, sf. ant. o letter. prelibatezza, squisita bontà, gusto fine
, con la fame dei marinai, una prelibatezza, su cui si poteva bere.
leccabòno, sm. ant. prelibatezza, leccornia. garzoni, 1-683
che è o appare sommamente desiderabile; prelibatezza, leccornia. aretino, 20-156:
3. sostanza gradevolissima al palato; prelibatezza. achillini, 1-242: questo miele
. -alta qualità, squisitezza, prelibatezza (di un vino, di un
cena cento sexterci. -squisitezza, prelibatezza, leccornia. goldoni, x-849:
roselline muschiate, o, con maggiore prelibatezza, insieme alla vaini- glia (anche
, alle zuppe di datteri marini, prelibatezza del luogo. cassieri, 228: la
stendhal: anche per questo, una prelibatezza. manzini, 17-123: riuniti nel salone
. 8. specialità gastronomica, prelibatezza. deleada, v-90: stava sempre
alle roselline muschiate, o, con maggiore prelibatezza, insieme alla vainiglia (anche essa
ciò che procura piacere al gusto, prelibatezza. pirandello, 1-i-66: vi
miseria. -squisitezza gastronomica, prelibatezza. 2zanazzo, 1-106: dite la
qualsiasi profumo francese. -squisitezza, prelibatezza di un cibo o di una bevanda
mia nuova condizione. 3. prelibatezza di un cibo o di una bevanda.
(succolènza), sf. squisitezza, prelibatezza di una vivanda particolarmente sapida, gustosa
(anche in espressioni comparat. per la prelibatezza del sapore). boccaccio,