occhi interroga. / -le campane del popol d'italia sono: a la morte /
biasimo chi infastidito dell'abitanza del natio popol greco, ne vuotasse la città e la
da acciottolare. accipìcchia, inter. popol. forma eufemistica per accidenti.
stretto / e più calcato insieme il popol franco; / miete i vili e i
: padre e signor, s'al popol tuo piovesti / già le dolci rugiade entro
1-37: e dell'ondoso mondo / al popol nota- tore / con amo adescatóre /
disus. aereonàutica), sf. (popol. areonàutica). arte e tecnica
'), ridottosi ben presto alla forma popol. ficcare (cfr. ficcare
palazzo rifulge. multi forme / popol di servi baldanzosamente / sale, scende,
fiume. varano, 1-7: il popol, ingombrando i patrii colli, / folto
tratto vide tempo ed agio, / il popol ragunò tutto al palagio. annotazioni sul
aguro), sf. ant. e popol. augurio, auspicio; scaramanzia.
agurare, tr. ant. e popol. augurare, presagire. = lat
class, augurare) ', forma popol. (come 'ascoltare 'da 1
agùrio, sm. ant. e popol. presagio, auspicio. fazio,
madri. campanella, 853: taccia il popol moresco, che non vuole / udir
aldace, agg. ant. e popol. audace. - anche superi.
aldaceménte, avv. ant. e popol. audace mente.
aldàcia, sf. ant. e popol. audacia. cellini, 2-83 (
aidire, tr. ant. e popol. udire. guittone, 3-12:
alditóre, sm. ant. e popol. auditore, uditore, ascoltatore
da augurium), con il comune fenomeno popol. di al-per au- (come 4
. = lat. unicornis con alterazione popol. (cfr. piemontese alicorn '
aliménto2, sm. ant. e popol. elemento. latini, i-813
aretino, iii-219: e tu, popol concorso ad ascoltare / il comune contento,
= da autore con la consueta alternanza popol. di aue al- (cfr.
(de), con la consueta alternanza popol. di au-in al-ma anche con un
voi altri, miei figli, al popol tòsco / lieti volgete le trionfanti ale.
trarca, 53-27: che se 'l popol di marte / devesse al proprio onor
bollore al brodo. -disus. popol. rubare. sassetti, 55:
'amaro * (secondo l'etimologia popol.), forse da ima radice mediterranea
sotto il bel piè ridea / tutto il popol de'fiori, / e sì come
o in amboro. = forma popol. di ambo, e ambodue (forse
lippi, 2-36: che per veder il popol vi s'ammazza. 9
valea il ben governare. = pronunzia popol. di àncora', lat. mediev.
come sembra più probabile, dal lat. popol. * andagine, forse alterazione di
galee provenzali. fazio, i-2-41: il popol tuo del mare a pie'traesti /
sotto il bel piè ridea / tutto il popol de'fiori, / e sì come
consiglio all'arco; / ma il popol tuo l'ha in sommo della bocca.
carri; / ma il tuo trionfo, popol d'italia. idem, 997: la
non ti tocca, / mercè del popol tuo che si argomenta. g. villani
verso, / degl'itali aristarchi il popol manda. = da aristarco di samotracia
/ come fuor de le stanze il popol moro / davanti al re agramante ha
lat. arra (plinio), forma popol. per arràbó -snis, dal gr
11-40: ma sin da'merli il popol il difende [il muro] / con
sm. (femm. -trice; popol. arringadòre). chi arringa,
simo. arrischiare (tose, arrisicare, popol. arristiare, ant. arriscare)
a intendere. 17. popol. avventare (una percossa).
xii), deriv. dal lat. popol. arrosare (da ros roris *
al trono asceso, / lieto il popol può far di savie leggi. ascèsso
seme, / per più dolor, del popol senza legge, / al qual,
attinentia. attìngere (tose, e popol. attìgnere), tr. [attingo
augelletti. = lat. tardo e popol. aucèllus, da avicèllus, dimin.
è il re, ch'armato il popol suo circonda. = voce dotta,
e'sarà ver d'avanzo: voce di popol, voce del signore. v.
riprovato un bruscolino, / che il popol ne fa poi suo badalucco. machiavelli,
badalucco / dive- nut'oggi, il popol vi si getta / qualor da qualcun altro
delli gran baiatri. = per dissimilazione popol. da bàratro (d'area tose.
cavallo; / quivi era tutto il popol saracino, / e non potemo tanto contrastallo
si fa tomiamento, / e 'l popol tutto stava a baloccare, / giunse in
è rubello, / o dottasi che 'l popol noi ne cacci? g. villani,
- anche barabasso. = forma popol. da verbascum (cfr. tasso barbasso
distingue / questo baratro e 'l popol ch'e'possiede. landino, 87 [
ch'ebber sì chiara palma / del barbarico popol d'oriente, / allor che sì
venuto, / e di fiorenza in popol giusto e sano, / di che
), sm. ant. e popol. basilisco. iacopone, 8-2:
luca pulci, 3-78: con trentamila del popol troiano, / e tutti bellicosi vo'
più legittimarla. giusti, 2-288: o popol vero, o d'opre e di
panzini, iv-62: bastian cuntrari, popol. detto nelle terre subalpine di persona
convenuto. carducci, 514: ma il popol è, ben lo sapete, un
un bruscolino, / che il popol ne fa poi suo badalucco. idem,
beìbile, agg. ant. popol. bevibile. b. corsini
beitóre, sm. ant. popol. bevitore. crescenzi volgar.
: bello mio. - locuz. popol. bello di mamma. de sanctis
benzina apollinea della spensieratezza. 2. popol. vino. = voce scient.
momento che spara. 2. popol. oste (cfr. benzina, n
, / qui t'ho chiamato, o popol mio cornuto. -lasciarsi portar via
sm. (femm. -trice; popol. -a). chi ha il malcostume
= deriv. da bevere (nell'uso popol. e tose, anche beòta);
o biàscica, sf. dial. e popol. bava; saliva che si
maggior tristizia / fosse in egina il popol tutto infermo, / quando fu l'
). = = denom. popol. toscana, deriv da bigio, per
, per il colore: è denom. popol. toscana (specie in val
lat. mediev. bilia, lat. popol. * bilia (di origine celtica
o madre alma, o parenti / del popol nostro, in su 'l bimare lido
molta resistenza alla fatica. -dial. popol. farci la birra: non sapere che
etimo incerto. bischerume, sm. popol. accozzaglia di stupidi.
consiglio all'arco; / ma il popol tuo l'ha in sommo della bocca.
14-18: finite le parole, il popol tutto / cominciava a gridare a una
il carro il ribaldo, / il popol grida intorno: « muoia, muoia!
boliarius. boiata, sf. popol. azione, comportamento da furfante.
. boieria, sf. popol. azione da furfante; boiata.
/ d'impiastri e di sciroppi a un popol sano: / ecco di posta lo
, cent., 32-39: il popol di firenze poiché giano / ci fu cacciato
facile e legiero / cacciar soletto quel popol codardo; / ché tutti insieme,
come / gli epici canti del tuo popol bravo, / scendono i fiumi.
facevate. tommaseo, i-76: ahi popol mercante ed artier, / briaco di grossi
cavalli al drappo d'oro / tra 'l popol ch'è diviso in doppia lista,
le minestre. brògio, agg. popol. ant. sciocco, balordo.
cantanti, questo che ella chiamava un popol di morti, questo brulicame di vermi sfavillanti
sia riprovato un bruscolino, / che il popol ne fa poi suo badalucco. buonarroti
bucacuòri, sm. e f. popol. rubacuori. = comp.
] la buccia un po'dura / del popol di marte. de amicis, i-469
buffóne3, sm. agric. popol. malattia del frumento detta comunemente carie
., 3-69: ancora era quel popol di lontano, / i'dico dopo i
. manzoni, 15: langue il popol per fame, e grida: « pane
= deriv. dal lat. bùtùrum variante popol. di bùtyrum, dal gr.
cacacciano, sm. ant. popol. uomo che non è buono a
. cacalòcchio, inter. ant. popol. esclamazione di stupore. gr
(cacaségo), inter. ant. popol. esclamazione di stupore.
dischiuso è per tutti. / al popol d'italia chi un calcio vuol dar?
della terra partissi, / tanto che 'l popol comincia a star saldo. sannazaro,
case ghibelline / trattar, che 'l popol fosse guasto e rotto / a caldo
1075 • * milanesi, fratelli, popol mio! / vi sovvien * dice alberto
di calende, / rivolge l'occhio al popol delle navi. -n o
(lat. conucola e la forma popol. * colucula). calodermìa,
ed han corazze. 6. popol. camice. pavese, 1-139:
cui fare, al cui dire / lo popol disviato si raccorse. g.
; noi pensi? or cessa; il popol tutto / a nostre grida accorrerà:
cancaro), sm. ant. e popol. cancro. -per estens.
più volentieri. 3. popol. canto modulato a piena gola, con
come, gli epici canti del tuo popol bravo, i scendono i fiumi.
, i-357: della cerulea dori il popol muto / posa le membra entro l'
. cabellera. capellina, sf. popol. crosta lattea. = deriv
caporèci, avv. dial. e popol. nella locuz. avveri).:
cappachióne, sm. ant. e popol. uomo ottuso e ostinato, testone
. volg. * cappo -onis, forma popol. per capo -onis, che
per ogni verso. 4. popol. il diavolo (sotto l'aspetto del
lat. cathedra, attraverso la forma popol. catecra, per dissimilazione (docum.
mod. carreau): dal lat. popol. * quadrellus, deriv. da
tresca col baccelliere. = corruzione popol. di cafarnao (v.).
. carognata, sf. popol. azione abietta, da persona
sf. (plur. -sce). popol. acacia. papini [accademia]
= da una forma del lat. popol. * catafalicum, comp. dal
proverbio. = dal lat. popol. * catalectus (formato dal gr.
= forse da una forma del lat. popol. * cavaneum, deriv. da
, 1075: « milanesi, fratelli, popol mio! / vi sovvien » dice
avverrà, che in pace / il buon popol di cristo unqua si veda, /
cavalli di frisia. 7. popol. cavallo d'acciaio: la bicicletta.
d'acciaio ». 8. popol. cavallo delle fate: il grillo.
fate: il grillo. 9. popol. cavallo delle streghe: la mantide
altra forza atterra, / d'un popol di formiche i dolci alberghi, /
appunto degli uomini. 3. popol.: a indicare cosa da nulla,
cedróne1, sm. ornit. popol. urogallo, gallo cedrone (
trombe fanno; / cennan che il popol taccia; / parlano. pascoli, 444
centonervia. centino, sm. popol. moneta da un centesimo.
avverrà ch'in pace / il buon popol di cristo unqua si veda, / e
femm. -trice; ant. e popol. -tóra). chi cerca, ricerca
cavallo; / quivi era tutto il popol saracino. tasso, 7-108: ma contra
; noi pensi? or cessa; il popol tutto / a nostre grida accorrerà:
, / con cui de tacque il popol muto inganna. magalotti, 20-46: a
lo comune incarco; / ma il popol tuo sollecito risponde / sanza chiamare,
militari o sieno chiesolastici! = deformazione popol. di ecclesiastico. chièsta,
/ il chiuso de le strade al popol franco. jahier, 85: qualche
, cent., 32-39: il popol di firenze, poi che giano / ci
. 2. per estens. popol. sigaretta. pavese, 1-55:
cingolo militare. carducci, 882: il popol latino si cinse / su l'austria
e così via, oppure anche (ma popol.) cinquecentunesimo, cinquecentoduesimo, e
sf. (plur. -cé). popol. poppa, mammella; il latte
), intr. [ciòccio). popol. poppare. 2.
cióncio, sm. ant. e popol. deretano. aretino, 8-291
. / per un di quei del popol circonciso. sarpi, i-390: se li
paglia, / circoncisi, marran, popol immondo. marino, vii-570: quindi
i ciuchi. ciucca, sf. popol. storditezza; ebbrezza, sbornia.
da ciucciare. ciùccio2, sm. popol. asino, ciuco, somaro.
formazione espressiva. ciuccióso, agg. popol. vischioso, dolciastro, che si
ciuciare, intr. [ciucio). popol. sibilare, fischiare per disapprovazione.
». ciuciata, sf. popol. sibilo, fischio. -per estens
, scherno. ciucio, sm. popol. sibilìo prolungato e continuo. faldella
e guerra e morte / porta al popol pigmeo. pascoli, 764: la porta
mondo ancor possi ritrarlo, / il popol verso lui fu clementissimo / e nel sepulcro
cocoi. cocòia, inter. popol. ant. esprime stupore doloroso,
». cocorita, sf. popol. pappagallo di piccole e graziose dimensioni
animali, / tragga novella circe il popol pazzo. g. gozzi, 1-286
frate. colazióne (disus. e popol. colezióne; ant. collazióne,
diverso. manzoni, 9: e il popol reverente a lor [ai druidi]
canto [il morto] / finché 'l popol gli faccia una colletta, / e
non vedeva malizia. = voce popol. composta da collo e torto (per
, 1-178: quando pilato intese il popol giudo / fe'ad iesù spogliar le vestimenta
sorella mia. -colpo apoplettico (popol. colpo d'accidente; anche soltanto
un popolo ignorante; / e il popol colto, che tropp'alto scorge, /
siede, / quella città già sì di popol piena. / la popolata, qual
di fatai valore / surse d'un popol combattente al grido. alvaro, 7-254
commetto / che non s'offenda il popol tuo cristiano. bruno, 50: a
. compattata, sf. neol. popol. partecipazione a un film in qualità
servire. compatriòta e compatriòtta (popol. compatriòt [{ o) f sm
era venuto, / e di fiorenza in popol giusto e sano, / di che
lo comune incarco; / ma il popol tuo soffici to risponde / sanza chiamare,
andiam per la comune, / e il popol faccia pur quel che gli pare.
aretino, iii-219: e tu, popol concorso ad ascoltare / il comune contento
. pascoli, i-472: il 'popol morto 'che si mise dietro mazzini,
quello / ch'avea condotto là quel popol fello. boiardo, 2-2-49: la notte
signor non lice: / abbia il popol confini; a voi natura / donò senza
pesci. -in confronto di (popol. anche confronto a), in
accampato essercito ritira, / ed al popol fellone e contumace / perdonando il fallir dona
1075: « milanesi, fratelli, popol mio! / vi sowien >• dice alberto
o italiani, o fratelli, o popol mio, / leviam! d'annunzio,
alle più anguste cose / questa d'un popol re nobil favella / darà sul labbro
tali regole che lo contradistinguessero totalmente dal popol basso. giulianelli, 1-126: mi fo
alba / convocato ho nel fóro il popol tutto. cuoco, 1-225: una
arcita stato / da molti re e popol copioso. capellano volgar., i-25:
senz'altra forza atterra, / d'un popol di formiche i dolci alberghi, /
'conduco '). coregono (popol. coregóne), sm. ittiol.
come veduto / fu da lunge venirne il popol franco; / e fece anch'ei
acque sii tu contro i nemici / del popol tuo. nievo, 244: la
turbare / l'aria per modo tra 'l popol cristiano, / ch'ad uno ad
terrore e di corruccio / qui su 'l popol di ferruccio / un d'asburgo regnerà
e abbassare. 6. popol. cosce di donna, cosce di monacai
adirandosi colla serva 'ser lucemier del popol verdemezzo '. = acer, di
v.). crepacuòre (popol. crepacòre), sm. dolore
di crescere e da core, variante popol. o poet. di cuore.
deriv. da crisantemo. crilantèmo (popol. grisantèmo; anche crisàntemo),
delle intimità. crogiolare (popol. tose, grogiolare), tr.
di crogiolare), agg. (popol. tose, grogiolato). cotto lentamente
del dio che perdona, / infra un popol ricinto di spie, / fra una
e sm. (femm. -trice, popol. -tòro). chi cuce,
23. dimin. cuffiétta, cuffiettina (popol. scuffiétta): piccola cuffia.
. -cuffiòtto, sm. (popol. scuffiòtto): cuffia piccola e
. e spreg. cuffierèlla, cuffiarèlla (popol. scuffiar élla). piccolomini
. cuffióna, cuffióne, sm. (popol. scuffióna, scuffìóne): ampia
paladini... / che liberare il popol da martore / per questa fera,
rucellai, 659: in un punto il popol senza legge / rompe la fede e
. da cunzia. cuòcere (popol. còcere), tr. (cuòcio
, crosta '. cuòre (popol. e letter. còre, ant.
170. pananti, i-254: nel mio popol già son, nella mia cura.
. tassoni, 1-56: i cursori del popol con le mazze / facevan ritirar le
sii tu contro i nemici / del popol tuo. berchet, 18: quando al
cochlearium); ma presuppone una forma popol. * cocilarium e * cocilerium (
vituperati! - / disse agricane - popol da niente. savonarola, 5-ii-41: tu
loro fede, io lo disperderò del popol suo. petrarca, vi-1-99: avrà gran
varie sorti, / in cui diceva 'l popol: dàlie dàlie. lalli, 2-15:
stava davante / in- genocchiata col suo popol rio; / ma lui de italia avea
a la folla anch'io / del popol penetrar che a lei dintorno / piagne
perenne / d'ogni parte abbondava al popol folto / de'cittadini, e fea belle
il morbo] in oriente il folto / popol che noi chiamiam barbaro e rude;
il frammette / a 'dèmos 'popol, fa 'demiós ', ch'è
morbo] in oriente il folto / popol che noi chiamiam barbaro e rude; /
gli anni? tassoni, 2-5: il popol nostro è un popol del demonio,
, 2-5: il popol nostro è un popol del demonio, / che non si
pochi potentissimi; e calcava / il popol denudato; e di sue spoglie /
pulci, 4-59: era a vedere il popol saracino, / chi in sulle mura
/ non faranno partito ed inimico / popol nessuno: carità li strinse / d'
, come / gli epici canti del tuo popol bravo, / scendono i fiumi.
, impetuoso fiume, / il gran popol da destra e da sinistra, / irresi-
fido gallicano, / domator del superbo popol fèro; / ben sia tornata la mia
nuova generazione ed il problema morale del popol nostro. nievo, 166: costui
sotto il bel piè ridea / tutto il popol de'fiori, / e sì come
per modo dipignere, / che il popol n'ebbe un tempo espettazione. straparola,
bello, / o dottasi che 'l popol noi ne cacci? novellino, 23
: qui t'ho chiamato, o popol mio cornuto [parla pluto], /
'l gran diavolo addosso, / senza il popol ch'ha seco folto e grosso.
qui scritto vedi, / e 'l popol, che sofferse tal difetto. andrea da
: padre e signor, s'al popol tuo piovesti / già le dolci rugiade entro
più anguste cose / questa d'un popol re nobil favella / darà sul labbro tuo
non ti tocca, mercé del popol tuo che si argomenta. ottimo, ii-87
: la terra / vota è di popol tutta, in tal tumulto / fuggitosi
esempio di costumi / buoni ed al popol grati, / a raffrenare il popol?
al popol grati, / a raffrenare il popol? colletta, 2-i-378: il processo
dei stanno e le leggi / del popol nostro. de sanctis, 11-319: gli
per modo dipignere, / che il popol n'ebbe un tempo espettazione. g.
vita per modo dipignere, / che il popol n'ebbe un tempo espettazione.
torini, 376: pe'peccati del popol dio permette / signoria a'malvagi in
da'cadmei / solchi emerse di prodi un popol diro, / sé medesmo distrusse,
/ solean essere vedute / consolando il popol tuo / co'fastigi singolari, /
boccaccio, iii-1-110: chi 'l nostro popol uccide e discaccia / dalle sue terre,
stabil polverio / si discemea de'granchi il popol duro, / che quetamente e senza
dischiuso è per tutti. / al popol d'italia chi un calcio vuol dar
/ di spose, di vergini un popol devoto. 7. far scemare
gl'illustri, fonte / onde nel popol poi discorre il vizio. 4
senz'altra forza atterra, / d'un popol di formiche i dolci alberghi, /
disgradare2). disgraziare2, tr. popol. ant. ringraziare. commedia di
promesse / e che molte fra il popol saracino / n'avea lasciate vedove e dismesse
sostant. dispèra, sf. popol. disperazione. monte, ii-382
. tasso, 13-64: il buon popol fedel, già disperato / di vittoria,
e di pianti / sei fatto, al popol vile anche in dispetto. baldini,
avvilito popolo / fece ad un tratto un popol di giganti. moravia, xiii-327:
ii-1016: dell'api / l'industrioso popol ronzando / gira di fiore in fior
; / e qual prema, qual popol dissolva / sta librando con empio saper
ben distingue / questo baratro e 'l popol ch'e'possiede. petrarca, iv-3-55:
vostro munto. tasso, 9-51: il popol di gesù, dietro a tal guida
vid'io glorioso / e giusto il popol suo, tanto che 'l giglio /
tiranna, e poco cara / al popol suo, diviso in parti e 'n sette
. maffei, 321: divorator del popol sei, / perché su gente vii regni
ragion che ricevuto / non entro il popol fu dal saggio duce, / per darne
e fido gallicano, / domator del superbo popol fèro. guicciardini, iii-382: aggiunse
purg., 3-68: ancora era quel popol di lontano, / i'dico dopo
ant. doppoiché), dopo che (popol. dopodiché): da quando;
miei patemi lochi: / nel mio popol già son, nella mia cura; /
rubello, / o dottasi che '1 popol noi ne cacci? libro di sydrac
a dottrina, / e a questo popol gratti sì la rogna, / che 'l
fatai valore / surse d'un popol combattente al grido. idem, iii-12-165:
: / qui santa e madre al popol tuo ti mostra: / né a danno
e case ghibelline / trattar che 'l popol fosse guasto. s. agostino volgar.
peggio che gente ebrea / el cristian popol oggi è diventato. ariosto, 14-
1-650: entrambi al pari / il popol nostro, il nostro re, l'eccelso
. tasso, 11-77: conosce il popol suo l'altera voce / e 'l
ozio. eclissare (ant. e popol. ecclissare), tr. oscurare
agg. (ant. e popol. ecclissato). oscurato nell'eclissi.
plur. o neutro, o popol. tose, usati solo davanti a
, r \ negli altri casi l'uso popol. tose, preferisce la forma con
viva nel linguaggio letterario e in quello popol. tose.; è sempre riferito
. giusti, 4-i-113: eh! un popol di scettici / non piange disgrazie,
profonde / fosse del sangue empir del popol mio. garzoni, 1-804: non
la confusion lontana sia, / perché il popol ne sia lieto e contento, /
come / gli epici canti del tuo popol bravo, / scendono i fiumi. deledda
virtù vitale. = variante popol. di epitema. epittimare, tr
l'altra di erbaluce. = rifacimento popol. con erba di un precedente albaluce.
, iv-2-53: in abito diversa, in popol folta / fu quella schiera; e
verità cristiana. pulci, 15-m: quel popol saracino, /... era
. folengo, ii-40: teneva il popol fuor del tempio escluso. berni,
per modo dipignere, / che il popol n'ebbe un tempo espettazione. guicciardini
de'romani, e quegli de'congiurati al popol romano. m. adriani, 1-19
rechi pur io! ». ma il popol dice: / « fia meglio i
(letter. o region. està, popol. istate, state, estade)
/ squallidi oppressi estenuati volti / di popol rio codardo e insanguinato. tommaseo,
abbandonò la lega ». / il popol grida: « l'esterminio a como!
primi del concilio ed estimati / da popol giusti e d'onorato nome / a
. leopardi, 231: come il popol giudeo, che mal s'adatta, /
evviva la piazza vicina / al principe col popol ricongiunto, / all'italia e alla
/ e facendo a quel puzzo il popol ala, / il portar due facchini a
faccialèi, sm. e f. popol. chi per timore di assumersi responsabilità
speranze. cieco, 9-5: o popol d'error carco, / come oggi falliran
in quel fumo forse la voce del popol romano. baretti, 1-308: statti
, sacerdoti e farisei / vedendo il popol drieto a me venire / faran concilio con
fame. monti, x-2-23: vóta il popol per fame avea la vena; /
fa lecito ciocché è utile. il popol basso la direbbe fantinerìa. p. segni
un bel fameccio! = variante popol. di farnetico2. farnesìa (
e sm. (femm. -trice, popol. -torà). che resiste e
: facea risonare delle vostre / popol, però che suol sempre mai più /
2-119: 0 te felice allor, popol di marte, / ch'a tu per
re veramente, ma fattore / del popol che gli è dato a governare. botta
: ben veggio or sì come al popol tutto / favola fui gran tempo,
b. tasso, 1-6-68: il popol grida, e da logge e da
fede. alfieri, 1-808: il popol giusto / di roma osserva ogni diritto:
... /... il popol giusto / riverenza qui serba, e
. tansillo, 90: il buon popol di marte... / l'insegne
molti / tristi e miseri tutti, un popol fanno / lieto e felice. piovene
fuggitivi / e sostenne il furor del popol fello. 3. che tradisce
, / per le man di quel popol fraudolente / per lo peccato del primo
l'ardente vertù manca, e 'l popol cresce, / onde si fan le parti
, come suol di molte / mosche un popol diverso. pirandello, 6-51: la
, 156: pane e feste tengon il popol quieto. -per i poltroni
del giorno splendere, / e 'l popol tieni in moto e in gozzoviglia:
, fiaccato ha il braccio / del popol suo. montale, 3-205: era cominciato
, / per più dolor, del popol senza legge, / al qual, come
fitta negli occhi. = voce popol., dal lat. volgare * vìcata
fiato2. fiatóne, sm. popol. difficoltà di respiro, respiro grosso
curava men d'un fico / il popol, tant'era ardito e valente, /
mostrò sua deitate / verso quello infinito / popol roman ardito / e 'l fiesolano
/ dicendo, e'chiama elia, quel popol rio, / perché l'aiuti,
i-1-15: per mezzo vassi / del popol folto e dell'armate file. alfieri
e sm. (femm. -trice; popol. -tòrci). che fila,
e i compartimenti. 8. popol. plica cutanea o mucosa che unisce
più fil di ferro, fildiferro, popol. anche fildiferri, plur.; filo
vita per modo dipignere, / che il popol n'ebbe un tempo espettazione.
-anche: codone. fischiare (popol. tose, fistiare), intr.
». fischiarèua (fischierèlla; popol. tose, fistierèlla), sf
. da fischiare. fischiata (popol. tose, fistiata), sf.
deriv. da fischiare. fischiatóre (popol. tose, fistiatóre), agg.
da fischiare. fischi atura (popol. tose, fistiatura), sf.
. da fischiettare. fischiétto (popol. tose, fistiétto), sm.
col suffisso strumentale. fischio (popol. tose, fìstio), sm.
. di fischione. fischióne (popol. tose, fistióne), sm.
.). fisicoso, agg. popol. che tende a sottilizzare troppo;
corso umberto ». = forma popol. per affittacamere. fittàglia,
come / gli epici canti del tuo popol bravo, / scendono i fiumi. pascoli
flagellante. flagellare (ant. e popol. fragellare), tr. { fla
, agg. (ant. e popol. fragellato). percosso con il flagello
sorti irretrattabili non volge, / del popol flagellato / ogni gemito tace. pallavicino
. flagellazióne (ant. e popol. fragellazióne), sf.
sparge in suon canoro / il popol fido, e 'l petto a sé percote
risale al 1290; nel fr. popol. flemme, di genere femminile, nel
, agg. (ant. e popol. / ménte; superi, fluentissimo)
fìssa ed asciuga, / e 'l popol suo fa navigar pedestre. bergantini, 67
in tu la veste. = forma popol. di faldiglia (v.).
: già in folla riede / fiero il popol nel fòro: in lui ti affida
volle, / celò corbante a tutto il popol folle. ariosto, 28-99: ella
, ii-130: v'annunzio ch'ad un popol di fé manco / van è
unificarsi. berchet, 99: un popol diviso per sette destini, / in sette
retriva e forcaiuola. 3. popol. scolaro o studente che si assenta
forestièro { forestière, ant. e popol. forestèro, forestièri, forastièro
mie. 3. figur. popol. formicolio che si avverte in una
fui in babilonia: / formicar pare il popol, sì v'è spesso. passeroni
anguillara, 7-179'-ma quel che regge il popol formicino, / quasi la guerra addosso
). formicola, sf. popol. formica. bracciolini, 1-16-45
l'ardente vertù manca, e 'l popol cresce, / onde si fan le parti
formica. formicolàio, sm. popol. formicaio. salvini, v-481
da formicolare. formicolóne, sm. popol. formicone. soffici, v-2-562:
che si fare. = forma popol. per formidare. formidolóso,
pucci, cent., 66-57: il popol di roma, ciò sentendo,
». fortuna2, zool. popol. insetto innocuo (scw- tigera
spento: / proverrà con suo danno il popol strano / la forza e la virtù
altra forza atterra, / d'un popol di formiche i dolci alberghi /.
ii-196: ah quando / il mio popol vivea, fosca non era / l'alma
profonde / fosse del sangue empir del popol mio. b. corsini, 2-2:
cristo salvatore / per schermo del suo popol e franchezza. zucchetti, 63:
silenzioso franco di carta. 2. popol. lira italiana. -in senso generico:
. da frastornare. frastuòno (popol. frastòno; per idiotismo:
, e più lontano ancora / innumerabil popol di rane / sparger d'alto frastuono i
un altro frate. 12. popol. scaldaletto. 13. locuz.
, 1075: milanesi, fratelli, popol mio! / vi sovvien » dice alberto
e sm. (femm. -trice; popol. -tóra). letter. arciere
. freidolent. freddolina, sf. popol. colchico. albertazzi, 420:
furon fregi, / che sempre il popol veniva fregiando. 6. onore,
e privilegio, / avvegna che con popol si rauni / oggi colui che la
poeta nostro: * avvenga che col popol si rauni / oggi colui, che
principal chiesa di costantinopoli, quando il popol v'era più frequente, e avevano
gente vana? / disse pilato al popol che si frigge. / risposer: non
sm. (plur. -chi), popol. piagnucolio, lamentio stizzoso.
per nostro uso. 2. popol. frittura. = deriv. da
saggittari e frombatori / molestavano da lungi il popol franco. giulio strozzi, 15-58:
: ma dicoti di certo, o popol reo / che, essendo non men oggi
= voce toscana, deriv. per metatesi popol. da furlana, forma veneta per
e trovare assistenza. 3. popol. biacco. -in senso generico: serpente
grido, accorre in folla / il popol già. manzoni, 310: sopra i
l'are che fumano, / vedi il popol pio che a voi le infiora,
, sm. (femm. -trice; popol. -tòro). chi fuma abitualmente
veduto / fu da lunge venirne il popol franco. pirandello, ii-1-455: corse
dicea di morgante, / che 'l popol tutto correva a furore / abbracciar questo e
. s. bargagli, 31: il popol sanese molto più offeso veniva ed oppressato
uscio come te bandella. 3. popol. clitoride turgida, ingrossata. redi
mare. 8. astron. popol. gallinelle, pleiadi. baldi,
gallo '. gallina2, sf. popol. moneta fatta coniare nei valori di
gallinàccio2 (gallinazzo), sm. popol. tac chino.
7. al plur. astron. popol. le stelle che compongono l'ammasso
(plur. -ci). bot. popol. ant. salvia aromatica i cui
gallo4, sm. ant. e popol. solo nella locuz. a gallo
, escono a gallo. = forma popol. di a galla, forse per analogia
piri-piri ', ecc. = voce popol., deriv. da gambetto2.
sotto il bel piè ridea / tutto il popol de'fiori, / e sì come
, sf.). ornit. popol. nome comune di alcuni uccelli come
garòfano3, sm. zool. popol. garofano di mare: specie
. (femm. -a). popol. tipo particolare di pera della regione
). gàspero, sm. popol. tose. ladro (con spe
artigli. pulci, 28-12: il popol rugghia con molta tempesta, / e
. (manca il plur.). popol. scherz. carcere, prigione
. plur. medie. ant. e popol. orecchioni o parotite epidemica.
e fido, / replicato è dal popol tutto quanto / co'l geminato tuon,
lagnanza. marino, 358: del popol flagellato / ogni gemito tace. g
un nome gentilizio etrusco, per etimologia popol. accostata a gemère; cfr.
ed i voti crudeli / che il popol serra nel suo cuore amaro, /.
germanbòtta, sf. ornit. tose. popol. tufm'imbattei in cantari, un
. tassoni, germanése, agg. popol. germanico. -anche iv-2-132: questi sì
purg., 3-69: ancora era quel popol di lontano, / i'dico dopo
), sf. plur. popol. tose. ghiandole situate sotto il mento
e di stomaco. = forma allotropa popol. della forma dotta gianduia, glandola
(plur. m. -ci). popol. giacobino. la sferza
chalemins, accostato a giallo per etimologia popol. giallastro, agg. che tende
= accostato a giallo per etimologia popol. giallétti, sm. plur
= * da giallo, per etimologia popol. gialluto, agg. letter
. giambèrga, sf. popol. e dial. abito maschile di
dell'iniziale. giannèllo, sm. popol. baco delle ciliege. pascoli,
di giannetta1. giannino, sm. popol. baco delle ciliege, giannèllo.
seco un popol lungo e folto. pananti, ii-i7:
quanto economizzava. giusti, 4-i-113: un popol di scettici / non piange disgrazie,
sm. (femm. -trice; popol. -tóra). che gioca, che
: si vedea con amirazione di tutto il popol romano nelli scenichi giuochi sì propiamente e
fuoco, / ove più stretto il popol mio tapino / stava a gridar c'
buon grano. = lat. popol. iólium (sec. ix, nelle
correggiati, / rastri e crivelli il popol rusticale / ha in onor della dea
. davanzali, i-317: per degnità del popol romano s'usa negli annali scriver le
). giradito, sm. popol. patereccio. crusca [s
giravolta (ant. girvòlta; popol. giravòltola, sf.; ant
menzini, iii-120: per la di popol piena / ampia del mondo giri tonda
, 1-190: giunse al monte calvario il popol giudo. s. bernardino da
2. con valore attributivo. popol. scherz. prete giulio: prete
sanza consiglio all'arco; / ma il popol tuo l'ha in sommo della bocca
nequizia / di quella legge il cui popol usurpa, / per colpa de'pastor
uccisi, fieramonte, / e détti al popol tuo giusto martire. michelangelo, i-ii7
giusto4, prep. ant. e popol. secondo, conformemente a, dipendentemente
da gloriare. gloriapatri, sm. popol. la preghiera del gloria (v
gniaffe, gnaffé), in ter. popol. disus. in fede mia:
sm. (f. gnaffa). popol. disus. persona spregevole, birbante
gnudo, agg. ant. e popol. tose. nudo. angiolieri
una gobba. 4. popol. parte convessa del disco lunare,
una deformazione ossea (e nella credenza popol. si ritiene abbia la facoltà di
intersillabica. gògolo, sm. popol. tose. ant. rigogolo.
qual si tornò a roma cavaliere / del popol di firenze molto golfo. =
-iris * vomere '(l'alterazione popol. di vo-in go-si riscontra in parecchi
fiacchi, 104: conobbe il popol gonzo / che la bella campana ingannatrice
górra2, sf. ant. e popol. bot. vinco. crescenzi volgar
sf. guancia (ed è di uso popol. in to scana,
montare in sulla rota, / el popol fiorentin mi diè per gota; / ond'
oscuro. manzoni, 15: langue il popol per fame, e grida: «
e sm. (femm. -trice; popol. anche -tóra). che gracchia
grado. alfieri, 1-561: forse a popol ben servo è assai più a grado
gràius * greco adattamento antico di origine popol. del gr. ypatxó ^.
granbéstia { gran béstia), sf. popol. alce (le cui unghie erano
, cenere schietta. 7. popol. crampo. iacopone, 48-11:
gli acciai cementati. 6. popol. denaro, soldi. bozzati,
anche granòcchio, sm.). popol. ranocchia. saccenti, 1-1-105:
granocchiàia, sf. ornit. popol. airone rosso. tramater [
da grano. granóso3, agg. popol. ricco, danaroso.
/ qual vien da cava pietra il popol folto / de l'api, che o
: la legge, che fa il popol minuto / o 'l grasso, o insieme
abuso da prima ne'grandi e nel popol grasso. carducci, iii-11-5: nella
grattaculo, sm. bot. popol. frutto della rosellina di macchia o
. grattanàtiche, sm. invar. popol. muscolo dorsale. tommaseo [
maccheroni. 7. figur. popol. rubare. - anche assol.
12. rifl. figur. popol. stare in ozio, non far
gregge malnato, invan ti nome / popol. leopardi, 22-43: sprez- zator
empirà la greppia. 3. popol. l'ammasso stellare del presepe (
dalla foglia griccia. 2. popol. avaro, tirchio. - anche sostant
loro signore. pulci, 2-54: il popol tutto a un grido vi chiama.
laghi. guadagnoli, 1-ii-363: ii popol fiorentino / è tutto sottosopra e indaffarato /
bocca di susina abòsina / chiedeste a questo popol la limosina. boschini, 243:
grìnfia (grinfa), sf. popol. unghia, artiglio, granfia.
. grisantèmo, sm. bot. popol. crisantemo. targioni tozzetti,
deriv. deverb. da grullare, forma popol. e dial. per crollare (
cavedagna, raccostato a guadagnare per etimologia popol. guadagna2, sf. ant
un poco del feminile. = alterazione popol. del lat. vangelia per evangelia,
lat. aequalis, attraverso il deriv. popol. * aequalanus 4 che è alla
, sm. invar. bot. popol. semprevivo (sempervivum tectorum).
loco, / che strettamente oppugna il popol fero, / con tra tarme apparecchia e
, sm. e f. invar. popol. guastatore, sciupone, pasticcione
sm. (femm. -trice; popol. -torà). devastatore; atter-
imperla e bagna. 3. popol. tose. denaro. -venire la guazza
gufo2, sm. entomol. popol. farfalla dalle caratteristiche ali inferiori gialle
guine, avv. tose. popol. ant. qui. baldovini,
altri lo chiamano divetta. -variante popol. tose, di ligust [r]
o divino, entro alle tue convalli / popol di piante e di guizzanti accolto!
ignaro. ignaffo, sm. popol. ant. gnaffo. lorenzo
, i-2-15: da le mura superbe il popol folto / con luci di stupor fisse
di scriverli. alfieri, 1-813: popol, che solo alle tremende e sante
imbattersi. imbàttimo, sm. popol. ant. indugio, impedimento.
tr. (imbécchero). popol. tose. indurre una persona a compiere
l'arte d'imbeccherare e sommovere il popol minuto non è per ismettere. faldella
di imbecherare), agg. popol. tose. indotto, istigato ad agire
tr. (imbèrcio, imbèrci). popol. tose. cogliere, colpire,
non si chiama satollo, / e 'l popol rugghia con molta tempesta, / e
ministero gliela imbianca. 11. popol. ant. subornare, ingannare.
, sm. (femm. -trice, popol. -tóra). disus.
imbidonare, tr. (imbidóno). popol. neol. truffare, bidonare.
illativo. imbidonata, sf. popol. neol. bidonata. =
imbidonare. imbidonatura, sf. popol. neol. imbroglio, truffa.
sm. (femm. -trice, popol. anche -tóra). che imbratta.
. (imbriaco, imbriachi). popol. ubriacare. bencivenni [crusca
. (m'immaccàrió). popol. ant. installarsi in casa d'
.). immascherata, sf. popol. festa in maschera, mascherata.
pregno di mille strida ululo immenso / del popol tutto. foscolo, iv-373: la
v. colonna, i-223: il popol duro / quel divin parlar velato oscuro /
il tempio e l'ara e il popol tuo difendi. gnoli, 1-284:
odo. tasso, 17-14: il popol de l'egitto in ordin primo / fa
pulci, 27-267: tutto il popol: -crucifìggi! -grida; / altri
quella stecca / che impalar suole il popol de la mecca. — sollevare su
.). impaturniato, agg. popol. in preda al malumore o alla
tutto il vestito. 2. popol. applicare cerotti o pecetta. =
impestare, tr. { impósto). popol. appestare. -per estens.
, di impestare), agg. popol. colpito dalla peste (o, anche
, messag- giere e mandato del popol romano, non mi lascierai più
, sm. e f. invar. popol. persona inconcludente e confusionaria che inizia
. venat. impallinare. -per estens. popol.: colpire con un colpo d'
impippiare, tr. { impippio). popol. tose. im beccare
illativo. impippiata, sf. popol. tose. imbeccata. govoni
/ la buccia un po'dura / del popol di marte [corresse]. carducci
commendò rodipan questo concorde / voler del popol suo con molte lodi, / morte
, imprèstido), sm. popol. prestito. bembo, 10-ix-29
emproméssa), sf. ant. e popol. promessa. giamboni
), agg. ant. e popol. promesso. bibbia volgar.,
v. promettere). ant. e popol. promettere. matasala,
v.). prosciuttisci). popol. diventare magro, asciutto; improvare,
. (tose, impresciuttito). popol. diventato magro, asciutto;
ritrovato. leopardi, 34-206: d'un popol di formiche i dolci alberghi / cavati
iv-2-52: in abito diversa, in popol folta / fu quella schiera. s.
. inaldito, ant. e popol. inaudito. bianco da siena
. con la particella pronom. popol. accanirsi; arrabbiarsi, infuriarsi, stizzirsi
, di incagnare), agg. popol. adirato, arrabbiato, infuriato come un
. (m'incagnisco, vincagnisci). popol. adirarsi, arrabbiarsi, infuriarsi come
, di incagnire), agg. popol. adirato, arrabbiato, infuriato come un
assol. aretino, 14-42: il popol per le strade è corso, e incaica
incalorirsi. — in partic. popol.: infiammazione. c. mei
, sm. (femm. -trice; popol. -óra). nell'industria tessile
e sm. (femm. -trice; popol. -óra). che opera incantesimi
. intr. con la particella pronom. popol. impermalirsi, stizzirsi. tommaseo
testa degli alberi. 7. popol. impermalito, adirato, stizzito.
del basso loco. = voce popol. fiorentina, denom. da capperuccio (
. menzini, i-61: intanto il popol folto, / le illustri pompe a
incarco. alamanni, 5-76: il gran popol, che vien noioso e duro,
lo comune incarco; / ma il popol tuo sollicito risponde / sanza chiamare, e
e in sutri assediato / fu dal popol di roma, com'io incarto. idem
(isidoro), deformazione per etimologia popol. del classico inciins -èntis *
muscettola, i-357: della cerulea dori il popol muto / posa le membra entro l'
incomino in toro. 4. popol. venire meno agli impegni di fedeltà.
maggior rilievo). 4. popol. scherz. tradire il proprio coniuge,
incornutare, tr. ant. e popol. fare le corna, tradire il
e pio. pulci, 14-25: il popol lo voleva incoronare, / ma rinaldo
incoroniam le patere! 8. popol. tradire il proprio coniuge, commettere
indentro. indéntro (ant. e popol. indrénto), avv. disus.
valore illativo. indiascolato, agg. popol. tose. indiavolato. moniglia,
difficoltà di digestione. -per estens. popol.: scorpacciata. seneca volgar
, 52-64 (iv-253): distrugge il popol misero pagano. / chi fugge più
benedictus dominus deus israel'/ perché del popol della plebe sua / ha visitato e fatto
dottori gravissimi si cita, / d'ogni popol più rozzo e più milenso, /
, 1-2-256: ugual virtù ebbe il popol tutto di messina, due volte salvator della
infàmia2 (infama), sf. popol. tose. fama, voce diffusa
(infantiliòle), sf. plur. popol. convulsioni dell'infanzia. -in partic
rauco suono ed infelice / conobbe il popol gonzo / che la bella campana ingannatrice
maggior tristizia / fosse in egina il popol tutto infermo. petrarca, i-3-107:
gravissimi si cita, / d'ogni popol più rozzo e più melenso, / d'
mirarlo in fra gli strepiti / del popol lieto e infra gli scoppi e i soniti
libri. 7. tr. popol. seccare, importunare, infastidire.
ben sa quanta lo infrenar l'altero / popol di giuda altrui valse fatica. carducci
queste porte, / se a tutto il popol mio non date morte. buonarroti il
. alfieri, 9-89: perch'un popol mille antenne estolla, / cresce ei di
). ingranato5, agg. popol. ricco, danaroso. pasolini
ingrato e sconoscente e di durissima testa popol giudaico principale sedia si tenne, vivo
inguainare, tr. (inguaino, popol. inguàino). porre nella guaina
/ in questo santo giorno, al popol duro. serafino aquilano, 164: dille
favore, / n'è stato il fedel popol più deserto. tommaseo [s.
in lunga folla / correva ad inondare il popol santo / i portici del tempio.
gran nido garrulo inquieto / che fe'il popol roman più volte stracco. acciaiuoli,
inserimento fe'di duo popoli nimici un popol solo. leopardi, iii-22: converrà e
particella pronom. (insógno). popol. disus. fare sogni, sognare
. (dial. inzognato). popol. disus. sognato. -al figur
insónnio, insómnió), sm. popol. disus. sogno, visione. -al
polverìo / si discernea de'granchi il popol duro, / che quetamente e senza
). insteccolito, agg. popol. tose. smagrito. civinini
scolastica fermezza ». = variante popol. tose, di instruere.
di intabaccare1), agg. = voce popol. di etimologia incerta. michelstaedter,
. interèsse (ant. e popol. tose, interesso), sm.
w'interisco, t'interisti). popol. tose. irrigidirsi, diventare teso
di interi? e), agg. popol. tose. rigido, impettito,
liberar tal legge, né senato / o popol può voler quel che dissente. /
occhi interroga. / -le campane del popol d'italia sono: a la morte /
si raggira e vaga, / ma il popol che l'è intorno gliel contende;
di vivere amici han stabilito, / il popol non farà più contenzione / e sarà
(sec. x) di sviluppo popol. nell'ant. fr. entoschier,
trafatto), avv. ant. e popol. completamente, interamente, affatto.
, avv. ant. e popol. completamente, totalmente, interamente
, pratiche, e conobbi / nel popol mio, ne'sudditi, nel regno /
trovar rimedio 'gnuno. = corruzione popol. di idropico (v.).
, intr. (intrufolo). popol. frugare, rovistare per ogni dove
/ e d'ogn'intorno tanto il popol cresce / ch'ogni riparo invalido riesce.
s'armò d'asia e di libia il popol misto. b. corsini, 10-36:
.. possono formare e maturare un popol nascente; non potrebber ringiovenire una nazione
la punta in basso. — popol. fava inversa: fava grassa (v
mia corona, / gloria e trionfo del popol romano, / di cui la forza
, 4-375: per questo tutto '1 popol ritirato [si fu al castel,
alle dame, ai guerrieri e al popol folto. c. i. frugoni,
invia d'intorno al trono / tanto popol fedel, suppliche ascolta. goldoni,
. = voce dotta, lat. popol. involutare 'avvolgere '; nella
pucci, cent., 21-89: il popol corse con irate ciglia / contro a'
risipola (v.), var. popol. di erisipela (v.),
de'boschi un tempo ebbe dal fero / popol dell'istro e sacrifìci e culto;
prima guerra mondiale). 3. popol. nulla, niente. -del kaiser:
, 9-59: tutta rideva la di popol piena / ritonda piazza a si strano
con pietà guardate / le lagrime del popol doloroso, / che sol da voi riposo
forma di una goccia. 10. popol. lacrime di s. lorenzo: stelle
dialetti; sopravvive ancora talvolta nell'uso popol.; cfr. spagn. e portogh
seme, / per più dolor, del popol senza legge, / al qual come
indispettirsi. pagliaresi, xliii-62: al popol disse [pilato]:...
el giusto sangue! / udendo '1 popol ciò, forte ne langue.
corre via. 2. popol. lanugine prodotta dalla bava dei bachi
: mio nome è acete, e del popol tirreno / a memoria mi dier bassi
lanzi, per tener lontano / il popol, van battendo l'alabarda / su
piazza della signoria. 5. popol. brache di lanzo: varietà screziata
lapidación. làpide (ant. e popol. tose, làpita, làpida),
= deriv. dal lat. popol. * lappar e, di origine onomatopeica
b. giambullari, iii-592: ritorniamo al popol maladetto / barbaro ed arbo, che
carnevale / costei da parte eccelsa il popol folto / stassi a mirare in varie larve
poco pregiate. - per estens. popol.: pesce. g.
lasciapodére (làscia podére), sm. popol. tose. nella locuz. fare
, un lubrico concetto, / il popol si smascella dalle risa. giordani, ii-32
ammirare. 11. medie. popol. ant. infezione cutanea localizzata intorno
elettroni e protoni). 9. popol. radiografia. -fare le lastre a qualcuno
rinceppato starei male. 10. popol. denominazione di alcune bevande rinfrescanti o
monovalenti. lattiine1, sm. popol. eczema seborroico dei lattanti, crosta
lattóna, sf. bot. popol. pianta della famiglia crocifere, altrimenti
. di laudano-, cfr. fr. popol. lait d'dnon 'laudano '.
lavativo2, sm. medie. popol. operazione che consiste nell'introdurre nell'
e sm. (femm. -trice; popol. -tòro). che lava panni
sm. (femm. -trice; popol. -torà] ant. raro femm.
giogo indegno / dice aver tolto al gran popol di marte, / questa si vanti
, / per più dolor, del popol senza legge, / al qual come si
, / per più dolor, del popol senza legge, / al qual, come
leggiadria. leggiàio, sm. popol. spreg. uomo di legge,
(letter. leggiaiuòlo), agg. popol. cavilloso, puntiglioso, sofistico.
(femm. -trice; ant. e popol. -tóra, plur. -i)
erniaria 'nelle officine. 5. popol. efelide; lentiggine. g.
. da lenzuolo. lenzuòlo (popol. lenzòlo; ant. lenziuòlo, lanzuòlo
vivo, per lo più, nell'uso popol.). - anche sostant.
turistici. 8. scherz. popol. lingua latina (ed è corruzione
, in partic., in quello popol., il reclutamento dei coscritti per
che non levi ogni memoria di questo popol mio dalla terra. redi, 16-v-29:
, / per arme 'l prese contra 'l popol franco, / cacciato essendo, come
, / ordino e voglio che nel popol sia. - / a man levata il
sia. - / a man levata il popol dicea sì. d'annunzio, iii-2-151
tuo difetto sente e vede / il popol suo cercar l'altrui merzede? s.
venuto, / e di fiorenza in popol giusto e sano, / di che stupor
lascivo. bembo, 10-iv-102: il popol tutto, con licenziose voci e suoni
. bonichi, 128: elesse il popol uno / il più degno d'onore
limbello. limbiatina, sf. popol. strato sottile di sostanza spalmata;
spreg. -urne. liscivia (popol. lisciva', ant. lesela, usciva
cavalli al drappo d'oro / tra 'l popol, ch'è diviso in doppia lista
fino a lo stelvio / e il popol latino si cinse / su l'austria nugol
locustóne, sm. entom. popol. denominazione comune di alcune specie di
aferesi (e il termine, originariamente popol., è divenuto di uso letterario)
lombardèlla, sf. zool. popol. oca, della famiglia anatidi (
purg., 3-67: ancora era quel popol di lontano, / i'dico dopo
; / piange, savona, tu, popol loquente. anonimo fiorentino, iii-463:
su le rive / de'lotofàgi, un popol a cui cibo / è d'una
farlo con sicurezza. 9. popol. cappello allungato a due punte o
sola. 3. figur. popol. donna alta e magra, ossuta,
'lucemuccia '. 2. popol. carabiniere. migliorini, 637:
da lucerna. lucernóne, sm. popol. cappello a due punte
*. lùcia, sf. popol. tose. ubriacatura, sbornia.
. lucia. lucìa3, sf. popol. coccinella. -anche: lucciola.
). luciétta, sf. popol. cantaride, canterella. targioni
< lucignuòla), sf. tose. popol. luscengola. - anche: orbettino
, 5-43: balugante ode il suo popol che lugge, / e per dargli
orchestra a guisa di bilicato emicicro al popol dimostrare. paleotti, l-n-362: errarà
luogocòmodo [luogo-còmodo), sm. popol. latrina. - anche al figur
dallo spagn. lobagante, forse per deformazione popol. del lat. elephas -antis [
, sm. (femm. -trice; popol. -torà). chi lustra per
. = part. pres. popol. tose, di lustrare.
luccichio. lustrissimo, agg. popol. illustrissimo (e tal
macca (maca), sf. popol. grande abbondanza, gran quantità,
arborea. 5. medie. popol. febbre delle macerie: febbre dei
, iv-391: * la machiavellica '. popol., il giuoco, l'arte
nell'italia meridionale). 8. popol. tenutaria di una casa di tolleranza.
. numism. madonnino. 5. popol. e dial. nome di alcune specie
sughero. 20. ant. e popol. matrice, utero. -male della
meritamente onorata. -ant. e popol. cappelletta o edicola votiva, talora
/ che per diverse strade / verrà col popol d'asia empio e disposto / a
qual luce veste intorno, / qual popol denso ingombra / le vie, che in
di magnificenza. magnìfica, sf. popol. ant. canto ecclesiastico in lode
(plur. -ghi). ittiol. popol. rana pescatrice, coda di rospo
i miseri mortali, / e 'l buon popol fedel, già disperato / di vittoria
e sitibondi / suol far talvolta il popol senza legge / venir senza popone il
agg. (ant. e popol. tose, maladétto; dial. maladéto
. maledire (ant. e popol. tose, maladire; ant.
: imp. maledici', imperf. popol. maledivo, pass. rem. popol
popol. maledivo, pass. rem. popol. maledii, maledisti). augurare
non leggier cagione di mal fare al popol minuto sono le estreme necessità della vita,
maggior tristizia / fosse in egina il popol tutto infermo, / quando fu l'
, / anco uno smerdi, al popol mal menato / parrebbe un ciro, a
ogni parte, / de'cristiani e del popol mammalucco. berni, 169: questi
, / o quel che liberò il popol mancipio, / e tolse al capitolio sì-
manco3, avv. ant. e popol. meno; in minore quantità
avviva, in lento / sopore il popol torpe e avviasi a morte, / siccome
di mandolino. 2. figur. popol. sedere, deretano (in partic.
. mandritta (tose, manritta; popol. marritta), sf. la
di cattivar l'ossequioso affetto / del popol maneggievole e indulgente. tommaseo [s
manferina, manferrino), sf. popol. ballo originale del monferrato; monfer-
cotal poco imbruni. 7. popol. omaccione. -femm. mangana:
. mangiaformiche, sm. invar. popol. formi chiere.
mangiasémi, sm. invar. popol. uccello che si nutre prevalentemente di
ampio risvolto della d'un urto tra quel popol fello, / che più di cento caccia
di questa manna! / il mio popol, vedete, è in visibilio, /
6. sf. plur. popol. in roma, carcere giudiziario femminile
, tr. (mantrugio). popol. tose. strapazzare, rompere, gualcire
, di mantrugiare), agg. popol. tose. strapazzato, rotto, gualcito
di manze. 2. figur. popol. donna procace, di sensualità aggressiva
stufa nell'inverno. -figur. popol. ragazza piacente. -anche: ragazza
maramèo (maramào), inter. popol. esclamazione scherzosa di sfida o di
marchése2, sm. gerg. popol. flusso mensile delle donne, mestruo
-avere i polmoni marci: nell'uso popol., essere tisico. fiore
vi-n-165 (29-12): hai quel popol marzo così grasso; / che per superbia
'l tributo. fazio, ii-29-74: sozzo popol marcio, / or leggi lo statuto
marzir. marciso, sm. popol. ant. narciso. buonarroti
città. marcóne, sm. popol. ant. mezzano, ruffiano.
ester, per suggestione fonosimbolica e accostamento popol. a merda. màrdola, sf
grano e simili. = corruzione popol. di manomettere (v.),
. marsala, sm. (popol. anche la marsala, sf.)
meraviglia, / presa a mirar il buon popol di
il volto. alfieri, 1-910: popol di marte / (se ancora il sei
il giovane, 9-833: discoperto dal popol furibondo / ca- gion lui d'ogni
mascella / con che sansone uccise il popol pazzo. ariosto, 14-45: come tra'
promovere la salivazione. 4. popol. banchetto colossale; grande quantità di
quelle prode ascose e quatte, / popol bestiali e salvatichi stanno / e 'n fra
... possono formare e maturare un popol nascente; non potrebber ringiovenire una nazione
tassoni, 1-56: i cursori del popol con le mazze / facevan ritirar le genti
essalto. petrarca, 1-11: al popol tutto / favola fui gran tempo,
1-11: ben veggio or sì come al popol tutto / favola fui gran tempo,
deh ripara a tal rovina / sopra al popol di fiorenza. benivieni, 1-137:
/ che, per la sanità del popol suo, / vuole il signor veder purgato
dottori gravissimi si cita, / d'ogni popol più rozzo e più milenso, /
come / gli epici canti del tuo popol bravo, / scendono i fiumi.
altrove, è fra i balli del popol ritroso / che fervon racconti del dì sanguinoso
. davanzati, i-2: hanno dell'antico popol romano chiari scrittori memorato il bene e
tutto quanto mi dimeno. 6. popol. colpire qualcuno con violenza e insistentemente
le menate sue. 6. popol. fastidio, seccatura, noia; atto
affine mengòi, sm. plur. popol. denari, soldi. tommaseo
sf. (plur. -che). popol. meningite. c. arrighi
, / perché e'parea sopra il popol cristiano / un lupo in selva arrabiato
tutto menno / d'angosce far quel popol tribolato. 5. vano,
iii-155: biasmar si può più 'l popol che l'offese, / ch'ai
cose publiche, avesse menomato la maestà del popol romano, accusato era del fatto.
gli avevo promesso. -ant. e popol. in forma ellittica: il giorno
non ti tocca, / mercé del popol tuo che sì argomenta. petrarca, 359-52
15-172: dispiacque a tutto il buon popol di marte / veder quel meritevol cavaliero le
istrione esperto / feci spesso cangiar al popol folto / nel gran teatro di fortuna
: suole / le alte meschite il popol di macone / verso le auree voltar
mestiere. mestière (ant. e popol. tose, mestièro; ant.
dell'iniquità, coloro che divorano il popol mio, come un pezzo di pane?
per mezzo un cimitero / e un popol morto dietro a lui si mise. pascoli
a dir che dio adirato / volea il popol reggiano or gastigare. / il conte
potessi alloggiar nell'abitato. / il popol tutto di commun concordia / mi diceva
. mezzobraccétto, sm. invar. popol. nella locuz. a mezzobraccetto',
saccheggiato o ritenuto sotto qualche pretesto dal popol re. = comp. da
: ben veggio or sì come al popol tutto / favola fui gran tempo, onde
matto al tutto è quel ch'ai popol vieta / le cerimonie e le sue divozioni
india di lamiera. = adattamento popol. di maggiorana, accostato a miglio2
micino, gattino ', accostato nel sentimento popol. a mignatta, come simbolo di
cedrangole e'limoni. = var. popol. ant. di melone (v.
= deriv. da mille, con formazione popol. sul modello di quaranta, cinquanta
'. millenòve, sf. popol. autovettura costruita in italia fra il
, 6: la legge che fa il popol minuto / o 'l grasso,
che non ti tocca, / mercé del popol tuo che sì argomenta. petrarca,
formiche! = dal fr. popol. mirobolant; la var. pist.
ricevuta. = dal fr. popol. mirabolani, deriv. da myrobolan '
schero ». = voce popol. fior., incrocio di mistico1 con
. mezereo. = àlter. popol. di mezereo, per accostamento a mise
dell'accattare *. -tose, popol. autoambulanza. 6. piccola mensola
. misericordiàio, sm. ant. popol. confratello della compagnia della misericordia.
giudaesma. / per carità piangeva el popol misto, / però che dio non era
s'armò d'asia e di libia il popol misto. -con riferimento alla natura divina
qua, misurino. 7. popol. persona che si dà da fare per
fanzini, iv-429: 'mitraglia': popol., 'molte piccole monete di rame'.
) -. = dal lat. popol. * modellus, dimin. di modulus
dar sollazzo / a'magnati e al popol pazzo. parini, 411: ser giove
e frombatori / molestavan da lunge il popol franco. tortora, i-301: la
... à sol per invidia quel popol molesto / gli fece tanto oltraggio e
'molliccio'. mollacchióne, sm. popol. persona priva di vigore e dirittura
tutto placato. / 80. popol. ponte molle: a roma, ponte
al 71, cfr. anche il popol. mollo1, dal quale sono mutuati il
. = forma abbrev. e popol. di mollettatura. mollettare (
-ei. mollo1, agg. popol. intriso di acqua, bagnato.
multipiede. moltìplica1, sf. popol. moltiplicazione. fitcugolini, 213
dio approvata o conceduta ne'patriarchi del popol santo perché così portava la condizione del
di raffrettare la generazione e moltiplicazione del popol di dio. arrivabene, conc.,
una scia luminosa (anche nell'espressione popol. le monachine vanno a letto,
1-37: dell'ondoso mondo / al popol notatore / con amo adescatore / la
nomi, 5-21: uno squadron del popol monterchiese / il suo quartiere in quella
. mordi gallina, sf. popol. ant. anagallide; centonchio.
festose / di satiri e tritoni un popol misto. — di animali.
. campanella, i-124: taccia il popol moresco, che non vuole / il