s'adu- naro colà dove questa beatrice piangea pietosamente. idem, inf.,
/ già, come loro, già piangea, ma seco, / sommessamente.
spirto questo disse, / l'altro piangea, sì che di pietade / io venni
2-1-33: ciascun mesto sovra a lui piangea, / atteggiato d'affanni e di
inf., 34-54: con sei occhi piangea, e per tre menti / gocciava
recato, / si vide presso che forte piangea / il buon penteo. sacchetti,
spirto questo disse, / l'altro piangea, sì che di pietade / io venni
s'accorsero di me, che io piangea, per lo pianto che vedeano fare a
volgendosi, che già per la nova allegrezza piangea, si congratulavano facendo maravigliosa festa.
mille fiate / mi baciò, e piangea per l'allegrezza / con un affetto
, 4-316: sopra un soffà carlo grasso piangea, / dicendo al cuoco suo:
: ella era piena di delicatezze, / piangea di tutto e sorridea di tutto,
e tutta / vedova del suo re piangea la casa. foscolo, iv-405: o
intelligenza, 272: la bella pollisena ettor piangea, /... / di
vota maddalena, che a'piedi gli piangea, e quella contrita donna nell'adol-
acqua molto doviziose, / tanto forte piangea e dirottamente, / sanza parlar o
, / vidi gente per esso che piangea, / giacendo a terra tutta volta
martelli, 1-51: a me, che piangea la persa luce / come pietosa duce
bisbiglio, e chi il destino / piangea d'entel, c'avea se stesso offeso
vestì a bruno. moniglia, 1-1-162: piangea ilo pur anco, ma le sue
con costei dogliosamente. caro, i-329: piangea la cloe dogliosamente: -oimè! che
acqua molto doviziose, / tanto forte piangea e dirottamente, / sanza parlar,
comanda. marino, 197: così piangea l'addolorato amante; / ma ecco
ad affogar'in mare era vicina, / piangea la moltitudine meschina: / un faceto
s'accorsero di me, che io piangea, per lo pianto che vedeano fare
lo volto ferin lagrime umane, / piangea l'ultimo fato, / e tra me
e per celarlo meglio, / quando piangea, vi facea far le grida. petrarca
/ carlo a ciascuno. in lui piangea finito / ogni conforto, ogni stabil riparo
cino, iii-24-11: quando il lasciai, piangea sì fortemente, / che forse egli
: doralice istessa, che con duoli / piangea l'amante suo pallido e bianco,
, / vidi gente per esso che piangea, / giacendo a terra tutta volta
19-70: vidi gente per esso che piangea, / giacendo a terra tutta volta in
. idem, ii-196: né già piangea, ma in su le labbra / gli
questo ciel tenete. monti, x-1-127: piangea il sole di gramaglia cinto. tommaseo
acqua molto doviziose, / tanto forte piangea e dirottamente. paolieri, 2-122: piangeva
, inf., 33-51: io non piangea, sì dentro impetrai; / piangevan
cambiato sembiante, / e l'aere piangea tutto guazzoso. -che bagna
intelligenza, 273: la bella pollisena ettor piangea, /... / di
, inf., 33-49: io non piangea, sì dentro impetrai. m
, / e menommi al cespuglio che piangea, / per le rotture san- guinenti
alpine, / quivi de'scorsi errori / piangea la serie. c. i
c. i. frugoni, i-4-51: piangea, lacera il manto e il crine
lagrimabile stagione! ariosto, 236: sarchio piangea il lacrimabil fato / del fiorentin pastor
. fazio, ii-25-12: l'uno piangea per la misera fame, / l'
su la fredda spoglia / di tre figli piangea tolti alla poppa. mazzini, 8-152
e, sedendo im basso luogo, piangea ogne die. magalotti, 23-20: ne'
delle midolle. petrarca, 155-8: piangea madonna, e 'l mio signor ch'i'
mitra in capo per essere frustato, piangea forte. ariosto, sat., 3-309
gibello. ariosto, 1-40: suspirando piangea, tal ch'un ruscello / parean
altro. intelligenza, 276: piangea pirrusso il padre in gran tormento,
loro vicini. caro, i-329: piangea la cloe dogliosamente... e già
. nenciont / v-129: il vento alto piangea / fra i nudati rami.
e 'l pianto / del popol, che piangea così meschino, / oc- cupavan la
, lnf., 33-51: io non piangea, sì dentro impetrai: / piangevan
... / e lor partenti ancor piangea la selva, che forse lì
., 34-53: con sei occhi piangea, e per tre menti / gocciava 'l
, inf., 33-52: lo non piangea, sì dentro impetrai: / piangevan
un vantaggio. giamboni, 10-152: piangea [esaù] con grandi urli quando
olio. ariosto, 1-40: sospirando piangea, tal ch'un ruscello / parean le
., 34-53: con sei occhi piangea, e per tre menti / gocciava 'l
, / e menommi al cespuglio che piangea / per le rotture sanguinenti in vano
cambiato sembiante, / e l'aere piangea tutto guazzoso. moretti, 2-37:
nencioni, v-129: il vento alto piangea / fra i nudati rami. pascoli
intelligenza, 273: la bella pollisena ettòr piangea, / quand'accillesse sorprese d'amore
d'occhi, manda via lui che piangea così fatte cose. boccaccio, dee
nostra infamia. bresciani, 6-xii-231: piangea spesso l'educazione leggera e profana dei
-deplorare. tansillo, 185: piangea il pianto di lei più che il suo
spirto questo disse, / l'altro piangea, sì che di pietade / io venni
, inf., 20-25: certo io piangea, poggiato a un de'rocchi /
terra e spargendosi la polvere in capo piangea e dicea: o paolo mio,
315: il poveretto... piangea più forte e dimandava misericordia a dio.
mano, / e menommi al cespuglio che piangea / per le rotture sanguinenti in vano
a lo prato / trovò la dongella che piangea / ed era presso del fuoco argente
, / vidi gente per esso che piangea, / giacendo a terra tutta volta in
lo piatoso e religioso fanciullo che ella piangea e avendole compassione, prese lo capisteo
la man e reisolo a la maire chi piangea e poe perseguì lo so viagio.
, ecc. petrarca, 155-8: piangea madonna e 'l mio signor ch'i'
amoroso). marmitta, 57: piangea madonna e lamentar s'udiva / sì
vedea alcuni in grande neces- sitade, piangea fortemente e dava loro ciò che poteva rimedire
vedendosi ripignere a dietro dall'avarizia, piangea e attrista- vasi. ottimo, i-138
dante, infi, 20-25: certo io piangea, poggiato a un de'rocchi /
/, 13-132: menomali al cespuglio che piangea / per le rotture sanguinenti in vano
la morte disse al giovane che amaramente piangea: « amico, io non ho
, 13-132: menommi al cespuglio che piangea / per le rotture sanguinenti in vano
, inf, 34-54: con sei occhi piangea, e per tre menti / gocciava
e no credendo mai aver conforto, / piangea sovente fra me lo mal mio.
nome i sacchetti; e dice che piangea 0 suo scandali- tico peccato.
dolente immago / pensosa e scarna economia piangea. -privo della carne (il
acqua schiarando, vide l'ombra che piangea in sembiante. p. cattaneo, cxx-386
quella gente aitare noi potea / e forte piangea la mia scia gurata.
non trovava loco. caetano, i-30: piangea corinna, eda'begli occhi fuore, /
. spaventa, ii-19-67: un giorno piangea, perché la padrona credea avesse rubato lei
lamentando, la quale era molto sconsolata e piangea un suo caro marito, il quale
/ segretari amorosi, / affisso adon piangea. fr. gualterotti, 5: segretari
taspectano -e dis- sen: « perché piangea? » lorenzo de'medici, 12-116:
scelto, xliii-408: la damigella briseida piangea molto di ciò che dipartita s'era da
/ già, come loro, già piangea, ma seco, / sommessamente. d'
intelligenza, 273: la bella pollisena ettor piangea, / quand'accillesse sorprese d'amore
bologna. vennerli meno le spese. piangea. fazio, i-5-64: guarda che tu
donna, che la sua sventurata bellezza piangea, si sollazzò. edo, 7-85
. ariosto, 1-40: sospirando piangea, tal ch'un ruscello / parean le
teco). laude, v-523-31: piangea [maria] forte: o car mio
, 456: pensosa e scarna economia piangea. / del suo dolor, de'
cambiato sembiante, / e l'aere piangea tutto guazzoso; / secche eran ter-
). genovesi, 382: cuiacio piangea vecchio di non intendere ancora bene il
, / sanza guatarla, o risponder, piangea. c. e. gadda
spirto questo disse, / l'altro piangea sì, che di pietade, / io
solo / delle donne d'acaia occhio il piangea. -assol. leopardi,