tommaso da faenza, v-324-42: ma non porea null'omo ad uno passo / in
porto voi, / non me 'nde porea cosa entervenire / per ch'eo già mai
intellettuale e venere tutta cor porea. d. bartoli, 9-31-1-46: altro
di lei preso amore, / che non porea far fiore / ver me cosa spiacente
, perch'altra usanza / me non porea far degno prenditore / del gran riccore
, o voglia o no, chi mizurar porea? come donque tra beni sì difettivi
. idem, v-n: no lo porea dire / di sì gran guisa, come
che porto voi, / non me 'nde porea cosa entervenire / per ch'eo già
che porto voi, / non me 'nde porea cosa intervenire / per ch'eo già
sì, che 'l tenore / proprio non porea dir; per ciò me lasso.
piò spiacimento / aven che lingua non porea contare, / e vedenci fallare / parenti
e gente, / non vi si porea apponer mancagióne. castelletti, 1-42:
/ ché de pena menore / non porea meo follore - giugiarse bene.
miseria fusse, ove mostrare / se porea, né laudare / la pietà tua tanta
sì grande) odor, non si porea dir per sermone. dante, par.
gravi / ed empi, non ensar porea 'l coraggio. la spagna, 10-9:
c'altro sostenere omo / no le porea quale ho mo. dante, vita
ama, dolorozo tanto, / non si porea dir quanto, / per qual s'
passa si grande / odor, non si porea dir per sermone. giamboni, 8-ii-277
3-166: settecento ettari erano stati scorporati, porea (la luce, l'aria).
avanzala tuttore, / e de ciascun porea sovragioire. cino, cxxxviii-125-30: di che
passa sì grande / odor, non si porea dir per sermone. francesco da barberino
de la caritàe de lo proximo, no porea tegnei in sì la caritae ni la
piò spiacimento / aven che lingua non porea contare, / e vedensi fallare / parenti