: se il petto dei forti premea simil cura, / di tanto apparecchio,
36: il marmo inoperoso, / che premea l'arca scavata, / gittò via
gli omeri il sole al suo leon premea, / sempre l'aure dor- miano
dissimili. marino, 213: mentre lidia premea / dentro rustica coppa / a la
doloroso, in veglia, / premea le piume. = comp. di
caro d'ogni cosa più e più dì premea. varchi, 18-1-388: nel qual
legno avanti, ché la pristi / premea col rostro del centauro il fianco.
/ che di lasciar la moglie gli premea, / s'era disposto di morire
grido in su 'l ticino / mentre italia premea scitico verno. = voce dotta
io doloroso, in veglia, / premea le piume. d'annunzio, iii-i-
io doloroso, in veglia, / premea le piume. carducci, 775:
il rendere maestoso o spregevole il diadema che premea col piè, lo spinse lungi
lo spavento ed una accigliatura imbronzita che premea il guardo feroce, nomavasi, per vezzo
lo cielo in diverse parti, diceano che premea e fregava lì l'una parte coll'
voce). macedonio, iii-299: premea la sampogna / onde con soavissimo lamento
: il marmo inoperoso, / che premea l'arca scavata, / gittò via quel
maestoso o spregevole il diadema che premea col piè, lo spinse lungi rotolandolo
e immonde. dolce, 9-45: premea or de le capre, or de tagnelle
a sciolte redini, feroce, / premea de l'asta infensa e de la voce
ii-32: il marmo inoperoso, / che premea l'arca scavata, / gittò via
1-52: insci del dio che li premea, rivolti / a qualche stella liberal
giannone, 92: a me più premea che si fosse corretto l'ingiusto passo
scoperta la reina, / che ginocchion premea lastrico nudo / senza coscin, senza tapeto
il padre stesso / de la fera premea torride mamme. erasmo di valvasone,
10 colsi, mentre / l'ostro premea le salse tamerici, / i cipressetti
aria). fantoni, ii-160: premea l'apofline / nel flutto ondoso /
giace accanto a reai mole superba, / premea poc'anzi solitario piede / aride zolle
. giannone, 92: a me più premea che si fosse corretto l'ingiusto passo
sparisce il nuvol nero / che mi premea la fronte. rovani, 4-ii-35: mutando
e lenta notte / i vinti occhi premea. bacchetti, 1-ii-263: le gambe
/ a lei vicino ad or ad or premea. [sostituito da] manzoni,
origliere). metastasio, 1-ii-813: premea [amore] col destro lato /
d'annunzio, ii-738: l'ostro premea le salse tamerici. comisso, 1-261
crescenti perigli, ed accanito / perseguimento gli premea le spalle. garibaldi, 2-171:
io doloroso, in veglia, / premea le piume. carducci, iii-2-282:
annunzio, i-781: co 'l poderoso piè premea le zolle / aspre de 'l monte
, io doloroso, in veglia, / premea le piume. aleardi, 1-152:
notte. marmxtta, 115: dolce premea co 'l piede ignudo l'erba. tasso
lalli, 1-41: ma ben sapea dove premea la scarpa. d'annunzio, v-1-250
il padre stesso / de la fera premea torride mamme. tasso, 7-18: guida
mano al giogo / sotto cui vi premea l'empio tiranno. fanfani, lvil-6:
pinaemonte, ii-12: te giusta ira premea contro i mortali. grafi 5-51: una
conte / il da dir che lo premea. 6. costringere o indurre
/ a lei vicino ad or ad or premea. c. gozzi, i-21-105
, io doloroso, in veglia, / premea le piume; ed alla tarda notte
pascoli, 1319: l'ortolano non premea gli arbusti / nella lor buona puerizia
il cadente giorno i flutti ibèri / premea, lasciando al mar purpuree nubi,
quando vita n'è spenta, / te premea reluttante il grave fato / giù nel
quercie con molt'arte congiunte al suol premea / la smisurata base, sopra cui già
giace accanto a reai mole superba, / premea poc'anzi solitario piede / aride zolle
a sciolte redini, feroce, / premea de l'asta infensa e de la voce
la nstaurazione ecclesiastica [in sicilia] premea al papa. g. ferrari, 285
e massime la sicilia che più le premea; rizzare un castello, così scrivono
.. sbramando la fame che '1 premea, / pon la misera gregge al nudo
ii-1-69: il marmo inoperoso / che premea l'arca scavata / gittò via quel vigoroso
la quale elli fittiziamente avea trovata, premea lo populo con maggior servitute che non
sovente il dorso / d'un feroce corsier premea sicuro. t. contarmi, lii-15-277
le franche prore, e la premea / il timor della gallica vendetta. comisso
, / scuote il gran sonno che il premea cotanto. 2. suono stonato
felice il suol cui 'l pondo / premea del bel piè bianco / o del giovenil
, / non aspettò la gente, che premea, / ma passòl'acqua. cantare di
e massime la sicilia che più le premea. carducci, ii-15-135: occorrerebbe quindi che
: tale il marmo inoperoso, / che premea l'arca scavata, / gittò via
che a sciolte redini, feroce, / premea de l'asta infensa e de la
fanciulletto / premea valerian torme del padre: / già di