ciel riserba. mamiani, 1-335: va pin- gendo il tempo almo e felice /
li sensi, tutti gli intelletti, tutte pin- dustrie... si vorrieno fortificare
: pan da tavola intortigliato, boffetto, pin- zoni, michini, maroncini, navicelle
mazzeo di ricco, 208: lo bon pin- gitore / in tanto è da laudare
compiaceva d'essere piccolo e mingherlino come il pin- demonte, ne copiava la ricercata eleganza
15-68: entrare nella selva fitta delle « pin- ces »,... poter
nido ed a gli amori, / morte pin- gendo va de'suoi colori, /
mura della città coronarono una passeggiata chiamata pin- cio, che domina roma.,
la prima spoglia. tesauro, 2-280: pin- gonsi... instrumenti..
mosso chi per poco legga in monti in pin- demonte in foscolo. bacchetti, 2-xi-16
» « assicurisi vostra maestà, -rispose il pin- to, -che non arrivano li desideri
, nell'ombra, l'umida muraglia del pin- cio strapiombava sulla strada del muro torto
romane'il valadier non aveva ancora creato il pin- cio e rimpinconito la piazza.
e illimpidirsi (pacqua, il vino, pin- chiostro), per separarsi (la
porta salaria, giungeva quasi sino a quella pin- ciana; appartenuta prima a cesare,
lui mattare, e dandogli con una pedona pin- gente scacco quivi il mattò, a
qualche punto elevato, dal gianicolo o dal pin- cio per esempio, senza più il
che rompe le muraglie della castità feminile. pin- g. a. pafiini,
forse uscito col suo 'metter pensiero'('méttili pin- siéri'), unione di parole che
: se non che arosso a smentovare il pin- cio, / una parola ti dirìa
n-n: del mese d'ottobre si seminano pin- tibe... in arena e
per accennar la dottrina [gli egizi] pin- sero il cielo che stilli rugiada.
, / che con livide mischie il fallo pin- go, / bugiarda, lusinghiera,
incudine... la tenaglia, le pin- cette e 'l turcasso de le pincette
senza feccia;... per la pin- guitudine e grassezza mostra la plenitudine;