i traslati proferiti con l'avverbio comparativo, pèrdono il nome di metafora e si chiamano
i traslati proferiti con l'avverbio comparativo pèrdono il nome di metafora, e si chiamano
/ e con un cor di fera / pèrdono suo valor pene e martìri.
, o mostri me'di loro, subito pèrdono che paiono morti. pulci, 26-34
ferocità loro, diventono tanto umili e pèrdono in modo l'animo che diventono vili come
da studiare. enorme sovraccarico intellettuale. e pèrdono, pèrdono il fiore della femminilità
sovraccarico intellettuale. e pèrdono, pèrdono il fiore della femminilità, la fragranza:
da studiare. enorme sovraccarico intellettuale. e pèrdono, pèrdono il fiore della femminilità,
enorme sovraccarico intellettuale. e pèrdono, pèrdono il fiore della femminilità, la fragranza:
porte / de'templi sculte la lor forma pèrdono. g. b. casaregi,
scrivi. come va questa cosa? pèrdono quelle che dirigo a te e quelle
/ cure infestati, il consueto sonno / pèrdono. panzini, ii-366: cominciò a
badi che processione di formicole! non pèrdono il loro tempo a farsi la buona rimessa
dove troveremo il ritualismo, se lo pèrdono anche qui? 2. stor.
dove troveremo il ritualismo, se lo pèrdono anche qui? = deriv. da
la sibilla cumea. soderini, i-118: pèrdono la lor bontà [le acque]
membra sparse che staccate dal loro corpo pèrdono ogni armonia. patini [in lacerba
dove vanno / a terminare dove si / pèrdono? del giudice, 2-111
cavillosa. gramsci, 14-703: si pèrdono in bizantinerie, si accapigliano buffamente.