fortuna? parini, giorno, ii-235: porgi, al mio signor, la mano
boccaccio, i-35: il tuo aiuto ci porgi [o sommo giove],
gli risponde. lubrano, iii-411: se porgi in mano a le fortune infide /
alcuna. idem, 27-22: ove tu porgi aita, / amor, nasce il
a gli amorosi giovini / nume ti porgi amico. saba, 328: approdava ogni
facciamo, e con lieto viso ne porgi speranza di prosperevole andata. idem,
contempera. michelangelo, 249-6: deh, porgi, signor mio, quella catena /
falso. lubrano, iii-411: se porgi in mano a le fortune infide /
pe 'l tacito / fòro le braccia porgi marmoree, / a la figlia liberatrice
, i-401: tu [amore] porgi più forza e più ardire che la
dispensava stipendi a mille schiere, / porgi mercede, o peregrino umano! metastasio,
vile, al vero attendi, / porgi l'orecchio al mio dir non fallace,
nei nostri bisogni si è dimostrata, porgi pietose orecchie ai preghi divotissimi de la
nei nostri bisogni si è dimostrata, porgi pietose orecchie ai pregi divotissimi de la
. parini, giorno, i-233: porgi, almo signor, la mano / a
eccessi de'delinquenti? stigliani, 1-6: porgi almen campo / a mia speranza,
ho vuoto il mio corno: / porgi quel cantaro in qua. marino,
iv-208: a lei porgi la destra; e seco innoltra / quale
e passo. stigliani, 1-6: porgi, almen campo / a mia speranza,
fatai pe 'l tacito / fòro le braccia porgi marmoree, / a la figlia liberatrice
: or l'arme spoglia / e porgi a i lacci suoi le man cattive.
fortezza, alta e superna, / porgi la mano al mio zoppo disio: /
cetra e la mano in un mi porgi, / or mi spira i bei modi
/ il miserabil caso, / ché non porgi soccorso / al mio grave periglio
tu chino e grave / a lei porgi la destra. carducci, 936:
1-671: e la mano a me non porgi, / ch'i'non caggia più
pe 'l tacito / fòro le braccia porgi marmoree, / a la figlia liberatrice /
cui, comprando non solvente, il porgi, / non ti colga mal cauto a
mercede a chi bene opra, / porgi aiuto al mio dir. cellini, 1-10
busone da gubbio, 1-61: lievati e porgi consiglio dell'anime a coloro che con
/ se non vuoi dar conforto, / porgi almen per pietade un confortino. carena
, mandi fuori qualche amica lacrimetta, porgi subitamente per lui efficaci preghi a dio
. leopardi, 27-23: ove tu porgi aita, / amor, nasce il
, tu chino e grave / a lei porgi la destra; e seco innoltra /
e creasti e partisti gli elementi, / porgi ai miei membri languidi e dolenti,
sincero mio, se a'racontati casi porgi credenza alcuna, e sei uomo, come
in mia credenza / scrivesti, ora mi porgi. papi, 1-5-118: in acquisgrana
tu chino e grave / a lei porgi la destra; e seco innoltra / quale
volte nei nostri bisogni si è dimostrata, porgi pietose orecchie ai pieghi divotissimi de la
ricorro... / che aiuto porgi a la mia debel vita. michelangelo,
come pria vedrai cader le stelle, / porgi solennemente a la gran giuno / preghiere
nei nostri bisogni si è dimostrata, porgi pietose orecchie ai preghi divotissimi de la circun-
conosci i fori delle mie mani, e porgi qua la mano tua, e mettila
e creasti e partisti gli elementi, / porgi ai miei membri languidi e dolenti,
/ questi i diletti sono / che tu porgi ai mortali. uscir di pena /
e l'alpe / chiudon, deh porgi le tue dotte orecchie / a l'umil
agile tremolar. prati, ii-190: porgi, fanciulla mia, porgi le dita,
ii-190: porgi, fanciulla mia, porgi le dita, / ché il giorno è
solleve. delfino, 1-515: un braccio porgi a me, l'altro al pastore
. bibbia volgar., vi-192: porgi la mano tua al povero, acciò che
fatai pe 'l tacito / fòro le braccia porgi marmoree, / a la figlia liberatrice
e il chiaro e il fosco / porgi alle meste notti e ai lieti giorni
stanco ricrea, / a languidi pensier porgi soccorso, / ché io non dispero
e il chiaro e il fosco / porgi alle meste notti e ai lieti giorni,
nel fondo del mio cor gli occhi tuoi porgi, / a te palese, a
se per sete io vengo meno, / porgi a me dal fresco seno / l'
rinuccini, 5-156: tu fede le porgi / semplice, e non t'accorgi /
oscure tenebre a la notte, / porgi aiuto a la vergin dolorosa. =
del quale i'son sempre suggetto, / porgi or la mano al mio basso intelletto
dimora / saria fatai: sollecito mi porgi / l'impressa tua gemma reai.
. soranzo, 162: dolcissimo signor, porgi la mano / a l'infelice che
solo ogni influenzia piove, / e grazia porgi alfine a chi te chiama. leone
tu lor queste di fiori umili offerte / porgi in mia vece, e di':
adorna giovane. sannazaro, iv-b. • porgi intentivamente le orecchie a le mie parole
a la mia vita parca / perdon non porgi ormai, pallida e smorta / tornar
tesifone invocata, a i fieri detti / porgi l'orecchio e il voto reo seconda
piè d'un salto / alzati e porgi, almo signor, la mano /
; or l'arme spoglia / e porgi a i lacci suoi le man cattive.
luce lampeggiante, / all'alme tenebrose porgi lume / col tuo splendor ch'è
stanco ricrea; / a languidi pensier porgi soccorso, / ch'io non dispero
9-363: ti chieggio, e tu mel porgi, il lanternino. manzoni, pr
tanto alta vittoria al mondo caro, / porgi ti prego a'miei sospir conforto.
. serafini, 512: va'pure e porgi a tua posta ad un sardanapalo,
la sponda letale, / e curioso porgi / l'udito ai carmi tuoi. d'
: se tu... non mi porgi ora qualche soccorso, io mi dispongo
/ ben che sei solima tanto, / porgi un poco el to faore / sopra
allarga come puoi. poliziano, 1-248: porgi or la mano al mio basso intelletto
. a. boito, 1-577: porgi il calice d'oro e fino al margo
, 71: tu la medica man porgi al dolore, / lacrime agli occhi
volto / vane lusinghe indarno all'alma porgi. marmitta, 48: vid'io talor
mesci, e la tazza piena mi porgi... -o reo mescitore.
. poliziano, 1-760: deh! porgi a me un sol minimo giorno /
temenza. -quando mangi, porgi da mangiare ai cani anche se dovessero
: * allorché tu mangi, porgi da mangiare a'cani anche se dovessero
se per sete io vengo meno, / porgi a me dal fresco seno / l'
. poliziano, 1-760: deh! porgi a me un sol minimo giorno /
prometti poi; me la togli, mi porgi speranza. roseo, iv-185: noi
21-238: talor nevato cibo / insieme porgi, e spesso ancor di gelo.
questi i diletti sono / che tu porgi ai mortali. uscir di pena / è
perché onesta e bella / cagion mi porgi, ond'io ne'fiori tuoi /
dicea amarilli, in cielo assiso, / porgi l'orecchio al mio dirotto pianto,
fondo del mio cor gli occhi tuoi porgi, / a te palese, a
creasti e partisti gli elementi, / porgi a i miei membri languidi e dolenti.
me sia; / tu lo. n porgi che ne pasca tuta- via. landino
37: se di conforto a me non porgi regola / sta- rocci lieto come tordo
mantovano, /... / deh porgi in mio favor tua forte mano, /
ed amola e disio fortemente: / sì porgi lo tuo dir con gran pietanza,
se non vuoi dar conforto, / porgi almen per pietade un confortino. d'
4-72: or via, sorella, / porgi preci agli dei, fa'vezzi a
le corde armoniose in vano / mi porgi, o clio: ché più sonora assai
sei sì cara, a lei lo porgi e degno / renda materna mano il don
nostro; / e con gran reverenda porgi a quello / questi altri tuoi consorti,
lor queste di fiori umili offerte / porgi in mia vece. montale, 1-137:
/ la compagnia del lume: / porgi la mano e prendi / almen questo
madre / natura, diva leonessa, porgi / le feconde tue poppe a me devoto
fondo del mio cor gli occhi tuoi porgi, / a te palese, a tutt'
si getta via... se tu porgi poco, ne ricevi odio e perdi
luce lampeggiante, / all'alme tenebrose porgi lume / col tuo splendore ch'è
che è vivo dio e consecrato / che porgi fine a'miei gravi tormenti. poesie
errore. poliziano, 1-760: deh! porgi a me un sol minimo giorno /
sincero mio, se a'racontati casi porgi credenza alcuna e sei uomo come io credo
8-225: or la tua fede mi porgi e la mia prendi, ch'ancor noi
qual maraviglia è questa / che frutti porgi preziosi amati? -con riferimento ad
popol caro ed agli amici / e porgi chiaro esempio a l'età nova.
scherzi in sì gran cosa e non mi porgi / consiglio alcuno! sacchi, i-227
4-69: or via, sorella, / porgi preci agli dei. erizzo, 3-319
caso, perché, secondo che tu medesimo porgi il fatto, io giudico che 'l
a parte, / si vede quando porgi con misura / gli acti tuoi gravi
chiami, o cavalieri, quale mi porgi cotanto vigore et ardire e dimostri cotanto dolore
poi, me la togli, mi porgi speranza. lippi, 9-27: il numeroso
cadente salma, alcun fisticulo / gli porgi. bergantini [s. v.]
pria vedrai cader le stelle, / porgi solennemente a la gran giuno / preghiere
lucina brama. firenzuola, 314: porgi aiuto, o giunone, alli estremi
io prendo ardimento, / tu sol mi porgi aita, / ché myha'del tuo
un pianto che ci piace, / porgi un riso che ci tedia. -impudico
buttata via. imbriani, 10-106: porgi il bel corpo a me quasi spumante
moribondo, a l'igne interno, / porgi auxilio, ti priego, o medicina
tecla, il mio desio, / porgi a me la man pietosa, riconcigliami al
/ e lor lusinga, a lor porgi conforto, / s'han qualche dolci noie
/ questi i diletti sono / che tu porgi ai mortali? carducci, iii-3-100:
menicone /... le gli porgi fin dentro al capannone / narcisi, rosolacci
e dello studio. arici, ii-383: porgi orecchio, rattempra i vagiti, /
responde tu a mi, e no porgi le toi regie ali mei diti. niccolò
37: se di conforto a me non porgi regola, / starocci lieto come tordo
-l'ascia ricogli. a me la porgi. - è greve. -in
virtù. leopardi, 27-24: ove tu porgi aita, / amor, nasce il
. fr. serafini, 512: porgi a tua posta ad un sardanapalo,
, chiaro splendore, / deh, porgi al mie 'ntelletto, che vuol dire /
buonarroti il giovane, 9-374: tu porgi a me quel resto dal salame, /
g. b. casaregi, 39: porgi ad elena tua pur lieto il core,
responde tu a mi, e no porgi le toi regie a li mei diti.
/ con tua pace il dirò, mi porgi allor. g. gozzi, i-21-156
4-74: or via, sorella, / porgi preci a gli dei, fa'vezzi
, / tosto scorgo / che la tua porgi a me; / e se la
tuo romitaggio: / qualche diletto almen porgi a te stesso. leopardi, iii-164:
male diretto. tarchetti, 6-1-120: porgi attenzione a questo vasello di vetro.
di salubri erbette ogn'or fecondo, / porgi a la mensa mia non compro cibo
intelletto. malpigli, xxxviii-49: deh porgi al mio dolor qualche salute. della
di babilonia: « allorché tu mangi, porgi da mangiare a'cani anche se dovessero
. leopardi, 27-24: ove tu porgi aita, / amor, nasce il coraggio
con le onoranze, che tu mi porgi, gli ambiziosi della tua casa, percioché
: le sbonzolanti mamme / cala, e porgi a ricevere / da'capezzoli i semi
: volgi 'l viso poi, deh porgi l'orecchie benigne, / mira la vita
5-233: amor, che a nostra barca porgi i venti, / se dallo scoglio
bellezze scorgi / e 'l bel pomo mi porgi ». stato ho scorti.
, tu chino e grave / a lei porgi la destra. alfieri, 5-33:
sindone sacra e cara, / deh porgi a chi ti pinse / i prieghi miei
quale i'son sempre suggetto, / porgi ora la mano al mio basso intelletto.
tenebre mie, se qui soggiorni, / porgi l'orecchio al suon di mie parole
onta et incoronata. caro, 8-04: porgi solennemente a la gran giuno / preghiere
ben che sei solima tanto, / porgi un poco el to faore / sopra del
cui, comprando non solvente, il porgi, / non ti colga mai cauto a
mar ed il ciel gubema, / porgi le caste orecchie a l'umil canto /
tuo per amore. magno, 86: porgi, o padre chi abbia sempre sugli
e faccia gioco. cammelli, 305: porgi l'orecchie e a me l'audito
, 1-144: lieta turba mortale, / porgi al dir nostro intento e grat'orecchio
quale i'son sempre suggetto, / porgi or la mano al mio basso intelletto.
al fuggir, or tarme spoglia / e porgi a i lacci suoi le man cattive
latte inghirlandato. imbriani, 10-106: porgi il bel corpo a me quasi spumante /
cui, comprando non solvente, il porgi, / non ti colga mai cauto a
). petrarca, 354-2: deh porgi mano a l'affannato ingegno, /
mette in effetto, tu non gli porgi il subietto. mamiani, 3-32: la
a difendere, fatti che tu ci porgi nel racconto, asseverando che tu non menti
o tramontana del mondan viagio, / porgi el tuo sancto ragio / a la mia
senza gran dolore non senza pianto / porgi l'orecchie e stammi tu a udire
grazia equalmente infinita, / dove più porgi aita, / men poi non tór la
gozzi, i-18-237: a questa ingrata / porgi aita, o signor accetta,
8-226: or la tua fede / mi porgi, e la mia prendi; ch'
perché onesta e bella / cagion mi porgi, ond'io ne'fiori tuoi / posso
onori / dai crudi siciliani, eh porgi aita / a la tua vate.
214: eterno re, se tal porgi contento / a l'alma, mentre impiaghi
mie, se qui soggiorni, / porgi l'orecchio al suon di mie parole
volgimento che una simia, subito gli porgi la solita voragine. castelvetro, i-qi
c. i. frugoni, i-6-248: porgi dunque il terso specchio / di melissa
– non sono spirito, no! / porgi la mano a me. forteguerri, vii11-