macello, / come può rallegrarsi ai prati verdi, / al breve aprile? pavese
vecchie, nemmeno una bestia; adesso i prati erano stoppie e le stoppie filari,
statura di sansone abbaccò il parco, i prati, si specchiò nelle vasche, così
abbeverar di manna fresca / i sitibondi prati. magalotti, 20-126: vi sentite raggiugnere
8-58: là vedemmo abbrividire a fior de'prati la capricciosa falange dei colchichi. slataper
. idem, ii-303: [sui prati] un velo d'acqua crescente, che
di luce. bontempelli, 5-14: i prati erano smeraldo, le zone d'ombra
, e non c'erano colline, prati o altri accidenti del terreno a farmi
pecorella in libertade / pascea l'erbe de'prati, e nella vista / tutti accogliea
di nuovo un andare rante dei prati della giovinezza. accorare » tr.
porco. viani, 14-295: sui prati si strozzano galletti di primo canto e
qualche volta come le foglie; i prati gli alberi i fiori sono le prime
luoghi umidi, e nei prati acquastrini. targioni tozzetti, 12-5-38: faceva
: come suole nella primavera apparire ne'prati, che sono acquazzosi, quando piove.
... pascan gli acquosi / immensi prati. negri, 1-125: il riso
filologiche. negri, 1-710: ne'prati / senz'erba, ove s'addestrano fanciulli
pezzo mi si addormentò nelle braccia. prati, ii-222: o notte, o del
. idem, 849: vedi / nei prati gli eroi con gli aedi: /
poco all'amico ed a me. prati, ii-224: saprà darmi letizia o turbamento
... affannano e nocciono. prati, ii-221: ed invece m'affanna il
ch'ignea si vibra dalle nubi. prati, ii-300: mentre il sacro licor ferve
acquistare finezza, sensibilità acuta. prati, ii-303: misteriose voci / mi scendono
le sue minacce contemplar m'affiso. prati, ii-212: quando sul capo tuo
maggio odoroso! ad andare pe'tuoi prati sembra camminare s'un affresco, tanto
volgo fiero e diverso agita e strugge. prati, vi-677: una / primavera senz'
. moravia, vii-235: sparse per i prati, tante pecore che brucavano, gonfie
agrostis alba), che attecchisce nei prati freschi e umidi, buona per il
la vita si sia sempre svolta fra prati, seminativi, frutteti, agrumeti,
abbia vertunno in mezzo taighe amare / penduli prati in su'volanti pini. monti,
vedonsi i solchi delle campagne allagati, i prati sommersi, i torrenti orgogliosi. segneri
[crusca]: come avviene in quei prati, ne'quali è stata allagazione di
. idem, 1-131: l'erba dei prati s'allarga sulla strada maestra. baldini
marino, 5-150: la nutrice bellissima de'prati / sorta era fuor de le purpuree
. idem, 892: da'pendenti prati di rosso papavero allegri / tra gli
], pascendosi dell'erba fresca de'prati,... fruttino abbondantemente tutto
.. si stendeva su lo smeraldo dei prati che parevano usciti allora allora dalle mani
allungano, aria che si riscalda, prati che rinverdiscono. idem, 2-948: sportelli
le ombre dei monti si allungavano sui prati. silone, 5-16: poi egli diede
: nessuna pinguedine alluvionale, ché dai prati più verdi e dalle vigne più cariche
darei per rivederlo almeno una volta. prati, i-201: oh! torni a noi
: possedevano case, mucche, boschi, prati e, fedeli a una vecchia usanza
per un interminabile sentiero fra boschi e prati. linati, 30-212: ma il
ojetti, ii-339: il verde dei prati e degli allori dentro quella cornice massiccia
l'altopiano si distende tutto mèssi, prati, filari di gelsi. linati, 8-60
, e ricordarmi di queste sventure. prati, ii-309: o fili d'erba,
amadriadi, l'oreadi, le napee. prati, ii-311: da un calamo di
d'amaranto. fracchia, 848: i prati invece sono rossi, del rosso amaranto
erba (gentiana amarella) frequente nei prati di montagna con fiorellini violacei (ad
vertunno in mezzo palghe amare / penduli prati in su'volanti pini. redi, 16-iii-303
2-890: la neve alta che ammantava i prati e nascondeva la callaie. baldini,
il cielo stellato, una distesa di prati, di boschi, di fiori, ecc
per poi disfarle in mammole sui prati. = deriv. da montagna
potendovi assicurare che ciascuno de'campi e de'prati nostri produce almeno il doppio d'ogni
su la soglia del deserto osteho. prati, ii-210: freddo mugola il vento a
slataper, 1-109: andiamo per i prati senza sentieri, perché oggi un tiepido sole
umiliazione. linati, 8-131: per prati e poggi quante rugiade anelano disciogliersi al
di cui alcune varietà sono spontanee nei prati, lungo i corsi d'acqua [
proprietà medicinali, come l'anemone dei prati [a. pratensis o a.
fosse stato per loro un angelo tutelare. prati, v-69: il buon angelo mio
si spartivano anime peggio che armenti. prati, v-73: per la tacita selva si
, 3-39: non è il grillo dei prati /... i forse è
, iv-2- 432: su i prati signorili, dove nella primavera anteriore le
/ se 'n giva il mèl per que'prati fioriti, / a le guance di
apertura dell'anno, il germogliare dei prati e della campagna, la speranza del
l'ali piegate. pascoli, 671: prati molli di viola e d'appio.
i zefiri, i ruscelletti irrigatori dei prati, [sono paragonabili] alla beneficenza
/ s'apprese un gran pensiero. prati, v-73: e a mano a
più lo vedea smaniante e pensieroso. prati, i-m: senti diletta mia:
repentino / di laghi aprirsi par tremoto. prati, ii-331: è un profugo /
m'apristi in mezzo al petto. prati, i-60: in ferite s'aperse,
purpureo oriente / la finestra lucente. prati, ii-169: apritevi, o leggère
la bocca s'apriva al sorriso. prati, v-84: candide insegne s'aprono ai
, tranne la memoria, tutto. prati, ii-154: eliade, veneranda
impero arabo e dai mammalucchi in egitto. prati, ii-293: mirai per le stellate
, / né fea il pastore a i prati anco ritorno. chiabrera, 313:
bene. ojetti, ii-352: sui prati dietro la borgata pascolano arcadicamente le
neve scintillavano e si scioglievano lentamente sui prati verdicci e il cielo li rifletteva con
indica le necessità del riposo. prati, ii-164: corda che troppo è tesa
cangiante raso / gonne al vento sui prati della pioggia: / per le festive nuvole
però ch'era del mese d'agosto. prati, ii-339: come nel- l'ossa
, / son bronzi e marmi. prati, v-75: la maga entro l'arena
e da chi lucciola. nasce questa nei prati, ma non vi dura per altro
uomo, coi capelli d'argento. prati, ii-228: il silenzio del ciel,
canali di scarico che danno da bere ai prati. ii temporale della notte aveva schiantato
! idem, 39-v-196: il ridere ne'prati dissero i latini, sul quale cumula
andavano pascendo e spaziandosi per li verdi prati, con forse dieci cani d'
odi greggi belar, muggir armenti. prati, ii-163: la zolla avita / ara
sinfonia dei gialli / su per prati e pendìi. = lat.
e fiori in spiga cilindrica (comune nei prati e nei terreni incolti di europa e
con men servile lavoro dell'artigiano. prati, viii-184: stampa uno stesso artefice /
-di arte, artistico; creatore. prati, viii-225: è vittoria e regno /
/ l'aprico raggio di febo. prati, viii-245: cristo... /
non fai pagar caro un benefizio. prati, viii-245: tu pur [luna]
e folti, / e voi ridenti prati al mio amor destri. poliziano, st
fra le biade e le erbe alte dei prati, a quella casa buia e chiassosa
sul gran vuoto di cielo e di prati, per assicurarmi che c'erano sempre.
mai il funesto rumore s'affievolisse. prati, ii-310: dormirem congiunti / sotto l'
spirito deriva, m'abbeveraste l'intelletto. prati, ii-141: ignoto è ciò
il trifoglio rosso vestiva i declivii de'prati, / e molli d'auree ginestre si
sarà come l'aurora alle tenebre. prati, ii-313: l'aurora / non
per abbeverar di manna fresca / i sitibondi prati, / de l'indico orizzonte /
è pianta perenne, assai diffusa nei prati e nei boschi. dall'avena si
sen'giva il mèl per que'prati fioriti, / a le guance di fillide
molto più chiari paiono li alberi e prati riguardando quelli di dietro alla fuga del vento
/ che le piante avverdisce e pinge i prati. arici, 84: già
tratto m'avvoltolavo nell'erba dura dei prati. pavese, i-197: sotto un filare
e cominciavansi i fioretti per li prati a levar suso. crescenzi volgar.,
/ ancor umida, all'orlo dei prati, ha un colore / quasi nero e
, i cento, i mille verdi dei prati. 2. per simil.
grappoli. campana, 132: sui prati verdi tra i tronchi d'alberi una baccante
la baia, e poi via. prati, ii-308: accendete i sarmenti; e
e delle capre che pascolavano per i prati. pancrazi, 1-145: nelle poche
balena l'immortal raggio dell'alma. prati, ii-37: oltre il costume /
l'arte dei canali navigabili, i prati perenni, la pila voltiana. de
ducere, da'nostri toscani detto carolare. prati, ii-34: evviva! evviva!
insiem gli usati balli / su per li prati al mormorar dell'ora. settembrini [
riposarmi e d'uscir fuor di ballo. prati, ii-183: questo dio [proteo
e i balzelli sperperavan l'italia. prati, ii-185: noie e balzelli ai
bamboletto, vezzeggiativo piuttosto che diminutivo. prati, i-149: gelide lande, furiosi
: fruizione dei beni della vita. prati, i-147: alme, che un sol
vergogna, / chi se lo sogna? prati, i-300: avaro,
come lui del lor merito grande! prati, i-148: varia del viver tuo per
un blu gendarme! / non più prati d'un verde bandiera! / amo errare
volgar., ii-347: e in quelli prati erano poste mense d'argento; e
attrazioni notturne. 15-189:. nei prati, ai piedi della villa sono sorti baracca-moravia
due isole] d'abitatori ed incolte. prati, ii-50: rotte le pietre del
succede mi ritiro in porto per sempre. prati, ii-89: e mal si doma
barcheggiatori che facevano la siesta sdraiati sui prati. barchéggio, sm. navigazione per
e del mio carlo imperador menerebbe. prati, ii-305: son solamente i morti
ne'galli ai tempi di vespasiano. prati, i-303: dormono omero e i bardi
a governo di cavalieri romani o liberti. prati, i-16: ascoltami, leoni!
delle rane giù per le bassure dei prati. de marchi, 321: un fischio
che di batava spola arte intrecciò. prati, i-47: e ondosi drappi e gonne
del suo aratro. -figur. prati, ii-226: pindaro un dì su le
ma non vide né sentì nulla. prati, ii-259: non ti crucciar, se
le sue torri / e i battifredi. prati, ii-38: folgora marte / dai
, la gamba e metà della coscia. prati, ii-314: e fuor balzò dal
mezzo; frequenta i boschi, i prati, i giardini e si spinge nell'abitato
per passione qualunque si vorrebbe avvilire. prati, i-io: era di casa / patrizia
a belare un passio di malinconie. prati, i-289: belava un'effemeride:
: belle è erba che nascie ne'prati con flore bianco e alquanto rosseggiante. domenichi
, ii-526: l'erba belli nasce ne'prati col fior bianco, e un poco
all'onore muliebre si rendono importanti. prati, i-291: petrarchi e tassi frusti
e cominciò lo brettone a cavalcare per prati molto begli. boiardo, 1-1-45:
lontan, novella primavera / riveste i prati di fioretti e d'erba: / così
spesso / venirmi attorno, e lassar prati e fonti, / e pianger meco
, noi abbiamo una belva ». prati, ii-44: altri disegni / da
colle vezzose schiave / i bendati sultani. prati, ii-19: girando incognito / pei
alle dieci e mezzo e poi nei prati. de roberto, 61: l'acrimonia
, il muschio, e 'l belzuino. prati, viii-305: dal tuo crin /
, senza un filo di dolce. prati, i-282: questa è de'padri miei
che immense entrate fatte aveva. prati, i-284: liberti e berovieri, /
), comune nei boschi e nei prati dell'europa cen trale e
, 126: non ha tante virtù ne'prati l'erba / betonica quante ha questo
i-544: nasce l'erba betonica ne i prati e nelle colline nette ed opache,
. linati, 30-115: in pianura i prati sono immensi, di un verde da
volgar., i-347: e in quelli prati erano poste mense d'argento; e
nelle gran selve e nella biade e prati fien vedute tonde fatte dal vento non altrimenti
. bocchelli, 5-112: riconobbe i prati folti fra i canali e biancheggianti di
/ sono intoppo a'miei sguardi. prati, ii-206: quanti han flutti a
impedendogli di vedere la fine del tetto. prati, ii-123: un corruscar di sciabole
, con nubi qua e là biancicanti. prati, ii-188: in cima di
, sui fossi, sui frumenti e sui prati. = deriv. da bianco
al riso innocente delle margheritine biancorosee sui prati. ojetti, ii-655: e chi
quale / par tremolando mattutina stella. prati, ii-342: sarò quel giorno biancovestita
fatto come una mascherata di rivoluzione. prati, i-133: rumor di biasmo che
. fungo, detto anche berlingozzino dei prati. = voce docum. nel 1723
di legna e due pani bigi. prati, ii-63: gagliardi e innocenti pastor,
speciale * dove si sdraiano tre riposanti prati di bigliardo. levi, 1-149: un
bagnato da due mari. prati, ii-273: io direi quasi / che
parea don bartolo / fatto di sasso. prati, ii-19: venne una notte il
abbronzato. -per simil. prati, ii-290: l'onde / dolci bisbigliano
fiondi son oggi più soavi che mai. prati, v-73: per la tacita selva
bische, le taverne e i postriboli. prati, ii-321: quando giungi a sera
. nievo, 294: scorazzava pei prati a bisdosso d'un ronzino come un'
in spighe molto fitte (frequente nei prati alpini e appenninici): chiamata anche
scena di monti, di acque, di prati, che rideva davanti a lui;
carezzato; lusingato; ammansito. prati, i-188: degli ozi blanditi non sente
. disus. chi blandisce. prati, ii-129: tu, postumo, credevi
d'un blu gendarme! / non più prati d'un verde bandiera! / amo
sacro al quale essi stessi si ritemprano? prati, viii-256: di meste / larve
i-95: non è qui [nel prati] niente di serio: sono bolle che
il ferro per i nostri straordinari bisogni. prati, ii-11: dell'erbe più grame
], 373: nasce l'anonide ne prati e altri coltivati e non coltivati terreni
di molte navi d'alto bordo. prati, ii-184: contemporaneo e postero son
stimato in padova né poco né punto. prati, i-171: di letteraria pece,
tappeti verdi: nei boschi, nei prati, sui tronchi degli alberi):
di borraccina ed erbe a guisa di prati. castri, 1-1-200: se s'hanno
banda e dall'altra una largura di prati che si estendeva quasi fino alla porta di
: bei boschetti, collinette dolci, prati che discendono sino al mare, un
, 1-81: 11 sole batteva sui prati e i boschetti di villa borghese,
buttare in un bossolo la sorte mia. prati, i-301: rotte le trine e
petali riciurvi verso il centro, comune nei prati di montagna. 2.
can da fermo, e levrieri. prati, i-218: di caccia adorni / zaini
, piazze, sfondi, baie, prati opalini, campi ondosi e solitari, recessi
, e cagione di sonno eterno. prati, i-162: la bellezza è fior
macello, / come può rallegrarsi ai prati verdi, / al breve aprile? baldini
li nimici, e brevemente vivono. prati, ii-166: perché affrettar l'arrivo
4. scarsità, pochezza. prati, ii-195: gentil cosa è portar sino
stanziano qualche giorno a brucare gli esausti prati; poi, inseguite dalle brine, passano
a più bassi campi, fino ai prati perenni. tommaseo, i-203: tutta
d'avorio'. cfr. a. prati, 171: « a preta (rieti
/ che tutta è buona da far prati e broli. s. degli a rienti
stanziano qualche giorno a brucare gli esausti prati; poi, inseguite dalle brine, passano
a più bassi campi, fino ai prati perenni. prati, ii-57: dalle
bassi campi, fino ai prati perenni. prati, ii-57: dalle pingui aiuole /
l'accensione violenta dei sensi). prati, li-io7: da scellerate affrangere / tossi
vergogna. pirandello, 6-648: in quei prati là, guardate guardate che bruciare di
tardi / scorazzavo felice / per i prati bruciati dall'arsura / o pesanti di
sviluppo totale ed ultimo della suddetta. prati, ii-245: l'arido bruco / nel
figliuoli di bruchetti che raccoglie sull'erbe. prati, i-290: greche e romane forbici
io mi troverei del tutto brullo. prati, ii-336: lungo il viaggio, /
/ de le sue belle lagrime irrorato. prati, ii-307: giove, al divin
linati, 8-69: ad andare pe'tuoi prati sembra camminare s'un affresco, tanto
si capitava in un di quei prati che sono tutto un farnetico di ranuncoli:
qual da morbi al bruno lete addutto. prati, ii-132: come de'bruni arcangeli
arido suolo / io mi pensai. prati, i-271: felice, se con rigida
laghetti, i boschi neri e i prati, i campi verdi e rossi della baviera
l'un sesso verso l'altro. prati, i-281: oh, nostra carne misera
monocotiledone della famiglia amarillidacee, comune nei prati, pascoli e boschi montani dell'europa
! govoni, 2-147: le farfalle nei prati / facevano il bucato / al corredo
, paventiamo la calma del porto. prati, ii-78: aimè! le piaghe
dar fondo nel golfo di juan. prati, ii-285: la tribù nefanda / delle
buffo di vento gocciolava la pioggia. prati, ii-64: una notte che i buffi
(buphthalmum salicifolium) comune nei prati: margaritona, occhio di bue.
4. figur. corrucciato. prati, i-151: il cruccio nella tenebra /
fra sì fatti accademici vi veggio. prati, i-204: e in me coll'italo
pasolini, 1-81: il sole batteva sui prati e i boschetti di villa borghese,
i bigliardi la caccia ai merlotti. prati, ii-65: e repente s'intese /
biancastra e densa di fetore cadaverico. prati, i-37: ma sbarrata e di vetro
se stia lì un certo bortolo castagneri. prati, i-82: strade cupe e dirotte
che accadono nel tempo medesimo che i prati ridono. allora favonio spira, la
più soffio e tonde s'appianano. prati, ii-15: mozzata in un gemito
natura né abbandonarlo nella sua correzione. prati, i-7: a te da canto /
capitano frigerio. onore ai caduti! prati, ii-xn: no, non date le
le cagne urlar per l'ombra. prati, ii-95: e coperta di barbaro ossame
per mezzo a firenze ed a pisa. prati, ii-335: codinzola e ti gira
strida di mastini e di cagnolini. prati, ii-181: nel mio piccol asii
visiera, e vedrete ottimo effetto. prati, i-104: va'sciagurato! cala il
che a qualunque ora chiamassero tornerebbe. prati, i-18: ma quella sera sulle
preservare costui incolume da ogni stroppio. prati, i-103: le orecchie intente,
gli scelerati / rivi a marcir su i prati; / e la comun salute /
(euphorbia helioscopia), comune nei prati e negli incolti. = voce
cortile d'una cascina; entrò]. prati, ii-299: sotto i cocenti lampi
tutti gli altri che la terra produca. prati, ii-225: dietro la porta ha
lastri, 1-1-272: il vantaggio de'prati artificiali non si limita alla sola erba che
contaminata per tanti e tanti anni! prati, ii-112: grida tremende i popoli
chiedendo in cambio un pò d'eleganza. prati, ii-113: ahi grama italia,
potesse continuare a camminare camminare fino ai prati e fin dietro le colline.
cannoni grossi e carretti e munizioni. prati, ii-179: balze ove il sole
9-456: ragazzo, coglieva le campanule nei prati, ne faceva un sacchetto, e
e vive dove, per mancanza di prati, non si possono tenere né pecore né
, 513: campeggeran ne'verdi prati i funghi: / liete donne corranno
campi e a menar la falce pe'prati, onde gli uomini abbiano del pane
vari colori e in vario campo. prati, i-186: squilla il corno, ed
questi giovani a raggiungere il campo italiano. prati, ii-34: stanno i due campi
flavi, e l'erbetta morbida de * prati. magalotti, 9-2-152: dopo la
fiorire in conversazione con la canaglia de'prati e co'fuorusciti delle siepi a maggio.
seta, come fanno i linaioli sui prati coi loro lini. = deverb
moti espor de le vivaci membra. prati, i-92: ma non però del candido
va all'uffizio del regio procuratore. prati, ii-246: rivedo le vie che i
già canuta come le prime margheritine dei prati perché la primavera comincia ricordando la canizie
, che è la stagion più propria. prati, i-4: era la canna
canocchia e 'l fuso in mano. prati, ii-276: là sul giaciglio di tissandro
cantalupo, presso roma. cfr. prati, 216: « sotto carlo vili (
di tua vita il più bel fiore. prati, ii-322: semina o mieti
e i sanesi non andarono cantando. prati, ii-4: o ersilia mia,
negar quel che la carta canta? prati, ii-341: no, non turbarti.
, / le cantatrici acquatiche burlò. prati, i-140: lunghesso un rivo, al
cantico / che forse non morrà. prati, ii-326: alla ridente aurora, /
uccelli svegliano coll'alba il cantico. prati, ii-249: so che il cantico d'
ancora viva in lombardia »; e prati, 217: « in origine i cantieri
il più lontano dall'uscio. prati, ii-64: addobbavan le scabre pareti /
sangue che un dì le bruttò. prati, i-7: a te da canto /
, è sempre più amena, i prati più ricchi di pascoli in fiore; le
già canuta come le prime margheritine dei prati perché la primavera comincia ricordando la canizie
, / le tenere canzoni degli augelli. prati, ii-310: della curva luna
labbro e vermiglio: e bocca esile. prati, i-186: squilla il corno,
altissime alle cince e a'codirossi. prati, i-52: entro un cespuglio / la
vammo al capolinea. era quasi nei prati. pratolini, 2-168: il
/ un sommo e solo correttor chiedea. prati, ii-77'al furor del corso /
l'aste e facendo gran fiacco. prati, ii-192: passa / fra cappe
neve del ligustro, più fiorente dei prati, snella / più dell'ontano, splen
). letter. satiro. prati, ii-314: e fuor balzò dal rugiadoso
va, solo, in esplorazione: pei prati, che sono prati, ma possono
in esplorazione: pei prati, che sono prati, ma possono anche essere savane tremanti
io v'ho contato di sopra havvi begli prati e albori, e havvi molte maniere
del bronzo / tuona dagli antri ardenti. prati, i-273: mi condussi i lieti
capro nuoce, anzi distrugge la vigna. prati, ii-142: piede ho di capro
mandavano di venire ricondotti. prati, ii-278: a celebrar quel
la penetrazione del termine spagnolo, cfr. prati, 227: « già il sanudo
finiamola, / viene il cholèra. prati, i-296: ahi! perché v'ami
; cioè privarsi della vita spontaneamente. prati, 11-141: ignoto è ciò che termina
. / lucherin, lodoletta e cardellino. prati, ii-180: fumano i campi;
ogni parte / le schegge ne volar. prati, ii-128: torbido il cardin stride
vadi del porto la carena attinge. prati, ii-41: il dimon della vampa
piume e mi carezzi il volto? prati, ii-180: par che vi cresca un
slataper, 1-109: andiamo per i prati senza sentieri, perché oggi un tiepido
chi può sembrar lodevole o imitabile? prati, ii-228: termine è questo delle nostre
) '. cfr. a. prati, 232: « carillon è variante dell'
verso il ciel s'alza col carme. prati, ii-325: parmi / che una
di sua mano un deposito di casa prati, dove due donne piangenti muovono veramente
l'infiammato desiderio di una cara corrispondenza. prati, i-54: poi mutò quella scena
seme notissimo per tutto; nasce ne i prati e nelle colline. tommaseo [s
carvi, cornino tedesco, cornino dei prati (carum carvi), ed il caro
suole. guarini, 206: allor tra prati e linfe / gli scherzi e
giostra. boerio [in a. prati, 235]: carosello e garosèllo.
: e come la pecchia ne'verdi prati sempre tra l'erbe va carpendo i
e che pochi carpivano unicamente per sé. prati, i-294: la dardania prole /
orrore mirarono il corpo del delitto. prati, i-9: avria gemuto ogni più
le stelle. carducci, i-441: il prati, fantasia esuberante, superbo signore delle
ogni valore si alzano e si abbassano. prati, ii-150: poco a me cale
. carro). cfr. a. prati, 237: « sebbene attestata tardi
erano gli argomenti di tutto il chiacchierio. prati, i-55: e sotto il raggio
bot. altro nome del cornino dei prati (carum carvi). -essenza di carvi
seme notissimo per tutto. nasce ne i prati e nelle colline. è il suo
che fiorisce nel giugno, comune ne'prati, e di odore grazioso. =
, per riguardo alle piantagioni, ai prati, agli appendizi, alla durata del
, parlò del pentimento di lodovico. prati, i-io: era di casa / patrizia
troia e li iddìi casalinghi vinti. prati, ii-163: a chi la zolla avita
che creasti questa scena / di cascinali e prati e corsi d'acque, / riconosco
di ciò mi piace riportare un casetto. prati, ii-185: sindaco, e's'
{ putacaso): per ipotesi. prati, ii-186: chi scorda / in qualche
con burattini: 'casotto di burattini'. prati, ii-212: al fantolino, più
= di etimo sconosciuto. cfr. prati, 243: « è una parola
pontificali, e mitrato il teschio. prati, ii-178: e poco approda su la
. castus 'puro'. cfr. a. prati, 244: « da caste
, che belle collinette, che bei prati che ci abbiamo! tramater, ii-126:
poeti recitare certe pastorali poesie in certi prati situati dietro un certo castello, proruppe
illustre, / degno ei solo sarebbe. prati, i-75: o fanciulla, nel
sé per esser citati dalla crusca. prati, i-288: scesi alla dotta padova
a piede sono venuti in disuso. prati, ii-33: nelle fonde righe / di
. boerio [in a. prati, 246]: « quelle eccellenti coperte
un movimento politico o letterario. prati, i-290: corsi a milan col rotolo
/ a cotanta beltà dolce catena. prati, ii-327: azzarelina, oh!
il giogo dell'as- servimento. prati, ii-101: vedrem ferirsi adulteri / schiavi
strascinanti per la polvere le cattivate bandiere. prati, ii-51: né il campo nostro
d'origine imitativa. confronta a. prati, 249: « voce imitativa del suono
de'tuoi vezzi la natura ordì. prati, ii-164: perché, mal cauti,
vi purga ogni sua colpa prava. prati, i-55: e sotto il raggio
diceva eques o equester, ma cavaliero. prati, i-165: e il cavallo,
con significati diversi. a. prati, 251: 'cavallo di ritorno', parola
dialetti settentrionali). cfr. a. prati, 251: « nel pataffio son
occhi »; e lo stesso a. prati cita un passo di salvini: «
più profondo. però che, se a'prati tu concedi il riso dell'uomo,
è tocca dalla cavatura del piè manco. prati, ii-216: corre intensa la vita
per le vie vicine et campi et prati; et poi trottar gagliardo sin che cominci
mestola, lattuga velenosa, salvia dei prati. = spreg. di cavolo
ojetti, ii-25: selve nere e prati verdi, fiumi color di cavolo.
stillanti. giusti, i-380: quei prati cedenti sotto i passi come cosa soffice,
-per simil. e al figur. prati, ii-102: verghe, ceffate e spasimi
al malmantile; e cfr. a. prati, 254: « secondo informazioni del
aperta al vento e alla pioggia. prati, i-129: e, dopo un anno
in lui di baci una tempesta fiocca. prati, ii-12: o morte, o
pluto a cenar spinti. prati, ii-51: « fratelli », l'
disfaceva nella cenere, con le molle. prati, i-144: guardo il foco morente
/ ti strascinò di cenere cosperso. prati, ii-91: il mondo non sa come
orate d'oro e cefali d'argento. prati, ii-208: gli scolpiti guerrier sul
là che suda / falciando sterminati prati di muffa violetta / lungo le rughe della
? / cerbiatti arditi a riottar su'prati, / poi palpitanti senza cor né moto
in cerchio, in circolo. prati, ii-37: « e morirem » l'
/ le straniere lusinghe mi fenno? prati, i-136: aimè! signor,
mani industri in mille strade aprirò. prati, ii-219: quando egli comprese /
canz., 68: qual ne i prati de idàlo on de citerò, /
colore della cera, assai pallido. prati, ii-49: la tremebonda / cora intanto
. -cerfoglio selvatico: pianta comune nei prati, nelle siepi, nei luoghi umidi
. 4. banda. prati, ii-321: quanti ha la città fornici
cenila / stende l'estremo vel. prati, i-21: nero il turbante, come
vesta. giusti, i-380: quei prati cedenti sotto i passi come cosa soffice,
abbandonassero alla ventura in un lito. prati, i-298: ahi! già ti vedo
il vero, ogni altra gente. prati, ii-151: cresceano al cesto e
, questa mattina, un cherubino. prati, ii-105: non si monta per altro
stato per loro un angelo tutelare. prati, ii-8: chi fa sonar di
stra a perdita d'occhio su prati. = comp. da chiaro
cascò, e si fece male. prati, ii-213: se un monello, oltre
un chiasso mira bile. prati, i-278: non eri tu nel rampicar
custodie, bisacce, ecc. prati, i-153: di cuoio ha le compagini
rimane a coprire piccole aree intervallate da prati o rocce. jahier, 199:
denti: l'arco dei denti. prati, ii-274: di stupor, di pena
lettore la chiostra del lazzeretto]. prati, i-177: stati sarien partecipi, /
, volevano consacrarla in un chiostro. prati, i-29: o giovinette, /.
d'un'azione antica quanto si voglia? prati, i-285: quando fra le scene
né secoli né morte / corromperanno. prati, ii-294: e poi monaci e re
trotto, che mai non allenta. prati, i-43: in quella sera / fu
ha sentito parlar mai di poesia. prati, i-284: pago è nessun del tacito
bimbi in quell'ora si buttano nei prati come un ciapo di storni autunnali e saccheggiano
il gonfalon di questa ciarpa bianca. prati, i-m: eccoti il lino bianco,
l'uom di sue carni ingrassò. prati, i-93: più che per altri il
ufficio, non s'astenevan d'usarla. prati, ii-73: orde del cimbrico /
né da lunge odi né vedi. prati, ii-322: semina o mieti, /
: cresceva il cicalio delle donne. prati, ii-106: e un cicalio di bamboli
ohimè infeli cemente pervenuti. prati, ii-163: a chi, le braccia
di fogliuzze smerlettate che vive nei nostri prati, ch'è un poco amara e
sorbirsi un buon bicchiere di cicuta. prati, ii-31: nei sacri canti /
cori splendido, così in pace. prati, ii-289: pia rondinella, che
in cifra, forbite e lucenti. prati, ii-104: altre stelle vedremo,
le lagrime per il tenero sentimentalismo. prati, i-153: fumo d'orgoglio è simile
la vista fuggendo / del carnefice orrendo. prati, ii-100: oh! di cocenti
: i cristalli della brina sul ciglio dei prati aggiungevano al senso di immobilità e d'
tutto, e cominciavansi i fioretti per li prati a levar suso. poliziano, st
po'di ribotta tutt'insieme lassù sui prati in alto, sino a sera inoltrata.
ippo tirio, la cimba da'fenici. prati, i-251: così, nocchier sereno
tendevano a por furore ne'cuori. prati, i-285: e allor di questo comico
luccicare le corazze e i cimieri. prati, i-185: aspre parole / di cruciati
appare spenta; città poco animata. prati, ii-94: ma pur sempre dal petto
del labro / ove riede il cinabro. prati, i-268: ma, dal cinabro
fare una presa, ma co'fiocchi. prati, i-259: la cingallegra canta /
mod. sanglier. cfr. a. prati, 284: « in cinghiale,
acque odorose, cingoli e monili. prati, i-153: di cuoio ha le compagini
'cinguettare in una lingua', ecc. prati, i-291: uno inventò le favole,
= voce onomatopeica; cfr. a. prati, 284: « da un suono
cintiglio a molte / frange ricinse. prati, ii-315: -ecco il soave, /
là di gran piante tuttavia spogliate. prati, i-55: e sotto al raggio d'
alla immensità di questo tutto creato. prati, i-264: la fantasia confusa / cinta
nel 1671). cfr. a. prati, 285: « ora cioccolata è forma
, / e tre cioncò disconsigliatamente. prati, ii-253: e nell'arcano / simposio
= etimo incerto. cfr. a. prati, 286: « nel cosentino il
, in ciondoli: in fronzoli. prati, i-151: che truppa d'eteroclite /
o paludosi; concorrono alla formazione di prati acquitrinosi, nonché al processo di interramento
(le sfere dell'orologio). prati, ii-338: la tenue sfera non cessa
circulava il punto dov'io era. prati, ii-144: profeta e re, gli
cirri simili ai viticci delle viti. prati, i-266: sopra le candide / spalle
nella cisterna vuota ch'è lì. prati, ii-63: narra il vulgo che quattro
sole, / spesso vagar per questi prati? -uh, uhi! o sur el
qui per volere umiliazioni da nessuno. prati, ii-184: contemporaneo e postero son gente
bene, per tal anch'era tenuto. prati, 11-205: da'retta ai savi
sì nelle isole britanniche che in francia. prati, ii-180: e noi, civico
interdizioni civili che gravitavano sugli ebrei? prati, ii-131: né fra le morte tenebre
questa guerra e della clade achea. prati, ii-40: pochi istanti la pugna è
non è d'armi e d'onore. prati, ii-50: orrido ancora / suona
. raro. propizio, favorevole. prati, ii-163: a chi le capre snelle
« = voce datata da a. prati nel 1852. climatòlogo, sm
.): voce datata da a. prati nel 1888. climax, sm.
= etimo discusso; cfr. a. prati, 293: « forse da cóccum
tentai d'arrestare il cocchio omicida. prati, i-49: e un agii cocchio,
ruote sole ordinariamente, e scoperti. prati, ii-8: chi fa sonar di lucidi
pigliar gli uccelli con la coccoveggia. prati, ii-32z: abita in parte / non
si compose ad eleganza e magnificenza. prati, ii-299: sotto i cocenti lampi /
con tutto 'l cor, amor iesù. prati, ii-34: stanno i due campi
l'aure e con sospir cocenti. prati, ii-100: oh! di cocenti lacrime
cioè coda di cavallo. nasce ne'prati e da noi è vituperata. citolini,
intrighi e delle codarde passioni altrui. prati, ii-118: e, quando il
-per simil. e al figur. prati, i-106: sugge l'ape alla rosa
, famiglia delle graminacee, comune nei prati, così detta dalla forma lineare e
(i cani), scodinzolare. prati, ii-335: codinzola e ti gira /
. frescobaldi, ix-35: i verdi prati con fiori e viole / son colti dagli
/ che con man non si coglie. prati, ii-214: tu vedi or ben
6-80: cognati petti il vincitor calpesta. prati, ii-58: è gran dolcezza /
crede avere di lui opinione sicura. prati, i-91: poi, nel trovar non
dell'annunziata, e bastia colaggiù? prati, i-44: in quella gaia compagnia
dai mammalucchi). cfr. a. prati, 298: « nel redi carpacco
, efemero, freddolina) frequente nei prati dal mare alle regioni montane, la cui
sorta di pianta bulbosa, che fa ne'prati e ne'giardini, ove coltivasi per
collaretto: in forma di collaretto. prati, i-151: che truppa d'eteroclite /
tutto verde, coperto di piccoli prati, di canne, di cipressi, di
incitativo, massimamente per la porzion prati, ii-85: o tigri della terra /
o la sera dar l'acqua ai prati, io ci rideva sopra. 3
statura, diritta, robusta. prati, i-127: fragili fiori più che colonne
il mastio ritondo, e vedeva in prati un colonnello spagniuolo, il quale lui lo
non de'faggi / il murmure saluta. prati, ii-208: le rose, gli
e al solito / finì i quattrini. prati, i-46: furono in breve /
/ più bella intanto la virtude emerse. prati, 1-27: un istante / che
pigliano in cuore le sue difese. prati, i-15: ei sì ancor mi ama
corruzione, e ne sono risorte. prati, i-130: nel torbid'evo,
coltrici di piuma. -figur. prati, i-285: e, se alcun pio
como '. cfr. a. prati, 303: « i maestri comacini erano
invitta fiamma / atterrati e combusti. prati, ii-104: dolce musa, per l'
e alle commedie della vita reale. prati, i-285: e allor di questo comico
conte zio per i suoi nipoti. prati, i-279: fratei, triste è commiato
aper tamente si manifesta ne'prati. = comp. da un
nella loro falda e compagine più debole. prati, ii-142: piede ho di capro
sanza alie, esse 10 portano. prati, ii-154: se obbliquo od importuno /
da lui, come da peste. prati, ii-275: a liberarsi / da un
e si riunirono al resto della compagnia. prati, i-44: in quella gaia
(e si esercita dopo il taglio dei prati). = voce dotta,
salvini, 39-i-185: tutto al contrario dovrebbe prati carsi come fanno i veri
ne debba un compenso parlami liberamente. prati, i-20: si ricambiàro i ambo
, e per soverchiare due innocenti. prati, i-91: chi parte a compiere /
più saliente alla gradazione più sfumata. prati, ii-165: da ogni virtù che il
finge, / movendo su per quegli erbosi prati / gravi al tenero piede, i
e più schietti e più riverenti. prati, i-33: da molti giorni era composto
o inginocchiate, / ben composte sui prati, / e di tanto in tanto
se almeno qualche volta si gode. prati, i-83: [vidi] aprir le
i precipizi colla noncuranza dell'alpigiano. prati, ii-304: dicon le rose: «
a porgerci il sussidio di artificiali serbatoi. prati, i-216: così mi allegri /
, xxiv-44: però che, se a'prati tu concedi il riso dell'uomo
al cielo il suo soave concento. prati, ii-208: tutto è un raggio di
cose che accadono nel tempo medesimo che i prati ridono. allora favonio spira, la
gente che sfollava a dormire magari nei prati, portandosi il materasso sulla bicicletta o
bene l'uom sapiente di pratica. prati, i-273: mi condussi i lieti /
/ si fan più sinfonie sopra que'prati. c. gozzi, 4-16: i
una dall'altra si dilungano liberamente nei prati, voltandosi le spalle. -per
di rame confitte a'lor fianchi. prati, ii-40: e d'amilcare il teschio
dello stato, fossero una colpa. prati, i-264: la fantasia confusa /
i-102: è mancata a lui [prati] una chiara intuizione del mondo poetico che
fedel compagna all'esule viaggio. prati, ii-118: e, quando il sol
nel cuore come congiunti di sangue. prati, i-44: e le congiunte / anime
vittoria all'impotenza e alla disperazione. prati, ii-113: vanamente si libra e
innumerae *. si veda a. prati, 312: « non vi sono ragioni
mai connubi altri che i miei. prati, ii-267: fumar nelle caverne e sulle
coscienza in chi li compie. prati, i-197: le strette consapevoli / della
infame ciurma che alle forche aspira. prati, ii-241: come un nido d'uccelletti
come tu chiamasti l'amenità « riso de'prati », così il riso umano (
e conseguentemente tutte le voci proprie de'prati, de'fiori e della terra possono rapportarsi
distenderlo, e dell'oro al repugnarlo. prati, ii-113: a turbo in furor
meglio al campo che al fòro. prati, ìi-205: di che sei trista
; / quando in aiuto da'vicini prati / vider venir correndo i lor consorti
tempo in... sbalordimento. prati, i-11: consumata, / consumata
dissenterie, fattone minestre o farinate. prati, ii-113: pari al consunto,
campi e a menar la falce pe'prati, onde gli uomini abbiano del pane da
aspetto / o re de're! prati, i-229: se il tuo raggio [
che pur fossero vicine a prorompere. prati, ii-274: di stupor, di
mortali. sbarbaro, 1-55: i prati sciorinano le loro pezze di tessuto mirabile;
dall'aria, stillavano continuamente acqua. prati, ii-162: usi, favelle ed
v.). cfr. a. prati, 317: salvini, 39-iv-186
core / movi ad alto desio. prati, ii-52: alfin sulle ginocchia egri e
storia che voleva essere gelosamente sepolta. prati, ii-55: una morte / contristò la
con la mano le facea carezze. prati, i-59: deh, venitemi intorno,
e gli armenti appena pascono per li prati e coi lutulenti piedi per isdegno conturbano
di far muovere e conturbare i corpi. prati, i-229: se il tuo raggio
paiono tutte le cose confuse e conturbate. prati, ii-49: la tremebonda / cora
fiorire in conversazione con la canaglia de'prati e co'fuorusciti delle siepi a maggio
tutto ne tremò l'alto convesso. prati, i-119: in quell'istante, serene
contenda il varco l'occupata bocca? prati, i-3: al banchetto / della tua
piccoli, rosei, è diffuso nei prati e nei campi. soderini,
un gesto, ecc.). prati, i-21: nel fervore dei prandi,
straccato una coorte di famosi medici. prati, i-194: solo ricca d'amore
aurelia mi piaceva. si traversavano dei prati a montagnola, era uscire da roma.
lorenzo de'medici, 481: cuoprono i prati e van leggier pe'laghi / mille
a le sue, frange le zolle. prati, ii-142: son d'elementi involucro
paura gli grondava da tutti i pori. prati, ii-32: e, quando.
frassini fragili ed i corbezzoli pargoleggianti. prati, ii-186: palpeggia infra le corna
di etimo incerto. cfr. a. prati, 320: « fu supposto che
/ di volar fra le turbe. prati, ii-164: perché, mal cauti,
luminosità del parco, delle vigne, dei prati sereni. c. e.
alla fine un poco di sonno. prati, ii-338: la tenue sfera non cessa
. cornetta acustica: cornetto acustico. prati, ii-311: del mondo ameno o tetro
ond'ei cinta avea la fronte. prati, ii-142: piede ho di capro,
io me la raccomodi sulle spalle. prati, i-284: chi puttaneggia in ciondoli
scemere i passaggi dell'odore del bucchero. prati, i-92: tutto, dal serpe
data; guai a chi la toccherà. prati, 11-66: vi do brando,
/ le cariatidi / della corona. prati, ii-85: quando alle sue collere /
giovani coronano / in volta ministrando. prati, ii-51: fratelli! - /
, che s'adornano di simboli. prati, ii-267: fumar nelle caverne e sulle
[nell'acqua] nessun corpicèllo vivente. prati, i- 203: quando una
rapita in quei che volentier perdona. prati, ii-321: per imbratto o polve /
, è ima pianta che abbonda nei prati e argini delle nostre colline lungo le
-e mi parve peccato a gittarla. prati, i-22: e quella sera le correan
letter. impeto, violenza. prati, 1-1x4: così tornano i fratelli /
l'acqua si bagnano e si fecondano i prati e i campi. boccalini, iii-58
in particolare sul volto). prati, i-54: poi mutò quella scena.
ride or fìnge cormcciarsi un poco. prati, i-48: disperata pianse, /
/ effigiato, ne corrusca il giro. prati, ii-123: quando la fredda luna
basta alla corsa di ben piccoli navicelli. prati, 1-43: in quella sera /
, i drammi urlati, il ballo. prati, i-54: alto un tripudio /
stava / tra valli amene e rugiadosi prati / a corteggiare il rinascente giorno.
cerimonie verso i minuti accidenti di essi. prati, i-231: cara luna, allor
quanto / verso me più cortese! prati, i-15: ei sì ancor mi
selvaggi / s'incideran le rime. prati, ii-331: o tu, dall'alta
. -raro. tappeto. prati, ii-306: nel romito speco, /
misteriose, atteggiamenti ingannevoli). prati, ii-39: cozza immensa de'brandi la
corto e stentato vegetare appassirono. prati, i-262: oh! mie superbie corte
del corvo con quella dell'umana bellezza. prati, ii-io: al rezzo dei frassini
essere il corvo delle male nuove. prati, ii-232: né, dell'orco aralda
. affanno, pensiero, preoccupazione. prati, i-298: ahi! già ti vedo
lingua furbesca. cfr. a. prati, 329: « molto dubbia ne è
i zefiri, i ruscelletti irrigatori di prati, alla beneficenza, e così continuando
creasti questa scena / di cascinali e prati e corsi d'acque, / riconosco la
che possa supplire alla loro mancanza. prati, ii-278: a celebrar quel dì
casermoni, sbattute nel sole contro i prati ignudi. 2. agric.
: le margheritine costellano / lo smeraldo dei prati intorno. beltramelli, ii-22: forse
il giuramento ed il pudor costringe. prati, ii-190: picciolette farfalle vagabonde,
], e alcune se la procacciano. prati, ii-65: di savoia era un
/ primo signor de l'italo coturno? prati, ii-56: plato e dione /
crescere. - anche al figur. prati, i-290: corsi a milan col rotolo
lastri, vi-69: il terreno per i prati convien che sia solatio, piano ma
erba è più fresca e più gentile. prati, ii-64: addob- bavan le scabre
, dell'ignoranza e de'vizi? prati, ii-78: dio! che fatai bufera
più senza paglia, e senza covo. prati, ii-115: e la sua casa
, stare nel letto, nel covo. prati, ii-309: deh! fatemi,
le stoppie, la zolla e i prati. le file dei covoni splendono, lucida
-per simil. e al figur. prati, ii-39: cozza immensa de'brandi la
lampi, tuoni ed acqua a scroscio. prati, i-185: aspre parole / di
parati al cozzo / gli eserciti rivali. prati, ii-113: vanamente si libra e
delle tre calabrie con poteri pienissimi. prati, 11-66: i miei padri sul campo
di case e corsi d'acqua e prati, / tu mi riveli in forma di
ma sicura / dall'antico dolor. prati, i-261: né fama gloriosa, /
mi disse che non credea nulla. prati, ii-144: quest'un lo sento e
: 'et deus erat verbum '. prati, ii-109: sorella mia, con
allora non v'è chi congiuri. prati, i-193: credimi. il mondo tutto
occhio credulo d'incanti, / ne'prati al plenilunio sereno / riscintillanti. c
gente che sfollava a dormire magari nei prati, portandosi il materasso sulla bicicletta o
avviene, all'ora del crepuscolo. prati, i-144: sempre, sul farsi della
sentito abbrividire, e rizzare i capelli. prati, i-18: ma quella sera sulle
fido / brando cingeva al caro lato. prati, ii-151: cresceano al cesto e
cinto esser puoi da mille ferri. prati, i-250: tu, fantolin,
d'uom son fatto un pesce. prati, ii-145: il giovin lasso /
10. bot. crespigno. prati, ii-94: oh, quante volte,
ne i campi, e ne i prati, e in ogni loco sterile e magro
. di agresta. cfr. a. prati, 21: « a roma
, per la natura cretosa di quei prati dove si capisce, direi, la scoltura
'discorso'. cfr. a. prati, 339: « termine composto da
crine / scuotono il tardo gel. prati, ii-325: parmi / che una
, fin sulla criniera della mula. prati, i-165: e il cavallo, che
quasi proteo novel prende l'aspetto. prati, ii-14: fien cedri del libano /
: si fa presto a dire che i prati sono verdi e sparsi di fiori.
le odorate corolle / sui fuggenti cristalli. prati, ii-125: la luna naviga /
i cristalli della brina sul ciglio dei prati aggiungevano al senso di immobilità e d'
me ne dava lo stesso pensiero. prati, i-63: alla più dura croce /
croci conficcate su i tumuli del cimitero. prati, i-7: nuda e desolata /
e pregò qualche tempo con la mente. prati, i-52: sola, non vista
o la sera dar l'acqua ai prati, io ci rideva sopra, ma mi
colore giallo caratteristico, che compaiono nei prati a primavera. ariosto, 18-138
ciglia sue d'oro e di croco. prati, i-275: così baciandomi / dentro
mare, il tempo). prati, ii-29: là, in cima al
cetra d'argento al suon cantava. prati, ii-51: i capitani, /
il sacro costar nome di madre. prati, ii-21: smetti la cella, o
del ciel riceve nelle chine fronde. prati, i-51: ma il crudo / velen
da crusca *. cfr. a. prati, 344: « dalla brigata fiorentina
n. 3, cfr. a. prati, 344: « dalla brigata
/ tuba d'amor che per li verde prati / gli amanti svegli e fai tutti
settentrionale; in italia frequenta soprattutto i prati di montagna ed è di passo,
, sm. letter. comignolo. prati, ii 341: no, non turbarti
'liberto '. cfr. a. prati, 348: « culvèrto,
. salvini, 39-v-196: il ridere ne'prati, dissero i latini; sul quale
ebbe / oreste suo la cuna. prati, ii-246: figlio d'italia, in
1-422: cerbiatti arditi a riottar su'prati, / poi palpitanti senza cor né
di trattar la guerra per ministri. prati, ii-13: il padre tuo cupido /
begli anni farà lento il voi. prati, ii-94: oh, quante volte,
a sé un barlume fioco e sfumato. prati, i-82: su quelle strade cupe
quello che non è nel rimanente di detti prati. collodi, 271: dietro le
* tagliare '. cfr. a. prati, 333: « coponi (plurale)
terzo stato fu di curiali. prati, i-174: caccia dall'ossa,
che convengono al cuore della città. prati, i-162: come l'onda incalza l'
: una delle piante parasite assai nociva ai prati tanto naturali che artificiali è la cuscuta
, il simulacro / della scorsa beltà. prati, i-7: nuda e desolata /
ardente e rustici cultori / i custodi de'prati e de gli arbusti, / pomona
e alle regali armi d'enea. prati, ii-175: fidata lampa, che,
daccanto a quelle a capo basso. prati, ii-165: salvate, ohimè! le
) e daguerrotipia (cfr. a. prati, 352). cfr. dx-
le donne sono andate, / con prati verdi dilettosi e gai, / con
èva dal paradiso terrestre). prati, 1-53: e china / ad un
il trifoglio rosso vestiva i declivii de'prati, / e molli d'auree ginestre si
erbe e piante salubri e di gran prati di fiori. -ma il giorno -diceva
, 9-49: le incudini abbandonate sui prati / e i sontuosi scaccia- mosche /
. chiabrera, 389: noi su'prati erbosi / con man dedalea non tessiam
5-101: l'aria limpida definiva certi prati verdi sugli ampi dorsali dei monti.
e abbandonato cadavere senza risorgere più. prati, ii-40: e d'amilcare il
una dall'altra si dilungano liberamente nei prati voltandosi le spalle. cardarelli, 1-155:
con ceppi e morte il delfico talento. prati, ii-175: fidata lampa, che
, / chiare acque, ombrose ripe e prati molli. forteguerri, 18-28: la
sembiante terribile e il corpo atticciato. prati, 1-7: meglio per te sarebbe
, anche per un demone incarnato. prati, i-199: terribili / potenze in
idem, 68: chi ha denari e prati, non sono mai impiccati. idem
-è il primo verso del canto che giovanni prati compose per la morte di alessandro manzoni
improvviso, per correre a buttarsi sui prati in mezzo ai fiori, o per
di sua mano un deposito di casa prati, dove due donne piangenti muovono veramente
canali dell'acque derivate per annaffiare i prati. castelli, 1-21: facendo verbi grazia
21-8-51: ornai discendi / a questi prati, o caro mio disire. cicerchia,
infelici lo sconforto e i dubbii desolati. prati, 1-25: questa lunga e dura
despota, / muoia il tiranno! prati, 1-188: ma nelle torbide /
. -con uso aggettivale. prati, i-291: oh! fosse morto,
degli allori, / e destando ne'prati i vaghi fiori, / con dolce
l'amabil canto a raccontar suoi guai. prati, ii-40: sepolcral dalle alture rimbomba
, colli, valli, selve, prati, acque e tutte l'altre cose desiderabili
folti, / e voi, ridenti prati al mio amor destri. ariosto, cinque
disponendo con ordine in determinato spazio e prati ed alberi e frutti e fiori e
anni miei? che di me stesso? prati, ii-321: dimori alla città?
colli le piacevano i fiori, i prati e i tramonti, ma che doveva attentamente
che ha deviato dalla retta strada. prati, i-174: caccia dall'ossa, o
questa stagione di primavera... i prati sono fioriti di margherite. che gusto
, 45: il sapore glaciale di quei prati i ripersuade il diàpason turchino / del
trocchi (e ora anche a. prati). diatriompipèreo (diatriompipèreon,
nelle case sventrate, / dilagate nei prati ed internatesi / sputando fuoco e diffondendo nebbie
ricordano un poco la prima maniera del prati; ove la poesia del sentimento e
intelletto divino, partorisce i veri sapienti. prati, 1-97: talor neu'umil gocciola
basso, scendere a precipizio. prati, i-87: anch'io fremea con torbida
dossi, 503: scendiamo ora nei prati dalle grasse pasture, nelle proprietà di
per la data, cfr. a. prati, 368: « nella raccolta di
, ii-818: uscivano insieme a correre nei prati umidi dell'adda, a tendere nei
digradavano in ogni più vago colore. prati, 1-40: or leva gli occhi all'
lanuginoso falasco, da loro mietuto nei prati. soffici, v-2-296: tutto quello che
disprezzato, beffato, schernito. prati, i-41: e se qualche pudica anima
e prendere altro abito e altra vita. prati, ii-230: mando un altro [
/ del dileguato ben si dileguasse! prati, i-37: e, quando il seppe
di poeti. soderini, iii-123: nei prati, ché sono le piante avvezze a
o giorno ameno! / ridono i prati, le campagne e i fiori, /
vide mai /... / con prati verdi dilettosi e gai, / con
una dall'altra si dilungano liberamente nei prati voltandosi le spalle. -senza la
del paese e vidi, per greppi e prati, file di donne, vecchie e
alberi mettessero le foglioline nove e i prati tornassero a fiorire, c'era da vederli
de'morti / scendesti a visitar? prati, 1-135: oh, ben s'apre
d'anni traendo e più di duolo. prati, i-279: eri tu, che
, / né dipingeano il seno a'prati erbosi, / né fean lieta ghirlanda
lustrigiante. bembo, 1-155: veduto de'prati e delle selve e de'colli la
fiorite e ridenti che davano su bellissimi prati sereni, e aiuole, e campi da
per certi ripia- netti figurati essere o prati od ortaglie. d'annunzio, iii-1-1107
e lo ripetevano i verseggiatori italiani. prati, i-287: e godi, /
indica sottomissione, cortigianeria). prati, ii-128: d'ogni potente albergo /
. -fiero, aspro. prati, 11-77-tu davi il varco all'ira /
dirupi e scheggioni si vada voltolando. prati, 1-86: dimmi, o pastor
: ho la stanza vuota e disadorna. prati, ii-200: l'altar de'patrii
provocarmi a sgombrarle con impazienti parole. prati, 1-217: l'aure divora / pregne
oltremodo magro, scarno, macilento. prati, 1-61: tra due mani discamate e
/ in lagrime furtive il tuo dolore. prati, 1-57: un orrido deserto /
può), ma non la possiede. prati, ii-193: i * so che
il nostro dormentorio altrui fe'noto? prati, ii-191: una notte (deh!
orioni, x-20-285: sotto gli alberi i prati sorridono lindi, laggiù tra il vano
liberare ». -figur. prati, 1-55: ma il core? /
il riposato / viver gli spense. prati, 1-24: oh incanutir le chiome /
per ogni maniera d'inganni e disinganni. prati, i-78: oh! lo spregio
di via gora, disertavano a branchi. prati, 1-101: teco vissi; or
disfarsi in ombra e convertirsi in nebbia. prati, ii-231: è un dolor della
/ per poi disfarle in mammole sui prati, / accende all'improvviso, come
ed intero con gli istessi colori. prati, 1-261: queste polpe ed ossa
pur di freschi rivi e molle. prati, ii-77: ma pur, cedendo
, e il loro fiel disgravi. prati, ii-288: ma la mia terra negletta
disillusi di tutto; ma pei forestieri. prati, 1-168: nel disilluso core /
armi; attesero i cittadini ai guadagni. prati, i-188: ma nelle torbide /
e tema / di ruina sì estrema? prati, ii-200. l'altar de'patrii
del paesello, si spandeva giù per i prati, cercava per le colline, per
forze dell'animo o del corpo. prati, 1-51: aridi i fior, l'
si dispiccaro, e si spartirò. prati, ii-213: a mezzo aprii, da'
tu rimirale: io me ne ritorno. prati, ii-214: in che poni i
disponendo con ordine in determinato spazio e prati ed alberi e frutti e fiori e boschetti
sarto, quai grottesche il feltrino. prati, 1-199: terribili / potenze in noi
camuffato; reso meno patente. prati, ii-314: mal dissimulate / fiorian le
distrutta da un pugno di soldati. prati, 1-260: son dissipate ancelle /
nel qual i'tutta mi sento dissolvere. prati, i-198: talor si volgono /
cantica 'assomigliata al favo distillante. prati, 1-86: cantai, come nell'anima
: si dee attentamente guardare [nei prati] che gli animali in niuna maniera v'
furtiva e argentea gli volava al guardo. prati, i-32: siffatti / son d'
ond'è superbo il giovinetto giorno. prati, i-37: sovra il gel delle livide
o fermate in uno stesso vocabolo. prati, i-305: qui la penna io pongo
vene, / tanto hanno i nostri prati umido in sorte, / che non
gente che sfollava a dormire magari nei prati, portandosi il materasso sulla bicicletta o
rinverdire e sorgevano isolate in mezzo ai prati lindi e vellutati. -sm.
unica musa dell'uomo è il dolore. prati, ii-55: sulla terra alberga /
rupi, / e que'verdi tappeti. prati, i-219: le meste ceneri /
e lontano (lo sguardo). prati, ii-212: quando sul capo tuo ridon
edilìzi a maggior robustezza della fabbrica. prati, i-22: popolata è la piazza,
margherite... fanno ordinariamente nei prati, ove se ne ritrovuano delle bianche brizzolate
all'ordine, allo stile dorico. prati, ii-252: nel dorio nappo / mi
tutto il giorno scendevan gli uomini dai prati arsi sui monti. -figur
varano, 252: questi [prati] d'argin informi e di solcati /
e dottrina, tratteremo al presente de'prati e delle selve, i quali non
, / e voi, ridenti prati al mio amor destri. tasso, 8-3-1166
poco perché proprio all'estremità di quei prati che ormai erano pieni di case,
3-128: rivedrò le colline bolognesi, i prati d'appennino e, impresso in un
avori ed ebani vocali / agile tremolar. prati, ii-190: porgi, fanciulla mia
vive, / tiepida sulla lucchesia dai prati / troppo umani. -che è
di là dal fiume, orti e prati, sorger case e case e case,
, perché trova opportuno un tal vento. prati, 1-192: il tempo, che
cosiffatte ricerche, mi determinai di sospenderle. prati, ii-120: longanime / l'odio
coronarium lin. 'e quello de'prati, 'onobrychis sativa will ', che
, a passo a passo, ai prati di castello, dinanzi al villino di eduardo
chiamato dai greci ippuri, nasce ne'prati... alcuni chiamano con questo
erbate selvose, che paiono foreste e sono prati effimeri nelle savane del nuovo mondo.
. carducci, 859: molle de'giovani prati l'effluvio / va sopra l'umido
di questo ramo ghirlandar le fronti. prati, ii-331: deh! suscitiam le
e 'l viso egro e deforme. prati, 1-247: ma una sùbita errò fiamma
mia fervida età m'aprìa la mente. prati, 1-5: eri pur or sul
questo dirompeva il cuore di eugenio. prati, ii-64: salutoni, poi disse
sopra di queste e d'altre cose. prati, i-215: da questa riva,
monti, per li boschi, per li prati e per le valli et altri luoghi
aveano / adrasto ed alfio capitani. prati, ii-153: per le aperte imposte
l'apparenzia e la virtù de'verdeggianti prati. marino, 313: in piè risorto
: la terra fiorita / apre ai prati odorati il ricco seno, / emulator del
lodate genti / che italia chiuda. prati, 1-148: vedrai scaltre lusinghe, emule
certe donzelle appena compiuti i mondo. prati, i-174: adepto in sinagoga, /
: amor fremono, amore, colli e prati / quando la ennea da'raddolciti infermi
corso del fiume reale e della gusciana. prati, ii-45: un dritto enorme /
principi svevi. de sanctis, i-92: prati gli ha voluto dare [a satana
. ', che sono ambedue comuni nei prati e formano un'ottima pastura.
vie, negli ammassi di mine e nei prati. fiorisce nell'estate. è astringente
piante diverse (bugola, salvia dei prati, ecc.). mattioli,
'spiroeafilipendula'. perenne. nasce nei prati umidi e montuosi. ha qualità astringenti.
sceleratus '. annua. trovasi ne'prati umidi, non frequente. è venefica
la stella erba nasce per il più nei prati delle montagne, e lungo la
complesso delle piante erbacee che crescono nei prati, sui terreni; il terreno stesso
selvose, che paiono foreste e sono prati effimeri nelle savane del nuovo mondo.
terreno). cattaneo, iii-1-318: prati perenni, avvicendati, erbatici, a
s'appresenta. firenzuola, 428: i prati entro al seno delle tremole erbette vedevano
campi son grassi e fertili, i prati erbosissimi, i fiumi copiosi di acque e
durante l'ultima battaglia. -ricco di prati, di pascoli; verdeggiante, rigoglioso
/ fra ceppi eterni or siede. prati, ii-142: piede ho di capro,
, luce, ecc.). prati, ii-74: or basta. i fondachi
squillare (una risata). prati, i-128: del re briaco piacque lo
notti / traendo il gregge per immensi prati / errabondi pastor, voi la sagace
tu l'errante / per li giovani prati aura contempli. idem, 337:
., i-109: errando per li prati, non sappiendo la via, diligentemente
coll'incostante suo moto la vita. prati, 1-147: ma una sùbita errò fiamma
-strisciare. soderini, iii-123: nei prati, ché sono le piante avvezze a
suono fa ritorno là donde parte. prati, ii-256: grato alle dèe, dal
sopra gli erbati (o sopra i prati). proverbi toscani, 286:
parlando, il mio possente errore. prati, i-170: in dolce error confuso
subito nella via, ecc.]. prati, ii-22: ei le fe'intorno
mostro sottomarino. -sostant. prati, ii-16: di là dall'ocèano /
, 280: i fior mille de'tuoi prati / più di sé non dànno odore
generali versare in sì palpabili tenebre? prati, ii-98: satana / ride dall'empio
con indifferenza, senza entusiasmo. prati, 1-18: a queste / voci d'
i doganieri esplorano le merci introdotte. prati, 1-150: esopo, arguto spirito,
dell'aria e della rugiada su vasti prati. d'annunzio, iv-2-789: i lavoratori
chiome non parlo, ella nei prati / non ha fior di ginestre: usò
diramavano per certi ripianetti figurati essere o prati od ortaglie. -equivalere, corrispondere
, se veniva al cinema o nei prati con me, se mi stringeva sottobraccio
intellettuale, un sentimento, ecc. prati, i-67: egli, il cui nome
luce, / su magri tetti e prati. bernari, 5-197: le roselle
. carducci, iii-19-76: tale il prati, nato poeta con una meravigliosa facoltà
esterminata, che conturba molta gente. prati, ii-42: oh, che rumor di
: sempre qualche ombra gigantesca lacera i prati, estingue per larghi tratti di corso
di settembre] si posson far nuovi prati, estirpando prima dalle radici pruni e
, privo di contatti umani. prati, ii-31: ebri [gli dei]
faceva rete candido velo, inseguiva pei prati le mille farfallette di che va ricca
fuori dell'ordine cronologico degli eventi. prati, i-59: deh, venitemi intorno
può averla tratta che da questo tipo. prati, 1-151: che truppa d'eteroclite
attaccate alle radici di piante erbacee di prati o pascoli; in italia cresce spontanea
; i tuoi libri evangelici fatti coi prati venduti, la tavola dove sedevi il
solite evirate vocine d'arcadi parlamentarii. prati, i-182: tu, fanciulla, indp-
essendo rinnovato il dolce tempo nel quale i prati e i campi e gli alberi partoriscono
-letter. ammasso di nuvole. prati, ii-197: nembi e vulcani van per
velenifere e sericigene; vagano soprattutto nei prati e nei luoghi umidi, camminando lentamente
/ cui fulgida accampa falcata la luna. prati, i-142: hai dovuto varcar l'
mai. govoni, 3-123: nei prati la falce fienaia / muove come una grande
segare, e conversano con le donne nei prati... e qualcuno ci dà
grossamente nel primo o secondo giorno. prati, 11-86: gli amorrei s'atterrino,
si vendemmia e peggio s'ara. prati, ii-114: il falciator, dopo le
crocchio di ragazze tornanti dalla falciatura dei prati. linati, 16-44: la falciatura delle
essicazione. bonsanti, 127: nei prati in pianura l'erba era tenera,
, simile a certi nocchi di legni. prati, i-81: suonar non s'ode
macchiolina, o un piccolissimo tagliuzzo. prati, ii-232: i'riguardo da'vetri
che mai non conobbe il fallir. prati, ii-no: pietà, signori pietà
, colle sue allegre processioni fra i prati verdeggianti e sotto gli al beri carichi
e le fanciullacce. / e i prati si stendono lontano / verdi chiari
riposo lungo un letto / di fanciulleschi prati / tra i fiori appena nati.
/ in aspetti di case, alberi, prati. rebora, 19: cielo,
le frane e ora pel sdrucciolìo de'prati o l'intrico degli sterpeti.
in sogno, dell'amato obbietto. prati, i-31: ben come un dolce
nel 1841, la verde giovinezza di giovanni prati sbocciò tutta fiori, odori e colori
oziosa l'immaginazione né il cuore. prati, 1-202: io di due femmine /
/ il giacinto o l'amaranto. prati, ii-320: [è] la vana
, or ne'boschi ed or ne'prati. arici, ii-399: sconcia forma,
versano... particolarmente intorno a prati, batter la falce, aguzzarla
bianche le fratte, bianchi erano i prati, / queto fumava un bianco casolare,
. chiesa, 5-49: uno di quei prati che sono tutto un farnetico di ranuncoli
falce per raccogliere l'erba nei suoi prati e trasportarla nel proprio fienile; ebbene
a un fascio enorme di sensazioni. prati, ii-214: cose ignote sapesti;
donne e ragazze del paese vanno per prati, per boschi e per giardini,
: il pacifico e sterminato quartiere dei prati è tutto invaso da quella invidiabile folla bonacciona
bricia di raziocinio e di lume naturale. prati, 1-294: deh! non cader
meco morirà con la mia morte. prati, ii-127: tu se d'illustri dame
stelle il raggio, / è deserta. prati, ii-58: è gran dolcezza /
carità, che volarà sino al cielo. prati, ii-185: quando il cor,
o ciel chiaro sereno, / o prati, o arbuscegli, o dolci amori.
còr dell'acqua / della novella piova. prati, ii-229: in ginocchi a l'
rane / sparger d'alto frastuono i prati e i laghi, / mentre cadon su
ii-10: lottammo un tempo / sui prati di malmorre, e i nostri passi /
imposero vesti e ferri di pena. prati, ii-119: dimmi: non senti i
fervea tra lor nunzia di giove. prati, i-126: fervean di canti, fervean
l'apertura dell'anno, il germogliare dei prati e della campagna, la speranza del
durerà questa festa quanto iddio vorrà. prati, i-115: -entra pure,
gentlemen » che abitano con essa. prati, i-32: siffatti / son d'arrigo
piante / a incontrarla ciascuno esca festante. prati, i- 268: già ti vidi
/ allo sposo diletto al suo cor. prati, i-98: dio sentirò nel barbaro
di primavera, / la porpora de'prati / la fenice de'fiori. diodati [
confesso fu richiamato, festevolmente accolto. prati, i-33: da molti giorni era composto
pascoli naturali ed entrano anche nei prati coltivati. domenichi [plinio]
si conoscono al correre per gli spaziosi prati, così se gli oratori non vengono
bel panno scarlatto che fiammeggi nei prati sarà quello della sua veste. pascoli,
altro che fumo ed ombra al fine. prati, ii-14: poi l'orma sua
reine dello spazio interrogavi / lontanissime stelle. prati, 1-86: solo e immobile /
solfanello, zolfanello) »; e prati, 427: « l'industria dei fiammiferi
senza mai dirlo fossero tutte passate nei prati, mentre a lei, che viveva
ii-304: veniva per la via dei prati, col naso rivolto verso le cascine
e insensibili ah'armonia degli odori. prati, i-37: le fibre, / le
, che abbonda ne'boschi e ne'prati... porta le foglie cuoriformi
. abba, 213: i prati nudrivano le fienaie, per modo che
campo o la piccola biscia fienarola sui prati umidi. — erba fienaiola:
, sf. bot. gramigna dei prati. 0. targioni pozzetti,
: fienarola. spannocchina. gramigna de'prati. 2. zool. luscengola.
(fèno), sm. erba dei prati tagliata ed essiccata, che serve come
suo fieno. nigra, vi-758: dai prati asciutti all'etere sereno, / qual
dicendo, tu gravida e io no. prati, 1-21: ma quando acuta i
lingue, e gittar fischi orribili. prati, ii-58: le pupille / fiere e
cedere alla forza di medicamenti ordinari. prati, ii-32: s'awolgea [satana
annunzio, iii-2-1146: lungh'essi i prati acquidosi il chiurlo fa il suo verso
, tuttoché provveduta dalla natura di bei prati, d'arbori fronzuti e di ruscelli d'
e d'aspetto tisico gli apparve. prati, ii-178: come un'ombra passa /
dovizia dell'autunno, e la dolcezza dei prati. 6. per estens. suggerire
terminali corimbose (ed è frequente nei prati umidi e nei luoghi selvatici).
, 1-516: la filipendula nasce per li prati e non tra'sassi. c.
larga fossa, donde filtra concime nei prati che attorniano la casa. ojetti, i-153
, ed era veramente d'inganni. prati, ii-189: l'anima, senz'aver
sereno / che sciabolano il verde dei prati. 2. per simil.
: la neve ci illumina dai prati / come luna. oh, questi morti
ii-210: finocchio porcino. sedanina dei prati... gli antichi hanno adoprata
nell'aria e nel verde pacifico dei prati, in mezzo a un milione di mosche
si pone il proiettile da lanciare. prati, ii-149: vergogna / t'inspiri il
fiora, / ch'egli tendea nei prati i padiglioni. d'annunzio, v-2-212:
, / né dipingeano il seno a'prati erbosi, / né fean lieta ghirlanda
fiorisce sulle labbra come a primavera nei prati le margherite in una volontà invincibile d'
vago rito / donna l'invia. prati, ii-54: supplicava / i parenti e
durante la messa, mandati fanciulli nei prati, e negli orti, e garzoni nei
vide mai /... / con prati verdi dilettosi e gai, / con
d'annunzio, iii-2-1146: lungh'essi i prati acquidosi il chiurlo fa il suo verso
la valle il monte il verde dei prati e degli alberi l'aria; e dentro
pistacchio. sbarbaro, 1-55: i prati sciorinano le loro pezze di tessuto mirabile
foglia. bocchelli, 1-i-10: i prati secchi e i pascoli esausti nei mesi
e fiora, / ch'egli tendea nei prati i padiglioni. d'annunzio, v-3-674
[millefoglio] una erba sottile ne'prati fogliosa da'lati a modo di capillamento
che ci sia dato d'immaginare. prati, 1-246: quando, al notturno
di primavera, / la porpora de'prati, / la fenice de'fiori.
e spiagge e fiumi e selve / e prati e valli ed augelletti e belve,
succede che i vincoli annonari fan diventar prati le campagne. si fece, anni sono
serrato (una schiera). prati, ii-33: e nelle fonde righe /
errante, in fonda notte / torciera. prati, 1-81: il cocchio a stento
dall'abolire la libertà de'pascoli ne'prati, indi i pascoli promiscui. filangieri
dell'eneide e il commento che il prati voleva fare a giovenale... non
i quartieri di più recente formazione, prati compreso, saranno per quel che i
2-274: se iddio veste il fien de prati, c'oggi si vede, e
tramuterà in federazioni di popoli liberi. prati, 1-151: ecco il sottil fortuito /
fortunate genti, / parte in su'prati e parte in su l'arena / scorrendo
. « son forzaiole; lavorano ai prati della zecca ». « siamo acròbate,
larga fossa, donde filtra concime nei prati che attorniano la casa. -figur
gialle e piene d'acqua; i prati / fumano come un immenso incensier.
/ pel fraterno poter morte prevale. prati, i-17: questi crudi, che a
per le frane e ora pel sdrucciolìo de'prati o l'intrico degli sterpeti. pea
disegno / l'ul- tim'etade. prati, ii-151: meglio che ciance vane,
persona, il suo animo). prati, ii-72: ma, s'egli un
. carducci, 859: molle de'giovani prati l'effluvio / va sopra tumido pian
accidenti che frangessero mai cuore umano. prati, i-205: dio! che terribile
a raccogliere i frantumi delle tazze. prati, i-34: per gli atri, ove
di rane / sparger d'alto frastuono i prati e i laghi. alfieri, 1-723
strutture dell'arte gotica). prati, ii-208: le rose, gli archi
. sembrava quelle freddoline che vengono nei prati dopo la vendemmia o l'erba che
preziosa collana di rubini e diamanti. prati, ii-202: giovinetti e fanciulle abiteranno
e d'agrifoglio / portasse umil festoni. prati, 1-62: degli aurei fregi e
, anzi aumentandola a più doppi. prati, ii-51: trecento / levar le spade
: sono cose e non persone. prati, 1-142: nudo e ramingo,
dello spirito o dei sensi). prati, ii-94: ma pur sempre dal petto
-smanioso, impaziente, ansioso. prati, i-233: fresche aurore, oh!
insieme al calpestio delle ugne ferrate. prati, ii-95: oh speranza!..
segare, e conversano con le donne nei prati. -temere, paventare. boiardo
amor fremono, amore, e colli e prati, / quando la ennea da'raddolciti
calle /... in mezzo ai prati d'ogni fior adorni / mi meni
miei momenti / in tristezza soave. prati, ii-192: garrulo si protrae per le
gran freschezza / e'fior coprono i prati. burchiello, 21: egli è gentilezza
a svampar l'affanno nella frescura dei prati e sulla sponda del rio. verga,
. crescenzi volgar., 11-36: i prati desiderano aere temperato, ovvero a frigidità
/ giuno riprese, meditando un frodo. prati, ii-332: al mondo / pien
frondosa chioma, / senz'erbe i prati e senza fiori i poggi, / non
frezzi, i-i-ii: e tutti i prati e tutti gli arboscelli / eran fronduti
di pini le fronti, / e prati hanno nel mezzo. -fastigio,
non osa il codardo erger la fronte. prati, ii-64: su! messeri;
ci sarebbero argomenti, facendo incontrare sui prati di asfodelo leonardo e michelangiolo; non
comanda, con l'uccidere i capi. prati, i-271: la noia 11 cor
bianco e netto, ma tira dai prati un'arietta sottile, fresca, che frusta
creativo (un poeta). prati, i-291: oh! fosse morto,
crescenzi volgar., ii-37: i prati, che più volte di state s'innaffieranno
lettori] non sapeano ove fermarsi. prati, 1-54: il fragoroso / suonar d'
più chiari paiono gli alberi ed i prati riguardando quelli di dietro alla fuga del vento
una festa di verde, e i prati fioriti di giallo e i viali dalle fughe
... / va su'tuoi verdi prati l'ombria de le nubi fuggenti.
che dal pennello uscìano di correggio. prati, i-io: come in quell'istante
de'camini, può giovare a i prati. milizia, iii-41: 'fuliggine '
verità e sfide contro i principi. prati, 1-32: inni di gloria, /
bianche le fratte, bianchi erano i prati, / queto fumava un bianco casolare,
gialle e piene d'acqua; i prati / fumano come un immenso incensier;
dalle gonfie nari il fumo spirano. prati, 1-165: il fumo s'alza /
della mente (l'ebbrezza). prati, 1-126: gli orli spumanti di vino
l'offro; ella è tua. prati, ii-48: a funestar la bella /
medici, i-259: campeggeran ne'verdi prati i funghi: / liete donne corranno or
di questi colli, e in seno ai prati / da stronzi muffi, da ciabatte
fuochi fatui, che sembravano incendio. prati, ii-237: io con te parlo,
sole indugiava, color d'oro, sui prati verdi, dal ponente tutto in fuoco
elle abitavano la notte fuori per i prati, ed il giorno andavano insieme a schiera
, di là da ponte margherita, ai prati, in via plinio; uno dei
etimo incerto; ma cfr. a. prati, 464: « a roma
arboscello '. cfr. anche a. prati, 464: « il diez, il
di fusciacca da fascia (a. prati, 464: « il salvini informava
intero a contenere i publici grabati. prati, 1-103: chi vagì sul cuscin di
la siepe brulla; grano sopra, prati e prati, giù, fino in basso
brulla; grano sopra, prati e prati, giù, fino in basso; verde
grado il vostro affetto 10 tengo. prati, 1-198: ada mia buona, /
occupato pel corso di una lunga vita? prati, ii-74: tuonando erompano / fuor
propaga molto rapidamente, infesta campi e prati danneggiandone la produzione ed è difficilissima da
{ aegilops ovata). -gramigna dei prati: nome italiano delle specie poa pratensis
una delle piante parasite assai nociva ai prati tanto naturali che artificiali è la cuscuta,
di scoppianti vesciche e di grandeggianti sonagli. prati, 1-19: grandeggiante il tuono /
là / quando l'erba d'oro dei prati / grandinerà di rosee freddoline.
furiose non volino a grandinare ora i prati, or gli orti. -per
vigne. lastri, vi-66: i prati artificiali posson aversi tanto nelle terre a
granturcheti, vigne, arrivo ai grandi prati di saggina. cassola, 6-117: era
da buone grate triplici e grosse. prati, ii-20: ai conosciuti numeri /
parvoli suggano, gratulando alla facil pastura. prati, ii-43: del pensoso ielon nei