: sofferir pesanza / per acquistare a pregio ed a valore, / è cosa ch'
e negligente / a cui abbella buon pregio seguire. dante, par., 26-132
uomo s'estende. tasso, 868: pregio il tosco sermon che tanto abbonda /
oro e l'argento fossero ignoti e senza pregio, chiunque abbondasse di questi metalli,
8-107: droghe, il cui maggior pregio è l'essere inutili, quando non sono
fa le tele più fine e di pregio maggiore. pascoli, 313: stendeva sopra
292: niuno può essere buono pregio, quando spendi in cosa non ti
mescolate diverse essenze rare e di molto pregio, come l'ambra e il muschio
l'intensità di tinte che sono il pregio della vera e propria acquamarina. 4
profonda cava; ma quella del gran pregio è profonda, e quanto più si cava
cultrice mano / con innesti ingegnosi aggiunse pregio. /... / nasce l'
potere ordinare. sarpi, ii-284: verun pregio, anzi un'affettazion puerile, e un
eloquenza; essendo veramente cosa di molto pregio il muovere altrui senza che si paia.
si libera delle bolle gassose che tolgono pregio al prodotto. = deriv. da
/ e col cavai d'ogni altro pregio e cima, / intorno volta, e
lavori dell'arte l'agevolezza è gran pregio, perché dimostra lucidità di concetto, franchezza
che andavano ogni giorno più alzando di pregio e d'aggio. cuoco, 1-57
di entità, di valore, di pregio, ecc.); dire inoltre,
cultrice mano / con innesti ingegnosi aggiunse pregio, /... / nasce l'
arrighetti, ii-1-3-280: di quanto maggior pregio debba essere tenuto quel dono, da
aggrandire a'propri otchi o agli altrui il pregio della propria vittoria. ojetti, ii-700
tasso, 6-ii-109: tenuta in sì gran pregio è laura / ch'altra ninfa agguagliarle
d'ogn'arte moresca in guerra ha il pregio. manzoni, 55: il conte
travaglio, onta perdendo, e acquistando pregio. idem, 3-91: non in
vecchia e antica, che quando nessun altro pregio si raccogliesse in quella, la sola
untuosità consistesse appunto la perfezione ed il pregio maggiore dei vasi alabastrini. rajberti,
di qualche colore, e perciò di poco pregio, possono acquistarlo grande se la perizia
i licori / serba vanto superbo e pregio eterno. / nei suoi color le
di sapore e di bellezza di più pregio. b. davanzali, ii-510: il
non avvalora l'alchimia, nondimeno conferiscono pregio ai libri intitolati della filosofia della natura,
casi non si persegue dah'ahegorizzatore il pregio deha chiarezza, per la quale il suo
ed ogni fronda / significante in se pregio ed onore / spargendo va per la cit-
v-256-3: lo grande valore e lo pregio amoroso / ch'è 'n voi, donna
mia potere, se non con qualche pregio vivere, almanco morirvi, e giacere tra
beata età latina! / oh in pregio allor, difficile / rusticità sabina!
vivesse, essendo ancora di più in pregio molto alto il vino e l'olio,
, ed è altresì certissimo che il primo pregio dello scrittore è quello d'esser corretto
vista, / ch'altri che lui il pregio non acquista. foscolo, xvi-268:
di guerra montato in grande stato e pregio d'arme. idem, 10-95: e
amatore di vertù, deside- ratore di pregio, e di vittoria. idem, 3-63
raccoglie per diletto oggetti rari, di pregio; chi coltiva un'arte, una scienza
e disposte all'armi per acquistare valore pregio e gloriosa fama, ma l'altre
amèria, sf. tipo d'uva in pregio presso gli antichi romani (coltivata in
, usuale, comune; di poco pregio, di qualità scadente. panzini,
. tasso, 16-32: chiunque e pregio brama e cristo adora / travaglia in arme
divorò, pestifero angue, / il pregio e 'l fior de la latina gente,
8-5-1057: d'ogni tesoro è vile il pregio / a lato a quell'albergo,
comperandole a buon'ora e per piccol pregio, appaltavano tutte le cose, infino le
, splendore. -in senso negativo: pregio vistoso, appariscente, ma solo esteriore
al mondo ha per me un egual pregio, e nessun tesoro mai fu custodito
e senza soggetto idoli sono / ciò che pregio e valore il mondo appella. campanella
, cumulate, serbate, fattane stima e pregio, vantate appetto altre signorie.
dell'onore rifiutato mi cresca gloria e pregio, e che la invidia, ch'io
vostra città eravate potente e in grandissimo pregio appo i cittadini. torini,
di dirle che io l'ho in pregio a proporzione de'meriti suoi.
; / con magistero tal che perde il pregio / de la ricca materia appo il
212: così acquistammo nome, fama e pregio apresso di tutti, ma gratia e
il giusto prezzo, l'attribuire un pregio a una persona, a una cosa
ne l'apprezzarle non si trovano di verun pregio? 2. figur. pregiare
; / de'miei pensieri il volo io pregio e 'l canto, / che ad
tardo appretiare, deriv. di pretium * pregio apprezzativo { appreziativó), agg.
giusto, / sì n'ha bon pregio tosto. monte, v-319-7: io aprovo
tra i licori / serba vanto superbo e pregio eterno. / nei suoi color le
. loredano, 1-97: il maggior pregio d'amore è di prendere e d'iretire
l'uscio li mostrai le cose di pregio, gli arienti, gli arazzi, le
sull'arazzo, / e in gran pregio e divozione...?
archeo logicamente e di poco pregio dal lato agricolo. = comp
col vecchio, tanto ancora si ha in pregio la basilica di vicenza, e il
i-41: la dicitura non ha altro pregio che una purgatezza competente...;
, 38: per asseguire onore et pregio niuna cosa benché ardua et laboriosa mai vi
dava d'argento, a chi gemme di pregio. idem, cinque canti, 2-59
l'uscio li mostrai le cose di pregio, gli arienti, gli arazzi, le
vere, e comprano argenti rubati a pregio disfatto, rivendendogli il doppio: qualche
tommaseo-rigutini, 187: può l'argutezza essere pregio del pensatore in quanto la mente,
e da gli uomini tenuta in grandissimo pregio: e ancora che questa be- stiuola
pietra proveniente dall'armenia (tenuta in pregio dagli antichi per le sfumature di verde-azzurro
, / mentre a lei di bianchezza il pregio toglie. 4. tr.
che qui viene a considerarsi, il pregio tutto dipenderà dalla vicendevole acconcezza. 0
, / cólto da voi, e 'l pregio è vostro in tutto. idem,
, 190-6: vince, e'n più pregio che prima s'ascrive. =
gente spiacevole e non vale neppure il pregio di risentirsi d'un procedere che trae
stalla. menzini, 5-1: in maggior pregio sale un ch'abbia pregno / il
apprezzare ciò che è bello e di pregio. salvini, vii-531: quest'orzo
'n quegli aspetti / per luce, e pregio proprio, aspettazione, trovo finalmente un
i licori / serba vanto superbo e pregio eterno. / nei suoi color le
i licori / serba vanto superbo e pregio eterno. / nei suoi color le liquid'
190: chi mai stimasse potere asseguire pregio alcuno o dignità... sanza
raccoglie e sceglie i tessuti di maggior pregio in campionari o mazzette, stabilendo il
vestiva a lutto, con stoffe di pregio e mantello d'astrakan. e
origine la magia, là sono stati in pregio i sacerdoti, i gennosofisti. garzoni
]: l'ateismo si è il maggior pregio di così fatti scellerati. sarpi,
mie tragedie... hanno pure il pregio di essere, o di parere ai
vendere, / ivi menzogne a vii pregio si mercono. machiavelli, 421: [
: scrivono studiatamente, si fanno un pregio di discostarsi dai più, s'attengono
varchi, 23-19: qualche volta sono in pregio grandissimo le gale e l'attillature.
abbasasse. idem, 49-m: ché pregio vale ed aunor più che vita.
il crin ch'a l'auro il pregio ha tolto, / sorgendo il mio bel
il crin ch'a l'auro 11 pregio ha tolto, / sorgendo il mio bel
idem, 3-38: questi ha nel pregio de la spada eguali / pochi o
autorità di far leggi, ma di quel pregio, di quel valore proveniente da scienza
/ perciò ch'ella t'avanza / in pregio ed in valore. giamboni, 226
però l'eccellenza de le lettere ed il pregio de le muse di gran lunga avanzavano
rosso. guittone, 3-57: per pregio avere, dovemo più amare travaglio,
repubblica di firenze, 25-157: il pregio [del sale] vuole esser quello,
molti ne vidi ancor ch'ebbero in pregio / la querce annosa, ed hanno avuto
gensì idiotismo inoltre che non ha altro pregio se non la singolarità di riunire in tre
, che pure di dignità e di pregio non ha che fare colla sua [con
e l'argento fossero ignorati e senza pregio, chiunque essendo privo di ogni altro avere
11-7): quella, che porta pregio di valore /... / è
fagiuoli, 3-1-85: è grande il pregio, è ver, della teltà /
cose siete ispronati e con onore e pregio di voi e di nostro re,
uso meno avvertiti, o perché in minor pregio tenuti rispetto alle forme strane di cui
/ de'miei pensieri il volo io pregio e 'l canto, / che ad altro
quale forzerino non possa essere di maggiore pregio di tre fiorini d'oro, e debba
cendo, io mi glorio d'un pregio ch'è comune a qualsivoglia di que'
il domin, la gloria e 'l pregio. de roberto, 49: tomo tomo
25-1: per recare in più alto pregio le lettere, e in più degno essere
più piccole di mole che di poco pregio... nelle bagattelline può essere
... erano tenute in tanto pregio, che chi ne aveva pur una,
cardarelli, 3-138: hanno inoltre il pregio, naturale o artificiale che sia,
cavallo da re: a indicarne il pregio. proverbi toscani, 340: balzan
/ al vincitor promesso e 'l ricco pregio. idem, 5-59: sol,
non intendono, con cianfrusaglie il cui pregio consiste nella stessa loro mostruosità. tommaseo-rigutini
a mano, ove le barbe hanno pregio. linati, 30-161: a segata
non è né la mancanza di qualsivoglia pregio, né quello che contraddice all'uso
talenti e millanterie da barbaro tenuti a pregio da genti del popolo educate a costume
, ora più piccolo, secondo il pregio della merce che vi si contiene; ed
idem, ix-283: barone che buon pregio vuol avere, / sia sempre fedele
gran barone il cui nome e 'l cui pregio / la festa di tommaso riconforta,
di ravenna non hanno né anche tal pregio. sono tutte sopra un modello:
la pruova far, mettasi un pregio. -che prender si potrà bastante a
razza inetto; qui l'impurità è un pregio. 11 bastardo trova riscatto, ed
nostra lingua, un giorno tanto in pregio e ridotta ornai un bastardume da non poter
/ battagliando con lui del canto il pregio. battagliare2, tr. (battàglio
cui verde / degli elisi beati il pregio perde. c. dati, i-390:
, 980: non è nel mondo / pregio maggiore, ch'essere dispetti, /
189: dove prima ci avevano in pregio e stima, si faranno beffe di noi
avventano agli occhi, ma che non hanno pregio intrinseco, vi diranno in toscana:
/ molti di vita e sé di pregio priva. poliziano: i-2-3: quel riso
. qualità, virtù, dote intrinseca; pregio spirituale; bontà. bartolomeo da
essere corporale, e introdottone o recato in pregio innumerabili che abbattono il corpo in mille
il disio che io aveva d'acquistarmi il pregio e titolo d'onestà m'ha fatto
d. bartoli, xxix-1-170: qual pregio onde ammirar si debbano, è avere,
2. pesce minuto o di poco pregio (come gattucci, razze, smerigli
/ mentre a lei di bianchezza il pregio toglie. garzoni, 3-393 * si
proprietà privata per le edizioni di gran pregio. morante, 2-33: io potevo disporre
di varie fogge, ma tutti d'un pregio: quello era di vetro ornato di
. fabbricazione di gioie di basso pregio; insieme di piccole gioie, di nin
di valore; gingillo se di poco pregio; è un bijou si traduca è
spiriti, i quali... col pregio di nobile e leggiadra poesia i costumi
uno scopo; utilità, valore, pregio (di un oggetto, di una
stimandoli più che altra cosa che sia di pregio; e per boria e per grandezza
; opera di vanità più che di pregio. cellini [tommaseo]: belle
vostra gente ornata non si sfregia / del pregio della borsa e della spada.
lor è sì vile / che in nessun pregio, in nessun uso s'have.
idem, i-1-150: tra queste lingue il pregio della vetustà si assegna finora al venerando
. cattaneo, i-1-252: il primo pregio d'un nome nuovo deb- b'essere
/ di bacco avignonese, e gli dia pregio / candidissimo gel degli appennini, /
/ ch'ai broccati di persia il pregio fura. lippi, 4-5: e con
poco = dimin. di brocca1. pregio, malandato; ronzino. -al figur.
il men che sia di pregevole è il pregio della materia, bronzo finissimo. magalotti
e piccante, quasi contrastando e rilevando il pregio delle fattezze. ma se il contrasto
piccante, quasi contrastando e rilevando il pregio delle fattezze. ma se il contrasto
moderni tempi la buffoneria è salita sì in pregio che le tavole signorili son più ingombrate
stato fatto uni lotto di varie cose di pregio per quei letterati da lei generosamente protetti
, capi di vestiario, oggetti di pregio, e anche locali, stanze ove si
metà di mompe- lieri, per quello pregio che il re di francia volle, a
forte cordovan morbido e netto / in pregio alto si tiene, / perché la forma
: anche le cose buttate via hanno qualche pregio per chi le raccoglie. 3
... vi sono in convenevole pregio, ma in pochissimo uso; perocché
, dove questo cacio è in grandissimo pregio, me ne fu presentato una coppia,
saggia. chiabrera, 210: l'alto pregio di questa al fin sen va;
le terre non sono sempre nel medesimo pregio e molto meno i frutti loro,
tempi più virtuosi fu avuta in tanto pregio, ora dall'ignoranza degli uomini moderni.
. antiquario, e poco conoscete il pregio delle mie imprese. io sono sempre
vale per lavori di commesso di gran pregio. di questa pietra sono molti maravigliosi
330: tra il popolo odorato il pregio e il loco / d'usurparsi il
conservare ed accrescere la reputazione ed il pregio del telescopio contro alle calunnie di quelli
calzino; calza di lana, di poco pregio. antonio da ferrara, ix-135
e scema / d'ogni loda e bel pregio a reo cammino / torce la gente
martelli, 3-43: udirà italia il bel pregio e l'onore, / da noi
bellezza intrinseca, ma tutto il loro pregio dipende dal trovarsi registrati in un qualche
. cavalcanti, ii-428: lo vostro pregio fino / in giò'si rinovelli / da
alcuno bene, che non passeranno di pregio di 16 fiorini e mezzo in 17 il
; uno de'quali più in pregio è stato a'suoi tempi, o pure
è canto / u'non sonasse il pregio del leone. cino, ii-604: mi
: vorrei di geniali / doni gran pregio offrirti, / ma chi diè liberali
pochi; uno de'quali più in pregio è stato a'suoi tempi, o
più, giunse a tal grado di pregio, che presa nella sua totalità cede
). ipp. stallone di gran pregio, molto usato come riproduttore.
di cielo, furono in concordia del pregio per quattro canne. -sotto la
fece anche buon numero, tenute in pregio; e nel nostro libro è una testa
presso, spiegando più l'idea di tal pregio e carezza, dovettero dire «
tra canzoni e sonetti non tutti di pregio? verga, 3-14: padron 'ntoni.
garzoni, 1-681: i marmi poi di pregio presso a'scultori sono il pario,
2. ant. rarità; pregio. intelligenza, 31: la brettagnina
carnale fallore, / for di lei va pregio, e ven laida bellezza. iacopone
vendesse a peso, e ogni volatìo certo pregio convenevole. marco polo volgar.,
diletto 'e * che ha molto pregio, che vale molto '. caro2
troppo caro, pose al grano il pregio. manzoni, 1122: con qual
caro. 3. ant. pregio, valore, amabilità. tasso,
sbarbaro, 1-215: chi sa che pregio trovano a quella carota sfuggita al carro
che di là vengono a più vile pregio, compererebbero per conto loro e d'
, e però potendone avere al pregio contate quelle abiamo aute, ci pare farette
', cioè non sapere in quanto pregio uno ti tenga. -barattare,
. tasso, 2-14: è il suo pregio maggior, che tra le mura /
insignificanti non hanno in veruna lingua alcun pregio particolare, né le nostrali o le
figur. cosa di nessuno o di minimo pregio. darei un sol boccone. / e
forse, o dea, ten vai del pregio altera / di castità, perché ferino
del vario vestir quello è più in pregio / tra i miglior cavalier, che più
e cavalleresco, e chiaro di grande pregio di cavalleria. cattaneo, ii-2-8:
del consolo, e davano lodo e pregio a menio. 8. ant.
2-22 (i-869): ov'è il pregio de la tua cavalleria che hai acquistato
, che 10 asserisco ornati del pregio della cavalleria, ben mi è
e riguardano a traverso come cavallo di pregio. -cavallo da sella: usato
cavallo: gli accessori non conferiscono maggior pregio alla sostanza delle cose. bambagiuoli
più, giunse a tal grado di pregio, che presa nella sua totalità cede di
il giovinetto, a cui / il pregio di fortezza ogn'altro cede. marino,
anticamera, non un cencio di maggior pregio. verga, i-325: pure c'è
. bartoli, 40-ii-20: in sì gran pregio avevamo le ceneri de'sacerdoti del nostro
moneta contrattuale, in quantità e in pregio di metallo, quasi tutti gli affitti perpetui
atra mano / alzò colei cui nessun pregio move; / e te, cercante nuove
temi? or costà fòra / cerchi il pregio sovran chi più 'l desia. carducci
milizia, ii-254: 'chiarezza'è il pregio d'ogni opera. chi concepisce con
ladra. sinisgalli, 6-164: il pregio della chiarezza è qualcosa che va oltre
ricci, 337: e del dichiarare il pregio, o la rimette o no:
gallerie alcuni chiariscuri tenuti in gran pregio. baldinucci, 33: * chiaroscuro '
loro giudizii e pregiudizii non superava in pregio la fila dei bottoni a globetto ordinata
che è affatto falsa, è inoltre un pregio chimerico, poiché una lingua del tutto
compagni, 3-10: credendosi guadagnare il pregio della vittoria, chinò giù co'cavalieri
ninnoli di cattivo gusto e di nessun pregio; gioielleria d'imitazione, di materiale
abbracciavacca, v-233-29: così bono tornare pregio chine / di monte 'n valle
si comperasse castella e ville per cheunque pregio si potessono trovare, e nuove
smesse, o di masseriziuole di poco pregio. talora, per un cotal vezzo di
-al figur.: cosa di poco pregio e di poco conto, bazzecola.
dire una cosa di pochissimo o niun pregio. = della stessa formazione di
ed inferma, / senza saper mai pregio di beltade. tasso, 6-i-81: o
, / qual più bel nero italia in pregio tiene. / occhi, cielo d'
parini, 584: se vezzo e pregio e garbo, nel vostro vocabolario,
gli antichi addomandavano jubane; et ebbero in pregio le milesi, le ciliciane che son
: e col cavai, d'ogni altro pregio e cima, / intorno volta e
te lo stimano / qualche pietra di pregio; poi cimentala, / lega di bicchieraio
tre metalli, e non le dea mentito pregio, come sarebbe, se in lei
. chiabrera, 248: d'ogni pregio altera, / quale cipresso, 0
le mie spoglie, / e di lor pregio me n'andava altera. bruno,
garzoni, 1-622: altri hanno posto in pregio grandissimo... il melino,
fuge claretate. compagni, ii-214: ché pregio è un miro di clartà gioconda,
gli spagnuoli non insegnarono a conoscerne il pregio e l'uso migliore. forse fu
di terra interi, ma di poco pregio. onde familiare: 41 miei cocci '
da bere, non può essere di tanto pregio agl'in diani, di
1-388: de'sonetti codati non monta il pregio neppure di copiarne alcuno, ché tutti
onorare, venerare; tenere in gran pregio; coltivare intellettualmente, esercitare (un'
de'loro giudizii e pregiudizii non superava in pregio la fila dei bottoni a globetto ordinata
del quale [testo] si son fatti pregio più monarchi... d'averne
ricisa io sbandeggio / ciascuna mala femmina di pregio, / però che sempre mai dal
: ballata mia, agli amanti di pregio, / che sanno con prudenza amor
qualcuno in collo: tenerlo in grande pregio, stimarlo moltissimo, averne cura,
arte e gli artefici aveano in grandissimo pregio, onde pervenne in colmo di summa
altre figure fin qui recitate perdono il pregio. salvini, 39-i-119: un adirato,
colonna, / de l'età ruginosa unico pregio. dovila, 1-3-145: risonavano tutte
dovere che i poeti ricevano onore, pregio, perché son le colonne d'èrcole per
colore. 21. figur. pregio, decoro. guittone, 194-14:
una persona (o un oggetto) di pregio che risulti assente con cosa di nessun
pochi, o perché non essendo stati in pregio gli studi sotto innocenzo si provasse carestia
altre melancolie e trovare il più amabile pregio della vita appunto nella rapidità delle sue
le spine, ond'ha l'allegorico pregio di rosa che tra le spine germoglia.
buoni combattitori. guidone, 152-12: vii pregio è vincer vii combattitore. g.
: dunqu'esser de'combusto / il pregio di costor, morto e affranto, /
non disturba più i comizi, qual pregio vi sarà nel chiamarlo morbus comitialis?
mia natura, affinché io trovassi un pregio più raro e un significato più grave
. operate. 2. qualità, pregio. cavalca, 10-90: la quinta
sì che la vaghezza dell'arte scherniva il pregio della materia. redi, 16-viii-168:
che vale per lavori di commesso di gran pregio. targioni tozzetti, xii-3-204: il
degli animali] con la nostra sia in pregio in questo oculatissimo secolo, e quanto
gareggiare, rivaleggiare (in valore, pregio, autorità, potenza). - anche
giovane ciciliana bellissima, ma disposta per picciol pregio a compiacere a qualunque uomo, senza
, lo quale v'ha comperati di gran pregio. maestro alberto, 166: alcuni
: alcuni comperarono nome del secolo con pregio di gloriosa morte. alberti, 159:
platina, dando la cosa al medesimo pregio che comperata l'avea. 10
bruttissimi e pigrissimi animali, compri con un pregio grande. sassetti, 14: quanto
ebbe tutto, fu in concordia del pregio, e andò a fare la detta gabbia
: questo sonetto, che ha il pregio d'una semplice, grave e religiosa compunzione
secolo xvii), per cui il pregio delle opere letterarie era ricercato essenzialmente nei
alcuna, che 'l conchiudere / del pregio voglio che stia a me: prometteli
ebbe tutto, fu in concordia del pregio, e andò a fare la detta gabbia
analogo o maggiore); gareggiare in pregio, in valore. firenzuola, 178
9. gareggiare in valore, in pregio, in abilità, in amore.
fiore ed ogni fronda / significante in sé pregio ed onore, / spargendo va per
[d'amore], ora il pregio della schifeltà onorando, ora i frutti
sociale. -figur.: pregio, importanza, entità, levatura.
: di ottima qualità, di grad pregio. bisticci, 3-28: s'egli
colui ò da blasmare / che suo pregio dannea e dà tormento, / poi
, e le bevande / di maggior pregio, o congelate o calde. d'annunzio
: di nessun valore, di scarso pregio; di pessima qualità (con riferimento
della pergamena: possedere ogni virtù e pregio, essere perfetto. aretino, 8-287
/ ca null'omo poria / vostro pregio contare, / che tanto belle sete!
conservare ed accrescere la reputazione ed il pregio del telescopio contro alle calunnie di quelli
, nel concedere ai greci il bel pregio del canto in consonanza, ne tolgono,
di giovane, ma di maestro di pregio e consumato negli studi e pratico in
ne fece anche buon numero, tenute in pregio. tasso, 6-ii-174: le più
colpa, a peccato, anche a pregio, a vantaggio, a ragione di prestigio
disceso; / quegli conta per suo pregio / di molt'oro e argento il peso
nella sua persona, formano il di lei pregio. monti, x-3-286: dove te
contentezze [d'amore], ora il pregio della schi- feltà onorando, ora i
in contesa: gareggiare, rivaleggiare in pregio, bellezza, valore e simili. -anche
. 10. stima, considerazione, pregio, reputazione, valore, importanza.
om già contar ni conta / che 'l pregio suo. iacopo da leona, vi-1-210
aver qualche metallo o altra cosa di pregio, con la quale avesse potuto contracambiar
o qualunque modo volontariamente alienata e lo pregio quindi ricevuto o promesso, e
che sol con le rapine, / pregio de'traditori, / sa meritar, sa
moneta contrattuale, in quantità e in pregio di metallo, quasi tutti gli affitti
ogni paese / quei che vivendo in pregio ebber le muse, / e l'
, in una società corrotta, non diventi pregio, né vizio che la convenzione non
tra canzoni e sonetti non tutti di pregio? dizionario di commercio, iii-818:
, dove questo cacio è in grandissimo pregio, me ne fu presentato una coppia,
363: essendo egli tenuto universalmente in maggior pregio assai che il fratello, per esser
-poet. ruvida stoffa, tessuto di poco pregio. fontanella, i-230: cangia in
corde al suono umano / che 'l pregio di boezio s'andò via. cicerone
altro, e a noi pame al pregio fossono buona derrata, costeno poco perché
garzoni, 1-681: i marmi poi di pregio presso a'scultori sono il pano,
cultrice man / con innesti ingegnosi aggiunse pregio, / indolcì l'aspro, incivilì l'
a servir nato, / di nessun pregio di se stesso adorno / e troppo avido
che vir- tute, ove sia, pregio ed onoro. d. bartoli, 2-1-14
che pur dianzi ardì salire / al pregio eccelso di murai corona. garzoni,
di bieltate ha la corona, / lo pregio e l'adomezza e lo valore.
dimandato travaglio, onta perdendo e acquistando pregio: perderete ora nel tempo di coronare,
di bacco avignonese, e gli dia pregio / candidissimo gel degli appennini. redi
baldinucci, 7-41: potendosi anche attribuire il pregio del dono alla sola regia e singolare
se tu acquisti tale, o tal pregio, tu potrai al ritorno tuo piacer maggiormente
. cesarotti, i-67: il primo pregio d'uno scrittore è quello d'esser corretto
. cesarotti, i-67: il primo pregio d'uno scrittore è quello d'esser corretto
: l'amore apalesato non serva lo pregio dello amante, ma suole di contrari
come che stimandosi più di quella tenuta in pregio, ed appellò al giudicio.
. compagni, ii-224: se buon pregio vole aver oriere, / conven ch'
per lo corso di costà e avanzatele di pregio il più potete. cattaneo, ii-2-39
non arano domanda e anche bassarano di pregio. g. gozzi, 1-8: le
in francia, o dove in pregio è cortesia, / che si fugga da
e be'costumi onesti / erano in pregio e cortesia fioriva / le tósche terre
vo', gentil donne, i'pregio in cortesia, / quando vedete alcun
cosettine di grande ozio e di niun pregio. masuccio, 156: figliola mia,
temi? or costà fòra / cerchi il pregio sovran chi più 'l 5-115: certe
assoluta immediatezza. sinisgalli, 6-164: il pregio della chiarezza è qualcosa che va oltre
. -di costo: di pregio, di valore. ariosto, 43-181
, difesa ed ornatura richieggono, più di pregio e d'eccellenza si ritrovi che nell'
fare biancheria o abiti di poco pregio. verga, 4-89: un
destinata a mettere in mostra vasellame di pregio; dispensa. firenzuola, 379:
/ senno, genzor, misura, / pregio, beltà e valore. dante,
e'pigliassero quelle robe a più vii pregio, che non erano state conte a'mercanti
credito a monticello. 3. pregio riconosciuto, richiesta (di merci, di
, 225: con voce, che di pregio eran cresciute, / si renderò alla
le terre non sono sempre nel medesimo pregio e molto meno i frutti loro, e
mai aspettare che l'abbassi del primo pregio che si rompe. goldoni, iii-41:
, / e sì la cresca in gran pregio ed onore! guido delle colonne volgar
e crescere colla opposizione dei mali il pregio de'beni. cattaneo, iii-4-91:
soderini, ii-nx: gli antichi avevano in pregio il sabellico [cavolo] di cresposissima
crinaglia d'oro / leon che in pregio di vaghezza eccede. = lat.
annunzio, v-2-737: in talune cose di pregio congegnate di avorio accadeva che i pezzi
fagiano crisòtide, o altro volatile di pregio. idem, 7-34: le care donne
., i-63: ho in gran pregio le mie concittadine,... una
il mirto e 'l sacro alloro, / pregio e corona vostra, anime rare,
: quadri vecchi, scrostati, senza pregio, privi di valore artistico.
che egli m'addomandava, che io il pregio ricevuto non avessi. segneri, ii-200
concetti, notizie che non hanno nessun pregio di originalità, di novità. garzoni
ora si trova in tanta stima e pregio. lancellotti, 134: non mosse
gran barone il cui nome e 'l cui pregio / la festa di tomaso riconforta.
/ et a cui mai di vero pregio calse, / dal pireneo a l'ultimo
cultrice mano / con innesti ingegnosi aggiunse pregio, / indolcì l'aspro, incivili
cuore una cosa: tenerla in gran pregio, in gran conto. ariosto,
in basso): amare cose di pregio (cose vili). bencivenni,
povertà tesori eterni, / e divin pregio questo uman disprezzo, / e gloria in
seguirlo, a custodirlo inteso / in pregio l'ebbe e sovra ogni altro amollo
di cose, di oggetti), pregio, prezzo; introduce un attributo, una
: / • degno di gloria e di pregio il quale rosario desidero che vostra
fiorentini, 178: sappiate che io non pregio tanto l'amistà del traditore toas,
i-14-165: e se dire me volete che pregio e piacere sia grande voi danneggiare e
, / ch'i'meriti salire a tanto pregio. m. franco, 1-5
le dapi / piacerà ministrar, che novo pregio / acqui- steran da lei. pindemonte
e alle sante idealità, è ufficio e pregio della poesia. pascoli, 1192:
bassorilievi, ed altre anticaglie di gran pregio, alle quali non mancava mai il motto
di valore, / di soavità, di pregio e di piacere, / e d'onni
/ più si disdice a chi più pregio brama. s. caterina da siena,
bàldinucci, 2-6-509: non fu primo pregio delle opere sue l'invenzione: e
rime in basso descadute / eh'erano in pregio e in onor cresciute. g.
: avreste dovuto imparare a tenere in pregio una classe che nella decananza scientifica è collocata
di sangue, il quale molto fu in pregio appo gli antichi. garzoni, 1-627
rime in basso descadute / ch'erano in pregio
6. onorare, fare onore; dar pregio, lustro. casti, iii-196:
, suole appellarsi dilicatezza di giudizio, pregio ben raro, ma necessario a chi
e delle cause, non hanno il pregio d'interessarmi. 3. proposizione
salvini, 16-662: ma io questo / pregio ad achille deferisco, tua / reverenza
diffiniscano tutte l'altre battaglie, e lo pregio abbia chi la sera si ritroverrae con
i-34: dall'altro canto avranno maggior pregio intrinseco quei vocaboli che nella loro derivazione
, agg. che fa scadere di pregio, di onore; che umilia;
. figur. diminuire il valore, il pregio di un'istituzione, di una persona
lotta. 3. scadimento di pregio; deterioramento, invecchiamento, senescenza.
3. figur. persona di nessun pregio, vile, abietta. faldella
lanzi, iv-105: quanto fosse in pregio fra'suoi cittadini si può raccorre dalla commissione
buono mercato costì avesse buono dilivro e che pregio pensaste averne. = part
, suole appellarsi dilicatezza di giudizio, pregio ben raro, ma necessario a chi vuol
, che presso noi è principalmente in pregio per pompa e per delicia de'bevitori,
valore attenuato: difetto, mancanza di pregio, di valore (soprattutto di un'opera
cantaro delle medesime libbre, al quale pregio si vi potrebbe impiegare dentro qualche migliaio
sannazaro, 4-80: volendo logisto non senza pregio contendere, depuse ima bianca pecora con
i-34: dall'altro canto avranno maggior pregio intrinseco quei vocaboli che nella loro derivazione
mia potere, se non con qualche pregio vivere, almanco morirvi, e giacere tra
, amatore de vertù, desideratóre di pregio e di vittoria. bartolomeo da s
sempre sia disideroso / di sofferenza e pregio di piacere. fra giordano, i-m:
. compagni, ii-220: donzello che fin pregio aver ispera / primeramente s'apprenda d'
/ c'amor fa manti in fin pregio avanzare; / poi metta in cortesia
ne tolla e vilitate / e rendane lo pregio e l'onoranza ». idem
sono forse capaci di sentire tutto il pregio di questa sublime destinazione? romagnosi,
... abbiano... un pregio intrinseco che le renda costantemente migliori di
dolore dell'aver la città perduto un cotal pregio, che la rendea nominata in ogni
, defraudare e vilipendere quel poco di pregio, che, se non per l'opera
ogni valore, ogni capacità, ogni pregio (e viene espulsa o lasciata ai
. compagni, ii-222: se buon pregio vole aver notaro, / in leal fama
lo splendore di una nazione, il pregio di un'opera, ecc.).
straniera la cui imperizia ne deturpò il pregio. mazzini, ii-634: i traviati
10-73: alessandro fu certo uom di gran pregio, / ma i vizi deturpamo la
sua ricca grandezza / e '1 pregio quasi è già tutto perito, / e
di tutto con- piuto savere, di pregio coronata, degnia mia donna compiuta,
'l ponente / d'ogni rara eccellenzia il pregio avea, / dolce mio lauro,
a forma di diadema, che ha il pregio di un diadema. bartolini,
esso. bettinelli, 1-i-190: benché molto pregio si trovi nel dialogizzar del boccaccio,
gioie, massimamente diaspro, avuto in gran pregio da'cinesi, che se ne incrostano
: vasi per bere di grande pregio, fatti di pietre preziose, dell'età
. compagni, ii-220: donzello che fin pregio aver ispera /... /
poiché il mio lavoro non avrà il pregio di una assoluta novità, voglio almeno,
compagni, ii-219: cavallieri che 'n pregio vole intendre, / metta la spada
spada sua 'n dritti servigi, / ché pregio non acquistan vani fregi, / senza
/ e di natura il più bel pregio offese. tassoni, 4-16: ripassò il
costruzione difettiva o ellittica avrà dunque un pregio quando serva a rappresentar la fretta,
15-49: né vo''l suo cader tuo pregio tegna, / ché fu difetto del
27. per antifrasi. qualità, pregio. boccalini, i-42: io son
rinomati... sono degni di pregio per molte bellissime ve rità
, che tutti convengano in qualche fonte o pregio il qual sia comune a ciascuno;
vertù, ch'ogni difìcio mura / o'pregio e amor dura. fra giordano,
minor che sia in costei / è il pregio di bellezza, / e quel che
: e non è laude, fuor di pregio, altera, / né dignità d'
più vii si ragiona, / se 'n pregio non intende e non ispera. dante
. 9. importanza, valore; pregio, vanto; stima, considerazione.
12. in senso concreto: cosa di pregio, oggetto, edificio prezioso, di
: mobili antichi fiorentini, senza particolare pregio, ma dignitosamente contraddittori allo stile liberty
, 7-ii-354: ora il nome e pregio di tali fiorini si dilatò sì fattamente
e riguardano a traverso come cavallo di pregio. passavanti, 99: non sia
di lor natura imitatrici; ogni suo pregio avere nella verità e forza della imitazione,
guisa. compagni, ix-286: se buon pregio vole aver notaro, / in leal
eviduo... ha per motivo qualche pregio, e così qualche bene che attualmente
i-19: senza la favola rimarrebbe senza pregio il poema, essendo ella...
corporale, e introdottone o recato in pregio innumerabili che abbattono il corpo in mille
cose levatele, si rimarrebbe ella senza pregio. carducci, iii-7-24: di questa
pò far me gioioso, / lo grande pregio che avete in dimino / farà ver
una notizia, un difetto o un pregio di qualche cosa). b.
/ senno, genzor, misura, / pregio, beltà e valore, / che
, / in cui ognora posa / pregio di valimento. malispini, 1-465:
che l'anima sua fosse tenuta in pregio quanto l'infemo dimostrava con quel po'
. algarotti, 2-327: il maggior pregio delle lettere sue [del caro],
per dimostrare a parte a parte ogni pregio di questa canzone. rajberti, 2-251:
momenti sorgono da sé, ed hanno il pregio d'aver tanta autorità per quanto glie
altezza? compagni, ii-219: se buon pregio vuole aver rettore, / siegua la
sormonti. compagni, ii-223 's'aggrada pregio aver a mercatante, / dritura sempre
chiabrera, 490: la cittade ha pregio / quand'ella rende i cittadin felici
compagni, ii-217: reie che orrato pregio aver disia / sia prode in acquistare
volersi agguagliare a loro e avvilire il pregio di queu'ornamento in che eccedono,
tr. (disautoro). scemare il pregio, far scadere nella stima generale
parer meo, / del nome vostro gran pregio disvanza, / quando alcuna di voi
. ariosto, 112: trovò gran pregio ancor, dopo il bel volto, /
. comparire). ant. perdere di pregio al paragone; scomparire.
: mobili antichi fiorentini, senza particolare pregio, ma dignitosamente contraddittori allo stile liberty
discorso, che si trasmette, mi pregio di rassegnarle la mia perfetta osservanza.
scrivono studiatamente, si fanno un pregio di discostarsi dai più, s'
reputazione a una persona; diminuire di pregio una cosa nell'opinione altrui; screditare
che ha perduto credito, reputazione, pregio, valore; screditato. libro
che non stanno, / ancor lei pregio di bellezze avere, / ma vertù possedere
». ariosto, 112: trovò gran pregio ancor, dopo il bel volto,
e che ne'patrii alberghi / sì nobil pregio i miei dolor consoli. marino,
/ più si disdice a chi più pregio brama. boccaccio, dee., 1-10
letter. offuscare; diminuire il pregio, il valore. chiabrera,
-assol. compagni, ii-224: su'pregio è in pulito lavorare / a quella
il signor martini, disegnatore di molto pregio, quello stesso che fece il ritratto
, i-14-165: se dire me volete che pregio e piaciere sia grande voi danneggiare e
e stupidità di chi, non conoscendo il pregio di questi antichi tesori, gli toma
leopardi, 560: il maggior pregio della traduzione del caro... sta
guittone, xxiv-n: validor valente / pregio e cortesia / non falla, né
. pier della vigna, 3-26: pregio ed aunore adesa lei e avanza,
, deturpare; rendere vile, togliere pregio; sminuire, svilire, svalutare.
piace più con disinóre / vita che pregio, non segua il mio segno. giov
conoscesse lo su'onore / e disonor e pregio e la vergogna. guittone, i-14-94
meo, / del nome vostro gran pregio disvanza, / quando alcuna di voi 'n
, 6-4: lo gran valore e lo pregio amoroso, / ch'è 'n voi
nostri disperati ario- stisti se trovo un pregio nelle epistole del conte duranti, che
, 980: non è nel mondo / pregio maggiore, ch'essere dispetti, /
compagni, ii-222: medico che voi pregio aver bono / disponga la sua forma
dispregiar di quel ch'a molti è 'n pregio. 5. giovanni crisostomo volgar.
, né villano alcuno dispregio, o pregio porta che per l'opera sua,
/ sarebbe per ragione a me gran pregio. leonardo, 2-107: gridò inverso
/ ched e'non mi ponesse / gran pregio, dove dispregio mi pone. forteguerri
prezzo ': propriamente, 4 togliere il pregio, il valore '.
mussulmani, che si fanno un goffo pregio di passare per disprezzatori del bel sesso
i professori dell'altre facuità il loro pregio, [gl'istorici] si promettono
',... si fanno un pregio e un dovere di non farlo che
si dovrà sommamente lodare e tener in pregio. malvezzi, iv-283: chi levane
, / e che non tutte in pregio egual son pari. -ant. in
equivoci, ella può altresì avere un pregio distinto e generare insieme diletto ed utilità
., 1-83: la lenta palma serba pregio a'forti: / l'ellera va
; negarne la validità, toglier loro pregio, valore. bibbia volgar.,
annunzio, v-2-737: in talune cose di pregio congeniate di avorio accadeva che i pezzi
l'uomo deve cercar lucro, aggiungendo pregio alle materie disutili. saba, 21:
ditale di bellissime anella et di gran pregio. campanella, i-7: se tutto il
venere gita lieta non sarebbe / del pregio, per cui troia arse e cadeo.
signiore l'aveva compera, o al porgli pregio perché quello la comperassi. tasso,
le utili scienze or sono divenute così in pregio, che sarebbe presso noi barbaro ed
/ le degne lode, e 'l gran pregio, e 'l valore, / ch'
divorò, pestifero angue, / il pregio e 'l fior de la latina gente
a lui non si pò torre / suo pregio, per ch'a voi l'andar
per iscritto tutta la mercatantia e il pregio di quella, è dato per li
io noioso e duro, / dove in pregio è miglior chi peggio è nato.
quella altra zoglia, tutte de gran pregio e valore, la dolosa donna,
comanda che io debba domandare e porre pregio alla mia opera del perseo. caro,
mia figlia / torna a noi 'l pregio del dorato pomo, / onde ancor
che supera tutti (per bellezza o pregio); dominatore. 5. degli
ad ubbidirvi, molto più avrete in pregio il dominio della mente, ed il vincere
del cignale; il domito è in minor pregio. carducci, 919: qual da
debito omaggio. alfieri, v-1-740: pregio mi fo di quattro cose, e grado
due fiammeggianti aprichi colli / ascose il pregio di dond'esce l'alba. marino,
donna, di tutto compiuto savere, di pregio coronata, degnia mia donna compiuta,
ne gli animi nostri, sarà in pregio il nome del castiglione. boccalini,
e sempre sia disideroso / di sofferenza e pregio di piacere. poesie bolognesi, v-342-21
iv-193: quel donzello, che ha gran pregio perch'è nano, dal padrone vien
il crin ch'a l'auro il pregio ha tolto, / sorgendo il mio bel
figlia, / toma a voi 'l pregio del dorato pomo, / onde ancor oggi
dov'è lo savere, / lo pregio, lo valore e la franchezza, /
, dilettarlo e rapirlo. senza questo pregio non si può essere sommo poeta.
di un luogo, ecc.; pregio d'arte, di stile, di espressione
da sua eccellenza che io ne domandassi pregio, quale mi paressi a una sola parola
dissi che dugento scudi era il suo pregio a punto. a questo sua eccellenzia
in tempi simili. -di gran pregio, di gran valore. guerrazzi,
e disposte all'armi per acquistare valoroso pregio e gloriosa fama, ma l'altre
fattura grossolana; scadente, di poco pregio; ordinario, di cattivo gusto,
, di mediocre qualità, di poco pregio; ordinario, comune; rozzo,
lasciare in parte della gloria e del pregio di questa lingua. campanella, i-228
ched e'non mi ponesse / gran pregio, dove dispregio mi pone.
in dubbio a cui / devesse 11 pregio di più laude darsi. andrea da barberino
2. figur. essere superiore (di pregio, di valore, di meriti)
doti, ecc.; di gran pregio, di grande valore; insigne, straordinario
gratissima. 2. qualità elevata, pregio, virtù (di persone o di
'l ponente / d'ogni rara eccellenzia il pregio avea. boccaccio, viii-1-28: deh
, che avessino il sale a basso pregio, e così a tutti li eccezionati o
si comperasse castella e ville per cheunque pregio si potessono trovare, e nuove edificazioni
materia che contiene, né per il pregio del dettato, ma perché sa che
gemelli careri, 2-i-117: il maggior pregio di lei [della libraria ambrosiana]
lode trattò lo stil maestro. / pregio adunò d'effigiate carte: / diè
di genti e di cose di maggior pregio, ha nondimeno trattato tutto ciò pastoralmente,
, / con magistero tal che perde il pregio / de la ricca materia appo il
oggetto in cui si noti un qualche pregio artistico, un'intenzione di raffinatezza)
in una società corrotta, non diventi pregio, né vizio che la convenzione non riesca
del cuore le belle parole sopra il pregio scritte della buona educazione dal sig.
o ellittica avrà... un pregio quando serva a rappresentar la fretta,
/ con magistero tal che perde il pregio / de la ricca materia appo il
figur. che emerge, che eccelle per pregio, perfezione, valore; illustre,
1-247: queste parole: possedere un pregio, non formalmente, ma eminentemente,
altro che di non posseder veramente quel pregio, ma poterlo cagionare. milizia,
grandezza, alto grado, eccellenza, pregio. francesco da barberino, 376:
cosa d'alto valore, di gran pregio, eccellenti. campanella, i-13:
o iperbolica ch'ella sia, è pregio dell'occhio, perché il fa veder
emistichio assai calzante che avrà un duplicato pregio di autorità e leggiadria. monti,
, o evidenza ed enargia, è il pregio più distinto e che la poesia possa
. bellini, i-82: più d'alto pregio, di che l'uom si sia
chi le pigli, e paghi lor pregio giustissimo, senza farne endica o guadagno.
la malinconia energica del commiato inalzava il pregio d'ogni ora trascorsa. -acuto
compagni, ii-222: medico che voi pregio aver bono / disponga la sua forma
fa di necessità, di valore, di pregio di questo passo lo lascia sempre più
modo d'arco, è di picciol pregio, imperocché pessimamente vae. -per
lere). avere uguale valore, pregio, forza, efficacia; uguagliare,
rinaldo, il giovenetto a cui / il pregio di fortezza ogn'altro cede.
: teco hai donna che a tutte il pregio invola, /... /
. tessuto di seta leggero di gran pregio per abiti femminili (proveniente dalla città
cieca ed inferma, / senza saper mai pregio di beltade. rota, 1-1-60:
colle che fu seggio di virtù e di pregio negli antichi giorni che tutto il popolo
per dio donare / il cresce in pregio; e vender ad un motto, /
compagni, ii-221: legisto che buon pregio vuol seguire / convien c'apprenda retto
e riguardano a traverso come cavallo di pregio. passavanti, 168: niuna cosa dispiace
/ di cui la fronda / con pregio eguale / sempre circonda / e le guerriere
, avvisa che il signore tenga in pregio e assapori il suo valore. redi,
tutto il valor, tutto il suo pregio perde. a. verri, i-39:
patria, orfana e tutta / del suo pregio maggior sfiorata, cada. segneri,
chi dicesse che nel dipignere il minor pregio sia del pennello semplice esecutore di quant'
oh questo sì, ch'è il pregio / posto in sublime. de amicis,
un documento, di un oggetto di pregio in genere, ecc.).
monti, iii-28: trovò anche di pregio straordinario l'edizione, e m'incaricò di
occhi dello onesto giovane quanto sieno in pregio entro allo esercito suo [dell'amore]
/ più di danno saria che di suo pregio [della canapa]; / perché
in te solo esprimi / ogni bel pregio. muratori, 5-iii-64: pochi fra
, nella sua specie); di raro pregio, eletto; compiuto, pienamente realizzato
, e le bevande / di maggior pregio, o congelate o calde, /.
che potea la lingua nostra, / o pregio etterno anno in anno, e più nell'
, per iscritto tutta la mercatanzia e il pregio di quella. leggenda aurea volgar.
quale nuova aveva fatto calare assai di pregio le spezierie loro: il che era
è gente che si tene onore e pregio / il ben che loro awien per
-al figur.: nobiltà, pregio. iacopone, 33-12: amor
, o a desiderare altro che il pregio e la fama della eccellenza. monti,
esteticamente al poema, contrasegna il suo pregio speciale. de sanctis, lett. it
come gli oggetti differiscono fra loro di pregio, così gl'ideali estetici variano di
non grande estima. 2. pregio, valore. frezzi, iv-n-135:
valutazione, calcolo (del valore, del pregio di una cosa). ariosto
. varano, 166: pari al pregio all'uom torna [la donna],
gioconde, doberti, ii-84: il pregio della fede e della pietà cristiana estolle
che l'anima sua fosse tenuta in pregio quanto l'inferno dimostrava con quel po'
ruberto salviati... conobbe il pregio delle già dette prediche, ed alcune
patria mia potere, se non con qualche pregio vivere, almanco morirvi, e giacere
ne l'età giovenile sogliono essere in pregio maggiore, sì veramente che 'l valore o
che potea la lingua nostra, / o pregio ettemo del loco ond'io fui.
per farli avere in ammirazione e in pregio le virtù che han dell'eroico,
altra penna che la sola sua acquisti pregio d'aver fabbricato buona poesia eroica.
ortivi e seminativi acquista rono pregio di fabbricativi. viani, 13-413: siccome
un altro altrove sia tenuto in maggior pregio: il coracino in egitto, il zeo
: fare in tempo le faccende è pregio del contadino. ma s'egli dice:
fra gl'indi splende / di maggior pregio, cui pur ch'occhio miri,
quella di qualcun altro giudicata di poco pregio, avanti di por mano all'opera mia
. dottori, 1-120: tra'facondi il pregio tiene. -per estens.
, / che fa parer di minor pregio ogni altra. manzoni, pr.
anche la fagiana: il di lei pregio non consiste nelle chiassose vesti, brillanti
ch'ilion fusse combusto, / furono in pregio assai le fagiolate, / ch'or
fagioli: giudicare, valutare il giusto pregio (di azioni, persone, ecc
stimare nulla; non tenere in alcun pregio. allegri, 4-214: perché vi
fra gl'indi splende / di maggior pregio, cui pur ch'occhio miri, /
: una umetta lacrimatoria di troppo raro pregio per contenere il pianto di maria luisa
dell'uomo fallace non sono di maggiore pregio a'diritti e savii giudici, che
il prossimo dicembre, mi fo un pregio di parteciparglielo. cattaneo, iii-4-130:
mandi lo scempio, / com'ha il pregio involato e falsamente / l'altrui s'
. gemelli careri, 1-iii-195: il pregio del bezoar si è grossezza, quantunque
non vi parrebbe egli forse... pregio dell'opera che versasse una illustre compagnia
lui non si pò torre / suo pregio, per ch'a voi l'andar si
. algarotti, 2-327: il maggior pregio delle lettere sue [del caro],
né debbia avere u vero ricevere alcun pregio, se prima non arà servito l'
; e da quinde inanti possano avere pregio convenevile a lui, e non pregio
pregio convenevile a lui, e non pregio di maestro, infine a tanto che elli
-comprendere, riconoscere, attestare il pregio, il valore, l'importanza di
432: lo grande valore e lo pregio amoroso / ch'è 'n voi, donna
per la sua velocità, è di maggior pregio. allegri, 129: fo
[la chimica] in sì g an pregio. g. del papa, 6-i-3
, nella piccolezza de'quali consistendo ogni pregio della bellezza. alfieri, i-22: essendo
porto invia, / ov'è del faticar pregio soave. = dal lat.
, dolce, alto, e faticoso pregio, / che ratto mi volgesti al verde
con quella serietà ed accuratezza che è pregio de'critici tedeschi. -dipinto (
quaresima. menzini, 5-1: in maggior pregio sale un ch'abbia pregno / il
suoi bisogni. alfieri, 8-223: pregio al certo sovrano egli è il valersi /
, ogni om favella / che 'l pregio al tutto è di quel dalla stella.
priego / e ripriego, che il pregio vaglia mille, / che non mi facci
, perché senza la favola rimarrebbe senza pregio il poema, essendo ella, come
, perché senza la favola rimarrebbe senza pregio il poema. nannini, 165:
acquistato ne l'età giovenile sogliono essere in pregio maggiore, sì veramente che 'l valore
ad alcuna [lingua] il pregio o l'onor suo, ma solo a
solita d'esser favorita e tenuta in pregio. sarpi, vi-1-84: il pontefice udiva
? compagni, ii-218: barone che buon pregio vuol avere / sia sempre fedele al
, di tutto compiuto savere, di pregio coronata, degnia mia donna compiuta,
b. croce, iii-26-372: il maggior pregio dell'opera d'arte è di rendere
usuale, comune, ordinario, di poco pregio, senza pretese, che si usa
giostra / altri così, né maggior pregio attende. -senza colpo ferire:
l'una disgiunta dall'altra perdendo di pregio, dalla sua altezza decada e disformi
.. procacciano a questi animali un pregio di bellezza terribile. de marchi, ii-
che da molti è tenuto in gran pregio, ma da me è stimato assai manco
gran barone il cui nome e 'l cui pregio / la festa di tommaso riconforta,
: dovè sentire il peso e il pregio di ogni pagliuzza, di ogni festuca,
(per indicare un materiale di poco pregio). g. m. cecchi
ogni fica onore, / a me pregio divino ed immortale? aretino, 8-291:
. figur. opera che non ha alcun pregio o valore; argomento futile, privo
poco, da nulla, di nessun pregio. a. pucci, 3-7-15:
non valer nulla, non avere nessun pregio, nessuna capacità, non essere di
nulla, non avere nessuna qualità o pregio. rosa, 1-145: vi dico
fidatezza ', astratto di4 fidato ', pregio di persona alla cui fede può l'
il grande e fido amore, non ha pregio, presso una donna, anche se
mostro, / o fama, o pregio, o gloria al secol nostro! castiglione
. 5. stima, credito, pregio di cui gode una persona nei rapporti
sia nel mio cor, ma me ne pregio, / poi che solo con questa
. procacciano a questi animali un pregio di bellezza terribile. 2
la fereze, / che no è pregio né alteze / contra umil- tate usare
: quel teatro, di cui tanto mi pregio, / in man di quei figuri
sua opera non recitasse una filatera sul pregio delle traduzioni. 2. per
filatìccio, sm. seta di scarso pregio che si ricava dai bozzoli sfarfallati e
suo ci ammonisce di suo nome, pregio e bontà. da'segni fur detti
quale fu e sarà mai sempre in pregio presso le persone bennate.
cicerone volgar., 1-208: di quanto pregio è finalmente questa gloria degli uomini,
sta in ogne terra suono / del pregio suo, non fino di cantare.
4 la finazione de'particolari è un pregio d'ogni lavoro '. ma
costì, avesse buono dilivro e che pregio pensaste averne. macinghi strozzi, 1-241
, ix-285: donzello, che fin pregio aver ispera, / prime- ramente s'
/ ch'amor fa manti in fin pregio avanzare, / poi metta in cortesia tutta
di danno saria, che di suo pregio. bar etti, 2-237: s'insegna
. 4. ottima qualità, pregio. ariosto, 24-66: quivi poco
e de la notte raro / immortai pregio, a cui le stelle intorno / guidan
, per le quali sempre dagli artefici in pregio e da'moderni maestro è stato,
e perciò maggiormente calzanti, aveva il pregio di incatenare il piccolo uditorio.
, la qual contende / ogni armonico pregio al firmamento. manzoni, 34: l'
braccianti ed i nomadi, certo costituisce un pregio. -scegliere un luogo per dimorarvi
argento ch'ella sia, riunito il pregio di tutte le cose del mondo, e
onde gli antichi in promoteo simboleggiarono il pregio dello scultore. gioberti, 7-334: aggiungerei
lui non potè già essere involato il pregio della sua florida gloria. a. verri
, 181: io voi quando vedrò, pregio del cielo, / ignuda folgorar su
.; qui poteva egli fondare un pregio particolar della sua lingua [la francese]
tutto giace, / e lo fin pregio messo v'ha corona, / di cortesia
e non se ne spaccia a pregio neuno. algarotti, 3-1 io: arrivammo
compagni, ix-287: medico, che voi pregio aver tono, / disponga la soa
). compagni, ix-288: su'pregio [dell'orefice] è in pulito
] nel disio, / che 'l pregio d'ogni vita è 'l morir mio.
a forza di bellezza, / quei di pregio e di loda, / più ch'
, 9-373: la palma, essendo pregio de i forti, significò la vittoria
. foscolo, 1-318: l'insuperabile pregio de'poeti primitivi deriva dall'aver essi
leopardi, i-14: in plauto il sommo pregio è quello della forza comica. de
. compagni, ix-286: se buon pregio vole aver notare, /..
reggitori. -che ha modesto pregio, che non è destinato a durare
anni di condotta gli avevano ben insegnato il pregio del quieto vivere e la fragilità delle
forza di bellezza, / quei di pregio e di loda, / più ch'altri
. compagni, ii-219: se buon pregio vuole aver rettore, / siegua sua
e di agilità che non è vero pregio se non quando è il frutto della riflessione
conservare ed accrescere la riputazione ed il pregio del telescopio, contro alle calunnie di
v-226: volle di più accrescerne il pregio fregiandolo dell'augusto suo nome. ciro
la sua vita non ha punto in pregio. b. davanzati, i-149: otone
e de la notte raro / immortai pregio, a cui le stelle intorno / guidan
iii-182-16: amore ch'innamora altrui di pregio, / di pura virtù sorge /
compagni, ii-219: cavallieri, che 'n pregio vole in- tendre, / metta la
spada sua 'n dritti servigi, / ché pregio non acquistan vani fregi, / senza
gran barone il cui nome e 'l cui pregio / la festa di tommaso riconforta,
fremire, / sì poggia altero in voi pregio e valore. cavalca, i-119
/ gaiamente cantando, / vostro fin pregio mando -a la verdura. storia di stefano
costruzione difettiva o ellittica avrà dunque un pregio quando serva a rappresentar la fretta,
mac chiato, di gran pregio; detto anche sennadico. =
cosa di poca importanza, di scarso pregio; inezia, quisquilia; atto,
dettagli strumentali. -che ha poco pregio, che è di scarso valore (
, i-336: chi si fa un pregio d'insultare la pubblica volgare opinione,
individuo. tasso, 13-i-843: 'l pregio de l'illustri e degne fronti morte
non valere nulla, non avere nessun pregio. grazzini, 145: uomini
dell'imbecillità colla vanagloria, ed ogni pregio dalla nostra follia, che al fin de'
compagni, ii-220: donzello, che fin pregio aver ispera, / primeramente s'apprenda
. guittone, xlvi-53: di cui sol pregio è gente, / nullo o parvo
gente, / nullo o parvo è pregio in ben de fore, / ma ne
. bembo, 2-26: più in pregio è stato a'suoi tempi, o
fu data a esso bettino per quel pregio che iacopo gliel'aveva promessa, ma da
furai, noi niego, anzi men pregio e vanto. b. corsini, 6-53
liberiate e speme, / e fura il pregio d'onestà sovrano, / di che
ch'ai broccati di persia il pregio fura. -far cessare, interrompere
entrò per mezzo a'tripodi / di ricco pregio; e sì v'accese fiamma,
ogni gagliardo. / questi ha nel pregio de la spada eguali / pochi, o
/ gaiamente cantando, / vostro fin pregio mando -a la verdura. ottimo,
soderini, iii-507: ebbero in pregio gli antichi le noci basiliche,
una cosa vile per averne una di gran pregio. e per lo contrario si dice
invaso, l'ozio gallonato era solo in pregio. 3. arald. attributo del
d. bartoli, 2-1-77: se il pregio corrispondesse al merito della fatica, farebbono
careri, 2-i-423: egli mi pare un pregio più da gazzettieri che da uomo di
mie, gelate e spente, / pregio non ebber d'immortale onore. tasso,
, i-99: io senza gemme ed or pregio gli amici, / e tento fame
e gli ori e ciò ch'avea di pregio. menzini, 1-5: il riverito
3. figur. l'oggetto di maggior pregio (ed è per lo più connessa
al nome / dell'invitta messenia il pregio antico. giannone, iii-47: aveano
diede. -riuscire di genio: avere pregio (un componimento). ramazzini,
bologna il fango di gennaio: dare pregio a cose comuni e vili. g
onore / senno genzor, misura, / pregio, beltà e valore, / che
xlvi- 52: di cui sol pregio è gente, / nullo o parvo è
è gente, / nullo o parvo è pregio in ben de fore, / ma
. parini, xvi-41: caro tuo pregio sono / leggiadre donne, e giovani
è di noi cristiani la gloria, il pregio, il vanto, il trionfo.
dov'è lo savere, / lo pregio, lo valore e la franchezza, /
conseguenza della nobiltà dei natali (un pregio o un difetto, un modo di pensare
g. capponi, 2-350: aggiunge gran pregio alla 'storia'di benedetto varchi e
proverbi toscani, 406: non acquista pregio il pensiero se, come la seppia
si gittano e non se ne spaccia a pregio niuno. bembo, 9-1-199: v'
le spine, ond'ha l'allegorico pregio di rosa che tra le spine germoglia.
sua ricca grandezza / e 'l pregio quasi è già tutto perito, / e
, / ch'avrai di tutta italia il pregio e 'l vanto. redi, 16-iv-214
è lo savere, / e lo pregio e 'l valore e la franchezza, /
un mondo maravigliato. anzi il suo pregio è di essere il concetto di tutti
molto ria magagna, ed è di meno pregio. varchi, v-52: si chiama
iv-193: quel donzello, che ha gran pregio perch'è nano, dal padrone vien
appresso agl'indiani [furono in gran pregio] i ginnosofìsti, il principale della
origine la magia, là sono stati in pregio i sacerdoti, i gennosofisti. m
a modo d'arco, è di picciol pregio, imperocché pessimamente vae. leggenda aurea
et forte. compagni, ii-215: pregio è un miro di clartà gioconda,
segni, 153: aveva egli in gran pregio tutti quegli uomini che sapevano girandolare modi
-in partic.: casacca di poco pregio, per 10 più ampia e comoda
quella di qualcun altro giudicata di poco pregio, avanti di por mano all'opera mia
con quella serietà ed accuratezza che è pregio de'critici tedeschi. verga, ii-53:
, in ridicolo; avvilirla, abbassarla di pregio. b. davanzali, ii-476:
(doti, virtù); accrescere il pregio di qualità fisica o morale con altre
di bellezza esser tenuto in... pregio e riverenza. tasso, 5-82:
altre cose insieme, e di tutte pregio e misura, e strumenti che volgono
cedea. -elemento che costituisce il pregio e la bellezza di un'opera.
inutile delle nostre librerie, e vano pregio d'eterni cataloghi, composti d'aride gassature
e goffa e barbara che non monta il pregio di buttare una pennata di più intorno
di bellissima opera, tutte di gran pregio e di gran peso. burchiello, 48
di lor natnra imitatrici; ogni suo pregio avere nella verità e forza della imitazione
non per amor fiorisca / né dar pregio gradisca / voler donna, com'pecato seguisca
attorno tante galanterie e vaghezze di gran pregio, che punto non servono al palato
baldanza / né possibilitate / d'alcun pregio acquistar di gioì'gradita. chiaro davanzali
, / di vera lode e d'ogni pregio carca, / per l'universo in
: picciula cosa fare, fa picciul pregio, e picciul gaidio; ma pregio,
pregio, e picciul gaidio; ma pregio, e gaudio è grande de grande
g. cavalcanti, i-125: lo vostro pregio fino / in gio'si rinovelli /
eccellenti artefici sono sempre stati di molto pregio nel mondo, ed i loro autori
conveni, / ché si manteni -in pregio ed in grandeza. inghilfredi,
certa determinata grandezza. — pregio, importanza, eccellenza (di una
3. che si distingue per pregio, rarità, elevatezza, efficacia,
/ par ch'ad ogn'altro cibo il pregio tolla. redi, 16-iii-132: il
: un poeta non è tenuto in alcun pregio: lo paragonano ad un parasito e
/ poiché i don gratis dati a pregio vende. = comp. da
core naturale. guittone, i-3-427: pregio e gaudio è grande di grande e
potea la lingua nostra, / o pregio etterno del loco ond'io fui, /
altra togli / debitamente di bellezza il pregio, / dimmi qual è l'amor che
. compagni, ii-219: se buon pregio vuole aver rettore, /...
falla, se tu vuoi avere grazia e pregio da lui. bibbia volgar.,
d'esser nel branco anch'io mi pregio e godo. foscolo, xv-272: sono
delicata, leggiadria attraente. -anche: pregio particolarmente raro; eccellenza, perfezione.
/ « degno di gloria e di pregio e d'onore ». canti carnascialeschi,
graziosa, / in cui ognora posa / pregio di valimento. arrighetto, 245:
io noioso e duro, / dove in pregio è miglior chi peggio è nato.
e le dilettano in cose di piccol pregio, siccome sono pietre, mazze e le
/ di grido in grido pur lui dando pregio, / fin che l'ha vinto
b. corsini, 13-44: di pregio maggior, di maggior grido /.
accessorio guadagnò il passo e rubò il pregio al principale. -guadagnare di peccato
che spende i denari chi ne conosce il pregio, in quanto se li guadagna con
, che fa proseliti. nare in pregio i guerrieri italiani. pea, 7-184:
2-3-13: ma sovra ogni rimedio ha 'l pregio e 'l vanto / e suol produr
anonimo, i-591: qualunque donna à pregio di biel- tate, / consiglio che
venire a guardare un morto dicessero quanto pregio egli volevano. caro, 11-48:
! caro, 4-356: se 'l pregio / di sì gran cose e de la
guardia di qualcosa: tenerla in grande pregio, in grande stima. pattavicino,
si gittano e non se ne spaccia a pregio niuno, e guastansi i poderi e
tolomei, i-28: chi per acquistar pregio di lodato dire questa lingua usasse,
che andavano ogni giorno più alzando di pregio e d'aggio, e perciò diedero incentivo
po'guasto. 9. privo del pregio e della purezza tradizionali (uno stile
suavissima d'amore / sia sempre in pregio a voi, guerra gradita, / guerra
compagni, ii-218: barone che buon pregio vuol avere /... /
talento; senno la guida e fin pregio amoruso. latini, i-925: faccio a
e de la notte raro / immortai pregio, a cui le stelle intorno / guidan
e accordatosi col guidatore della carretta del pregio, vi salì suso. grazzini, 4-559
. pier della vigna, 3-26: pregio ed amore adesa lei e avanza,
, / coppe con zoie di mirabil pregio, / vin di bon gusto e di
conosci solo e discerni il valore e il pregio, padre e creatore delle belle arti
vita 4 herbarteggiato 'coi giudizi assoluti di pregio. herbartiano, agg. e sm
come gli oggetti differiscono fra loro di pregio, così gl'ideali estetici variano di
iv-iii: talora una cavalla di poco pregio ignobile e brutta l'ecciterà [lo
. che ha scarso valore o pregio; che è costituito di materia vile
alcuna vergogna. 4. mancanza di pregio, di valore; natura, condizione
morale, di una qualità, di pregio, di valore; manchevole, imperfetto.
mentre ragionato se n'è, tutto il pregio veggiamo rimasto ne le lor lodi et
... può altresì avere un pregio distinto, e generare insieme diletto ed utilità
siano reciprocamente insociabili, che il loro massimo pregio sia la purità, che qualunque tintura
cedere all'inghilterra ed alla francia il pregio di profittare dell'altrui imbecillità. beccaria
: le mie coverte erano di gran pregio,... imboccavo un freno d'
in terra non si imbraga, / pregio sperando, che da quella sia / contenta
cinquantasei. compagni, ii-222: se buon pregio vuole avere notaro, /..
inbrevata dì 16 marzo anno 1324, per pregio di fior. 250 d'oro.
/ se questo manca, ogni altro pregio imbruna. goldoni, xiii-29: indi per
venga ad ognun ch'aver mi solea in pregio. brusantini, 8-66: se ne
buon duce / bene imitando è pregio; / ma pur stimasi egregio / chi
ben l'arte / e che hanno il pregio a tutti gli altri tolto / imitar
s'ingannino i romantici pensando d'accrescer pregio alla poesia con rendere la imitazione oltre
mia persona invilio, ma di minor pregio si fece ogni opera. 0
non già come animale, è il vero pregio e la vera dignità dell'uomo;
). mamiani, 10-i-652: il pregio eminente della filosofia di giordano bruno è
b. corsini, 13-44: di pregio maggior, di maggior grido / fra
ortolani, / di quei che al pregio et al color son d'oro: /
tela sottile. -oggetti di poco pregio e inutili; ciarpame. -anche al
frugoni, i-15-47: poco è in pregio a i nostri dì / chi le muse
: se vuoi lavorare altri cofani di men pregio, incollali prima, e impanna le
/ e allor fu che salì in pregio / di corona imperatoria, / più
ii-216: non è laude, fuor di pregio, altera, / né dignità d'
scrivendo cose di poco o niun pregio. = comp. dall'imp
nell'arte poetica, in cui non ha pregio chiunque non ha giudicio. carducci,
, par loro impiccolimento e diminuzioni di pregio. = deriv. da impiccolire.
frugoni, i-5-170: la piccolezza è pregio / de le cose più rare, /
ant. di mediocre valore, di poco pregio. lalli, 6-200: questi è
i-1387: ecco il bel frutto e pregio della filosofia moderna la quale finisce d'
'mpo- verita e scema / del suo pregio sovran la terra lassa. achillini,
(imprègio). raro. acquistar pregio, impreziosirsi. dossi, iii-243
fémmina. = denom. da pregio (v.) col pref. in-
ciò che in agricoltura ha il puro pregio della novità. buonafede, 5-424: il
sensitiva che è dote o difetto, pregio o vizio, ma certo qualità insita a
persone cotanto impressionate di questo ideal pregio che han fatto guerra al p.
raffinato, ricercato); conferire particolare pregio; arricchire, ornare. - anche al
ogni menomo atto ed opera di nessun pregio. marinetti, 2- iii-64: i
.). diventare prezioso, acquistare pregio. — anche al figur.
a battaglia chiunque ardisse di contrafargli il pregio d'istitutore e di ristauratore.
il bronzo mai salgono a sì durevole pregio, come quando l'arte imprime loro
.. qual cosa sia da tenere in pregio e qual no, mi è parso
. compagni, ii-223: s'aggrada pregio aver a mercatante, / dritura sempre
compagni, ii-218: barone che buon pregio vuol avere /... / sia
de', / lascia altrui córre, il pregio ch'avea inanti / perde nel cor
per tuo servo caro, / che 'n pregio venni sotto alle tue ale. aretino
regni, / ond'ella di ricchezza in pregio ascenda. forteguerri, iv-221: tu
erano gli zanni ed i magnifici in pregio, i quali, caricando i caratteri
da renderle e più diffuse e più in pregio. 23. indica l'uomo
aver in eterno e scienza ed ogni altro pregio, ma non addolcito da verun gusto
/ non per amor fiorisca / né dar pregio gradisca / voler donna com'pecato seguisca
in per tutto il regno fu scemato il pregio d'ogni moneta ciò che solo rimaneva
delle colonne, 405: quella che pregio e belleze inavanza / e fami star soventi
e molto incalciato, credendosi guadagnare il pregio della vittoria, chinò giù co'cavalieri
gran numero di denari, maravigliandosi del pregio, ed estimando per cagione d'esso
frodo. beccari, xxx-4-277: che pregio o merto / sei per portar, poiché
mulazze o meticce possono avere il loro pregio; ma quelle di chiara incarnazione e
salvini, 12-1-280: la mano / pregio all'avorio ag- giugne, o quando
sua gemma, ei nulla perde del pregio suo... se in quella incastratura
linguaggio fiorito... aveva il pregio di incatenare il piccolo uditorio. levi
templi, o quale arsura / scemar il pregio de l'antique mura, / che
qual sia più egregio / più bel pregio / incensare o questi [cosimo e
b. corsini, 13-44: ma di pregio maggior, di maggior grido / fra
assarino, 6-43: grand'incentivo è il pregio deh'armi in amore. le donne
è, non l'atto, ma il pregio. = deriv. da incircoscritto
cultrice mano / con innesti ingegnosi aggiunse pregio, / indolcì l'aspro, incivilì
semenza degli infedeli, rendere il dovuto pregio. 6. ant.
l'incomparabile duca d'urbino, il cui pregio è tanto stimato dal mondo per cagion
, che in questa parte ottenne 11 pregio incontestabile d'avere spesso preservato i sentimenti
, defraudare e vilipendere quel poco di pregio che... mi era creduto di
acquisti. muratori, 8-i-56: qualunque pregio acquistino essi o abbian acquistato..
carattere proprio. -conferire maggior pregio, valore; rendere degno d'ammirazione
dio eletta, / tu se'de pregio in gloria incoronata. s. bernardino da
e con la fretta sminuì alle opere il pregio. alfieri, i-22: io,
(un lavoro); privo di pregio, di valore artistico (un'opera letteraria
in lauro foglia / conserva verde il pregio d'onestade, / ove non spira folgore
, e sempre verde / conservi il pregio di sue belle chiome. f. m
suggetto. lubrano, 1-101: egli è pregio individuo de'savii santi la primogenitura di
cultrice mano / con innesti ingegnosi aggiunse pregio, / indolcì l'aspro, incivilì
aver in eterno e scienza ed ogni altre pregio, ma non landolfi, 7-197:
m'accingo di costoro a dire il pregio. a. paradisi, xxii-456: or
3-222: ne'moderni edifici non hanno pregio minore i marmi lavorati da'fabri antichi
l'onorata fronte, / cui crescea pregio in nodi industri e begli / il nereggiar
, perfezione; bellezza, leggiadria; pregio, valore. ottimo, ii-196:
/ e di natura il più bel pregio offese. d'annunzio, iii-2-197:
è di immenso valore, di eccezionale pregio, di straordinaria importanza. — per
... un giacinto d'inestimabilissimo pregio. muratori, 10-i-243: un'anima
, non considerato in tutto il suo pregio, in tutta la sua importanza.
articolanti la voce. -mancanza di pregio, insufficienza, pochezza. lorenzo de'
danneggiare; sminuire, svilire, togliere pregio. palladio volgar., 1-4:
potermene più servire. -privo di pregio, di gusto, di valore (uno
nel suo genere bruttissima, priva di pregio, di gusto, di valore,
grano, dicendo: o aronne tal pregio, o non si venderà mai. g
. -che ha minor valore o pregio di altro. -in partic.:
-non inferiore a qualcosa: di uguale pregio. lorenzo de'medici, i-22:
è inferiore, per qualità o per pregio, per valore o per subordinazione gerarchica
eterna gloria, / de l'excelsa umiltà pregio e valore, / pien d'infinito
: per quanto io abbia in sommo pregio quel vocabolario e lo stimi degno,
ch'io sapesse avanzare / lo suo gran pregio infino oltra misura. boccaccio, 9-299
s'infiori, / d'ambo il pregio vedrà di pari offeso, / s'a
... con tra l'alto pregio della sua ingenerazione e della sua familia.
ingombra. salvini, 39-iv-187: sommissimo pregio è delle lettere che, quantunque in
di lucca, vendendola loro per ingordo pregio. boccaccio, dee., 8-10
, e appresso disse che già per pregio ingordo non lascerebbe, strignendolo il bisogno.
idem, 56: in voi è pregio, senno e conoscenza, / e so-
3. per estens. conferire maggior pregio, rilievo, spicco; accentuare,
poeta lo ingrandio ed avvantoe tanto di pregio di cavalleria. vasari, iii-425: il
tempo entusiasticamente scoperta. -privo di pregio, d'interesse (un'opera d'arte
donna servire, / ca 'l suo pregio 'nalzando / lo suo viso mostrare /
vostra stessa persona innalzato a sì gran pregio. -suscitato, istituito, fondato
da orlar bicchieri », che vale il pregio di tutto il sonetto. p
. / lascia altrui córre, il pregio ch'avea inanti / perde nel cor
poco o nulla brillante, ma col pregio della concretezza. = comp. di
3. deteriorarsi, guastarsi, perdere di pregio. getti, 15-ii-383: la sua
una catena assai più cara e di maggior pregio che se fosse d'oro o di
insieme, inserirono tradizioni ed istinti di pregio unico. pascoli, ii-725: quanto alla
-che raccoglie opere o esemplari di grande pregio, valore o rarità (una biblioteca,
cesarotti, 1-xxxvi-55: si fé un pregio di cooperare col vescovo d'alessandria a
2-56: insospettiti poi di dover esser pregio di confederazione tra il duca e i fiorentini
. trasfuso, comunicato, partecipato (un pregio, una prerogativa, una qualità)
, uno stile); privo di pregio, superficiale, scadente. -con litote.
/ cosa onde 'l vostro nome in pregio saglia, / ché 'n nulla parte sì
e le tavole vostre avete più in pregio che la repubblica. dante, purg.
l'integrità delle opere è un gran pregio e molto stimato;... il
i cibi intellettuali superano anche in questo pregio i corporali. d. bartoli,
mia speranza / ch'ella partì da pregio e da valore, / ché mi fa
. algarotti, 1-vii-127: di grandissimo pregio altresì è una picciola pittura del medesimo
ben l'arte / e che hanno il pregio a tutti gli altri tolto, /
ii-216: non è laude, fuor di pregio, altera, / né dignità d'
, più vii si ragiona / se 'n pregio non intende e non ispera. dante
antenati disceso... mettere ogni suo pregio nell'affezione alla patria, tutto il
dello spirito di tanta nobiltà e pregio, per questo intenebramento perde ogni
grande intenzione / folle fa saggio, pregio fa blasmato? g. cavalcanti, i-215
è tanto buono, che merita 'l pregio dell'opera a interessar visi.
dio, ancorché l'amore sia di più pregio, dovuto a lui come affetto più
; attrattiva. -anche: importanza, pregio, valore. -per estens.: ciò
guittone, xlvi-54: nullo o parvo è pregio in ben de fore, / ma
all'occhio solamente, vien riserbato il pregio di poter di loro [le meraviglie della
sono entrato in pensiero che un rilevantissimo pregio de'periodi italiani sia lo scostarsi dalla misura
vostr'opera sarebbe cento volte più in pregio. pascoli, ii-515: dante avrebbe
: il volontariato, pur nel suo pregio storico, che non può essere diminuito,
qualche sua gemma, ei nulla perde del pregio suo e del suo ben inteso disegno
, 6- ii-289: li drappi di pregio si tengono riposti, e in mostra
b. spaventa, 1-121: il gran pregio di cartesio è stato quello di aver
non avvalora l'alchimia, nondimeno conferiscono pregio ai libri intitolati dalla filosofia della natura
infiammarla non può tratto cortese, / o pregio di virtute o di natura,
6-1-107: quella ha fra noi più pregio e lode, / che più sa
specialmente rapporto ai primi tempi, un pregio intrinseco che le renda costantemente migliori di
è questo, forse, il principale lor pregio. 7. figur. ant
con gentile criterio dai colpi di lui il pregio poetico di labindo. michelstaedter, 64
, fervore, vigore (o anche pregio, qualità); scemare, venir meno
, vigore (o, anche, pregio, qualità); scemato, venuto meno
o bestiuola, che già fusti in pregio / tanto che tu onoravi altrui e te
: di poco valore, di poco pregio. d. battoli, 16-2-93: