chiabrera, 369: ed io loro porgo [alle stelle], o ferdinando,
, 509: queste chiavi ch'io ti porgo fùr catene a la bastiglia. /
badare se io stesso, che ti porgo questo consiglio, non ho saputo sempre
, le braccia / alle catene io porgo: eccoti ignudo / al ferro il
ecco, le braccia / alle catene io porgo: eccoti ignudo / al ferro il
la carità fruttuosamente e debitamente richede, porgo la mano collo ingegno a scrivere,
: prendete la canzon la qual io porgo / al saver vostro, che l'aguinchi
/ più le superbe penne al vento porgo, / e, d'ardir colmo,
bruno, 81: ecco, vi porgo una epistola amatoria fatta ad istanzia di
raccontate, che come io le vi porgo, s'ingegnano, in detrimento della
. moniglia, 1-i-511: preghiere porgo / a venere, a mercurio,
da me raccontate che come io le vi porgo, s'ingegnano, in detrimento della
, 750: ohimè, quando io ti porgo i vaghi pomi, / tu li
, 33-31: tutti miei prieghi / ti porgo, e priego che non sieno scarsi
33-33: tutti i miei prieghi / ti porgo... / perché tu ogni
3-365: quindi tali sicure a l'aria porgo; / né temo intoppo di cristallo
quella misera donna / in cura io porgo. carducci, ii-7-131: dell'ombroso pelasgo
, o dolce pegno, / in te porgo il mio amor, le rose e
siccome ci ho buon cuore, gli porgo il pacchetto. pavese, 7-14: dando
che metto pine / sul fuoco, porgo orecchio / al fremere dei vetri,
ciascun altro crine, / i diti porgo, ed a te, orazio, innanzi
me raccontate che come io le vi porgo, s'ingegnano, in detrimento della
dell'intera ontologia ed al quale io porgo due forme diverse, sintetica l'una,
/ guidarti e regger, come qui ti porgo, / e incarnarti in sì somma
/ infrangici catena, ecco io ti porgo, / ecco le mani, ecco la
, ii-328: di conscienza ora ti porgo il quarto [documento], / la
mia destra; ch'io la ti porgo a baciare, e la ti do per
qual madre le poppe delle dottrine io ti porgo, acciocché tu ne sugghi l'alimento
raccontate, che come io le vi porgo, s'ingegnano... di dimostrare
: in osservanza delle costituzioni lincee, porgo a v. s. l'anniversaria congratulazione
2-338: a nome della sezione prati porgo il saluto al compagno minucci della direzione
oreste, e un sacro dono / porgo ai mortali: la tragedia austera.
v-2-613: meccanicamente e in silenzio, porgo il mio passaporto, che è trovato
famiglia! / queste chiavi ch'io ti porgo fur catene a la bastiglia. pascoli
, iii-164: io, io, che porgo a gli elementi, ai misti /
33-32: tutti i miei prieghi / ti porgo, e priego che non sieno scarsi
, 33-31: tutti miei prieghi / ti porgo, e priego che non sieno scarsi
perderne punto, et a questo mi porgo sollicitissimo e quanto più osso desto ed
mia orazione, / la qual ti porgo; e 'l tuo benigno udire / apri
se libertà mi dài, / ecco ti porgo la mia destra in pegno. fagiuoli
751: ohimè, quando io ti porgo i vaghi pomi, / tu li rifiuti
f. frugoni, 5-pref.: ti porgo un libro fatto senza libri, ma
toscana mia / et al ponente vento / porgo il mio volto con aperte braccia.
n soldi ni piccoli per camne di porgo. sacchetti, 41-73: dicea che de'
/ questo, dico, io ti porgo testimonio / dell'amor ch'io ti porto
mal celato disagio i denari ch'io le porgo per i bisogni della famiglia.
d'un terrazzo in cima / e porgo per udir gli orecchi attenti. dolce,
sbarcare. palazzeschi, 1-590: io gli porgo la guancia e lui ci sgnacca sopra
mergo / en satesfar quanto mia possa porgo. dante, conv., i-i-9:
. d. battoli, 1-1-112: porgo quel sowenimento che per me si può alle
debbe porgere, perché io a ciascun porgo: perciò non è maraviglia se quando io
abandona, / s'a mie fortuna non porgo riparo. tarchetti, 6-i-303: se
è dubbio che gli scritti che ora vi porgo, quantunque per la bassezza del loro
necessità, per farlo qual io posso vi porgo alcune lettre. g. gozzi,
, 33-30: tutti miei prieghi / ti porgo, e priego che non sieno scarsi
3-319: a te, crudo padre, porgo queste parole: le tue orecchie voglio
mano alla contessa e a tutti loro porgo rispettosi saluti e auguri. -sporgere una
svevo, 6-116: sappia che non porgo denunzia contro mio nipote.
lo desideri, a nome di tutti porgo la supplica. leopardi, iii-485: le
/ elegger fé, siccom'io ti porgo, / a'baron della magna al primo
; / porporeggiante mare ecco io ti porgo: / ecco cent'otri almibeanti ingozzo
cui mergo / en satesfar quanto mia possa porgo. ulloa [f. colombo]
/ ti [alla ver- sne] porgo, e priego che non sieno scarsi.
vi prego. guidiccioni, 5-118: vi porgo preghi che per li tempi avvenire voi
è dubbio che gli scritti che ora vi porgo, quantunque per la bassezza del loro
subitamente d'un terrazzo in cima / e porgo per udir gli orecchi attenti. tasso
vermiglia. / se questa mia ti porgo, / tosto scorgo / che la tua
, 33-30: tutti miei prieghi / ti porgo, e priego che non sieno scarsi
vostra nuovamente da me ricevuta, vi porgo preghi che... vi sforziate.
al giuoco quel tempo che è neti porgo un libro, fatto senza libri, ma
mi averà per iscuso se conquesta mia li porgo qualche disturbo et incomodo suo.
palazzeschi, 1-590: io gli porgo la guancia e lui ci sgnac
madre le poppe delle dottrine io ti porgo, acciocché tu ne suggi l'alimento
sinistri augelli? monti, x-5-396: porgo ad ogni suon l'orecchio attento,
smagato dalla nostra chiesa, / a te porgo la mia lampada accesa, / e
madre le poppe delle dottrine io ti porgo, accioché tu ne sugghi l'alimento sustanzioso
per due / il sasso ch'io ti porgo, odi quel ch'io / sentii
/ più le superbe penne al vento porgo / e spregio il mondo e verso 'l
fiamme, cigolare i tizzi e vi porgo orecchio come un superstizioso. bacchetti, i-ii-
preci e le querele, ch'io porgo a qualunque,... sono di
e circoli. bruno, 3-757: porgo una più feconda, più ricca, più
della pietra uscite / per caro cibo porgo innanzi ad elle. 6.