lo primo agente, cioè dio, pinge la sua virtù in cose per modo di
gonna a bere- cintia ordita, / pinge smeraldi ambizioso il prato. alfieri,
cum [= come] vei, si pinge figurato. (qui de'essere la
/ e quale ancide, e qual pinge di fore. idem, 56-9:
antica / che se stessa nel ren pinge e vagheggia, / or che il sol
antica / che se stessa nel ren pinge e vagheggia, / or che il sol
antica / che se stessa nel ren pinge e vagheggia, / or che il
vago; / che le piante avverdisce e pinge i prati. arici, 84
/ e quale ancide, e qual pinge di fore. idem, inf.,
e colori, ed a caso / pinge, imbrattando le mura e le carte,
i-23: gelosia nell'altrui virtù pinge / i proprii biasmi. marino,
distringe; / questo è quello che pinge / molti in servaggio; e s'
e colori, ed a caso / pinge, imbrattando le mura e le carte,
e colori, ed a caso / pinge, imbrattando le mura e le carte,
e colori, ed a caso / pinge, imbrattando le mura e le carte,
come ne la cera / quando 'ntaglio si pinge, / così lo vostr'aspetto /
l'amorosa cera / amore in cor mi pinge. guittone, xx-52: quant'è
/ ché ne le spoglie sue l'iride pinge / questo eiel di beltade, /
, ed è natura / ch'ai sommo pinge noi di collo in collo. boccaccio
e colori, ed a caso / pinge, imbrattando le mura e le carte,
lo sole avverso / nube a sera si pinge, allor
è [amore], come altrui pinge sua figura, / crudele, iniusto,
plausi, onde vai nota, / pinge ingenuo rossor tua casta gota. alfieri,
quando fu al ponte di cemeca, / pinge il morello che oltre ci passi,
che 'l primo agente, cioè dio, pinge la sua virtù in cose per modo
quel che nel suo fior il nome pinge. tasso, 1-13-10: stiman negletto in
mi turba, / com'om che pinge e sturba / e puro li dispiace /
si distringe; / questo è quello che pinge districato (part. pass,
s'infinge. / e la cagion che pinge / lor a securo combatter, e
canore voci / scieglie e grave soggetto e pinge ed orna, / sincere lodi,
onde han le brume esiglio, / pinge di flora in su l'ameno loco /
/ la splendente del cielo iri si pinge. carducci, iii-28-260: il figlio
., iv -canzone, 54: chi pinge figura, / se non può esser
vii-24: non è, come altrui pinge sua figura, / crudele, iniusto,
/ la splendente del cielo iri si pinge. tornasi di lampedusa, 225: la
/ e quale ancide, e qual pinge di fore. -raggiungere, centrare
universal d'ogni soggette; / e virtù pinge sì la sua ferita / de li
, 212: sai tu perché amor si pinge cieco? i... i e
mente / in altra parte, e pinge / la simile pintura, / così,
universal d'ogni soggetto; / e virtù pinge sì la sua ferita / de li
colore di sangue orrido e nero / pinge di serpedonte il volto fiero.
barberino, i-57: è la cagion che pinge / lor a securo combatter e giusto
/ de l'amorosa donna ch'a ciò pinge. chiaro davanzati, 28-6: io
14-34: né più dell'amorosa anima or pinge / il dolce amore a lui gli
e colori, ed a caso / pinge, imbrattando le mura e le carte,
in mio segreto. / ogni pensier mi pinge ovunque i'veggio / suo volto a
a l'amore; / amore mi pinge sì ched io non paro.
: di vecchierella annosa, / zeusi pinge così faccia rugosa, / che diletto improviso
ale, / e di vaghi color le pinge e inaura. bronzino, i-102:
, / chi i letti infiora, chi pinge lettiere. fantoni, ii-210:
plausi, onde vai nota, / pinge ingenuo rossor tua casta gota.
: non è [amore] come altrui pinge sua figura, / crudele, iniusto
, 240-10: amor... si pinge figurato / e innavrato. mare amoroso
orientai dell'inde perle, / che pinge il mare ove sé insala il gange.
astringe; / e saggio è quel che pinge / a quel per che v'è
/ di bell'alma non rado annunzia e pinge / l'interna forma e 'l bel
, conv., iv-3-53: poi chi pinge figura, / se non può esser
, / chi i letti infiora, chi pinge lettiere. 3. disus.
mi turba, / com'om che pinge e sturba / e pur li dispiace /
/ con fronte liberal che l'alma pinge. manzini, 17-114: 11 suo
: tanto il poeta come quel che pinge / hanno le penne assai licenziose: /
, illibato. quaglino, 32: pinge il perugino / le madonne immortali /
da ferrara, 105: qual collera ve pinge, ovver qual luna, / ch'
/ chi i letti infiora, chi pinge lettiere. goldoni, xii-11: ho
ch'alegro deggio gir là ove mi pinge. g. cavalcanti, i-151:
de l'amorosa donna ch'a ciò mi pinge. lapo gianni, xxxv-ii-586: non
cerchio di ligustri albeggianti purpurea rosa, cui pinge, con un de'suoi raggi,
mente / in altra parte, e pinge / la simile pintura. francesco da
tene mente / in altra parte, e pinge / la simile pintura, / così
; / poi di fattezze, qual si pinge esopo, / d'attristar, se
miniare. baruffaldi, iii-27: scatolette pinge e minia, / or per laura
non udir d'intorno! / qui pinge primavera / e tutto tate. -in
: quando nemica scuopresi / nave, cui pinge il rostro / grave d'argento il
lo primo agente, cioè dio, pinge la sua virtù in cose per modo
lo primo agente, cioè dio, pinge la sua virtù in cose per modo di
. mascheroni, 8-195: èwi chi pinge i floridi arbuscelli / e le dipinte
t'astringe / e saggio e quel che pinge / a quel per che v'è
mi turba, / com'om che pinge e sturba / e pure li dispiace /
plausi, onde vai nota, / pinge ingenuo rossor tua casta gota.
non è [amore] come altrui pinge sua figura, / crudele, iniusto,
di varie immagini corporali ch'egli vi pinge con la sua mano maestra, ora
, / pensando che di sé pinge e colura, / onde il cor si
/ con fronte liberal che l'alma pinge. 11. esposto senza possibilità
fa orgoglianza; / com'om che pinge bene / colora viso tale / che
la potenza del fresco vento che ci pinge alla disiderata parte da costoro. apri
e su la fronte... / pinge la speme de'futuri eventi.
sarà così terribile il redentore come si pinge. -trattare con riguardo o compiacenza
l'amore; / amor - mi pinge, sì ched io non paro.
bamboleggianti in amore, che fanciullo si pinge perché fa impicciolire i grandi e pargoleggiar
io seguirei là ove l'amor mi pinge. petrarca, 181-6: l'esca fu
have e colori, ed a caso / pinge, imbrattando le mura e le carte
ai plausi, onde vai nota, / pinge ingenuo rossor tua casta gota.
suono lo dipinse al naturale. pinge pònge, v. ping pong.
tene mente / in altra parte e pinge / la simile pintura. dante,
tebaldeo, lvi-71: morte, chi pinge te, chi di te scrive, /
/ poi di fattezze, qual si pinge esopo, / d'attristar, se vi
proprio umido tectorio, sopra il quale si pinge... a fresco. leoni
busenello, 107: qual or pinge [la ricamatrice] la rosa ai caldi
/ chi i letti infiora, chi pinge lettiere. -spalmare, stendere in
: colui che in nero scudo aurato pinge / con unghie azzurre uno istrice pungente,
mi turba, / com'om che pinge e sturba / e pure li dispiace /
tiranno / in lui stampa il dolor, pinge l'affanno. g. gozzi,
fanciullezza in tutti / i movimenti suoi pinge innocenza! parini, xii-92: chiede
parco / con fronte liberal che l'alma pinge. de sanctis, ii-11-99: il
che, arrestandosi o affrettandosi, vi pinge sulla faccia tutte le impressioni intellettuali o
, 102: mentre el volto de pietate pinge, / vòltati a retro e di'
/ pur d'antico timor la fronte pinge. bemi, 69-13 (v-299):
, / cui poco il sangue ornai pinge e riscalda, / stenda e la copra
plausi, onde vai nota, / pinge ingenuo rossor tua casta gota.
. ricciardi, 22: se a voi pinge il volto arte o natura, /
giudizio, fuora / così si tinge e pinge e s'incolora. giuglaris, 319
che con le proprie man lavora e pinge / di color mille l'ingegnosa terra
ligustri albeggianti, purpurea rosa, cui pinge, con un de'suoi raggi,
, / che 'ntra lo cor mi pinge / la gioi che del martire / al
: l'occhio col pianto ognor vi pinge e vede, / vi chiama ovunque la
ché ne le spoglie sue l'iride pinge / questo ciel di beltade / e promette
: né più nell'amorosa anima or pinge / il dolce amore a lui gli occhi
604: ovunque tu non sei / ti pinge il mio pensier. parini, vti-80
vera e quale il mio pensier ti pinge, / alcun t'amasse in terra,
e di sfinge; / occhio che pinge / e monti e mari d'inaudite ebbrezze
angelo, e un amante / in lui pinge il tuo desio. -intr
., iv-canzone, 52: poi chi pinge figura, / se non può esser
appena / cotal l'antica età ricorda e pinge. giovio, ii-114: non con
: dichiara il nome e le fattezze pinge, / aggiungendo gl'indizi a la
più belli che a noi non gli pinge il fangoso pennello del senso.
in mio segreto. / ógni pensier mi pinge, ovunque i'veggio / suo volto
pietà suggetto, / fiera altrove si pinge atroce scena. aleardi, 1-39: su
] la potenza del fresco vento che ci pinge alla disiderata parte da costoro. alberti
paurosi, / e quale ancide e qual pinge di fore, / sì che solo
caccia. / s'io sto, mi pinge; s'io piango, ella ride
/ la ribellata ciurma in lei si pinge. -mandare, inviare.
fu al ponte di cemeca, / pinge il morello che oltre ci passi.
francesco, 303: amor per forza il pinge e mena / in loco ove se
amorosa donna, c'a ciò mi pinge, / che, quando lei bene
distringe: / questo è quello che pinge / molti in servaggio. idem,
lo mi'talento / ch'ognor mi pinge in gioia dimostrare. petrarca, 80-28:
franco, 3-70: a questo mi pinge il debito: e se chiunque rinchiude
lo primo agente, cioè dio, pinge la sua virtù in cose per modo di
[della luna] lo bel corpo / pinge paura ne li umani aspetti / quando
loco, possanza e ben guarda in cui pinge / e che don mai non finge
. ping pòng (dial. pinge pònge), sm. invar.
a che cos'è il vero gioco del pinge ponge, per chi ci sa fare
mi turba, / coni'om che pinge e sturba / e pure li dispiace /
lusingandomi il cor, [il sogno] pinge a la mente. / con gl'
nome d'agente da pingére (v. pinge re1).
plausi, onde vai nota, / pinge ingenuo rossor tua casta gota. cesarotti,
vento, / accecato di neve -intorno pinge / un inferno polare la città - /
, conv., iv-canzone-53: poi chi pinge figura, / se non può esser
ragione, / pensando che di sé pinge e colura, / onde il cor
è 'l disire / ch'amor lassù li pinge per diletto. simintendi, 1-155:
e di sfinge: / occhio che pinge / e monti e mari d'inaudite ebbrezze
vera e quale il mio pensier ti pinge, / alcun t'amasse in terra,
arco, / lo cui splendore reflessato pinge / del ciel la volta. d'annunzio
lo mi'talento / ch'ognor mi pinge in gioia dimostrare. tavola ritonda
continuazione del moto la carne loro si pinge e si rarifica, ché si aprono
distringe: / questo è quello che pinge / molti in servaggio. albertano volgar
/ che 'ntra lo cor mi pinge / la gioì che del martire / al
/ e mentre el volto de pietate pinge, / voltati a retro, e di'
più belli che a noi non gli pinge il fangoso pennello del senso. muratori,
rapiti sensi, / lusingandomi il cor, pinge a la mente / con gpinvisibil suoi
arco, / lo cui splendore reflessato pinge / del ciel la volta.
, / e quale ancide, e qual pinge di fore, / sì che
amorosa donna, c'a ciò mi pinge, / che, quando lei bene
lo primo agente, cioè dio, pinge la sua virtù in cose per modo di
lo primo agente, cioè dio, pinge la sua virtù in cose per modo di
per sangue al volto corso, il volto pinge / di viva amma. g.
; 'pieno'e da sal pinge. sàculo, v. sàcculo
universal d'ogni soggette; / e virtù pinge sì la sua ferita / de li
suoi siscinge, / e quando canta o pinge / sembra rapita al ciel. -cessare
cieschi. tesauro, 2-77: ti pinge il ruscelli... le due 'colonne
, / io seguirei là ovel'amor mi pinge. idem, xxxiv-47: di quel ch'
, / quanto l'erba, che pinge il sol ancora, / a mezzo giorno
nuovo. mascheroni, 8-195: èvvi chi pinge i floridi arbuscelli, / e le
si distringe; / questo è quello che pinge / molti in servaggio; e s'
e di sfinge: / occhio che pinge / e monti e mari d'inaudite
non sforza ragione, / pensando chedi sé pinge e colura, / onde il cor si
, / e quale ancide e qual pinge di fore. castelvetro, 8-1-210: affermano
mente / in altra parte, e pinge / la simile pintura, / così,
in altro suggetto di fuori, come chi pinge il dado col motto 'semper iactatus semper
; ed è natura / ch'ai sommo pinge noi di collo in collo.
ordine, la qual virtù, cioè che pinge, dirizza in segno lieto, cioè
più di ciò che si scrive o pinge o stozza o scolpisce. 3.
envèr me, e più ver dol mi pinge. -violento, disumano.
mi turba, / com'om che pinge e sturba / e pure li dispiace /
: delli primi raggi lo bel corpo / pinge paura ne li umani aspetti / quando
un'apertura. mascardi, 1-23: pinge egli sotterra una grande spelonca, a
mi turba, / com'om che pinge e sturba / e pure li dispiace /
, / quel che sul bianco mur pinge il carbone, / e che fa da
su qualcosa che appartiene al passato. pinge l'intero [costume da bagno] più