dotta, gr. óbrouq anosoc, 'senza piedi' (à-privat. e 7toù <;
iv-317: 'hic et nunc', 'su due piedi'; dicesi quando si vuole che
trattano mica 'lì per lì, su due piedi', come denota 'momento', ma
martino; mettere la pazienza sotto i piedi', rinnegare la pazienza: spazientirsi.
v.]: dicesi composizione { in piedi' la composizione che si conserva per essere
, avrebbe detto più volentieri 'fra i piedi', in casa propria, questa creaturina.
identica, o il trovarci in quei 'medesimi piedi', come dice il popolo, può
v. picchiarej: 'picchiar l'uscio co'piedi':... andare a casa
i nostri che 'la fortuna è senza piedi', ma ch'ella ha solamente le mani
. pinnipes -èdis 'che ha le ali ai piedi', comp. da pinna (v
. deriv. da nomitio 'misuro a piedi', a sua volta denom. da
s. v.]: 'portamento de'piedi': arte di pedalizzare nell'organo.
, 13-525: la farfalla che stette 'in piedi' tutto il giorno. ali giallo chiare
, 351: viene poi la 'lavanda dei piedi' nella quale gesù ripete, sotto la
v-210: eccovi raccontato il mio sistema piedi' per indicare il numero venti. di vivere
. tardo suppedarìèum, propr. 'sgabello per piedi', comp. da sub 'sotto'e
deriv. da estampir 'battere i piedi', che è dal germ. stampjan (
. da [tó \ stand 'stare in piedi', di origine indeur. standa
carena, 2-143: 'stuoino da piedi' e anche semplicemente 'stuoino':
v.]: 'aver la stola sui piedi': essere in grave pericolo di vita
carena, 2-143: 'tappetino da piedi': masserizia di uso affatto moderno, venutoci
]: 'mancare il terreno sotto i piedi', che anche si dice 'mancare il terreno'
propr. 'piccola tavola a quattro piedi', dimin. di xqó. net,
germ. * thriskan 'trebbiare pestando con i piedi', che ha continuatori popolari con questo
., deriv. da zapatear 'pestare i piedi', che è da zapato (v
. dal gr. anoboq 'senza piedi' e dal suff. lat. class,
[to \ stand 'stare in piedi' e alone 'solo'. stand-by [stendbàj
. da \ to \ stand 'stare in piedi' e in 'in [un luogo] '