. -per caso di: con uso pleonastico. g. villani, 7-29
moto). -anche con uso pleonastico. cielo d'alcamo, 13:
di tempo, di luogo), pleonastico: ed è per lo più unito al
a loro). - anche con uso pleonastico. iacopone, 26-5: omo,
, in proposizione condizionale, è quasi pleonastico. dante, purg., 13-127
, nonostante, stante, con uso pleonastico. marino, i-85: e come
tempi passati, a volte con uso pleonastico, con semplice valore rafforzativo: cioè
in) \ a volte, con uso pleonastico, precede il gerundio stesso.
! 12. usato in modo pleonastico e indeterminato, dà maggior forza al
d'indigestione? 10. pleonastico (e si usa soprattutto per richiamare
preposizione con valore rafforzativo o anche solo pleonastico. -dentro di (e il di
e in ha valore rafforzativo e talora pleonastico). boccaccio, i-233: poi
(e qualche volta anche con uso pleonastico). angiolieri, 21-3: se
primavera in fiore. -con uso pleonastico, davanti a un aggettivo o a
generazione. 34. con uso pleonastico. guittone, i-1-77: è [
. bellezza. 15. con uso pleonastico (specialmente in frasi esclamative e interrogative
proposizioni condizionali concessive, usato in modo pleonastico. g. capponi, 2-339:
possibilità, avere occasione (ma talvolta è pleonastico). -con l'indicazione dell'azione
volta dall'avverbio non, di uso pleonastico). -nella forma negativa o anche
non poterli sopportare. -con uso pleonastico. s. giovanni crisostomo volgar.
de'mariti estinti. -con uso pleonastico. p. f. giambullari,
. ant. e letter. con uso pleonastico in espressioni impersonali o interrogative (nel
voi dite! ». -come rafforzativo pleonastico di un soggetto espresso o con effetto
frasi interrogative (e ha spesso uso pleonastico). fra giordano, 1-114:
aiolfo. 3. con uso pleonastico. chiaro davanzali, 121-5: di
elio? 3. con uso pleonastico. francesco da barberino, iii-104:
in ha valore intensivo e talvolta semplicemente pleonastico). giamboni, 8-i-178: dicono
talora per ha solo valore rafforzativo o pleonastico). boccaccio, dee.,
espletivo, agg. gramm. ant. pleonastico, riempitivo. -particelle espletive: che
medesima. -letter. con uso pleonastico e con valore rafforzativo in frasi interrogative
valore rafforzativo (e anche con uso pleonastico): proprio quello, quello stesso
le mani pigliare. -con uso pleonastico. boccaccio, 1-86: io sento
determinato intento (e spesso ha valore pleonastico). -non poter fare di non fare
una formula conclusiva oppure ha valore puramente pleonastico). poliziano, 2-38:
un avv. di negazione con valore pleonastico. livio volgar., 1-207:
mia vita durevole. -con uso pleonastico: casualità fortuita; per caso fortuito
stranieri. -con uso pleonastico: i casi di fortuna. benvenuto
mezzi di fortuna? -con uso pleonastico. campanella, i-23: questa pena
data all'umile. -con uso pleonastico, con valore enfatico. anonimo fiorentino
particella pronom. — anche con uso pleonastico. giamboni, 4-374 * 'addomandò
e glielo dissi. -con valore pleonastico (per lo più rispetto al solo
. gliene feci qualcuna. -con valore pleonastico, con valore enfatico. cavalca,
quanto gli è cara. -con valore pleonastico e, talora, intensivo. alfieri
; ci, vi. -anche con valore pleonastico. dante, purg.,
2. con valore indeterminato o pleonastico (sia di luogo sia di tempo
, oggetto). - anche con valore pleonastico. lorenzo de'medici, ii-166
sotto, austro. -con uso pleonastico. re enzo, 661: il
un galantuomo ». -con valore pleonastico (in relazione col verbo conoscere)
la morte (spesso, con valore pleonastico e rafforzativo, impiccare per la gola
precede il gerundio semplice (con valore pleonastico). fra giordano, 3-146:
) con valore intensivo (e talora pleonastico). dante, conv.,
questo caso ha per lo più valore pleonastico o intensivo). g. villani
popoli avversi affratellati insieme. -con uso pleonastico. cavalca, 1-64: vi comando
la particella pronom. (di valore pleonastico). cantari cavallereschi, 196:
4. ripetuto con valore intensivo o pleonastico. ristoro, 6-1: con ciò
12. ripetuto con valore intensivo o pleonastico. dante, par., 30-112
da orologio. -con uso pleonastico. carani, 2-86: non guarì
quella donna (e ha talvolta uso pleonastico). tedaldi, 1-1 (36
presente non fa. -con uso pleonastico. tasso, n-ii-253: prendi la
generico e allusivo, talora con valore pleonastico o impersonale (e concorre anche alla
, faccenda (e ha talvolta uso pleonastico). alamanno rinuccini, 1-263:
, da un avv. di negazione pleonastico). guittone, xxix-198: già
numerale (per lo più con uso pleonastico o enfatico). dante, conv
locuzioni avverbiali (e spesso ha valore pleonastico). dante, inf.,
braccia sulle spalle. -con uso pleonastico e con valore enfatico. pratesi,
particella pronom. (anche con uso pleonastico). cfr. gli2, n
-con uso pleonastico. bartolomeo da s. c.
per lo più, con uso enfatico o pleonastico). boccaccio, ii-231: con
lasciare nel deserto. -con uso pleonastico ed enfatico. giacomo da lentini,
li rendeva poca stima. -con uso pleonastico ed enfatico. tassoni, ii-1-73:
un compì, di luogo, con valore pleonastico o enfatico. dante, purg
avv. di tempo, con valore pleonastico o enfatico. tommaseo [s.
suff. aggettivale -ale, con uso pleonastico. liquidambra (liquidàmbar, invar
a trovare. -con uso pleonastico. s. gregorio magno volgar.
lo stesso metro. -con uso pleonastico. boccaccio, v-84: il non
regge loro lo strascico. -con uso pleonastico. ser giovanni, ii-164: a
che importava? -con uso pleonastico. soderini, iii-16: a questi
/ e lontano. -con uso pleonastico. leggende di santi, 4-16:
-preceduto dal pron. esso, con valore pleonastico. ariosto, 3-73: con esso
ecc. (con valore intensivo o pleonastico). compagni, 2-13: a'
». 2. con uso pleonastico, serve a rafforzare una negazione.
giustificato. -ant. con valore pleonastico e rafforzativo. fagiuoli, 1-5-399:
entrar io? -con valore enfatico e pleonastico. boccaccio, v-192: esso me
etico (talvolta con valore enfatico e pleonastico), è d'obbligo (in sostituzione
il richiamo. -con uso enfatico, pleonastico o rafforzativo. firenzuola, 648:
in serva parte. -con uso pleonastico. p. petrocchi [s.
. con, di valore rafforzativo o pleonastico. guido delle colonne, 81:
. con, di valore rafforzativo o pleonastico. cavalca, 19-215: un frate
stesso (con valore rafforzativo e talora pleonastico). mattioli, 2-1106: l'
ecc.) di valore intensivo o pleonastico. -sopra mentovato: v. so-
. mi figura. -con valore pleonastico ed enfatico. boccaccio, dee.
e lo 'ntelletto. -con uso pleonastico ed enfatico. manzoni, pr.
raccomando. 8. con valore pleonastico e rafforzativo, unito con un verbo
, ha valore rafforzativo, talvolta anche pleonastico: punto, affatto, per nulla
3. con valore rafforzativo (o pleonastico ed enfatico): orbene, dunque
hade. -preceduto dall'articolo determinativo pleonastico. cavalca, 16-2-92: incominciò a
(e può avere valore enfatico o pleonastico); vivente. - gente mondana
di questo mondo ha valore indeterminato o pleonastico). elegia giudeo-italiana, xxxv-1-37:
, in questo mondo, talvolta con uso pleonastico o scherz.). -anche:
sano. -con valore rafforzativo o pleonastico. dante, vita nuova, 8-5
invar. per indicare, in modo pleonastico, tipi, generi, oggetti diversi
(e ha valore rafforz. o pleonastico). erizzo, 322: per
, evidenti (e spesso ha valore pleonastico, enfatico o iron., soprattutto
con valore intensivo o, anche, pleonastico. dante, par., 10-61
: v. gnene. -con uso pleonastico, preceduto da due parti- celle pronom
ce ne mettevo. -con uso pleonastico. giamboni, 10-104: o verage
a non parlarmene. -con uso pleonastico. dante, par., 16-43
ne faceva caso. -con uso pleonastico. petrarca, 207-83: così di
; con ciò. -anche con uso pleonastico. chiaro davanzati, 2-7: d'
certa merce. - anche con uso pleonastico. dante, purg., 20-80
ai nostri armenti. -con uso pleonastico. caviceo, 1-229: dio te
/ vate. -con uso pleonastico. latini, rettor., 176-22
-in relazione con un avv. negativo pleonastico. torini, 232: quanti incendi
(e può avere valore enfatico o pleonastico). pulci, 21-89: astolfo
-in relazione con un avverbio negativo anche pleonastico. latini, rettor., 167-1
non hanno sofferto. -con uso pleonastico. capitoli della bagliva di galatina,
la voglio finire. -con uso pleonastico. chiaro davanzati, i-35: di
non si sbanda. -con uso pleonastico, se preceduto da una particella negativa
non soli essi? -con uso pleonastico, in prop. esclamative, talvolta
26. 14. con uso apparentemente pleonastico, in dipendenza da verbi, locuz
nella notte. -con uso non pleonastico, costituisce una prop. desiderativa affermativa
15. con uso normalmente ritenuto pleonastico, in dipendenza da verbi o in
ti offendano. -con uso non pleonastico. cavalca, iv-145: dio ti
. 16. con uso pleonastico, in dipendenza da verbi, locuz
non vegga. -con uso non pleonastico, quando il verbo reggente ha un
, ragionandomi lui. -con uso pleonastico. guittone, iii-22: se non
malattia. 18. con uso pleonastico, in dipendenza da verbi, locuz
moia. 19. con uso pleonastico, in dipendenza da verbi, locuz
guardia gli angioli. -con uso non pleonastico. pannuccio del bagno, 4-4:
omessa), ha per lo più valore pleonastico. giacomo da lentini, 3:
f f 22. con uso pleonastico, in prop. temporali introdotte da
. con, di valore rafforzativo o pleonastico. grossi, ii-114: ei verria
per lo più enfaticamente, con valore pleonastico o, anche, rafforz.,
-in relazione con un avv. negativo pleonastico. latini volgar., i-72:
per lo più ha valore- enfatico o pleonastico). giamboni, 7-90: le
aggettivo che indica, talvolta in modo pleonastico, la qualità positiva dell'odore percepito)
direbbe sana oltremodo. -con uso pleonastico, in relazione con un superi.
7. con valore rafforzativo (o anche pleonastico ed enfatico): orbene, dunque
, ecc.), spesso con uso pleonastico. latini, rettor., 94-22
ant. paio di nozze (con uso pleonastico): nozze. boccaccio,
(= così) o con altro termine pleonastico. = voce dotta, comp
lasciatemi parlare: con valore enfatico e pleonastico, per introdurre un discorso, un'
parola, o che ha valore esornativo e pleonastico (e può indicare l'articolo,
maggioranza). -anche preceduto da più pleonastico. patecchio, xxxv-1-583: tal om
più odioso. -anche preceduto da più pleonastico. fra giordano, 1-209: per
. - anche con il pron. pleonastico. cielo d'alcamo, 5:
segni di vita. -con uso pleonastico. pascoli, i-143: quando si
preceduto dall'art. determinativo con uso pleonastico. bibbia volgar., ix-515:
-preceduto dall'art. determinativo con uso pleonastico. b. croce, ii-1-268:
un francese perfetto. -con uso pleonastico, per meglio rilevare quel che si
fermezza di due testamenti. -con valore pleonastico, a indicare la definitività della morte
stico. = comp. di pleonastico. pleonàstico, agg. (
di qua dai monti, dalle alpi: pleonastico ed ellittico insieme. gentile, 2-i-95
. bocchelli, 2-xxv-277: egli, pleonastico, è dell'uso nelle parlate popolari più
quasi militari, questo gioco fu giudicato pleonastico. = voce dotta, gr.
fortuna di battaglia. -con uso pleonastico attenuato. dante, inf.,
arrivederci, addio (anche con uso pleonastico nelle locuz. addio a poi,
scorta o consiglio. -con che pleonastico. cavalca, 21-238: poiché dunque
che o preceduto dalla negazione con valore pleonastico). -anche con iperbato.
più nel linguaggio burocratico, con valore pleonastico). dante, xvii-7: quando
forma unita e con valore intensivo o pleonastico). pulci, 20-88: orlando
-preceduto dall'art. determinativo con uso pleonastico. baretti, i-54: ecco il
valigie. -ant. con uso pleonastico della negazione, in una costruzione analoga
fosse verbo attivo. -con se pleonastico. zanobi da strata [s
pellegrine. 2. con uso pleonastico della negazione, in lo- cuz.
canale della pianta. -con uso pleonastico. palladio volgar., 3-17:
ad una società. -con uso pleonastico. fanzini [1905], iv-410
, ecc.). -anche: pleonastico (una parola, una parte di discorso
arte. -essere eccessivo, superfluo, pleonastico (una parola, una parte di
. riempitivaménte, aw. con uso pleonastico, con valore di intercalare.
un testo; che costituisce il pronome clitico pleonastico di un verbo. f
, borbottava un riempitivo. -pronome clitico pleonastico. monti, xii-6-442: i verbi
la vendetta). -anche con valore pleonastico. iacopone, 43-356: l'omo
si riferisce al cerchio (e ha valore pleonastico). maestro alberto, 162:
pena. - anche rafforzato da su pleonastico. come nei fichi, ai
rondini. -con si epitetico e pleonastico. dante, par., 20-26
-con signif. attenuato e uso pleonastico. giacomo da lentini, 57:
pronom. ne, anche con valore pleonastico o fraseologico. ritmo di s.
sing. e plur., talora anche pleonastico: si (ed è di uso
beatrice, li quali 5. con valore pleonastico e rafforzativo, in par- non sapeano
3. agg. superfluo, pleonastico. tassoni, xiii-150: 'dì e
sovrammodo ospitale. -con uso enfatico e pleonastico, in relazione con un superi.
terra. carducci, -in modo pleonastico. naturate sue condizioni, ma sì accade
superflue. 3. che risulta pleonastico o ridondante, per lo più in
lingua sciolse. -con valore pleonastico, preceduto da quel o da questo
. -preceduto da sì o così pleonastico. cavalca, 20-245: lo tempo
bellissima madre. -preceduto da così pleonastico. carducci, ii-9-317: sono tre
sconfìtte si toccano. -con uso pleonastico, davanti a quanto. boccaccio,
tanto per scantonare. -con uso pleonastico, nell'espressione tanto solamente. livio
dativo etico (talvolta con valore enfatico o pleonastico), è d'obbligo (in
6. con uso enfatico, pleonastico o rafforzativo. f. corsini,
. con, di valore intensivo o pleonastico (anche nella forma con esso teco,
». 4. con valore pleonastico e rafforzativo, unito con un verbo
, sf. retor. ant. uso pleonastico di una parola o di una particella
.). - anche con uso pleonastico. dante, par., 32-67
un cazzo! 2. con valore pleonastico e rafforzativo. d. maraini,
minchia. 2. con valore pleonastico e rafforzativo, per lo più in proposizioni
ridere. 2. figur. pleonastico, ridondante. arbasino [« la
formalità, si alzò, emise un pleonastico mi permette, si piazzò davanti a un