pass, di acchetare), agg. placato, calmato, quieto.
addolcita con zucchero. 2. placato, temperato, mitigato, fatto più mite
vostri ufici e vostre cerimonie, aver placato idio; e io vi dico che
ma li videro pieni d'anni e di placato sapere. = voce dotta, gr
viver mio, / onde alfin, placato e pio, / lo dimentichi il signor
occhi. 3. figur. placato, calmato. ungaretti, viii-20:
il fratello barbaro d'essersi compunto e placato, non andò però molto che.
ma li videro pieni d'anni e di placato sapere, con la loro mestizia e
cader l'armi di mano, e, placato il suo furore, lo sforzi,
), agg. quietato, placato (il vento, il mare).
». calmo1, agg. placato, non agitato, in bonaccia (
calabria dai superstiti della repubblica partenopea, placato e aizzato dai borboni esuli in sicilia
letter. chéto). calmato, placato, sedato (l'animo, la
sua virtù, oramai indiscussa, aveva placato tutte le gelosie, ella non sapeva spesso
/ e tu vergine cuccia, idol placato / dalle vittime umane, isti superba.
qualche minuto, con un viso non tanto placato e calmo quanto deserto di qualsiasi espressione
, di grillo parlante. 7. placato, rabbonito, affievolito, fiaccato.
, 4-907: a noi rivolgi / placato il guardo, e ti disseta in questo
. figur. reso mite, benigno; placato, raddolcito nell'animo. baldini
di cristo, i-24-x: non è placato [il giudice] con doni e presenti
ma li videro pieni d'anni e di placato sapere, con la loro mestizia e
e da attraversarli, s'era come placato, superato, trasfigurato in una gloria di
alla ricerca di un suolo dove fermarsi placato finalmente dalla smania di piccole avventure.
1-66: non anco i tiranni formaggeri han placato l'ira dinanzi alle novelle religioni.
par ini, xi-38: orecchio ama placato / la musa, e mente arguta,
, 230: tacqui e m'accorsi dal placato aspetto / che il biondo dio gustava
: e tu vergine cuccia, idol placato / da le vittime umane, isti
implacato, agg. letter. non placato, insoddisfatto (una persona).
, di imputridire), agg. placato; reso mansueto. crudeli,
, agg. ant. calmo, placato. siri, vii-421: l'incalmata
, i-4-118: cede il flutto, e placato a lui s'inchina. de sanctis
2. figur. che non può essere placato (un dolore, una sofferenza)
, che ne'princìpi suole / parer placato, ognor più incrudelito. di costanzo
. frugoni, i-14-188: un poeta mal placato /... / oggi vuol
ii-556: e tu vergine cuccia, idol placato / da le vittime umane, isti
ma li videro pieni d'anni e di placato sapere, con la loro mestizia e
arco- d'argento, quando / ha placato il suo cuore nell'immenso / inno
d'ora del mio viver tranquillo e placato quassù con letteruzze inutili. 3
e il ciel mansueto e 'l mar placato, / vestiti i monti, adorna ogni
fulmini... il vento si è placato, è cessata la pioggia. le
morale); moderato, temperato, placato (un sentimento, una passione,
mitigato quel codice. 3. placato, rabbonito, calmato (una persona)
offeso dio essere inverso i diletti viniziani placato, data la disciplina secondo la misura
, moderava se stesso e si rendeva tutto placato. / 80. popol.
il fratello barbaro d'essersi compunto e placato, non andò però molto che,
pompe del mondo e le delizie / placato lui, ch'il tutto regge, fenno
: avendo egli con parole più piacevole placato apollonio e avendo preso ardire di scoprirli
bardi] pieni d'anni e di placato sapere, con la loro mestizia e la
consolo », vitellio noi consentì, placato seco, e quasi per gratitudine dell'aver
nei confronti di un'altra persona; placato nel proprio atteggiamento ostile; che ha
) come già vidi, / e poi placato passeggiando i lidi / di bella calma
cader l'armi di mano e, placato il suo furore, lo sforzi, lo
e bardi] pieni d'anni e di placato sapere. 36. completamente
dai spiriti maligni, veniva racchetato e placato dai concenti della musica di david.
le pietose lagrime della madre e della moglie placato l'avessero. goldoni, xii-726:
: / essend'io suo ribello, / placato l'ha a me el suo amore
qualche cosa di sconosciuto che vuol esser placato. e. cecchi, 5-224:
donna giovane e sana che ha volontariamente placato i propri sensi. -con riferimento a
e ne era sodisfatto sapendo che lo avrebbe placato per bene. calvino, 2-141:
è vostro padre sì di facile / placato? ghirardacci, 3-57: con tanta
ónofri, ^ -gz: già s'è placato il mio sangue affannato.
. verb. da placare. placato (pari. pass, di placare)
guido da pisa, 1-32: l'angelo placato si partì da moise. s
resistere, e per questo lo ricevettono placato come suggetti agevolmente. machiavelli, 14-i-498
è acceso d'ira e colui che è placato e quieto. daniello, lxi-231:
moderava se stesso e si rendeva tutto placato. marini, i-374: affliggeasi inconsolabilmente
frugoni, i-14-188: un poeta mal placato, / malcontento, invendicato, / se
ix-686: sperar posso il padre mio placato? lanzi, i-180: nella edizione
nella edizione seconda, o pentito o placato ch'e'fosse, tacque tanto scorno
me imperfetto e mi renderesti forse più placato a me stesso e alle cose.
, 8-567: marco picotti si sentì placato. lo scopo della sua vita era raggiunto
/ scinto marte l'usbergo, entra placato. -reso mansueto (un animale
ii-555: e tu vergine cuccia, idol placato / da le vittime umane, isti
d'un bove; e un albero placato, senza mattìe', davvero adulto, a
amor spira, ond'il tuo mar placato / t'aspetta, e tu pur lento
mare aure felici, nettuno il serbi placato. lemene, ii-290: quando da tonde
, / il mar turbato / tosto placato / si serenò. c. i.
, i-4-118: cede il flutto e placato a lui s'inchina, / euro abbassa
pietre / giaceano in parte, ché placato il vento / già non faceva più brandir
e guardi al doppio mare duilio / placato, verremo, o cadore, /
non erano più, e nel cielo placato splendeva l'iride della terza italia?
italia? -con litote. non placato: sollecito, vivamente preoccupato; che
li videro pieni d'anni e di placato sapere, con la loro mestizia e
che rendono desiderio e vigore al senso placato. 3. raddolcito e reso
offeso dio essere inverso i diletti viniziani placato, data la disciplina secondo la misura
g. visconti, 1-103: vedo placato ogni tristo pianeta / e fortuna fermare
tua legge, acciocché tu gli sia placato al tempo della tribulazione. g.
alto immenso giove eterno, / che placato a noi ti mostri, / tu dal
sacro / fonte schiudesse a lei un dio placato. deledda, iii-494: il gemito
il lamento di uno spirito non ancora placato.. benevolo, ben disposto.
xi-1211: posso sperar, madama, / placato il vostro sdegno? pellico, 2-27
, una cert'aria stupida di sordido e placato egoismo, ricordò tanto il viso di
ne era sodisfatto sapendo che lo avrebbe placato per bene. pavese, 4-28:
repubblica, vicenza e brescia.. placato, cessato (una tempesta).
molestato dai spiriti maligni, veniva racchetato e placato dai concerti della musica di david.
racchéto, agg. tose. placato, sedato. ferrucci, 75
raquetato). calmato, tranquillato, placato, rasserenato. s. bernardino
ma li videro pieni d'anni e di placato sapere. ungaretti, xi-199: posti
ponte della pioppa. 2. placato, ammansito, rabbonito. halli,
li videro pieni d'anni e di placato sapere, con la loro mestizia e
raccogli in assemblea gli achivi / e, placato afì'atride, àrmati ratto / per
, agg. ammansito, tranquillato, placato. d. bartoli, 6-4-52
g. visconti, 1-103: vedo placato ogni tristo pianeta / e fortuna fermare fi
1-91: il gran rettor del pelago placato, / l'ira del mare in un
dritto cammin. -che non può essere placato (un dolore, una passione)
riconciliato con loro. -quietato, placato. guido da pisa, 1-263:
quella lugubre tana. 4. placato, sedato (la paura).
in cassandra si trova, / tutto placato, con parole blande, / gli
sono molto risaldate. 5. placato (tira, lo sdegno).
adimandare. oprò talmente che 'l papa tutto placato diede a lui stesso la facoltà d'
buona vivanda. -pienamente soddisfatto, placato; appagato a tal punto da suscitare
, di ritranquillarè), agg. placato, calmato (un desiderio).
accinge aa un pezzo di affresco si sente placato. calce, taverna. -rimaner ritto
e il ciel mansueto e 'l mar placato, / vestiti i monti, adorna ogni
, una cert'aria stupida di sordido e placato egoismo, ricordò tanto il viso di
li videro fieni d'anni e di placato sapere, con la loro mestizia e la
, di sboglientire), agg. placato, calmato. guerrazzi, 1-880:
pass, di sbollire), agg. placato (il furore). moravia
, ii-141: vitellio noi consentì, placato seco e quasi per gratitudine dell'averattico.
se non dopo che il dramma si è placato. = deriv. da séra.
mare aure felici, nettuno il serbi placato. g. gozzi, i-22-224: innanzi
spuntò, / il mar turbato / tosto placato / si serenò. gemetti careri,
peggiore. 6. soddisfatto, placato; libero da irritazione, rabbia o
sfoderare1 necessari artigli, l'ironia gli aveva placato appetiti decisivi, lasciando evaporare ambizioni che
il poeta [carducci], oramai placato, cantava con fiero disappunto degli antichi sodali
li farò avverso. -estinto, placato (la sete). n.
3. placido (il mare); placato (il vento). battista,
sopito. 6. calmato, placato, diminuito di intensità (una passione
mare aure felici, nettuno il serbi placato. chiabrera, 3-225: or la stagion
sventagliare degli avanguardismi indicesti a un più placato 'cursus'ermetico eliottiano nel secondo volumetto.
ed ora in burla, non l'avesse placato... il papa mettendo similmente
lo spinto irritato di camrasi brami essere placato con vittime umane. = comp
2. per estens. divenuto tranquillo, placato (il mare, il vento)
è 'disperato', non saziato, non placato da quella vendetta: il suo dolore riman
incolmàbile, agg. che non può essere placato (un dolore, una sofferenza,