porco, con suff. dimin. porcàccio (ant. porcazo, letter. porcazzo
, poggetto; 'verrone': un porcàccio. 2. figur. uomo
se tu stai a vedere / questo porcàccio disoluto e strano, / spesso 'l
franco, 1-33: sile, / porcàccio tristo, scrivi del porcile. folengo
? aretino, 20-243: intanto il porcàccio la stiracchia fino al ceppo di un
strozzi, 1-172: non voglio che questo porcàccio / di pachirotto, che ne vien
193: o ti venga il cancaro, porcàccio! mira come tu m'hai concio
crepare! fagiuoli, vi-61: un porcàccio vestir porpora e bisso / vidi.
vidi. forteguerri, 28-99: ride il porcàccio, e fa la faccia rossa.
come ei faceva, essendo veramente un porcàccio: della voracità ed insaziabilità del quale
». = acer, di porcàccio, con sovrapposizione di sporcaccione (v