più venerabili matrone nobili romane si fecero pregio di servirla. f. m
pratici che trattano gli affari si fanno pregio di non conoscerla e vanno decantando come
italiana, debbono tuttavia esser tenute in pregio. -sostant. lettere e
cioè in questo solo pone il suo pregio, e ripugna a essere considerata come semplice
quelli che nati in vile luogo montano in pregio per oro opere. agostini, 70
prècioe deriv., v. pregio e deriv. precio§ità, v
/ che perder libertate ivi era in pregio. 5. affrettare, accelerare
o della casa borromea ben chiaro / pregio, mentre da lei quel federigo / nacque
ne diede, / ben d'ogni pregio ti mostrasti erede, / onde fur gli
vostri seggi amiche, / poiché 'l pregio de l'anime più rare / vosco sospira
si facea [alessandro severo] un pregio di ammirare e preconizzar le massime del cristianesimo
lui non si pò torre / suo pregio, perch'a voi l'andar si tolga
di filosafi, 158: chi vuole pregio di iustizia, usila ne'suoi offici
., 1-72: tulio regnò con grande pregio di armi anni trentadue. ceffi,
sì poco stimi, e d'onestate il pregio, / che te n'andrai fra
l. adimari, 159: già in pregio d'onestà visse laudabile / l'alto
dante da maiano, 1-42-15: ha pregio d'avarezza / qual troppo sua richezza
volea che la vostra persona avesse il pregio di così fatta vittoria, anzi che
ra..., credendosi guadagnare il pregio della vittoria, chinò giù co'cavalieri
terreno asciutto / colto da voi e 'l pregio è vostro in tutto. marino,
tutto. marino, vii-469: con tanto pregio e gloria tanta / di partenope bella
per la sua fecondità ebbe già il pregio d'esser nutrice di roma, cioè
sarete difficili ad esser persuasi che maggior pregio si raccoglia nell'azione di chi salva
del bagno, i-xvm-12: non è vero pregio conportare / ciò che conportan tutti,
/ ov'ogn'on cade: tale pregio bene. guittone, 178-12: ahi,
: è gente che si tene onore e pregio / il ben che loro awien
. b. spaventa, 1-102: il pregio della filosofia moderna e di avere scoperto
i re guerrieri, / e questo il pregio fia di lor vittorie.
che potea la lingua nostra, / o pregio ettemo del loco ond'io fui,
: questi è rimer; questi è 'l pregio e l'onore / de fa casa
seguir voi fora, alma gentile, / pregio del mondo e mio sommo e sovrano
cortese, or tu mi ascolta, / pregio de'nostri lidi onde discendi / e
de'nostri lidi onde discendi / e pregio del bel reno ove soggiorni. bruni,
la tua gran lucrezia, onore e pregio / del sebeto e del tebro,
, / de le parmensi rive eterno pregio. -dedicatario che dà lustro a
tuoi venni sovente, / signor, pregio de'versi ond'io mi pregio, /
signor, pregio de'versi ond'io mi pregio, / e la cetera mia d'
divorò, pestifero angue, / il pregio e 'l fior de la latina gente,
savia molto: quando ella entese el pregio che la gente tucta a fulco dava
lo re tofilusso, / con grande pregio onorato signore. aretino,
tiene rincomparabile duca d'urbino, il cui pregio è tanto stimato dal mondo per cagion
fortuna rea perché a colui / solo il pregio si dee che ardito e forte /
buoni, / ma perché ambiva il pregio dei buffoni. -rispetto, riguardo
donna sua e tiella con onore e con pregio. garopoli, 3-60: benché a'
ingrato / ho ne 'l renderti anch'io pregio dovuto. -giudizio positivo, favorevole.
'ngrassato / in paradiso non dè atender pregio, / anzi vi dè atender gran
/ vorria, né. ppiù mantener pregio. dante, purg., 26-125:
/ di grido in grido pur lui dando pregio, / fin che l'ha vinto
/ degna d'ogni triunfo e d'ogni pregio. chiabrera, i-i- 356:
i-i- 356: fassi in tuo pregio celebrata udire, / oscurando il valor
ma per altro non indegna di qualche pregio. pallavicino, 1-401: questo è
naturale: il che se meritasse alcun pregio, lo arebbe ottenuto a dismisura con
può tener alcun conto, neppur gran pregio può meritare quella scritta per più secoli
tasso, 2-14: è il suo pregio [di sofronia] maggior che tra le
dalla sua fanciullezza antepose a qualunque altro pregio quello della verginal corona. c.
: tu sai che bellezza è breve pregio, / che, qual fior, presto
: forse... era questo un pregio raro nelle principesse d'allora? d'
così gradito, / ma perché 'l pregio orma'di cortesia / e di cavalleria,
quali troppo di rado si truova il pregio dell'accortezza, dovrebbono ben desiderare d'
il nostro talarico aveva di più il pregio d'una magnifica capigliatura bionda, non comune
, signor, ch'hai di pietate il pregio, / saldin le piaghe ch'i'
cristo gli dieno inverso d'alcuno il pregio di perfettissimo placatore, perfettissimo mediatore
di esse ne prese qualche particolar pregio, e di tutte ne formò la sua
lizia romana non ha maggior pregio che il muoversi a'cenni de'
, che è il più bel pregio dei popoli. pirandello, 8-399: nel
nel fondo deltanima bonaventura camposoldani stimava pregio inestimabile del popolo italiano la costante
serpeggiante il vizio s'abbarbica, è pregio singolare tesser ben nato. salvini,
salvini, 48-33: di gran ricchezza il pregio avranno e 'l vanto. muratori,
la memoria della servitù, poteano conseguire il pregio della nobiltà. alfieri, iii-1-21:
ancorché pure chi è reo di tal pregio in modo nessuno mai non ne abusi
: scrivi che non è nel mondo / pregio maggiore ch'essere dispetti / e somigliare
loredano, 1-97: il maggior pregio d'amore è di prendere e
traditor malvagio ricreduto / mai non portasse pregio di reale. 13. qualità,
egregio / la chiarezza è il primo pregio. algarotti, i-ix-218: alrindole risponde /
segni arbitrari i quali non hanno altro pregio che quello di essere usati da un qualche
, i-14: in plauto il sommo pregio è quello della forza comica che non
non son senza nèi. manca qualche pregio ai second'ordine; ma la bellezza dell'
gentile, 1-237: l'idealismo ha il pregio, non il difetto, del misticismo
volta detti / quei versi perderebbero ogni pregio. -in relazione con un compì
; ma l'importanza della materia ed il pregio dell'antichità m'invogliarono a fame una
tragici toglieva loro in gran parte il pregio della vaghezza. leopardi, v-593:
v-593: forse egli volle unire il pregio della fedeltà a quello del miglior metro
. gemetti careri, 1-iii-195: il pregio del bezoar si è la grossezza. c
frugoni, i-5-170: la piccolezza è pregio / de le cose più rare: /
tessere. svevo, 6-159: sai quale pregio manchi alla tua confessione? la spontaneità
la nobilissima città di milano a godere il pregio della zecca e del battere moneta.
14. locuz. - a caro pregio: a costo di gravi sacrifici.
mai che cosa acquistata a così caro pregio e con tanto pericolo sia bevuta da me
per acqua. -a ogni pregio: a qualsiasi condizione, a ogni
bene che si dee comperarlo ad ogni pregio. -a pregio, per pregio,
comperarlo ad ogni pregio. -a pregio, per pregio, per pregi, a
ogni pregio. -a pregio, per pregio, per pregi, a pregio d'oro
, per pregio, per pregi, a pregio d'oro: in cambio di una
, 2: qual vendeva l'alma a pregio d'oro / da poi lasciarsi tutto
poiché i don, gratis dati, a pregio vende. -per guadagnare un salario
: che alcuno lavorante che lavori a pregio per sé né per alcuno..
un prato / un gagliardo villan per pregio o spasso, / tal de'nostri
, montare, salire, sorgere in pregio: aumentare di valore, di importanza,
: ché 'l fo perché sua cosa in pregio monti; / e io son tutto
scriva / cosa onde 'l vostro nome in pregio saglia, / ché 'n nulla parte
che nati in vile luogo montano in pregio per loro opere. b. tasso
dipartì dal suo paterno impero / e 'n pregio asceso, agli amorosi ardori / aperse
randa, potesse nella mia stima crescere in pregio. menzini, i-287: la pura
/ forse è quell'una ond'ella in pregio sorge. g. gozzi, i-21-40
gozzi, i-21-40: oh quanto in pregio per tant'opra sale / amor!
/ amor! -avere il primo pregio, portare il pregio: eccellere,
-avere il primo pregio, portare il pregio: eccellere, primeggiare.
gli olandesi e i zelandesi portano il pregio non solo fra tutti i popoli delle parti
'pesci il delfino ha il primo pregio / per carità di figli. -avere
carità di figli. -avere in vile pregio: disprezzare. poliziano, st.
: or ch'un superbo in sì vii pregio m'abbia / che di non esser
se stesso or difende. -avere pregio: farsi onore, comportarsi valorosamente.
si parlava, furono stimati. assai pregio v'ebbe il balio del capitano e
-avere, tenere a, in pregio, in gran, in sommo pregio
pregio, in gran, in sommo pregio: stimare, onorare, ammirare una persona
parere degni d'essere avuti poco a pregio. tolomei, 2-203: non posso altro
, se non ch'io mi tengo in pregio per esser amato da voi. tasso
che più dal vulgo è tenuto in pregio giudicò che 'l cielo fosse d'essenza a
e s'hanno in sommo onore e pregio. algarotti, 1-vt-227: ben vi
come fate, che io tenga in pregio i traduttori come coloro la cui mercé
tale, o press'a poco, il pregio in cui le borghesi indigene usavano tenere
io son privo / di lei che in pregio un tempo, or hammi a schivo
. qual cosa sia da tenere in pregio e qual no, mi è parso conveniente
l'arte e gli artifici aveano in grandissimo pregio, onde [la pittura] pervenne
. fu commendata molto e tenuta in pregio grandissimo. pascoli, i-718: chi pensa
. pascoli, i-718: chi pensa il pregio in che erano tenute le lettere e
presero a considerarla e ad averla in pregio. -giudicare favorevolmente un carattere morale
da tutti gli uomini stimata e avuta in pregio..., io misero infelicissimo
tanto ne'tempi della repubblica fu avuta in pregio questa virtù della pazienza e questo non
quella moderazione di sentimenti tanto avuta in pregio dagli antichi filosofi. -amare (
tutti quei c'han li- bertade in pregio. -curare, coltivare una dote
è convenevole ch'esse l'abbiano in pregio e che con giudiziosi ornamenti procurino d'
si getta via, ma s'ha in pregio al paragon degli arbori grandi e diritti
che più d'ogni altra cosa ho in pregio. -prediligere. canti carnascialeschi
'lavor più belli / abbiamo in pregio e sonci assai più grate / le toppe
che veltri ed arco e strali in pregio avea. -considerare importante.
di quello che poco fusse aùto in pregio da noi. -tenere da conto
, che nostro padre aveva tanto in pregio. -apprezzare, gustare una bevanda
in parte ove il buon vino in pregio s'have. -cedere, dare
have. -cedere, dare il pregio a qualcuno: essergli secondo, inferiore
a te dona oramai la palma e il pregio. bruni, q8: là 've,
/ a cui cedono i cigni il pregio e 'l vanto. c. i.
: mirala a niuna in danza il pregio cedere, / partir vezzosa e più
più vezzosa riedere. -dare, mettere pregio a qualcosa: attribuirgli importanza, valore
uomo mi potrà'tu mostrare che metta pregio al tempo e che stimi e dia pregio
pregio al tempo e che stimi e dia pregio al dì e che ponga mente e
che muore ciascun ai. -di pregio (con valore aggetti): che ha
/ come lo 'mbal- lator panni di pregio. serafino aquilano, 104: or mille
.. una / certa pelliccia di pregio. gozzano, i-537: un magnifico mobilio
intarsiato, desiderabilissimi, alcune tele di pregio. -che ha alto valore letterario
né veneziano né bolognese che sia di pregio. -divenire, venire in pregio:
di pregio. -divenire, venire in pregio: acquistare la stima, il rispetto
/ ché pur ad alto vien talvolta in pregio. -acquisire valore, importanza.
si siano, le fanno essi divenire in pregio e altezza. -ottenere prestigio
donzello di firenze e da venire in maggiore pregio e stato. -essere in pregio
pregio e stato. -essere in pregio, in gran pregio, in molto pregio
. -essere in pregio, in gran pregio, in molto pregio: godere della
pregio, in gran pregio, in molto pregio: godere della favorevole stima, della
che già mille e mill'anni in pregio furo, / le cose che son state
il parere d'alcuni che siano in pregio e degni di fede. pallavicino, 6-1-235
di maggior maneggio, era in molto pregio, ma in poca benevolenza. lanzi
iii-25: un altro jacopo fu allora in pregio grandissimo. pascoli, 1502: chi
nel mondo / ero, ero in pregio grande, quest'io! -essere
allor per quei che più saranti in pregio / numi divini e sacrosanti divi / io
di quel ch'a molti è 'n pregio. boccaccio, vii-111: del verde lauro
lauro più fronda né fiore / in pregio sono, e ciascun sotto il pondo /
,... bisognerebbe tagliare il tanto pregio, la tanta riputazione in che sono
... tanto più debbe essere in pregio quanto manco si trova scrittore alcuno che
8: tanto sono le muse in pregio quanto imitano le grazie in disprezzar quegli abiti
, cui la favola era così in pregio come la storia, che zoroastro non
dirlo quando altre lodi sembrano in maggior pregio per non so quale passeggero tumore retorico
sua era assai bene divulgata e in pregio. -essere altamente rispettato, ammirato
che in ogni parte è in grandissimo pregio la virtù. castiglione, 80
modi, che un tempo son stati in pregio, divengono vili, e per contrario
/ in francia, o dove in pregio è cortesia, / che si fugga da
e be'costumi onesti / erano in pregio e cortesia fioriva / le tosche terre,
sapere che il rubino è in maggior pregio di tutte l'altre gioie. beolco,
da gl'inglesi, ora è in grandissimo pregio, per- cioché, levato daltacque di
muratori, 7-ii-61: era ben in gran pregio lo scarlatto. botta, 6-i-35:
, i quali sopra tutti erano in pregio presso le estere nazioni. padula, 267
uno strato di grasso, sono in sommo pregio tra noi. -essere gradito,
la terra uno bellissimo lauro molto in pregio e delectevole al suo marito, sotto l'
lion fusse combusto, / furono in pregio assai le fagiolate. g.
: erano gli zanni ed i magnifici in pregio, i quali caricando i caratteri delle
sì passionatamente cantate: erano in altissimo pregio in roma. -in relazione con una
à nomo; / e no è in pregio di laudare / quello che sape ciascuno
sape ciascuno. -essere nel proprio pregio: avere, mantenere il proprio valore
[petrarca] non deve essere nel pregio suo, perché a tutte l'ore fioriscano
dei petrarchisti? -essere opera di pregio: valere la pena, mettere conto
, sopra che non è opera di pregio ch'io fermi i lettori.
i lettori. -fare, farsi pregio, un pregio di qualcosa: recarselo
-fare, farsi pregio, un pregio di qualcosa: recarselo a onore,
più venerabili matrone nobili romane si fecero pregio di servirla. vico, 4-i-851: che
risentirsi di un detto del quale facevano pregio e vanto in que'tempi tutti i nobilissimi
gareggiare con chicchesia e mi fo un vero pregio di ceder ai vostri lumi e di
ch'ebbero dei romani si fecero un pregio di portare ciecamente in trionfo la loro
ciascuno s'affretta d'inchinarle e si fa pregio di vivere con loro.
con loro. -fare onore e pregio a qualcuno: onorarlo, trattarlo cortesemente
onore e precio. -fare poco pregio di qualcuno: non tenerlo in considerazione
che ha di dio e il poco pregio che fa di lui. -fare
che fa di lui. -fare pregio a qualcuno (in relazione con una
. carducci, iii-15-164: gli fa pregio il cagnoli d'avere accennato all'utilità
prima dello smith. -fare pregio d'opera, fare, ottenere il pregio
pregio d'opera, fare, ottenere il pregio dell'opera: compiere un atto,
, 1-4: non so se io farò pregio d'opera scrivendo la lettura sopra il
siri, ii-1720: farò per avventura il pregio dell'opera, quando ad imitazione de'
. e., io ho ottenuto il pregio dell'opera. -francare,
, portare, recare, valere il pregio, il pregio dell'opera: compensare
recare, valere il pregio, il pregio dell'opera: compensare adeguatamente una fatica
non ci essere cosa che meriti il pregio. b. cavalcanti, 139: portava
. cavalcanti, 139: portava forse il pregio tradurre il testo. varchi, 23-174
considera, non fa opera che meriti il pregio, ma non perde anco la fatica
capo per capo, ma non franca il pregio. pallavicino, ll-proleg.: non
non ha riputato l'autore che recasse il pregio della fatica il segnarne [errori]
. baretti, 1-363: non monta il pregio buttar via una pennata d'inchiostro di
questa sventurata, stimiamo che monti il pregio d'interrompere un momento la narrazione principale
, 1-58: non valeva certo il pregio superare gaeta: in ben altra fortezza
di semplice forma che non vale il pregio d'esser discussa. -mettere a
d'esser discussa. -mettere a pregio: cedere, alienare per denaro.
sì che l'opere tue non metta a pregio, / e gli suoi venditor caccia
-mettere, porre, recare, rendere in pregio: far apprezzare, far stimare.
, cerchino di por loro in pregio. da ponte, 328: sebbene io
renderle e più diffuse e più in pregio. -conferire dignità. g
regnare: onde bisogna che mettano in pregio i mezi per li quali ottengono la
caro che le furon poste in tal pregio. -portare ad alto prestigio d'
fra noi italici esaltò e recò in pregio con la sua omero tra 'greci o
virgilio tra 'latini. -mettere pregio in qualcosa: attribuirgli importanza. mamiani
sterminata di mondi e costellazioni per mettere pregio nel formicaio che gira e travaglia su questo
chiamato globo terraqueo. -non farsi un pregio di qualcosa: considerarlo un disonore.
i-xvm-84: i romani non si facevano un pregio di sgozzarsi tranquillamente l'ingiurie, e
virtù della dapocaggine. -non guardare pregio, in pregio: non badare a
dapocaggine. -non guardare pregio, in pregio: non badare a spese.
bella casa e agiata, non guardando pregio né pigione, facendo ogni dì deznari e
poteva avere, e non guardava in pregio. -per nessun pregio: a nessuna
non guardava in pregio. -per nessun pregio: a nessuna condizione, in nessun
, ch'è prode, / per nessun pregio / non vende onor né pregio.
nessun pregio / non vende onor né pregio. -portare, ripohare il pregio
pregio. -portare, ripohare il pregio: avere il sopravvento, prevalere,
che de la guerra / riporti mandricardo il pregio e il vanto. nannini [ovidio
et in corso portar mai sempre il pregio. de mori, 251: venuto il
buona fortuna ch'aiutato da amore riporto il pregio e l'onore della giostra.
l'onore della giostra. -portare pregio di qualcosa: compensarlo. sercambi,
, io penso che questo officio porterà pregio di quanti ne sono montati molti anni
molti anni passati. -ritornare in pregio qualcosa: dargli nuova dignità, rinnovato
, gioverebbe sopra ogni cosa il ritornare in pregio il mestier dell'armi e a rinovar
della nobilissima profession militare. -senza pregio: gratuitamente. sercambi, 2-i-319
un certo modo aver la casa sensa pregio. -con uso aggett.:
di questo erudito non è certamente senza pregio. -sopra il pregio: sommamente
certamente senza pregio. -sopra il pregio: sommamente, oltremodo. bembo
recherei e rimar- re'vene sopra il pregio ubrigato. -togliere il pregio a qualcosa
sopra il pregio ubrigato. -togliere il pregio a qualcosa: superarlo per valore,
spirante aromati così odorosi che toglie il pregio agli stillanti opobalsami della giudea, diminuisce
: ben sapete che non si guadagna il pregio senza correre. = lat.
loro qualità personali. -limitazione del pregio, alterazione della qualità di un'opera
. menzini, 5-1: in maggior pregio sale un ch'abbia pregno / 11
prèio e deriv., v. pregio e deriv. preióne, v
le tracce, / siila ebbi in pregio, e il suo furore a sdegno.
la preminenza sopra gli altri e il pregio di piacere a tutti. idem, 8-ii-185
e simili. -vino di scarso pregio che si ottiene da spremiture successive alla
bella casa e agiata, non guardando pregio né pigione. machiavelli, 766:
quel nodo, ond'è 'l suo maggior pregio, / prima che medicine antiche o
si condivide con altri. -anche: pregio, requisito, dote, dono naturale.
sanano grindemoniati. -carattere distintivo e pregio (di una cosa, di una
ancorché pure chi è reso di tal pregio in modo nessuno mai non ne abusi?
1 aulularia 'di plauto eccede il pregio anche del 'fiuto 'd'aristofane,
dare u fare dare alcuno danaio o pregio. -gerg. furto.
questa sola elezione, anche prescindendo dal pregio più essenziale dell'opera, basterebbe a
prèscio e deriv., v. pregio e deriv. presciolóso, agg
di principio, ho stimato che portasse il pregio di lunga deliberazione rassicurarmi dall'errore in
invia presente / a la sovrana in cui pregio di te, sm.
prèsgio e deriv., v. pregio e deriv. presgióne e deriv
ciò meno ingiusto. -ornare conferendo pregio virile al volto. sbarbaro, 5-59
prèdio e deriv., v. pregio e deriv. predóne, v
rare sue doti e sì l'aveva in pregio che niente gli sarebbe paruto perdere ogni
prèso2 e deriv., v. pregio e deriv. presocialista, agg
migliorare il lieri ed ebbe il pregio del tomeamento. lancia, iii-622: il
nobilissimo cognosco. -qualità elevata, sommo pregio di un'arte, di un istituto
emulare cotanti valorosi uomini o che speri pregio alcuno di lode o d'applauso. loredano
a un onore, a un riconoscimento di pregio, di valore, di merito.
di cose che tutte pretendono a questo pregio della maggior potenza e della maggior forza
leopardi, iii-351: qualunque sia il pregio a cui voi pretendiate, o bellezza o
rivolte / a la pretension d'un pregio istesso. / pur non può questo pomo
un agg. che indica il particolare pregio che si intende ostentare. de
. prèxio e prèxo, v. pregio. prexóne e deriv., v
con ingredienti, materiali, tecniche di pregio; riccamente, splendidamente; con grande
prezioso, l'avere alto prezzo; pregio, valore. agostino giustiniani,
soffici, v-5- 201: il pregio e la bellezza della stessa materia in sé
rarità, l'ottima qualità, il pregio del materiale o della tecnica di esecuzione)
, ingannato per avventura, che questo pregio di moderazione da me preso a sublimarsi
di ricco il perù, quanto reca di pregio il gange, quanto partorisce di prezzatile
; tenerla in considerazione, averla in pregio. m. villani, 9-6
sacri templi o quale arsura / scemar il pregio de l'antique mura / che 'l
). tenuto in considerazione, in pregio; rispettato, stimato, onorato (
e deriv. priègio, v. pregio. priègo, v. prego.
/ gaiamente cantando, / vostro fin pregio mando a la verdura. p. petrocchi
, i-476: tappeti inimitabili, dove il pregio e l'origine si rivelano nella iattura
: sembrano invidiare alla lingua nostra il pregio e il profitto di poter mostrare sei
fra noi italici esaltò e recò in pregio che la sua omero tra 'greci o
patrimonio. lubrano, 1-101: egli è pregio individuo de'savi santi la primogenitura di
. poipora... significa trionfo, pregio, onore, principalità e simili.
virtù, poteva difficilmente essere in alcun pregio appresso i romani e i greci.
eccetuatane la trivialità di animo, nel qual pregio ha ecceduto ed eccede la misura di
iii-190: avea de'prischi in gran pregio la geometria e la lor maniera di
pri$oa e deriv., v. pregio e deriv. prisóne e deriv.
si conservano appresso diversi signori in grandissimo pregio. chiari, i-139: madama giacinta
, / in paradiso non dè atender pregio, / anzi vi dè atender gran
strato di grasso, sono in sommo pregio tra noi. -eccezionale; superiore
grande] il cui nome e 'l cui pregio / la festa di tommaso riconforta,
ch'avrei da le donne onore e pregio; / e volentieri io ci sarei tenuta
. compagni, h-221: se buon pregio vuole avere notaro, / in leal fama
. caro, 12-i-59: io mi pregio che m'abbiate per amico, e tanto
, che un tempo son stati in pregio, divengono vili e per contrario i
anonimo, i-650: quelli c'à fino pregio di prodeza / tegno bene che grande
, suggestione profonda per bellezza, per pregio, per singolarità. lemene, i-365
grandezza, per la rarità, per il pregio o, anche, per gli effetti
plauso, in quanto molto superiore per pregio e intensità alla media o alle previsioni
anzi fugge la luce, / alcun pregio non ha. 21. far comparire
una impenetrabil castità, per questo suo pregio altera non riguardasse il resto de *
in fiorenza un forestiero indovino per picciol pregio profeta pubblicamente cose miracolose della disposizione del
d'ogni cosa profferta s'avvilisce il pregio. boccaccio, i-50: nell'animo savio
l'idea, ma ispirargliene anche il pregio, il culto, bisognava farle '
bugie. 5. valore o pregio estetico di un'opera letteraria o di
del nascere, si stima un gran pregio tra gli uomini tesser progenerato di sangue
che la seconda è da aver poco in pregio come tutti gli altri beni della fortuna
xvm mesi che vengono per quello medesmo pregio de'fiorini dieci. capellano volger.
tate / modo di veritate, / a pregio mantenere: / promettere e otenere,
nostra lungo grieve... per pregio di libbre quaranta piccioli. diene contanti tre
ne diede, / ben d'ogni pregio ti mostrasti erede, / onde fur
accomodata sopra volto non suo perde il pregio di sua bellezza, la quale in
usate propiamente veritate, / se fin pregio volete di bon- tate. g.
proprietà. -con connotazione positiva: pregio. a. pucci, 4-267 (
nella metà di mompelieri, per quello pregio che il re di francia volle, a
dall'aderenza a un dato modello; pregio dell'opera così compiuta. -di grande
serpeggiante il vizio s'abbarbica, è pregio singolare tesser ben nato, ma il mostrarlo
studio, eziandio da'suoi propi, il pregio se ne guadagni. 39.
il presente, di più o men pregio, che facevasi all'ospite.
rischi di parere falsa e di scarso pregio amplificata e quasi fatta proterva nel bagaglio
ordine, / non vado in chiesa e pregio la santa religione. einaudi, 1-7
diademi e nelle ghirlande sono di nessun pregio alla prova. 0. rinuccini, 43
facile a maneggiarsi, e perciò in poco pregio essere la dovrebbe. settembrini [luciano
meravigliose. chiabrera, i-iv-306: o gran pregio del ciel, oggi che pensi?
che l'onore / e 'l pregio sansonetto fece darsi / ch'astolfo e i
buon compagni, / che sansonetto il pregio ne guadagni. d. bartoli, 1-2-57
ciciliana, che già cotanto fu in pregio, non oscurò ne'più vicini tempi
xi-69: avere / non potè donna pregio veramente, / se gaia e bella séte
o giacomo da lentini, 418: pregio ed aunore adesa lei e avanza / ed
psicosomimètico 'che tuttavia non ha il pregio della coerenza di formazione né quello d'uniformarsi
, defraudare e vilipendere quel poco di pregio che, se non per l'opera
sarete difficil ad esser persuasi che maggior pregio si raccoglia nell'azione di chi salva una
particella pronom. compagni, 215: pregio è un miro di clartà gioconda, /
natura, che lasciò all'arte il pregio di renderlo, quando faccia mestiere,
guittone, i-18-25: vocie di vostro pregio che mi fiera a l'oreglie.
uno ingegno atto e nato a conseguire pregio e onore perire, costui merita non
quella dei saraghi, ritenuta di gran pregio... 4 carace muso acuto,
punto. palazzeschi, 4-9: è pregio inestimabile di queste colline tesser disseminate di
dottrine strane all'uso e di niun pregio al senso, ma eccelse e grandi nella
, toglieva loro in gran parte il pregio della vaghezza. magalotti, 9-1-58:
in parigi che in inferno avrìa / pregio più assai: detto è bastiglia..
, bisogna senza dubbio tenerle in alto pregio quale ingenua e limpida visione del vero.
, nota. -con connotazione positiva: pregio. -spesso al plur., per
acfdormen- tatrice. -caratteristica o pregio di un genere di espressione, di
., con connotazione positiva: valore, pregio (anche nell'espressione aggetti di qualità
- con connotazione positiva: dote, pregio, titolo di merito. -spesso al
di un artista, di uno scrittore; pregio, valore della sua opera.
qualitate / che sopra quelle ognor pregio ti dona. bisticci, 1-ii-145: fu
; che riguarda il valore, il pregio, la validità di qualcosa. stampa
umane, son quelli che diedero altissimo pregio qualitativo alla vita. -finalizzato
.. bisogna om- ninamente tenere in pregio a qualsisia costo. cesari [imitazione
costa quel libro? » e così significa pregio. vita ai francesco maria de'medici
onor, senza vergogna, / senza pregio d'altrui né di se stessi. romoli
in somaggio, il vende a metri a pregio di tanti bisanti bianchi il metro,
. parini, 445: il più bel pregio / de'miei viaggi è che senza
da lentini, n: no è in pregio di laudare / quello che sape ciascuno
ad ogni fica onore, / a me pregio divino ed immortale? 19
, 144: son quistor di tanto pregio / che fatto ànno ad nui tanto torto
il non avere essi ancor cognizione del pregio che l'oro ebbe poi e il non
pienamente in sé una caratteristica, un pregio oppure un vizio, o ne è la
-oggetto o prodotto artistico di scarso pregio. prati, 2-147: 1
suppellettile di libri e i codici, pregio e decoro delle avite biblioteche; e,
. e si raccenda / in voler pregio per onor gradire. miracoli di s.
loco alto e superno / tenia 'l pregio d'ogni nom che il mondo cole
a oggetti materiali, per lo più di pregio, atti a costituire collezioni o raccolte
-valere come garanzia di qualità o di pregio. imbriani, 4-279: il nome
de la natura ch'avete e il pregio dei suoi costumi. giovannini, 5-75:
raccontare, non di minor grandezza e pregio delle racconte. -esposto, svolto come
belli, 409: tutto il vero pregio dell'opera consiste nelle sole armonie, e
spande fra la gente / e 'l tuo pregio radoppia. monte, 1-95- 4
1-49: ah, che si raddoppia il pregio dell'onestà ad una donna quand'ella
acquistano dal tacito consenso del popolo non pregio intrinseco, ma bensì autorità. idem
bella simpli- cità ch'era l'usato pregio delle sue composizioni. qui tutto è
scudi d'oro, che ragguagliati al pregio della moneta dei giorni nostri farebbero un
capacità; che si distingue per un determinato pregio. boccaccio, viii-1-7: tra gli
ii-216: non è laude, fuor di pregio, altera, / né dignità d'
vii si ragiona, / se 'n pregio non intende e non ispera.
/ sceman di mole e più di pregio assai / le frali cose di che 'l
non pur nascondo, / ma me ne pregio e gli paleso al mondo. marino
della grecia, che era in gran pregio, si bevea parcamente, e ne'conviti
2. figur. ritornare all'antico pregio e vigore; rinnovarsi, rinvigorirsi.
.: riacquistare forza, vigore, pregio: - anche: rinfocolarsi. guittone
poi loco si scrive, e così pregio istinto nel core peggio ralluma. guinizelli
o in contesti metaforici, per indicare pregio mediocre o scarso o, anche, insufficienza
. bonagiunta, xxxv-i-276: lo gran pregio di voi sì vola pari / che fa
. goldoni, xii-810: assai di pregio / tu concedi al mio fato, /
di sì corto vedere, / che in pregio tengan favole sì rance / e di
due persone di rango diverso scema di pregio pel superiore e cresce per l'inferiore
non già le lettere, ma il bel pregio della preminenza in alcuna parte delle lettere
quella gentile / alma, che il pregio di valore antico / serba nel fior del
tragici toglieva loro in gran parte il pregio della vaghezza. gemelli careri, 2-ii-
quantità (e riveste quindi uno speciale pregio). imperato, 1-22-18: nel
un sepolcro riguardevole per la rarità e pregio de'marmi. -squisitezza di un
raschiando il segno, / del primo pregio il colpo era ben degno.
gran tesoro, per accrescerlo, alzò il pregio delle monete d'oro e d'ariento
e. visconti, 31: al pregio della forma approssimativamente cilindnca delle colonne contribuiscono
colla solita dinanzi di borghicciuolo, a pregio di fiorini xu l'anno di pigione
barone il cui nome e 'l cui pregio / la festa di tommaso riconforta,
. 3. posto in rinnovato pregio, in crescente considerazione. carducci,
da giuoco e senza prò veruno o pregio degno di re. catzelu [guevara
e contra il reame e contra l'alto pregio della sua ingenerazione e della sua familia
, e mancavagli l'evidenza, primo pregio, perché fine supremo del dire. ne
venne loro alle mani. -recare in pregio: v. pregio, n. 14
. -recare in pregio: v. pregio, n. 14. -recare la
io sbandeggio / ciascuna mala femmina di pregio, / però che senpre mai dal
saporito latino vien a costituire tutto il pregio della predica. 5. arte
palesi che le gioie stesse cedono il pregio al lavoro, non gli avevano certo
questi è rinier; questi è 'l pregio e l'onore / de la casa da
sugerio... un giacinto d'inestimabilissimo pregio, perché ne fusse adomata la corona
i-9-195: far che l'util fatica in pregio rieda / e che ne'tetti tuoi
60. essere pari per valore e pregio, stare alla pari. carducci
, 5: vedrai che non avesti maggior pregio / di due aragone illustri, in
esempio di coloro ond'è che in pregio / italia vince l'europee nazioni? /
bellezza intrinseca, ma tutto il loro pregio dipende dal trovarsi registrati in un qualche
dei 'chiosano così stortamente che mettono pregio scarsissimo nelle faccende civili e politiche e
offesi o addolorati senza regola e senza pregio alcuno. -in modo amorale.
o ellittica avrà... un pregio quando serva a rappresentar la fretta, la
, anzi facendo crescere sul mercato il pregio dei fattori richiesti: col ricavo della
, / tanto il puro tuo sangue in pregio crebbe / che a la giustizia eterna
diminuito [il monte] di pregio, non rendendo. segneri, iii-
lin guaggio, conservando il pregio e lo spirito di un'opera e
e'sieno tenuti rendermi la monta a pregio di detti buoi e la detta presta.
compagni, ii-218: barone che buon pregio vuol avere / sia sempre fedele al
è... che molto più di pregio isti- mare non si deggia l'operazione
ne dicevi prima una parola? a che pregio? -da darle via senza una replica
e, in partic., di pregio e di desiderabilità a piante, animali
. 2. buona qualità, pregio personale. -anche: predisposizione, inclinazione
abitare una piazza. 8. pregio, qualità, valore. b.
del testo. -conservare un certo pregio artistico. carducci, iii-23-401: una
cu oro o di argento, di grande pregio. gir. priuli, i-208:
signoria o sommo impero / né per pregio di gemme o forza d'auro.
scultura, / per voi restituiti al pregio antico, / quanto fiorenza e 'l bel
avvezzò la mente a quella sobrietà che è pregio raro in un retore, e raro
, ma dotato soprattutto del più nobil pregio della filosofia: la rettitudine del raziocinio
del bagno, 3-10: non è vero pregio conportare / ciò che conportan tutti,
/ ov'ogn om cade: tale pregio bene. guittone, i-25-158: in canpo
poe. idem, i-25-37: non pregio guaire sensa amare retto. ariosto, 9-56
compagni, ii-221: legisto che buon pregio vuol seguire / convien c'apprenda retto
revisione definitiva, tutta la traduzione acquisterà pregio anche dal lato dello stile, e
bello, migliorare, perfezionare; conferire pregio, adomare. -anche: far
signore. 9. acquistare rinnovato pregio, ritornare all'antico splendore (un'
: se stimi [amore] sì gran pregio il racqui starmi, /
rigor del verno spoglia d'ogni lor pregio li alberi, l'interna virtù non offesa
lontana. mamiani, ii-24: il pregio che ancor rimane a quel libro mi
se medesima per denari, a ogni pregio, a qualunque la chiedesse, questa tale
ogni nostra scrittura, perché salga in pregio di veramente bella, sia corretta e
, quand'ella scherza, / porre in pregio, onore e stima, / poi
essendo eglino fregi e ricami di molto pregio che servono a'dicitori e ad altri
arricchiscono un'opera, ne completano il pregio e il significato. b. croce
o per passatempo o lavori di poco pregio. = frequenti di ricamare.
. leopardi, iii-351: qualunque sia il pregio a cui voi pretendiate o bellezza,
/ con magistero tal che perde il pregio / de la ricca materia appo il lavoro
ricchezze. 4. risorsa, pregio, vanto o, anche, appagamento
anonimo, i-650: quelli c'à fino pregio di prodeza / tegno bene che grande
. 2. per simil. pregio, valore. cione, ii7b-6:
, / tutte le cose ricce sono in pregio, / e il riccio in della nocciuola
angoli. 7. sontuoso per il pregio del materiale e per la raffinatezza dell'
, né ricco che posseder vertù, né pregio già che 'n valore operare. menzmi
iacopo nicolai fisico... per pregio di fiorini ducento xxv d'oro le infrascritte
gran barone il cui nome e 'l cui pregio / la festa di tommaso riconforta,
la nostra accademia, dell'onore e del pregio di nostra lingua riconfortatrice, tra '
e i segni co'quali dimostrasi il pregio in cui tiensi il bene avuto o il
: io, cui non era mezzanamente in pregio quest'arte del colorare (sì come
, mi fece vendita del detto terreno per pregio di fiorini 75 come fu la prima
cor poi trova / che 'n più pregio salite / s'a far riconsentite / me'
, che le mie rime intero / pregio otterranno, ove con stil vedrassi / di
, i-18-22: ma vocie di vostro pregio che mi fiere a l'oreglie e ricor-
: l'onorevole gonella, del quale pregio l'ingegno e che sono dolente di
che ogni nostra scrittura, perché salga in pregio di veramente bella, sia corretta e
traditor malvagio ricreduto / mai non portasse pregio di reale. 7. locuz.
sforma, onde le merci / hanno del pregio lor norma o matrice. g.
: tu sai che bellezza è breve pregio, / che, qual fior, presto
si ridica / in francia o dove in pregio è cortesia, / che si fugga
: l'anno dinanzi di ridonava gran pregio. casoni, 3-34: così visse e
fatto). -anche: ritornare al pregio, allo splendore di un tempo.
. -ridursi a niente: perdere ogni pregio e valore. tommaseo, 2-i-72:
a una simile disistima e fare in pregio montare e in altezza di stabile riputazione
o nullo facendo credere che sia di pregio. -anche assol. viani,
prudentissimi riflessi, non accresce punto di pregio e può suggerire ad altri materia di malignare
un maiale / esportando tessuti di gran pregio / rigenerando lana dagli stracci / di
, 1-i-53: a proposito di questo pregio dei termini osserverò che avrebbe gran torto chi
non comune (una caratteristica, un pregio). luigini, xlv-241: -dal
tratta con cura per il valore, il pregio; che si tiene da parte per
gran burbanza, / e se 'l pregio de'leali amanti / non mi rilevan,
o anche una qualità positiva o un pregio, talora portandolo a conoscenza di altri
ogni nostra scrittura, perché salga in pregio di veramente bella, sia corretta e
3-67: il minuto carbonchio, il cui pregio rilucentissimo si stima ne la picciola minutezza
rimanente. -ciò che ancora permane del pregio di un'istituzione. martello, 6-iii-447
rimanendo gli altri di nullo o di poco pregio. de mori, 6: roderico
vale rimanere perdente, mostrarsi inferiore di pregio o di vantaggio, ci sia gara o
. il poco (privo di valore, pregio o, anche, di consistenza)
connotazione spreg.: lavoro privo di pregio. domenico da prato, lxxxviii-i-511:
sì, sì, men vanto e pregio / di lodar primavera: / ella fa
donzella, xxxv-i-436: ornato di gran pregio e di valenza / e risplendente di loda
di loda adomata, / forte mi pregio più, poi v'è in piagenza /
arrighetti, xxxvii-3-122: di quanto maggior pregio debbe esser tenuto quel dono da dio
-di soggetti inanimati: avere diminuito il pregio, il valore; avere scemato lo
dia più, si dèe concedere di par pregio a quel primo offe- ritore.
poter suo rimettessero. -rimettere in pregio a qualcuno: rendere nuovamente gradito,
vada, / ove me a cato in pregio rimetta or la mia spada.
, i-19-45: lei già rimiro e pregio / quasi dono celeste. d'annunzio,
. 8. perdere via via pregio, importanza, grandiosità; farsi misero
2. figur. accrescere il pregio. domenico da prato, lxxxvin-i-554:
saggio di savere ornato / in cui pregio ed onore era e valenza, / la
, / d'ogni altra donna di pregio laudato; saggia, gentile, core aumiliato
sei, / che non dovesse su'pregio tornarmi. giusto de'conti, i-121
gioverebbe sopra ogni cosa il ritornare in pregio il mestier dell'armi e 'l rinovar la
un cospicuo numero di persone per il pregio, l'importanza o altri valori intrinseci
cose in rinomèa di grazia e di pregio: e queste cose non sono sì nomate
parigi a volo, / ch'ogni pregio rinserra, / come se deggia solo
carattere; umiliare il valore, il pregio personale; impedire che si esprima liberamente
che ne risulta suol vincere assai di pregio l'eccesso d'una sola di quelle
solea sormontare / ogn'altra di fin pregio e valimento, / su'sfogliamento ornai
2. figur. far diminuire di pregio, di considerazione, di stima.
. 3. figur. perdere di pregio, di stima (una persona o
e de la notte raro / immortai pregio, a cui le stelle intorno /
come tavole fuori testo in edizioni di pregio. arneudo [s. v
gentile, 1-237: l'idealismo ha il pregio, non il difetto, del misticismo
tu sai, robboni o cavalli di pregio da mascararti, fanne quello conto che ne
: questi è rinier; questi è 'l pregio e l'onore / de la casa
antico onor di marte e 'n pregio il tomi, / e per noi riposar
quel rispetto al sesso che costituisce u pregio di una ripulita società. alfieri,
altro, carattere di maggior valore, pregio, importanza (un'attività).
fama, per ricchezza, per qual sia pregio; talvolta per difetti, per vizi
vicino all'indifferenza. 9. pregio di un'opera letteraria. cesarotti,
se la scelta dell'eroe forma il pregio principale del poema epico, qual risalto non
, è impossi- ile gustare il pregio di combatterlo e superarlo. cesarotti,
servire, / ca 'l suo pregio 'nalzando / lo suo viso mostrare /
: ch'un superbo in sì vii pregio m'abbia / che di non esser dio
più che in ogni altra (un pregio fisico). d'annunzio, iv-1-829
, x-199: appresso ai quali risedere il pregio e l'autorità della lingua toscana.
del vario vestir quello è più in pregio / tra i miglior cava- lier che
e 'l mese e 'l dì e 'l pregio e 'colori de'vini de'quali
, non può rappresentar a bastanza il pregio suo, mentre se ne giace nelle sue
riprendere vigore (la virtù, un pregio). iacopone, 60-38: puoi
virtuoso a cagione di questo suo bel pregio sia rispettato sempre dalle sciagure. goldoni
un abito, un oggetto di pregio. -non danneggiare una pianta.
ripari, vanno a male cavalli di pregio e di rispetto. pacicheui, 5-99
. perfetto; elevato, eccelso (un pregio, una virtù, un modo d'
e beati, a'quali non adorna ne pregio di martirio, né nuovo apostolato o
e luogo a maestro giglio ser cambi per pregio di fiorini octocento cinquanta netti. e
-di limitato valore economico; di scarso pregio (un oggetto). ammirato
di panno verde a borsel- lina per pregio di fiorini ventuno e mezzo. archivio dell'
donna] non potea, / se suo pregio valer dèe chiaro inge gno
le tavole a olio... rendono pregio ed ornamento a quella magnificentissima cappella,
pitture per accrescerne il credito e 'l pregio ritoccava. algarotti, 1-vii-147: quasi
ancor: per tal donzella / nessun pregio è bastante, e più non puoi /
io non tenghiamo quei poeti in sommo pregio, e singolarmente molière, quel gran
a musaico e altre cose di gran pregio. alfieri, 7-51: quel ritratto mio
argento / e d'oro; in tanto pregio era tenuto / che beato pareva /
/ là ov'è tutto valere, / pregio ed onor, larghezza e cortesia
mia non è da tenerla così in pregio, né che voi vi roviniate per
intenzione dell'artista; che ha notevole pregio estetico; che è accolto con favore
vostra stessa persona innalzato a sì gran pregio: quanto più avete del virile, tanto
/ aiamente cantando / vostro fin pregio mando a la ver- ura.
valore, facendo credere che sia di pregio o di buona qualità; rifilare.
con qualcuno: avere mo- roba di pregio, di valore, preziosa: ori,
oggetto, opera o persona di particolare pregio e bellezza. buonarroti il giovane,
fatto dorotea a sottrarre le robe di pregio ai rischi della guerra. -roba
mano, siccome platone e altri autori di pregio, notato tutto e postillato. buonafede
colonne, senza grazia e senza alcun pregio d'ordine. d'annunzio, iv-2-1018:
i romani... ebbero in pregio i fichi lidi che sono rossi..
. compagni, ii-221: se buon pregio vuole avere notaro, / in leal
): panno di lana grezza di scarso pregio, spesso e di colore naturale,
rea, perché a colui / solo il pregio si dèe che ardito e forte /
mai aspettare che l'abbassi del primo pregio che si rompe, perché se pure ella
vivande, che fa il lusso ed il pregio del trattamento. lucini, 6-141:
monche, sono nondimeno tenute in pregio. nannini [ovi dio
pigliano quel lustro che dà loro l'ultimo pregio e compimento. -che è
tira fuori cose nobili e di qualche pregio quando sono di tipo roussoiano, placcate
, le mancherà e e pregio dell'arte, le mancherà quell'aere sereno
nero è raccolto et è tenuto in pregio. 2. luppolo (humulus
irritata. 36. privo di pregio stilistico; che non si eleva al
. -per dare la misura del pregio di qualcosa. piovene, 15-127:
142: di valor portate maggior pregio / che non fa il buon rubin
: nome di vino toscano di molto pregio, simile al chianti: più austero e
gonna / e del sesso imperfetto eterno pregio, / de l'inferma virtù stabil colonna
, / de l'età ruginosa unico pregio. 5. per simil.
tanto odora / che per lei suo pregio perde / la brunetta / mam- moletta
sua. bontà ronica / in tanto pregio camilla saliva. s. giovanni crisostomo
vita de'ruricoli fusse istata di puoco pregio, democrito, socrate, menandro, aristotele
... possessioni e beni rusticali di pregio e valore di fiorini secento d'oro
tua cortesia il compatirmi e sarà non volgar pregio della mia fatica, se, intenerito
. muratori, 8-i-198: un bel pregio di qualunque libro si è quell'avere
razzo. carrer, 2-642: alcun altro pregio ti voglio concedere, a patto che
si fatte pietre che, a convenevole pregio vendendole e ancor meno, egli era il
ruvido o, comunque, di scarso pregio. faba, xxviii-16: le toe
con valore agg.): di poco pregio, di poco valore (una cavalcatura
-figur. quanto è vile e di poco pregio. iacopone, 71-21: de paglia
! se pur di tal opra il pregio intendi, / sdegnando ogn'altra men
volta detti / quei versi perderebbero ogni pregio; / poi sarebbe un'offesa, un
cioè lingue che con mal dire invulano pregio e lode ad alcuno valente poeta u
, compravano stabili e la spacciavano al pregio grande, in fraude e danno del
mantova, uomo di cui il minor pregio era il sangue, ne fu saettato.
, / con cortesia e con fin pregio altero, / alcun om no'nde poteria
giuoco. groto, 1-46: il pregio di lei lucerà il dì e la sera
ed arrivato da costui e dimandatolo del pregio del pesce, esso più zotico che prima
com mercio, di grande pregio e valore, e fu spesso
, xliii-12: chi donna non voi pregio / come l'amaro in sale.
in quell'altra alzandosi e salendo in pregio. vasari, 1-3-145: l'anno 1401
in onore, in potenza, in pregio, ecc. ìnghilfredi, 389:
adornata risplenda / di chiara lode, di pregio e valore. petrarca, 104-6:
/ cosa onde 'l vostro nome in pregio saglia. filenio, 1-142: alcun
.. i ché chera - vostro pregio orato sommo / non mi fera -più mai
or mi sete / di quell'ond'ogni pregio in terra avete? boterò, n-21
alimentazione ricca di crostacei; ha maggiore pregio alimentare e valore commerciale di quella tradizionale
là e supplementi a questa edizione un pregio sufficiente per renderla necessaria. di prefazioni
giusto, / sì n'ha bon pregio tosto: / ché qual de lui poi
mai aspettare che l'abbassi del primo pregio che si rompe, perché, se pure
che... e'sia saltato di pregio ad 120 ducati. -aumentare il
ombre nere, / il cui bel pregio fu grazia e podere / di non
4. figur. importanza, pregio o utilità del risultato di un'attività
da vendere al salumaio: di nessun pregio, privo di interesse. carducci,
l. adimari, 71: qual pregio avrai di posseder virtute / col nostro
: più d'un cigno canoro è in pregio un'oca, / e più vai
compagni, ii-222: medico che vuol pregio aver bono / disponga la sua forma
limpidezza e il bel colore rubino hanno alcun pregio. vini, però, di consumo
/ molti di vita e sé di pregio priva. / sanguinoso esce de la trista
mattea... non è auno medesimo pregio che l'altra; anzi vale molto
: due sono le frutte di maggior pregio nell'isole; e amendue nascono ne'boschi
ch'io sapesse avanzare / lo suo gran pregio infino oltra misura. testi fiorentini,
il lor colore. -qualità o pregio che contraddistingue un'opera letteraria o teatrale
saporito latino vien a costituire tutto il pregio della predica. c. carrà
satrapi una fila, / gente di pregio e d'alta condizione. brusantini, 35-75
sazievole. bacchelli, 2-xxv-362: il pregio in cui tengo il gusto e il talento
e fa tutte le spezie sbalzar di pregio al di dentro, son piaghe tali per
ricevuto graziosamente, perché la virtù ha pregio in ogni luogo. ser giovanni,
io sbandeggio / ciascuna mala femmina di pregio, / però che senpre mai dal
vanni la detta anna sua schiava per pregio e prezzo di fiorini sesantadue nuovi,
. -superare in valore; avere maggiore pregio. algarotti, 1-vii-127: di grandissimo
. algarotti, 1-vii-127: di grandissimo pregio altresì è una picciola pittura del medesimo
e simili colori scoloriti non sono in pregio. lomazzi, 360: non eran
era il più vechio e sbocato, per pregio di lire sedici. g. de'
improduttiva, facendo credere che sia di pregio. einaudi, 1-349: la regione
superi. scadentissimo). di scarso pregio, di cattiva qualità, di poco
, usato anche come materiale ornamentale di pregio); incrostazione, intarsio di tale materiale
: gareggiò [giovanni da cascia] del pregio della musica col bolognese nella corte scaligera
nrintaglia, / del pennel di natura il pregio agguaglia. imperiali, 4-431: né
: né men de lo scarpel qui 'l pregio essalti / del vivace pennello, anzi
avere di gran lunga minore importanza o pregio di qualcuno o di qualcosa. dominici
'scampolo'. lo scampolino può avere il suo pregio e essere desiderato; lo scampoletto può
a paro) o un difetto con un pregio. guicciardini, i-159: l'artiglieria
solo non iscapiterà, ma acquisterà nuovo pregio. pirandello, 8-439: il decoro
inferiore rispetto ad altro per qualità e pregio (un'opera d'arte).
un di guido, nulla parea scapitarvi di pregio. tarchetti, 6-ii-129: la mia
8. limitazione del valore o del pregio di un'opera letteraria o artistica o
né positura né affetto che scemi il pregio alle sue figure: egli dà loro
masserizia ingombrante e di poca utilità e pregio; cianfrusaglia (e spesso è usato
ho vista cosa che monti troppo il pregio d'essere scritta al paese; pure
sì mi scarno / ebbi di giostra il pregio e di battaglia. peri, 14-9
poco ragguardevole o quasi privo di ogni pregio (un merito, un riconoscimento,
chiabrera, 1-iii-36: quale scarso non darassi pregio / del forte curzio alla mortai carriera
, sf. ant. scritto di poco pregio. n. franco, 4-145
scartissimo): scadente, di poco pregio. bettini, 1-326: guarda,
usato [il miele] e tenuto in pregio dagli antichi, e credo meritevolmente,
ogni altro scavalcato. -superare per pregio, valore, grandezza, qualità o
scellènzia, sf. ant. eccellenza; pregio, valore. pagliaresi, xliii-45
alla sceltezza dell'argomento il non volgar pregio della novità. f. m. zanotti
offerendo loro le condizioni di scemare il pregio alle biade, i patrizi si torrebbero
tutto il regno fu scemato il pregio d'ogni moneta d'ariento la metà
-non rilevare quanto sarebbe giusto un pregio, svilire il valore di qualcuno;
{ { 12. attenuare un pregio o un difetto di qualcosa. castelvetro
-far risultare inferiore alla realtà il pregio o il valore di qualcosa.
troppo ne scemerebbe vostra gran loda e pregio, se in voi non fosse libertà quanta
scemati di condizione. -perdere in pregio, in valore o relativamente a una
dello scrittore non buono dovesse scemar molto di pregio. filicaia, 2-2-171: mentre del
e e ù di pregio assai / le frali cose di che 'l
mie onorate gloriose imprese / scemar di pregio a tuo voler non ponno. scalvini
, i-22: vino greco si vende a pregio di tanti perperi la botte di mena
possa / ad un sembiante lusinghiero il pregio / dovuto alla virtù. 2
quale... si fece più volte pregio di occultamente manifestarsi scettico e pirronista molto
scorno, ohimè, forse in bramando il pregio / di chiara fama, avrò nel
, 8: le cose di maggior pregio passarono a rialto, dove speravano poter facilmente
che può bene spesso avere un grande pregio. tali sono, per esempio le 'fughe
soderini, iii-507: ebbero in pregio gli antichi le noci...
, fianchi e pancia, ciascuna di vano pregio. 3. per simil. sommità
, vendesi cotesto cassone? a che pregio si dà? ». l'altro:
-autenticità. cesarotti, 1-vi-210: questo pregio singolare di rappresentar la natura in tutta
posti di queste contentezze, ora il pregio della schifeltà onorando, ora i frutti della
di certe direzioni di cinematografi e pregio maggior tutto lo schiomi. del
. figur. sminuire una qualità, un pregio. imbriani, 6-30: il 'caro
opere, anche prolisse e di scarso pregio. a. f. bertini,
, es'hanno in somm'onore e in pregio. / ulivastra è la mora;
i-xxix: non possiamo tenere nel debito pregio l''agamennone'... scompagnandolo dalle
senza o che abbia perduto da sé il pregio per cui se ne aveva caso
cibo dello spirito. -privo di pregio, insulso. -anche in espressioni di
speciali streghe e maliarde, tenute in pregio ai sacerdotesse. capuana, 1-ii-71: «
qual s'aggiugne in suo lavoro / pregio a gemma se a ruota si condanni /
tansillo, 7-64: benché all'uom che pregio et onor brama / di se stesso
romano, ci donano a conoscere il pregio della virtù non essere così a prima
o aver trovato cosa alcuna di gran pregio. -non aver scoperto l'america
la vò confermare, han pure singoiar pregio appo noi. pirandello, 10-142: le
offesi o addolorati senza regola e senza pregio alcuno. crudeli, 2-75: ahimè
casto, 1-169: non ha in pregio già il glorioso volar della fama chi,
una fortissima cittade, ria / vostro pregio per arte / come lo mare per lo
argomento, che consente la * 1 pregio e 'l vanto, / che mi siete
reso oggimai de'più triviali potrà avere il pregio della per il sensibile e la
, ognuno che ha, come mi pregio di averla, libera mente, può
dir contra il nimico / per torgli pregio e porlo in me'scredenza. guerrazzi,
, cioè proprio nella -sminuire il pregio o l'attendibilità di un'opefigura geometrica
scrivendo cose di pòco o niun pregio. mazzini, 52-248: cara, se
la sua scritta offerto farla a minore pregio. cantini, 1-9-44: faccia nota di
= peggior. di scritto2. pregio. folengo, i-n: di quanti
per iscritto tutta la mercatantia e il pregio di quella, l'altezza d'uomo o
, compagni, ii-219: se buon pregio vuole aver rettore, /...
. opera, scritto di non grande pregio (anche in espressioni di modestia).
grecia tutti i dialetti erano in egual pregio ed usavansi dagli scrittori senza scrupolo,
e pigrissimi animali, compri con un pregio grande, ne'quali quella stessa varietà
sculti / e sette scanni eguai di pregio e d'opra. tasso, 10-64:
. guittone, xi-26: om che pregio ama e po, / più che
in quel momento aveva sentito il divino pregio del 'dono'... scosse da sé
di dignità; privare di onore, di pregio. petrarca, 326-5: or hai
6. ignobile; trascurabile, di nessun pregio, valore e importanza (con partic
cioè pura, salvini, 39-iv-187: sommissimo pregio è delle lettere per li scuri pensieri
diremmo buffoneria. metastasio, 1-iv-585: pregio poetico... di aver libepanigarola,
da me sommamente gradite e tenute in pregio. 2. in modo da
-figur. stucchevole e di scarso pregio (un'opera). - anche
: questo è quaggiù sol mio / mirabil pregio, altrui da sé in un punto
vostra gente onrata non si sfregia / del pregio de la borsa e de la spada
buon duce, / bene imitando, è pregio. gualdo priorato, 2-ii-15: gli
alla stecchetti, epperò non ha il pregio della novità. potevi del resto scegliere meglio
posero in dubbio a cui / devesse il pregio di più laude darsi. badoaro,
tutta la virtù e la costanza e il pregio della gioventù de'romani era cacciata fuori
possa / ad un sembiante lusinghiero il pregio / dovuto alla virtù. visconti venosta
alle successive lavorazioni. han primo pregio / de'quai le forme son simili assai
. sannazaro, iv-289: ecco qui 'l pregio, / ecco qui l'alto segio
al tuo vago pallore / la rosa il pregio cede, / che per lo scorno
vantando il fatto, di fama riceve pregio. ovidio volgar., 6-738: l'
compagni, ii-221: legisto che buon pregio vuol seguire / convienc'apprenda retto iudicare,
. compagni, ii-219: se buon pregio vuole aver rettore, / siegua sua
prescelto per la qualità, per il pregio, per il valore; eletto.
che, quando non amo e non pregio più una persona o una cosa,
: dare a credere che qualcosa abbia pregio quando non ne ha. moneti,
lezione el mio libretto, non è pregio della semenza, ma del terreno.
: terreni or- tivi e seminativi acquistarono pregio di fabbricativi. sol limitati
, sm. varietà di opale di minore pregio, opaca e di durezza moderata,
5. ciò che ha scarso o minore pregio o valore. fausto da longiano,
son sì sennato / che 'l vostro pregio a me si convenisse. serdonati, 8-84
amasse alcuna cosa e la tenesse in pregio e ne avesse molta cagione, io
-considerazione puntigliosamente elevata di un proprio pregio o merito. pavese, 8-223:
in sede giudiziaria o pronunciato sul maggiore pregio fra più persone o cose o su verità
4-260: scorno a te cresci e pregio a me: tuo nero / velen disfoga
. alfieri, xiv-2-197: il primo pregio dell'uomo è il sentire; e le
di se medesimo impedisce l'aver in pregio veruno. rosmini, 1-183: l'anima
giordani, vii-28: gl'italiani dèono acquistar pregio dalle lettere e dalle arti, senza
per indicarne la dozzinalità, lo scarso pregio). -anche: attuato in tale
tanto / valor si chiuda o perché il pregio porti / del greco,
piùserpeggiante, il vizio s'abbarbica, è pregio singolare tessere ben nato. segneri,
, dicendo: « o aronne tal pregio, o non si venderà mai ».
/ là ov'è tutto valere, / pregio ed onor, larghezza e cortesia.
luccio color pulce ch'egli pareva tenere in pregio come fosse il serviziale dell'abate anton
convito dileguata e disfatta una perla di tanto pregio che con la sua compagna fu apprezzata
un filato e successivamente un tessuto di pregio. -anche: il tessuto stesso; panno
degli altri filosofi dogmatici, riconobbe questo pregio nell'uomo. foscolo, xviii-115: chi
osservarono così bell'intagli ad oro edi tal pregio che confessarono non aver mai veduto in
disprezzare, disdegnare qualcosa, sminuendone il pregio. salvim, v-5-5-6: introduce marte
e sfavando qualcun altro candidato di molto pregio io mi sento mosso a rallegrarmene con
quella tazza che la fece di maggior pregio assai che ella non era. sarpi
: se vuoi lavorare altri cofani di men pregio, incollali prima e impanna le sfenditure
intellettuale di una persona; qualità, pregio. pallavicino, 6-1-42: io posso
ii-216: non è laude, fuor di pregio, altera, / né dignità d'
iù vii si ragiona /, se 'n pregio non intende e non ispera; e
quei mezzi ch'essi veggono essere in pregio appo il pren- cipe, cioè con
superi, sfoggiatìssimo). sontuoso per il pregio del materiale e per la raffinatezza dell'
solea sormontare / ogn'altra di fin pregio e valimento, / su'sfogliamento
. bellini, 6-155: credendo di seguir pregio e contento, / guarda che fera
compagni, ii-218: barone che buon pregio vuol avere / sia sempre fedele al
gente onrata non si sfregia / del pregio de la borsa e de la spada.
odorati rami il gelo sfronda, / pregio il tosco sermon che tanto abbonda /
. l. bellini, i-151: pregio fosti di cent'altre [virtù] e
altre [virtù] e cento / e pregio e specchio immortai ne sarai, / di
o peggiore degli altri, essono di pregio ». lanci, 3-37: subito che
mi sgioièllo). letter. perdere pregio, valore. bresciani, 6-ii-407
se medesima per danari, a ogni pregio, a qualunque la chiedesse; questa
: i romani non si facevano un pregio di sgozzarsi tranquillamente l'in- giurie,
, 39-iv-187: per dir vero, sommissimo pregio è delle lettere che, quantunque in
vano, inconsistente altesperienza diretta (un pregio). aretino, 20-255: a
-tenere conto di una qualità, di un pregio. poesie bolognesi, v-341-0: se
principato, il lustro del sangue et il pregio dell'allianze;... per
madre natura, / perch'afagiuoli avea tal pregio dato, / degli occhi gli formò sulla
, per rilevare l'eccellenza e il pregio di un cibo o di un vino.
le vinte dee, / e di tal pregio ornata. carducci, ii-14-240: a
/ doro e di gemme arnesi di gran pregio, / che lo foscolo, ix-1-562
, incomparabilmente più dottae in maggior riverenza e pregio in tutto il regno, dove la
144: anche se niuna gloria e niun pregio e niuna memoria ci verrà tenuta,
soria o fenice dove nasce sopporta il pregio a cuocerlo, tanto è difficile la sua
ci parrà, credo, cosa di piccolo pregio, quanto al presente, e di
: o de la tua cremona amabil pregio, / redenasco gentile, / a mercurio
e voi che 'l sapere avete in pregio, per dio non date al mio parlare
quella perspicacia gentile che è pure un bel pregio del tuo singolarissimo ingegno di donna.
un complimento, - sminuire il pregio o il valore di un'opera facenecc.
. io. sminuire il pregio o l'importanza di qualcosa.
selva o poggio o fiume esalti / suo pregio, o fronda, e sol si
: quegli che si vanta / di fin pregio si smanta. = comp.
/ lo tempo passa, suo pregio non vale. siri, 1-vii-226: pensavano
e sfronda e sfiora / ogni tuo pregio, e con amaro ciglio / scorgi l'
, 14-69: qual suol smeraldo d'alto pregio e ornato / d'imagin diva ne
/ per cui di siracusa / ha maggior pregio la tebana manto. manno, xvii-29
ora si sta qui il poverello annoverando il pregio della sua non industria, ma æl
stima di una persona; deprezzare il pregio o il valore di un'opera.
con la fretta sminuì alle opere il pregio. oriani, x-7-126: l'ideale ultramondano
sminuita. -considerato di minore pregio o interesse (un'opera d'arte
. -in partic.: avere minore pregio artistico (un'opera di un autore
. non trovate voi l'estremo d'un pregio altissimo, qual è quello dell'amor
nelle parole. 17. sminuire il pregio o anche la gravità di qualcosa;
furono sempre e sono tenute in maggior pregio fi persone gravi e sode che le
i-476: tappeti inimitabili, dove il pregio e l'origine si rivelano nella fattura
l'aggiunta di una sostanza di poco pregio sia essa un elemento naturale del prodotto (
3. superiore; che ha maggiore pregio. c. gozzi, 1-1066:
i-9-195: far che l'util fatica in pregio rieda / e che ne'tetti tuoi
costumi. lomazzi, 4-ii-92: il pregio di formar i corpi venerei, cioè
-non valere troppi soldi: non avere molto pregio. galileo, 5-161: oh questa
.]: cosa di poco o nessun pregio: non vale un soldo. fenoglio
, gloria ed onor, merito e pregio, / oltr'al subietto di mondana prole
-eccellenza di una qualità, di un pregio individuale. spontone, 1-130: il
che rivela grande maestria, che ha grande pregio (un'opera). bisticci
cignale; il domito è in minor pregio, e nella nurra ve n'ha una
ultimo lavoro del maestro. il maggior pregio di questi 'dialoghi'sta nell'aver tolto
: il trionfo del 'solista'di gran pregio, dunque, dell'individuo eminente sulla
ed altra gente sollazzevole non tenne in pregio, anzi sprezzò. soffici, v-2-388:
molte e gioie belle e di grande pregio e buona somma, le quali erano in
. che eccelle su tutti gli altri per pregio, bellezza, valore (un oggetto
da lentini, 56: in voi è pregio, senno e conoscenza, / e
1-7-51: per quanto io abbia in sommo pregio quel vocabolario e lo stimi degno,
-che caratterizza un oggetto di grande pregio. bonrizzo, lii-13-65: tu,
anche, facendo ricorso a materiali di pregio. s. maffei, 5-3-177:
bevande. - al figur.: pregio di una dottrina, di un insegnamento filosofico
che soppesi nella mano una cosa d'inestimabile pregio. alvaro, 11-215: le ragazze
, di tutto conpiuto savere, di pregio coronata, degnia mia donna conpiuta, guitton
culturale, scientifico, per intensità, pregio, importanza o efficacia. tolomei,
poi che a me pare sopravanzi ogni altro pregio di questo uomo apostolico si è aver
per estens. superiorità di valore, di pregio, ecc. (e anche l'
agg. che è di qualità, pregio, valore straordinario (una condizione,
. (soprav dote, pregio, valore straordinario, che supera tutti gli
ricavare un'opera o un manufatto di pregio e valore da qualcosa che ne è
da cosa di poco o niun valore o pregio cavarne cosa d'importanza.
dessero per vinti a'poeti, quanto al pregio dell'arte, avrebbero potuto vendicarsi e
). chiaro davanzati, vii-62: pregio, valore e caunoscenza / in voi
prefisso, o, anche, il pregio, il merito di qualcosa (un
... e vendonsi tutti a pregio di tanti reali d'oro il panno alla
che dei futuri / casi predir teneva il pregio e 'l vanto; / e d'
! se pur di tal opra il pregio intendi, / sdegnando ogn'altra men gentil
il sopraccarico... compera a quello pregio che e'può, anzi a quello
udi- tore un epiteto che ricordasse un pregio del corpo. carducci, ii-12-121:
peso e ingombro e per lo più di pregio (una merce, le suppellettili)
taluno addirittura indigente. -in minore pregio di. verga, 1-86: ha
.): di poco o nessun pregio (una merce). f.
cui l'uomo ripone il più alto pregio, dell'intransigente abito morale, del delicato
invia presente / a la sovrana in cui pregio dimora. alamanni, 22-57: or
. 2. che eccelle per pregio e qualità tecnica. c. gottuso
. superiorità indiscussa, maggior valore e pregio. soderini, i-501: volendo fare
. 7. che eccelle per pregio e bellezza, per perfezione di fattura
sapeva. -superiore per qualità, pregio, importanza (una virtù, una
assoluta, massimo valore, importanza o pregio di una virtù, di una qualità,
caratteristiche o fattura mirabile o di grande pregio e bellezza (un oggetto, un
sale in otto giorni tutto si spaccia a pregio di mitigalli = deriv. da
per tutto il regno fu scemato il pregio d'ogni moneta d'ariento la metà e
, compravano stabili e la spacciavano al pregio grande, in fraude e danno del
gente onorata non si sfregia / del pregio de la borsa e de la spada.
7-129: il nome... di pregio onusto in calma / navica intorno e
spirante aromati così odorosi che toglie il pregio agli stillanti opobalsami della giudea, diminuisce
). pallavicino, 1-242: il pregio del ben trattar la filosofia parmi simile
persone o a esse attribuito (un pregio, una virtù, anche un vizio,
carte / e di stilo che tolga il pregio a marte. baldi, 252: ove
mi séte e lauro e clio, / pregio e valor, ond'io lieto e
comperare: non ti inganni mai lo 'ngordo pregio, vogli sempre iscritte ispecchiate. f
se non di gemme del più raro pregio, almen almeno di diamanti legati nell'oro
seguir voi fora, alma gentile, / pregio del mon do e mio
. compagni, ii-219: se buon pregio vuole aver rettore, / siegua sua legge
mano: sarebbono per questo tenuti in pregio maggiore? manzoni, pr. sp
in questo fragilissimo / di bellezza lor pregio. monti, x-4-231: nell'amor.
parini, 445: il più bel pregio / de'miei viaggi è che senza un
/ tanto il puro tuo sangue in pregio crebbe / che a la giustizia eterna il
dagli animi loro. -stemperare il pregio di uno scritto; non curarne più
sperderlo, e che giudicò di qualche pregio i due frammenti pubblicati e in parte
a voi tutto / di cotanta vittoria il pregio e 11 frutto. mazzini, 14-386
. figur. virtù, qualità di gran pregio. s. bernardino da siena,
interpreti. muratori, 8-i-198: un bel pregio di qualunque libro si è quell'avere
; rifulgere (una qualità, un pregio, un talento); mostrarsi con
questo proprio proposito nostro che porti il pregio. -semplice, non composto (una
dolce scorno / a chi l'un pregio e l'altro aver presume / sin che
l'onta e 'l dispregio / desi dir pregio / per me, e cosa che
nella speranza che un oggetto di qualche pregio si sia nascosto al loro sguardo.
l'aure del tebro, mi farei un pregio singolare di attestar al vostro corpo la
spirito dell'opera. -valore, pregio di un componimento. aretino, v-1-336
grazioso il discorso, applicando a un pregio affatto secondario del pensiero una voce che
cesarotti, 1-i-85: di assai minor pregio... sono le frasi proverbiali
maggior affezione a quelle ove sia minor pregio d'arte, per assicurarsi di non
che voglia perdere, non che il pregio e l'uso, anche la nozione,
. perfetto, elevato, eccelso (un pregio, una dote, una virtù)
gran sangue, onde splendete, / col pregio di grandi opre anco ornerete. g
splendido. -che è di gran pregio, di ottima qualità, di eccellente
figura retorica); che ha grande pregio artistico e perfezione formale (un'opera
corso è 'l ciel secondo, / pregio e splendor de'popoli di giano. sacchi
10. elevatezza, sublimità di contenuto, pregio artistico, perfezione formale di un'opera
ciro di pers, 3-70: là dove pregio uman di rado sale /...
son di più splendore e di più pregio che l'oro, senza volerci aggiugnere quelle
e co'gli odori suoi / contende il pregio ai pingui aromi eoi. gatto,
voce tutto il vigore e lo spoglia del pregio suo proprio. cesarotti, 1-xl-2-6:
partic. di non riconoscerle alcun pregio stilistico. peculiarità o di elementi
diverso dominio, onde se a minor pregio del giusto saranno considerate le proprie in
un'opera architettonica con dipinti di scarso pregio. nieri, 2-265: gli spataffi
sporta, come vegnono di spagna, a pregio di tanti soldi di sterlmi la sporta
bensì la vittoria senza scapito del proprio pregio unirsi agl'inganni, ma non gia-
labore: / ché quegli è de lo pregio dis'ioso / che 'l si
d'ogni mia sostanza pretesi darle qualche pregio, benché scarso, per renderla non del
bell'intagli ad oro e di tal pregio che confessarono non aver mai veduto in
e negligente / a cui abbella buon pregio seguire. dante, purg., 29-39
sciocca, palesemente erronea o di nessun pregio. galileo, 1-1-327: il finto
di carne, in genere di minore pregio, corrispondente alla parte estrema di una sezione
e con droghe. -ritagli di scarso pregio di pesce per lo più conservati sotto
come proprie per bere. 4. pregio, eleganza di un tessuto, del taglio
, ma per altro non indegna di qualche pregio. siri, ii-726: queste scritture
borgo staccato [amhem] di maggior pregio che la metà del suo corpo per le
: se vuoi lavorare altri cofani di men pregio, = deriv. da steatopigia.
cima dell'infiorescenza e per il minore pregio dell'essenza che se ne ricava.
quella d'intaglio minuto perdette tutto il pregio che aveva, perché di là su in
sfronda e sfiora / ogni tuo pregio, e con amaro ciglio / scorgi l'
cardinale] con le risposte porta il pregio dell'opera di qui inserire stesamente. p
spirante aromati così odorosi che toglie il pregio agli stillanti opobal- stilla2, v
.. / comprar unguento di gran pregio e stima, / più prezioso che trovasser
nostra lingua queste parole stima, prezzo, pregio, valore, valuta, suonano il
l. adimari, 159: già in pregio d'onestà visse laudabile / l'alto
: tenere in poco o in nessun pregio, conto, valore; non pregiare
la lana d'inghilterra sia di molto pregio e stimata. bossi, 122: le
d'es- ser da lei tenuto in pregio farà sprezzare ogni difficoltà calandra, 1-58
ora delle miniere del rame e il pregio del corinzio, ch'è prossimo a questo
aria... sta a stiracchiare il pregio. baldinucci, 9-iii-82: ad un
e di germe impuro, senz'alcun pregio vii e servile,... si
. 2. ammassare oggetti di pregio o opere d'arte in ricoveri sicuri
molto grave peccato. 5. pregio, valore (in partic. nell'espressione
ant. sorta di tela sottile e di pregio. ruzzini, li-2-580: carico
corona... non valeva il pregio di una berretta di stoppa. verga,
del passato e di monumenti di grande pregio artistico. m. fazio [«
. 2. che ha grande pregio estetico. baruffaldi, i-90: delle
. fornitissimo di una qualità, di un pregio o di una caratteristica. stuparich
, logoro o misero, di scarsissimo pregio (anche nell'espressione una straccia di
- figur. privo di ogni pregio. -tenuto basso, ciondoloni (le orecchie
avi tuoi famosi e chiari / nel pregio de lo scettro e de la spada,
nere. tolomei, 3-147: eglino dànno pregio grande a la greca e a la
; che è fuori del comune per pregio, lusso, rarità; nuovo, curioso
. moretti, i-1014: -di grande pregio artistico o architettonico. poi alquanto poggiando
in quanto poco elegante, di scarso pregio (o considerato tale) o anche vecchio
i-30: donnesche galanterie, tutto il cui pregio dipende dalla stravolta opinione del mondo.
; preso appunto dalle interiori di minor pregio. 2. viscere del corpo
. bartoli, 6-2-20: egli avea il pregio e 'l vanto della più perfetta arte
. compagni, ii-219: se buon pregio vuole aver rettore, / siegua sua
16-376: nestor nelide, degli achei gran pregio, / perché la guerra in abbandon
le corde al suono umano / che 'l pregio di boezio alfieri, 9-24: arricchito
: / « po'cne in te il pregio d'ogni gloria è strutto, /
avi antichi / la gloria e 'l pregio, che sì lunge vegna, / che
suo esercizio di pitture e anticaglie di gran pregio. sansovino, 4-138: né ci
di vino per lo più di particolare pregio tappata con turacciolo di sughero. soldati
un altro solo / tuo stupendo contar pregio verace. genovesi, 8: il terzo
7. che è di grande pregio per la cura o per la tecnologia
-opera artistica o letteraria di scarso pregio. b. croce, iii-32-32:
enol. che convince immediatamente del proprio pregio e delle caratteristiche organolettiche (un vino)
f f 779: mi pregio accluderle due originali d'un contratto suppletorio
. ceredi, 18: sono state in pregio per un tempo appresso de'metanieri le
oxestern. balbo, ii-141: non sarebbe pregio d'opera anche più distesa riferire le
, gloria ed onor, merito e pregio, / oltrial subietto di mondana prole
asciutti sublimavano quelluogo in uno spiazzo di gran pregio. -volgere verso l'alto.
dovrei / di due sposi sublimi il pregio, il vanto. foscolo, iv-418:
pittori] non ha sempre tenute in sommo pregio le scienze più sublimi? cesarotti,
libro, in un'edizione di particolare pregio. baldini, 9-60: il fantasioso
, 164: erano appresso gli antichi in pregio altri diversi periodi di anni, e
l'animo tinge, / pari in pregio all'uom toma. poerio, 3-23:
per traverso alcuni tappeti persiani di grande pregio... erano vivi. avevano serbato
1-xxxii-152: il bel dell'animo / pregio primiero / sei tu, cor candido
scrivono, in generale, senz'altro pregio se non quello dell'aver tirato giù
filippo per cosa che già non meritava il pregio. guicciardini, 2-1-67: quando le
, iii-397: 1 romani poi ebbero in pregio i fichi lidii che sono rossi,
e dei vocaboli e de'modi; pregio che in lui si accorda (cosa rarissima
/ modo di veritate, / a pregio mantenere: / promettere e atenere,
eseguì: / or se non ebbe il pregio in farla bene, / tor non
l'arte / e che hanno il pregio a tutti gli altri tolto. baldi,
/ d'odore e di bellezza il pregio toglie. g. gozzi, i-9-22:
satira poi qual poeta gli tolse il pregio? graf 5-315: gemme d'ogni color
/ stelle del ciel torrian del lume il pregio. quesito che valesse la pena