. ed accoccolatasi sopra, le si porgea con le poppe in una agevole e quasi
primi nomi. tasso, 1-15: e porgea mattutini i prieghi suoi / goffredo a
i-267: [la capra] le si porgea con le poppe in una agevole e
.. ed accoccolatasi sopra, le si porgea con le poppe in un'agevole e
su i veroni del paterno ostello / porgea gli orecchi al suon della tua voce
ma non men che a la salma / porgea vigore all'alma. de sanctis,
una scala a chiocciola di scendervi ne te porgea. parini, 673: salii per
scala a chiocciola di scendervi ne le porgea. -altrettanto (in correlazione con quanto
, il quale ne la caldissima stagione porgea gratissimo ristoro a l'affaticate membra.
. varano, 66: cui libero porgea tragitto un ponte, / che sovrastava
fondo / del ben che speme mi porgea l'intrata, / trovo sì come egli
il suol medesmo / liberalmente tutto ne porgea, / senza che l'esigesse alcun da
. alberti, i-274: e1 cielo porgea loro manifesti indizii di permutazioni ed eversioni
che donna una a mirabil fassione / porgea voi uno falcone. novellino, 90
coppa d'attica fattura / che le porgea con fina aria di scherno / bellissima
su i veroni del paterno ostello / porgea gli orecchi al suon della tua voce,
coppa d'attica fattura / che le porgea con fina aria di scherno / bellissima
in cui l'antica etade / timor porgea, la giovami fidanza. monti,
fondo / del ben che speme mi porgea l'intrata. p. contarmi,
423: nice la brutta al vago elpin porgea / ceste di frutta e ghirlande di
pungenti, / con quella securtà che porgea loro / l'antichissima legge de le
: nice la brutta al vago elpin porgea / ceste di frutta e ghirlande di
cuoio, il quale ne la caldissima stagione porgea gratissimo ristoro a l'affaticate membra.
che donna una a mirabil fassione / porgea voi uno falcone: / ciò che 'n
di quell'arte / ch'a'suoi scritti porgea grazia e favore. astolfi, 1-45
ostello / porgea gli orecchi al suon della tua voce.
, se dal sommo chiostro / non ti porgea l'alta potenza aita. agostini,
ingiuria e scorno, / grate orecchie porgea, mirando intorno, / alle amorose mie
, 6-51: con quella securtà che porgea loro / l'antichissima legge de le genti
le sudate carte /... / porgea gli orecchi al suon della tua voce
di convine il tardo augel palustre / porgea la penna al fulmine cere,
finestra piccola, per la quale si porgea lo manicare. b. giambullari, 7-57
miglior parte, /... / porgea gli orecchi al suon della tua voce
le foreste e per le tane / gli porgea l'arco e gli menava il cane
una finestrella /... / le porgea la minestrella. -minestrina (
convito, che quante volte il ministratore porgea le vivande allo scalco, altretante replicava
vada. fiacchi, 140: un uom porgea fervidi voti a giove / acciò che
che l'uno di loro ti si porgea tutto bavoso e tutto muccilutoso; l'altro
mi legava che 'l biscotto che mi porgea quel vegliardo più arido e muffatico del
giovine nizzardo / biondo con sfavillanti occhi porgea, / e come su la preda
quell'arte / ch'a'suoi scritti porgea grazia a favore. sansovino, 2-71:
in su i veroni del paterno ostello / porgea gli orecchi al suon della tua voce
più vaghi fiori era dipinto / e porgea ameno e assai grato l'orezzo.
su 1 veroni del paterno ostello / porgea gli orecchi al suon della tua voce.
miglior parte, /... / porgea gli orecchi al suon aella tua voce
co'bei lumi / pascea di speme e porgea vita e morte. -colmare di
su i veroni del paterno ostello / porgea gli orecchi al suon della tua voce
di varia espettazione, quanto el cielo porgea loro manifesti indizi di permutazioni ed eversioni
mano per pigliar la lettera che gli porgea saladino. buonafede, 3-96: finalmente
corrompendo con pecunia il servo che gli porgea il calice a mensa, gli dettero il
/ per ampia sponda a largo mar porgea, / intento a rimirar quel bel
al sommo, tra le foglie / porgea ogni frutto la sua gota rosa / alla
scrisse, / che di ben far li porgea perdonanza. boccaccio, vii-25: de
. /... / cui libero porgea tragitto un ponte. algarotti, 1-vi-168
simplicissimamente e più tosto secondo che loro porgea la natura e la verità che 'l
giovani, che era doppo a me, porgea parole agli altri e massime al figliolo
più ne tonde chiuso; / e porgea matutini i preghi suoi / goffredo a dio
gioiva e dando a lei tormenti / porgea sollazzo a sue vaghezze crude. dovila
a le sue frali / egre membra porgea tardo ristoro / quel valoroso. leopardi,
quell'arte / ch'a'suoi scritti porgea grazia e favore. davila, 535:
., accoccolatasi sopra, le si porgea con le poppe in una agevole e quasi
, se dal sommo chiostro / non ti porgea l'alta potenza aita.
contendi, / ca 'l meo pregher porgea in tal tenore / veder porai c'a
più ne tonde chiuso; / e porgea matutini i preghi suoi / goffredo a dio
quale signore il comune di firenza porgea aiuto di denari e genti, facendo ogni
porto il picciolo castello / rimbarco felicissimo porgea: / onde al fin da quel lito
contendi, / ca 'l meo pregher porgea in tal tenore / veder porai c'a
/ la qual quanto seguia, / porgea tristizia in me d'ongnumque pene,
ingiuria e scorno, / grate orecchie porgea, mirando intorno, / alle amorose mie
ma non men che a la salma / porgea vigore all'alma. leopardi, 15-92
/ rendéasi amor sovente, e lui porgea / ed a la madre sua celesti vóti
te, e più tosto secondo che loro porgea la natura e la veritàche 'l studio e
già era giunta al collo nudo e porgea in la testa per morsicarlo. g
se dal sommo chiostro / non ti porgea l'alta potenza aita. bassani, 34
lume permostrarli la via, e frattanto gli porgea, come a sorso a sorso, un
, / ma le parole più rotte porgea, / però ch'era ferito ne la
marcia si cavava '1 cuore / e vel porgea. fucini, 557: nel suo
/ e da se stessa l'esche sue porgea. / né, acconsentendo a digestion
, / mentre ch'ai nuovo suon porgea talora / l'orecchie, qual se ancor
. alamanni, 7-ii-38: già mi porgea la man succinta e snella / la
oro avanti / ed a quello le vittime porgea; / onde perciò sdegnato,
in terra, stese / là, dove porgea un sasso umore et ombra, /
e di pruni, di sé appena porgea altro indizio che ora faccia troia ne'luoghi
su i veroni del paterno ostello / porgea gli orecchi al suon della tua voce