la gara della ricupera del velo facesse piangere quel povero decrepito don ruggiero lor padre
che fu morto, pensando che il piangere le cose che non si possono ricuperare
se bene rappresenterà o di ridire o di piangere o d'adirarsi, deve sempre fare
giocose in più lingue e dialetti per piangere ridendo la morte di un gatto.
che non è lungi l'occasion di piangere in modo che fin qui ne udirete
/ e giosafà cominciò fortemente / a piangere. 9. emettere bagliori,
che muoion per ridere, e da piangere al nascere de'fanciulli, poi che nascono
nascere de'fanciulli, poi che nascono per piangere. bracciolini, 1-1-56: qui tacqu'
, e fa la bocca mucida per piangere. -per estens. brioso,
metastasio, 1-i-486: so che riduce a piangere / l'eccesso d'un piacer.
siando morto, lo so compagno / de piangere non faxeva refinaxom. = nome
, parrà più presto che mostri il piangere. rifiuta (riffiuta),
è il rifiuto dei rifiuti, non può piangere i suoi morti, non leggere i
papà stava all'erta e nel buio sentì piangere il bambino ripetute volte, e s'
, l'umana generazione non cesserà di piangere. boccaccio, 9-7: in qualunque parte
, in /., 8-38: con piangere e con lutto, / spirito mala-
vide entrare il cugino zacco si mise a piangere di tenerezza, rimbambita. moravia,
teneramente confusa, ha quasi voglia di piangere. rimbambolire, intr. (
per voi —, egli non cessa di piangere. 3. inviare a qualcuno
tribulato, et allora bisogna aiutarlo a piangere e dappoi attendere a remediarlo.
de la morte di fenicia, cominciarono a piangere e a pena potevano parlare. della
per la coniug.: cfr. piangere). ricordare con intenso rammarico e
intens., in-illativo, e da piangere (v.). rimpiangévole
donna... si diede a piangere, ululando come un cane rinchiuso.
come il bimbo rincrespava le labbra per piangere, ella fece due o tre giri
. foscolo, iv-345: invece ai piangere olivo, ringrazio il sommo iddio che lo
l'acquasantiera se il parroco finge di piangere miseria. 3. ricostruire un edifìcio
, ti perdono,... non piangere, dacché sei tornato tu m'hai
: il riparto de'stipendi fa sempre piangere, ridere e mormorare questi signori.
miser itilo con voce fievole / sul nido piangere, e il rio ripeterne / il
per la coniug.: cfr. piangere). ant. e letter. piangere
piangere). ant. e letter. piangere di nuovo, più volte; continuare
nuovo, più volte; continuare a piangere; scoppiare nuovamente in lacrime. -
, e intens., e da piangere (v.). ripiano1
sponda del letto, non rifiniva di piangere con... tenera languidezza. idem
pietosamente piange,... questo piangere corrisponde al suo essere ripinto, al
core quando è tristo si rallegra in piangere e riposa in sospirare. sarpi,
sapevano far altro che con orride acclamazioni piangere e sospirare. 22. avvicinarsi
parlerai innanzi che sia sera: non piangere. -o dio il volesse..
maltempo. cavalca, 19-309: non piangere, che incontanente che io sarò morto
alle loro famiglie, si metteva a piangere silenziosamente con gli occhietti calvi, risecchi
proprio dell'uomo diremo che sia il piangere perché il suo è veramente pianto,
pianto. amico di dante, xxxv-ii-734: piangere mi face e lagrimare / lo greve
atto e che fanno anzi ridere che piangere e che producono non effetto di tragedia
cosi presto risolversi nello stomaco. -far piangere a dirotto (gli occhi).
particella pronom. sciogliersi in lacrime, piangere a dirotto (e ha valore enfatico)
par che gli risponda: / « non piangere; son qui ». tommaseo,
anni che non ho avuto occasione di piangere. nemmeno quando mia madre.,
madre con grandi singhiozzi si ristava di piangere. s. caterina da siena, v-
poteva nelle composizioni sue dar indizio di non piangere. erizzo, 2-26: qualunque volta
gran despiecto che la tenea scoppao a piangere multo forte. idem, i-256:
278: tempo è da resvighiare / e piangere cum dolore, / l'annima contemplare
/ non m'ho potuto ritener di piangere / di compassione. bandello, 1-40 (
disse: « figliuol mio, non piangere ch'io ti faro contento di ciò che
che affida alle donne il compito di piangere e lamentare i lutti della sua casa e
. gozzano, i-89: vieni a piangere la cara, / prima che altri
a risorger morti, non farei altro che piangere, per ritornar in vita colui da
, i-iv-ii: è cosa veramente da piangere, caro gemello, il vedere un
i-105: a questo le venne a piangere e sospirava de- spectosamente, la quale
colombini, ioq: è molto da piangere e sospirare e da roggire e da
del salice nell''ótello'e faceva piangere rossini che l'aveva scritta. pascoli,
d'insofferenza, ecc. -rompere a piangere, in pianto: scoppiare in lacrime.
. villani, 4-70: si ruppe a piangere. zanobi da strato [s.
, le quali non potrò se non piangere! ma almeno ne ho d'in-
ogni pelo rorava. 8. piangere. leandreide, iv-16-46: così dicendo
sempre nella stessa posizione. non poteva piangere, ma dentro, alla bocca dello
ritornò in sentimento, e datasi a piangere e gridare, vi concorsero gli vicini,
rotto. cicerchia, xliii-331: di piangere era tutta rotta e 'nfranta, / chi
del suo figliuolo, se per non vederlo piangere per poche ore e pochi giorni non
ornamenti di roma, stesse poi a piangere che negli infelici tempi suoi, mancato
nella vostra carriera di rubacuori avete fatto piangere molti begli occhi di donna. -come
ii-293: io non lo faccio mai piangere, sono pietosa pe'figliuoli. dice il
ed a rugnire, ed alla fine a piangere ed a stridere, ché volea che
,... si diede a piangere dirottamente. 11. corruzione morale
7-29: la ragazza ulivestra comincio a piangere: si sciolse la sacca delle olive,
il saccone, le vigilie, il piangere in versi sono esercizi de'fratelli.
concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure e la nostra infamia
ornare la casa], scoppiò a piangere lì sulla via e a lamentarsi con
che non si contristi quando sente lisabetta piangere sopra il testo del suo basilico salernitano
essa anima t'ama e, vedendoti piangere, per consolarti comincerà dalla valle delle
il quale aveva perduto la testa dal piangere notte e giorno, dal digiunare e darsi
a contare le mie tribolazioni, farei piangere a lagrime di sangue. fanzini, i-625
girovago,... pianse e fece piangere sulla fine sanguigna dei cognati dannati.
che sana fosse, sì cominciai a piangere fra me stesso di tanta miseria. idem
/ di sarde e si mette a piangere. -gastron. pasta alle o
antiche. pascoli, 1417: di piangere fui e di rivoltolarmi satollo. 5
es sere saturata de tanto piangere, quanto hai facto, che veracemente,
dei poeti saturnini che non sanno che piangere e cantare. -sostant. calmeta
pianto dirottissimo, / che fa plenario piangere di gioia / nell'udir quel parlar
ah'uffizio suo, lasciava traboccar a piangere, a sbattersi et a lamentarsi. lanci
risata. ma la ragazza ulivastra cominciò a piangere. c. e. gadda
potevano udirli dalla camera dove stavano a piangere il morto. cicognani, 3-167: il
.., te plaza de non piu piangere nen suspirare. 4.
, 6-179: « non imbronciarti, non piangere. tu se'la nostra cara gaia
parenti d'intorno le prigioni scapigliarsi, piangere e gridare, comecché non osassero sfogare
te lagrimare per gli scapiti eterni, senza piangere danni terreni? a. cattaneo,
xii-309: a lei era scappato da piangere. -con uso impers. e introducendo
essere facile a commuoversi, incline a piangere. c. arrighi, 3-216:
ombre, ch'i'sentia / pietosamente piangere e lagnarsi. boccaccio, 1-ii-337: su
un basto di poesie che avrebbero fatto piangere i sassi. soldati, 2-66: alti
rosa, 2-83: miserie in ver da piangere a singhiozzi! / ché al par
l'oscura buca mi nascosi / per piangere quivi il mio scempio fatale, / né
la riesce o da ridere o da piangere secondo l'argomento; e intanto si
loquace. caraccio, 14-94: a piangere proruppe non scemendo / se stare in
. fracchia, 622: incominciò a piangere con piccoli singhiozzi spaziati... poi
ombra spario; ond'elli incominciò a piangere sopra la fonte. e l'acqua schiarando
dalla schiera volgare dei mortali, il piangere teco su tante nostre sciagure fraterne,
. cavalca, 20-311: incominciò a piangere la sua isciagura e la dannazione del
lasciato solamente... gli occhi per piangere. bandi, 2-iii-109: non era
, e non si scialano se non di piangere. pirandello, 7-409: bartolo barbi
oglia: / sebbene io canto, di piangere ho voglia. 12.
cane? pirandello, 8-337: non piangere, scioccona! il pianto ti fa
. ma la ragazza ulivastra cominciò a piangere: si sciolse la sacca delle olive
pianto, in lacrime, scoppiare a piangere, piangere dirottamente. canale, 9-97
in lacrime, scoppiare a piangere, piangere dirottamente. canale, 9-97: di
altri meno, ma più sciolti a piangere. varano, 1-12: questi nella
lavori che vogliono soltanto commuovere e far piangere mediante lo spettacolo inevitabilmente pietoso d'una
benissimo si disceme. tributare e piangere. = nome d'azione da
l'adipe. bardolini, ii- piangere; aveva lasciato che le palpebre si riappesantisse144
strinsero le labbra come per voglia di piangere, e le sue belle guance si scolorarono
, 8-365: nel sentirlo parlare e piangere così, a questa minaccia giunge le
li angosce che fin qui han fatto piangere il piemonte e scarmigliar le chiome alla
lieto / mi fa del tuo venire. piangere, pronunciare parole a manifestare a
gran despiecto che la tenea scoppao a piangere multo for / svegliando le cascate,
con un sobbalzo, e sissl scoppiò a piangere. schiuma verde schiatterà.
alquanto e alleggerito, io mi metteva a piangere la sorte umana e la miseria del
per voi », egli non cessa di piangere. d'annunzio, iii-1-137: ora
da dire, ma parmi piuttosto da piangere, perocché non pastori ma furi e
: certo è da stupire ed anche da piangere al mirare la trascuratezza di non pochi
, 6-i-423: scrutai nel mio destino senza piangere, esaminai e inacerbii le mie piaghe
, per indicare una persona incapace di piangere perché prostrata dal dolore (e,
2-5: ella, tacendo, secca di piangere, altroche un sospiro profondo non mandò fuori
: noi uomini non ce la facciamo a piangere. non abbiamo lacrime, noi.
3: per lo grande orare e piangere ch'avea fatto per li suoi peccati
perduto secco anche lui. - piangere a secco: fingere di piangere.
- piangere a secco: fingere di piangere. moretti, ii-304: ero stupito
riguardare detti segni, avessero cagione di piangere. libro di esperimenti di caterina sforza,
dalla schiera volgare dei mortali, il piangere teco su tante nostre sciagure fraterne, il
ogni cosa sospinta da maggiore potenguitando a piangere, ella... cadde ginocchioni,
. cesari, i-378: quantunque latinamente piangere sia battere, non ne seguita,
, pare a me, che il piangere italiano sia altresì battere, come altri
sé muova l'animo dell'uditore a piangere et a dolore. dante, vita
, 31-46: pon giù il seme del piangere e ascolta. idem, par.
e cotti nel zucchero chiarificapenetrativa conferisca al piangere, manifestamente facento, con acqua di
entrata nella mia camera, amaramente cominciai a piangere. -fare gran senno:
iv- 221: per non farvi piangere, fo conto, / sapendo quanto
. sbarbaro, 1-30: potessi almeno piangere come la zitella sulromanzo sentimentale! stuparich,
struggente e perenne che la faceva continuamente piangere, giungere le mani, dare in
luzi, n-17: il pianto sentito piangere / nella camera contigua / di notte /
. fenoglio, 5-i-830: scoppiò a piangere, seppellendo la faccia nelle mani.
far trarre, in piantare, a piangere ridendo e a ridere piangendo. monosini
morto, sì cominciò molto duramente a piangere e fece fare il suo servigio molto altamente
despoti, non si dispia piangere. nitri, 2-236: 1 signori o
... incominciai alhora dolorosamente a piangere... observando che lo irato
tozzi, 1v-352: per non piangere, remigio, esci di casa; e
, 2-337: se mi amate, dovete piangere meco, ché quando duo amanti piangono
; e ledue donne s'erano sfogate a piangere. -lamentarsi, dolersi.
uno [dei rimandati] si mise a piangere perché suo padre... gli
moribondo. pascoli, 140: non piangere. è uno sforzo così mesto / viverla
aveva rotto il cuore con quel suo piangere sfrenato. emanuelli, 1-91: soltanto il
sfrondare i più santi concetti, a piangere sulle rovine d'un'aristocrazia che fondava
. moravia, xi-280: invece di piangere, lui rideva, anzi sghignazzava a crepa-
uno sghignazzare che poteva anche essere un piangere. -impers. navarro della miraglia
cecilia sedendosi in terra e mettendosi a piangere tra i figli sgomenti e pallidi.
seppellito il marito, non finendo di piangere in casa tutta sgrafiandosi del perduto tanto caro
verso. borgese, 1-150: scoppiò a piangere conuna grossa voce sgraziata e melensa. piovene
però seguono tali mendaci dottrine tanti ta da piangere, quella sgraziata della morosina diede in
, non avevan neanche la forza di piangere e di sgrovigliarsi. 6.
dove non è convenevole fare altro che piangere e lamentarsi? berni, 112: chi
: il peccato del signore, fa piangere il vassallo. ibidem, 156:
verga, 8-417: si mise a piangere di tenerezza, rimbambita: delle lagrime
è allor che filomena / s'ode piangere in valle ima e silvestre. fantoni,
di pianto. - per estens.: piangere a dirotto. cavalca, 20-35
contrizione gli venne che, incominciando a piangere e singhiozzare e sospirare, che per
che per gran doglia sì forte a piangere incomminciasse che per forza di sin- gliocci
verga, 8-29: don diego scoppiò a piangere come un ragazzo, nascondendo il viso
d'annunzio, 8-71: si mette a piangere, con singhiozzi lunghi e profondi.
singultaré, intr. ant e letter. piangere singhiozzando, in modo convulso.
ansare, singultire. 2. piangere singhiozzando. linati, xii-42: mi
era sì rotta dal singulto del piangere, che queste donne non mi pottero inten
8-572: ella non poteva altro che piangere e spaventarsi allorché se lo vedeva sopra terribile
, / pon giù il seme del piangere e ascolta. petrarca, 207-82: così
quelli altri meno, ma più sciolti a piangere; di- scriveli in ardentissimo e secco
ogni genere, da ridere e da piangere, leticare e disperarsi, annodare o slegare
sugli occhi che gli bruciano dal tanto piangere dei giorni scorsi. basta. ora
quando si staccò, non smise di piangere. -nella forma smetterla (anche
chi il fratello o il marito da piangere. -non sorretto da adeguate forze militari
iii-1-171: chi vorrà pur trovarvi onde piangere, e con ragione, da quegli stessi
mia povera gola, e posso finalmente piangere! 12. svolgere l'intreccio
prima intendere che tu non sai se non piangere e lamentarti, e poi con esperienza
. dial. ant. singhiozzare, piangere emettendo singulti. storie de troia e
e sollicito li fedeli d'amore a piangere e dico che lo segnore loro piange.
occhi pareano due cose che disiderassero pur di piangere. sollène e deriv.,
con solo, onde mi diedi dirottissimamente a piangere. usare sola parladura, cert'elli èe
sommessamente, ripresero a ululare e a piangere nel salottino. d'annunzio, 4-i-150:
. (per la coniuga cfr. piangere). ant. piangere a dirotto (
cfr. piangere). ant. piangere a dirotto (anche nelrespressione piangere e
. piangere a dirotto (anche nelrespressione piangere e soprappiangere). cavalca,
= comp. da sopra e piangere (v.) o piagnere (v
/ vien meco, o eletta, a piangere / il soqquadrato mondo. soqquadratele
: « ma sì, l'ho fatta piangere, povera piccola », proruppe anna
« io sono tanto cattiva e ho fatto piangere la sorellina ». -vezzegg
col palmo della mano, cominciò a piangere come un bambino. d'annunzio, iii-1-397
loredano, 1-34: non devo né anco piangere per non render sospetta la mia innocenza
ad abbandonare. -in partic.: piangere un defunto (anche in relazione con il
sospese le arpe ai salici, sedemmo a piangere e inebbriarci del nostro dolore. corazzini
terésah, 1-144: sol io le vidi piangere, e nessuna / cosa era dolce
-in par- tic.: trattenersi dal piangere, dal commuoversi. boccaccio, dee
: i figliuoli che ricordano di aver visto piangere il padre o la madre, portano
potesse né arrossire, né ridere, né piangere, intangibile ad ogni passione terrena.
, / non pianger anco, non piangere ancora, / ché pianger ti conven per
. è stato un fallo che ha fatto piangere il cielo e la terra ed ha
frigge, spara, fa fumo, fa piangere. -risonare con uno schiocco (le
i-87: quella volta non potevi nemmeno più piangere la sparizione degl''inganni primi',
vendicato soltanto perché molte persone lo vedevano piangere in quel modo. -che si
dalla vista del principe si diede a piangere. b. davanzati, ii-32: stavasi
bombardamenti di roma, cominciò subito a piangere. fenoglio, 5-ii-289: vogliono solo
. fracchia, 621: incominciò a piangere con piccoli singhiozzi spaziati...
. { spècoró). ant. piangere, frignare. lippi, 7-95
.. pianti e lamenti si suole piangere qualche miseria di coloro che muoiono o tutto
: il burchiello... faceva piangere qualche villano del casentino, quando capitava
gli spezzavano il petto, si mise a piangere come un bam bino.
da te son libero, cessai di piangere, / vivo d'un'altra in braccio
, che era andata nel bosco a piangere la sua disgrazia, vide venirsi incontro
famiglia, non vi contentate solo di piangere il vostro male. goldoni, xii-697:
o crudele chi l'avesse veduta piangere e. llamentare che no. nde
all'uffizio suo, lasciava traboccar a piangere, a sbattersi et a lamentarsi. c
spogliarle da qualunque colore metaforico! piangere d'ira? cantù, 3-151: coi
lei bramato, che non cominciasse a piangere sopra il suo impoverimento, spremuta e
la morte nella vita, ti veggo or piangere come se avesse a durare al mondo
/ la cui dolcezza ancora mi fa piangere. 12. diviso nel suo
sua famiglia, non si potenno stare di piangere. cesarotti, i-xvi-i-ioo: colla punta
e nonpoteva resistere a una disperata voglia di piangere, in cui la rabbia si stemperava
pianto o in riso-, rispettivamente, piangere copiosamente o ridere in modo sfrenato.
-per estens. costringere a piangere. trici / balsami rari e unguenti
puri affetti. -ant. far piangere (un sentimento) o rendere lacrimosi
stilla. 22. lacrimare, piangere a dirotto in modo incontrollato e irrefrenabile
occhi la vita: morire a forza di piangere, per il dolore. della
estens. profondamente addolorato, fino a piangere profusamente. lanzi, v-115: il
se vedi alcuno addolorato e piangente non piangere. stoico! de sanctis, ii-127:
. bartoli, 9-29-1-27: or vada a piangere... la sua propria stoltizia
aretino, 20-243: io ti farei piangere se ti contasse minutamente il fargnelo che
10. locuz. -straccare gli occhi: piangere a lungo. firenzuola, 293:
segno di debolezza allo stesso modo che piangere. infatti, dopo ci si sente stracci
strappalacrime buoni, dove si corre a piangere sui dispiaceri delle mamme che vengono fatte
sui dispiaceri delle mamme che vengono fatte piangere dai figli! t. kezich («
di lagrime che non potea saziarsi del piangere. manzoni, storia della colonna infame [
me le vedeste, vi verrìa da piangere di tenerezza. buonarroti il giovane,
, incominciò altamente gridare e dirottamente a piangere, al cui strepitocorsero i corteggiane aretino,
stretto alla gola da una voglia rabbiosa di piangere, d'urlare. -faticoso (
naturalemente le femene so'desposte non sapeno piangere loro dolori, se non piangessero fortemente
quale di notte 10 facea urlare e piangere e stridire li denti, udendo la fama
calvino, 1-435: continuava a piangere alto, strillato. strillatóre, sm
c. arrighi, 1-155: per poter piangere senza essere sorpresa, si e si affoghi
al punto di non riuscire a piangere. -esausto, sfinito dalla fatica
sento struggerti per un pianto che non puoi piangere, e ti corrode dentro e non
-struggersi in lacrime, in pianto: piangere a dirotto, abbandonarsi a un pianto
, 1-iv-418: non fa se non piangere, / sì che panni ch'a strugger
con un'angoscia stupefatta udivo la piazza piangere, la strada singhiozzare. papini, 27-861
ma così., sulla via., piangere sulla via! 2. per indicare
canto... con ragioni suadenti a piangere. tommaseo [s. v
brace ardente, nel sentirlo parlare e piangere così. calvino, 1-193: sudò
più sorridere e forse a non più piangere. dov'è fa percezione? e dov'
dato è all'uomo acciò che possa qui piangere e purgarsi de le sue peccata.
naturalemente le femene so'desposte non sapeno piangere loro doluri, se non piangessero fortemente
supplicarti -non far così / mi fai piangere, assomigli / senza il sorriso ad arletty
stipulare, che dico? supplicare, piangere in nome di tutti? gozzano,
li cerchi e li sviluppi solo per vedermi piangere. -approfondire una dottrina, un sistema
, troverebbero le loro famiglie affamate a piangere, e taffete un pezzo di cerotto
, i-403: ho avuto l'impudenza di piangere; mi sono confuso con ruttimo tamburiere
: né sovava a costei gridar né piangere, / che a forza convenia sciarsi
i tormenti miei, che ben far piangere / i sassi pon, ma non sol
arca, ed ivi tacitamente pregare e piangere e tapinarsi con tanta agonia. tommaseo,
cataletto, e lavavano il pavimento dal gran piangere, come se il morto fosse davvero
medesima, e assai è laida cosa piangere altri se stesso. dante, inf,
mani la faccia e si mette a piangere; ma senza nessuna teatralità, questa volta
: la pover fanciulla s'era messa a piangere, abbracciando tenacemente luciano. -con
della porta, e lo sentono a piangere e singhiozzare. manzoni, pr. sp
palamedés, 105: la donzella cumincia a piangere molto tenne- ramente, quand'ella intese
gli occhi, il viso asciutti: non piangere. dante, inf., 20-2
i-370: se non mi venne da piangere lì in presenza sua fu perché feci
molti sono ingannati in vedendo questi cotali piangere alla morte, perocché quello non è pianto
spaurita dalla vista del principe si diede a piangere. parabosco, 6-33: la giovane
cantina a ficcarmi in un tinaccio a piangere come un asino. = dal lat
lei volere e disvolere, ridere e piangere, desiderio cupo, tristezza accorata,
tirato il naso al fanciullo, lo fé piangere. bembo [in novo libro di
un calcio. pavese, 1-124: sento piangere e vedo la vecchia che le tiene
sentendo l'affezionato scudiere, diessi dirottamente a piangere ed a gridare che a tutti i
. non volle dire che l'avevo fatta piangere, col tocco di superga.
uomo di toga, che avete fatto piangere i giudici per salvare l'omicida?
[il vassoio] incominciò fortemente a piangere, specialmente perché l'avea tolto ad
.. / la marea di quel piangere. 5. moralmente corrotto,
sotto la soma di enciclopedici romanzi da piangere o da ridere, gemere i torchi e
abbassò il capo e non potè astenersi di piangere. boiardo, 1-100: non volere
annunzio, 8-71: si mette a piangere, con singhiozzi lunghi e profondi,
i corridori: procediam con questi / a piangere patroclo, a tributargli l'onor dovuto
., 408: incominciò fortemente a piangere, e pregò domenedio molto ferventemente che
certo è da stupire, ed anche da piangere, al mirare la trascuratezza di non
si travolse il cervello, e cominciò a piangere e urlare, che ne rintronavano le
, i-206: faceano forte tribulare e piangere, secundo che yà èy dicto, a
in un andar sì dolente e al piangere sì dirotti, che più non potrebbon se
che nuocte e inorno non fay altro che piangere? b. davanzati, i-115:
i corridori: procediam con questi / a piangere patroclo, a tributargli / l'onor
: enn. una cella tucta scura / piangere volglio mia tristura. = deriv
! giusti, 2-199: bimbo, non piangere; / nascesti trito, / ma
. e tu neilina, smetti di piangere; che disturbate lo zio lafayette ».
se davvero non san far altro che piangere, tuti quanti sono, questi pusilli.
-vivo / co- m'uno che dal piangere / fatto è di senno privo!
forte, / pon giù il seme del piangere e ascolta. s. gregorio magno
veder imagini che mostrino di sudare o piangere o gittare umor sanguigno. g. gozzi
unisono al tuo cuore che ti fa piangere... è ch'egli versa il
troppo nel cielo / svegliando e facendoli piangere / gli angeli di nido / con le
gemere, un sospirar forte, un piangere alto e stridente. gadda conti, 2-137
: ella dovè resistere per non voltarsi e piangere e gridare... « mi
un cuore, quanto piu stemprato dal piangere tanto più temprato dalla pietà, lo rinvengo
dei lampioni che la dolce umidità fa piangere e gocciolare sui marciapiedi. tornasi di
. emettere i caratteristici suoni vocali, piangere (un neonato, un lattante).
di lagrime, e m'indusse a piangere in metri gli oltraggi della fortuna. pedemonte
tozzi, v-113: vittorio cominciò a piangere. il padre prese la frusta del
spogliati, derisi, venduti, e non piangere d'ira? devastatori de'popoli,
, e il popolo facevano vista di piangere e di dolersi, più tosto che e'
in animo, in capo, venire da piangere, da ridere; venir naturale,
avrebbe detto che io sarei destinato a piangere la morte di lui ancor verde?
vittorini, 3-145: mia sorella scoppia a piangere. « tu! tu! »
è la bambola perduta / che fa piangere tanto la bambina: / vera, parlante
e unisono al tuo cuore che ti fa piangere... è ch'egli versa
delitti. 6. locuz. piangere sul latte versato: v. piangere,
. piangere sul latte versato: v. piangere, n. 22. versato2
, rime, 2-11-13: comincia a piangere dentro al core / lo spirito vezzoso della
io senti'allora cominciare limiei occhi a volere piangere; e però, temendo di non mostrare
dolore estremo alla gola e un bisogno di piangere. fece uno sforzo per vincersi e
ascoltarla, si trovava ora a dover piangere qualcosa che di certo aveva perduto.
« donna, qui bisogna altro che piangere; però, mentre che avrò vita in
boccioli florali della vite. 6. piangere come una vite, come una vite tagliata
come una vite tagliata: v. piangere, n. 22. 7.
. -piangere come un vitello: v. piangere, n. 22. -uccidere
stato in cui sono ho più voglia di piangere che di ridere. niente mi rallegra
sciocchezze e bambinate. non star a piangere. chi è morto è morto e chi
attuato. spesso al volgo e fa piangere quei di casa. giuglaris, 304:
, l'umana generazione non cesserà di piangere. -far tumultuare, sconvolgere il
di grazia spazio di due mesi a piangere la sua virginitade alla montagna- compiuto il
2. per estens. gridare, piangere (una persona). = voce
. caragnare, intr. dial. piangere, anche a dirotto, per una cosa
be'ma adesso cosa ci hai da piangere? = voce milan. (caragnà
campo, 141: non so se ridere piangere cristonare svenire, ditemi voi cosa si
, 1-128: ora s'era messa a piangere, effusivamente. = comp. di
di area sett., deriv. da piangere. pianolavabo, sm. ripiano
miagolio, che i neonati emettono nel piangere. la repubblica-salute [4-vii-1996]
a ogni principio di temporale lui scoppiava a piangere come un vitello. r. campo
marinetti, 4-5: un grugno scimmiesco fa piangere una chitarra avajana che moltiplica i suoi
gl'ignoranti, che dovrebbono star queti e piangere le propriemiserie comei cittadinid'ilio, nonhandadarspronate
stato quindi eliminato dalla gara è scoppiata a piangere. r inforforare, tr.
avevano avuto il dono dal cielo di far piangere e ridere senza l'istrionismo.
: guardate da questo cosa mi gioverebbe il piangere, e lo strillare per l'avvenire
un biberon. = frequent. di piangere. pianificatòrio, agg. relativo
non mi fa proprio ridere! fanno piangere! = comp. da pseudo