terra o la calcina, o per polire e smaltar le muraglie. milizia, ii-249
. la pialla o da disgrossare o da polire o da saggiare. d.
la pialla da digrossare, o da polire, o da saggiare, le piolette,
destra che a fracche indossare, l'ugne polire, i piè muovere nella danza.
comp. da ex con valore rafforzativo e polire 'pulire, forbire ').
perfezione possibile; completare, correggere, polire, lisciare, ritoccare (e si
e politus, part. pass, di polire * pulire, levigare '.
da inter-e * polare, durativo di polire 'rimettere a nuovo '; per il
... spezie di spina da polire le vestimenta. è erba che va serpendo
liscia una superficie ruvida; spianare, polire (per lo più mediante appositi macchinari
mestier pulitamente fassi. -levigare e polire una statua, eliminando le asperità o
parole metaforiche, nate dall'intenzion di polire et ornare la locuzione. tanara,
per (con valore intens.) e polire 'pulire'. perprèsso, v.
strumento che serve a serrare insieme e polire 1'intonaco. se più grande 'piallettone'
= agg. verb. da polire. poliblasto, sm. istol
, lat. poliendus, gerund. di polire (v. polire).
. di polire (v. polire). poliène, sm.
altrimenti attestata), deriv. da polire, sul modello dei comp. del
. = nome d'azione da polire. polimerìa, sf. biol.
lat. polimen -minis, deriv. da polire (v. polire).
. da polire (v. polire). polìmio, agg
e nevrite (v.). polire, tr. [polisco, polisci)
tempo che vi sarebbe andato a volerle polire tutte. tasso, 13-i-218: giovene
s'impiegano le punte del diamante a polire il diamante stesso. d'annunzio, iii-2-5
che a fracche indossare, l'ugne polire, i piè muovere nella danza.
il fonte. idem, iii-369: polire quadri è quasi lo stesso che deformarli
, aveva dovuto imparare a limare e polire e smussare e disacerbare i sarcasmi vendicativi
. = voce dotta, lat. polire, di origine indeuropea; cfr.
v. poliscolecia). polire, v. pòlese. polisemàntico,
polito (pari. pass, di polire), agg. (dial. ant
margini. = deriv. da polire. polizia, v. polizza
politio -ónis, nome d'azione da polire (v. polire).
d'azione da polire (v. polire). poliziottaglia, sf.
a quella volta il cardinal gaetano con polire di centomila scudi da far pagare in
fame polloneti. lastri, 1-2-111: polire i talleri o polloneti delle poiine. manzoni
. ciò che serve a raffinare, a polire lo stile. -anche: chi,
tr. (pomicio). rifinire, polire una superficie lisciandola e lucidandola con la
e non finita anche di limare e polire, quello stile pare a me poco pregevole
ti ha dato. = lat. polire; v. polire.
= lat. polire; v. polire. pulire2, tr.
da disgros sare o da polire o torti, la rasca.
col suo ridicolo la commedia tende a polire i costumi ed a coreg- gere l'
superficie di un oggetto; levigare, polire (in partic. come operazione di
eliminando le imperfezioni minute; levigare, polire, lucidare. -in partic.: raschiare
39-iv- 136: si trascurò il polire la nostra lingua e in essa alcuna
. 13. ant. levigare, polire. cellini, 2-63 (411)
palosso per sfrascare, tagliare erbacce e polire il terreno ove s'ha a lavorare
rotondare le forme. 6. polire una statua eliminando le scabrosità (e
salvini, 39-iv-136: si trascurò il polire la nostra lingua, e in essa
così fatte pietre e marmi si sogliono polire e porsi poi come gemme negli anelli,
{ smerìglio, smerigli). brunire, polire con lo smeriglio o in genere con
. salvini, 39-iv-136: si trascurò di polire la nostra lingua, e in essa