/ lèvome a l'ambiadura, estam- piando el mio bancone. 5.
/ lèvome a l'ambiadatura, estam- piando el mio bancone. = deriv.
lambertazzi e geremei, xxxv-1-859: sa- piando ch'el era cum loro a le prese
. non mormorando tuono, non iscop- piando lampo, che il collegio de gli aruspici
/ levome a l'ambiadura, estam- piando el mio bancone. dante, par.
li agni. pianto2 (ant. piando, piantò), sm. manifestazione
piàngere, v. piangere. piando, sm. ant. lutto, cordoglio
bargiglione e dalla cresta superba, gracidando, piando, senza che mi saltasse l'abituale
flegma dal cerebro e lo mondifica so- piando dentro allo naso. pallavicino, 1-485:
le due cose vanno d'accordo, « piando si tratta di formaggio buono e di
quella specie di ringhio frequente, (piando ne inghiottiva falda dietro falda. pavese
, 11 quale, co piando le gazzette dei fiorentini dimoranti allora in francia
scuffiare il pane della propria farina, piando da una vecchia bisnonna,...