, vi-1148: oimè, qual duro peso premer mi sento al cuore! mi si
compor ne l'ultima / pace chi a premer gli occhi suoi nutrì. d'annunzio
gli mise. tasso, 10-76: premer gli alteri e sollevar gli imbelli,
far gran cose tosto, / e premer ben l'arancia. aranciàio, sm
, 1-100: l'ore [diresti] premer l'arena in bianche vesti. ariosto
navi, e con infranti / arredi premer di nettuno il dorso. deledda,
nate erbe, / che madonna pensando premer sòie. pulci, 27-153: o dolce
l'apprestato bagno / col torchio a premer l'uve e col calcagno. carletti
sì vicino, / che, senza premer lor, quasi il terreno / a molte
l'acqua se ne increspava per quantunque premer col dito. filicaia, 2-1-14:
che potrìa, benché profonde, / premer senz'affondar le vie de tonde.
lieve che potrìa, benché profonde, / premer senz'asondar le vie de tonde.
ne l'ultima / pace chi a premer gli occhi suoi nutrì. svevo,
passo errante, / e del fiume vicin premer la sponda. -condurre la
senza stoppa / gli faceva gli arcion premer su tossa. marino, 304: 'l
coll'umil gregge accanto, / che premer terra di stragi coperta, / barbaro vanto
, ma... qui ho voluto premer più nelle dottrine che nelle frasche.
il gran padre appennin l'antico dosso / premer sentìa da quelle armate genti: /
: giungansi insieme gli amorosi petti: / premer si sentan le vezzose poppe, /
anche sostant. tasso, 10-76: premer gli alteri e sollevar gli imbelli,
e del pontefice sul vivo piede / premer le labbra, poi render l'anima;
imo spinse, / tu, che premer dovei l'istesso fondo / o trame me
aleardi, 1-459: l'impudico / premer d'un bacio che le cerca i labbri
vece ad arrotar gli sguardi, / a premer no, ma innanellare il crine.
/... / come al premer l'angue inasprir suole, / rispose il
così incomodante, diamine!, da premer troppo il tuo popò standoti a ridosso
, /... / l'ore premer l'arena in bianche vesti, /
tasso, 6-iii-80: egro non oso / premer le piume, e 'n damo ora
d'annunzio, iv-1-340: sentì il premer leggero di quella fronte nobile e triste
fellonia viva digiuno. tasso, 10-76: premer gli alteri e sollevar gli imbelli,
, negli strumenti a corda, bisogna premer la corda per ottenerla. 5
ben nate erbe / che madonna pensando premer sòie. de jennaro, 126:
provan certo qualche atroce / compiacenza a premer, tetri, / sovra il cuor
meemse engeig de que el venqué lo premer adam en paradis, * victus est
ognor che in piaggie erbose / al premer d'un bel piè nascon le rose,
al trerùolo / soave mormorio / vo'premer sospirando / il sen dell'idol mio
4-585: i latini, avvezzi a premer l'orrida chioma con l'elmo e le
, i-199: tra l'ambascia e il premer lungo / la pecorella invano urta e
così incomodante, diamine!, da premer troppo il tuo popò standoti a ridosso del
. olina, 72: si deve anco premer assai nella pulitezza tenendo le gabbie nette
guardando intorno, da tutte contrade / premer si vide addosso molta gente. marco polo
ben nate erbe / che madonna pensando premer sole. malatesta malatesti, 1
sdegnar, -gli risponde -anima schiva, / premer co 'l forte piè la buia strada
lor passi... / a premer di virtù l'arduo sentiero. lanzi,
navi, e con infranti / arredi premer di nettuno il dorso. 3
repente / chi dovrà il seggio tuo premer più bello. f. fona,
sdegnerai ricche di latte e gravi / premer le mamme tremole e endenti / con
corromper l'onestà. tasso, 10-76: premer gli alteri e sollevar gli imbelli,
pensi / d'esser l'invida morte a premer giunta. baldovini, xxvt-3-179: col
, / cioè l'aver balia / di premer la chercia / onde fa simonia chi
costi / al mio non basso cor premer lo sdegno / e colorirlo d'amistà mendace
dèe pietosa, in petto sempre / premer ti giuro l'importante arcano.
31-60: l'accento dee... premer l'ultima sillaba, che rimane nel
s. v.]: 'premer la barca ': volgere la barca a
di far gran cose tosto / e premer ben 1 arancia. -premere il letto
alcuni di poter fermare che quest'opinione del premer più languido che fa l'aria per
, ii-17: lei veggendo il calle / premer con gran prestezza, / né su
que il [il demonio] venqué lo premer adam en paradis, 'victus est
, la prima delle quali è impiegata a premer la curva cbe, l'altra a
olina, 72: si deve anco premer assai nella pulitezza, tenendo le gabbie
). alamanni, 7-ii-238: chi premer le dèe [le uve], purgato
ricche di latte e gravi, / premer le mamme tremole e pendenti / con
vittoria e lucia entrate in speranza di premer vino da questa pumice e cavar oglio da
: benché questa mia summa mortale / premer non possa i toi [del colle]
uve nel tino, incontanente co'piedi premer si convengono da coloro i quali sono ordinati
d'una volta del cavallo alato / premer il tergo e moderare il morso; /
carbon ratto infiammato, / o come al premer l'angue inasprir suole, / rispose
ed il seggio, / che già premer solea, con ambo i piedi /
, / non seppe a suo gran prò premer 3. cassatura per mezzo di una spugna
era ne la stagione che 'l vindemiatore suol premer da l'uve mature il vino e
mostrano... entrate in speranza di premer vino da questa pumice e cavar oglio
de la quinta essencia, / e premer e torchiar ogni figura. 3
uva tutta intera nel tino, la farai premer subito, scolando quel vino in un
dove fanno vini gagliardissimi, si possono premer l'uve, come fanno ne'grandissimi
verme una uva sola; / poi chi premer le dèe purgato e mondo / prima
sostant. tasso, 10-76: premer gli alteri e sollevar gli imbelli, /