2. medicina a base d'aconito; pozione. savioli, ii-775: lasso!
o terapeutiche. infuso, decotto, pozione. bencivenni, 5-58: ugni con
se per avventura voi avete bevuto alcuna pozione, sappiate che non è veleno,
- persuadere affa badessa che dia una pozione alla fanciulla per farla sconciare. vasari
mamma mi offriva. 3. pozione avvelenata o fatturata; filtro magico,
giusta di fieno. 2. pozione medicamentosa; filtro; beveraggio. tavola
715: hai tu ad ordine la pozione? -sì, ho. -che li
gli diedi non veleno, ma una pozione di mandragora. capellano volgar.,
quando con in mano il vassoio della pozione ella chiudeva da un lato la grande scena
girone? -medicina, dose, pozione da cavallo: in quantità tale da
cambiare il cerotto o per versare la pozione al marito. carducci, i-980:
il primo la dieta, il secondò la pozione, e 11 terzo la chirurgia.
può darsi al diavolo per qualunque mala pozione gli tocchi ingollare? pascoli, 741
il giovane, 9-36: commestione e pozione e quiete / dalla vostra mercé gli si
ti troviamo noi in casa con la pozione ad ordine. g. m. cecchi
il confetto. -cibo, pozione avvelenata. a. pucci, cent
e in fondo ai quali covava una pozione giallognola. andavano a un rubinetto, mescevano
nervi e si faceva ordinar da lui qualche pozione di laudano e d'acqua coobata per
e in fondo ai quali covava una pozione giallognola. 14. intr
seco, presa che l'ha cotesta pozione, muore infra otto giorni. salvini
lat. philtrum * bevanda magica, pozione '(v. filtro2).
). filtro2, sm. pozione, bevanda magica atta a provocare
1-594: qual filtro, qual magica pozione non cercherebbe per infiammarsi d'un così
: se quel fanciullo ha presa la pozione ch'io li temperai, egli vive,
in picciolissime goccette divisa, con qualche pozione di etere. savinio, 1-105:
, 5-99: compratemi... la pozione di laudano sciolto nella mucillagine di gomma
, dell'istrumento del medico e della pozione è predicata. dalla croce, ii-21
inzuccherato; ci tocca di prendere la pozione qual è, eccitante saporosa e squisita,
]: quando tu li da'la pozione, daliele soavemente e discretamente e pianamente
a forza (una medicina, una pozione). dossi, ii-234: ebbi
io gli diedi non veleno, ma una pozione di mandragola. brusoni, 174:
pasqualigo, 2-32: signora, questa [pozione amorosa] non fa per voi
2. per simil. scherz. pozione medicamentosa di dubbia efficacia, intruglio.
e si faceva ordinar da lui qualche pozione di laudano e d'acqua coobata per
: la confessione si prende come una pozione di laudon liquido cercando di delirare con più
di legno tenuti in infusione (una pozione medicinale); fatto di legno (
detto interdigitato, perché risiede in quella pozione di cute che sta frammezzo alle due
: bevanda (vino, liquore), pozione (o, anche, cibo sciolto
potrai sentire, e ti faranno ingollare qualche pozione ripugnante, qualche liquido schifoso. sbarbaro
erbe medicinali; infusione; tisana; pozione medicinale. magno, 158: da
, 1-594: qual filtro, qual magica pozione non cercherebbe per infiammarsi d'un così
incantesimo. -in partic.: bevanda o pozione magica atta a produrre determinati effetti (
una donna, che dargli bere una pozione fatta di mandragola. mattioli, 2-1135:
: quel mezzo che non darai la pozione, dagli farina di grano con latte.
1-4-23: così torna a dare [la pozione] per altri nove dì, e
luminosa. pallavicino, 1-543: questa pozione per medicar l'avarizia è mirabilmente acconcia
per quindici centesimi. -filtro, pozione magica. caro, 4-752: d'
difetto. 3. preparato, pozione o unguento medicinale, cosmetico o,
, 1-viii-76: presa che l'ha cotesta pozione, muore infra otto giorni, e
saico che aveva l'aria d'una pozione farmaceutica. = dal lat.
. nepènte, sm. letter. pozione prodigiosa che, secondo i greci,
lui. -composto, preparato (una pozione, un medicamento). baldi,
io gli diedi non veleno, ma una pozione di mandragola, che fa dormire sì
machiavelli, 1-viii-75: ordinatela [la pozione] in ogni modo: io gliene farò
lui. -per estens. qualsiasi pozione di cui si millantano qualità terapeutiche miracolose
sentire, e ti faranno ingollare qualche pozione ripugnante. -mal di pancia',
. -per estens. preparato farmaceutico, pozione a base di papavero o dei suoi
= voce dotta, deriv. da pozione. pazióne, sf. ant.
contemporanea. -acquetta perugina: pozione velenosa a base di arsenico; acqua
riferimento a un filtro magico o a una pozione venefica). sannazaro, iv-358
poggio1. pogióne, v. pozione. fòglia, sf. region
posare. posgióne, v. pozione. pòsta, v.
'misura'. posóne, v. pozione. posóso, agg. caratterizzato da
'potalia amara'che serve a preparare una pozione emetica impiegata contra
pozióne). ant. somministrare una pozione. dino da firenze [tommaseo
. da potxo -ónis (v. pozione). pozióne (pogióne,
io gli diedi non veleno, ma una pozione di mandragora, che fa dormire.
ingiusto, / dicendo ch'era buona pozione / da ritornare il mio fratei robusto.
armeno, li: avendo fatta fare questa pozione alla quale un'altra simile nel mondo
, di grazia, qualche droga o pozione, perché mi mantegna dritto sul destriero.
.. che mi pare essere ima pozione galenica per riscaldar lo stomaco. c.
/ e quinci l'indole / della pozione: / se calda o frigida, /
per cambiare il cerotto o per versar la pozione al marito. d'annunzio, iv-2-228
, ti prego, preparami tu la pozione, come stamattina. pirandello, 6-131:
pirandello, 6-131: invece d'una pozione d'olio di mandorle dolci, gli aveva
, e ti faranno ingollare qualche pozione ripugnante. -pozione di rivière:
1-125: la aqua non solamente la pozione, ma praebendo a l'uso infinite
e così per il contrario. questa pozione è loro gratissima e ne beve ogni
che sono appetiti del cibo e della pozione. borgese, 1-123: l'odore
, dove galleggiava del ghiaccio: questa pozione era la gioia e il fuggevole ristoro
volgar. [crusca): diègli una pozione da fare odiare...:
io bevvi, se non veleno? pozione d'odio non daràe alcuna persona, se
espediente. pallavicino, 1-543: questa pozione per medicar l'avarizia è mirabilmente acconcia
e la sua 'pratica'pertrattano, la pozione aveva su lui 'virtutem dormitivam'.
di potio -ónis (v. pozione). pózo, v.
. -assumere un farmaco, una pozione, un medicinale, un rimedio.
altre sostanze (una bevanda, una pozione medica, un elemento liquido, anche
]: ti voglio dimostrare che la pozione, la quale non sarà data con ragione
dino aa firenze [crusca]: rapparecchiali pozione. = comp. dal pref.
, di grazia, qualche droga o pozione.. -recipe acqua di rene, oglio
una bevanda sì rea che non è pozione di medico così orribile e fetente come quella
d'ospedale. -formula di una pozione, di un veleno. -anche,
. -anche, con metonimia: la pozione stessa. b. davanzati, i-342
codice civile è passato felicemente come una pozione di nitro; e ad onta del
, 11: avendo fatta fare questa pozione, alla quale un'altra simile nel
cervice, gli diede da bere una pozione azzurrina, lo rovesciò e raccomodò come
di questa sentenzia: iucunda essere la pozione de epso fonte, ma colui che
nel vino. -per estens. pozione afrodisiaca. lucini, 7-263: anch'
che potrai sentire e ti faranno ingollare qualche pozione ripugnante, qualche liquido schifoso. bacchelli
. -sciroppo malvagio o risolutivo: pozione velenosa. ser gorello, 831:
1-viii-83: persuadere alla badessa che dia una pozione alla fanciulla per farla sconciare. aretino
che scelta cura, / commestione e pozione e quiete / dalla vostra mercé gli si
tommaseo]: seguente gli darai questa pozione. 11. locuz. prepos
, inadeguato, per aderire a nuovi pozione). modelli estetici. ovidio volgar
dal torpore (un filtro, una pozione). c. i.
sonno. -bevanda di sonno: pozione sonnifera. lengueglia, 114: forse
avuto dal servo per pagamento della sonnolente pozione. lalli, 6-105: pon tosto
- in partic.: sonnifero (una pozione, un farmaco).
. -sm. preparato farmaceutico o pozione che provoca il sonno. gozzano
ed all'affogamento di gola dagliela [la pozione] subitamente. seneca volgar.,
erba per ricavarne una bevanda o una pozione medicinale. oliva, i-2-204: a
da stibbio. 2. bevanda, pozione. c. i. frugoni,
firenze [tommaseo]: giova [questa pozione] agli uomini mettergliene alle piaghe.
agli uomini mettergliene alle piaghe. questa pozione allo stupore dell'acque.
della coscienza (un preparato, una pozione). morante, 4-623: useppe
reboia. -ant. preparare una pozione, una vivanda, ecc. mescolando
ii-156: se quel fanciullo ha presa la pozione ch'io li temperai, egli vive
[bicchiere]. -preparare una pozione, una bevanda, mescolandone i diversi
415: se quel fanciullo ha preso la pozione, che io con le mie mani
perché altri bevesse più volentieri la salutare pozione. -ungere, lubrificare.
-contenente sostanze tossiche, velenose (una pozione). rime e prose antiche,
. 4. 13. ant. pozione, filtro magico, in partic. amoroso
. 2. per estens. pozione, preparato velenoso. n. franco
i suoi delitti. -filtro, pozione magica in partic. amorosa.
, dove galleggiava del ghiaccio: questa pozione era la gioia e il fuggevole ristoro di
cibo, di una bevanda, di una pozione; nocività del morso di un animale
ecciti dal sonno, ché questa è la pozione e l'antifarmaco degli ubbriachi.
già con la corona in testa e la pozione di veleno nello stomaco, e che