arbori novelli la presentiscono, come i polloni teneri. = deriv. da
per causa della lor debolezza [i polloni teneri] allora s'assiderano, e massime
, per provocare lo sviluppo di molti polloni. = deriv. da attroncare
aristolochiacee), a rizoma strisciante con polloni corti, foglie accoppiate (grandi,
un altro come quello, ma molti polloni. marco polo volgar., 71 (
1-151: si chiamano barbate; che sono polloni, che nascono dalle barbicaie delle piante
per via di uovoli, cepperelli, polloni, barbatelle, carducci e barbocchi.
vengan mai meno rami e gemme, polloni, bastardoni e funghi: che più
accompagnato dalla cavalleria degli ungheri e dei polloni, nazioni bellicose ed esercitate in continue
e si rinnova per emissione di nuovi polloni da parte della pianta madre, rimasta
dei limoni, si fanno largo i polloni delle nuove buttate. 2.
]: chiamansi 'carducci'i giovani polloni che getta la pianta del carciofo dalle
un albero, dalla quale germogliano nuovi polloni. targioni tozzetti, 12-1-324:
lo tagliano, e lasciano venir su i polloni, che germogliano dalla ceppaia. d'
un albero tagliato): mettere nuovi polloni. b. davanzati, ii-515:
, dai due nodi manderà fuori due polloni. d'annunzio, ii-604: crollano
un albero (o un bosco) dai polloni inutili e dannosi. tramater
sotto gli innesti, dove crescono i polloni selvatici. -figur. gioberti
(o di un bosco) dai polloni inutili o dannosi. carena,
prestezza, mettendo anche dal piede molti polloni. i suoi fiori pendono in racemi
febbraio si séminan le tubere, di polloni, ovver di noccioli, ovver de'suoi
copertura dei limoni, si fanno largo i polloni delle nuove buttate. c. e
per simil. disus. l'insieme dei polloni messi fuori dalle piante. paoletti
spighette minori che compongono la spiga dei polloni emessi da una pianta. trinci
robinie protendevano nell'aria soleggiata i fragili polloni turgescenti di gemme foglifere. =
e sopra a'fracidi / tronchi nuovi polloni germogliano. d'annunzio, v-1-746:
la foglia; ma si usano i polloni, cioè le messe nuove, e
ricca di peli e di foglie produce polloni glabri. = deriv. da glabro
agg. raro. che ha messo polloni. tozzi, iv-202: un torrente
: l'uomo bestiale incagnisce se i polloni delle vite vengon su a occhiate perché una
, 9-267: infestano le gazze nascenti polloni e i frutti, tosto che inclinano alla
], e s'incostola tutta di polloni di castagno. poi si fanno questi tralicci
1-29: l'aia compresa dalla iperbola a polloni ana e da'suoi assintoti è maggiore
i frùtici crescono senza innesti, coi polloni sparpagliati. gramsci, 6-351: esiste nell'
, come insalvatichiti, gran quantità di polloni, di germini e di sarmenti,
cibo e strumento / inserviente a piantar polloni in terra. goldoni, v-473: stanza
dai loro rimettiticci di vermene da pié e polloni che dalle sue radici o ceppo germogliano
durante la notte brucava le cime dei polloni agli ulivi, ond'ella presto la
albero ceduo tagliato per ottenere nuovi polloni. — legno vivo: albero provvisto della
. agric. pianta da cui si traggono polloni e talee per la riproduzione. -anche
in campo soli / ti recise i bei polloni / il villano mariuol! 3
o per via agamica per mezzo di polloni, ovoli, piantoni (e artificialmente si
i rami, i germogli, i polloni improduttivi o anche le foglie secche e
-eliminazione dei rami o dei polloni superflui di una pianta; spollonatura.
carnosa e resistente; si propaga per polloni e per semi; fornisce dalle radici
: l'uomo bestiale incagnisce se i polloni delle vite vengon su a occhiate perché
bislunghe nei rami adulti e ovali nei polloni e nelle piante giovani, i frutti piccoli
vegetativa (impiegando ovuli, talee, polloni) o per via seminale; per la
, dà origine a radici e a polloni vigorosi e, prelevato da piante adulte
-per simil. la pianta rispetto ai polloni. vettori, 124: non fa
di castagni, nella quale i giovani polloni sono utilizzati per ricavarne pali.
della rossa e si distende con i polloni. le spighe sono assai lunghe e
, e s'in- costola tutta di polloni di castagno. 3. piccolo
quella da cui si ricavano talee e polloni per la riproduzione. -anche: ceppaia;
ceppo di vecchi e caduchi castagni sorgono polloni o virgulti che, allevati e ripuliti
sviluppi. pascoli, i-796: che polloni della stessa sementa, la quale germinò
si collocano, in file regolari, i polloni radicati e le piante arboree, in
spontanei, dai quali talvolta levansi i polloni scoppiati da basso e piantansi in file
; 'siero'e 'membrana'. polloni, sf. medie. disus. canizie
), agg. che produce facilmente polloni (un albero). pollonare,
. (pollóno). disus. mettere polloni (un albero). tesauro
un altro come quello, ma molti polloni, rimessi e cresciuti per quello uno
frutto, ma ben può fare buoni polloni. crescenzi volgar., 2-22: gli
virtude di generar ne'rami e ne'polloni ovvero rampolli e nelle lor gemme,
qui alcuno ch'io abbia chiamato talli que'polloni e rimessiticci che nascono in sulle barbe
le loro ceppaie o barbicaie v'ingrossino polloni o sieno germogli col fine di fame piantoni
ceppo di vecchi e caduchi castagni sorgono polloni o virgulti che, allevati e ripuliti con
forma attorno ad essa una corona di polloni, i quali, mettendo radici proprie
bruciato, annerito dal fulmine solo spuntati polloni nuovi. pirandello, 7-1 io:
i frutici crescono senza innesti, coi polloni sparpagliati, che si succhian la vita
le parti. landolfi, 11-19: polloni di rose e serenelle ciecamente oscillavano come
ne rimettono dio sa di che sorta polloni. carducci, iii-21-87: pure tra
gemma, chi il crederebbe?, i polloni ri germoglianti del diritto romano, e
società nuova. pascoli, i-796: che polloni della stessa sementa, la quale germinò
la pittura italiana che quell'innesto di polloni nuovi sul suo antico tronco fosse fatto
e u vecchio ceppo e i nuovi polloni siano ridicoli e al ridicolo si prestino
pallidi fili d'erba: sol dai polloni giovani vien su qualche volta il ben
4. zool. ant. moltiplicazione per polloni: per gemmazione. spallanzani,
che i vermicelli moltiplichino la spezie per polloni o rampolli, come fanno tante guise
pollonéto, sm. vivaio di polloni. trinci, 1-187: i
pollonìfero, agg. bot. che porta polloni, ricco di polloni (una pianta
. che porta polloni, ricco di polloni (una pianta). = voce
accompagnato dalla cavalleria degli ungheri e de'polloni,... navigasse per il danubio
protuberanza che si trova alla base dei polloni sui tronchi degli alberi, in partic.
. targioni tozzetti, 2-iv-10: 1 polloni o succioni, che si generano per
in partic. nei gelsi, lasciando i polloni giovani alquanto lunghi (cfr. anche
gli arbori novelli la presentiscono, come i polloni teneri. campanella, 1048: ciascun
. per simil. quantità di germogli, polloni, fiori, frutti o semi di
quel recesso fra i carpini o i polloni del cerro. -che avanza verso
liberamente come la pianta esprime i suoi polloni, in diretto contatto con la natura,
intr. { pullulo). produrre polloni e germogli. palladio volgar.,
di pallidi fili d'erba: sol dai polloni giovani vien su qualche volta il ben
persi. questi che qui èn tutti polloni, rallevati sulla ceppa vecchia (sulla madrepianta
un tronco vecchio... tutti questi polloni si chiamano rami falsi da legno.
. targioni tozzetti, ii-309: rami o polloni spuri, o, come noi diciamo
virtude di generar ne'rami e ne'polloni ovvero rampolli. landino [plinio]
che ì vermicelli moltiplichino la spezie per polloni o rampolli, come fanno tante guise
fuoco. bergantini, 1-343: i polloni... /... /
a quel recesso fra i carpini o i polloni del cerro. pratolim, 5-37:
sol! / ti recise i bei polloni / il villano mariuol! pascoli, 411
sull'urgenza che avevano in quelrora di ammaestrare polloni e rimessiticci, e provare qualche '
, chi il crederebbe?, i polloni rigermoglianti del diritto romano e crescevano in
bene, 2-357: le cime de'polloni, perché non vadano in rigoglio, svetta
alcuno ch'io abbia chiamato 'talli'que'polloni e rimessiticci che nascono in sulle barbe
che avevano in quell'ora di ammaestrare polloni e rimessiticci, e provare qualche nuance
altro come quello, ma molti polloni. crescenzi volgar., 6-121: se
per disseminazione naturale, per emissione di polloni o anche per mezzo della semina artificiale
. pullulare nuovamente; produrre nuovi polloni, getti, germogli, steli; spuntare
-riprendere a germogliare; mettere nuovi polloni (una pianta, un ceppo)
12. rispuntare, germogliare, emettere polloni e nuova vegetazione. benivieni,
di nuovo, che ha emesso nuovi polloni. -al figur.: che ha
del bene, 1-273: chiamansi 'riversati'i polloni che, nati da verghe dell'anno
robinie protendevano nell'aria soleggiata 1 fragili polloni turgescenti di gemme foglifere. d'annunzio,
, 1-88: gli olivi s'infoltivano di polloni ai piedi e di succhioni sul tronco
sugli alberi cedui consistente nell'abbattere i polloni di ogni ceppaia quando raggiungono un determinato
poi troppa. dunque addosso a quei polloni! ma sì, sbarbati qua, crescevano
, scapezzato a capitozza, mette gran polloni e ringiovanisce. linati, 20-180: quei
il dimozzo, toma a prendere de'polloni al piede, tagliarli fra due terre i
in silvicoltura, asportazione della scorza dai polloni di un ceduo di querce. -
toglie quel seccume dalla pianta, i polloni non si spiegano e non sfondano:
lo tagliano e lasciano venir su i polloni. lastri, 1-ii-132: si pota il
'serenelle'o 'lilas'. landolfi, 11-19: polloni di rose e serenelle ciecamente oscillavano
propaga dalla radice maestra con radicelle e polloni (una radice). 0.
radice principale, tramandando piccole radicelle e polloni. vocabolario di agricoltura [s.
radice principale, tramandando piccole radicelle e polloni. -strisciante, repente (il fusto
. { sfigliolo). tose. emettere polloni e pletismografo (v.)
nondimeno l'uomo... mero di polloni. -in senso concreto: gran quansfigmoscopìa,
del vigore vegetativo (con riferimento ai polloni). giuliani, ii-334: tante
4. in silvicoltura, taglio dei polloni, delle ceppale e delle piante in
-ripulire la base di un albero dai polloni in eccesso. jahier, 18
gli si toglie quel seccume dallapianta, i polloni non si spiegano e non sfondano.
. bergantini, 1-343: 1 polloni che deon piantarsi in terra /..
i frutici crescano senza innesti, coi polloni sparpagliati, che si succhian la vita l'
arrampica sugli alberi e frutici. i teneri polloni si mangiano come gli sparagi, e
toglie quel seccume dalla pianta, i polloni non si spiegano e non sfondano.
) agric. liberare una pianta dai polloni inutili. paganino bonaf'e, xxxvii-156
spollonatura, sf. agric. asportazione dei polloni inutili o infruttiferi da una pianta.
9. sfrondare gli alberi dai polloni superflui. statuti dell'università di bisceglie
. chi pota o sfronda gli alberi dai polloni superflui. statuti dell'università di bisceglie
, e l'altra al becco stallare. polloni di un cespuglio vecchio, se ne potrebbe
nei boschi cedui si pratica sui polloni della ceppaia, per favorire lo sviluppo dei
polloni dei cedui, in partic. dei faggi
lecci, per cui vengono tagliati i polloni più grossi, per favorire lo sviluppo
agg. rimondato dai germogli o dai polloni superflui. soderini, iii-616: le
1-88: gli olivi, s'infoltivano di polloni ai piedi e di succhioni sul tronco
propaga dalla radice maestra con radicelle e polloni (una radice). 0.
dalla radice principale, tramando piccole radicelle e polloni. 13. ferrov.
viti gittano presto! buttano di certi polloni grossi un dito: e se l'annata
: gli olivi, s'infoltivano di polloni ai piedi e di succhioni sul tronco e
corteccia non era, come ney teneri polloni e rami, distinta chia
-potare le parti secche o i polloni superflui o danzaga, i-98: la
0. targioni tozzetti, 2-iv-10: 1 polloni o succioni che si geneiv- 19:
pianta malata per favorirne l'emissione di nuovi polloni. lastri, iii-65: la succisione
ha da mozzare a saettolo, quando i polloni, dai quali si sperano vicini i
tecchi, 14-20: nel vigneto, i polloni, rimasti a svetarabi e greci.
sm. agric. disus. vivaio di polloni. castri, 1-2-88: puliti
alcuno ch'io abbia chiamato talli que'polloni e rimessiticci che nascono in sulle barbe
quel recesso fra i carpini o i polloni del cerro. -luce del lampo
bene, 1-273: chiamansi 'riversati'i polloni, che, nati da verghe dell'anno
altezza della ceppaia per permettere a nuovi polloni di germogliare. = nome d'azione
liberamente come la pianta esprime i suoi polloni, in diretto contatto con la natura,