, adagiato su la paglia, un porcello. -presso i cinesi, bacchette
circolo a far riverenza a un zampetto di porcello, diede da ridere al dottore e
ii-135: il nirvana anche per il porcello della vecchia bacucca, sta per finire
piacevole per tutti, eccezione fatta del porcello; e così mi è stato piacevole sabato
, con poco bestiame e con qualche porcello negro ed irsuto, per lo più
a far riverenza a un zampetto di porcello, diede da ridere al dottore e
un paiuol, come si fa al porcello, / ed ossa, dove i cani
. dall'imp. di castrare e da porcello (v.). castrapulci
. panzini, ii-44: tempo fa il porcello era infermo. oh sventura! come
l'intendo io, seguiti da un bel porcello allo spiedo, un lattonzolo bene arrosolato
fossero mammelle da succhiare, come il porcello di sant'antonio, o il figlio del
del tribunale di salamina, che se un porcello col grugno avesse libata una spiga biondeggiante
canestra / di belle giande pel vostro porcello. pulci, 19-58: poi ch'egli
, / perch'usava magnarvi anco il porcello. = comp. dall'imp
di... carpire quattro coste di porcello, overo un groppone di vitello.
un paiuol, come si fa al porcello, / ed ossa, dove i cani
intendo io, seguiti da un bel porcello allo spiedo, un lattonzolo bene arrosolato
latte; cfr. spagn. lechòn 'porcello di latte '. lattóne2
l'intendo io, seguiti da un bel porcello allo spiedo, un lattonzolo bene arrosolato
. ortica. -porcello marino: v. porcello. -potta marina: v. potta
delle officine 'e, volgarmente, * porcello di s. antonio'. tarchetti
[almu- gavero], per nome porcello, d'un fendente di squarcina tagliava
nomi, 13-5: nel secondo era un porcello domestico, / di quei che vanno
cento pani, un castrato et un porcello e bevete una orna di vino.
gli uomini... sono uno più porcello dell'altro... » (elsa
in un paiuol come si fa al porcello. aretino, vi-130: che scudelle male
grado, il quale con ruti da porcello fece una pifferata per mezz'ora a un
grado, il quale con ruti da porcello fece una pifferata per mezz'ora a un
biacca. porcàcchio, sm. porcello. -anche come ingiuria scherzosa.
, femm. di porcellus (v. porcello). porcèlla2, sf. edil
. dal lat. porcellus (v. porcello), per calco del gr
che ha le caratteristiche di un porcello. -al figur.: vizioso,
porcelletto. = dimin. di porcello; per i n. 3, 4
di area tose., deriv. da porcello; è registr. dal d.
bambino sudicio. = dimin. di porcello. porcellino2, agg. che si
cagnolino. = deriv. da porcello. porcèllo (ant. porcièlló
santa femmina, vedendo passare per via un porcello, disse al diavolo: esci di
: esci di costui ed entra in quel porcello. nuovi testi fiorentini, 258:
, de'quali danari si conperoe uno porcello serbatoio, che 'l tene per l'ano
faccia de'denari che. ssi faranno del porcello. erbolario volgare, 1-64: el
provata che, dandoloa a bevere al porcello per molti giorni e manzando lo ditto porcello
porcello per molti giorni e manzando lo ditto porcello, si trova pochissima spiengia. bracciolini
, ii-43: la vecchia dice del suo porcello che « ha più giudizio di un
un paiuol, come si fa al porcello. tassoni, 3-46: eran ducento
/ come troia che perso abbia un porcello / contro di solimena s'inaspriva.
-il nostro dei mugnai, quel del porcello, quello sull'acqua e sul fuoco
a ogni modo, e che tu diventi porcello del nostro guattero, in un altro
, vale a dire da buon porcello, perciò non mi fu difficile da superare
dio lodato, sete un bel porcello. -chi è sudicio o trascurato
prosa? 3. ant. porcello marino: focena, marsuino. g
danubio se caccia fora multo simile al porcello marino. domenichi [plinio],
si cava un pesce molto simile al porcello marino. 4. prov.
343: tondi l'agnello e lascia il porcello. 5. dimin.
inverecondo. = acer, di porcello. porcellonésco, agg. (
, dimin. di porcellus (v. porcello), con allusione allo stridìo simile
d'una tro- ya, d'uno porcello de presso d'uno centonaio. machiavelli,
sacchetti, 101: se c'è il porcello, ancor faccia « truin », /
chissà quali 'segreti 'da collegiale porcello. 4. econ. guadagnato
ferita / mortai sentendo, il misero porcello / con le strida le stelle e
la ferita / mortai sentendo il misero porcello / con le strida le stelle e con
quarto grado, il quale con rati da porcello fece una pifferata per mezz'ora a
. salvatóio, sm. ant. porcello destinato all'allevamento almeno per un anno
/ che dixe lo lovo a lo porcello. sermini, 4: ricevetti una
comp. dall'imp. di scorticare e porcello (v.). paglia e messa
delxxx, de'quali danari si conperoe uno porcello serbatoio, nome serbico, e forse,
, 15-32: se uno gli è un porcello bono d'imba- sciatore o di memoratore
na, di carpire quattro coste di porcello. tramater [s. v.]
brera, 4-21: tenevano per loro il porcello meno svogliato sul truogolo e seguitavano a
. e. gadda, 11-45: il porcello, dallo stabbio, avrebbe grugnito nel
alla tibettana, vale a dire da buon porcello. -farsi stomaco: disgustarsi,
, ai oca, di anatra, di porcello. magalotti, 9-1-254: vorrei fare
: tondi l'agnello, e lascia il porcello. = voce dotta, lat.
. nien, 3-242: 'trogolo': porcello, sudicio, sporco. dal trogolo
in geladina; di carpire quattro coste di porcello o un groppone di vitello, e
sacchetti, 101: se c'è il porcello, ancor faccia 'train', / se c'
la sarà mai puttana viddio. egloga del porcello, 8: lo'vidie,
. da porcellana. porcellare { porcello), intr. amoreggiare, scambiarsi effusioni
in sagrestia. = denom. da porcello. porcellerìa, sf. atto,
monik ». = deriv. da porcello. porcellonata, sf. azione