. poveretti, vanno ai ricevimenti per pranzare ». = voce romanesca (
anfitrione a colui che invita altri a pranzare con sé; onde dicesi, per es
'il nostro anfitrione, finito di pranzare, ci aveva preparato molti e svariati
. tombari, 3-216: andarono a pranzare insieme in una di quelle trattorie famose
di me, quando ho l'onore di pranzare solo a solo con te; non
, 5-404: un piacere di ancona è pranzare la sera nelle osterie...
-caffè-ristorante: dove si può anche pranzare. boriili, 2-334: entriamo in
fece emilio. -fare carità: pranzare in comune (secondo una consuetudine di
. leopardi, iii-658: mi convien pranzare a buon'ora per andare al casino
(100): tennero lo invito e pranzare assai cattivamente, sanza molto rilevo.
, 5-404: un piacere di ancona è pranzare la sera nelle osterie...
non s'usan cucine, ma siccome pranzare bisogna ogni cardinale fa preparare in casa
non vi sedè; allegando che il pranzare a quell'ora non si confaceva al
rientrano nelle case e nelle botteguccie per pranzare in cui il caldo estivo cresce,
. serao, i-225: ambedue, per pranzare, avevano lasciato il loro lavoro ordinario
, 5-404: un piacere di ancona è pranzare la sera nelle osterie...
5-404: un piacere di ancona è pranzare la sera nelle osterie... vi
(generalmente verso il mezzogiorno); pranzare. giamboni, 7-93: dobbiamo
mangiare, invitare a pranzo, far pranzare a proprie spese. p. fortini
col termine déjeuner, mentre disner significò * pranzare '(a mezzogiorno).
che disponendo solo di venti soldi per pranzare, fu irremovibile nel chiedere diciotto soldi
serao, i-1015: avevano finito di pranzare e parlavano fra loro, adesso;
ant. e letter. banchettare, pranzare. s. bernardino da siena
dotta, lat. epulàrè 'mangiare, pranzare *. epùlide, sf. medie
imbriani, 1-211: senza nemmanco pranzare, mise, in fretta, un
perché mi era da più giorni impegnato di pranzare in campagna con la famiglia monti.
breme, 2-602: ho accettato di pranzare con lui domenica, per non intiepidirlo nelle
molto degli inviti che mi si fanno di pranzare tuori di casa. giusti, 4-i-95
lunedì... mi convien pranzare a buon'ora per andare al
magni. -in partic.: pranzare, cenare. sanudo, x-283:
i pasti giornalieri (far colazione, pranzare, cenare). — anche: banchettare
il pranzo o per la cena; far pranzare o cenare a proprie spese, invitare
il pranzo o per la cena; far pranzare o cenare a proprie spese; offrire
a tal che orlando, in vedergli pranzare, / disse: oh questi son
degli altri,... amo di pranzare quando, come e dove mi pare
fare merenda. -in senso generico: pranzare, mangiare, rifocillarsi.
di musco. tarchetti, 6-i-274: pranzare assieme seduti ad un tavolo,..
pensammo di riunire i pentoli e di pranzare tutti e cinque insieme.
'l piatto magro. -fare piatto: pranzare. della casa, 709: di
, 1-vi-556: a un articolista per pranzare perdona il pitagorico silenzio abituale e il
dieci lire alla sua guardarobiera, se voleva pranzare e bere un cognac. chiesa,
pian terreno, in cui siam soliti di pranzare, assolutamente è una porcheria che non
e altinf.). ant. pranzare. canteo, 315: colui che
suoi prima della difesa delle termopili a pranzare, in quanto alla sera non avrebbero
improvvisa ». pransare, v. pranzare. pranso, agg. letter
pranso, v. pranzo. pranzare (pransare), intr. consumare il
mariti, vadino alle taverne e a pranzare e cenare dove più loro piace.
(667): prima di ritirarsi a pranzare altrove con don abbondio, volle star
molto degli inviti che mi si fanno di pranzare fuori di casa. praga, 4-108
. = pari. pass, di pranzare con valore attivo, sul modello del
. = nome d'agente da pranzare. pranzétto, sm. pranzo non
neri. 2. il pranzare, l'azione di consumare il pasto
, l'ora in cui si è soliti pranzare. -dopo pranzo: subito dopo aver
? ». -fare pranzo: pranzare. -misurarsi il pranzo con la cena
molto degli inviti che mi si fanno di pranzare fuon di casa. ascoli, 39
rasentato. marinetti, 2-iii-193: spero pranzare bene all'albergo metropole dietro una siepe
mi fu forza lo stare a vedere / pranzare un cardinale a tutti i patti;
ripiantare. ripranzare, intr. pranzare di nuovo, pur avendo già pranzato
, con valore iter., e da pranzare (v.). ripraticare
coi mariti, vadino alle taverne e a pranzare e cenare dove più loro piace.
per divertirsi, giocare, ballare o pranzare insieme (anche nelle espressioni luogo di
, divertirsi, giocare, ballare o pranzare insieme; ricevimento; festa.
toccare a me il brutto guaio di pranzare da lei una sera in cui non
terreno, in cui siam soliti di pranzare, assolutamente è una porcheria che non
dei pedagoghi, vi daranno anche da pranzare e da sciòlvere, sotto condizione che
: mentre sua maestà voleva porsi a tavolaper pranzare, contesero fra loro per darle lo sciugamano
. linati, xvi-173: andarono a pranzare insieme in un restaurant del centro,
giornata di lunedì, che mi convien pranzare a buon'ora per andare al casino
assaggiare a spilluzzico le vivande anziché di pranzare. monelli, 2-363: siede ai
intr. { tàffìo). region. pranzare lautamente, mangiare a sazietà - anche
: tennero lo 'nvi- to, e pranzare assai cattivamente, senza molto rilievo. ponzela
sf. ant e region. tavolo per pranzare. ovidio volgar., 6-497:
da trambustare che domenico mi pregò di pranzare per oggi fuori di casa perché non
serao, i-225: ambedue, per pranzare, avevano lasciato il loro lavoro ordinario
, v-1-21: ieri ebbi l'onore di pranzare con un grand'uomo, con un
: è sempre stato un mio trip, pranzare con don ferrante e con trimalcione insieme
[10-iii-1995], 198: si può pranzare anche senza quelle famose fettuccine al doppio
, 57: tavola di 15 coperti per pranzare servita a 7. r copertone,