nome suo risplende / negli annali di pindo. idem, 128: pur troppo noi
il vino], / quei che in pindo è sovrano... /.
. mucha] fantasia / regna in pindo arcispagnuolo. -arcispietato: spietatissimo.
, 5-36: io no, che in pindo or altra paglia imbecco, / nauseando
di levante? / voi che fate di pindo l'amostante, / e non ne
pegaseo, gli verdi allori, / pindo, elicona cantin vostri onori; /
, x-3-214: farò ritorno in pindo alle camene. carducci, 39: ed
guarini, 42: nelle piagge di pindo / d'erbe e di fior conteste
cartello / non è il sacro di pindo almo furore. idem, 5-284: e
fianco della rupe ima spelonca / sacra di pindo alle fanciulle e cara / più che
/ gli vien di costa il trombettier di pindo, / l'universale adulator fiorindo.
ater dona, i-107: queste carte che pindo ammira e cole / e ch'io
gentile, che meritò d'avere in pindo febea ghirlanda. vico, 85: apprese
ai festeggianti amori / nuove lalagi in pindo; un altro maro / surge a cantar
isdegnate queste, / nelle piagge di pindo / d'erbe e di fior conteste /
delle toscane corde, / tingonsi in pindo di vergogna il viso / vergini dee
cornuta cetra, / il gran rettor di pindo e di parnaso. deledda, iii-781
bosco. chiabrera, 233: di pindo il monte / s'ornava per un fonte
, x-3-109: dal dì che di pindo in su l'aprica / balza presi a
quel giorno a caccia nei boschi di pindo e perciò sgombrato avea l'aere di
crocitando un solreutte, / salisti in pindo pien di boria il petto; / ma
, / se destra move aura da pindo. 15. letter. desiderio
l'onesto. chiabrera, 321: o pindo, o van permesso, / o
su per le scondescese straripevoli balze di pindo, che non vi è occhio mortai che
tutto il tesoro mio riposto è in pindo. pallavicino, 1-53: può accadere che
/ tutto il tesoro mio riposto è in pindo. parini, giorno, i-554:
chiamar si fia marito, / e in pindo reo diviene d'inganno e fraude.
alpestro, erto cammino / giugnere in pindo; e de la fronda córre, /
pieno di furor m'estolle / del profetico pindo all'alta meta. varano, 166
forteguerri, i-24x: per lui in pindo non si falcia biada, / e appena
nebbia apparve, / ch'alzossi in pindo, ogni pigmeo gigante. manzoni, 424
qualch'altro ch'armeggi, / cavalcando di pindo / sul cavai pegaseo le sassaiuole,
, 11-57: il penco, che dal pindo all'olimpo spazia nella gran vallata,
tacendosi, lasciano alla pace di natura pindo ed ossa, olimpo e pelio, tempe
ai festeggiaci amori / nuove lalagi in pindo; un altro maro / surge a
chiabrera, 377: io sceso di pindo in manti adorni, / oltra l'
alpi si dirompe nelle due filiere del pindo e degli appennini. 11.
sabèi lagrima suda, / nella sacra di pindo alta favella / ebbero un giorno e
.. non partivano dal porto di pindo, egli risolutamente avrebbe fatto gettar a
gioghi. -letter. giogo di pindo o di parnaso: la poesia,
, ii-125: erto è il giogo di pindo; anime eccelse, / a sormontar
. / io no, che in pindo or altra paglia imbecco. 2
: deh voi, nove sorelle di pindo,... pregate l'illustrissimo signor
la cetra immemore, / torce da pindo il piè! cesarotti, 1-xl-323: marito
pur ridere / io ti voglio in pindo incidere / col mio plettro appeso al
odoroso crine innanellato / d'erbe di pindo e di citerà è avvinto. saluzzo
franco piede / l'erta ch'a pindo il coro sacro onora, / se ben
7. frugoni, i-5-171: ecco in pindo assisa sono, / poetessa vi ragiono
. bruni, 632: qual verace di pindo aureo trofeo, / leggo le selci
pur ridere / io ti voglio in pindo incidere / col mio plettro appeso al
incolume, fia, signor, che pindo / ingrato taccia. 2. figur
/ quel gran davide a cui fu pindo il cielo. salvini, 39-iv-8: spruzzate
musici. -scherz. ingegnere di pindo: letterato pedante e sofistico.
errico, v-57: dice l'ingegnero di pindo, prima, che i popoli son
un sacro ingegno, un abitator di pindo, un allievo delle muse; vuol
venian con teco in prova, / di pindo allora ingelo- sian le dive. fucini
nuovi regni scettro / m'ingemma in pindo vergine ca- mena. marino, x-241
quasi in trionfo d'averli ottenuti divenire in pindo impertinente, intolerando ancora come uomo che
. frugoni, i-15-84: io son di pindo quel famoso apelle, / che pingo
ogni poeta debole di schiena / che in pindo vuol salir di prepotenza, / invoca
figliuoli. carducci, iii-2-159: salisti in pindo pien di boria il petto; /
pezzo d'animale, / che di pindo sull'erta aspra regione, / mancandoti a
da questo carcere profondo, / di pindo io m'alzi alle serene cime? /
man spargonli a canto / dei fior di pindo un ricco nembo e folto. rosa
perspicacia. chiabrera, 1-i-364: o pindo, o van permesso, / o
dei felici / amanti delle vergini di pindo? de sanctis, ii-7-84: astolfo esce
la cetra immemore, / torce da pindo il piè! g. gozzi, i-21-63
filicaia, 2-1-134: io era in pindo e vidi a un tratto il suolo /
un pastorei pervenne / alle prime di pindo eccelse palme, / ben mille fervid'alme
tutte in breve ti dirò: / pindo sa s'io mentir so. / la
diavol di mercato / è mai pindo diventato? gramsci, 11-136: l'on
di venere] sospesi / le corone di pindo e spesso fei / la tosca lira
monti, x-1-419: i boschi / di pindo e citeron molce il suo canto.
che nell'età ridente / corse di pindo il florido sentiero. mazzini, 1-321:
/ oggi muccia fantasia / regna in pindo arcispagnuolo. 2. avv.
uscirono col nome di 'cronache di pindo ': le quali a me pare (
di muro. testi, i-77: pindo intanto lasciate [o musej, e 'l
, 170: belle musiche dive / di pindo abitatrici, / a che stan neghittosi
..., andando per il monte pindo,... trovò una scorza
intagliati marmi / e ne'sacri di pindo eterni modi, / per obbligarsi la
di pers, 142: ricorri a pindo, e ne'pieri inchiostri / per saettar
la cetra immemore, / torce da pindo il piè! = voce dotta,
qual fida / nunzia, precorse tarmonia di pindo. rosmini, 9-ii-345: potrebb'ella
goldoni, xiii-827: sacro nume di pindo, / tu che l'anime accendi /
menzini, 1-66: che v'è su pindo altra corona eterna / a i pacifici
5-36: io... che in pindo or altra paglia imbecco, / nauseando
contessa fan- toni, e brindo a pindo a labindo tra 'l pappo e 'l dindo
: in grecia l'acheloo si parte da pindo, dal quale discende ancor l'inaco
averci fatto tacere. -passeggiare in pindo: poetare. c. i.
: età non usa a passeggiare in pindo / con le divine muse. -passeggiare
lagnarsi. rosa, 43: di pindo voi musicne rane /... /
e tellumone / alle radici dii superno pindo / per questo a un tracto e co
certo fra noi, / sacri cigni di pindo, non dèi star. / vattene
piattonato e offeso / da quel di pindo in sì pubblica parte. piattóne1
nebbia apparve, / ch'alzossi in pindo, ogni pigmeo gigante. c. gozzi
letter. che si riferisce al monte pindo come sede delle muse. porta,
di bindello (v.). pindo, sm. letter. la poesia,
locuz. con valore iron. montare in pindo). tommaseo [s. v
= dal nome del monte della tessaglia pindo (lat. pindos o pindus,
satiri, ma fece / sdegnose in pindo vergognar le muse. vittorelli, i-21:
: s'arretrarono allora / le dee di pindo e della tomba a lato / venne
un sacro ingegno, un abitator di pindo, un allievo delle muse; vuol
/ che di sonetti io pieno ho pindo, come / la terra è popolata di
più sonora assai / delle cetre di pindo è la sua mano. g. b
dottori, 3-8: nome che adora pindo inciso in mille / fatidiche cortecce e
/ pelio, otri, olimpo e pindo et hemo et ossa. tasso, 3-14
fa progresso. / per l'acqua in pindo va come poeta, / onde a'
e alla funesta pira / stridon di pindo i più felici allori: / prefica v'
: me che spiro / libera aura di pindo e da gran tempo / sacrai solo
, 303: or su i gioghi di pindo alzi lo 'gegno, / or legge
/ la fontana d'aganippe / e di pindo le viottole. muratori, 9-103:
certa secchezza. rosa, 2-52: di pindo i violati onori / sferzar ne'colli
uscirono col nome di 'cronache di pindo ': le quali a me pare.
/ aspettar suole -e a bere in pindo mena / all'alta vena -i dotti
sulle cime ripide / li pungoli di pindo ansanti e erratici. guerrazzi, 2-183
il puzzo e il morbo / toglierò a pindo delle rie tue colpe. carducci,
: da quel ch'in cima a pindo o 'n riva a tonde / e d'
onde son piene / le boscaglie di pindo e di pamasso. ghislanzoni, 7-1 io
non visti / pria negli orti di pindo, e più recente / ne scorre
mare. -figur. recessi di pindo: per indicare un ambito poetico non
ch'io colsi / ne'recessi di pindo e che giammai / da poetica man
ingegno, / se van torbide in pindo tacque vive? f. f. frugoni
spargonli a canto / dei fior di pindo un ricco nembo e folto. magalotti
, pezzo d'animale, / che di pindo sull'erta aspra regione, / mancandoti
satiri, ma fece / sdegnoso in pindo vergognar le muse. guerrazzi, 6-395:
. i. frugoni, i-n-221: tutto pindo rifulse / eli poetico lume, /
vidi spesso ne'beati gioghi / di pindo e udii con sì soave canto /
, 1-xxxii-222: invan de'fasti tuoi pindo rimbomba, / italia, e i prischi
soccorso a napoli. -risalire su pindo: ritornare alla poesia. chiabrera,
diletti colgo, / per cui su pindo a risalir sia forte. = comp
goldoni, xiii-827: sacro nume di pindo, / tu che l'anime accendi /
chiabrera, 1-ii-419: in cima di pindo un sacro ingegno / forte fa risuonar castalia
di nebbie e silvoso apennino / e pindo ed ossa e parnaso s'accende; /
peneo, uscente di sotto al monte pindo, si volge con ischiumose acque e minante
. maffei, 7-28: udrà su pindo apollo, / le muse udran..
1-xxxii-67: spiro / libera aura di pindo e da gran tempo / sacrai solo
i-ii- 419: in cima di pindo un sacro ingegno / forte fa risuonar
ciro di pers, 3-267: ricorri a pindo e ne'pierii inchiostri / per saettar
altro ch'armeggi, / cavalcando di pindo / sul cavai pegaseo le sassaiuole.
nacque in seno di salire / di pindo i gioghi dirupati ed erti. /
su per le scondescese, straripevoli balze di pindo, che non vi è occhio mortai
che nell'età ridente / corse di pindo il florido sentiero, / ché anco
della rupe una spelonca / sacra di pindo alle fanciulle e cara / più che
tellumone, / alle radici dii superno pindo / per questo a un tracto e co
. chiabrera, 1-iii-72: l'alto pindo con l'unghia egli percosse / e ne
visi falsi. calzabigi, 102: di pindo le vergini sorelle / ora son convertite
all'ombra aei più degni allori di pindo sopra la sicania lira ha cantato nell'idioma
le sincere fonti / m'additavi di pindo, e l'erta cima.
crocitando un solreùtte, / salisti in pindo pien di boria il petto; /
d'alegreza sormontato / per che ch'in pindo egli sormonte / o che sen vada infra
per i viali, per i vigneti di pindo: poetare. fagiuoli, vii-70:
che non si possa ancora / di pindo spasseggiar pe'bei viali. fagiuoli [
viali. fagiuoli [tommaseo]: di pindo spasseggiar pe'bei vigneti.
me me che spiro / libera aura di pindo e da gran tempo / sacrai solo
e... i boschi / di pindo e citeron molce il suo canto.
resse a bacchetta, / e a pindo tutti corsero a staffetta. -alla svelta
mie profonde orme stampate / sul tosco pindo esca un'eterna luce? emiliani-giudici, ii-397
caporali, ii-25: focide rimbombò, pindo e libetro / al suon de le
velocità su per le scondescese straripevoli balze di pindo che non vi è occhio mortai
è... anche deciso in pindo, se più giovi al mondo erudito la
terzetto sussurrante - / nelle macchie di pindo al visco presi? moravia, xi-63:
mostrassi euterpe / quale in cima di pindo apparir suole. /... /
balena in viso / del dio di pindo il provocato sdegno. -per estens
, e speri ch'io salga in pindo, e sulle corde d'oro un inno
quel terzetto sussurrante / nelle macchie di pindo al visco presi? / son cappellini,
e silencia; nella locride dorica: pindo, erineo, boeo e citinio; più
scellerata mano / che le sacre di pindo alme parole / ardì di violare, e
fan corona / e lo mettono in pindo, ov'ei le labbra / dell'ambrosia
mie profonde orme stampate / sul tosco pindo esca un'eterna luce?
; / e i carmi, che di pindo in sulla vetta, / cantano a
puoti non salì mai la vetta del pindo, era nemico c. carrà, 152
quanti bronchi e sassi / son di pindo i sentieri ingombri e zeppi. c.
, 1-245: l'associarsi cogl'incendiari di pindo non portò mai fama; ed in