitudine, assuefarsi. alberti,
a sangue freddo, sul partito da prendere. leopardi, 834: stando sempre in
consultare insieme secondo i casi, e prendere migliori partiti che altrimenti, come anche mandarli
258: chi volesse sapere, per lo prendere della sorte, quello che dovesse fare
morto ed aggio vita, / non posso prendere mai consumamento, / sempr'è core
. mangiare, bere. -assol.: prendere una consumazione in un locale pubblico.
cum 'con 'e sumère * prendere '. consumìo, sm. raro
(con la particella pronom.). prendere una malattia per contagio. pratolini
contaminare dalla folla, né ti lasciar prendere da una femmina. soffici, 1-39:
. -dare, spacciare, vendere, prendere una notizia per contanti: come se
ciascuno bene ordinato convivio sogliono li sergenti prendere lo pane apposito, e quello purgare
del sacro palazzo, s'abbia a prendere dai re franchi. carducci, 711:
, 1-59: non bisogna al postutto prendere ad immegliare le condizioni de'contadini,
: « correte, correte alle strade a prendere i nimici di santa chiesa, che
a benevento, i e la. battaglia prendere e lasciare / potevan poi a suo
coniura non può essere solo, né può prendere compagnia se non di quelli che creda
altri. -pigliare la contesa: prendere le difese. storie pistoiesi, 2-234
perciò egli dice che la politica dovrebbe prendere a prestito quest'idea della religione,
quello ch'è contingente, e non prendere indifferentemente dall'uno la misura dell'altro
conti senza foste: fare progetti, prendere decisioni, senza valutare le eventuali difficoltà
il contrarre, l'assumere, il prendere su di sé. creazione del mondo
cristo] la carne, e volle prendere della natura umana il prezzo, collo quale
. villani, 5-18: dappoiché arrigo fece prendere il detto re guiglielmo, il reame
. 2. per estens. prendere accordi, trattare, discutere; negoziare
fino all'ottava, e non potendo prendere a misura conveniente il tempo del contratempo
contro la volontà de'tuoi parenti, per prendere un rompicollo... ma,
d. bartoli, 33-127: non potendo prendere a misura conveniente u tempo del con
. 3. locuz. cogliere, prendere di contropiede, in contropiede: quando
l'utilità d'una cosa si può prendere, o perché ella sia confacente e convenevole
, perché già si erano convenuti di prendere un'altra via più efficace. manni
comune accordo (un prezzo); prendere accordi, combinare (le modalità,
delle ragioni che lo hanno portato a prendere la sua decisione. colletta, i-304
bene ordinato convivio sogliono li sergenti prendere lo pane apposito, e quello
giusti, v-158: mi consigliarono a prendere della mucilleopardi, ii-875: fu presa
a somministrar mio deboi talento; nel prendere a favellar di quelle virtù, che.
copertamente e con ordine fatta, feciono prendere balìa a'detti priori. bibbia volgar.
non dare orecchio; artefici sono a prendere i loro maggiori; e l'uno
sprovveduti d'ingegni da coprirsi e da prendere aiuto all'assalto delle mura, fidandosi
piccola falce in mano, in atto di prendere delle frutte che le sono presentate da
, alle risa degli altri, lasciarsi prendere in giro, avere il danno e
d'annunzio, iv-2-680: si volse per prendere la scala penzola. l'attaccò a
cordesche. d'annunzio, iii-1-889: prendere voglio / la pecora cordesca nel cappio /
2. scherz. canzonare, prendere in giro. c. dati,
d. bartoli, 36-9: ella mandò prendere un cordone dalle scalze di s.
1 assembly plant 'che, lasciandosi prendere dalla lirica, finirono per interpretarlo come una
la notte, sempre sperando di poter prendere alla fine un poco di sonno.
beicari, 3-3-187: discesi nella chiesa per prendere li sacri misteri, e entrato,
-recarsi sulle corna: di persona, prendere a mal volere, in antipatia;
vento, e col movimento non far prendere sicura regola dalle linee, perciò deve
letter. addensarsi; far corpo; prendere forma corporea. ottimo, ii-387
= voce dotta, lat. corporàre 'prendere forma corporea '. corporativa,
mai vide l'acqua nell'agge- larsi prendere altra forma, altra corporatura, e lineamenti
piena festa, i cittadini dell'aquila volendo prendere -per simil. licenza dal
suo bene ordinato convivio sogliono li sergenti prendere lo figlio (e questo è lo primo
implica l'altra, così si può prendere per prima egualmente l'una o l'altra
annunzio, v-1-394: egli va a prendere la sua alberghina. toma. e mi
. caterina da siena, 2-3-399: prendere il cibo a necessità, e non
fabbricando volumi di novelle, prima di prendere dimora un poco più ferma. baldini,
toscani siamo stati sempre troppo corrivi a prendere per oro di zecca tutti i vagabondi
si raggrinza e vive nel movimento del prendere a bocca il clarinetto. negri,
, cioè il baleno; come lo potrà prendere e ligare? leonardo, 1-52:
procedere, comportamento. -prendere corso: prendere esempio; adeguare la propria condotta.
espettazion mia. -drizzare, prendere, volgere il corso: dirigersi.
belle armature. -muoversi a corso, prendere il corso: mettersi a correre.
feceno negligente. -prendere corso: prendere la rincorsa. boiardo, 2-8-23
de roberto, 269: corso a prendere il cartellino, il maestro di casa
che fingevano di prendere sul serio l'accaduto, e funzionava
cui essemplo tu mi credi piegare, non prendere in ciò fidanza; perocché lo suo
, i-26: andavano soldati di corvè a prendere l'acqua distante una mezz'ora.
; ripensamento, riflessione, prima di prendere una decisione che abbia particolare importanza.
servizi che non implichino il dovere di prendere e usare le armi. -pericolo di
. goldoni, iii-18: -perché non prendere il danaro che vi offerisce il signor pandolfo
mio silvio il quale m'ha fatto prendere conoscenzia di così fatto ostiere. guarini,
della pleiade alessandrina avevano questo costume di prendere queste fole e leggende dei numi, e
338: così constituendo il principe solete prendere argomento dall'api, le quali tutte
la prima volta davanti al giudice per prendere parte attiva al processo (v.
mi disse, fin dal primo giorno prendere le costumanze d'una buona e diligente
in piscina, ecc.) e per prendere il sole. ojetti, i-145:
. bencivenni [crusca]: potete prendere una tasta di cotone, cioè di
vuole. -fare un cottimo: prendere, dare un lavoro a cottimo.
esercitare l'usura. -togliere, prendere per il cravaitino: afferrare qualcuno per
vulgare, si potrebbe in sua vece prendere altrettanta acqua di orzo. goldoni,
. serao, i-999: chi vuol prendere alla * bonafficiata ', oggi,
oste si fa. 22. prendere corpo, assumere forma. cellini,
e'potenti e non vi lascio- rono prendere reputazione a'potenti forestieri. guicciardini,
come nel polpaccio. ciò si fa col prendere e lavorare, con uno dei ferri
qualche pidocchietto dei preti, avventurandosi a prendere un po'd'aria prima d'andare
svevo, 2-437: emilio sembrava prendere interesse a tutte le spiritose osservazioni dell'
e guerre fra voi, e quelle prendere solamente in defensione de la cristiana fede
di gesù. -avere, portare, prendere la croce, la propria croce: avere
prima e cominciò... a prendere le bande bianche ed a contrasegnarsi con le
a una crociata, farsi crociato, prendere la croce. g. villani
pigramente si assapora (nella locuz. prendere, pigliare il crogiolo).
-dare il crollo alla bilancia: prendere una risoluzione, definire una situazione dubbia
riguardo. 3. locuz. prendere in croppa: prendere sulle spalle,
3. locuz. prendere in croppa: prendere sulle spalle, far salire a cavalcioni
i canonici di duomo venivano regolarmente a prendere un bagno di cioccolata coi crostini imburrati.
essere in cruccio, fare cruccio, prendere cruccio, venire in cruccio: indispettirsi
l'acconcio del luogo non si poteva né prendere né assediare. aretino, 2-177:
annasar fino il cucchióne, prendere un cucchiaio di tè. d'annunzio,
. come donna letizia tentava di fargli prendere un cuc = voce laziale, umbra
quello da posata, e che serve a prendere dal cucciare, intr. anche con la
che non ci si lascia ingannare o prendere. pataffio, 5: erro,
. ant. canzonare, burlare, prendere in giro. saccenti, 1-2-64
di mazzuolo di legno gli ha fatto prendere nello strettoio una forma convessa terminata dagli
il bambino che vi giace o per fargli prendere più facilmente sonno. -per estens.
o sulle gi nocchia per prendere sonno o per essere acquie
-prendere, pigliare per il culo: prendere in giro, imbrogliare. -prenderlo
cuore di fare una determinata cosa: prendere il proponimento di farla. francesco
prender cuore di fare una cosa: prendere il coraggio di farla.
priega, o re, che vogliate prendere a cuore questo importante affare. manzoni
, le lodole che non avevo potuto prendere con le mie pènere. soffici,
un lampo: uccidere quell'uomo, prendere quella donna per violenza, appagare così
. -pigliare in cupola qualcuno: prendere in uggia, in antipatia.
cura una persona o una cosa: prendere sotto la propria custodia o protezione.
-curiosa davvero! ma chi la sa prendere per il suo verso, le fa far
ci vogliono nuove lezioni perché non sai prendere le curve. pratolini, 1-44:
, perché anche alla custode piace di prendere il fresco, seduta sulla sedia con
una volta tanto, io ti consiglierei a prendere quelli colla custodia, che hanno le
bontempelli, 8-86: si chinò a prendere dall'arca una cassetta, che aperse
ritorno *, riprese franco « dovrò prendere la montagna ». alvaro, 2-9
il dado: mettersi al rischio, prendere una decisione, incominciare un'azione senza
solo tratto alla volta in modo da prendere quelle dell'avversario (la presa avviene
solo passo alla volta) e può prendere sia le pedine, sia le dame
, mentre i pezzi non possono mai prendere una dama; la vittoria è di
. deledda, iii-145: ella dovette prendere una serva, che disgraziatamente non corrispondeva
inclinate inganna l'occhio dello spettatore a prendere quelle linee per orizzontali, e
i-26: dopo andavano soldati di corvè a prendere l'acqua distante una mezz'ora.
: egli è più siqura cosa di prendere un filo sotile torto e legare il
5. locuz. vestire, prendere drappi di religione: entrare in un
bontade di vostra persona, elli spera di prendere e di fare prendere a voi drappi