par egli ch'io abbia pianto e pianga a bastanza? idem, ii-9-146:
estiva. rota, 1-2-68: convien pianga me solo, / che più tardi ad
gravi pesi, / come che di ciò pianga o che n'adonti. landino
piangete, donne, e con voi pianga amore; / piangete, amanti, per
ditemi chi sia, perch'io lo pianga insieme con voi. idem, 1004:
può duolo ardente, / or teco pianga roma e i sette monti. chiabrera
: piangete, donne, e con voi pianga amore, / poi che non piange
starai meco, / a ciò ch'eo pianga teco, / ched eo non so
possono star contando ove veggono che altri pianga nel pericolo di rovinare. boterò,
deh! né voce che dolce o pianga o canti, / né beltà che soave
deh! né voce che dolce o pianga o canti, / né beltà che
con quella culla! / che non pianga il bimbo. pirandello, 8-18: e
, la guardano e non comprendono perché pianga tanto, questa volta, per andare
se qualche roccia della rea petraia / pianga per una sua cenila fonte. / nulla
la falsa oppinione: / dammi ch'i'pianga e contrito sospiri / gli mie'trapassi
credo ch'un spirto del mio sangue pianga / (la colpa che laggiù cotanto costa
a far l'opra / onde poi pianga in loco oscuro e cavo. ariosto,
nicolao scolptore. petrarca, 92-12: pianga pistoia, e i citadin perversi / che
vento, / come sviato pellegrin che pianga / per lo deserto. pascoli,
gravi pesi, / come che di ciò pianga e che n'adonti. boccaccio,
di compieta, / che par che pianga. 4. locuz. -
sia dolente, e fa che tu pianga e compungiti. sannazaro, 10-164: amor
bene, che per amore mondano non pianga la morte corporale d'alcuna persona,
credo ch'un spirto del mio sangue pianga / la colpa che là giù cotanto costa
.. tanto che rida o che pianga, che venga dal « rancho »,
un geremia lamentevole, che la strage pianga, e il desolamento? 2.
d'ubbidire, / non garrìtor né pianga li suoi guai, / piagente ed amoroso
. l. martelli, 1-53: pianga mercurio e marte. / pianga natura e
1-53: pianga mercurio e marte. / pianga natura e arte / che più cosmo
dilaniare, / qual vidua che 'l marito pianga e gema. aretino, 1-24:
73: si disconvien ch'occhio sì santo pianga, / e tonorata man che da
omicide. testi, i-115: rida, pianga, sospiri, / volga festivi o
che qui d'intorno sente, / pianga di mia sventura e si condoglia / di
ancora tenendomi in vita, vogliono che io pianga bene infinitamente le mie sciagure.
ii-42: e se pur pianger vuo', pianga me stesso / rimaso in terra nudo
,... / lei più non pianga, et il mortale eccesso / che
69: chi è pec catore, pianga i propri peccati suoi; ecco la contrizione
si conviene cercare. petrarca, 92-14: pianga pistoia, e i citadin perversi /
espulsiva, si lagni, si dibatta e pianga, e quanto il più può,
con quella culla! / che non pianga il bimbo... fate / piano
92-4: piangete donne, e con voi pianga amore; / piangete amanti per ciascun
x-408: il ricco nel suo abbassamento pianga; però che sì come fiore di fieno
dando tuttore. cicerchia, xliii-310: pianga le pene ch'egli ha sostenute: /
, / ond'oggi avvien che ciascun pianga ed ulule: / era allor piena
, / dogliasi del mio caso e pianga meco, / che nel più bel veder
pistoia, iii-72-5: a forza conven che pianga e gridi / il cor dolente ne'
mangiato. berni, 36: poi pianga e dica: le rene son rotte,
3-1-113: ove trovar pupilla che non pianga, / ove un cor che resista
, / di ch'io sempre pur pianga, e mai non goda; / o
/... / non garitor né pianga li suoi guai. cavalca, ii-160
de la quale è stato troppo vago e pianga del suo errore. landino, 270
: non è di bisogno ch'io pianga e maladica questa giulleria degli abiti e
che rinunziano a godere perché altri non pianga. svevo, 2-390: ella guardava dentro
pesi, / come che di ciò pianga e che n'adonti. boccaccio,
spenga i fuochi del meriggio, / pianga rugiade, immolli l'erbe, / orbi
che pietro o muti l'immutabile o pianga il suo peccato. 3. che
: così non avverrà più che tu pianga / senza alcuna ragione / come un
/ in guisa d'uom che pensi e pianga e scriva. nardi, 31:
sdegno. calogrosso, 80: pianga chi vole e si lamenti, stridi /
. p. zanotti, i-401: sé pianga e, fatto nel periglio accorto,
/ ben è ragion che nullo omo mi pianga. dante, inf.,
, / di ch'io sempre pur pianga, e mai non goda; / o
502: non crediate voi che io pianga perch'ellino se ne sono andati, ma
: piangete donne, e con voi pianga amore; / piangete amanti per ciascun paese
momento d'ora, / ove non pianga la mia dura sorte. sarpi, vii-85
credo ch'un spirto del mio sangue pianga / la colpa che là giù cotanto
di cristo omnipotente, / di gesù pianga la gran passione. savonarola, 5-i-498:
se qui moro, non ho chi mi pianga: / qui sorelle non ho,
di lasciare ogni allegrezza, e ciascuno pianga e faccia lamento del grande dannaggio ch'
frutto. l. martelli, 3-108: pianga chi dopo fia, / ch'avrà
, e 'l cor con voi / pianga suo'libertà ch'amor gli ha tolta.
/ o cada, onde altri il pianga, altri il derida. / tale fra
potete sofferire neppure un vostro figlio che pianga un poco la notte, nemmeno la
: piangan per me gli sterpi, or pianga i sassi, / ché gli occhi
le cose unte. filicaia, 2-1-125: pianga pur egli, e col suo pianto
-chi è causa del suo mal pianga se stesso: chi è responsabile delle
: chi è causa del suo mal, pianga se stesso. -chi è
tuo lume] in cor che muto pianga e si martiri, / e la speranza
però che quegli che ricommette laonde egli pianga, è simile a colui che lava il
lamenti storici, ii-78: ongni pisan pianga con meco / poi che condutta m'
in guisa d'uom che pensi e pianga e scriva. carducci, iii-5-234: ivi
aria d'una prefica che canti e pianga sopra un cadavere ancora caldo. montale
puniti sono, accioché in eterno si pianga l'avere per loro... la
. d'annunzio, i-618: non pianga. tornerà quel suo figliuolo / a
ben quando può averlo, / non pianga poi quand'è sparito il merlo.
tiranno fello. petrarca, 92-10: pianga le rime ancor, piangano i versi /
piangete adunque, e con esso voi pianga tutta cotesta vostra nobilissima corte, la
priego / che con pietà ciaschun se pianga miego. antonio da lerro, xxxix-1-252:
onnipotente. lamenti storici, iii-71: pianga il grando, il fantin, pianga
: pianga il grando, il fantin, pianga il minore, / pianga il masculin
fantin, pianga il minore, / pianga il masculin sexo e il feminile, /
/ dei padroni che lasciano ch'io pianga / dietro la porta come un cane,
morto; cantar dei miserere': chi pianga fuor di ragione e di luogo.
? ah sì: italiani, non si pianga se oggi non si è guadagnato l'
è fior di pianto. / così pianga e cada al fondo / chi ti viene
necroioga, / che in prosa il pianga, / vo'che rimanga.
almeno. pascoli, 634: lascia che pianga e mare e terra e cielo;
de mi stesso, / fame ch'io pianga et abia io odio e schiva /
e non ve n'ha nullo che non pianga forte. luna [s. v
e campano. laude, v-524-1: pianga la terra, pianga lo mare, pianga
, v-524-1: pianga la terra, pianga lo mare, pianga lo pesce ke sa
pianga la terra, pianga lo mare, pianga lo pesce ke sa notare. bartolomeo
che spenga i fuochi del meriggio, / pianga rugiade, immolli l'erbe, /
costei che la mia vita serra / pianga con meco i dolorosi omei.
. ogni. iacopone, lxxxiii-493: pianga lo sole, pianga la luna,
iacopone, lxxxiii-493: pianga lo sole, pianga la luna, / pianga pianeta onenessuna
sole, pianga la luna, / pianga pianeta onenessuna. = comp. da
sciaura, / e in sempiterni guai / pianga tua stirpe a tutto il mondo oscura
salti, pan che canti, formaggio che pianga. ibidem, 320: 'pane un
. d'annunzio, 1-618: non pianga. tornerà quel suo figliuolo / a la
.. non rimane quasi persona che non pianga. aretino, 20-336: il sabito
de'cari miei conduca amore, / che pianga e preghi -de l'amico a l'
in guisa d'uom che pensi e pianga e scriva. boccaccio, dee.,
si perde. petrarca, 92-13: pianga pistoia, e i citadin perversi /
acerbi e rei / del mio ben pianga e del mio pianger rida, / poria
sempre a voglia tua non rida o pianga. 3. fatto penetrare nella
per male. petrarca, 92-12: pianga pistoia, e i citadin perversi / che
92-1: piangete donne, e con voi pianga amore; / piangete amanti per ciascun
si muova a pietade e dirottamente non pianga? iacopone, 87-11: l'affetto,
che rinunziano a godere perché altri non pianga, a mangiare perché altri non digiuni,
gravi pesi, / come che di ciò pianga o che n'aonti. idem,
non rise. monti, x-4-164: messenia pianga e sparta rida. 8
. bruni, 387: perch'io pianga canoro / il mio toscano orfeo qui
ben è ragion che nullo omo mi pianga. p. f. giambullari, 133
deledda, ii-387: -il diavolo ti pianga! -gridò zio nicola, battendo il
a starsi a roma ch'io non pianga la lor disgrazia più che s'andassero
, che contribuisce a che non le pianga addosso la fortuna di fare in oggi
il dittato: 'chi ha babbo non pianga, e chi ha mamma non sospiri!
-chi è cagione, causa del suo mal pianga se stesso: v. male2,
, con quella culla! / che non pianga il bimbo.. fate / piano
figlio è castigato dal padre, benché pianga, s'emenda; ma se è battuto
/ in guisa d'uom che pensi e pianga e scriva. boccaccio, dee.
/ gran mistier mi fa ch'io pianga / d'un cattivo ch'io pigliai.
fuisti longa via. lacopone, lxxxiii-493: pianga la terra, pianga lo mare,
, lxxxiii-493: pianga la terra, pianga lo mare, / pianga lo pesce ke
terra, pianga lo mare, / pianga lo pesce ke sa notare. panfilo
che bonamente pare che niuna altra cosa pianga. savinio, 96: la vita sarebbe
più tempo io mi consumi e pianga, / non posso più, né so
l'alma virtuosa / sì che non pianga nell'eterna sorte. seneca volgar.
credo ch'un spirto del mio sangue pianga / la colpa che là giù cotanto costa
e ora / io non ricordi e pianga quella terra / dove lassai la mia sancta
sforzalo a far l'opra / onde poi pianga in loco oscuro e cavo.
/ e qualche volta solo / perché non pianga un che la prega tanto.
. subord. groto, 1-46: pianga il sole e stiasi in riposo, poiché
primitivismo), tanto che rida o che pianga, che venga dal 'rancho '
, chi à il mal se lo pianga ': scherz. a'bambini quando ànno
fa'che, vivo sepolto, ei pianga e gema / e che meni in prigion
il cielo anco s'attristi / e pianga di toscana in su le soglie, /
un occhio amorevole che li rimiri e pianga loro sopra. ghislanzoni, 17-155: il
querela. lamenti storici, iv-93: pianga tutru ducato insem, esòra / e spanda
d'atro panno vedo- vil. / pianga il rio, si lagni il monte /
intercalare), -spero bene che tu non pianga per la.. - (
beati, se trovan gli amanti / chi pianga ai lor pianti / e il duol
nella gloria. petrarca, 92-14: pianga pistoia, e i cittadin perversi /
anima nata se ne rammarichi e ri pianga. carducci, iii-27-350: alla memoria
sì veloce e sì possente? / pianga e sospiri pure, usi ogni sforzo
che spenga i fuochi del meriggio, pianga rugiade, immolli l'erde, / orbi
acerbi e rei / del mio ben pianga e del mio pianger rida, / poria
. ruscello. iacopone, lxxxiii-493: pianga la terra, pianga lo mare /
iacopone, lxxxiii-493: pianga la terra, pianga lo mare /... /
gran mi- stier mi fa ch'io pianga / d'un cattivo ch'io pigliai;
in sorte. groto, 1-46: pianga il sole e stiasi in riposo, poiché
tesser risibile, conciosiaché l'uomo non pianga con la medesima facilità con che ride
, 1001: non è ver che si pianga per i morti / noi salici piangenti
credo ch'un spirto del mio sangue pianga / la colpa che là giù cotanto costa
/ al mio sasso, e su vi pianga. foscolo, sep., 104
, la guardano e non comprendono perché pianga tanto, questa volta, per andare a
difficile il riputarla una tortorella scompagnata che pianga la perdita dolorosa del suo consorte.
il riputarla una tortorella scompagnata, che pianga la perdita dolorosa del suo consorte.
leva? /... / pianga chi fa il contrario e stia dolente;
e stelle, e ognuna par che pianga. pulci, 11-90: io non posso
composizioni sue sieno varie e che talor pianga, talor, in parte consolato,
in guisa d'uom che pensi e pianga e scriva. bellincioni, cvi-
sono, accio- ché in eterno si pianga l'avere per loro non solamente dimenticato
: volliamo intendere che [la sicilia] pianga per le tabulazioni che ebbe ai loro
: mia trista sorte vuolse / ch'io pianga per un cor che mai si spetra
/ gran mistier mi fa ch'io pianga / d'una cattivo ch'io pigliai;
grandi studiatoli, /... / pianga ciascun ornai col lamentarsi, / pianga
pianga ciascun ornai col lamentarsi, / pianga per que'libri che sono stat'arsi
, 51-93: sapete di qual pianto si pianga in italia in una su cinque famiglie
pisani, 99: sviscerata non mai pianga una botte. 3. per estens
, 3-90: non più il nome fatai pianga di canne / scosso il tarpeo,
tenereza sezza. / pianga ciascuna gente. lorenzo de'medici, ii-79
parini, 370: no, non si pianga un uom d'ingegno eletto / che
dolenti, e t cor con voi / pianga suo'libertà eh'amor gli ha tolta
boccheciampi. f. fortini, i-124: pianga chi piange, chi ha male abbia
pigli, lxxxviii-ii-274: adunque, nessun pianga né si doglia / della trasmigrazion dal
riporti in trasparenza, / e ch'io pianga amore di me stesso. = deriv
né pianto, / né sia nessuno che pianga per mia, / né omo che
fenice, / guarti d'amor che non pianga, s'tu ridi ». i.
uggia che uno dei ragazzi, infreddato, pianga e voglia salire e scendere sul canapé
, contemporaneamente. laude, v-524-7: pianga la gente tucta ad uguale.
d'altro panno ve- dovil. / pianga il rio, si lagni il monte,
mio sinistro fianco. petrarca, 92-13: pianga pistoia e i cittadin perversi / che
, pan che canti, formaggio che pianga (il vino che mescendolo gorgoglia,