giubbilo mandò, che l'adorato / suo prence richiamava, e i rai divini /
, 5-33: un de'più cari al prence estinto, / narra (e 'l
poppa di febbre anelante / sta il prence di blaia, rudello, / e cerca
alfieri, 1-412: vedrà che un prence, / anco per vie di sangue al
è in roma / de'ceninesi il prence. io gli parlai. / che
i-49: pappataci il prelato, il prence mida; / ciambellano la spia, frate
casti, 3-30: chi a un prence o a un gran sovran vicino / stassene
ben spesso / nobil diviene, e talor prence anch'esso. parini, 809:
influenza e predominio avere / su debil prence, egli è ben altra cosa / che
e le navi aggirandosi, e dovunque / prence vedeva, o nobile mortale, /
ignoranza. alfieri, 1-27: il prence orridi spregi, onde non meno
odiosa. casti, 25-98: un prence opra è del caso o malo o buono
viene egli a momenti / -deh! prence, intanto entrar mi lascia a parte
e a un tempo cittadino, al prence / servir del pari, e alla sua
anelanti a nove imprese. / qual prence allor dell'alleanza sua / far rifiuto oseria
quel lavorìo / per la sconfitta del prence contato. boccaccio, 9-273: io
/ per cui città a cittade, e prence a prence, / e castello
cui città a cittade, e prence a prence, / e castello a castello
i tuoi compagni, se essi questo prence corteggieranno per lo innanzi, sì come
. gozzi, 1-355: riceve un prence onor dal suo corteggio, / quanto un
per cui città a cittade, e prence a prende / e castello a castello,
la poesia. alfieri, vi-54: il prence... / biasma il culto
/ dell'alma di dartula è 'l prence d'eta. b. croce, ii-9-64
arte con l'arte. il caro prence accogli / con accorta freddezza. i don
i-128: disperato e non forte, / prence, ti mostri allor che in me
/ disposti all'uopo, dell'egizio prence / deludere sapran la vigil cura. d'
credea supremo sire, / e su ogni prence turco e saracino / si volea
regno; / apprenderà: tutti di prence io veggo / entro il suo petto i
, ii-115: a un saggio un prence i suoi tesori espose / e poi disse
pindemonte, 138: chi del suo prence tira / contro destossi, ed in
. firenzuola, 811: è cagione il prence delle stelle, / che la da
non sdegna il fiero / agli interessi di prence straniero. giordani, ii-117: si
, fiso / tenendo il guardo al prence a mensa assiso. carducci, 466:
, ii-115: a un saggio un prence i suoi tesori espose / e poi disse
pananti, ii-115: a un saggio un prence i suoi tesori espose / e poi
in ozio neghittoso / assunto è il prence a regolar l'impero, / non per
a poppa di febbre anelante / sta il prence di blaia, rudello, / e
notte in un carretto / da certo prence atima avea menato. delfico, 194
i teucri frettolosi ansanti / incontro al prence, e mal saziar si ponno / di
c. i. frugoni, i-7-73: prence, a lor grado imperversar lasciate /
degno / di ospitar love et ciascun prence umano; / l'una faccia di
: eccolo lì, ora nelle vesti di prence, ora di sacerdote, di servo
gridavano finimondo. tasso, 3-30: il prence infuriato allor si strinse / adosso a
! loredano, 5-78: non lice al prence esser peggior di tutti, / e
giurando, / che intatta, o prence, la ti rende. tommaseo,
, 38: egli ebbe questo interpretamento dal prence de'filosofi aristotele. tesauro, 2-13
i-445): interteneva poi ogni gran prence con bellissima grazia. aretino, vi-
pervenne in dania, e a grimone il prence / invogliò si de la battaglia il
forse inritrosire verso la eccellenza di tanto prence. m. adriani, iii-384:
carlo, e bramo / ch'ei nel prence novel tosto racquisti / un genero migliore
ché anch'io son pur del primo prence erede. -profanato; immondo,
. papi, 4-282: così se il prence non l'avviva, in lento /
rosetti, 16-115: de la vistula il prence il buon corsiero / con più dolce
di febbre anelante / sta il prence di blaia, rudello, / e cerca
in ozio neghittoso / assunto è il prence a regolar l'impero, / non
saltanti / nodi tanti / quanto il prence già d'inferno / tese a l'uom
. metastasio, 1-3-334: libero il prence io volli, / non oppresso il mio
o zopiro, / maometto è un prence, egli trionfa, ei regna. botta
la voce nel nudar l'acciaro / il prence. 9. figur. rivelare
beroe mi vuol? -sì, caro prence, e prima / che il sol
. metastasio, 1-3-334: libero il prence io volli, / non oppresso il mio
bosco io m'era ascoso. il prence / v'entrò, ma in quell'orror
1-i-88: -olà, s'osservi il prence. - alla tua cura / io veglierò
che dal ferro ostile / il tuo prence salvò? -che annuncia propositi bellicosi
tasso, 17-32: duce è un prence armeno il qual tragitto / al paganésmo ne
4-i-43: pappataci il prelato, il prence mida. 2. entom. genere
suoi cittadini. monti, 7-288: nobile prence telamònio aiace, / rispose ettorre,
degno / di ospitar yove e ciascun prence umano, / l'una faccia di cui
e pezzati. carducci, iii-2-236: marco prence da l'antro fuor balza, /
, 4-2 (ii-632): il simulato prence, sapendo come lo ufficio anderebbe alquanto
, 4-2 (ii-632): il simulato prence, sapendo come lo ufficio anderebbe alquanto
ben volentieri: / « fortuna mena 'l prence a grande stato, / tarme mettete
usò il levante. / libera il prence la colomba; e quella, / che
. sergardi, 1-185: ecco un prence che guida, con possesso / di
la figliuola del re dtnghuterra con il prence di spagna. tasso, 1-68:
di spagna. tasso, 1-68: prence è de ^ dani, e mena un
tutti il caso allor distinto / il prence e com'al bosco insieme foro,
/ nell'amor tuo giammai / il prence non roffese; io t'ingannai. casti
supremo sire, / e su ogni prence turco e saracino / si volea sovran
. anonimo fin leoni, 514]: prence d'asburgo, quando t'accorgesti /
col perdono. pascoli, 1215: o prence, mercé tua, che non provvedi
blanzi fiore, / tarsia e il prence antigonore, / sere arecco e il buon
laude cortonesi, 1-i-290: l'alto prence arcangelo lucente, / sancto michèl,
: compagno è lo sposo, / non prence tiranno. = fr. ant
aspetto. = femm. di prence; cfr. anche fr. ant.
prolessi). prènse, v. prence. prènsere, tr. (prènso
prènze e deriv., v. prence e deriv. preoccupante (part.
prince e deriv., v. prence e deriv. princepale, v
prinze, prinzi e prinzo, v. prence. prinzipale, v. principale
(ii-140): il padre del prence fece una scielta de'primi gentiluomini di
di procura a sposar a nome del prence la figliuola del re inglese, e
dell'aurora. / al re laomedonte il prence anchise / la razza ne furò,
[in leoni, 514]: prence d'asburgo, quando t'accorgesti / che
quai già scrisse / degli astrologi il prence tolomeo, / nel 'centiloquio '
vegno. conti, 187: o prence amabile, / dinne se la voce /
dell'aurora. / al re laomedonte il prence an- chise / la razza ne furò
i teucri frettolosi ansanti / incontro al prence, e mal saziar si ponno / di
, e bramo / ch'ei nel prence novel tosto racquisti / un genero migliore.
, xii-755: deh per pietade, / prence, lasciami sola. a ricompormi /
alta mente etruria bei, / gran prence, e v'hai dal ciel ridutta astrea
tiri d'arco non è lungi il prence / in folta macchia rimpiattato. tommaseo
. tasso, 18-53: libera il prence la colomba; e quella, / che
negoziava molto prudentemente gli affari del suo prence, che la moglie l'avesse con qualche
donne sue. alfieri, iii-2-60: a prence, ai cui desir tutto consente,
supremo sire, / e su ogni prence turco e saracino / si volea sovran
negoziava molto prudentemente gli affari del suo prence, che la moglie l'avesse con qualche
/ ogni padre vedrem pria ch'un sol prence / sagrificar, non che di suora
(ii-140): il padre del prence fece una scielta de'primi gentiluomini di
e sbarre / men, difficile ingresso al prence altero / offerto avrian. fusinato,
laude cortonesi, 1-i-290: l'alto prence arcangelo lucente, / sancto michèl,
/ e vivea sciolto ognuno, / prence del suo voler, re di se
tigra in illu bianza, / prence, non vò, poich'io tal non
ombra di lazaro s'alza; / marco prence da l'antro fuor balza, /
e d'anni grave pel ritorno del caro prence.
, messer banco, / pervegliar sovra il prence in securo, / colla sua carabina da
anonimo romano, 1-92: lo prence de gales avea speronato lo costoro
, / ti movi e va'dal sopradetto prence, / perch'io ho ferma spè
: infra tutti splende assiso / l'alto prence in aureo scanno. -apparire particolarmente
sue genti. alfieri, 1-27: il prence orridi spregi, onde non meno /
salvini, 1-81: nell'udirvi parlar, prence, le lagrime / mi spremete;
tiri d'arco non è lungi il prence / in folta macchia rimpiattato. d'annunzio
ignari. papi, 4-282: se il prence non ravviva, in lento / sopore
tasso, 17-32: duce è un prence armeno il qual tragitto / al paganesmo ne
che venisser fuora / la sposa e il prence in tutto lo splen- ore, /
di sviscerato amico tuo sembianza, / prence, non vo', poich'io tal non
: v'ingannò lo zelo / pel vostro prence. -ardente fede religiosa, fervore