l'oste. giusti, 2-166: poco preme l'onor, meno il decoro;
ariosto, 7-29: non così strettamente edera preme / pianta ove intorno abbarbicata s'abbia
, 6-92: co 'l durissimo acciar preme ed offende / il delicato collo e l'
intomo v'accorre e s'urta e preme. idem, 9-47: ove fuggir l'
di cotanta speme, / un affetto mi preme / acerbo e sconsolato. idem,
di cosa che sovrasta, incalza, preme). novellino, 70 (119
. carducci, 173: or ti preme ciascun, ciascun t'adima. viani,
de'nostri affanni? tasso, 7-48: preme il guerrier forte / nel cor profondo
cotanta speme, / un affetto mi preme / acerbo e sconsolato. 4
nel dire, come turba che correndo si preme. affoltire, intr. (
. immerso, sommerso, sprofondato; che preme e s'incava nel soffice (erba
al pungolo che pur lo affretta e preme. [sostituito da] manzoni, pr
, che è quello che più mi preme. idem, ii-146: ogni aggiunta di
11: forse un corredo cuciono, che preme: / per altri tutto il giorno
selve ignude / cui l'orsa algida preme, / a spezzar le romane inclite mura
elastica, sollecitata dal calore esterno, preme da ogni banda gli utricoli pieni di
con sì fatte tempre, / che preme e tocca il petto, ch'egli allaccia
/ hai nel viso un silenzio che preme il cuore / con un tonfo, e
ridendo, al suo vicin la gota / preme furtivo. alfieri, 96: sempre
che giogo vii, che duolo amaro / preme or l'altrice de'famosi eroi.
galileo, 4-3-84: l'ambiente niente preme l'ambito,... e
chieder pace, a cui più nulla preme / che la nostra amistà. tommaseo-rigatini,
. anguillara, 10-128: come se preme alcun la cera dura, / l'
, vi-64: quel che l'anima nostra preme e 'ngombra, / dianzi,
, 207-76: onde l'annoda e preme / quella che con tua forza al fin
. / hai nel viso un silenzio che preme il cuore / con un tonfo,
sostenerlo. arici, 83: e mi preme un indistinto / lamento, un grido
come chi arrischia cosa che troppo gli preme. leopardi, i-606: nessuno vorrebbe sull'
mercante venditore et... li preme le dita d'esse mani, et se
, 62: ora che artoa caligine / preme i laureti d'arno. =
/ hai nel viso un silenzio che preme il cuore / con un tonfo,
tombari, 1-55: se proprio vi preme un assaggio del mio vino, venite
[tommaseo]: pon mente chi ti preme e chi t'assoma, / ché
cede chi rincalzò; chi cesse, or preme. marino, 7-171: ma benché
d'un delfino il curvo tergo / preme vezzoso e pargoletto auriga. 2
altri stipendii, questo non guasterebbe: preme a'suoi, anzi tutto, di tenerlo
sì; ma via più il cor mi preme / che 'l mio candido onor macchiar
, 7-29: non così strettamente edera preme / pianta ove intorno abbarbicata s'abbia
, ultimo giunto, / le ceneri preme / d'un mondo defunto. carducci
palemon d'un delfino il curvo tergo / preme vezzoso e pargoletto auriga, / e
le donne son come quei generali cui preme più l'onore della bandiera che la vittoria
empie la terra e si condensa e preme / d'augelli sì che non li cape
sai che questo basto anche a me preme? bruno, 3-913: mai più
abbia, / all'altro stringe e preme e gli dà duolo. 6
un palmo. / il fanciullo preme sulla terra / la sua mano
rallegrarsi. monti, iii-17: ora mi preme il dirvi, che le copie meco
carducci, 23: ché pur mi preme di quegli occhi il raggio, /
lo punge, lì un bernoccolo che lo preme: piano in somma, a un
patto suggellato »... e si preme con le mani la bocca...
cor fin ne le foglie espresso / preme il tronco fedel l'edra brancuta. /
selve ignude / cui l'orsa algida preme, / a spezzar le romane inclite
, e 'l vóto dorso / montando preme, e poi lo spinge al corso.
ozio e il brutto / silenzio or preme ai nostri innanzi a tutto. cattaneo,
idem, 14-178: oggi a macchina si preme, strizza, schiaccia, comprime,
onde solleva, e il lido assorbe e preme. manzoni, pr. sp.
gabbie che chiamano busche, e si preme nello strettoio. = voce toscana
invida / bocca farnetici, / cui preme ascondere / che i nervi ha scossi /
onde si monta e cala, / preme, e col bell'adone in alto ascende
di questa / ignobil calca che mi preme; il riso / non veder del
/ dice a ricciardo, cui pur preme e calca / robusto amore. alfieri,
pestar di cavai, che 'l bosco preme. berni, 14-25 (ii-9):
da strettoio. foscolo, xv-20: preme nondimeno istantaneamente che i soldati sieno meglio
non ordinarie, intendiamoci. soprattutto mi preme che siano ampie, e se è possibile
linfe / disdegnando sottragge, / e preme in fuga l'odorate spiagge.
di animali. bartolini, 1-239: preme il grilletto: la nuvola di polvere
dell'aria, ch'ella carica e preme il liquido men pesante di lei, e
40-8: da'suoi lontan, che dudon preme e carca, / e mena a
: e quel che lui ferì carica e preme, affinché prima arrivi all'ore estreme
di legno di faggio entro cui si preme il latte rappreso per fare il cacio
fuori il quale ora sì fieramente ti preme, in più doloroso caso, che tu
intorno v'accorre e s'urta e preme. marino, 1-57: o mal
quella massa di popolo, che lo preme e lo incalza nel suo tristo destino spensieratamente
, 802: quel che vi preme è d'aver delle persone da condannare:
del suo nobil bri- gliadoro, / preme un cavallo cavezza di moro. carena,
un fior siede, o ver quand'ella preme / col suo candido seno un verde
or vien al lito e sotto il ventre preme / ben mezo il mar la
di appena qualche palmo, che mi preme sul petto all'altezza del cuore.
d'argento / porpora intesta d'òr preme co 'l piede. giovanetti, i-91
magni / addosso loro in sul meriggio preme. paolo da certa! do,
secco e gelo eterno il cigne e preme? aretino, 1-53: il vincitore dee
schiacciare con rincalzante bagaglio della vita che preme. brancoli, 4-123: si accorse di
elettrice palatina, / la qual mi preme più del collegiato. = deriv
se prementibus: quando l'uno si preme coll'altro. galileo, 4-3-15:
a i forti palpiti / che viltà preme in noi, / nata a i concilii
si cava il vetro dal concone, si preme in sul marmo, si soffia,
/ da'suoi lontan, che dudon preme e carca, / e mena a
la sua condotta tanto al cor gli preme, / che n'arrabbia di duol,
pascoli, 71: a lui preme i capelli, l'abbraccia / pensoso,
sull'albero condotto, che nello scorrimento preme la sua corona conica contro la corona
. quando uno accetta il prezzo, preme un bottone del suo banco, ed
una corazzétta di cuoio, lucida perché preme ore e ore contro la sbarra di
essere al discorso della corona poco mi preme, perché non è altro che una cerimonia
di appena qualche palmo, che mi preme sul petto all'altezza del cuore. scrivevo
figlie] un corredo cuciono, che preme: / per altri: tutto il
in grossezza alla cavità del cannone, e preme fino a far di sé, e
/ e il tuo passo in alto preme / i sentieri del signor; / teco
, i-92: è faccenda che mi preme. perciò prego v. s.
cotanta speme, / un affetto mi preme / acerbo e sconsolato, / e
il vetro dal con- cone, si preme in sul marmo, si soffia, si
teologico e liturgico della luce che ci preme: speculando nella zona del visibile volevamo
vero, / aiutatemi, ché ciascun mi preme / signoreggiando la mia dignitade. s
/ disperato dolor che 'l cor mi preme / già pur pensando, pria ch'
1-14: lo quale soprosso tanto costrigne e preme la detta giuntura, che lo cavallo
sentendo già dov'altri anco no 'l preme, / avea color d'uom tratto
campagne. monti, iii-17: ora mi preme il dirvi, che le copie meco
i-16: tante meno m'offende e preme 'l danno, / più mi distrugge e
il terzo, che più di tutti mi preme, perché uomo di gigantesca riputazione,
inesauribile della danza, una mano che preme la spalla, una mano che preme l'
preme la spalla, una mano che preme l'altra mano, quanto basta per
dall'acqua, la quale similmente le preme in ragione dei seni, per cui
, e con quattr'orme al lito / preme. 36. figur. cedere
encelado sì oppresso, / come mi preme il gran peso che m'ave / dato
tuom, ultimo giunto, / le ceneri preme / d'un mondo defunto. carducci
tasso, 6-92: col durissimo acciar preme ed offende / il delicato collo e
densissimo un veli / d'orribile sogno mi preme l'incarco: i ho visto di
/ sedendosi entro l'alma, / preme 'l cor di desio, di speme il
sospiro di stanchezza desolata, e si preme forte le mani su la faccia.
devastate lo blandiscono, quand'egli le preme. tozzi, i-167: c'è
dichiarazione nel suo giornale, perché mi preme che i miei paesani non sieno indotti
salma / sedendosi entro l'alma, / preme 'l cor di desìo, di speme
/ al pungolo che pur lo affretta e preme. guerrazzi, 6-52: la palla
fa contare fino a trentatré e vi preme e vi agita, vi disarticola,
linfe / disdegnando sottragge, / e preme in fuga l'odorate spiagge. carducci,
il duolo che l'alma ognora mi preme / non si può disfogare, ché gli
. pea, 7-665: ora a me preme la pianta delle camelie, come
331: ma il danno / che ci preme, talor ravviva e accende / in
rinnovelli / disperato dolor che 'l cor mi preme / già pur pensando, pria ch'
linfe / disdegnando sottragge, / e preme in fuga l'odorate spiagge. carducci,
i-243: sta nel cieco antro indi preme e distilla / con dolce mormorio l'onda
di mali immedicabili e di pene / preme il fragil mortale, a perir fatto /
mi disturbano da lavoro che più mi preme. g. capponi, 4-294: queste
si può. panzini, iii-129: mi preme, signora, di documentare quello che
immortale, o tu che il piede preme, / io so d'un uomo che
agli amici. tasso, 5-92: preme mille cure egre e dolenti / altamente
/ disperato dolor che 'l cor mi preme / già pur pensando, pria ch'io
642: quel che l'anima nostra preme e 'ngombra, / dianzi, adesso
e con quattr'orme al lito / preme o l'arene o le campestri zolle,
punta, con sì fatte tempre / che preme e tocca il petto ch'egli allaccia
alla guardia di bologna ha premuto e preme di sussidio di pecunia la marca,
, / quasi torrente ch'aita vena preme. maestro alberto, 3: la nostra
/ disperato dolor che 'l cor mi preme / già pur pensando, pria ch'io
luna, ch'ai superbo drago / preme la testa, o pur la coda ingombra
alla guardia di bologna ha premuto e preme di sussidio di pecunia la marca,
compresso terren che lo costringe / e preme intorno, il picciol germe. d'annunzio
pena aprir si ponno, / dura quiete preme e ferreo sonno. boccalini, ii-233
adira 11 cinghiai, quand'altri il preme, / né mostra con le zanne
, 5-117: se 'l mal che mi preme apro e divulgo, / il mal
quali si esercita una forza che li preme l'uno contro l'altro, ossia
/ il viator: libera il dorso preme / l'indica merce all'eritrea marina.
facendo professione di esattissima castità, sommamente preme di star lontana anco dalle sospizioni,
parlar è norma / e lo 'nfinito preme la suo bocca; / tace la
prender moglie. goldoni, vii-756: preme a mio padre di salvar il decoro
per ogni cosa; oggi a macchina si preme, strizza, schiaccia, comprime,
fioriture; cerca di dire quello che preme ai suoi ascoltatori, senza curar troppo
este- nuatezza di quella l'ingombra e preme. = deriv. da estenuare.
se la terra ove oppressi gemeste / preme i corpi de'vostri oppressori, /
-figur. che si impone, che preme dal di fuori; che si introduce
: ma già la notte eterna ornai ne preme / e le fabule e l'ombre
morte falciatrice. battista, iv-297: preme la falciatrice a passi eguali / la reggia
o che tiranneggiando / l'attor per forza preme il paziente. bencivenni, 4-34:
/ per lo perfetto luogo onde si preme. gelli, 6-394: infra i quali
mento ai giovani sbarbati, / e preme sol della virtude il calle. collodi
fa farricèllo, e quando si preme il mosto, metti in un moggio
., vi-139: il figolaio, che preme la terra molle, faticosamente compone al
/ sedendosi entro l'alma, / preme 'l cor di desio, di speme il
/ di mali immedicabili e di pene / preme il fragil mortale, a perir fatto
novelli / disperato dolor che 'l cor mi preme / già pur pensando, pria ch'
te un feretro involve; / lei preme un legno, e la riduce in
la riduce in feccia; / te preme un sasso, e ti riduce in polve
bentivoglio, 2-487: a me non preme l'ancor fresca fede / di nostre
, dolce mio sposo, a me sol preme / la tua salvezza. alvaro,
te un feretro involve; / lei preme un legno, e la riduce in feccia
la riduce in feccia; / te preme un sasso, e ti riduce in polve
di mali immedicabili e di pene / preme il fragil mortale, a perir fatto
tutto sarà vostro. leopardi, 6-31: preme il destino invitto e la ferrata /
il leopardi alla ferrea necessità che lo preme soprastà in guisa, che spesso,
aprir si ponno, / dura quiete preme e ferreo sonno. pallavicino, 1-134
con le membra debili e tremanti / preme odiose piume, e ferve, e langue
ferve; ed or innalza, or preme / le umane cose. 4
tanto gli pesa, tanto al cor gli preme. -vedere la festuca nell *
che non volete restare, perché vi preme di andare a casa, per non
fiati umani ingombra le stanze e supera e preme il caldo riflesso del gaz: l'
, i-50: a me non me ne preme un fico secco. cantoni, 564
assista ch'ei mi difenda; e quando preme, non c'è, non si
1-24: una vaga mestizia il cor mi preme / poiché così come l'augel fidente
misera umanità! se del tuo ben ti preme, / nella sola virtude devi cercarne
speme, / onde l'annoda e preme / quella che con tua forza al
un cavallo ermellin, fattura degna, / preme, e le staffe ha d'oro
fioriture; cerca di dire quello che preme ai suoi ascoltatori, senza curar troppo la
tade; ma poiché di tanti flagelli ci preme e di tante avversità c'infrange e
salma / sedendosi entro l'alma, / preme 'l cor di desio, di
/ disdegnando sot- tragge, / e preme in fuga l'odorate spiagge. pascoli,
fanti / un cespuglio di fior preme per trono; / gli stan danzando
viventi famiglia, a cui la forza / preme de'morbi, e della morte il
di mali immedicabili e di pene / preme il fragil mortale, a perir fatto /
carducci, ii-13-24: se a lei preme di pubblicare insieme i due volumi,
mi sgomento. molza, 1-256: me preme sì doglioso e fosco stato, /
l'ubicazione di questo paese, mi preme dire come esso si trovi fra due
di mali immedicabili e di pene / preme il fragil mortale, a perir fatto /
iii- 4-35: ercol la città sì preme, / che non vi è loco alcun
petrarca, 244-3: il mal mi preme e mi spaventa il peggio, /
automaticamente e a raffica finché il tiratore preme sul grilletto. bocchelli, 10-156:
menta. leopardi, 9-36: preme [il rivo] in fuga l'odorate
fuoco al culo', quando a alcuno preme e cale un affare. -bollare
gabbie che chiamano busche, e si preme nello strettoio. padula, 408: quando
sei l'imporosa e liscia creatura / cui preme nel suo respiro / l'oscuro gaudio
umor massa gelata / coglie e preme e ne forma un globo breve; /
secco e gelo eterno il cigne e preme? caro, 4-588: tosto che di
che troppo adorna quaggiù vene; / onde preme sì tosto,...
: la terra ove oppressi gemeste / preme i corpi de'vostri oppressori. pisacane
né al tutto, male al mondo preme, / ma sì alle parti,
: facto ho teco come chi uva preme, / che da ogni canto dolce
, 7-48: non risponde, ma preme il guerrier forte / nel cor profondo i
un olmo sol l'ingombra, e preme, / restan le chiome inferme, e
. saccenti, 1-2-52: troppo mi preme di vedervi, e so / quanto mi
la mano e 'l voto dorso / montando preme e poi lo spinge al corso.
destro in terra, se esso mal ti preme, e non git- tarlo in modo
di questa / ignobil calca che mi preme; il riso / non veder del nemico
rinnovelli disperato dolore che 'l cuore mi preme: come e in che modo
/ in terra grassa, che del suco preme / assai la glebe. savonarola,
l'arancio] per mezo e se ne preme il succhio, poi se ne fa
/ disperato dolor che 'l cor mi preme / già pur pensando, pria ch'io
il terzo, die più di tutti mi preme, perché uomo di gigantesca riputazione,
colore. tasso, 13-i-1037: se preme col piè l'erba novella, / par
modo di poter conseguire ciò che gli preme, non lo deve manifestare ad alcuno
245: meglio schernire la fatalità che preme uomini e cose, canticchiando le strofe
stanca vita / dal giogo, che la preme ovunque i'vada. ariosto, 19-56
giogo. gravina, 365: chi preme altri col giogo del rispetto, dee poner
trastullo. goldoni, vii-31: mi preme donna barbara. quella è la gioia mia
, 7-18: dall'irsute mamme il latte preme, / e 'n giro accolto poi
van si accende: / tutta via preme sue stanche vestigie, / sempre la
, ultimo giunto, / le ceneri preme / d'un mondo defunto. baldini,
bianco umor massa gelata / coglie e preme e ne forma un globo breve; /
femminile. pananti, ii-23: non preme che sia brutta o che sia bella
. giusti, 4-ii-399: ciò che preme impedire è che tra loro / s'intendano
, onde si monta e cala, / preme, e col bel- tadone in alto
xv-202: ma o gratis o pagando mi preme la casa; ed aspetto la tua
che avanza di sotto il torchio che preme il sevo per far le candele, cotto
gravati di fregi. -che pesa o preme su qualcuno o qualcosa. manzoni,
puossi ivi avventurar. -che preme con tutto il proprio peso. -in
letter. grave, pesante; che preme con il proprio peso; trascinato dal
, ii-14: la verginella il casto letto preme / e un pieno grembo di piacer
ha un peso rilevante; che preme con il proprio peso; pesante
grullo come papa sisto, / se ti preme di giungere al papato. farini,
fauci, e una mano che mi preme e mi affanna il cuore. verga,
che se di morte orrido gelo / preme la guancia tua fresca e fiorita, /
contro il battitoio: contro il guancialetto preme la vite per fermare al giusto segno il
inzuppato d'inchiostro, sul quale si preme il bollo per poi farne l'impronta
meno il trovare il padrone che non preme a me. -rimirare con compiacimento,
inesauribile della danza, una mano che preme la spalla, una mano che preme l'
che preme la spalla, una mano che preme l'altra mano, quanto basta per
lui vede in guisa d'uom cui preme / pietà, non doglia, o duol
, vi-1-65: quel che l'anima nostra preme e 'ngombra, / dianzi,
le selve ignude / cui l'orsa algida preme. d'annunzio, iii-2-1146: non
. epicuro, 120: amor mi preme e sforza / e di vigor mi spoglia
del trono ei sta. tumido il preme / lo spergiuro eteocle; e di
fugge infra le dita della man che la preme. birìnguccio, 1-72: né anco
: se 'l sonno talor gli occhi le preme, / quel breve sonno è tutto
/ di mali immedicabili e di pene / preme il fragil mortale. nievo,
, / quasi torrente ch'aita vena preme; / e nelli sterpi eretici percosse
di chiacchiere, tanto che quel che preme non posso poi dirlo, se non alla
importante o più rilevante; ciò che preme di più. leonardo, 2-188:
accesa / de la misera patria ingombra e preme, / vi ritraeste da la dura
spinge impetuosamente da ogni lato; che preme, che calca. manzoni, pr
desiderarsi. tassoni, 6-5: or preme e incalza, or torna indietro il piede
e -rifl. colla fame che giornalmente preme ed incalza. g. l. caspisacane
fiumana di gente che d'ogni parte preme, incanalata lungo il treno, verso un
vel! / d'orribile sogno mi preme l'incarco: / ho visto di giallo
le dolcezze di quello amore che preme voi nel vedervi inanzi cotale allievo
co'suoi bei giri affronta, / preme lubrica il suolo, incespa e cade.
stessa / folla d'alti prodigi accalca e preme / l'angusta mente, e l'
e stretti / l'un nell'altro si preme, un l'altro incischia. n
con moto o senza moto, calca preme e si studia di muovere dinanzi a
con moto o senza moto, calca preme e si studia di muovere dinanzi a
. leopardi, 34-69: obblio / preme chi troppo all'età propria increbbe.
niun sentir di treviso; tanto ne preme padoa! giordani, ii- 101
in curiosità alcuno circa a cosa che gli preme e della quale ci interroga, volendo
, 7-75: tronca gli indugi e preme il dorso / del suo aquilino,
battista, vi-2-39: tratta scarpelli e preme il suo lavoro / con industria sudata
un cannone. spallanzani, iii-386: preme molto al governo di avere in mano
d'allor che il labbro infante / preme il tenero sen che vita instilla. tommaseo
... vedere il mal che preme / quell'anime infelici e tormentate / ne
quindi amor me violenta e altro'me preme / a scorrer cose non più ma'
del corpo, del quale non mi preme, ma dell'animo, per amore di
morte alla vita,... preme, stimola, infiamma e commuove. colletta
la donna del castel da un lato preme, / ruggier da l'altro li
, al suo vicin la gota / preme furtivo. bicchierai, 19: in un
flagelli ci preme e di tante avversità c'infrange e tanti
strettoio afferra / l'ulive infrante, e preme e strigne e serra. aretino,
inghirlandato. chiabrera, 1-iii-109: egli preme / con man le viti, onde
vi-1-64: quel che l'anima nostra preme e 'ngombra, / dianzi, adesso,
70: chi s'affanna d'uscir, preme e s'ingorga, / e per
animali simili ad pesci piacti, la qual preme quilli e proibiscelli dal tornar indietro.
costanzo, vi-854: a me non preme, se tu muta resti, /
all'insegna del sol, restar le preme, / per là vedersi a ragionare insieme
doppia borea lo sforzo, incalza, preme, / urta per ogni parte, /
leopardi, 32-185: il labbro infante / preme il tenero sen che vita instilla.
tempo. giusti, 2-166: poco preme l'onor, meno il decoro; /
ogni altro anno. foscolo, xv-20: preme nondimeno istantemente che i soldati sieno meglio
. giusti, 4-ii-399: ciò che preme impedire è che tra loro / s'intendano
. giusti, 2-295: ciò che preme impedire è che tra loro / s'
, / con diversa misura incombe e preme / sui discoverti abissi l'incostante /
, 883: per la doglia che 'l preme / al crudo inverno in man le
/ sponde e ponti, e il mar preme. -assalire, aggredire. -
passione, l'ippica; non gli preme che una cosa, sapere chi ha
de'peccati. monti, v-433: mi preme sopra tutto che il vetturino non sia
/ di mali immedicabili e di pene / preme il fragil mortale, a perir fatto
/ e da l'irsute mamme il latte preme. a. paradisi, xxii-451:
/ l'una e l'altra si preme / e bascia e stringe.
lacrima la palma ora che sordo / preme il disfacimento che ritiene / nell'afa
, vollero pur vedere se l'aria che preme sopra i loro livelli stagnanti, quando
: sul suolo si lancia, / e preme in terra la tenera guancia: /
; / e 'l buon nocchier più allora preme e stringe / lo sprone dal fianco
languido, e la caligine, che preme la mente, o scacci o faccia men
. petrarca, 244-2: il mal mi preme, e mi spaventa il peggio,
ii-675: pale amica / latte ne preme a larga mano, e tónde / candidi
mentre visse al mondo, ch'ognun preme, / prima che sazio, del
m'ebbe, che chi annoda e preme / l'alma, che vanamente or spera
. mazzini, 66-306: l'opinione pubblica preme da ogni lato il potere.
e da l'irsute mamme il latte preme / e 'n giro accolto poi lo stringe
/ or che lent'ombra nordica / preme i laureti d'arno. = voce
stessa. carducci, iii-2-265: mi preme di essere inteso da chi non sa
fusti. bocchelli, 9-283: il coltello preme il mannello [di canapa] fra
/ corre a studio di caccia, e preme in fuga / con letifera punta il
al papa istesso; e poiché li preme questa facenda, non lascierò di usarvi
piede offende, / e, mentre preme lor l'attenta schena, / fa che
, che respinge la mano che lo preme senza che si rompa. 2
linfe / disdegnando sottragge, / e preme in fuga l'odorate spiagge. nievo
maggior luogo di prima, e però preme sì fortemente l'albero che 10 fa
punge, lì un bernoccolo che lo preme: siamo in somma, a un di
un gatto che si liscia e si preme pago della propria morbidezza e di sé
.. tra il peso, che la preme, e la tavola che la sostiene.
tu ci bazzichi / non ce ne preme. = cfr. logica1.
flessuose linfe / disdegnando sottragge, / e preme in fuga l'odorate spiagge.
maggior luogo di prima, e però preme sì fortemente l'albero che lo fa scoppiare
la nodrita pianta / morbido letto giovinetta preme; / et al nerbuto suo palo
sì; ma via più il cor mi preme / che 'l mio candido onor macchiar
. molto magro, smunto, corpo preme. pallido per naturale costituzione;
chiamano 'busche ', e si preme nello strettoio a due viti. par ini
, ciò che sopra ogni altra cosa preme, non sarebbe piccola opera né poco
madreporiche. casati, 1-6: mi preme far osservare come la navigazione nel mar
/ la vista mia cui maggior luce preme. frezzi, iv-9-40: ogni splendor oscuro
è l'ambizione dei sofisti, cui preme di pigliar vantaggio e cre
come chi arrischia cosa che troppo gli preme. guerrazzi, 2-557: l'uomo egregio
/ e da l'irsute mamme il latte preme / e 'n giro accolto poi lo
del corpo, del quale non mi preme, ma dell'animo, per amore di
; dond'è che vedere chi il preme, sia colle doti naturali, sia coll'
sfere di bronzo cui il mostro bendato preme con le zampe leonine nell'allegoria del giambellino
/ per lo perfetto loco onde si preme; / e, giunto lui, comincia
principio della mattinata. 4 questo mi preme farlo di mattinata; poi il resto.
remedi, ch'è quello che li preme, osservi l'inserire, che cavarà
melisso. gobetti, i-242: ci preme notare l'assurdità dell'esegesi del concetto
che fai? / se tesoro ti preme, / nel tuo figlio non l'hai
più mente. segneri, iii-3-256: mi preme assai che voi qui m'intendiate bene
non sai che questo basto anche a me preme? -fare oggetto di trattative illecite
del suo merto, assai m'attrista e preme. sarpi, vi-1-28: [il
tramontana / ed or vers'ostro e preme ambe le sponde; / il nocchiero,
censo consueto. tasso, 5-92: preme mille cure egre e dolenti / altamente
cotanta speme, / un affetto mi preme / acerbo e sconsolato. idem,
la quale dal centro medesimo del fornello preme ugualmente per ogni verso. -ferro
la trafitta / vergine minacciando incalza e preme. 5. fare oggetto di
, iii-9-320: alla storia scientifica non preme sapere se si ebbero o no miracoli,
la notte fraterna in me calma, preme la molle palma sui miei occhi,
altissimi l'onda / e col peso suo preme la terra; / sol preme un
suo preme la terra; / sol preme un legno tacque, / altro mistero e
un sospir, che 'ndarno ella già preme. -armoniosamente accostato (un profumo
è libera e curvata in arco, preme contro la parete concava del corno anteriore
è libera e curvata in arco, preme contro la parte concava del corno anteriore
i. frugoni, i-9-23: me pur preme / fosca notte e, il buon
de'lor volti. magalotti, 9-1-159: preme grandemente [a sua altezza] di
perché si ergesse questa struttura gigante che preme il terreno usurpato e tiranneggia l'aria
un gatto che si liscia e si preme pago della propria morbidezza e di sé.
un gatto che si liscia e si preme pago della propria morbidezza e di sé
sì dolce mormorante, / sì lui preme soave chi piagato / ha me sì forte
tira il malocchio e a loro gli preme soprattutto di tirare a campà 2
tre emine di vino, e poi si preme. 2. ramo, tralcio
. mazzini, 92-167: l'europa preme sull'asia e la invade nelle sue
mondo si fa farricello e quando si preme il mosto, metti in un moggio
latino. ferd. martini, i-63: preme a me quanto a quei signori che
mugghia il leon per la febbre che 'l preme. berni, 15-20 (ii-35)
munto ', cioè premuto: come si preme lo latte da le puppule delli animali
animali simili ad pesci piacti, la qual preme quilli e proibiscelli dal tornar indietro,
necessità feroce. leopardi, 6-32: preme il destino invitto e la ferrata / necessità
la nodrita pianta / morbido letto giovinetta preme, / et al nerbuto suo palo
). chiabrera, i-iii-109: egli preme / con man le viti, onde
umani ingombra le stanze e supera e preme il caldo riflesso del gaz: l'anima
se i capelli siano scriminati a dovere, preme con un dito la noce del collo
anteriore e sulla parte concava di esso preme la molla maestra; sulla parte convessa
monti / nociv'erbe cogliendo, ond'ella preme / licor temuto di mortai veneno.
fantoni, ii- 101: me preme, figlia d'indigesta mensa / e dell'
che n'assecura, / quando più preme la procella, i dolci / domestic'ozi
sì nel cor della gente il timor preme / che per desio di fuga si trabocca
so che di tristo il cuor mi preme. vasari, i-541: pare che le
indarno / or che lent'ombra nordica / preme i laureti d'arno. papini,
strettoio afferra / tuli ve infrante, e preme e strigne e serra; / quando
. muzio, 4-47: nel cor preme... nubilosa cura. giraldi
lacrima la palma ora che sordo / preme il disfacimento che ritiene / nell'afa
un casto petto che il mio petto preme / svolgesi a dio la nuzial preghiera
: bench'io sappia che obblio / preme chi troppo all'età propria increbbe.
repubblica di napoli, che molto mi preme. g. gozzi, 1-27-121: qui
/ se troppo altra occorrenza non vi preme. caro, 12-i-215: verrei a
l'erba d'ogni intorno occulta e preme. lanzi, iv-80: col pertinace studio
30: molti vi son cui grave noia preme / d'essere al mondo in basso
linfe / disdegnando sottragge, / e preme in fuga l'odorate spiagge. idem
tasso, 6-92: co 'l durissimo acciar preme ed offende / il delicato collo
i-85: il fianco tur- gidetto / preme infatti e s'offende / di quelle bende
v'accorre, e s'urta e preme. marino, iii-27: tutti insieme
misura. tasso, 1-12-41: quel che preme con le gravi piante, /
in disparte / di madonna, mi preme ultima doglia. imitazione di cristo, ii-1-5
8. che si accalca, che preme, che fa impeto, che si
in terra presto e bene un carico che preme molto al generale e alla patria.
l'erba d'ogni intorno occulta e preme, / e che di spine e
bondi, xxii-445: nettuno istesso / preme il naviglio oppresso. 9
, agg. che grava, preme pesantemente, schiaccia. ungaretti,
che troppo poi stian l'affligge e preme / le stelle a far la solita rassegna
piano. tassoni, 6-5: or preme e incalza, or torna indietro il
volta, mettendosi in ordinanza, ne preme gagliardo, la nostra guida ritira subito le
quella il piede offende, / e mentre preme lor l'attenta schena, / fa
lanzi, 1-2-106: chi... preme le stesse orme, come io feci,
insieme / gli orrendi vizi nostri asconde e preme. firenzuola, 334: avendo dato
di carne una gran selva ingombra e preme. tommaseo, 11-114: la picciola
dalle selve ignude / cui l'orsa algida preme * / a spezzar le romane inclite
, / brutta di sangue ancora, / preme il suo moro al sen. pascoli
, spregevole, insopportabile, che vi preme e vi disgusta, che popola i
io non lo posso dire: a cui preme, può conferirne col suo padre spirituale
. frugoni, i-8-67: altri cui dura preme / povertà, sudi e rigida palestra
. marinetti, 2-iii-235: fuori londra preme con la sua alba gelata dentro il
si fa farricello, e quando si preme il mosto, metti in un moggio
costante, ma di tenuta variabile, preme sempre egualmente sul fondo, qualunque sia
salma / sedendosi entro l'alma, / preme 'l cor di desio, di speme
invidioso, / te desiando tu ristringi e preme / disdegno, crudeltà, volere insieme
chiamano 'busche ', e si preme nello strettoio a due viti. tramater [
/ per lo perfetto loco onde si preme. s. agostino volgar., 1-4-n
vuol... vedere il mal che preme / quell'a- nime infelici e tormentate
, come sopra quello che più lor preme, che è lo sgravar il regno delle
tiranneggiando, / l'attor per forza preme il paziente. dante, conv.,
piede ponta, / ma l'altro preme e fa girar la ruota / e la
petrarca, 244-1: il mal mi preme, e mi spaventa il peggio. niccolò
veggiono? ariosto, 32-61: le preme il cor questo pensier; ma molto
; ma molto / più le lo preme e strugge in peggior guisa / quel
/ e quanto el può nel cor preme sua pena / e il volto di letizia
] il capezzolo nel piccolo ombuto, preme dolcemente con le dita la gomma della
fare / per lo perfetto loco onde si preme. loredano, 1-44: l'
, ritien, squarcia, urta e preme / foco, strai, nodo, artiglio
ancora / l'angoscioso pensier che mi preme tanto? / fuggi, molesta cura,
22-248: l'aria atmosferica ci pesa e preme addosso in tutte parti.
i-5: sopra tutto, se vi preme salvarvi, non dovete mai trascurare la
-targhetta. cicognani, 13-48: antonio preme a tre riprese il bottone in mezzo
, perché a tutti la sentenza preme, / tutti incarnar si sforzan nel possesso
né picciolo è il sospetto che la preme: / che, se marfisa è
-nella macchina per cucire, organo che preme sulla stoffa per tenerla distesa e facilitarne
più profonda e piena / la notte preme le macerie strane. palazzeschi, 1-80:
punge, lì un bernoccolo che lo preme. -premere una superficie per pareggiarla.
e. cecchi, 5-65: il cielo preme sul cono vulcanico tutto slabbrato. e
perno. -parte del torchio che preme il foglio da stampare. tramater
: quella parte del torchio che immediatamente preme il foglio che si vuole imprimere.
/ che mi calca e mi / preme col suo / fievole tatto. alvaro,
/ un grande e nobil core e preme solo / vili piume l'adultero lascivo
. piano del torchio a mano che preme sul foglio di carta disteso sopra le
, / già un'angoscia mortai mi preme il petto. -tardo, ottuso (
ché già cinto d'intorno / mi preme l'avversario d'ogni parte. g.
florida. carducci, ii-9-156: mi preme che tu mi scriva, anche per
da una massa che cade, che preme nel suo moto o che è scagliato
, spregevole, insopportabile, che vi preme e vi disgusta, che popola i caffè
r. longhi, 620: qui preme soltanto di stabilire la portata ultima e singolare
testo quanto nominatamente nella punteggiatura, mi preme soprattutto; e ve la raccomando possibilmente
, 1-i-1-247: ciò che... preme di far rilevare è l'assenza assoluta
angustia continua e urgente; segreto che preme per essere rivelato. aretino, vi-521
, / e a tutto suo poter la preme e stringe. bocchelli, 1-i-557:
ben! ma me tal forza mi preme / ch'a più saggio di me tolto
ne'prim'anni / il cor vi preme e vi riscalda il petto / sotto queu'
panigarola, 1-164: niuna cosa più preme al superbo che il parergli di non
, / non potendosi alzar s'altri non preme, / spregia e spegne i mortali
nell'orzo... questo si preme del gambo e delle toglie pregnanti, levatane
come il torchio e quella trave che preme l'uva detta preio. 2
. di premere), agg. che preme; che esercita una forza o una
ogni eaifizio bisogna distinguere la parte che preme e la parte che sostiene. vi sara
1023: mira l'agricoltor che versa e preme / il suo terren con tal industria
sta sospesa nel cannello di vetro, preme e fa forza di spingere in su
. sinisgallx, 41: il fanciullo preme sulla terra / la sua mano vittoriosa.
ogni fabbrica convien distinguere la parte che preme e la parte che sostiene. stampa
alta de la terra e del monte, preme e caccia l'una acqua l'altra
mosse / quasi torrente ch'aita vena preme. buti, 3-373: 'quasi torrente
/ sponde e ponti e il mar preme. de bernardi, xcii-ii-34: perché v'
/ coro di donne, che ballando preme / col pie scalzo il terren rozzo ed
viene al lito e sotto il ventre preme / ben mezzo il mar la smisurata
: se per caso qualche viaggiante ne preme uno [gallo silvestre], esso vigilante
graf 5-558: sotto il piede che lo preme, / ecco il serpe la testa
, e ca terra il mio ben preme. serdini, 1-225: o paris,
e gli altri che per voi la terra preme! b. pulci, lxxxvtii- ii-286
e già le membra un freddo sasso preme. caro, 16-68: morto è 'l
buon gaddo, e poca terra il preme. p p 5.
f. fona, 1-28: già preme il marito l'imperiai trono e s'impadronisce
ariosto, 7-29: non così strettamente edera preme / nanta ove intorno abbarbicata s'abbia
nuda e ridente le superbe terga / preme la bella donna al palafreno.
sacco d'ossa / ogni qualvolta egli la preme e tocca. -assol.
, 3-444: a è una vite che preme il mantice. tasso, 6-92:
: co 'l durissimo acciar [erminia] preme ed offende / il delicato collo e
annunzio, v-1-250: la fasciatura mi preme. la compressa umida s'è disseccata
. bonaventura volgar., 122: si preme il vino nel palmento. crescenzi volgar
umiliaco assai più, che 'l suco preme / più simigliante. -con allusione
xliii-320: degli occhi lor ciascun lagrime preme. -stringere gli occhi.
soggiorna / e sempre inganni della mente preme, / cominciò presto a ritrar fuor
parecchie volte racchiude in pochi versi e preme il succo di quello ch'era diffuso per
/ per lo perfetto loco onde si preme. -dissanguarsi. cavalca,
mungere. buti, 2-308: si preme lo latte da le puppule delli animali.
/ e da l'irsute mamme il latte preme / e 'n giro accolto poi lo
pure una parola né altro cenno li preme le dita d'esse mani. manzoni,
rinovelli / disperato dolor che 'l cor mi preme / già pur pensando, pria ch'
. petrarca, 244-1: il mal mi preme, e mi spaventa il peggio,
sol ricordo il cor mi strugge e preme. bembo, iii-591: quand'io sto
in disparte / di madonna, mi preme ultima doglia. ariosto, 11-72: si
in bene ii mal ch'ora la preme. pasqualigo, 2-35: queste vostre passioni
del vostro affanno, ma più mi preme la mia vergogna. caro, 8-581:
dovessero. forteguern, iv-399: povertà lo preme. colletta, iii-248: gli premeva
cotanta speme, / un affetto mi preme / acerbo e sconsolato, / e
38: hai nel viso un silenzio che preme il cuore / con un tonfo,
abitanti -, alla miseria immensa che preme la popolazione delle campagne e la tien
/ sentendo già dov'altri ancor noi preme, / avea color d'uom tratto cruna
: vedesi addosso il nemico che 'l preme. mazzini, 50-346: le popolazioni
un fugge e l'altro dietro mena e preme.
quella massa di popolo, che lo preme e lo incalza nel suo tristo destino spensieratamente
, spregevole, insopportabile, che vi preme e vi disgusta. 19. con
in cose il cor che 'l tempo preme, / che, mentre più le stringi
/ secoli che l'un raltro insegue e preme, / son come nulla de l'
l'opra ornai, ché 'l tempo preme. 20. sconfiggere, atterrare
orrendi mostri [ferrandino] atterra e preme. tebaldeo, cap., 16-90
/ e il mio valore ogni possanza preme. tasso, 20-138: ecco, per
ahi, vendetta di dio, perché non preme / tanta nequizia, frodo e crudeltade
/ il cui sporco operar tua gloria preme. imitazione di cristo volgar.,
miglior fa piu belli e gli altri preme. n. franco, 4-194: veggo
1-i-772: so che in vano / si preme un violento / genio natio, che
guardia di bologna, ha premuto e preme di sussidio di pecunia la marca, il
giogo vii, che duolo amaro / preme or l'altrice de'famosi eroi. b
: più profonda e piena / la notte preme e macerie strane, / chiuse allo
, la tenebra come una massa feltrata preme sulla città e la imbavaglia. bacchelli,
lacrima la palma ora che sordo / preme il disfacimento che ritiene / nell'afa
/ la vista mia cui maggior luce preme. 27. ant. osservare
buono / co'preghi il capitan circonda e preme. boldoni, 1-15: ogniun supplica
: ogniun supplica il rege, ogniun lo preme / che segua il ben che la
v. e. così gentilmente mi preme,... non ho ancora risoluto
, poi che 'l dolor ne stringe e preme / a lamentar della mia acerba vita
1-1159: amor me violenta e altro'me preme / a scorrer cose non più ma'
/ il cui piacere a ragionar mi preme. daniello, 1-12: il poeta.
divine alla rimembranza e riconoscenza di quelle. preme, stimola, infiamma e commuove.
sieno, tosto che la passion gli preme, non antivegano punto dei fini de le
quel desio ch'amor dolce al cor preme, / del mio misero stato, e
di star qui con lei disio mi preme. ariosto, 9-92: tanto desire
, 9-92: tanto desire il paladino preme / di saper se la donna ivi si
rimembranza amara / dentro dal cor mi preme. comisso, vii-98: i ricordi
2-30: e1 conte gano di grand'ira preme: / a tutti drieto va con
/ gli orrendi vizi nostri asconde e preme. beccuti, i-188: nel volto gli
pavese, 10-142: l'uomo solo si preme nel cuore il ricordo. -tenere segreto
tutte le cagion, ch'asconde e preme / tanta diversità, sì ben contesta,
e molti altri, ch'in silenzio preme / l'età vetusta, ella di vita
gregorio magno volgar. [crusca]: preme nel cuore loro l'enfiagione della ferita
che 'l feminile inganno, / gli preme al cor; ma più che questo e
più che questo e quello, / gli preme e fa sentir noioso affanno / l'
, / ch'ad amenduo tesser beffato preme. randello, 1-9 (i-121):
i-121): quello che più mi preme e mi sta su lo stomaco è che
lui vede in guisa d'uom cui preme / pietà, non doglia, o duol
. panigarola, 1-164: niuna cosa più preme al superbo che il parergli di non
fior qui si conduce, a cui non preme / affanno altro o pensier.
? 7 e se loico alcun forse gli preme, / cerchi ben suoi sofisti o
unir tesoro: e questo sol gli preme. giacomo soranzo, lxxx-3-332: sopra il
, lxxx-3-332: sopra il tutto gli preme vedere l'arciduca ferdinando suo fratello al governo
pra lor valere / in cosa che mi preme e che m'importa. segneri,
di alcune lingue malediche, ciò che preme? tanto maggiore succederà poi la gloria
fermi qui a questa foce! non vi preme la salute a voi? pirandello,
consigliera ardita e pronta, / ove preme il bisogno. goldoni, xii-594: assicuriamo
assicuriamo innanzi / la cosa che più preme; / poi la marchesa la
seco un momento. foscolo, xv-20: preme... istantemente che i soldati
2-380: aprite, signore, ché preme. tommaseo [s. v.]
soprascritta di lettere o pacchi. 'preme ': importa che arrivi sicuro e
meglio vide scritto nella sopraccarta: 'preme. castelnuovo, 2-188: -c'è
? -che venga immediatamente al telefono. preme moltissimo. molineri, 1-126: i
: forse un corredo cuciono, che preme: / per altri. serao, i-681
., 5-43: « questa gente che preme a noi è molta, / e
intomo v'accorre, e s'urta e preme. saba, 98: ancor di
dove per visitar la gente morta / preme il volgo perverso. 45.
piovene, 10-502: il credo americano preme contro l'evidente interesse di mantenere i
un grande e nobil core, e preme solo / vili piume l'adultero lascivo.
. (femm. -tricé). che preme, che pigia. salvini,
.]: 'premitrice ': che preme. -che incalza (il nemico
, 4-3-13: non meno il dito superiore preme contro all'inferiore che questo si prema
...: preparativo nel quale ei preme più che in ogni altro. chiari
97: in questo luogo più soccintamente si preme principalmente sopra l'addottrinamento de'termini e
, che viene cagionata dall'aria che preme sopra l'orifizio ab. broggia,
allo spirito attuale, che è quel che preme spiegare come vedea proserpina, e con essa
. 6. incalzante; che preme, che si affolla in un luogo
prendere il 'pungolo ', e preme leggermente col braccio il ginocchio del signor
cristianesimo. pananti, ii-27: non preme da che spirito son mossi / cosa di
un'occasione). -anche: che preme, che sta a cuore, importante.
/ disperato dolor che 'l cor mi preme / già pur pensando pria ch'io ne
cercherò conto di lui. troppo mi preme l'affare. rajberti, 2-45: pochissimi
dirò del corpo del quale non mi preme, ma deltanimo, per amore di
sua [falsa] gravidanza, si preme con la mano l'uno dei fianchi che
immersi nel passato, che tutt'intomo ci preme. c. carrà, 281:
, 7-48: non risponde, ma preme il guerrier forte / nel cor profondo i
più profonda e piena / la notte preme le macerie strane, / chiuse allo
di vegetazione. luzi, i-33: preme i rami dei colli e le pianure /
lxxviii-ii-507: come cui alto pen- sier preme / promette il sugo del suo intelletto.
. g. michiel, lii-4-366: preme grandemente ad essa regina che, essendo pronosticato
: ognun per osservar l'infame multa / preme, urta e grida d suo propinquo
: ti scrivo a fretta, perché mi preme della signora mano... non
, ciò che sopra ogni altra cosa preme, non sarebbe piccola opera né poco
: sul suolo si lancia / e preme in terra la tenera guancia: /
: una parola protervamente detta dal figliuolo preme più il padre che qual si voglia
: già venia la stagion che 'l freddo preme / il verde e pruinoso era il
bologna... un articolo che mi preme molto di rendere pubblico, ma della
mirate come col bel piè pudico / preme l'indamo repugnante mostro / trionfatrice de
punge, lì un bernoccolo che lo preme: siamo in somma, a un di
che più mi punge e più mi preme: / d'altri parenti e d'altri
punge, / ch'ad amenduo tesser beffato preme. è. cavalcanti, 2-185:
piede ponta, / ma l'altro preme e fa girar la ruota / e la
punge, lì un bernoccolo che lo preme. \ ediz. 1827 (674)
più volte mostra m'hai punto ti preme /... / piacciati alquanto di
munto, cioè premuto, come si preme lo latte da le puppule delli animali.
le corre dietro, la incalza, la preme, studia il passo, fa ogni
pure una parola né altro cenno, li preme le dita d'esse mani. tommaseo
qua- lisisieno notizie dell'uomo che tanto preme al mio cuore. manzoni, pr
, e senza quasi / incresce e preme più, che farà noto / la messaggera
quel brandimarte in su la riva. preme, 155: a nizza, ove l'
parecchie volte racchiude in pochi versi e preme il succo di quello ch'era diffuso
/ e l'un l'altro guerrier preme e raggira. 7. far
, onde si ragguaglierà con quella che preme sul livello esterno dell'acqua e così
col premere a vicenda: / se preme, esile da la gradi bocca /
è il nembo che c'ingombra e preme; / fede e virtù fra noi già
, di stelle adomato, il drago preme; / alcide che, purgato al rogo
van che l'una e l'altra preme. obizzo, 8-101: fansi novi proclami
/ e quanto el può nel cor preme sua pena / e il volto di letizia
, foderata di panno o caucciù, preme sul tessuto e lo strofina con movimenti variabili
milioni d'abitanti, alla miseria immensa che preme la popolazione delle campagne,..
, al suo vicin la gota / preme furtivo: e l'un da tergo all'
a quel che chiami padre tuo, non preme / divinitade e onor. pochi quattrini
menzini, 5-288: veggio che non preme a ser vorano / che 'l popolo
secoli che l'un l'altro insegue e preme, / son come nulla de l'
tresette e, quel che più ti preme, mi guarderai bere la solita razione di
spiriti maggiori. zeno, iv-60: mi preme grandemente che alla bottega del lovisa ovvero
quel che tene li mei freni e preme le mei spalle ». boiardo, 2-2-60
dalla molta reità tua; ma mi preme la tua salute forte, per punirti meglio
: carlo grida un'invettiva all'autista che preme sul clakson reiteratamente. = comp
: talor temenza armata di dolore / mi preme sì ch'a lei vinto mi rendo
, / là onde ogni resia e scandal preme. b. davanzali, ii-366:
e l'altro: « a me non preme / de'fatti tuoi, quan- d'
regio come sopra quello che più lor preme, che è lo sgravar il regno delle
essere al discorso della corona poco mi preme, perché non è altro che una cerimonia
, 5-558: sotto il piede che lo preme, / ecco il serpe la testa
dal dolor dei fratei che ancor mi preme, / né sì languida e brutta
caro, 17-50: quel che ti preme, che ti soprastà e che ti
conosciuto o quello che di esso più preme ricordare e nella forma che lo renda
carro, le quali anco, cioè preme, notho, cioè uno vento,
la testa, el nanco in tera preme / e mendicando reduce a le streme.
umani ingombra le stanze e supera e preme il caldo riflesso del gaz. pascoli,
i semi di liberta] estingue, li preme; e assai più feri / riger-
e. cecchi, 5-65: il cielo preme sul cono vulcanico tutto slabbrato. e
il quale voi mi ponete, così mi preme il capo, che prima è da
rinacque, amore ch'agita invitto e preme, / allor che ogni altra virtù langue
cede chi rincalzò; chi cesse, or preme. -dare la caccia a un animale
affetto, / ch'oggi per me lo preme e lo rincalza, / intiepidirsi in
: amico, / poiché tanto ti preme il mio lamento, / non vò
con la grazia e urbanità elocutoria. preme, conc., ii-690: i nostri
[il dolore] ringorghi e il preme, / ché chiamar gli altrui sguardi nel
sasso avventuroso, che il bel piede / preme sì dolcemente, o dolce piano,
/ disperato dolor che 'l cor mi preme. petrarca, 273-9: anima sconsolata,
pronom. guerrazzi, 1-101: poco preme a noi del papa capo dei cattolici
. carducci, ii-10-202: a me preme far sapere che non ho rinunziato a
b. croce, ii-1-240: quel che preme è rivivere, per così dire,
che ne'prim'anni / il cor vi preme e vi riscalda il petto, /
la luna prende quota, si appassiona, preme, rischiara, attira, fa scintillare
incadaverita la parte che, dove altri la preme, risen- tesi. muratori, iii-152
, oltre ad ogni altra cosa, gli preme di mantenersi costante ed illibata? guerrazzi
come chi arrischia cosa che troppo gli preme. 3. sfruttamento limitato alle
i capelli siano scriminati a dovere, preme con un dito la noce del collo
: veggo ben che di me poco vi preme / e che qualche genietto / vi
e la cotenna / ristropiccia con esso e preme e frega. buonarroti il giovane,
carrà, 543: quello che a me preme e interessa è che modigliani seppe riformare
letterari. fantoni, ii-101: me preme, figlia d'indigesta mensa / e
il reale ci sta d'intorno e ci preme da tutte le parti,..
scuola, per fare economie! mi preme che non vi ritósino la povera paga
invidioso, / te desiando tu ristringi e preme / disdegno, crudeltà, volere insieme
. ho da scrivere una lettera che mi preme. lasciate crrio vada a spicciarmi di
3-119: la cosa sulla quale mi preme condurre, più che su ogni altra
b. croce, ii-1-240: quel che preme è rivivere, per così dire,
mosse / quasi torrente ch'aita vena preme. /... / di lui
a. braccesi, 25: non preme il tanto rivoltato saxo / sisifo,
involve / sponde e ponti e il mar preme; e d'austria il campo /
ombra, / che l'alme semplicette preme e 'ngombra. bruno, 3-934: è
tenta / contra i roman, cui preme, fora e ronca.
, come chi arrischia cosa che troppo gli preme altri spingevan la vanga come a stento
coro di donne che, ballando, preme / col piè scalzo il terren rozzo e
, s'intende. perché a lui preme di farci buoni, non di farci star
del corpo, del quale non mi preme, ma dell'animo, per amore di
se ben la trova poi, tanto gli preme / l'aver gran tempo seminato in
ariosto, 7-29: non così strettamente edera preme / pianta ove intorno abbarbicata s'abbia
l'onda, e col peso suo preme la terra; / sol preme un legno
peso suo preme la terra; / sol preme un legno tacque: / altro mistero
scoperte siede sulla sponda del letto e gli preme una mano ardente sul seno; sull'
/ sedendosi entro l'alma, / preme 'l cor di desio, di speme il
, / e benedetto il giogo che la preme, / grave non più, ma
i capelli siano scriminati a dovere, preme con un dito la noce del collo che
cibo alquanto, che gli aggrava e preme, / gonfiansi in prima, e poi
e già le membra un freddo sasso preme. muzio, 1-210: se in un
ciarliera, spregevole, insopportabile, che vi preme e vi disgusta, che popola i
baldini, 3-144: a me non mi preme di sapere se la chiesa romana abbia
tocca il mento ai giovani sbarbati / e preme sol della virtude il calle. buonafede
un vel! / d'orribile sogno mi preme l'incarco: / ho visto di
chiaronero, chiaronero per gli affannosi crepuscoli preme il respiro l'ottuso cielo dell'impotenza e
nel viso, se ravvicina, se lo preme alla guancia. linati, 9-74:
strai sopra una pietra, / or preme un altro, e le lor punte arruota
figur. scalzare, sostituire ineluttabilmente. preme, conc., iii-148: questo il
lu. -no, amigo, me preme la scalearia; tutto consiste in saver
in magion ricca e spaziosa ingiusto / preme sovente e tumido tiranno, / è di
24-194: il dito di sebastian che preme il grilletto e... il piccolo
: / e. queste piante or preme, / or quelle e tutte par ch'
moretti, 140: ciò che più preme, moglie, non casca, / è
. fantoni, i-121: breve virilità preme sollecita / vecchiezza cara ad un erede
na prende quota, si appassiona, preme, rischiara, attira, fascintillare gli alberi
polvere incollata di ciò che li preme, di ciò che via via li distrae
, / allo scorcio del braccio ove le preme / il pesodel fanciullo, entra nel sasso
non teme / chi su la piaga il preme, ond'ei ne mora. papi
quale, 'come torrente che alta vena preme, scorre con istrepito e con impeto
quindi amor me violenta e altro'me preme / a scorrer cose non più ma'vidute
nell'incarnazione. battista, vi-4-2: preme in tanto le paglie e bea le grotte
baiocchi. / ogni qualvolta egli la preme e tocca. dannunzio, iv-2-goldoni, iii-7
arte più scuote e dimena / e lo preme e lo crolla e lo travaglia,
/ sedendosi entro l'alma, / preme 'l cor di desio, di speme il
ozio e il brutto / silenzio or preme ai nostri innanzi a tutto. mazzini,
la trafitta / vergine minacciando incalza e preme. davila, 305: il re,
: mio seme / m'allontanasti, e preme / duro career gli amise la malattia
amor mi stringe pur ch'io dica e preme, / della mia donna poi,
34-71: a ferir d'ogni parte gente preme, / alla perfine il soldan fu
come chi arrischia cosa che troppo gli preme. pascoli, 1-371: sai quanto
hanprincipio d'allor che il labbro infante / preme il tenero sen che vita instilla.
il resto della vita spirituale, che pur preme intorno a lui? 5.
mare? baldi, xxxvi-373: sol preme un legno tacque: / altro mistero
ae l'uomo più validamente assalta e preme, insieme col fido acate andiamo al designato
con duri colpi i duri corpi ei preme, / e un lampo minutissimo sfavilla.
le estremità delle aste in mano, preme sulla sferra e fa agire l'ordigno
amplessi / forma due amanti, che sferzando preme, / di due nemici, che
/ de la misera patria ingombra e preme, / vi ritraeste da la dura
o fiumicelli sfondanti. 2. che preme con forza (la folla).
. foscolo, xvii-402: il signor cavaliere preme: / sì le mie pene son tenaci
argomenta, / ma tutti ugual timor preme e sgomenta. c. campana,
. r. bonghi, 1-i-1-25: preme il suolo, il giovine, col piederobusto
sicano armento / vivacissimo allievo un corsier preme, / ne'campi là del fertile
la spalla destra più alta sulla mano che preme e quel colpo netto finale per gittar
marchetti, 5-265: di sopra eziandio preme il fervore / del signifero cielo e
una pena similitudinariaménte, perché ella preme e offende in quella maniera col suo affanno
b. croce, ii-1-240: quel che preme è rivivere, per così dire,
fagiuoli, 1-6- 388: mi preme che la signora lucinda resti sincerata di questo
, 505: deh, per quanto ci preme l'imitazione di filippo, slontaniamo da'
ei sente / che la fatai necessità lo preme; / la capanna abbandona, egro
tutti gli amici stanteché la cosa mi preme oltremodo. = deriv. da
soggiorna / e sempre inganni della mente preme, / cominciò presto a ritrar fuor
del martello. buzzati, 6-287: allora preme il bottone a fondo, protestino pure
ch'appena aprir si ponno / dura quiete preme e ferreo sonno. grafi 5-343:
acqua solleva lo stantuffo; e lo stantuffo preme, pressa, colo immobile.
ricorso, mi sta nel cuore e mi preme che da qualcheduno mio confidente si sappia
: 'sopraincombènte', termine meccanico: che preme al disopra. = comp. da
se i capelli siano scriminati a dovere, preme con un dito la noce del collo
mare / da'suoi lontan, che dudon preme e carca, / e mena a
. montale, 2-77: sordo / preme il disfacimento che ritiene / nell'afa delle
che sta sospesa nel cannello di vetro, preme e fa forza di spingere in su
ogni edifizio bisogna distinguere la parte che preme e la parte che sostiene. vi sarà
rivederlo / fra tutt'altri martir mi preme e punge, / che non so dissimiglianti
portafoglio in tram a me non mi preme tanto di stabilire se u fregativo ha
sé, liberamente arbitrante: quanto mi preme di riavere il mio amato, pieno
s'inalza da una parte, tanto più preme quella che le sottogiace. tasso,
di vetro [del barometro], preme e fa forza di spingere in su il
leva curva, la cui parte anteriore preme contro il gambetto dello scatto, quando
di cotanta speme, / un affetto mi preme / acerbo e sconsolato, / e
maggior, grava e di sopra / preme, e fa che la pioggia indi si
/ con la quale ancor tizio e tifo preme, / rivoltar porrìa il cor,
ché, mentre visse al mondo ch'ognun preme, / prima che sazio, del
petrarca, 244-1: il mal mi preme, e mi spaventa il peggio.
per scrivere, tasto a barra che si preme per inserire uno spazio fra un segno
. gozzi, i-842: solo mi preme / di ritrovar l'inestimabil statua / che
cotanta speme, / un affetto mi preme 7 acerbo e sconsolato, / e tornami
sua natura agile, vivo e che preme, e'pare che ricerchi anche una vivacità
linfe / disdegnando sottragge, / e preme in fuga l'odorate spiagge. pascoli,
che sta sospesa nel cannello di vetro preme e fa forza di spingere in su
portafoglio in tram a me non mi preme tanto di stabilire se il fregativo ha
. epicuro, 120: amor mi preme e sforza / e di vigor mi spoglia
xvii-396: comunque sia, 'il mal mi preme e mi spaventa il peggio, /
-sputare l'osso: dire quello che preme, tirare fuori i problemi, le
. / squallido il tergo ove si preme e carca / ha di murice viva e
la pesante forma degli anni che mi preme la schiena. a. cattaneo, iii-146
mercurio che sta sospesa nel cannello di vetro preme e fa forza di spingere in su
cesarotti, 1-xxxix-19: mi preme... di riaver questa lettera che
. d'annunzio, vi-488: una zampa preme il cervo su la spalla, e
4-ii-4q5: rosina, un deputato / non preme una saetta / che s'intenae di
/ stendesi e furioso e ribellante / preme con gran vigor l'alte spelonche. massaia
10-162: hai nel viso un silenzio che preme il cuore / con un tonfo,
(i-121): quello che più mi preme e mi sta su lo stomaco è
anch'intomo di lui qualche gente vicina lo preme, / né c'è persona colà
fermi qui a questa foce! non vi preme la salute a voi? 4
svogliato; fingere indifferenza in cosa che preme. -pigliare la lepre alla stracca
più profonda e piena / la notte preme le macerie strane, / chiuse allo sguardo
cinge la testa, el fianco in tera preme / e mendicando [la fortuna cieca
strettoio afferra / l'ulive infrante, e preme e strigne e serra; / quando
e da l'irsute mamme il latte preme / e 'n giro accolto poi lo stringe
in cose il cor che '1 tempo preme, / che, mentre più le
tu non m'ami più mi stringe e preme. g. gozzi, 556:
ariosto, 7-29: non così strettamente edera preme / pianta ove intorno abbarbicata s'abbia
(i-121): quello che più mi preme e mi stà su lo stomaco è
si ergesse questa struttura gigante, che preme il terreno usurpato e tiranneggia l'aria
di manico, che si applica e si preme sull'imboccatura dello scarico di un lavandino
si fende per mezo, e se ne preme il succhio. faldella, 1-140:
: parecchie volte racchiude in pochi versi e preme il succo di quello ch'era diffuso
battista, vi-2-39: tratta scarpelli e preme il suo lavoro / con industria sudata
di un privato e che si preme su sostanze malleabili atte a consolidarsi (in
iii-20-280: il lutto de le madri preme in vano le poppe che niuno sugge.
lxxviii-ii-507: sì come cui alto pensier preme / promette il sugo del suo intelletto.
panigarola, 1-164: niuna cosa più preme al superbo che il parergli di non esser
, / brutta di sangue ancora, / preme il suo moro al sen. g.
s'inquieta del mio silenzio, insiste, preme, fino a che non riceve
[del morto] un freddo sasso preme, / tal che ciascun di lamentar non
foscolo, xxi-140: 'item'a me preme assaissimo un tacito,...
tagliere, nel girar della ruota, preme e sospigne abbasso il castello a lei sottoposto
. monti, 10-281: grande or preme / necessità gli achivi, e morte
caproni, 142: senza / cuore preme un tallone sul pedale / come sull'
, 39: la materia sottile li preme giù [i corpi] con maggior forza
, collocata sul manico, che si preme con le dita per effettuare la suddivisione
taylorizzazione, opera secondo un piano, preme, incita, sollecita. santucci [
petrarca, 244-4: il mal mi preme, e mi spaventa il peggio, /
guidar il carro alla sinistra, poi preme con la mazza la vite e ritorna
: sai tu perché l'invidia i giusti preme? / perché sol la virtude invidia
. e. gadda, 7-190: ci preme di notare come nella compiutezza cosmica dello
/ che sanza fine poi gli amanti preme. b. tasso, ii-96: con
« rivista europea ». ma mi preme dare una risposta a triantafillis. deledda,
x-9: il pubblico amministratore, a cui preme assai di mettere a coltura un paese
smisurato a un elefante il tergo / preme così, come si suol destriero. c
, che a corridor veloce, / già preme il tergo, e già del fiume
di un blocco democratico laico che tanto preme -oltre ai liberali di alcune tendenze,
. gozzi, i-23-44: il sugo preme / d'una mora dorinda, e il
d'ossa / ogni qualvolta egli la preme e tocca. jahier, 137: ride
, i-8-67: altri, cui dura preme / povertà, sudi, e rigida palestra
disè de volerghe ben, la ve preme, e po fendè a delle frasche?
ii-675: pale amica / latte ne preme a larga mano, e tonde /
. foscolo, xv-109: a me preme assaissimo di sapere in quale condizione sia
, 5-163: lo, la pelle poi preme un po'a tutti, / noi
sol ricordo il cor mi strugge e preme. lorenzo de'medici, ii-17: e
). quali anco, cioè preme, notho, cioè uno vento, violente
minaccioso torreggia infra coloro; / e preme un destrier baio, a le cui
mosse / quasi torrente ch'aita vena preme / e ne li sterpi eretici percosse /
noi intendiamo che sia l'ultimo che si preme. = lat tortivus, deriv.
cresce, quando la base monetaria tracima e preme sul sistema dei prezzi a dispetto della
, se non che sento dire che preme molto al governo di avere in mano tutti
prendendo intera fede, / lieta più preme il cor ch'ella possedè, / indi
213: né leve piaga mi tormenta e preme, / né leve dardo m'ha
. segneri, iii-1-293: il bone non preme mai più fortemente la preda tra tunghie
: per così fatti modi, ci preme e stringe amor, né ci dissolve,
] / quasi torrente ch'aita vena preme. -con riferimento ad animali che
più profonda e piena / la notte preme le macerie strane, / chiuse allo sguardo
sente, / che la fatai necessità lo preme. papini, i-296: potrò mai
/ e dintorno caduta, sì lo preme / colfumidose fimbrie. berchet, 400
'n umiliaco assai più, che 'l suco preme / più simigliante. =
superficie, che respinge la mano che lo preme senza che si rompa. cinetti,
di chi domanda perdono. -che preme per manifestarsi (un sentimento).
intomo v'accorre, e s'urta e preme. b. corsini, 12-90
. cicognani, 13-205: quel che preme era e è lo scritto della macchina
, come accorta man, che i tasti preme / con arte a quel pneumatico stromento
trasversale di metallo, sulla quale si preme col piede per far penetrare la lama
vogate ei scia, stallite, ei preme. roberti, iv-7: questo vocabolo venezianescamente
chiama marzolino, che la donna che lo preme sia fresca di mani e non faccia
/ il cui sporco operar tua gloria preme. = voce dotta, lai
ii-1023: mira l'agricoltor che versa e preme / il suo terren con tal industria
sonora, / se all'alato destrier non preme il fianco, / faccio pur io
seguirla invan s'accende; / tuttavia preme sue stanche vestigie, / sempre la
: quindi amor me violenta e altro'me preme / a scorrer cose non più ma'
. -forza, energia naturale che preme per manifestarsi. valeri, 3-93:
se tal cosa a costei di far sì preme, / vo'che venga da sé
3-444: 'a', è una vite che preme il mantice. citolini, 404:
mosse / quasi torrente ch'aita vena preme; / e ne li sterpi eretici percosse
si mosse / quasi torrente ch'aita vena preme; / e neh sterpi eretici percosse
, 40: le fiorentine zebe / preme il britanno ad ampie strade avvezzo. mamiani
ii-72: vi ripeto che questo non mi preme un zero. monti, i-117:
un zero, / perché il tuo sangue preme c chi né te né idio teme
beche, con certe toppone; / non preme che sia brutta o che sia
ore-domenica [24-vi-1990]: nel frattempo ci preme mettere in guardia chi possiede o conosce
... è un contenuto che preme e, in sede lirica, vige,
sindacato e la costituzione, al governo preme soprattutto ribadire la liceità di quell'offesa,