i-85: le cose naturali sono da pregiare più che le accidentali. crescenzi volgar.
ambruogio, ch'era allora meco, / pregiare udìa da greci e da franceschi.
, iv-10: si applicano variamente a pregiare più questo bene, che quello. magalotti
apprègio). ant. apprezzare, pregiare. buti, 2-670: la cui
appregiassero. = comp. di pregiare (v.). apprendènte
pregio? 2. figur. pregiare, stimare una persona o una cosa
converso, biasimare o sospettare o poco pregiare la malizia, madre della sapienza?.
grande conto, apprezzare, stimare, pregiare, gradire. -essere, tornare caro:
sanctis, i-154: né meno da pregiare sono le sue osservazioni particolari. ce ne
federico ii, 160: s'eo pregiare -vi posso, donna mia, /
amare molto, tener caro, curare, pregiare. ariosto, sat., 3-143
, amare, / che mi farò pregiare / forse per lui servire. dante,
, mai che bonità, è da pregiare ed amare in omo; né da odiare
guittone, xxiv-42: quelli è da pregiare / che d'un greve dan- naggio
gli era divario a gioielleri a il pregiare una gioia, di poi che un
interessano la curiosità, e fanno amare e pregiare chi sa così mostrarle. carducci,
conto dovuto, valutare, apprezzare, pregiare. ritmo di sant'alessio,
costumi insegnare, / e l'ovre da pregiare / per ch'a lor donn fama
in vizio dispregiare e dezamare e in pregiare e amare e cara tener virtù. albertano
flessibile, fatto per comprendere e per pregiare una natura come quella di giuseppe muraglia
battaglia mostri qual gente sia più da pregiare, in fatti d'arme.
/ donne, quanto voi sete, da pregiare. savonarola, 5-1-19: veggo un
femmina... è molto da pregiare nel govemamento dei figliuoli. roberti, ii-230
... innalzarsi a conoscere, a pregiare, desiderare e volere la libertà?
insegnare, / e l'ovre da pregiare, / per ch'a lor donne fama
, ec. (è tanto più da pregiare, in quanto 'insolentiscente 'sarebbe
dei due eterni ismi, io continui a pregiare nelle opere d'arte quelle stesse qualità
, / le saramenta lor non de'pregiare, / chéd e'non è nessun che
. villani, 9-58: poco è da pregiare per onestà di fama che uno sia
.. biasimare o sospettare o poco pregiare la malizia, madre della sapienza:
la stagione / acresce del valente suo pregiare. g. villani, 11-94: eli'
afetto / né per villana cosa in buon pregiare, / ch'avanza [il pregio
6-14: ma così i riditor, così pregiare / i motteggiaci satiri fia bene.
praevalebunt adversus eam ». non pregiare, tr. (non prègio).
= = comp. da non e pregiare (v.). non
, costumi insegnare / e l'ovre da pregiare / per che lor donne fama ne
perde l'onore del secolo, poco dee pregiare sua vita. -per l'
cosa, sia quella che si faceva pregiare [ecc.]. panigarola, 1-80
gli altri beni della fortuna sien da pregiare l'onestà e gli ornati costumi. montano
: « dama, molto si die pregiare e a gran dritto, ciò mi pare
, i-1-13: cierto vostra richiesta è da pregiare, pensando unde si move: ché
non riuscì mai a capire e a pregiare cavour..., né quando nel
lxiii-54: tant'è l'om da pregiare / di canoscenza / e di valensa /
preciare e deriv., v. pregiare e deriv. precidàneo, agg.
= agg. verb. da pregiare. pregiabilità, sf. letter
manco. = nome d'azione da pregiare. pregiare (ant. predare
nome d'azione da pregiare. pregiare (ant. predare, predare, presciare
, predare, presciare, presgiare, pregiare, prisare, privare-, disus. preggiaré
, lxiii-54: tant'è l'om da pregiare / di canoscensa / e di valensa
: conoscere de la verità fa poco pregiare ei beni temporali. del tufo,
alberti, i-24: non aggradire, non pregiare, non sottoaversi a'maggiori arei riputatomi
federico ii, 160: s'eo pregiare vi posso, donna mia, / più
sarebbe e più utile allo universale non pregiare le grasce. leggi e bandi,
, rivedere e misurare dette strade per pregiare i lavori e spese fatte intorno a
per l'inanzi non t'occorra poterti pregiare d'avermi vista ignuda. fed.
pregiato (pari. pass, di pregiare), agg. (ant. predato
. = nome d'agente da pregiare. pregièra, v. preghiera
= deriv. da pregrammaticale. pregiare, v. pregare. pregrattite,
presare e deriv., v. pregiare e deriv. presbiacusia (disus.
presciare e deriv., v. pregiare e deriv. prescidènte, v.
presiare e deriv., v. pregiare e deriv. presìccio, agg
prisare e deriv., v. pregiare e deriv. priscaménte, aw
privare e deriv., v. pregiare e deriv. prisióne, v
. villani, 9-58: poco è da pregiare per onestà di fama che uno sia
accezione crist. di 'stimare, pregiare, elogiare '. repotìo,
il stile suo non sia punto da pregiare? sassetti, 420: sopra la qual
, i-i-ii: cierto vostra richiesta è da pregiare, pensando unde si move: ché
avedrà quanto monti la convenevolezza e sia da pregiare, la quale per le dette lingue
, i-1-13: cierto vostra richiesta è da pregiare, pensando unde si move: ché
è nostro, che non le vogliamo pregiare per altro che per la loro grazia e
fare il contrario, non aggradire, non pregiare, non sottoaversi a'maggiori arei riputatomi
: è contrario all'amor proprio il pregiare altrui, essendo ciò un avvicinarlo o agguagliarlo
e gli altri beni della fortuna sien da pregiare l'onestà e gli ornati costumi.
, con valore privativo-detrattivo, e da pregiare (v.). spregiataménte
, a un'opera, ecc.; pregiare, apprezzare grandemente. trattato del
pregio, conto, valore; non pregiare; non apprezzare. zanobi da strata
e facemi alegrare: / s'eo pregiare -vi posso, donna mia, / più
credito, instima: stimare, apprezzare, pregiare. varchi, 22-14: virtute a
-senza il compì, pred.: pregiare, stimare. monte, 1-viii-105:
-non stimare, non apprezzare un torso, pregiare meno = deriv. da torso.