da cum 'con * e plorare 1 piangere '. complottare,
, / li occhi ià non cessan de plorare. cavalca, 16-2-119: tutti gli
. da de-con valore intensivo e plorare 1 piangere, lamentarsi '; per il
comp. da in-con valore intensivo e plorare * gridare piangendo, lamentarsi '.
. iacopone, 39-38: retornome a plorare el mal non conosciuto, / vertute
amore, / udendo qual cagion lui fa plorare. idem, vita nuova, 23-5
sostituisce, assieme al più ant. plorare, il class, fière 'lacrimare'.
amore, / udendo qual cagion lui fa plorare. / amor sente a pietà donne
di area seti., dal lat. plorare (v. plorare); la
, dal lat. plorare (v. plorare); la var. piurare è
, lat. piorabundus, deriv. da plorare (v. plorare).
deriv. da plorare (v. plorare). plorali, v.
plorante (part. pres. di plorare), agg. ant. e
distanza leggendaria, di paura. plorare (plurare), intr. (ploro
, / li occhi ià non cessan de plorare. lapo gianni, xxxv-ii-571: sempre
e gli occhi suoi non finan di plorare. intelligenza, 271: evi a motto
mariano marescalco, 1-12: e1 plorare e la letizia intanto / saranno,
invita / fu desta e vaccio incominciò plorare, / dicendo: ahi lassa,
amore, / udendo qual cagion lui fa plorare. lapo gianni, xxxv-ii-585: se
gregge al chiuso, c'era un plorare e un chiamare, in cento dialetti,
madre / porti potrà sopra il letto e plorare la sua creatura. d'annunzio,
. = voce dotta, lat. plorare, di origine onomat., attraverso
plorato1 (part. pass, di plorare), agg. ant. e
lat. ploràtus -ùs, deverb. da plorare (v. plorare).
. da plorare (v. plorare). ploratóre, agg.
-óris, nome d'agente da plorare (v. plorare).
agente da plorare (v. plorare). ploriferante, v.
d'agente da pieurer (v. plorare); è regista ", dal d
di dolore. = deriv. da plorare; cfr. provenz. ploros.
plurale. plurare, v. plorare. pluriabsidale, agg. archit.
amore, / udendo qual cagion lui fa plorare. cavalca, iii-144: nessuno è
posso. = var. di plorare (v.), per assimilazione.
un gregge al chiuso, c'era un plorare e un chiamare, in cento dialetti