: alla casina ànno affibbiato un nomignolo plebeo. viani, 14-208: han fatto
del parlare nativo non illustre e non plebeo. albertazzi, 86: il signore in
orazione grande, e rilievonla dal modo plebeo: e il nome propio le dà
d'annunzio, iv-2-258: era un plebeo di alquanta corpulenza, tozzo. 2
, ii-2-89: provenzali parlavano il dialetto plebeo romano, pronunziandolo ed alterandolo secondo la
tutti, sollevò un poco l'animo plebeo del re. d'annunzio, iv-2-165:
sta gridando: egli è un uso plebeo. manzoni, pr. sp.,
stanco, ritmico, diverso / dall'aliar plebeo delle pieridi, / ha un che
gran lume. -arciplebeo: estremamente plebeo. giusti, 2-198: dicasterica peste
. distinto da ciò che è volgare, plebeo; raffinato, eletto; di eleganza
, iv-199: non fu alcun vii plebeo né assassin di strada, a cui si
sono un asino, verbigrazia, son plebeo, non ho una lettera al mondo
come giudice, e manco un meccanico plebeo accusare un signore che governi male:
di dolciore di bocca in fuori, il plebeo non ha altro in questo mondo.
stoltezza non è nuova in cotesto tiranno plebeo. nievo, 688: la mia
seccar. vico, 432: tantalo plebeo, che non può afferrare le poma
sù il laido, l'abietto e il plebeo. verga, i-315: poi
., i-432: questo basso comico, plebeo e buffonesco, ne'confini della semplice
amare. galileo, 1079: vile e plebeo meritamente si chiamerebbe quel convito nel quale
una stonatura in quel rione così tradizionalmente plebeo. svevo, 5-112: a sinistra
.. sollevò un poco l'animo plebeo del re, lo corresse di alcuni bassi
pane, e non credevate che un plebeo potesse saper giudicare di nobiltà e di cavalleria
rinforzato a bullette di gergo mondano o plebeo che aspettano la brunitura del tempo,
burlesco, in senso di buffonesco e plebeo, stile che pressoché sino ai nostri giorni
rinforzato a bullette di gergo mondano o plebeo che 2. figur. arte
chiamano burlesco, in senso di buffonesco e plebeo, stile che pressoché sino ai nostri
sangue. 3. tr. plebeo. partorire. pataffio, 3:
cacciavasi nei vicoli ove stagnava il fiotto plebeo in ebollizione nel mercato e nelle strade maggiori
. varchi, 18-2-275: che qualche plebeo... dicesse, o per
quelle genti, canuto di vecchiezza e plebeo, con voce alta parlò. foscolo,
certo giesù figliuolo di ana, uomo plebeo e rustico,... venuto nel
. a na poli, plebeo che aveva largo seguito e ascen
cose s'accoppiassero meglio con un parlare plebeo e con uno stile alla carlona.
carra nella bottega del legatore, io povero plebeo devo aspettare. 3.
, 1-60: egli, ch'è più plebeo che la plebe, cominciò raffazzonato d'
; gentiluomo, nobile (contrapposto a plebeo). -anche: chi si comporta
, 727: non credevate che un plebeo potesse saper giudicare di nobiltà e di cavalleria
, iv-121: 'cavalleria'. voce di gergo plebeo: i pidocchi. 16
boccaccio, 1-40: trittolemo, uomo plebeo, di nulla fama, e di
bianchi e vermigli / che dal suolo plebeo la patria esprime. oriani, x-21-140
5. ant. popolare, plebeo, volgare. aretino, 1-136:
. chiabrera, 450: dal rumor plebeo / involo i giorni, e colle
meccanico che ci potesse lasciar dentro il plebeo del discorso sopra le ciurmaglie. tesauro
, 1-60: egli, ch'è più plebeo che la plebe, cominciò raffazzonato d'
quel che la plebe del popolo ha di plebeo, ma sibbene a sé sollevarla.
l'essere ricco o povero, nobile o plebeo, l'occupare un'importante o una
femina ricca, la domandarono parimente uno plebeo ed uno nobile; e non avendo
, i tutori la volevono congiugnere al plebeo, la madre al nobile. firenzuola,
le anime di dare nel famigliare e nel plebeo. leopardi, ii-363: da'quali
chi goderà del miglior posto? il plebeo ed il povero, o il ricco
bettinelli, i-176: orazio è un plebeo indegno e meritevole d'un patibolo, se
curve di luna taglienti / l'auriga plebeo con la fronte bassa / e l'occhio
nel loro modo di pensare avevano del plebeo in buon dato, per dirvela con
chiamano burlesco, in senso di buffonesco e plebeo. rezzonico, xxiii-243: le aiuole
, et il diamante in dito ad un plebeo sarà creduto un vetro. così appresso
ogni lingua; l'uno è il dialetto plebeo, l'altro il letterario ed illustre
io per esempio faccio una differenza tra plebeo e volgare: plebeo ho caro di essere
una differenza tra plebeo e volgare: plebeo ho caro di essere, volgare non
nel quartier vicaria, che è precisamente plebeo, il vasto potrebbe dunque sembrare una
, che non è negato a verun plebeo. -andatura da diporto: oziosa
: era [garibaldi] un plebeo, un paria, un diseredato che giu
se agli dei piace, che uomo plebeo sia fatto console. bisticci, 3-557
aristocratico segno di picasso e lo spessore plebeo di tanta pittura grassa.
la divisione, io dico, del volgare plebeo dal volgare illustre comune a tutta la
dolciore di bocca in fuori, il plebeo non ha altro in questo mondo.
ha del plebeo e del canagliesco. leopardi, ii-122:
qualche modo l'effeminato e petulante e plebeo cantore, com'esso lo chiamava,
di chi evita il termine familiare o plebeo per sostituirlo con il termine dotto.
x-4-204: nel suo orgoglio di povero plebeo avrebbe voluto vedersi ai piedi quell'ereditiera
ha tal proposizione; / che dal plebeo il nobile diviso / abbi luogo più degno
, ricorda come un popolano, anzi plebeo, erpicato un dì nei consigli della
d'annunzio, iv-2-258: era un plebeo di alquanta corpulenza,... con
nel suo memoriale l'opinione dell'ordine plebeo, il quale non avendo assentito alla
cavalier bianchi e vermigli / che dal suolo plebeo la patria esprime. pascoli, 726
cui mi chiamerò debitore ad un chirurgo plebeo, che mi consigliò i bagni nell'acqua
carra nella bottega del legatore, io povero plebeo devo aspettare. cattaneo, iii-1-107:
ci fossero giunte le scritture del dialetto plebeo romano, e se il dire dei
/ fin nel cor d'un plebeo, d'un farinello / d'aver le
bianchi e vermigli / che dal suolo plebeo la patria esprime. onofri, 11-20:
si affacciò a un certo momento tal plebeo, con cui ella scambiò saluto e
la sensualità propria del suo corpo solido e plebeo. -che forma un ordito molto
pur ricco in fondo e pelacane o plebeo a sua posta. g. m.
nel suo memoriale l'opinione dell'ordine plebeo. leopardi, i-128: perché la vita
: 'fottere': nel parlar familiare e plebeo vale 'ingannare ', * vincere '
burlesco, in senso di buffonesco e plebeo. -modo di scrivere convenzionale o
savoia e francesco saverio di pamplona, plebeo il primo, gentiluomo il secondo e
.. quella sua faccia quadrata di plebeo, che un ricordo di furbesco sorriso
, 74: parendoli a costui il plebeo esser diventato signore, si deliberò di farsi
tedesco... vedrai il furto plebeo dell'ignobile borsaiuolo. b. croce,
, 5-64: i cavalier famosi e quel plebeo /... / furon per
bresciani, 1-ii-343: quel galuppo è un plebeo, un mariuolo e truffatore. petruccelli
, niuna differenza è dal gentile al plebeo, al nascere né al morire, se
, ii-10-15: faccio una differenza tra plebeo e volgare: plebeo ho caro di
faccio una differenza tra plebeo e volgare: plebeo ho caro di essere, volgare non
quasi la nebulosa di un nuovo mondo plebeo. oriani, x-29-232: l'episcopato
, vi-512: pari / al tapinello debitor plebeo, /... / le
nobile, perché il gioioso era il plebeo, e lo scontento il senatore.
, ma ranciosi molto, e plebei, plebeo è paruto a'suoi propri compattrioti,
poetico, oratorio, cittadinesco, pedestre, plebeo, e ribobolo. b. croce
aristocratico segno di picasso e lo spessore plebeo di tanta pittura grassa. 13
8. spreg. volgare, plebeo. - il cui greggio faccione
pure dalla natura non avea sortito delineamento plebeo, ma grifatto dall'angustia, mostrava
predicava,... un certo plebeo traendosi per forza di gola un poco di
del santo iconoclasta / e lo schiaffo plebeo / del porco epicureo. ungaretti,
3-312: vegga il gallo crestato e plebeo, / come una fiamma viva,
sociale. -con significato più generico: plebeo, volgare, comune. -anche
moderato lume, diventa fosforo ignobile e plebeo se a un più forte, senza che
-ant. servile, umile, plebeo (un mestiere, una professione)
,... si vanta d'esser plebeo nel senso letterario: cioè libero dalle
. ant. e letter. diventato plebeo, scaduto a un livello sociale inferiore.
io mai. = denom. da plebeo (v.) col pref. in-
ma di razza impura. -vile, plebeo. parini, giorno, i-1081:
fosse da avere per impuro e per plebeo. calepio, 1-48: quasi niuno
al livello del volgo, atteggiarsi a plebeo; ingaglioffarsi. faldella, 3-193:
interessi di suo fratello, sposando un plebeo, atius balbus. -per estens
sia nobil, sia civile o sia plebeo, / di far più del poter s'
il legnaiuolo: un purgatore o simil altro plebeo di razza e d'uso. g
non increbbe / questo dipinger sordido e plebeo, / nell'arte la viltà s'apprese
numero di sudditi di sangue reale e plebeo incrociato, si occupa coscienziosamente dell'avvenire
dell'uomo rispetto a dio, del plebeo rispetto al nobile), sia per il
. 9. ant. ignobile, plebeo (l'origine di una persona,
alla volgarità indomenicata a me piace esser plebeo. serao, i-216: due uomini
per scienza a tutti e per arte al plebeo mecanico. f. soranzo, li-1-53
origine, la sua nascita); plebeo. ariosto, sai., 2-146
che l'uomo s'avvezzasse a vitto plebeo, a letto duro, a stato
elevato (una classe sociale); plebeo, ignobile (l'origine di una
infetta, / il fetore del fiato / plebeo, l'afa della carogna, /
diminuzione del potere eroico, perché vulcano plebeo (i famoli ammutinati) con una
6-xi-430: l'infinto visconte era un plebeo fellone. de roberto, 1-232:
e ingentilita che potesse superare quell'influsso plebeo. d'annunzio, v-2-201: ho vissuto
sulla persona. aretino, vi-231: plebeo,... bene istante e facile
quelle faccie infantili invermigliate dal buon sangue plebeo sorridevano. lucini, 1-19: non altro
qui mi riparo, e dal rumor plebeo / involo i giorni e colle muse
il vegliardo non poteva credere che quel plebeo si ardisse di mandare a ceppo
tempo arruo- tare qualche ladracchiolo o sussurratore plebeo ed esporne le teste entro le gabbie
spesso; è brutale, feroce, plebeo, avido dell'oro. 2
un buono e forte lavoratore e padre-famiglia plebeo. e. cecchi, 5-325:
-figur. persona di umili condizioni, plebeo, popolano. rosa, 1-164
caccia,... sino al plebeo rustico od urbano, che vale nel lavoréccio
-chi). region. plebeo, canagliesco. settembrini, i-369
è spesso considerato come il tipo del plebeo rozzo e ingovernabile, incline alle passioni
carceri. 2. per estens. plebeo diseredato, poveraccio, miserabile, straccione
! ». 3. agg. plebeo, rozzo, volgare (una persona)
a una vita cialtronesca, di gusto plebeo. bacchelli, 2-xix-484: quella
(plur. m. -chi). plebeo miserabile; cialtronesco. - anche:
del vulgo, e crede / a carcere plebeo legato trarrne. bonarelli, xxx-5-34:
'; e sì ch'io vo ritornando plebeo, e non ho più né titoli
/ alle porte del grande e del plebeo. g. graziani, 433: o
alla epopea il lettore o l'uditore plebeo e ignorante, mi pare un confonder
furie che ne'civili sconvolgimenti scaturisce lezzo plebeo. carducci, iii-19-221: che aria si
idea di mettersi in gala per un plebeo di città, e liberale e patriota italiano
stile stecchito, asciutto, lordo e plebeo, spiegano la fredda accoglienza di un
il vegliardo non poteva credere che quel plebeo si ardisse di mandare a ceppo o
da decenni e decenni non so che almanacco plebeo e poesie multicolori e volanti dei cantastorie
l'italiano, riprovato da dante, come plebeo, e pure usato da lui,
stesso giovan villani parve al bembo scrittor plebeo per la lingua da lui presa e maneggiata
buon accompagnato di quel gesto così arditamente plebeo, e frutto, cioè con un paio
baretti, 6-68: l'onesto e bisognoso plebeo,... è d'uopo
viso i cadaveri dei gran marescialli dell'impero plebeo, bliicher cercava napoleone per farlo fucilare
, spesso sopraffatta dallo spasmo segreto del plebeo scontento. passavo, in uno stesso
-chi). ant. rozzo, plebeo, volgare (riferito alla cultura di
stinotto e più di servo e d'uomo plebeo che di nobile. -peggior.
. gioberti, 1-iii-283: il materialista plebeo si ride dell'anima, perché «
s'usa in casa con la famiglia è plebeo. tasso, 13-i-775: pregio il
matronale lingua italiana, per istabilirvi il plebeo dialetto camaldolese. -imponente,
che appartiene al volgo; popolano, plebeo (e spesso assume la connotazione spreg
donate è atto di mecànico e di plebeo, e non di capitano e di gentiluomo
che l'uomo s'avvezzasse a vitto plebeo, a letto duro, a stato
che nel medioevo non permetteva ad un plebeo di passeggiare accanto ai favoriti dal privilegio
del vulgo, e crede / a carcere plebeo legato trarrne, / venga egli o
). questo vocabolo è ordinariamente considerato plebeo e triviale e talora nella scrittura è
ebbe un gesto dei suoi, insieme plebeo e meretricio: senza muovere il busto
... in modo assolutamente goffo e plebeo. lanzi, iii-193: paolo [
de'grandi si mescolò... un plebeo de'boi, detto marico, e
per tema di respirare i miasmi dell'alito plebeo. nencioni, vi-1042: popolosa famiglia
micchette ed un paio d'oncie di salato plebeo. dossi, 2-ii-774: in biblioteca
appartiene al popolo minuto, popolano, plebeo. iacopone, 1-25-81: fa'non
anche: socialmente inferiore, basso, plebeo (l'estrazione, la classe sociale)
: mi chiamerò debitore a un chirurgo plebeo, che mi consigliò i bagni nell'acqua
gogna. fagiuoli, x-119: questo plebeo monarca, /... / chi
/ sta gridando: egli è un uso plebeo, / il tesauro e l'i
moderato lume, diventa fosforo ignobile e plebeo se a un più forte, senza
demetrio che a tempo suo era cosi plebeo, io non me ne maraviglio ponto
intenerimenti, con un sentimentalismo acceso e plebeo. 12. armoniosità, musicalità
(ch'è un codardo, un plebeo). -che dite voi? sento,
'addiettivo è il mozzo e il plebeo. 5. privo di conclusione,
togliete su, brutta canaglia, io plebeo vengo, e vi do sul muso la
prezza, / s'è patrizio o plebeo nel nascimento. nannini [petrarca]
le desse mai la nasetta per il plebeo. 2. dimin. nasettina
maldicenza sboccata del baretti, annunziano il plebeo nativamente satirico. soffici, v-5-458:
d'esser chiamato gentile nel sangue chi sarà plebeo ne la vita, e se basta
, di lignaggio non mescolato con sangue plebeo (nell'espressione netto in sangue)
: il quale, ancora che quivi plebeo fosse, agli ozi de'nobili si dispuose
-con litote. non nobile: ignobile, plebeo. - anche sostant. citolini
moderato lume, diventa fosforo ignobile e plebeo se a un più forte, senza
aristocratico segno di picasso e lo spessore plebeo di tanta pittura grassa; tra la magra
, 18 (320): era un plebeo che... voleva competere coi
ordine equestre o dei cavalieri, ordine plebeo o dei plebei o della plebe:
e si desse per adozione a uomo plebeo, per questo rimanesse patrizio. giorgio
sardo. giusti, v-248: il tiranno plebeo, oscitante tra l'orgoglio e la
che è di bassa condizione sociale; plebeo. -anche con metonimia. boccaccio,
/ devota al cicisbeo / sdegna omaggio plebeo / d'un vate senza sai, /
: privo di eleganza e finezza, plebeo. piccolomini, 105: lo increspato
connotazione spreg.): basso, plebeo, volgare, rozzo. muzio,
. ant. incolto, rozzo, plebeo (riferito alla cultura di benvenuto cellini
si sdegni, / se venale e plebeo divien lo stile, / poiché del mondo
da damasco', onde nacque quel proverbio plebeo: 'da'buone parole e friggi '
parole un giovane milanese con uno uomo plebeo. ulloa [guevara], i-14
vecchio, di presenza e di abito plebeo, il quale, affermando essere mandato
intento solamente all'arte sua, il plebeo riceve passivamente tutte le idee generali che
panzini, iv-497: 'patacca': termine plebeo e dialettale (romagna) per '
filo narrativo rigoroso, in un linguaggio plebeo spesso di difficile comprensione (e fu
bianchi e vermigli / che dal suolo plebeo la patria esprime. d'annunzio,
e da 'cavaliere ', e 'plebeo 'da * ignobile e '
'da * ignobile e 'plebeo 'non più s'oppose a 'patrizio '
/... a simiglianza di plebeo furore / sfrenò rabbia patrizia. papini
. pratesi, 5-244: quel viso plebeo intonato a patrizio, ben nutrito ed
. pecchièro, sm. stor. plebeo che nella spagna dei secoli xvi e
'. 9. ant. plebeo. iacopo del bientina, 9:
ed ordine. -più ignobile, plebeo, popolaresco. n. villani,
pur ricco in fondo e pelacane e plebeo a sua posta: perché i ducati tanto
preda d'un pedante, d'un plebeo, d'un goffo, d'uno isbaia-fattore
di curiose turbe spettatrici / innumerabil numero plebeo. sergardi, 171: pendean dall'
il cittadino constituito in maestratura percuote il plebeo, non dee essere dal plebeo ripercosso
il plebeo, non dee essere dal plebeo ripercosso all 'istesso modo. g.
non di rado con il caldo sangue plebeo. bigiaretti, 11-37: al tavolo
/ sta gridando: egli è un uso plebeo, / il tesauro e 'l galateo
un calcio precipita giù dal cielo vulcano plebeo, che si vuol frapporre tra giove
ghiaccia.. spreg. popolano, plebeo. annunzio, 8-101: ella ha
1-59: quando uno ha il piede plebeo è inutile cercare di ingentilirlo con lo scarpino
sigaro, porti in tasca, come sozzo plebeo, il fucile la pietra e l'
una vita da pitocca. -basso, plebeo, volgare. assarino, 4-259:
alla classe più bassa della popolazione; plebeo. roverbella, xxxvtii-149: segno certo
plebeàggine. = deriv. da plebeo. plebeaménte (plebeiaménté),
padri. = comp. di plebeo. plebécola, v. plebicola
'plebeo'. plebèio, v. plebeo. plebeismo, sm.
». = deriv. da plebeo. plebeità, sf. condizione,
tirannia. = deriv. da plebeo. plebeiùme, sm. plebaglia
». = deriv. da plebeo. plebei$$are, intr. letter
più. = denom. da plebeo, col suff. dei verbi frequent.
un certo tito considio romano, uomo plebeo, il nome di cui fu ad alcuni
.. trovato a mezza notte un plebeo, vicino alla camera dove egli dormiva,
il tribunato, si fece adottare da un plebeo e si chiamò godio: e anche
interessi di suo fratello, sposando un plebeo, atius balbus. -che si
d'umiltà superba / e a simiglianza di plebeo furore / sfrenò rabbia patrizia, i
sia pur ricco in fondo e pelacane e plebeo a sua posta: perché i ducati
alla epopea il lettore o l'uditore plebeo et ignorante mi pare un confonder le cose
irrequieto del genero, regnatore nuovo e plebeo per conquista, o la quietissima tirannia del
... faccio una differenza tra plebeo e volgare: plebeo ho caro di essere
una differenza tra plebeo e volgare: plebeo ho caro di essere, volgare non
iii-446: un rozzo americano, un plebeo minatore di california, viene a sputare
cose ridicole. l'autore è un plebeo veneziano secolare: egli voleva stampare questa
il rustico parla in un modo, il plebeo men male, il cittadino più acconcio
ha tal proposizione: / che del plebeo il nobile diviso / abbi luogo più degno
è più grave assai che commesso da un plebeo, a motivo della migliore educazione dei
de'necessari danni / si consola il plebeo. de sanctis, i-64: e
bocca aperta, e dire di qualche plebeo buffone: -gli è un uomo di spirito
poteva essere... per un plebeo galante di virile efficacia a manifestarle certi
all'idea di mettersi in gala per un plebeo di città, e liberale e
, purché gli esca una volta di plebeo. -composto, costituito da persone
cacciavasi nei vicoli ove stagnava il fiotto plebeo in ebollizione nel mercato e nelle strade
ministero voleva divenire popolare, e fu plebeo. 3. che rivela con
: un nobile di sangue è tanto plebeo di vita e di costumi che sia
esser chiamato gentile nel sangue chi sarà plebeo ne la vita. scannelli, 111:
negli atti e nei pensier vile e plebeo, / come nato nel mezzo del
, nato principe, aristocratico per dottrina, plebeo per genio. cagna, iii-178:
e che fece? gli mutò il cuore plebeo e gli diede un cuore da re
di capro festeggiar sulle acque / quel plebeo satumal dell'ignoranza. a. boito
/ del santo iconoclasta / e lo schiaffo plebeo / del porco epicureo. dossi,
ignobile, del supplizio basso, dell'insulto plebeo, della percossa, dello sfregio.
laudar, non che al mio verso plebeo. bemi, 170: ogni dì qualche
). delfino, 1-520: tetto plebeo non teme fieri sdegni / d'empia
nel quartier vicaria, che è precisamente plebeo, il vasto potrebbe... sembrare
in casa con la famiglia, è plebeo. domenichi, 2-107: viottolo, a
rotto il digiuno (motto sporco e plebeo). b. davanzati, ii-546:
matronale lingua italiana, per istabilirvi il plebeo dialetto camaldolese. foscolo, xvii-115:
, oratorio, cittadinesco, pedestre, plebeo e ribobolo. leopardi, i-1158: lo
[angelina], meschina come il plebeo diminutivo del proprio nome, e quell'angelica
'tocco'addiettivo è il mozzo e il plebeo. 8. che è proprio
per tema di respirare i miasmi dell'alito plebeo. c. arrighi, 38:
distesa soverchiandosi a vicenda, com'è il plebeo costume. faldella, i-4-34: si
, / il fetore del fiato / plebeo, l'afa della carogna, / il
medesimo, un gesto al braccio supremamente plebeo e sconcio, incominciò a spingere le
aveva accompagnato di quel gesto così arditamente plebeo e salubremente asinino e maggengo..
intenerimenti, con un sentimentalismo acceso e plebeo. -che accoglie le spoglie di una
il tuo [di lucheni] pugnai plebeo. -destinato all'alimentazione degli strati più
digiunino e bevan vino romanesco e pane plebeo mangino. -celebrato da gente del
4-ii-336: l'altro [sacrificio] era plebeo, che si faceva per rendere a
moderato lume, diventa fosforo ignobile e plebeo se a un più forte, senza che
hanno poco del nobile e molto del plebeo. -da poco: v.
, oratorio, cittadinesco, pedestre, plebeo e ribobolo. ber chet
fugga', d'un morto così schifoso e plebeo! perticali, 11-419: poffardio!
tutti nel foro, se imbattevasi in qualche plebeo voriferante, lo castigava con lo scettro
pur dianzi intesa. 9. plebeo, volgare, di scadente qualità.
ministero voleva divenire popolare, e fu plebeo. -con riferimento a un'istituzione ecclesiastica
denota o è incline alla volgarità; plebeo. giov. cavalcanti, 211:
intellettuale -sono sinonimi di servirsi di un plebeo e di forme popolarescamente sciatte e dimesse
uno vecchio di presenza e di abito plebeo, il quale, affermando essere mandato
lire!., asino! porcaccione! plebeo! 2. uomo libidinoso,
del santo iconoclasta / e lo schiaffo plebeo / del porco epicureo. guerrini,
. -spreg. ambiente volgare, plebeo. gozzano, i-1161: altre rievocazioni
altri. -in senso sociale: plebeo (contrapposto a patrizio).
prebenda. prebèo, v. plebeo. prebére, tr. ant.
un calcio precipita giù dal cielo vulcano plebeo, che si vuol frapporre tra giove e
forma esclusiva, né lo rigettano come plebeo, imperciocché queste due composizioni non aderiscano
pigliano a prestito dalle accademie l'aggiunto di plebeo a chi scrivendo adopera i termini di
la giovanna a vent'anni un boccone plebeo sì, ma sempre un bel boccone
irrequieto del genero, regnatore nuovo e plebeo per conquista, o la quietissima tirannia del
di sangue, non dico vile e plebeo, ma nobile e principesco. borgese,
deve essere promosso, sia nobile sia plebeo, sia ricco sia povero, sia vecchio
dunque, abbandonandosi ciecamente a questo istinto plebeo, si propose di seguire l'interesse proteiz-
grandi si mescolò... un plebeo de'boi, detto marico, e ardi
veri dei gran marescialli dell'impero plebeo, blucher cercava napoleone per farlo fucilare
., fatte approvare dal primo dittatore plebeo quinto pubblio filone. tramater [
scure / il ferro per il tuo pugnai plebeo. pirandello, 6-503: ella si
nobiltà, cadauno, quantunque nato di plebeo, è nobile, quando, non degenerando
? com'è vestito? è nobile o plebeo? cesari, ii-601: vedi per
dicevano i nobili, che puzzavano di mercante plebeo e di villano arricchito, di minore
aria e di cibo, sarebbe parso troppo plebeo alla contessa anche nella forma, e
digrosso quelle parti era di un uomo plebeo quasi quinquagenario, morto nello spedale di
raccaiòlo, sm. region. plebeo; teppista. arlia, 1-372
: l'altro [sacrificio] era plebeo, che si faceva per rendere a dio
e di cibo, sarebbe parso troppo plebeo alla contessa anche nella forma, e perciò
cotesta e question di memoria -rattacca il plebeo -... io son più nobile
i-1031: vocia ai sedenti il despoto plebeo. / criniera è il ciuffo? /
: meraviglioso fu l'ardore del giovine plebeo nell * apprende- re...
una femina ricca, la domandarono parimente uno plebeo ed uno nobile. bandello, 2-38
papini, ii-1001: qui c'è il plebeo che... rappresenta vita com'
.. aveva tanto del buffone e del plebeo nel parlare che... non
l'orazione grande e rilievonla dal modo plebeo. -accrescere, aumentare.
una coscienza così superba e ferma di plebeo che non si rinnega. -abbandonare
punta sulla utilizzazione squisita del materiale linguistico plebeo, sul 'pastiche'stilistico gergale, sul
ma solo di quel nostro parlar più plebeo, raccolto con istudio e scelta dalla
togliete su, brutta canaglia, io plebeo vengo, e vi do sul muso la
: fosco, come di povero e plebeo / ricco divenne e titolato, il riso
, 3-109: io non ho rifiutato come plebeo ancora 'essa'o 'esso'e simili
esser chiamato gentile nel sangue chi sarà plebeo ne la vita. baretti, 1-110:
ove entri alcuna vena di comico o di plebeo, che i personaggi affatto seri.
entri alcuna vena cu comico o di plebeo, che i personaggi affatto seri. calvino
, 4-218: il cavaliero e il plebeo / egualmente l'inchina e riverente /
e digiunino e bevan vino romanesco e pane plebeo mangino. soldati, 6-380: è
mescola non di rado con il caldo sangue plebeo, sino alle fontane di villa borghese
6-109: è un uomo rotondo, / plebeo, sì, ma che d'esserlo
, così nostalgica al buffo, al plebeo, al ruffianesco leporello? emanuelli,
che fa da vessillifera al romoreggiante torrente plebeo. -che fa una gran confusione.
rustico parla in un modo, il plebeo men male, il cittadino più acconcio,
29. persona di umili origini; plebeo. -rustico rifatto: persona di bassa
, / dandolo a te, che se'plebeo salato, ne mertarei mercé, non
sans-culottes, ed erano del più forte lievito plebeo di parigi, e les culottes aristocratiche
essere cose leggiere e sapere più del plebeo che del nobile. segneri, iv-795
di capro festeggiar sulle acque / quel plebeo [dei saraceni] saturnal dell'ignoranza.
in preda d'un pedante, d'un plebeo, d'un goffo, d'uno
(la rivoluzione); becero, plebeo (una forma politica). guerrazzi
, 26-135: egli, ch'è più plebeo che la plebe, cominciò rafazzonato d'
. galileo, 3-4-122: che concetto plebeo è questo di pigliare 0 considerare 'ex professo'
: era il simbolo di un mondo plebeo, notturno, gaio, vizioso, scelleratamente
nazional popolare e non il gaglioffe- sco plebeo dello scugnizzo, di 'domenica in', non
, che vengono dal dotto, dal plebeo, dall'arcaico, dal canagliesco,
essere cose leggiere e sapere più del plebeo che del nobile. beccuti, i-281:
padrone del castello mise alla porta il plebeo insolente, il quale uscì schiattando letteralmente
, spesso sopraffatta dallo spasmo segreto del plebeo scontento. passavo, in uno stesso
larisposta data ai legati del senato da un plebeo chiamato lucio giunio, nel tempo della
». / vocia ai sedenti il despoto plebeo. -figur. chi si trova
de'grandi si mescolò... un plebeo de'conducere nel suo regno /
/ laudar, non che al mio verso plebeo. / e1 gran pastor, che
penombra del mondo 'astorico'dove egli, plebeo, vive in concreto, poteva pescare
da semis 'metà') 'quasi'e da plebeo (v.). semipoesìa
nella bottega del legatore, io povero plebeo devo aspettare. dizionario militare italiano [
per oscuri segni si dànno al gusto plebeo col più bieco servilismo.
che nel medioevo non permetteva ad un plebeo di passeggiare accanto ai favoriti dal privilegio
che non sapevano parlare che il lombardo plebeo. papini, 39- 39:
dama la quale si congiunge con un plebeo, ma non acquista di nobiltà quel
, ma non acquista di nobiltà quel plebeo il quale si congiunge con una dama:
nel verbo 'sborrare'lo slittamento di un vocabolo plebeo al posto del borghese 'venire'. c
curve ai luna taglienti / l'auriga plebeo con la fronte bassa / e l'occhio
quello della cavalleria eroica, ma più plebeo. moretti, iii-682: mondo aveva probabilmente
, 6-xi-430: l'infinto visconte era un plebeo fellone, i cui modi bestiali non
uomo il nobile, come è uomo il plebeo; né della purezza del sangue è
, la quale si congiunge con un plebeo; ma non acquista di nobiltà quel
; ma non acquista di nobiltà quel plebeo, il quale si congiunge con una dama
chiappini, 292: 'spadronà', plebeo, 'spadronare', civile: piantare il
la sua assiduità allo studio sentisse qualcosa di plebeo. -con riferimento a dio.
aristocratico segno di picasso e lo spessore plebeo di tanta pittura grassa. calvino,
giovane per persuasioni d'un vile, plebeo et ignorante suo mastro è stato sforzato di
stucchi più degli altri di quel governo plebeo per trafficare di continovo con essi,
grandi si mescolò... un plebeo de'boi, detto marico: e ardì
chiude il secondo periodo, fiorentino e plebeo, della epopea romanzesca. 2
giov. fiorio, 1: spittacciato, plebeo, mendico, balordo et spi- tacciato
sporta. cagliaritano, 44: 'cicala': plebeo 'cunnus'..., sporta, topa
condizione, di bassa levatura; vile, plebeo (una persona). segneri
stile stecchito, asciutto, lordo e plebeo, spiegano la fredda accoglienza di un
e di cibo, sarebbe parso troppo plebeo alla contessa anche nella forma, e perciò
dicesi ad una sorta di beccaio vilissimo e plebeo, che vende carne per le vie
al ciglio. garzoni, 7-587: il plebeo s'arriccia, il villano stremisce alla
tismo irrequieto del genero, regnatore nuovo e plebeo per conquista, o la quietissima tirannia
tempo arruotare qualche ladracchiolo o sussurratore plebeo. -che pronuncia incantesimi e formule magiche
opera suona... sversatamente 'plebeo. = comp. di sversato2.
a quelle due soprapposte specialità dell'esser plebeo e vigliacco. d. bartoli,
doni, 348: questa fantasia dell'ignorante plebeo è stata luzi, ii-483: l'
. galileo, 3-4-122: che concetto plebeo è questo di pigliare, o considerare
: l'altro aveva la bellezza del plebeo meridionale, con una capigliatura d'ebano
di egual senno io abbia inteso da quel plebeo; e spiacemi di averne tarpato il
di commedia togata di carattere più marcatamente plebeo e scurrile. salvini, 6-62
si crede così parlando essere villano, plebeo, taverniere. 3. agg.
te, ch'è tutto contadinesco e plebeo. g. c. croce, 135
a curve di luna taglienti / l'auriga plebeo con la fronte bassa / e l'
fr. colonna, 3-141: cum plebeo habito pannoso et cum isciochi et vulgari
per queste avare tigri in toga / di plebeo sangue sitibonde? bocalosi, ii-31:
mettersi con un capitano onorato, un plebeo torla a combattere con un gentiluomo.
re, su cui seggono, nel fango plebeo. -incorrere in un errore,
co 'l vostro gergo tra barbaro e plebeo, lo squisitissimo orazio. 4
questa onorata spada in così vile e plebeo sangue, che io ti vorrei fare
mette nausea quel suo scrivere fiorentino, anzi plebeo di firenze, con tanti idiotismi e
pronunzia del nostro vernacolo più triviale e plebeo e con una bassezza d'esporre stomachevole
e figliuolo, furono de l'ordine plebeo, tuttoch'agguagliassero la gloria de'più
ufo': senza spendere, è detto plebeo. si scrivono da'magistrati di firenze
, v-2-380: non più temevo l'esperimento plebeo, la delusione abietta; ché portavo
fil di retorica e tutto che puzzasse di plebeo spregiavan di cuore. -giurare
villanamente o per imperizia o per animo plebeo. c. e. gadda,
questi fiori plebei e consacrati / dal martirio plebeo innominato, / in codesto sdegnoso rifiuto
pronunzia del nostro vernacolo più triviale e plebeo e con una bassezza d'esporre stomachevole.
, 7-318: l'autore lascia il vischio plebeo della ingiurie e delle lubricità. buzzati
sono vituperato certo tito considio romano, uomo plebeo, il nome di cui fu ad
, un'espressione); rustico, plebeo (una parlata). guazzo,
; e sì ch'io vo ritornando plebeo, e non ho più né titoli,
2. grossolano, rozzo, zotico, plebeo (una persona). - anche
comune; non aulico o elevato; plebeo, rozzo. -anche: dialettale; vernacolare
, atteggiamento o anche gusto volgare, plebeo, rozzo, grossolano. -anche:
di educazione; grossolanità rozzezza; gusto plebeo. g. ferrari, 3-82
può dire che abbia più tosto ingegno di plebeo, che di cavai
l'origine di questo vocabolo risalga a un plebeo divenuto cavaliere (e perciò si'=
panigarola, 1-207: un proverbio assai plebeo direbbe che questo fu un far la
da assai tempo è dominata dallo spirito plebeo. conseguenza 'fatale'del suo apsicologismo.
bacchetti, 2-xxiii-450: l'analfabetismo popolare e plebeo ebbe una sua forma di coltura primitiva
punta sulla utilizzazione squisita del materiale linguistico plebeo, sul pastiche stilistico gergale, sul rin-
savinio, 29-1-103: il vendicativo, il plebeo invidioso, l'antiartista [socrate]
con modo eroico, ma con modo plebeo, o con atti burattineschi, biricchineschi,
è spesso considerato come il tipo del plebeo rozzo e ingovernabile, incline alle passioni
, sm. spreg. popolano, plebeo. calzabigi, 1-244: si scatena