: or ov'è il naso c'avìe prò odorare? / quegna enfertate el n'
in quel tempo sono benedette, e fanno prò e bene, e abbondaménto nella terra
tali similitudini popolari, notatele a vostro prò, sì per averle pronte al bisogno,
est, quae verbo simili et propinquo prò certo et proprio abutitur ».
, non mancherei di venirvi i prò e i contro, per l'agricoltura e
sia pronto a'partiti e alle deliberazioni a prò e a sicurezza del pubblico, o
6): né per certo ci farà prò avere fatte tutte le cose, e
declaramus ac- comendam intelligi de pecuniis mittendis prò emptione mercium, et de mercibus mittendis
iacopone, 8-51: so molte che prò omene non fo nullo acconciato: /
a facilitar lo scarico d'arno a prò della città di pisa e delle campagne
o detto in quello tempo, avea prò veduto di scriverlo allora per quello modo che
de principio, ut 'temno 'prò 'contemno '». come termine
affaccendarmi e operare qualche cosa a mio prò, a prò della mia patria,
operare qualche cosa a mio prò, a prò della mia patria, a prò del
a prò della mia patria, a prò del genere umano. manzoni, pr.
e lo ridissi tre volte -ma senza prò: ed ogni sillaba discortese da me pronunziata
qual sarchiagione non s'affligge, anzi fa prò. fioretti, xxi-953 (27)
il guiderdone / del danno e 'l prò là ove amore li pone, / e
in misagio s'acquista; che vile prò, e negrigente vaccio, e scarso
: « agnati dicti eo quod accedant prò natis, dum desunt filii. qui
6-7): « alcedo dicebatur ab antiquis prò aleyone ». alchechèngi,
. c., 30-10-2: che prò è in quel tempo ammonire l'adirato,
comando che tu allarghi la mano in prò del tuo prossimo. redi, 16-ix-35:
pisa dodici danari lucchesi per annuo censo prò terra de tumulo... presa
luchesini con 25 lbr. d'allume prò panno per alluminare [anno 1393].
, ove cagione onesta / del comun prò la chieda, altri risparmi. idem,
battoli, 36-15: grandissimo era il prò spirituale che ne traea per altrui, e
punture d'animo conosco, e senza prò, il tempo che andar lasciai. cantari
lavorare danno le sole vincite che fanno prò. idem, 1-140: ambo lavorar,
; ed io dico amen col buon prò che ti possa fare. idem,
io sono amica / ed in tuo prò vorrei la vita esporre. marino, 323
, in ammenda / del fallo, in prò comune il sangue spenda. manzoni,
sic appehantur quod antiqui anculare dicebant prò ministrare ». per il significato del n
, che sopra v'erano, furono prò e valorosi e possenti: e venivano a
quell'angelo del cielo / che in prò del giusto prenda la parola? pellico,
sorta da due angoli di quello, a prò del medesimo, una ricchissima messe d'
, 62-74: non voglio più sofferire: prò antecristo voglio gire, / e vogliolo
antifona. ma più del vino mi fecero prò le parole del ministro. viani,
8-5- 32: « anthropomorphitae dicti prò eo, quod simplicita te rustica deum
abscissio de fine, ut 1 sat 'prò 'satis '». apòcrifo
apotegma che dice: tutto doversi fare in prò della plebe, ma nulla o ben
sermone ultima vocalis, ut * tribunal 'prò * tribunale '».
a facilitar lo scarico d'arno a prò della città di pisa e delle campagne ad
5. figur. valutare, soppesare il prò e il contro. petrarca, 198-8
utile applicazione a chi può volgerla in prò de'mortali. manzoni, 47
, perché chi no onor ama né prò, almeno tema onta e danno.
provecho * pro fitto, prò '. approvvedutaménte, avv.
; e isidoro, 5-33-7: « aprilis prò venere dicitur, quasi aphrodis; graece
divizia. idem, ii-241: ma se prò toma a danno ed onor onta,
vostr'argogliare e vostr'altezze / faccianmi prò e torninmi in dolcezze. =
mio grado con molti più argomenti e prò e contra mi si faceano ripetere.
adottava, in quei giorni di polemiche prò e contro la nostra entrata in guerra
prima a infradiciare, fanno loro grandissimo prò, dandoli al piede dell'albero.
medicinali / molte si trovano e gran prò ne fanno / la gente quivi in diversi
arra non solum sponsio coniugalis, sed etiam prò qualibet promissa re, ut aut reddatur
. arra vero est, quae primum prò re bonae fidei contractu empta, ex
; et dieta arra a re, prò qua traditur ». arrabattare,
batte, / e spande « enza prò l'ire e le posse. segneri,
ciolo. burchiello, 175: e 'l prò sia di colui cu'arriva bene.
l'anvito ch'eo n'aio, che prò 'l nimico m'hai lassato, /
accrescimento, e però questa artificiosa fa grandissimo prò a coloro che la naturale hanno buona
companatico. aretino, 3-302: più prò fa il pane asciutto in casa sua
secolo sestodecimo conqui stava a prò di quella una parte della siberia.
e d'alcali s'attempra / a prò dell'uom che prega in su que'fonti
lui da natura stata conceduta. ma che prò fa avere l'attitudine e dispregiarla?
cfr. isidoro, 10-7: « audax prò adrogante ponitur ». audaceménte
« quintus [digitus] auricularis, prò eo quod eo aurem scalpi- mus »
c., 9-5-6: suole far più prò se tu abbi pochi detti di sapienza
c., 9-5-6: suole fare più prò se tu abbi pochi detti di sapienza
l'avidità dei nuovi signori sa fare suo prò delle gare di municipio. d'annunzio
non t'avvedrai come né quando ti faccia prò, e sentirai che grande prò t'
faccia prò, e sentirai che grande prò t'arà fatto. francesco da barberino,
vada incontro a un'avventura, / a prò d'un pover uomo, questa notte
ciò a mi'avviso cominciare a più prò d'uomo che voi siete di vostra leggie
hanno apprese / cotante arti a lor prò, tal da'fanciulli, / tal da'
balaustre si porti agli ulivi, fa prò. 2. fiore di melograno
banchiere e mercatante ogni sera computa il prò e il danno del die. ariosto
furono venduti molti beni della chiesa in prò del fisco; e banditi, per
mercante, se li tiene col buon prò. c. gozzi, 4-172: sei
perduto, calzato di verde, / prò mi faccia, alla barba di chi perde
degli amici che io riscontro, buon prò ti faccia, e tu ti rifai
una carrozza contenente due viaggiatori che battagliavano prò e contro montecarlo con un doppio arsenale
vóto batte, / e spande senza prò l'ire e le posse. di giacomo
sono mai sognato di dipingere, che prò ti fece, pataccaro d'un mattacchione.
vo ripetendo a me stesso; che prò? mia cara; io mi sento
bene. 5. utilità, prò, vantaggio, giovamento, interesse;
ogni cosa, dal benedicite fino al buon prò. fucini, 144: si
a vantaggio, a favore, in prò. compagni, 1-4: stando amendue
cioè condizionatamente e dopo ponderato esame del prò e del contro. 8.
comune, e per grandi opere in prò universale della città benemerito in fra pochi
nutrimento, è convertito dalla nostra digestione in prò del corpo, e non guasta il
alla biada casalinga, che mi fa più prò assai di quella che mi dà il
devura; / en taverne fa mercato: prò un becchieri una vultura. cavalca,
vento, / acciò lo vegga ognun prò tribunali. note al malmantile, 3-29:
sempre si trovasse qualche oncino d'attaccarsi in prò e con tra. i. pitti
nel secondo / giron convien che sanza prò si penta / qualunque priva sé del vostro
6-11: l'abruotina... fa prò al ragunamento della bocca della matrice.
nettar la bocca, e dir buon prò ci faccia. -parlare con la
che tutto pien d'allegrezza e di buon prò ti facci, egli fece intendere questo
di vilipendio... ma a qual prò introdurre grecismi non intesi generalmente, quando
, / perché a me faccia il buon prò, /... / cantami un
riscalda e si travaglia / a trovar prò e contro il bruscolino, / com'anche
'benedicite 'fino al 'buon prò '. dolce, xxv-2-289: ho
collo, che pareva la imperadrice. buon prò le faccia. vasari, iii-460:
una tal nave valersi ad alcun suo prò, quasi ch'ella fosse un burchielletto
oleu trea per la cesa de valle maiure prò sancto noratu per la spera dieta.
vi tira i calci; affaticatevi in prò degli altri; se non siete pronto
non mangio cosa, che niun prò mi faccia. 7. dimin
male peritus. callidum autem veteres non prò astuto tantum, sed etiam prò astute
non prò astuto tantum, sed etiam prò astute docto ponebant ». callifòridi
perduto, calzato di verde, / prò mi faccia, alla barba di chi perde
la santa illustrissima cucina, / dando prò tribunal sentenze giuste / del cappon lesso
il litigante] non ha un giulio da prò vedere al bisogno della casa sua,
latino, / li rende e tolle il prò e l'onor tutto. idem, 3-52
e se il pranzo fa mal, fa prò la cena. foscolo, xv-553:
santa illustrissima cucina, / dando prò tribunal sentenze giuste / del cappon
conquistato, -carnai voglia seguendo, / ma prò mente valendo, / ed astenendo -a
iv-432: a che vivo? di che prò ti son io, io fuggitivo fra
trasporto. caro, 4-621: le prò vide formiche / de le lor vernaricce
degli amici che io riscontro, buon prò ti faccia, e tu ti rifai
mentre non se ne andavano, e prò visione da vivere. i. neri
biada casalinga, che mi fa più prò assai di quella che mi dà il
sed po- tentia inferior; unde prò cinnamomi vice duplex eius pondus in
cfr. festo, 146: « catamitum prò ganymede dixerunt, qui fuit jovis concubinus
isidoro, 7-14-7: « catechumenus dictus prò eo, quod adhuc doctrinam fidei audit,
volete che il mangiare mi faccia buon prò, non mi fate quel brutto ceffo *
che quasi savio giudice e censore siede prò tribunali in mezzo, a fine che
fuisse equites thessalorum dicunt, sed prò eo quod discurrentes in bello velut
certo del grande esempio e del gran prò che dovea trarne la compagnia e la
montano dunque queste grandezze, se non prò, non onore, non allegrezza fanno?
: a che vivo? di che prò ti son io, io fuggitivo fra queste
in comono, / che onor, che prò, che bono / che per amici
, che pareva la imperadrice. buon prò le faccia. vasari, iv-160: portano
in ozio cheto, / ma per publico prò l'usa e fatica, / non
chiedeva. guicciardini, 160: fece una prò visione..., che quelle
, sarà vostra opera: manderollo a prò vedere alle cure e bisogni di casa,
, chirurgia, / mediche controversie e prò e contrario, / e carta da fregarsi
baretti, 1-161: checché si possa dire prò e contro questo mio pensiero, io
quasi gelosa. / chiudeala, ma qual prò, s'era sì chiara, /
: -padrona, mi rallegro, / buon prò; a dar la nuova / alle
che 'n sé chere, / non creda prò d'altrui dannaggio trare. angiolieri,
letteratura sino a citare omero sedendo * prò tribunali '. manzoni, 133
lacopone, 8-45: che farà la misera prò aver polito 'l volto? /
: l'adoperò civilissimamente, e solo in prò della patria sua. p. del
lungo tentennare e tergiversare, computato il prò e il contro, e presa cognizione
vietato di adoperare le nostre forze in prò nostro, gli altri d'averci da lontano
colpo, o che natura gli parlasse a prò di lui, si commosse a
stimava egli operare il maggior bene in prò dei due giovani; comeché, giusta
s. e. il gran giudice a prò dell'egregio ma sfortunato mio amico avvocato
insimul mittere; nunc eo utimur et prò tacere, aut prò linquere, aut
nunc eo utimur et prò tacere, aut prò linquere, aut prò incipere ».
tacere, aut prò linquere, aut prò incipere ». comméttere3, tr
, o che natura gli parlasse a prò di lui, si commosse al vederlo.
commodo degli agi, a cui fa prò il mangiare, il dormire. guarini,
ojetti, ii-297: per estremo argomento in prò dell'incancellabile originalità dei suoi colleghi e
, sono assai ghiotti; e buon prò lor ne faccia. tu, discreto
fuggir di nuovo? / a che prò? dove? in traccia d'un sepolcro
lungo tentennare e tergiversare, computato il prò e il contro, e presa cognizione
l'entrata, l'uscita, il prò, il danno, il resto, il
intelligenza, 112: non guerreggian per prò comunale, / ma ciascun per tener
una casetta di campagna, amministrando in prò dell'unica figliuola il ricco patrimonio.
latino, / li rende e tolle il prò e l'onor tutto. compagni,
pontefice in quelle parole: 'ego rogavi prò te, petre '. vico,
.. /... donna prò cortese e canoscente / ch'è laida sì
sì li concedi a nome di libellu prò indiviso. dante, inf., 17-42
o toglieva la parola, riassumeva il prò e il contro dei vari argomenti, tentava
offerirli al pontefice acciò se ne facesse prò. panzini, iii-690: sono giunti i
(non superabile) le azioni da possedersi prò capite: per es. tante fino
eroica morte un lungo martirio sofferto a prò dei diritti ecclesiastici, e dei miseri
iudice gostantine de lacon fazo custu condage prò homines de bonacartu » e condaghe di
il suo tempo, il talento, a prò della patria, in benefizio de'suoi
scritto subito al governator di cesena che prò vegga, o che là si restituisca il
, e le due conferiscono e fanno prò al nutrimento; alla generazione conferisce il seme
ne correa particella, che non fosse in prò spirituale de'prossimi. predicare al popolo
che ne'consigli avevano parlato liberamente a prò dello stato, furono...
soccorsi o doni che per essere a prò della patria chiamò « patriottici *:
, val gono tutte a prò dei vostri connovizi e de'vostri consoci.
parete. guittone, 5-5: e donna prò cortese e canoscente / ch'è laida
, -carnai voglia seguendo, / ma prò mente valendo, / ed astenendo -a
conseguirli: riscon- trolli fra sé col prò e 'l contra delle ragioni possenti a
: il papa aveva scritto al legato che prò vedesse di consenso delle parti. foscolo
in acconcio de'mei studi, in prò mio o d'altri, m'imaginassi,
conservativo del pubblico bene, riescono a prò gli eccessi contrari.
utile applicazione a chi può volgerla in prò de'mortali, ma inintelligibile e ingiusta
sì li concedi a nome di libellu prò indiviso, la quale è posta in de
danno / posto in lance co 'l prò che 'l contrapesa, / te permettente
5 (73): contrappesato il prò e il contro di questo e di quel
agricoltura, chirurgia, / mediche controversie e prò e contrario. monti, 17-521:
in contra gira. -in prò... in contro: a favore
villani, 11-2: iddio permise quando in prò e quando in contro al suo popolo
faceva le opere di oggi né in prò né in contra; ciò è, non
taccia, / se ragion mostri dime prò e contra. rosaio della vita,
, 74: dopo molti argomenti prò e contra, si conclude pure,
dir cento volte quelle medesime cose, prò e contro, andò a trovare una volta
miriam tutto dì sentenziato nella medesima causa prò e contra da diversi tribunali. parini,
scritto, raccoglie tutti quanti i passi prò e contra, li pone tutti quanti
. 17. sm. il prò e il contro: l'aspetto positivo
ben distingui / il contro e il prò della gioia e del duolo, / dando
del giudice e del potestà si dice il prò e il contra; e subito si
per conseguirli: riscontrolli fra sé col prò e 'l contra delle ragioni possenti a persuadergli
il mio giudizio, finché ho letto il prò e 11 contra di quella questione con
e in tutto c'è il suo prò come il suo contra. manzoni, pr
5 (73): contrappesato il prò e il contro di questo e di
, non sapendo apprezzare le ragioni del prò e del contro, e non sentendo la
ci pensai a lungo, pesando il prò e il contro e alla fine mi decisi
, ma non stette a soppesare il prò e il contro. era arrivato a
uno e l'altro de'miei mali prò facendomi, e da due mortalissimi accidenti
a fine di avverare il loro numero prò e contro. 3. tipogr
gozzi, 4-310: mediche controversie e prò e contrario, / e carta da
cui dottrina a tutti 1 subbietti può prò fare. dante, vita nuova, 2
molto più i romani, che in lor prò convertirono quel gran movimento di religione.
... / tutto in suo prò converte e in suo diletto. foscolo,
. s'elli è convizioso di suo prò più del comune, elli ha nome follia
di pier la navicella, / cali a prò nostro le purpuree vele. colletta,
della letteratura sino a citare omero sedendo prò tribunali, a dargli la corda,
: gli fe'questo saluto: / buon prò, becco cornuto. forteguerri, 7-60
discorso. filicaia, 2-1-155: chi a prò dell'egre infrante / ripe l'obliquo
correa particella, che non fosse in prò spirituale de'prossimi. segneri, iii-3-134:
non sempre adattasi a tutti con egual prò. algarotti, 1-142: colui che ti
.. /... donna prò cortese e canoscente / ch'è laida
fatiche 'che i vassalli dovevano fare a prò de'feudatari, e ora fanno i
la cui dottrina a tutti i subbietti può prò fare. chiaro davanzali, xxxv-1-420:
eroica morte un lungo martirio sofferto a prò dei diritti ecclesiastici, e dei miseri sassoni
daremo, che no sa- rebe el prò che noi n'avesimo in francia. bonichi
iii-2-18: continuando sempre [iddio] in prò nostro quella potenza creativa, con cui
,... avere nella creazione delle prò visioni e leggi quello grado che si
retribuzione de'credenti alla beneficenza mostrata in prò dell'uomo dal nostro iddio. foscolo,
anvito ch'eo n'aio, / che prò 'l nimico m'hai lassato,
in pianto io trapassava: / che prò? l'odio di me nel cor del
, v-28-20: item ambrifi deve dare prò olo sanctu et crisima tomela de granu sesta
dava o toglieva la parola, riassumeva il prò e il contro dei vari argomenti,
la croce / l'armi di cristo a prò del trace infame / si voltan empie
fiasca col ero ero / fa buon prò. 2. interiezione di scherno.
4-46: e propriamente con allume fa prò [l'aceto] al crollaménto de'denti
e di carboni. -facciati il prò che fa la crusca ai cani:
venti... / -facciati il prò che fa la crusca a'cani.
lanfredi, vi-n-88 (1-12): che prò parole? son, da cucir,
143: avea in sua compagnia uno prò cavaliere, lo quale era appellato messer erles
iacopone, 8-44: che farà la misera prò aver polito 'l volto? / porrassece
si conosce che quella vivanda gli fa prò, diciamo: la tal vivanda gli
22: manderollo [il cherico] a prò vedere alle cure e bisogni di casa
nelle cose di che ne hae prò, e tutto suo intendimento. firenzuola,
sassi per aria si trasformassero in cavalli a prò de'nubi, o che la fortuna
et per egyptum venalis asportatur et quasi prò spetie carissima habetur. ex qua prò
prò spetie carissima habetur. ex qua prò certo scimus adam plasmatus fuisse traditur.
che 'n sé chere, / non creda prò d'altrui dannaggio trare. novellino,
: li colpi alli quali uomo si prò vede, fanno meno danno. piovano arlotto
me sol non posso, / né a prò né a danno suo. manzoni,
banchiere e mercante ogni sera computa il prò e il danno del die. gregorio dati
. segneri, iv-742: nota a tuo prò come la vergine non esultò nella salute
s.... il buon prò della pace conclusa. caporali, i-62:
sulle pigioni delle case. -decima dei prò degli imprestiti: tassa che si pagava
curia pontificia pensò a rivolgere in suo prò questa sorgente di lucro, fondandosi sulla
occidentem per transversum diri- gitur, qui prò eo quod formam x faciat decumànus est
a ieremia: * noli me orare prò populo isto '. non mi pregare per
però ben dice questo salmo esser fatto prò idithum, idest per li transilienti ed eletti
conquistatori disinteressati del demanio della fortuna a prò della specie umana. -in senso
, quella conformità nella forma dell'argomentare prò e contro, quel gelido latino denso
. isidoro, 12-6-23: « dentix prò multitudine et granditate dentium dictus ».
/ ché non se depenava a suo prò tanto, / corno per ritener giustizia
a favore o a carico: testimoniare prò o contro qualcuno (cfr. deposizione,
anche * desinenziale *, e buon prò lor faccia. desìo (di§lo
de roma, xxviii-403: non venni prò fugire, ma prò incalzare e destruiere li
: non venni prò fugire, ma prò incalzare e destruiere li nostri inimici.
ciò che iddio vede più essere a nostro prò, come volea socrate, il quale
dopo molte determinazioni e dopo molti argomenti prò e contra, si conclude pure,
, 7-80: l'uomo deve far prò non de'molti studi sui modelli,
accusato... si devolvessero in prò dello accusatore. giannone, 1-v-36:
d. bartoli, 2-3-40: di niun prò riusciva [la dieta] all'infelice
sia cosa che pianto non faccia alcun prò a colui che piange. capellano volgar
argumenta perduxit, et dialecticam nuncupavit, prò eo quod in ea de dictis disputatur »
è farina del diavolo, la non fa prò. -fuggire qualcuno o qualcosa come
cui i presenti intervengano esponendo argomenti in prò e in contro, muovendo obiezioni)
; quem numerum decurrentem december finit, prò eo quod denarius numerus praecedentes numeros claudit
26): 4 dives pictai vestis', prò pietà • dierètico, agg.
che me non fanno, / abbiasi il prò e mio si sia il danno
se, dopo promessogli di parlare in prò, io apparissi con un titolo qualsiasi
che minor donna tal maniera tegna, / prò ch'affa reina quasi costrigne / la
che gli uffìzi son diretti / in prò d'un frasca, suo nuovo amadore,
vespa- nianus... destrusse ierosolima prò dementicamento de cristo. bartolomeo da s
18-1-272: quel sangue il quale in prò e accrescimento della religione cristiana, contra
chi, diminuendo, dice 'spirto'prò 'spirito'. castiglione, 266: è licito
in cifre assolute sia riguardo alle medie prò capite, accompagnato però dall'aumento dei
perché mai sempre profitto ne trae iddio a prò dell'universo, quantunque agli occhi nostri
se l'altre terre aveano a somministrare prò rata, ella non bastava, sono stato
o toglieva la parola, riassumeva il prò e il contro dei vari argomenti, tentava
e in tutto c'è il suo prò come il suo contra. -anche:
: / starla tutto derutto a non potenno prò fare. 9. che ostenta
a intendimento di fare solamente il lor prò,... adoperano...
, non furiose battiture fanno loro il buon prò. segneri, i-426: non tutti
in carcere: morì, ma senza prò ai discolpati. discolpazióne, sf
presenti muovano obiezioni, esprimendo pareri in prò e in contro) l'opportunità di prendere
avvisi / quel che dell'oste in prò tornar dovesse, / disegnavamo.
naturale..., ma che prò aver buon disegno, color fini, nobile
. che quant'ha desface / a prò de tal, onde non solo ha
: s'egli è ver ch'ai commini prò posporre / si debba il proprio,
che fortunato: d'adoperare personalmente a prò d'amendue que'suoi disgiuntissimi principati.
ti è accaduta, pazzamente senza tuo prò alcuno così malamente avendo maltrattato il tuo
, xxx-5-100: si, ma che prò? quando i sospiri miei / per
qual tutta risulta con artificio maraviglioso a prò degli abitanti animali, e tutti questi
in disputa nel suo cervello tutti i prò e tutti i contro, pensò di scriverne
cui c'è molto da dire e prò e contro; non certo ancora, e
minuzioso di tutti gli argomenti che militano prò o contro la deliberazione di cui si
., 3-8 [le fave] fanno prò alla dissenteria, ch'è soluzion di
, se ne serva, e buon prò gli faccia »; puoti, 139:
sa d'amar distorre, e il suo prò fugge, e segue '1
molte vittorie e... destrusse ierosolima prò dementica- mento de cristo. g.
., i-21: qual si truova prò e savio, non potrebbe leggermente disviare la
trangugiò saporitissimamente, e gli fecero buon prò. chiari, 1-i-38: quando mi
d'ona legiera vidanda e piò facieli prò, non fa barone con molt'e
l'entrate stesse del signore divertono a prò di casa senza rispetto? -letter
nudrisce suoi figliuoli, e fa lor prò e loro utilità assai meglio, ch'elli
forse vien l'acqua; ma che prò del venire, se, turato a mezza
quelle tavole, / con un bel * prò vi faccia 'salutando li / convitati
di- donzello bonare e prò donzello, / lo cui desìo è sol
montano dunque queste grandesse, se non prò, non onore, non allegressa fanno,
potervelo dormire, e mi fa il buon prò! verga, 4-65: temo d'
sa d'amar distorre, e il suo prò fugge, e segue 'l suo proprio
/ e chi gent'è, -dannaggio e prò so- stene, / e dubitanza e
sydrac, 139: chi vuole avere prò grande e durevole, si conviene ch'egli
di sydrac, 139: chi vuole avere prò grande e durevole, si conviene ch'
proposero di volgere in messe, a prò delle anime loro, tutto il
g. gozzi, i-24-56: buon prò, rossignofoschi, / satiri piedossuti,
della legge morale del suo spirito in prò suo stesso e in prò degli uomini suoi
spirito in prò suo stesso e in prò degli uomini suoi consorti. g.
proprio uficio dell'amico il piangerlo senza prò, ma l'avere in memoria ed
sol non posso, / né a prò né a danno suo. cuoco, 1-256
. filicaia, 2-1-155: chi a prò dell'egre infrante / ripe l'obliquo irregolar
montano dunque queste grandesse, se non prò, non onore, non allegressa fanno,
lungo tentennare e tergiversare, computato il prò e il contro, e presa cognizione
pindemonte, iii-506: tutto in suo prò converte e in suo diletto, / cresce
. hunc romani alio nomine veratrum dicunt prò eo quod sumptum motam mentem in sanitatem
, 18-1-272: quel sangue il quale in prò e accrescimento della religione cristiana, contra
sangue. filicaia, 2-1-155: chi a prò dell'egre infrante / ripe l'obliquo
cui s'intende esprimere il buon prò che si fa altrui ed è lo stesso
sitio in medium verbi, ut in religione prò religione »; cfr. fr.
syllabarum in unam, ut 4 phaethon 'prò 4 phafi- piissimi tutelati da dio imperatori
il palagio thon ', 4 neri 'prò 4 nere! '»; cfr.
sinistra che epistoleggia? e i socialisti prò e contro costa? e la vile
, xvi- 348: a che prò gl'innumerabili epiteti, vizio sì caro agl'
, 88-28: « heres apud antiquos prò domino ponebatur ». la forma ereda
., 3-15: al quale molto fa prò, se cotale campo s'erpichi,
i-25-53: onore pregierete onta, e danno prò, e sapiensia errore. dante,
/ del gozzoviglio lor, quando più prò / facea lor lo stravizzo, allorch'amici
, 3-49: escursa m'è la regoma prò 'l freddo c'ho sentito.
9-3-42: « excu- bitores dicuntur, prò eo quod excubias semper agunt. sunt
forse ad escusazióne de'mortali, che senza prò di resistenza vanno sempre rapiti di quelle
in ciascuna delle quali si sostiene il prò e il contra. pascoli, i-726
essercizio sia / nel ben vivere e prò de'tuoi, tra loro / unirli e
amor mio e la prontezza d'impiegarmi in prò di lei,... io
7-1-10: « * ex * enim prò valde ponitur, sicut eximius, quasi
ha espiato per gli altri; 'unus prò populo '; e fanno delle gite
da investigare minutamente, ma a che prò quando l'idea prima, l'idea generatrice
oblio? petrarca, 150-8: -che prò, se con quelli occhi ella ne face
roba quivi fu per acca. -essere prò o da prò: v. pro.
per acca. -essere prò o da prò: v. pro. -essere qua
, 1-177: e 'l re, per prò vedere che non si facesse mai più
* in finem. pro torcularibus, prò filiis core '. cioè: in fine
quasi valde ustus. 4 ex 'enim prò valde poni tur ».
uccidere. guittone, i-3-116: che prò è all'omo se tutto el mondo
vocamus, in qua hominis persona fingimus prò exprimendis affectibus aetatis, studli, for-
terra i sali / anziché convertirli a prò del seme. pascoli, 1219: ditemi
aicòvat;; quod aliquando apud eos prò saeculo, aliquando prò aeterno ponitur »
aliquando apud eos prò saeculo, aliquando prò aeterno ponitur ». evocare,
, dio in tutto fae per nostro prò, elli no sofferrebbe già ch'ella
il capo e a far fagotto 'prò bono pacis baldini, i-404: a
gravi peccati, i seduttori di femine a prò di se stessi, i ruffiani per
lacopone, 8-46: che farà la misera prò aver polito 'l volto? /
che montano dunque queste grandesse, se non prò, non onore, non allegressa fanno
non riesce ad attecchire bene. -fare prò o prode: giovare. giamboni,
. c., 2-2-4: che prò fa dottrina? certo fa che gl'ingegni
ariosto, 20-140: cosa non udirai che prò ti faccia. giusti, i-115:
i teatri, non mi farebbero nessun prò adesso. pascoli, 322: « siete
, che io in esse continuamente fare'prò, se quelle sole da mia garzonezza fino
sarchiagione non s'affligge, anzi fa prò, e molto frutto renderà. giusti,
l'opinione dell'universale, per farsene prò a reggere la cosa pubblica. cicognani,
che ti do un consiglio: fanne prò. -buon prò ti faccia:
: fanne prò. -buon prò ti faccia: formula di congratulazione e
esopo volgar: 3-165: amico mio, prò ti faccia, del fatto tuo mi
tu riarai i tuoi buoi tu, buon prò ti faccia: or fa'che tu
il cappello / vi dò un 4 buon prò vi faccia'riverente. giusti, ii-251
ii-251: è riuscito, che buon prò gli faccia, a mettere insieme un libro
cose bellissime. -fare il mal prò: recare danno, causare rovina.
ricorso agli strani ci fece sempre il mal prò. -far sangue: v.
, che vulgarmente si chiamano 4 qui prò quo 'di speziali. foscolo,
un legato a latere, un 'quid prò quo ', uno insomma,
e a certi, per contrario, sarà prò il non aver ben fatto. giov
un legato a latere, un * quid prò quo ', uno insomma, che
[cartella, 1377]: monta il prò di queste lire ccc, e per
o di un ufficio pubblico. -fattura prò forma: quella compilata non perché il
a costui ed a colui, col mal prò di coloro e di costoro, invidiosi
. isidoro, 10-98: « fidelis, prò eo quod fit ab eo id quod
ho la mia luce, / senza alcun prò, pur come loglio o felce /
. nella fenditura ancora queste cose faranno prò, acciocché '1 vapore che sale dalla radice
de la vostra compagnia, / se prò vi fosse, non sarei mai fesso.
perché tutto il superfluo, allungando senza prò, è spiacente alla curiosità di chi
[il casinò] aveva messo fuori, prò forma, un festoncello di lampade
, 1-186: niun buon cibo fa prò di verno, se il focolar non fiammeggia
al suolo, / di così pertinaci e prò guerrieri, / mentre di qua,
capre... né minore fia 'l prò... / quinci più numerosa
ei vero? -sì. - buon prò e figliuoi maschio. -essere figliolo di
fosse delle pruove che potrebbero farsi 'prò et contra 'in un giudizio plenario
poter sciogliere in qualche modo a suo prò l'invidiato legame. slataper,
.. è riuscito, che buon prò gli faccia, a mettere insieme un libro
, non ha significato, perché a quale prò darsi la pena di giudicare un mondo
tegolezzi 1 e pur facendo suo prò di quella vita giovia- lona, diceva
latino, / li rende e tolle il prò e l'onor tutto. chiaro
fogo; fogo!: che mal prò ti faccia. tommaseo [s
, augurandogli che non gli fac- cian prò. = estratto da affogare (
non è chiamata prima over mandata, / prò che tal fiata, / così passando
escludere la questione, quando abbondano a prò de'latini ragioni vere. pascoli,
nel secondo / giron convien che sanza prò si penta / qualunque priva del vostro mondo
? io l'ho divorato con un prò da rimettermi lo stomaco, ributtato oramai
tantino di formaggio trasparente, col buon prò vi faccia. soderini, iv-46: non
l'abbaco alle lormicole. - buon prò vi faccia. e. cecchi,
, amico, pugnate forte, e prò, nel gran monte di virtù montando,
morire fortemente, o a fortemente operare in prò del mio caro paese. -urgentemente
. la prima si è d'essere prò per non potere fare altro, acciocché
che gli uffizi son diretti / in prò d'un frasca, suo nuovo amadore
fruttare la sua calda virtù a prò de'fratelli. -in partic.
: col fine e saldo d'un buon prò vi faccia, / ha dato un
insegne, que'vocaboli che non recano altro prò se non di renderci più cospicui alla
fruire. guittone, i-3-115: che prò è all'omo se tutto el mondo
, 5-27-16: « fustes sunt quibus iuvenes prò cri- minibus feriuntur, appellati quod praefixi
, od a farla fruttificare in suo prò. mamiani, i-xxii: nell'arti
fur mai persone ratte / a far lor prò o a fuggir lor danno / com'
basso, / e renderle il tributo ognun prò rata. note al malmantile, 1-118
posso credere / che vi sia per far prò. ór azzini, 4-426: ma'
loro [ai bambini] il buon prò. berni, 15-23 (ii-36):
fascia è probabile, suppunendo che va prò tonica sia diventata u per azione dell'
/ di quei ch'odon cantarsi 1 ora prò eo ', / crede aver del
commodo de gli agi, a cui fa prò il mangiare, il dormire e il
, quando l'uomo chiede suo proprio prò in ciò che fa. citolini, 240
, che io in esse continuamente fare'prò, se quelle sole da mia garzonézza fino
: « gavata, quia cavata, g prò c littera posita ». si pensa
lor innamorati..., bon prò li sarà se non perdeno gli occhi.
da investigatore minutamente, ma a che prò quando l'idea prima, l'idea
e sante opere de'principali pastori a prò del gregge cristiano. gemelli careri, 2-i-329
, verranno stentati e non faran prò. s. degli arienti, 334:
intingoli / e tra i bicchieri / in prò de'vandali / peschi i pensieri
gettarsi via con una intempestiva partenza il prò di tante fatiche? -vendere sottocosto
quando alcuno fa gettito della vita a prò del principe. alvaro, 13-80:
. sparsi pel mesenterio, passano a prò del chilo per quelle glandule, prima
altrui, che non lo fa né per prò né per danno di persona, ma
... affine che il giovamento e prò che essi hanno a me renduto.
: le due storie della rivoluzione del prò che ne viene a me, non ne
troppi pettegolezzi! e pur facendo suo prò di quella vita giovialona, diceva ad ogni
eaco, minos e radamanto, sedenti prò tribunali, coll'urna o vaso giudiciàrio.
io credo poter formare della nazion turca prò e contro in sì breve tempo,
si trova il banco, in cui prò tribunali / sta il cavaliere a giustiziar
/... / gnaffe, bon prò! tu vuoi che il gioan stoppa /
l consiglio, e faceva poco meno a prò de'suoi colla gonna di quello che
, i-9: « gurdos, quos prò stolidis accipit vulgus, ex hispania duxisse
« gavata, quia cavata, g prò c littera posita. hinc et conca;
viglio lor, quando più prò / facea lor lo stravizzo. i.
; non, ut quidam volunt, prò eo ut gregatim volent; cum sit
combattere, talora non è in lor prò né in lor grado eziandio il vincere.
sostituto nella cura dello stato, sedendo prò tribunali, non vi pi- gliarebbe il
tuto nella cura dello stato, sedendo prò tribunali, non vi pigliarebbe il granco
quorum crates dicuntur, in quibus lutum prò isdem lateribus crudis portare solent » (
et ingrato / e per fare a se prò, cangiar parere, / mentre lor
ma che quant'ha desface / a prò de tal, onde non solo ha grato
e sante opere de'principali pastori a prò del gregge cristiano. baretti, 3-215
le prime attrici novelle che venivano scelte prò tempore. le accettate di nuovo dovevano
: or ov'è 'l naso c'avìe prò odorare? / quegna enfertate en n'
si rapella. testi, i-35: che prò? gelida morte / tutti n'agguaglia
/ li fer di panno lan, di prò e di guanto. 8. pelle
a suo ammaestramento e correzione: e per prò vedi - mento a simili accidenti per
loro due l'impresa di governare a prò della repubblica quella guerra. -gridare
cangiamento non vi si è fatto a prò del genere umano, frutto essendo certamente
cui l'uom face / onore e prò, e pien di gran superba, /
f. gori [tramater]: a prò del paese e del popolo iguvino,
medesimo: e propriamente con allume fa prò al crollamento de'denti. =
i... i fare a prò di qualcun presta e sicura. botta,
man serve e ladre / senza alcun prò, e fra genti ime e adre,
/ e uom dabbene, che 'l buon prò vi faccia. -in partic.
/ sempre più nel sussiego, -e qual prò pel paese? = cfr.
. aretino, 10-43: il vostro prò nel giomeare col mio contra mi ha
1-xxxiv-241: felice te, che un prò campion straniero / splendor novello alla tua
cor che largo e presto / in prò degli infelici arde e s'accende. foscolo
sottomise la plebe a grandi a suo prò, essendo l'imperio popolare vicino a
: nelle tirannidi questo onore impiegatosi in prò del tiranno, vien sempre contaminato da
: per indurla ad impiegarsi a suo prò, le dava speranza di compiacenza.
coda dell'acqua, e di parteciparne prò quota, essi implicitamente ed essenzialmente stabilirebbero
. imprende ora una seconda carriera in prò della lingua non più dei toscani soltanto,
marino, iii-246: ma fuggirmi che prò, se nel mio petto, /
: la divina clemenza, che vegliava a prò della di lui salute, cercava farlo
che potesse in prudenti capitani e soldati prò e corraggiosi desiderarsi. tassoni, 6-5
inguantate, e per estremo argomento in prò dell'incancellabile originalità dei suoi colleghi e
nell'ostinazione dell'esser giudice, fatto sedere prò tribunali a udire, a sentenziare,
assicurarci della volontà divina, inchinatissima a prò di tutti, rappresenta ambrogio la scena
villa o podere, / che a prò vi fosse insieme ed a diporto. loredano
filippo degli agazzari, 46: che prò ti faranno e'tuoi figliuoli se tu
, tutto indarno: inutilmente, senza prò. - anche: con proprio danno.
hanno lasciata nel tesor della chiesa a prò de'fedeli, indebitati con dio per
patrimonio. — per indiviso, prò indiviso: in comproprietà, in comunione
, / e ha la roba sua prò indivisa. a. f. doni,
soldani, 1-189: coteste gioie son prò indivise / col volgo... /
/ soffrir convien, se onore e prò disii, / e me seguir che qui
. pallavicino, iii-217: a che prò... una sorte di giurisdizione
or ov'è 'l naso c'avie prò odorare? / quegna enfertate el n'ha
interne. goldoni, xiii-105: ma che prò, se la cieca e mal accorta
abolirne un altro ancor più onesto in prò degli usurieri d'israele. serra, iii-34
, 2-xix-120: tanto infuocata concordia in prò di crispi statista, non testimonia a favore
chi ha della roba a valersene in prò dell'anima sua. g. gozzi,
e le erbe, la quale infogliazione prò vide la natura. 2.
onore a sé; ma di che prò alla repubblica? la sua virtù pareva
morte, / quali e quanti dei prò / e d'onore e di prò /
dei prò / e d'onore e di prò / hai già partiti e parti a
, possono molto e molto anch'essi in prò dell'anime altrui. metastasilo, 1-2-147
e d'àlcali s'attempra / a prò dell'uom. = voce dotta,
/ farti, amico, alcun buon prò. / può promoverti i singhiozzi:
tolto via l'inutile 'que 'prò 'et ', leggere in quelle iniziali
tuo per fargli onore e a te prò, che tu non facci a lui vergogna
e sante opere de'principali pastori a prò del gregge cristiano. gemelli careri, 2-ii-
] / a cusì forte morire, / prò che 'l facisti, che non volisti
e scene triste, / tutto in suo prò converte. -con riferimento a discorsi
eccelse piante. / per renderle feraci a prò di tanti / felicissimi regni, /
e tantino di formaggio trasparente, col buon prò vi faccia. casoni, 5 -licenza
conservativo del pubblico bene, riescono a prò gli eccessi contrari. magalotti, 23-241:
se stesso non intenda se non il prò delle creature ragionevoli. f. m.
vedete, e vogliate intendere e fame prò. idem [s. v.]
il suo intendimento e l'opera a prò di quella rivolgere. leopardi, 224:
. iacopone, 85-36: si m'ami prò aver gloria, mercennara hai memoria;
. agostini, 1-58: chi vuol prò vedere al ben pubblico non mira ad
v.]: * interusurio ', prò di capitali estinguibili, e più propriamente
324: all'intervento dello stato a prò delle classi lavoratrici si accompagnò in maggiore
. bruni, 192: che prò vestir manto di gemme intesto, / s'
, il quale gl'intuoni, e senza prò gli faccia disiderare d'esser sordi.
suoi imbrogli dialettici appaiono dei 'qui prò quo ', degli intrighi da commedia
monili. banti, 11-120: buon prò faccia a lui e al depretis che intruglia
il vino, facevano in quell'osteria buon prò. pascoli, 1542: fatti servire
una risoluzione definitiva dopo averne valutato i prò e i contro; avanzare riserve.
da concludere che tanto infuocata concordia in prò di crispi statista, non testimonia a
volta con un'invocazione all'europa in prò della polonia, dov'era scoppiata nel
idem, 14-208: egli mangia di prò, e s'inzavorra per tre giorni
nel 1877, e all'associazione in prò dell'* italia irredenta \ fondata in
. filicai-a, 2-1-155: chi a prò dell'egre infrante / ripe l'obliquo irregolar
mesi della fame le avevan fatto tanto prò, era la cagion principale della sua
prontissimo isortatore a farci ragionare come in prò della bellissima rutilia. = alteraz
trea... item montecelu deve dare prò sacristia capitillum fundanus annum per annum de
tu iudecatunde non sie en questa vita prò raccar quella. ritmo cassinese, v-33-
iudice gostantine de lacon fazo custu condage prò homines de bonarcatu. carta gallurese,
penitenzia a sanctu petru de silki, prò anima sua, sa domo sua de
iacopone, 25-47: or chiude le labra prò i denti coprire. dante, inf
1-32-8: « labdacismus est, si prò una l duo pronuntientur, ut afri
afri faciunt, sicut 4 colloquium 'prò 4 conloquium '; vel quotiens unam
sempre il senso alle parole? e che prò trovate a nascondere la realtà delle cose
cardinali si persuadano ridondar essa in lor prò ed in agevolezza de'loro avanzamenti.
pel reggimento degli stati siano maggiormente di prò o pure di danno. muratori,
frenar man serve e ladre / senza alcun prò e fra genti ime e adre,
, 221-6: danno non già, ma prò, sì dolci stanno / nel mio
danno / posto in lance co 'l prò che 'l contrapesa. n. villani,
: gli altri ruppero cinque lancie in prò dell'assente signora, e commentarono tutti
: [l'uomo perfetto] guadagna prò della sua pazienza e virtù, pigliando gloriosissimo
il critico francese largheggiar di eloquenza a prò di un ordine, che a suo parere
l'anvito ch'eo n'aio, che prò 'l nimico m'hai lassato. fra
litanie e dicendo tutti: « ora prò eo », che fu bel veder;
lastre ', andare qua e là senza prò. e, anche, ripassare spesso
, / li rende e tolle il prò e l'onor tutto. dante, inf
lucendo; ipsis remediis laborat; quidquid libet prò licito '; i latinucci li ho
tu me ne crederai, / molto prò te ne vedrai: / credi a me
.. elli è segno ch'elli sia prò e ardito. n. franco
oggi... a dovere disputare prò e con tra, come allora promettemmo,
sicura. tasso, 17-44: in prò di nostra legge e del tuo impero /
legger en scola, / amor valeli prò. francesco da barberino, ii-75:
, / che lo mondo ad om prò / senz'amore, che dà / core
di tutto [il ficodindia] fa suo prò... da sassi e da
ossa inferme e lente, / senza prò, senza lode, alle infelici / ossa
* et lentae vites ', prò flexibiles ». lènto, sm.
rinovassero gli ufici appresso i francesi in prò della pace senza maggiore lesione della religione
: questo volgere l'autorità spirituale a prò della bottega uggioso sempre insopportabile adesso perché
plenipotenziari francesi, d'insistere focosamente in prò della persona e casa sua.
stecchi, levar le tavole, dir buon prò vi faccia. tasso, n-ii-347:
di milano si cerchi, faccendo ognuno * prò rata * quello dee, che pisa
cavaliere di legnaggio, assai ardito e prò e liale. -di lignaggio alto,
la trasudazione dei vasi terio, passano a prò del chilo per quelle glandule, prima
quali diceva: 'sancte socrates, ora prò me'. lanzi, 1-1-37: ciò
giudizio. campatila, 1-5-50: a prò de l'uom si prega, ov'è
ti voleva: piglialo, e buon prò ti faccia. -io da codesto non ne
fur mai persone ratte / a far lor prò o a fuggir lor danno, /
piante. / per renderle feraci / a prò di tanti felicissimi regni, / scelse
né respingerla pregiudizialmente; non pronunciarsi né prò né contro. a. f.
spender quattrocento scudi / per sera a prò di teatral sirena, / e le
dappoi che indarno egli ha consumata a prò d'esso ogni cura amante. bergantini,
(in forma ellittica): a che prò? con quale vantaggio? a che
quest'altra macarèlla, / buon prò ti faccia; i'credetti esser solo
/ con vostro dio v'aiuti e prò vi faccia! /... /
non fa- rone, / ché vostro prò so ch'è maggio che meo, /
.. pervenne a tanto che senza prò conobbi che, dov'io pace e tranquillità
non poteva essere... di maggior prò. g. gozzi, i-12-78:
maggior regna / e maggiormente orrato e prò è fatto, / che mei sa di
spirito, due gran beni ne trasse in prò sustanziale dell'anima: desiderio di consagrarsi
morte mia / a te faccia quel prò che il maglio a'buoi. guadagnoli,
, patteggiando / col nimico, a suo prò, salvo l'avere, / sotto
indigente. fazio, ii-2-16: a prò de'grandi e de le genti macre /
mai persone ratte / a far lor prò o a fuggir lor danno, / com'
: lo svaporamento dell'aceto caldo fa prò alla malagevolezza dell'udire. gazola, i-676
guittone, xl-40: non prende om prò suo loco, / vii, credendol
vincie e ne'regni e usato a prò de'suoi vasti disegni da chi cerca
.). malprò [mal prò), sm. danno, svantaggio.
si è avisto in ultimo del mal prò che gli fa al nome l'aver detto
dire tordi, almeno le fecero il mal prò i suoi combattuti merli. redi,
al suo delizioso convito ci farebbono il mal prò. salvini, 39-iv-75: non seppe
= comp. da mallo] e prò (v.). malprocèdere
da che sai non pòi guarire, dice prò 'l preite sia mandato. compagni,
suoi avvocati; si citano i testimoni prò e contro per ordine diretto della camera
italiani usano mangiativo, mangereccio ». buon prò a'signori francesi pel loro 'mangeable
, anche in abbondanza, non fa prò, anzi più ch'e'mangia e
. einaudi, 1-378: a che prò seguitare a far marciare lo stabilimento quando per
mannaia, perché chi no onor ama né prò, ricaccerete l'umanità nel passato? periodici
maggior regna / e maggiormente orrato e prò è fatto, / che mei sa
/ e in quello che in 'prò tempore'faria. carducci, iii-21-410: rimpatriato
mantenitori di tutte le instituzioni tornanti a prò di chi ha vinto. -prosecutore
subsidium eundi venetias et inde in graeciam prò literis graecis perdi- scendis '.
vita come gli viene, a fare suo prò o suo danno di ogni cosa
. einaudi, 1-378: a che prò seguitare a far marciare 10 stabilimento quando
, ii-2-176: che cosa fecero a prò della plebe, se non sempre più
la marèlla..., abbia di prò ducati quattordici per cento.
14. prov. al gallo fa più prò un grano che una margherita: spesso
de la croce, 4 ora et labora prò nobis 'margheritò. = denom.
se stesso': chi si tormenta senza prò, talvolta non senza colpa. 'martire
sustinuerunt, et usque ad mortem prò veri tate certaverunt ». per il dimin
del soldato e si amministra a suo prò dal capitano della compagnia e dal consiglio
lu / tanto che perde il capitai del prò. berni, 5-15 (i-128):
de sopre è 'l materazo: cristo prò me fo pazo, / o'se mise
diverse materie, con gli loro argomenti prò e contra fatti dagli opponenti, senza mettere
ha copia. filicaia, 2-1-68: qual prò, che ad or ad or dentro
l'autore che nel fuoco eterno senza prò si riscaldino, e la lor freddezza maturino
, ma a darla poi sì fa prò e giova. boccaccio, v-159: quello
si cadeva nella pena del doppio a prò del fisco e di un ducato al giorno
più di una faczione, componendo 'prò se et omnibus com- plicibus et prò
prò se et omnibus com- plicibus et prò omnibus delictis ', è più onorevole.
o toglieva la parola, riassumeva il prò e il contro dei vari argomenti, tentava
[la noia], ma senza prò. il leggere non mi giova. d'
amico, ben vegni tu come il più prò e il meglio combattente di tutti e
di due in questo modo: « facesti prò a'nimici e danno agli amici »
tre, in questo modo: « facesti prò a'nimici e danno agli amici e
item: « né agli amici facesti prò, né danno a'nimici, né
/ nom senta che se danno o prò ne 'mborso. latini, rettor.,
memorie delle cose vedere il padre sedere prò tribunali e non solamente condannare i suoi
558: sempre a menate, che buon prò gli faccia, / gli vuole [
. nella fine delle cose è lo prò e 'l danno. pon mente lo
perfezione. giusti, 4-i-210: che prò, che gioia / reca una vita
veramente non dura fatica alcuna corporale a prò della sua possessione, ma istituisce una
; / en taverne fa mercato, / prò un becchieri una vultura. idem,
: ché 'l gran valore prima si prò vede / che dia mersede, -che poi
palma. chiari, 102: qual prò che allor turbassero i voli miei più
iacopone, 85-35: se m'ami prò aver gloria, mercennara hai memoria;
. lastri, 1-3-226: a che prò... le leggi, quando sieno
distribuzione l'impiegheranno [il soccorso] in prò d'essi poveri non questuanti e in
etiam 'può andarvi per un 'qui prò quo '. -manifestazione o atteggiamento
altre mesate / seguiterò a seder 'prò tribunali ', / a dar sentenze.
prima di giorno celebrai la messa votiva prò pace. -messe di san gregorio o
d'oro e d'argento; ma che prò alla fame del ventre, se non
testareccio e capriccioso, non badava a prò vidi e prudenti raccordi e consegli de'capi
ultima meta, / altro cicero fu prò archia poeta. -toccare, raggiungere
navilii, i quali portano con incredibile prò in gran copia le derrate e merci loro
guittone, xxviii-21: e 'l vile prò, parlador lo nescente / e lo
che mi leggi, / davanti che prò veggi / a le parole che dir ti
/ va pur drieto e fa la prò vana, / se la terra è pur
con dispetto quel suo tanto adoperarsi in prò della ragazza, mi andavan sussurrando all'
, lii-i 1-253: mal sostenere si prò; ma dico della vera e della perfetta
., 3-82: io non so che prò si sia ad allungare la vita alcun
micca per pane e il bolognese sippa prò sia. tommaseo [s. v.
cosacchi l'ingresso, accioché fossero a prò vedersi di quello che loro occorresse.
eleganza di miele iblèo la quale gli era prò pria nel nativo latino.
-or mangiate, frate guglielmo, che prò ve fazza. castiglione, iii-153: dopoi
per fare ognuno dichiarar la sorte in suo prò,... non sono io
. lastri, 1-3-226: a che prò... le leggi, quando sieno
il viceré] si è mosso a prò vedere alla sicurezza delle galere e di
tutto mio '. -fare mio prò di qualcosa: avvantaggiarmene, trarne profitto
soggezione, mi diedi a far mio prò dei discorsi e degli atti di quella gente
mira davanti agli occhi non è il prò delle pecore, è la mercede. vico
un altro potentato s'inframmischia / 'prò bono pacis ', e la cosa ha
e di cicuta, credendomi di dire prò agli amici. tommaseo [s
o a spargere un non compensato sudore in prò d'altri. luzi, i-224:
: ci obbliga egli ad usare in prò degli altri quella porzione di beni, comodi
e modestamente mangiando, le grandi imprese a prò della loro repubblica fornivano. parata,
avea ricevuto... modificazioni a prò del lavoratore. leopardi, iii-414: fui
latino, / li rende e tolle il prò e l'onor tutto. compagni,
l. venier, 21: buon prò, madonna, dice la brigata; /
al padre di quanto aveva a suo prò operato, tenuta a obedirlo in virtù dell'
1-61-36: questo meo naso, c'abi prò oddore, / caduto n'ène en
fur mai persone ratte / a far lor prò o a fuggir lor danno, /
montano dunque queste grandesse, se non prò, non onore, non allegrezza fanno
fiume] s'at- tempra / a prò dell'uom, che prega in su que'
. iacopone, 1-24-19: non morir prò figliol'tui. guittone, xxiii-13:
i. frugoni, i-15-73: ma che prò? se intanto il teso / ventre
un sol momento / fassi a mio prò mormoratore il fonte, / asilo l'
. tasso, 3-70: come a nostro prò veduto abbiamo / ch'usavi, uom
il popolo e il senato tutto a tuo prò congiura, / gli dei mortificata
idem, 1-45-45: que farà la misera prò aver polito volto? / porràsece lo
alte cose e che non fanno loro prò, curi più di mostrare sé che di
più i romani, che in lor prò convertirono quel gran movimento di religione.
biado e vennegnato, / arò semenato prò 'l tempo futuro; / mai non se
ti paia, non si dorme che prò ti faccia: siamo sempre adirati e col
, 3-685: qual impegno potean prendere a prò de'popoli in tanta mutabilità, qual
, una delle altre quattro lasciai a prò d'un povero mutolo. d'annunzio,
imeneo, / questo nappo in tuo prò beo. g. torti, vii-72:
la propagazione del caldo e del secco è prò del fuoco e è danno dell'acqua
a iudaeis quasi opprobrio nazaraei vicabantur, prò eo quod dominus noster atque salvator a
ch'ebbi il fastidio necessario de'litigi in prò della mia famiglia, e che mi
lingua per necessitarla ad orare in loro prò? magalotti, 21-22: e necessitato il
sforza e mi sprona valere / a prò di chi valor pugna valente; / ché
immoti. fiacchi, io: ma che prò? se d'ingegno / ritroso la
olga. il lavoro non ti fa prò... hai proprio bisogno di un
un tal amore, moltiplica inestimabilmente il prò di quel salubre rimedio sacramentale. c
giorno e un testone per dir buon prò a vostra signoria? -o a
la fede, così tu non fai prò neente a credere sanza confessare. giov.
-andare di traverso; non fare buon prò; riuscire male. moniglia,
': allegria sconveniente, che non fa prò, falso e abusato piacere.
fascisti. -a vantaggio, a prò di una persona. boccaccio, dee
: eccotelo suso con un « buon prò alla signoria vostra * ', soggiungendo,
al mondo, ched egli non sia prò cavaliere e prodomo. petrarca, iii-2-47:
-pensare il sì il non: il prò e il contro. guido da pisa
non accade ora far queste none e buon prò ti faccia e chi è degno alcuna
i sudori ed il sangue con tanto prò che in men di un anno tredicimila
del medico per vadelai, notiziandone solo prò forma gli impiegati civili. bernari,
borsciotto di fiorini che fumano. -buon prò. -nuovi di zecca tutti. cavalli,
rizzato su col suo obolo mensile a prò dei suoi fratelli bisognosi, dei suoi figliuoli
in cui stavano e spendere in suo prò l'obolo del pensiero. pasolini, 7-100
fa il sensale, / anche a prò di se stesso dell'occasion si vale.
confidandosi ciascuno d'essi condurre a suo prò quello che l'altro per sé operasse.
il critico francese largheggiar di eloquenza a prò di un ordine che a suo parere
da che le occupazioni di lui risultano in prò di quei miseri. tasso, n-iii-1063
faccia servire [la curiosità] a prò di chi l'ha, e si
pialica anum per anu tomela de grami quinici prò l'oleu sanctu e prò la crissima
grami quinici prò l'oleu sanctu e prò la crissima. item pastena deve dare
la crissima. item pastena deve dare prò olo santu e prò crissima tomela de granum
pastena deve dare prò olo santu e prò crissima tomela de granum nove rase.
parte del popolo s'affatichi e faccia prò comune della repubblica. bembo, 2-19
androzione s'apparecchia a dire a prò di timocrate, benché avessi molto a soggiungere
iacopone, 1-45-51: so'molte che prò omene non fo nullo aconciato, /
tu, fino all'ultimo grano. buon prò ti facciano. verga, 3-19:
-mangi onestà, mangi! a che prò? come se non ci fosse gente onesta
ad alcuni di così fatti beni o in prò dell'operante o d'altrui non sia
vivere bene e onestamente, né fare prò né a sé né ad altrui, se
seguente dì che vi fu giunto sedette prò tribunale in giudicio, e fece venire
occasioni d'ozio, essendo operativo a prò dell'anime..., esercitando nel
diverse materie, con gli loro argomenti prò e contra fatti dagli opponenti, senza
: orbè, giovanni, / buon prò ci faccia. g. gozzi, 9
18 agosto passato, omise l'oremus prò rege. nievo, 56: nelle benedizioni
lividura. metastasio, 1-i-985: qual prò che torni a roma / chi a
, una pagnottina, ed il buon prò ci faccia. fasciculo di medicina volgare
arturo. chiabrera, 1-ii-421: qual prò per la cittade, / che il cittadin
che guardavano il luogo. fece suo prò delle discordie, dopo morto l'ospo-
danctuli e de lu sanctu baptismu ke promiseru prò me e noll'observai. giovanni dalle
pallavicino, i-752: riesce di maggior prò che in ogni castello, in ogni
beneficio della pace... possa fare prò a tale malfattore. cantini, 1-2-42
.. multa facinora a patribus committi, prò quibus a filiis poenae luuntur, dicere
di moglie. -oh di che dite buon prò? monosini, 213: si quis
sta'preso che delle do paghe de prò de imprestidi di marzo e settembrio,
iron. guittone, i-1-104: se prò e onore vi fusse, e netto di
li fer di panno lan, di prò e di guanto. lorenzo de'medici,
loro sciabole, sciamando: 'moriamur prò rege nostro maria theresia '.
, 1-27: noi potiamo dire: buon prò ci faccia, ché la si è
]: come... dicano palora prò parola. fanfani, i-129: '
[di bisanzio] si scannava a prò di un 'jota 'aggiunto o levato
per marito, / mangia senz'alcun prò del pan pentito. anonimo [in giuliani
, come vorrìa plutone, / a prò di citerea prender partito, / se non
dei figli. ibidem, 168: più prò fa il pane asciutto a casa sua
, 343: 'distendersi secondo i panni': prò opibus moenia efficere. -diventare
li fér di panno lan, di prò e di guanto. boccaccio, dee.
, / che le coscienze abbindola / a prò della bot- tega. / adescano i
. sui sospetti di simpatie e compromissioni prò o filo o paracomunistiche. paracònico
a bona ora di la liga, 'prò portione ', per poter parer a
, anzi parlamentano, ponendosi a sedere prò tribunali e pavoneggiandosi, che egli è
contribuire a vicenda varie sentenze e pareri in prò del pubblico e privato governo. g
si ride che benedetto de valentibus * prò fisco 'faccia atti alla banca, dandogli
avanzava qualche soldo che usava a prò dei gatti. calvino, 1-453: era
partiti di frase e a degli argomenti arguti prò e contro. alvaro, 14-201:
sopravvegliare le forze sottoposte e parzialeggiando a prò delle une in discapito delle altre.
] per ben fondati gli anniversari in prò di un defonto dopo ancora i cento
e di cruciare gli altri uomini a prò del solo passionato. leoni, 466
firenze, e fuvi chi l'ebe prò male, per pasione aveva co'loro.
.. / con minor costo e maggior prò s'appresta / a la vedova terra
i modi di operare il bene a prò degli uomini. 3. supporto
travagliandosi con tutte le sue forze in prò dell'adottiva patria..., faceva
proverbia pseudoiacoponici, 28: va prò medella ad medicu, prò pelle a
: va prò medella ad medicu, prò pelle a. ppelleteru. ibidem, 105
provincie e ne'regni e usato a prò di suoi vasti disegni da chi cerca di
, giudica male chi non valuta il prò e il contro. proverbi toscani,
nel secondo / giron convien che sanza prò si penta / qualunque priva sé del vostro
mi per cuoteva, in prò di lei. 25. sottoporre
fugiò a roma con gran vergonia: prò lo quale perdimento li senatori li voleano
banchiere e mercatante ogni sera computa il prò ed il danno del die. pulci
. pascoli, ii-606: dante fa suo prò di tante asserzioni e osservazioni di seneca
e perisce nella zucca delle sementi senza prò. botta, 5-457: perivano ogni giorno
noi facciamo altrui, a diletto, senza prò alcuno di noi. per la qual
danno / posto in lance co 'l prò che 'l contrapesa, / te permettente,
forza ha la vostra visita personale in prò d'ogni popolo di quella ch'abbia
fu lo più cortese e lo più prò e lo più savio; e re marco
un po'di piaceruzo e lode vane senza prò. segneri, ii-344: pensate dunque
raccomandato. marinetti, ii-72: a che prò esserci sbarazzati delle donne, se ci
in pagamento / di quanto a nostro prò ci hai dispensato, / un dì ti
volse e piatto scese. / ma che prò, se doppiando il colpo fero /
il trovar altri chi guerreggi a suo prò: questi è ferir da lontano, il
la sposa al parentado a ricever il buon prò con la bocca piccinina e gli occhi
e di cicuta, credendomi di dire prò agli amici. manzoni, pr. sp
pane...: 'quando aliquis prò summo beneficio summum maleficium remetitur'.
2-ii-47: nel ricapitolare le ragioni addotte prò e contro l'accusa, il presidente senz'
dicenno ca no. ili voleano avere prò òmini quelli che armati se lassaro piliare
la macchia. pascoli, 1-176: 'ora prò nobis', che non siamo scacciati via
sua carità, per sua cortesia, prò bona voluntate; altrimenti non sarà grazia
de vingnolas cun sa eclezia paupera prò aver inde su pisscopatu prò su populu
eclezia paupera prò aver inde su pisscopatu prò su populu sa iustizia e obedienzia sua
guiderdone / del danno e '1 prò, là ove amor li pone. dante
ch'io so 'l perché, buon prò ci faccia, e che tu mi tocchi
... voi trovate il vostro prò a plasticarvi alla maniera che fate;
e tutto gli approda (gli fa prò). -figur. privo di
poco, anzi che non averne altro prò che le noie di custodirlo. cantù,
senza via d'uscita, spumeggiando senza prò. -che determina profonda afflizione;
iacopone, 8-43: che farà la misera prò aver polito 'l volto? / porrassece
, comp. da por, per prò 'a favore', e licóri 'fare un'offerta
inceppamenti, intasi, polluzioni, qui prò quo, o prò forma, o prò
polluzioni, qui prò quo, o prò forma, o prò domo sua, o
prò quo, o prò forma, o prò domo sua, o prò bono pacis
forma, o prò domo sua, o prò bono pacis. 3.
mura avrebbe sicuro partorito un rivolgimento in prò del pontefice. -potenza bellica.
a casa per te. col buon prò farai queste belle nozze e subito ci
sa penitentia e sanctu petru de siila, prò anima sua, sa domo sua de
amistà, la quale eziandio diletta e fa prò, ma dico della vera e della
e de vingnolas cun sa eclethia paupera prò aver inde su pisscopatu prò su populu
eclethia paupera prò aver inde su pisscopatu prò su populu sa iustithia e obedienthia sua
iacopone, 8-44: che farà la misera prò aver polito 'l volto? / porrassece
comp. da por-'innanzi', per prò (affine a per 'per') e tendere
dicemmo molte città d'italia spogliate a prò dei cittadini romani, patrizi e plebei
solamente ci obbliga egli ad usare in prò degli altri quella porzione di beni comodi e
studiava posatissimamente tre giorni, esaminandone il prò e il contra. segneri, iv-480:
previdere, presumere; da prò procuro, proseguo; da trans transecolare
, / ché non se depenava a suo prò tanto, / corno per ritener giustizia
/ che non se depenava a suo prò tanto, / corno per ritener giustizia
dir, quando va via: buon prò vi faccia. / ma pur marfisa
vendita', poi 'prostituirsi', comp. da prò 'davanti'e stare 'stare'.
: 'sancta maria mater dei, ora prò nobis': dove vedemo tre verità. prima
riverenzia. ultima fu postulazione: 'ora prò nobis'; dove tu le domandi con fede
penitentia a sanctu petru de silki, prò anima sua, sa domo sua de sorso
de kalaris, fazzulla cu sta carta prò beni ki fazzu a onori de deu.
esso hanno scritto, quasi senz'altro prò, che di sconsigliar tante belle pratiche
! orbè hattisi / a dir, buon prò ti faccia? io so che in
bicetti, di sì larga aita / avran prò le vulgari anime ignave, / se
che tu vuoi proporti da ponderare in prò tuo come ti ammaestrano i santi.
te, sacerdote, ke nd'ore prò me miseru peccatore. faba, 47:
en soccio a michele da patrignioni a prò e a danno. crescenzi volgar.,
.. issa domo de villa alba prò precu k'inde li mandaru sos con-
. fazzulla custa carta... prò pregu ki mi 'ndi fegit...
legno dove sua persona fida / reputa prò suo danno, / cioè l'aver balia
luigi ix ', di delavigne, a prò del ricovero quando ero tra i preposti
quando celebra solennemente in detta basilica 'prò missa bene cantata '.
veruna, fu dalla volpe, che sedeva prò tribunali, accolto con ciera molto brusca
sanudo, 3-248: rivedeno i libri di prò e cavedali dila camera di prestidi:
dal lat. prae 'davanti 'o prò 'da vanti 'e
anatori. fazio, ii-2-17: a prò de'grandi e de le genti macre
taglia ovvero reseca e diminuisce le pensioni prò rata, in modo che con questo
pirrus: -pro la verace gloria e prò la vittoria de la vattalia che adiutao
factu en quannanti, ui altri farai prò te, sì sia computatu em preziu
/ li fèr di panno lan, di prò e di guanto. -da primaio:
però nel secondo / giron convien che sanza prò si penta / qualunque priva sé del
ni farai en quannanti, ui altri farai prò te, sì sia computatu em pretiu
. iacopone, 9-10: non morir prò i figliol tui, ca poco n'èi
me tapinu, ke reu mercatu! / prò xxx denari fo comperatu. -in
persona. iacopone, 84-7: chi prò cristo va einpazato, / pare afflitto
senti'con maggior tuon forte gridare / prò quinto amante adorno a gemme d'oro.
a gemme d'oro. -in prò... in contro: v.
n. 16. -sm. il prò e il contro: v. contro1,
, lxxxiii-491: de spine è. ffacta prò te corona, / detraziando la tua
ad onore de omnes homines de pisas prò xu toloneu ci mi pecterunt. carta sarda
parti de kalaris, fazzulla custa carta prò beni ki fazzu a onori de deu.
3-49: escursa m'è la regoma prò 'l freddo c'ho sentito. storia
: - pro la verace gloria e prò la vittoria de la vattalia che adiutao
firenze, e fuvi chi l'ebe prò male, per pasione aveva co'loro.
, ciii-164: però ve suplico avendome prò scusato que di due partite piagna alla signoria
sa curadoria de campidanu ad manu mia prò logu salbadori. -relativamente a.
estu sudariu ad te lassare: / prò deu falume deservare. 6.
pro tribunale, che traduce il lat. prò tribunali, per indicare la solennità con
dì che vi fu giunto, sedette prò tribunale in giudicio, e fece venire
/ la piena de sapire; / sedea prò tribunale / collu officiu empenale.
iacopone, 8-43: che farà la misera prò aver polito 'l volto? idem,
: or uv'è lo naso a avi'prò odorare? laudario urbinate, lxxxiii-551:
non guardara ke. sse fare / prò averolo in sua bailia. 8
gallurese, v-19-17: aver inde su pisscopatu prò su populu sa iustithia e obedienthia sua
. = voce dotta, lat. prò, di origine indeuropea. prò2 (
. ugieri apugliese, xxxv-i-887: aggione prò ch'io ne sono insegnato; /
: qual vuole dir ch'amore li tien prò, / dall'una parte può star
tant'è amore a dire / quanto prò senza danno, / di tutto ben fontana
mai persone ratte / a far lor prò o a fuggir lor danno, / com'
toma danno niuno vostro partimento, né prò né utile il vostro stallo. albertano volgar
elli riceverà sempre danno da te e non prò. paolo da certaldo, 188:
se tu me ne crederai, / molto prò te ne vedrai: / credi a
galeazzo di tarsia, 1-52: tutto il prò che da quel gel mi piove /
7-11: l'uno ha riguardo al prò, l'altro al diletto. siri,
n'asteneva per non discemere a che prò, avvegnaché non era per ritrovarsi orecchio per
sdegno, pronunciò contr'esso con molto prò della repubblica una luminosa orazione. [sostituito
tu che spiegar le unghie non fa prò al debole? e quando pure..
pure il faccia, egli è un terribile prò!] g. capponi, 1-ii-9:
, né so ben dire con quanto prò. carducci, iii-9-1911: finora non vidi
non vidi mai alcun falso amatore aver prò de l'amor suo. de roberto,
le si era levato dintorno. il gran prò che ella aveva ricavato dalla sua
mi disperi di non averne potuto trar prò quanto avrei desiderato? -con valore
(per lo più nell'espressione buon prò, talora anche iron. o scherz.
28-66: a te tocca posare, e prò ti faccia, / ché tutta notte
de le lettere, come il buon prò dopo la messa. buonarroti il giovane
,... leggiti col buon prò la dilettevolissima traduzione d'omero o quella
voi mi nuscite anche astronomo. buon prò a voi! berchet, 211:
/ il venir vi sia in buon prò! leoni, 452: il prestito di
lo mangiarono i membri del comitato. buon prò! settembrini, i-304: io me
ne vado né sazio né digiuno: buon prò a chi resta e arriverderli. calvino
in un'esclamazione clamorosa come: « buon prò » « alla buon'ora » «
i-3-144: unde nostro singniore: « che prò è all'omo se tutto el mondo
eterno? » petrarca, 150-5: che prò, se con quelli occhi ella ne
barlaam e giosafatte, 43: òhe prò ci ha egli ch'è deliberato a perdurabile
? b. tasso, ii-216: che prò mi vien ch'io t'abbia,
guerra; e lasciandola in abbandono, che prò o gloria averla presa? tasso,
sanguinoso inai ne riede; / ma che prò, se la piaga al vincitore /
furore? marino, 5-39: qual prò ti fia per balze e per caverne /
la traccia? lubrano, 3-53: che prò se mai non posa il cor giocondo
i. frugoni, i-15-73: ma che prò se intanto il teso / ventre mormora
onore a sé, ma di che prò alla repubblica? imbriani, 1-60: riconciliarmi
, 1-60: riconciliarmi? a che prò? sono indegna, sono perduta. b
squadre e i sesti? a qual prò? savinio, 2-41: nelle sue
come mai prima, ma a che prò? -mal prò: v. malprò
, ma a che prò? -mal prò: v. malprò. -in
stampa periodica milanese, i-180: fu vero prò l'avere fatto un lavoro appartato,
tei facesero, che potrebe esare grande prò di noi. velluti, 142: stette
anni sanza qua tornare, faccendo molto di prò e di bene per la compagnia.
banchiere e mercatante ogni sera computa il prò ed il danno del die.
scelta parte del popolo s'afatichi e faccia prò commune della republica. citolini, 479
l'entrata, l'uscita, il prò, il danno, il resto, il
sommo desiderio di convertire ogni cosa in prò sono propri di coloro i quali si
trovano dagli altri uomini segregati. -a prò e a danno: formula di un contratto
en soccio a michele da patririoni a prò e a danno. libro di gerozzo degli
gaienne uno bove de pelo robbio a prò e a danno. -remunerazione di
xxii di maggio nel cccxm, senza neuno prò. paolo dell'abbaco, 2-40:
2-40: ongni 100 vale 25 lire di prò; per 14 lire di prò quante
lire di prò; per 14 lire di prò quante n'arà? casalberti, i-55
chinazzo, 737: donò liberamente il prò de'suoi imprestiti, che son di lire
per un anno prossimo, et il prò d'altri imprestiti che egli potesse fare
dette lire io ne debbe pagare il prò fruosino nostro lavoratore. gir. priuli,
, ii-273: voleva questa camera di prò over uxura ogni anno ducati 150 milia
/ tanto che perde il capitai pel prò. sanudo, ix-520: fu posto,
etiam una altra parte per accrescer il prò al monte novissimo, certa utilità dii sai
l'hanno dato del capitale o del prò, senza altro protesto gli vendono le case
zecca prende il re 79 per cento di prò. zeno, iii-302: de'tre
saldo e che frattanto ne nscoteremo il prò a ragione di sei percento. maironi
congregazione di carità, la quale col prò di alcuni piccoli capitelli soccorre i più
de'monaci, 6: la medicina niuno prò fa alla piaga mentre che dentro ancora
qualità di materia, desidera cibi di niun prò. -sollievo, refrigerio.
di rugiada e apresi; e che quel prò che sente l'erba riarsa dal sole
nell'orazione ed è danno e non prò. cassiano volgar., 1-6
, non avendo carità non mi fia prò veruno. pigna, 208: tu sola
e desti / palme a salir con prò che non si stempre / al creator.
perché tu fai all'anima tua un prò grandissimo, che non sei veramente tenuto
5. locuz. - a, in prò di qualcosa: a favore o per
in grado del mio onore e in prò del mio utile ciò che mai per mezzo
a'danni di quella nazione e in prò del cristianesimo avessi potuto tentare e promuovere.
. bartoli, 9-29-1-3: l'adoperarsi in prò del publico non è mestiere da altr'
detti e nell'opre, 7 die a prò del comun ben tuttora impiega.
e insieme un procedere moderato nelle esazioni a prò dell'erario francese, era l'intento
mancato lavoro giornalistico in prò della nostra arte, le difficoltà finanziarie
, 1-i-302: quel che fa mirabilmente in prò della nostra intenzione, soggiugne: e
: voltiamo ora scena e raziociniamo a prò dell'intenzion del tuo autore sovra la
amatore della ordinanza profonda, contende in prò della falange macedonica contro gli ordini della
, un combattimento contro il passato in prò dell'avvenire. lucini, 4-92: per
vie [di bisanzio] si scannava a prò di un 'jota 'aggiunto o
. -a, in, per prò di qualcuno: a suo beneficio o
dante, purg., 32-103: in prò del mondo che mal vive, /
quell'amico animo le rechiate a vostro prò. g. m. cecchi, 140
, 140: deh! per gran prò di voi drizzate il core / al dritto
mio primo proponimento e disporne a mio prò ed a mia voglia. marchetti,
abbia / ad oprar cosa alcuna a prò degli uomini? alfieri, iii-1-54: il
, anzi un maggior effetto in suo prò, straordinariamente seconda questa volgare illusione.
perché spende fino all'ultimo quattrino in prò eli suo padre. moravia, 25-105:
con lui, ispirandogli scoperte benefiche, a prò dell'umanità. -in sua difesa o
f tasso, 3-70: a nostro prò veduto abbiamo / ch'usavi, uom
, quando fra l'armi / a prò di roma, a prò di te sudai
armi / a prò di roma, a prò di te sudai, nell'opra istessa
cavalier normando è andato a combattere a prò dell'imperatore suo amico. d'annunzio,
iv-2- 538: giacomo ii muore in prò dei fiorentini contro ca- struccio castracane.
all'esempio del coltello che adducete in prò nostro, non rispondete cosa che vaglia.
la sentenza dell'imperadore publicata a suo prò per le valide intercessioni e per gli occulti
iii-2-183: così si combatte / in prò de'nostri italiani vecchi, / e questo
1-374: io non posso parlare a mio prò senza gravemente accusarvi. -alla salute
sì lungo bando, / questa a tuo prò, tazza brillante e pura, /
le avanzava qualche soldo che usava a prò dei gatti, ai quali portava anche gli
vale la divina provvidenza talora a suo prò, la quale anzi volle da'mali trarre
degli uomini. -andare, venire a prò di qualcosa: conseguirlo, giungere a
della via la quale tenevano andando al prò delle virtù e al compimento d'esse
bembo, iii-362: altri, perché a prò non può venire de'suoi disii,
non vivere. -avere il buon prò: ricevere un beneficio (anche con
delle volte da chi ne abbiano il buon prò. -buon prò ti faccia:
abbiano il buon prò. -buon prò ti faccia: v. fare1, n
la quale, secondo lui, è di prò a costumare bene il popolo e purga
'purgoni ', quali senza un minimo prò, anzi con visibile con pregiudicio delli
sii pure il ben tornato, e buon prò ti faccia il delicato pusigno pomeridiano,
però sii pure il ben tornato e buon prò ti faccia il delicato pusigno pomeridiano,