, / allarga le tue retene in pietanza. guido da pisa, 1-70: moisè
acquolina in bocca, a conto d'una pietanza che si vede imbandita davanti e
9): che, lasso, gran pietanza, / che me fa in doloranza
/ e moveriano loro cori a più pietanza, / vegiendo d'agualglianza il guiderdone
re enzo, 2-4: s'eo trovasse pietanza / incarnata figura. / merzè li
villana morte, che non ha pietanza, /... / mia allegranza
: quando mi vider, tutti con pietanza / dissenni: -fatto se'di tal
: chero con dirittura / ad amore pietanza, / che parta mia natura /
, / alarga le toi retine in pietanza. latini, i-2242: sapi,
preparato, insaporito con aromi (una pietanza, una bevanda).
dare il suo pane e la sua pietanza a tutti i pitocchi della strada si
/ ben so che troveraggio in voi pietanza. cino, iv-153 (11-7):
'. barbottino1 » sm. pietanza composta di cose diverse e minute,
l'acquolina in bocca a conto d'una pietanza che si vede imbandita davanti e alla
. - in cucina: guarnizione di una pietanza. arila, 69: alla
.. come se un brincello di pietanza di più lo dovesse rovinare. fracchia,
del boiardo? 2. pietanza fatta con varie qualità di pesce,
sapienza filologica ritrovato gli ingredienti di quella pietanza e il modo di manipolarla. 5
e mangia le castagne, come seconda pietanza. -brodo d'ossa: soluzione
non venga da fiamma: * minestra, pietanza, caffè, vaso brucente '
buona. pea, 7-51: la pietanza avanzata di quel desinare strozzato e un
/ butta un grappolo giù per mia pietanza. manzoni, pr. sp.,
, 23-126: ché politica è come una pietanza / dura, insalubre, o che
; / butta un grappolo giù per mia pietanza. manzoni, pr. sp.
anzi, voleva dire una specie di pietanza nazionale di varii ingredienti canaglieschi.
/ ove dormono, ove hanno la pietanza, / e finalmente è scritto in ogni
. gerg. ant. una speciale pietanza in umido. pulci, vi-133
come in certi pranzi si ordina una pietanza al trattore. de roberto, 547:
). cassola2, sf. succulenta pietanza lombarda, a base di maiale con
cavo3. cavoiata, sf. pietanza a base di cavoli. -fare
, come in certi pranzi si ordina una pietanza al trattore. verga, 4-19:
da lentini, ii-79: se merzé e pietanza in voi non trovo, / perduto
come in certi pranzi si ordina una pietanza al trattore. c. e
come in certi pranzi si ordina una pietanza al trattore. svevo, 3-597: i
merzé e con servire / e con pietanza e con umilitate /... /
vostro riparo: / a lo conforto di pietanza, / che vi cozzi a lo
morta, / e tu n'hai nulla pietanza. dante, purg., 19-27
tutta mia possanza, / vagliami in pietanza, / ch'io non prendo difensa,
e: però convene a voi avere pietanza / di me, con tutto ch'io
/ che qualche tempo i'non trovi pietanza. a. degli alberti, ix-234
/ ch'agio aquistata / non trovo pietanza. / morta è la valenza /
: villana morte, che non hai pietanza, / disparti amore e togli l'
e fa uno corrotto ch'è de granne pietanza. gioberti, 1-ii-356: imitano volentieri
sì mi strugge lo cor doglia e pietanza / di quella donna piena di corrotto,
, / lui di persona c'have per pietanza / noia e pesanza. della casa
riparo: / a lo conforto di pietanza, / che vi cozzi a lo cori
fera e dispietata, / crudele, senza pietanza, / per rasgione dèi essere blasmata
/ da voi si mova merzede e pietanza. lalini, rettor., 16-18:
re enzo, 2-4: s'eo trovasse pietanza / incarnata figura, / merzé li
... come se un brincello di pietanza di più lo e non conditi è solo
/ e poi ch'io non trovo pietanza / o per paura o per dottare,
desponsate, / che deia de noi aver pietanza, / che opprobrio ne tolla
tutta mia possanza, / vagliami in pietanza, / ch'io non prendo difensa,
: chero con dirittura / ad amore pietanza, / che parta mia natura,
vostra disdegnanza / tornare 'n amorosa pietanza, / se volesse la mia bona ventura
: villana morte, che non ha'pietanza, / disparti amore e togli l'allegranza
e dispietata, / crudele, senza pietanza. petrarca, 127-15: poi che la
, la vostra durezza / convertasi in pietanza e si rinfreni; / non si
, ii-386: la donna amata ch'aggia pietanza / e rimembranza / sanza fallanza!
, donna, d'amare / domandassen pietanza. iacopone, 65-9: pensa quanto te
, 5-6: poi ch'io non trovo pietanza / o per paura o per dottare
giusti, ii-517: spesso il grosso della pietanza passa in grazia della droga. pascoli
mostacci, 421: ben è strania pietanza / vedere adimorare, /..
/ allarga le toi retine, in pietanza, / ché soperchiarne -n'ha vinto e
, la vostra durezza / convertasi in pietanza e si rinfreni, / non si distenda
/ da voi si mova merzede e pietanza, / sì che d'erranza -mi raggiate
né divina amanza / no mette in voi pietanza, / el fatto vostro estesso
. monte, ii-386: ch'aggia pietanza / e rimembranza / sanza fallanza /
amistanza: / mille merzé valesse una pietanza. giacomino pugliese, 191: madonna,
umilia / e la fe- reza toma pietanza; / ben lo pò fare amor,
): o donna mia, merzed'e pietanza / dimando, se mostrat'ho doglia
re enzo, 2-2: s'eo trovasse pietanza / incarnata figura, / merzé li
/ ben so che troveragio in voi pietanza, / per ch'io vivo gioioso in
giocar di scherma; / non ha pietanza / dalla finanza. de roberto, 426
. 2. gastron. pietanza a base di interiora di pollo,
? 13. guarnire (una pietanza). magalotti, 14-49: tutto
. far bruciare direttamente alla fiamma una pietanza o un dolce dopo avervi versato sopra
delle regioni; nell'italia meridionale, pietanza composta di più strati di pasta sottile
/ non per ragion, ma vincavi pietanza. maestro alberto, 156: se
{ fondita), sf. gastron. pietanza piemontese e valdostana a base di fontina
bocca all'orso: costituire una misera pietanza per soddisfare una grande fame. -anche
fragente. idem, i-578: io pietanza chiero, / e ritorno temente /
senza che venissero altri a spartire la pietanza scarsa. -con specificazione dell'ordine
la forte ventura / ricontri a la pietanza / com'agna fredd'a lo calor del
(ant. fritata), sf. pietanza a base di uova sbattute o frullate
odor di fritto. -fritto misto: pietanza composta di cervello, fegato, carne
ogni sera lascia sul tavolo una speciale pietanza, cucinata appositamente pel genietto compiacente.
s'umilia / e la ferezza torna pietanza. guittone, 79-6: poi se 'n
ritornare alla sua città, per mangiare una pietanza locale, ma non ebbe neanche il
superficie di un dolce o di una pietanza (e può essere costituito sia da
pensato di preparare per suo figlio una pietanza che sapeva essergli oltremodo gradita..
fior e grana, / de me aia pietanza. 9. con valore attributivo
assaggiarle. -sostant. cibo, pietanza di grasso: cibo che contiene carne
desiderio la grossa elemosina e la grassa pietanza che speravano il seguente giorno. beltramelli
'far cuocere nel forno '(una pietanza preparata con crema o salsa o besciamella
parete in muratura grattandolo ', poi 'pietanza preparata con pane grattato ', infine
'crema che si versa su una pietanza per farla rosolare nella cottura '. per
pallamidesse, v-292-27: poi non à pietanza / e m'à condotto a mortte,
conduca. 10. contornare una pietanza. -anche: preparare (un piatto
2. contorno (di una pietanza). de marchi, i-734:
dolce speranza, / ché 'l chieder pietanza / nessun amante isfìda. monte, ii-393
anonimo, i-533: mersè chera e pietanza, / non dica « guiderduna »
un soldato goffo gli imbrodolò servendogli la pietanza. cicognani, 2-163: lo zoticaccio
bocchelli, 2-xix-128: mi pare una pietanza imperialregia, di quegli anni della tarda
= deriv. da impietà (v. pietanza). impietosiménto, sm. raro
, 217: s'eo trovasse pietanza / d'incarnata figura, / merzé
merzede / alcuna fiata si muova a pietanza. s. agostino volgar., 1-8-110
. bocchelli, 2-xix-121: la robusta pietanza del cinghiale, infusa prima e poi accompagnata
191: madonna, non n'ò pietanza / di voi, ché troppo m'incanni
-accompagnato da un determinato contorno (una pietanza). palazzeschi, i-356: non
chiaro davanzali, 8-56: convene con pietanza / merzé cherendo, che 'nalzi le
sasso, 68: grande d'amor pietanza / l'à toccato a lo core,
/ ca vi degia giacer per me pietanza. guittone, 124-5: sempre sua
illativo. insalata, sf. pietanza di erbe commestibili e verdure condite per
pucciandone, 354: aggia di me pietanza, / e mostrimi sembranza / d'alcun
certo non agio intenza / di trovare pietanza / e non agio speranza. fiore,
differisce dalla salsa: 'basta di pietanza, or datemi un po'd'intinto'
questo mondo, perché di me abbia pietanza se a lui piace. guiniforto,
da festa, vi ho notato una pietanza di più a guisa di dolce: un
animali. anonimo, i-578: io pietanza chiero, / e ritorno temente /
102-14: o me dolente, che cotal pietanza / non mi pensa'trovar nella tua
, 21-9: non è tempo aver pietanza / po'la morte del peccato: /
lente. 3. minestra o pietanza di lenticchie. saraceni, i-262:
fera e dispietata, / crudele senza pietanza, / per ragione sei blasmata; /
fera e dispietata, / crudele senza pietanza, / per ragione sei blasmata; /
loco né canto, / no li portasse pietanza e doglia. iacopone, 7-41:
poi ch'i'la vidi, disdegnò pietanza. petrarca, 158-4: ove ch'
/ e null'è che de lui aia pietanza! = deriv. da male2,
sasso, 68: grande d'amor pietanza /... l'ha fatta rimembrare
d'amici, 421: ben è strania pietanza / vedere adimorare, / a la
, / che m'ave abandonato con pietanza, / e sol per meve so
: cibo, vivanda, alimento; pietanza, manicaretto; piatto, portata.
? 3. cibo, vivanda; pietanza, piatto, portata. crescenzi volgar
v-257-35: or come troveraggio in voi pietanza, / che non vegio manera / com
come 'allegranza, amo- rosanza, pietanza 'per 'pietà '. 2
scritti. 3. gastron. pietanza costituita da carne tritata, convenientemente condita
sconfinato. 6. gastron. pietanza preparata con carne tritata o altra sostanza
302: se non mi sguardate con pietanza, / non porria scanpare di mala
dansa amorosa, / move cun grande pietanza, / non far sozorno né posa
/ poi ch'i'la vidi disdegnò pietanza, / mi mena con tant'ira
/ alarga le toi retine, in pietanza, / chè soperchianza -m'à vinto e
nascimbene, xvii-107-3: s'eo trovasse pietanza / d'incarnata figura, / mercé
da lentini, 18: se merzé e pietanza in voi non trovo, / perdut'
di insalate. -in senso concreto: pietanza di erbe commestibili, crude o cotte
più che 'n altra, 'n voi regna pietanza, / e ciò mi fa midir
amistanza: / mille merzé valesse una pietanza. monaldo da sofena, xvii-194-26:
cosa. 5. gastron. pietanza costituita da rigaglie di pollo cucinate con
... / magna v'arà tosto pietanza mossa. guittone, vii-80: eo
529: una quantità di pietanze: ogni pietanza un boccone. la più solida un
3, cfr. spagn. morteruelo 'pietanza di fegato di maiale pestato con spezie
fera e dispietata, / crudele senza pietanza, / per ragione sei blasmata.
(mortìdio), sm. gastron. pietanza costituita da carne suina e ovina cotta
. con bacche di mirto. -anche: pietanza particolarmente saporita; intingolo,
altero / mi si mostra piagente per pietanza. dante, vita nuova, 26-7
e 'l pane cattivo e secco per pietanza. crescenzi volgar., 4-43: se
spero in allegranza, / fina donna, pietanza / 'n voi si mova
con muschio (una salsa, una pietanza, un dolce, una bevanda).
animale macellato che corrisponde al muso; pietanza preparata con tale taglio. messisbureo
danza / per gustare / la nasodorosifera pietanza [il tabacco]. =
/ sì perderia natura / ed avriane pietanza. chiaro davanzati, vi-41: oh i
ii-398: merzé vi chero di me aggiate pietanza, / da poi che naturalemente sono
davanzati, iv-60: ché '1 chieder pietanza / nesun amante isfìda. suaderno dei
/ senza nego / che n'agie pietanza. sacchetti, 43: la luce mia
, elaborato con ingredienti sopraffini (una pietanza); che permette di ottenere piatti
'n voi pregio s'agenza, / pietanza è quel eh'avanti lo norisce.
che si forma sulla superficie di una pietanza. ghislanzoni, 18-48: non creda
fior e grana, / da me aia pietanza. = deriv. da omele (
. òrbolatuzzo, sm. ant. pietanza di verdure cotte, molto curata nella
: come in certi pranzi si ordina una pietanza al trattore. soldati, 2-479:
aggechire / conviene ormai a voi aver pietanza. boccaccio, dee., 5-5
di tendini attaccati intorno. -anche: pietanza tipica della cucina milanese, preparata con
] per corruccio, / con occhi di pietanza lo risguarda. = var
ma per fare del suo seme una pietanza nei giorni di digiuno. pascoli, 725
minestra quando le hanno fatto precedere alcuna pietanza: nel qual caso bisogna forzarli a
? -gastron. melanzane alla parmigiana: pietanza costituita da melanzane tagliate, talvolta
, donna fina, / ed eo pietanza chero / a vo', cui tutte cose
per istaccio, per accompagnamento di qualche pietanza. 'c'era a tavola uno
. pasticciata, sf. culin. pietanza costituita da carne di manzo marinata nell'
ant. anche f. -e). pietanza confezionata con svariati ingredienti (carni,
selvatici. -in partic.: pietanza delicata e raffinata a base di pollo
pugliese, 192: le donne n'ànno pietanza / chi per lor patisce pene,
2. per estens. minestra o pietanza scotta, eccessivamente densa. tommaseo
, 13: poi ch'io non trovo pietanza / o per paura o per
compita la sua disianza, / e per pietanza -trova pur orgoglio. inghilfredi, 383
: ché per buona peperata voluntieri faremo pietanza. pisanelli, 151: alcuni usano la
peperonata, sf. gastron. pietanza costituita da peperoni tagliati in fette sottili
in abissinia il condimento principale di ogni pietanza, anzi di ogni cibo, è il
compita la sua disianza / e per pietanza -trova pur orgoglio. elegia giudeo-italiana,
giacomo da lentini, 13: non trovo pietanza / o per paura o per dottare
: donqu'è rasion ch'eo trovi pietanza / e perdonanza, / ca, s'
da lentini, 18: se merzé e pietanza in voi non trovo, / perdut'
venuta / ne li occhi miei drittamente pietanza, / e spart'è per lo viso
laude, v-525-46: prego el signore per pietanza, ke ve perduni onn'ufesan ^
: una quantità di pietanze: ogni pietanza un boccone. la più solida un
lui di persona - c'have per pietanza / noia e pesanza. 5
risagio altero / mi si mostra piagente per pietanza. schiatta pallavillani, xvii-659-11: il
mostrate, donna fina / ed io pietanza quero / a voi cui tutte cose,
. -in senso generico: companatico; pietanza. sacchetti, 113-38: e
piattanza, sf. ant. pietanza. s. cattaneo, 4-30
...: piatto ricolmo di qualsiasi pietanza. = deriv. da
zuppa. 3. per estens. pietanza preparata; specialità gastronomica. -anche:
s. v.]: 'piattino': pietanza piccola e buona. piattino ghiotto.
j: 'piatto': per vivanda, pietanza, è di uso comune in toscana;
piatto freddo: a seconda che la pietanza sia preparata per consumarsi calda o fredda
. -piatto del giorno: la pietanza che, in un giorno determinato della
di lenticchie. -piatto di compenso: pietanza che si prepara in più, per
a tavola. -piatto rifatto: pietanza che costituisce rielaborazione e recupero di un'
avidamente. -secondo piatto: la pietanza. a. cocchi, 4-1-65:
66-4: vorria trovar alcuno che avesse pietanza / de lo mio cor afflitto,
ant. pietà; compassione. -senza pietanza (con valore aggett.):
sì perderla natura, / ed avriane pietanza. iacopone, 66-3: vorria trovar
66-3: vorria trovar alcuno che avesse pietanza / de lo mio cor afflitto,
, lxv-3-29: portat'ò senpre de pietanza vesta / e stato so'd'umilità guemito
salutata, / madre se'de gran pietanza. attribuito a petrarca, xlvii-245: o
, / hai ciechi gli occhi e di pietanza duri. anonimo, xxi-346: sempre
questo modo, perché di me abbia pietanza se a lui piace. lamenti storici,
a voi non dimanderia / merzede né pietanza, / ché tanti son li amatori
mostrate, donna fina, / ed eo pietanza chero / a vo', cui tutte
dolze speranza, / ché 'l chieder pietanza / nesun amante isfìda. dante da
mia; / ma dee cherer mercede con pietanza, / istar piacente pien di cortesia
/ poi ch'i'la vidi disdegnò pietanza, / mi mena con tant'ira in
bonagiunta, lxiii-61: gentil donna, pietanza / inver'me che so'ismarito /
e tegno in voi speranza, / pietanza!, / d'amanza, / non
onesto da bologna, i-35: poi pietanza in altrui non sì sovra / né
xcv-27: s'eo trovasse incarnata la pietanza, / degno siria de le'morte dare
me vale. -di gran pietanza (con valore aggett.): atto
e fa uno corrotto ch'è de granne pietanza. -in pietanza: per pietà
è de granne pietanza. -in pietanza: per pietà. guido delle colonne
/ alarga le toi retine, in pietanza, / ché soperchianza -m'à vinto e
tuta mia possanza, / valgliami, im pietanza! 2. umiltà, fare
sì porgi lo tuo dir con gran pietanza, / che m'hai del tuo voler
dansa amorosa, / move cun grande pietanza, / non far sezomo né posa,
vitto largito come elemosina. -fare la pietanza: largire vitto straordinario.
frati che dovessero fare a'frati certa pietanza, per cagione del concilio provinciale che
: messere azzolino fece bandire una grande pietanza. regola di altopascio, 87: li
... per le spese de la pietanza per sangiovanni vangelista dett'anno a'frati
che sia una trombetta che suoni la pietanza, la elemosina et ogni altro bene che
donare, acciò ne faciate per carità pietanza. bandello, 3-20 (ii-374):
quelle finestre onde si porge a'frati la pietanza, la quale risponde in camera loro
adr. politi, 1-502: senesi intendono pietanza la porzione di cibo che il convento
... in tavola lo regalò con pietanza estraordina ria e dispensò il
nuovo predicatore. muratori, 7-iii-312: pietanza: porzione di cibo che si dà
casaregi, 2-60: raddoppiare la razione o pietanza a'marinari, con aver cuochi e
si consuma dopo la minestra. - pietanza del giorno: piatto del giorno (v
tutte tore, / pochissima pietà, manco pietanza. g. gozzi, i-23-159:
, i-23-159: spesso vien davanti la pietanza / che come il bracco la trovi
, 16 (284): trinciando la pietanza che gli era stata messa davanti e
di vino, due 'sfilatini'e quella pietanza del giorno che egli si è scelta
, 2-xxiii-575: ci rifocillammo con quella pietanza di pollo dorato in cui l'arte della
, di brodo di dadi, una pietanza e un 'dessert', per lo più un
argento, che a tavola, fra una pietanza e l'altra, s'era fatto
.. il corpo di cristo è una pietanza di paradiso, una pietanza di dio
è una pietanza di paradiso, una pietanza di dio. -scherz. alimento (
di quaggiù le avesse a mandar la pietanza per cibarsi e nutrirsi. calzabigi,
/ io diedi a roma la ricca pietanza / che mia non era, ond'egli
a vero dir, sì inetto / pietanza a schifar sì ghiotta e buona, /
fu già da giovane / cuoca e pietanza / d'un rodi popolo / su di
/ giocar di scherma; / non ha pietanza / dalla finanza. 5
. locuz. non volerne più di una pietanza: rifiutare un argomento, una compagnia
nelle donne sue; / e una pietanza, benché sia gustosa, / a lungo
38: né amico riconciliato, né pietanza due volte cucinata. 8.
da pietanza2. pietanzina, sf. pietanza particolarmente raffinata, delicata, preparata con
o posta a cuocere in tale recipiente; pietanza. s. bernardino da siena,
una pignata / e lo schidon voltasse una pietanza, / anch'io direi che questa
pittàgio, sm. dial. ant. pietanza. del tufo, 148: nel
/ e moverian lor cori a più pietanza, / veggendo d'aguaglianza il guiderdone
giuramento. casti, i-1-391: una pietanza, benché sia gustosa, / a lungo
, 13: poi ch'io non trovo pietanza / o per paura o per dottare
aggechire / convene ormai a voi aver pietanza, / ché 'l mio penare a blasmo
-fare le porzioni: suddividere una pietanza secondo il numero dei commensali.
pane, il suo vino, la sua pietanza, come se fosse ancor vivo.
/ poi ch'i'la vidi, disdegnò pietanza, / mi mena con tant'ira
, lxxxiii-495: prego el signore, per pietanza, / ke ve perduni onn'ufesanza
tuta mia possanza, / valgliami im pietanza. boccaccio, 1-ii-335: io mi sento
/ alarga le toi retine, in pietanza, / ché soperchianza -m'à vinto e
, vi chero, di me aggiate pietanza! / da poi che naturalemente sono /
bacchetti, 2-xex-128: mi pare una pietanza imperialregia, di quegli anni della tarda
/ da voi si mova merzede e pietanza. iacopone, 3-72: lo vino
, portovenere, per rifarci della magra pietanza ai bordo col dar battaglia a tartufi di
gamella della minestra, il piatto della pietanza, il bidone del vino, di ammainare
iacopone, 21-10: non è tempo aver pietanza, po'la morte del peccato:
/ ca vi degia piacer per me pietanza, / che sia fuor dubitanza / di
bisognerà dire che il disuso di questa pietanza abbia cagionata con grave danno delle lettere
-vivanda a base di carne; pietanza. landò, 2-146: in molti
spero in allegranza, / fina donna, pietanza / 'n voi si mova. ìacopone
piatto, a modo di tortino per pietanza. si va introducendo l'uso o l'
/ che qualche tempo io non trovi pietanza. dominici, 4-133: l'amatore della
: prestazioni a'frati questuanti chiamata 'pietanza '. l. tadini, lvii-180:
son stato a speranza / di merzé e pietanza. meditazione sulla vita di gesù cristo
radrice radificata, / nostra avocata per tua pietanza. = comp. dai pref
, 25: è rasion ch'eo trovi pietanza / e perdonanza, / ca,
. anonimo, i-551: non trovo pietanza / invér madonna, cui tant'amo
supplire alla scarsità e cattiva natura della pietanza che gli somministrava l'ortolano. nievo
/ alarga le toi retine, in pietanza, / ché soperchianza -m'à vinto e
alla villa la brigata. -scherz. pietanza fritta, frittura (con allusione paretimologica
padre, e si regala un'eccezionale pietanza di tartufi a cena. 2
e con pura leanza, / ma già pietanza -non trovo neiente / a la mia
artista, sentito l'odore della sua pietanza di tutti 1 giorni, il sistema,
-con metonimia: piatto prelibato; pietanza adatta a una dieta. magalotti
tuta mia possanza, / valgliami im pietanza! / ch'io nom prendo difesa.
dimandare / che lei merzé chiamare / e pietanza, ma nulla mi porta: /
saldata'e 'né amico riconciliato, né pietanza due volte cucinata'. riconciliatóre (
la forte ventura / ricontri a la pietanza / com'agua fredda a lo calor
iacopone, 21-8: non è tempo aver pietanza, / po'la morte del peccato
mandi il vino, quell'altro faccia la pietanza per l'anima de'loro passati.
amore. monte, 1-iii-62: ch'aggia pietanza / e rimembranza, / sanza pallanza
/ sì mi distrugge 1 cor doglia e pietanza / di quella donna iena di corrotto
di sasso, 67: grande d'amor pietanza / l'à toccato a lo core
riempire ben bene l'involucro di una pietanza. alfieri, xxxlx-44: 'empiura':
pransi in lite: / non può darsi pietanza più gustosa / fra l'altre molte
, danneggiano le botti. -accompagnare una pietanza per renderla più ricca e saporosa.
la vostra du- reza / convertasi in pietanza e si rinfreni; / non si distenda
. può servire per pane e per pietanza e, sciolto con acqua semplice,
dansa amorosa, / move cun grande pietanza, / non far sezomo né posa,
: volle... che una pietanza e uficio rinovale nella chiesa di san domenico
alle sue attenzioni conservando per me qualche pietanza il cui spaccio era in quei giorni severamente
s. v.]: ritirare una pietanza dal fuoco perché non bruci.
d'altro scoglio, / e surgeria chiamando pietanza. stefano protonotaro 0 pier della vigna
: bisogna anche sapere che la robusta pietanza del cinghiale, infusa prima e accompagnata
: fu già da giovane / cuoca e pietanza / d'un rodipopolo / su
hai ciechi gli occhi e di pietanza duri. sercambi, 2-i-142: nella città
iacopone, 55-23: recamese la cocina [pietanza], / messa en una mia
sagiare, / ch'aggia di me pietanza. ammaestramenti, 106: non saggiare lo
. sagna, sf. region. pietanza preparata con verdure, in partic.
, portovenere, per rifarci della magra pietanza di bordo col dar battaglia a tartufi di
aromatizzato con fiori di sambuco (una pietanza). boccaccio, v-227: le
anche sf. -a). dolce o pietanza preparata e aromatizzata con fiori di sambuco
e condimenti vari; insaccato di tale pietanza, alla quale, in talune regioni
. preparare per la conservazione (una pietanza, un alimento). anonimo genovese
bimba, vedendosi portar via la sua pietanza, cacciò mori degli strilli soprani,
e 'l priore aveano di buoni pesci e pietanza doppia, ed egli scempia. forteguerri
a mo'di quello che inquina la pietanza ond'altri se ne schifi, ed egli
voi non di- manderia / merzede né pietanza, / ché tanti son li amatori,
colizione e la merenda o scemando la pietanza... gl'italiani, più pietosi
scirro. scirò, sm. pietanza etiopica a base di farina di
altro scoglio, / e surgerìa chiamando pietanza = forma masch. di scoglia1.
e 'l pane cattivo e secco per pietanza. catzelu [guevara], ii-49:
solo secondo, sm.): la pietanza (cfr. anche piatto2, n
noi [il salvatore], cum gram pietanza, / poi ke d'alto, 'nnipo-
gran speranza / ate, cristo, per pietanza: / tu n'ài facti a tua
poi ch'i'la vidi, disdegnò pietanza, / mi mena con tant'ira in
pietà, n. 1. -senza pietanza: v. pietanza1, n. 1
. / quando mi vider, tutti con pietanza / dissenni: « fatto se'di
sasso, 68: grande d'amor pietanza / l'à toccato a lo core,
dolze speranza, / ché 'l chieder pietanza / nesun amante isfida. dante,
di vino, due 'sfilatini'e quella pietanza del giorno che egli si è scelta fra
ciò tutamia possanza, / valgliami, im pietanza! niccolò del rosso, 1-100-10:
amor, me recordo de la tua pietanza, / de tucti i miei peccati prendogran
lxxxiii-582: rendarme vollo a la sua pietanza / e retornare cun gran scecurtanga,
, lxiii-61: gentil donna, pietanza / invèr me, che so'ismarrito
viziò subito, mangiò senza pane la pietanza. bevve il vino smoderatamente, ne
. v.]: levare dal fuoco pietanza, minestra, intingolo; e lasciare
dansa amorosa, / move cun grande pietanza, / non far sezomo né posa,
1-ii-529: una quantità di pietanze: ogni pietanza un boccone. la più solida un
costituita da una minestra, da una pietanza e della razione di pane, ha segnato
bona / lui di persona -ch'have per pietanza / noia e pesanza; -ma vogli'
bimba, vedendosi portar via la sua pietanza, cacciò fuori degli strilli soprani.
la gran multitudem / de la vostra pietanza / chi tufi peccai sobranza.
altro scoglio, / e surgerìa chiamando pietanza. dante, par., 13-142:
/ alarga le toi retine, in pietanza, / ché soperchianza -m'à vinto e
onesto da bologna, i-35: poi pietanza in altrui non sì sovra / né
: donqu'è rasion, ch'eo trovi pietanza gualdo priorato, 5-iii-4: il duca di
venuta / ne li occhi miei drittamente pietanza, / e spart'è per lo viso
di sasso, 68: grande d'amor pietanza / l'à toccato a lo core
speranza / che qualche tempo 10 non trovi pietanza. ricciardo da cortona, 13:
mediante l'aggiunta di droghe (una pietanza, un cibo, una bevanda,
oltra elisio dico, / così spietà contro pietanza poia. n. tornaquinci, 7
, iii-3-32: portat'ò sempre da pietanza vesta / e stato son d'umilità guer-
morte fera e dispietata, / crudele senza pietanza, / per ragione sei blasmata;
spolverai). ant. cospargere una pietanza con sostanze in polvere o finemente macinate
. -in partic.: spolverare una pietanza con spezie, aromi, ecc.,
, una spezia finemente macinata su una pietanza o una sostanza medicamentosa su una piaga
condimento, di una spezia (una pietanza). messisburgo, 66:
2. sparso e distribuito su una pietanza in un sottile strato (una sostanza
prego / senza nego / che n'agie pietanza; / teco lego / me col
laude cortonesi, 1-i-238: timorosa pietanza / la corona fie a vedere,
, / alarga le toi rètine, in pietanza, / ché soperchianza -m'à vinto
qualcuno. anonimo, i-499: fera pietanza, che umile esser sole, / molto
tragga d'eranza / ed aggia. me pietanza. parabosco, 4-38: bugie hanno
d'amici, 421: ben è strania pietanza / vedere adimorare, / a la
di ghiaccio. -nella preparazione di una pietanza, quantità omogenea di uno o più
e bicchieri... e la pietanza avanzata di quel desinare strozzato.
sì mi strugge lo cor doglia e pietanza / di quella donna piena di corrotto
, cipolline, funghi. -sm. pietanza di carne, per lo più tagliata in
: cupris mangiava, trovando buona ogni pietanza, essendo tutte cattive e nessuna somigliando
con gli assaggi di minestra e di pietanza e il bicchiere del vino, per il
il piatto della minestra, quello della pietanza e il bicchiere entro appositi incavi.
dimandare / che lei merzé chiamare / e pietanza, ma nulla mi porta: /
di sasso, 67: grande d'amor pietanza / l'ha toccato a lo core
capo. -con meton.: pietanza, vivanda; portata di un pasto,
. tornagusto, sm. cibo, pietanza piuttosto saporita che stuzzica l'appetito e
laude cortonesi, xxxv-ii-18: dimandasti per pietanza / de li apostol'consolanza, /
e prezzemolo. -anche: condire una pietanza con i tartufi. panzini
.). -per estens.: la pietanza cucinata con tale ingrediente.
, iii-5: poi ch'i'non trovo pietanza, /... per paura
ben so che trove- ragio in voi pietanza / per ch'io vivo gioioso 'n allegranze
merzede / alcuna fiata si mova a pietanza. dante, purg., 31-43:
son voi con umilianza / ché n'agiate pietanza. 2. condizione bassa,
umilìa / e la fereza toma in pietanza. -assoggettarsi a un'autorità superiore
(anche solovaldostana, sf.): pietanza costituita da due fette di carne farcite
amati dalla provenza terminano in anza, come pietanza, pesanza, beninanza, malenanza,
bologna, lxv-3-29: portat'ò sempre de pietanza vesta / e stato so'd'umiltà
vianda, sf. ant. pietanza, cibo, vivanda. egidio romano
se 'l vostro non m'intende - a pietanza, / di ciò causa non è
senza pane la dell'occhio viziato. pietanza. bevve il vino smoderatamente, ne richiese
la vostra disdegnanza / tornare 'n amorosa pietanza, / se 'l volesse la mia bona
di piatti di pesce. -anche: pietanza condita con tale salsa.
], sf. invar. gastron. pietanza di carne di vitello o bianca,
carpàccio, sm. gastron. pietanza di carne cruda tagliata a fettine condita
. 2. per estens. pietanza di pesce crudo marinato, tagliato a fettine
sangue dell'animale; salmi. -anche: pietanza preparata in tale modo.
], sm. invar. gastron. pietanza a base di carne di agnello marinata
di tovaglie, la minestra e la pietanza vengono mangiate nello stesso piatto, utilizzando
], sm. invar. gastron. pietanza a base di manzo lessato e verdure
], sf. invar. gastron. pietanza a base di verdure (pomodori,
. e m. invar. gastron. pietanza a base di petti di pollo o
. spiedo girevole elettrico utilizzato per preparare tale pietanza. = dal gr. mod
. pass. impanata, sf. pietanza (a base di carne o di verdure
pasotti... alludendo a certa rozza pietanza di cavoli e salsiccia. =
na ròtolo1, sm. gastron. pietanza fatta di pasta sfoglia arrotolata intorno a