sf. dial. stabbio per maiale; porcile. lastri, 1-3-291: per far
recinto per gli animali ', 'porcile '. àrem (arèm; tose
commercio. cattaneo, iii-1-251: un porcile di carloforte conquistò ai giorni nostri in
melma (lurida, schifosa: del porcile). dante, inf.
138: disutil brobrio, bestia da porcile, / sterile arida, bretta,
presto, e parmi un bel porcile. michelangelo, 81-13: i'ho 'mparato
elli e uno compagno lo trassono del porcile avendo uno catinétto di non so che
elli e uno compagno lo trassono del porcile avendo uno catinetto di non so che biada
tutto crede un fenil, peggio, un porcile, / posto a confronto suo.
si dedignano le muse di subire il porcile del contubernio vostro, 'vel haram colloquii
elli e uno compagno lo trassono del porcile avendo uno catinetto di non so che
volgar., 9-77: conviensi fare il porcile alto dattorno di tre piedi, e
paiolo davanti tenuto piegato dalla parte del porcile, sì che si scorgesse il giallo
: scorgemmo, verbigrazia, entro un porcile / il perfido biren su certe panche /
paiolo davanti tenuto piegato dalla parte del porcile, sì che si scorgesse il giallo
rifece più la via del suo « porcile ». papini, 20-548: gomito a
sapendo dove nasconderlo, egli entrò nel porcile. marino, 2-155: se bene a
9-550: scorgemmo... entro un porcile / il perfido biren su certe panche
l'enperio e domandasse abitare in imo porcile, pasciendo coi porci ghiande più volentieri
al pan di ghianda / nell'antico porcile. 2. per estens.
si faccia a catuna madre per sé porcile e stalla, sicché la greggiuòla de'
hara, sf. ant. letter. porcile. ariosto, 43-58: che tante
stallo per animali 'in partic. * porcile ': voce del linguaggio tecnico,
l'enperio e domandasse abitare in uno porcile...? petrarca, 267-7:
la valle incantata; e assai, il porcile di venere. pulci, 2-27-28:
e franceschin murano / l'insegne di porcile e del montale / e le di candiana
, / cresciuta con i porci nel porcile. buonarroti il giovane, 9-834:
i giardini, i cortili, fino al porcile dove le rinchiuse. moravia, xii-167
pecore per la mungitura cilentino mandracchie 'porcile ', calabr. mandracchiu * piccola mandria
animali; stalla, ovile, scuderia, porcile. cavalca, 18-199: il bue
a roma, cagoia e il suo porcile non immaginano quale schietta ilarità susciti in
da mosca, sul modello di ovile, porcile, ecc. moschinare, intr.
non è ricercato. -mostro di porcile: come epiteto ingiurioso. b.
non vicar no, ma mostro di porcile, / da star in sulle forche
il nasone rosa da una fessura del porcile e ride di gioia. -persona
sapendo dove nasconderlo, egli entrò nel porcile. loredano, 3-124: sino a questo
/ immerso più degli altri e nel porcile; / raggira i creditor'questo villano
/ degno di star col ciacco nel porcile! bandello, 1-11 (i-140)
sile, / porcàccio tristo, scrivi del porcile. folengo, i-145: porcazzo che
rumeno porcareafd. porcaréccio, sm. porcile. lastri, 1-3-91: al
crescenzi volgar., 9-77: nel porcile dee esser l'uscio col sogliare di
porcellino. porcilaia, sf. porcile. = deriv. da porcile1
questo mondo tutto più che no è uno porcile, ver'ch'è nobilissimo, larghissimo
elfi e uno compagno lo trassono del porcile avendo uno catinetto di non so che biada
. crescenzi volgar., 9-77: nel porcile dee esser l'uscio col sogliare di
fi quale già fu a servizio d'un porcile. pulci, 14-7: lussurioso,
/ degno di star col ciacco nel porcile! a. f. doni, 2-49
sapendo dove nasconderlo, egli entrò nel porcile. c. i. frugoni, i-13-215
molte stridenti gru, che d'un porcile / venivano a le secchie a dissetarsi
in ogni parte della costruzione di un porcile, perché non vi è animale più distruttore
chi vide porco affamato, apertogli il porcile, gittarsi fuori ragghiando e assannando ogni cosa
con marchino e con pompeo, poi in porcile ed in pollaio colla mamma, la
sorella. bocchelli, 1-i-45: nel porcile, sotto una tettoia, grugniva un maiale
paglia, circondata da uno steccato: il porcile. -porcile: titolo di un
). pasolini, 14-tit.: porcile. idem, 18-199: so io quello
suo castamente nato allattava, non in porcile di balia pagata. monosini, 186
, mi parve di trovarmi in un porcile, dove trovai circa 20 miserabilissime donne che
in terra, il salotto diventava un porcile. c. levi, 2-150: avevano
avevano lasciato tutto sozzo, un vero porcile. non ho mai visto gente così
n'esca all'occorrenza sino d'un porcile di elvas perché colui possa a preferenza
colui possa a preferenza intanarsi! di quel porcile fu d'uopo contentarci, e fattogli
la cattedrale, ch'è un vero porcile, e la casa de'monaci celestini che
ii-72: la loro casa è un porcile, benché non posseggano il porco. c
a'pisani. poi poco stante per uno porcile, la rompemmo loro; però che
è decreto che me tra'for del porcile. faldella, i-4-29: dopo aver martoriato
ma tu, che par'cresciuta nel porcile, / rustica più che non è il
non vicar no, ma mostro di porcile, / da star in sulle forche
: i fratri chiama porci et il porcile / chiama il convento. beccuti, i-145
in chi suol star nel fango o nel porcile. tassoni, 305: un tuo
305: un tuo pari nutrito in un porcile / senza stai di creanza e senza
: scorgemmo, verbigrazia, entro un porcile / il perfido biren su certe panche /
pantano / immerso più degli altri e nel porcile / raggira i creditori questo villano.
, a smarazzacucco e a quell'altre del porcile. -porcile di venere: luogo dove
la valle incantata; e assai il porcile di venere e molti la valle de'sospiri
a roma, cagoia e il suo porcile non imaginano quale schietta ilarità susciti in noi
arma, reggio gentile e modena un porcile. = lat. volg.
= lat. volg. * porcile (che sostituisce il class, suite)
roma, si trovoe chi questa dottrina porcile comperasse. mannelli, 156: tiberio
avere di lossuria, e con questo porcile diletto quivi si morì. -spregevole per
sole a forza d'unghie. o vita porcile, vatti a riporre. porcillaménto
, / degno di star col ciacco nel porcile! brasca, 122: andai a
si faccia a catuna madre per sé porcile. mannelli, 152: maria,
/ che mai troia premesse entro 'l porcile. casti, i-2-280: par che sotto
, / il cristiano procoio in un porcile. -da procoio (con valore
e il carretto erano profilati davanti al porcile. r. longhi, 1-i-1-96: un
vile, / cavalier da taverna e da porcile? 2. volto, sfruttato,
non ripetiamo gli animali da stalla e da porcile cui non si peritava paragonarla) -
: chi vide porco affamato, apertogli il porcile, gittarsi fuori ragghiando e assannando ogni
sapendo dove nasconderlo, egli entrò nel porcile. s. maffei, 5-5-97: ha
a roma, cagoia e il suo porcile non imaginano quale schietta ilarità susciti in noi
e saresti ora a grugnire in un porcile con quei tuoi compagni, i quali
e ruggiva come il maiale dentro il porcile. montale, 14-101: rugge e fugge
e gli consola. che par'cresciuta nel porcile / rustica più che non è il
l'enperio e domandasse abitare in uno porcile, pasciendo coi porci ghiande più volentieri
semivegetale, e più comunemente vita da porcile. = comp. dal pref
5-440: cresciuto nel fetor del tuo porcile / tu non sai, coltà
il bestiame. -in partic.: porcile o anche ciascuno dei recinti in cui
in cui vengono tenuti i suini nel porcile. batacchi, ii-209: febo intanto
stallino3, sm. tose. porcile. fanfani [uso tose.
. 2. piccola stalla, porcile. caro, i-304: governavano i
: si dedignano le muse di subire il porcile del contubernio vostro. a. verri
e se tiravo il calzino in quel porcile? tirar là betteioni, iii-219:
e crocerossine. 3. porcile riservato alle sole scrofe. = deriv
la mangiatoia dei maiali incastrata nel basso del porcile. -a tromba (con valore
o finestra a pernio orizzontale. 'nel mio porcile ho fatto le finestra a vasistàs'.
altri la valle incantata, e assai il porcile di venere. antonio di meglio,
comp. dall'imp. di affittare e porcile. na affogato (part. pass
zimbone, sm. dial. porcile. 2. zona del frantoio