d'un orgoglio selvaggio, al pensiero di posseder quella bianca e superba donna per diritto
, n7: deh, che vii cosa posseder v'affanna! petrarca, 70-38:
avrebbe voluto veder tutto,... posseder l'anima del luogo. idem,
volesti anzi virtute / che gran ricchezza posseder con vizio. petrarca, 82-5: e
suono un grido / vulgare, e posseder barbara terra. idem, 5-88:
io al contrario ho la buona sorte di posseder un figlio che ravviverà il mio nome
i-108: non fo gran differenza tra posseder là su un palazzo ed avervi una casuppola
i-108: non fo gran differenza tra posseder là su un palazzo ed avervi una casup-
anzi vir- tute / che gran ricchezza posseder con vizio. passavanti, 96
un padre vecchio, / che avvezzo a posseder chiameranno dal cielo somiglianti castighi. muratori
si tonde, eran tagliate, / per posseder sì lucido tesoro / le compravan le
ma di contemplanti, come mai facciano a posseder tanto bene sì stabilmente? salvini,
i-108: non fo gran differenza tra posseder là su un palazzo ed avervi una
felice e contento... con posseder un bene che durasse mill'anni,
gioia perversa, con l'illusione di posseder su loro, sanissimi, un privilegio
possa per più facil via / condurlo a posseder tanta fortuna, / mercé di quanto
lucide esalando un'umida fragranza che pareva posseder la virtù di dissetare. comisso,
che ha 'l passaio, entra a posseder la corte, / destregnenza sì fa forte
. non significano poi altro che di non posseder veramente quel pregio, ma poterlo cagionare
beni spirituali son tali che si possono posseder insieme da molti, senza pregiudizio di alcuno
breve suono un grido / vulgare e posseder barbara terra. carletti, 245:
di breve suono un grido / vulgare e posseder barbara terra. sarpi, i-100:
è un semplice nome; / il posseder quel ch'ella dà, è vano,
possa per più facil via / condurlo a posseder tanta fortuna, / mercé di quanto
: il vulgo, stimando felicità il posseder molte ricchezze, giudica beati i facoltosi
/ che sua ricchezza egregia / il posseder non posseduta crede / in poverella barca
una fatalità all'italia di non poter posseder la pittura che per mezzo de'greci,
1 rei consorti stabilirò insieme / di posseder liberamente il regno, / presa l'
s'ad altra in seno / di posseder t'è dato / felici amori, ampie
un fico. baldi, i-36: il posseder, crison, tant'or quant'hai
peso è a se stesso impedimento a posseder la sua vita. 12.
. bembo, 1-271: che giova posseder cittadi e regni, /...
grazia, madre vergin pia, / e posseder per te li ettemi giri. tasso
/ alma, co se'salita a posseder tal bene? gradivaménte, avv.
non men veloce che contento, / per posseder la desiata arena. tasso, n-iii-1112
i-150: s'accorge d'essere indietro nel posseder -andare indietro: peggiorare, regredire
una specie di religiosa ebrietà, credeva posseder l'infinito. fracchia, 234: senza
b. casaregi, 167: posseder giustamente il poco è meglio / che possedere
sciolta e legata dee prima di tutto posseder bene la propria lingua. cattaneo, v-2-11
: ciascun tragge vaghezza / di quello posseder che l'innamora. salvini, 39-iv-192:
per sostener questa credenza saranno obbligati a posseder tanta dottrina onde sian abili a disgombrare gli
dall'amar le cose che ciascuno non può posseder tutte, insieme con gli altri,
e la bellezza / sua riverir che posseder l'altrui! versi vari di anonimi,
bembo, iii- 668: che giova posseder cittadi e regni / e palagi abitar
sciolta e legata dee prima di tutto posseder bene la propria lingua tanto nei vocaboli
sciolta e legata dee prima di tutto posseder bene la propria lingua tanto nei vocaboli,
una specie di religiosa ebrietà, credeva posseder l'infinito. -in, da
gran pericoli: / quest'è da posseder per ricco mobile. 2.
lingua e l'altra, e dipoi posseder bene quelle cose o quelle scienzie che si
allegra oggi si trova / a posseder colui che 'l ciel gli presta. g
di breve suono un grido / vulgare e posseder barbara terra. bellori, i-269:
breve suono un grido / vulgare e posseder barbara terra. testi, i-170:
fu costei / e pare ancor da posseder bel regno. cantari cavallereschi, 176
se non in chi loro sapesse meglio posseder l'occupato. v. gradenigo, lii-5-393
abbia fatto con operazioni insigni conoscere di posseder veramente segreto di tanto rilievo che non
esser elettor dell'imperio, il non posseder i due palatinati, a chi di noi
di breve suono un grido / vulgare e posseder barbara terra. marino, vii-552:
è pensare. leopardi, i-120: il posseder più lingue dona una certa maggior facilità
breve suono un grido / vulgare e posseder barbara terra. ciro di pers,
volesti anzi virtute / che gran ricchezza posseder con vizio. bibbia volgar., i-126
breve suono un grido / vulgare e posseder barbara terra, / ché proposto ci avremmo
non sa senza passion tanto perversa / posseder l'amoroso e bel tesoro. buonaccorsi,
l'amor, quando perde la speranza di posseder la cosa amata, diventa disperazione.
sciolta e legata dee prima di tutto posseder bene la propria lingua tanto nei vocaboli,
importanti osservazioni, per ragionare, conviene posseder già prima de'vocaboli. leopardi,
vocaboli. leopardi, i-120: il posseder più lingue dona una certa maggior facilità
a poter persuadere e ben consigliare è posseder tutte le sorti degli stati e saper distinta-
l. melzi, 1-6: per posseder bene qualsivoglia mestiero, bisogna prima esercitarsi
che ha 'l passaio, entra a posseder la corte, / destregnenza sì fa forte
volesti anzi virtute / che gran ricchezza posseder con vizio. petrarca, 138-9:
arditi et a premature speranze d'occupar e posseder la corona con la confidenza et appoggio
così voi venite in un certo modo a posseder le ricchezze cu tutti i vostri danarosi
le case professe con proibizione di poter posseder stabili, ma li collegi con facoltà
sono assai religiosi che hanno proibizione di posseder stabili. campiglia, 1-34: non molto
rasa, / e l'inimica sua posseder tutto, / sì che dii suo fetor
io al contrario ho la buona sorte di posseder un figlio che ravviverà il mio nome
beduino, del suo servitore ahmed. posseder donne, razziare, combattere, difendersi
poteva morire ignorante chi perfettamente mostrava di posseder la gratitudine, reina di tutte l'
padre vecchio, / che avvezzo a posseder tranquillo stato / sei vede ir dis
, ché non ha men desio / di posseder sofia / che di ripor l'italia
m. palmieri, 2-18-18: e1 posseder non fa richeza a pieno, /
volesti anzi virtute / che gran ricchezza posseder con vizio. maestro sanguigno, 73
visio bene conculcare, né ricco che posseder vertù, né pregio già che 'n
, ché non ha men desio / di posseder sofia / che di ripor l'italia
darebbesi per felice e contento, con posseder un bene che durasse mille anni,
e la bellezza / sua riverir che posseder l'altrui! -venerare per la
volte m'accadde sognando / vicino al posseder cose bramate, / sendomi rotto il
quei conforta, se voglion tesoro / posseder vero e che in eterno duri, /
adimari, 71: qual pregio avrai di posseder virtute / col nostro danno, e
: la vera grandezza consistere non nel posseder molto, ma nel governare dritta-e santamente
imbriani, 4-10: chi stima di posseder la verità e non si sbraccia per
amor il desiderio in core / di posseder l'amata cosa attizza. cesari, iii-118
male; ma per usarle bene bisogna posseder prima la virtù, senza la quale
povertà volesti anzi virtute / che gran ricchezza posseder con vizio ». i. alighieri
, costui venne solingo / signorilmente a posseder l'arringo. 2. per
bene [le ricchezze], bisogna posseder prima la virtù, senza la quale rendono
.. ho la buona sorte di posseder un figlio che ravviverà il mio nome,
breve suono un grido / vulgare e posseder barbara terra, / ché proosto ci
la fortuna] in speranza / di posseder quel che ciascun amava. fermare
quel ch'ha voluto senza / compagno posseder mio gran tesoro, / col falso
/ la bocca e 'l sen t'è posseder concesso. brusoni, 102: caduta
esser chiaro e adorno, che nel posseder masserizie mancanti d'anima? che
. c. gozzi, 1-855: posseder non puossi / maggior tesoro di sarchè,
lo 'ntero, / non è né posseder, né l'usufrutto; / ma distribuitore
sergardi, 173: né giova il posseder vasto reame, / o un ricco erario
/ ed onne cosa ho parte en posseder. beolco, 49: ahimè, pastor
che diventino veri religiosi incapaci di posseder cos'alcuna in particolare. c. gozzi