pianto, ond'io sia forte / a piagnere il mio error quanto conviensi! parini
crediate che io abbia ragione e di piagnere e di ramari- carmi, io voglio
altrui volere, non volere, ridere et piagnere. boiardo, 2-9-1: alor convien
d'udire suoni angelici; quivi udiva piagnere la madre e l'altre donne.
e amorevole, queste parole udendo cominciò a piagnere. sacchetti, 159-1: uno cittadino
, che fa ceva ora piagnere ed ora rallegrarsi... tutti gli
: non ridete, che voi avete da piagnere. egli mi pare vedere ne'capi
buonarroti il giovane, 10-929: non piagnere; che pensi tu che sia?
poesia. piccolomini, 166: talvolta piagnere, lamentarsi, rider fra se stesso
lasciandosi sottoporre a lei, per viltà piagnere e ramari- carsi, a guisa di
: « deh, vita mia, non piagnere; » le dice / iocondo,
paese loro a fare il bruno, a piagnere, come si dice, il morto
e ridere, quando ho voglia di piagnere. piovano arlotto, 275:
firenzuola, 280: seguita pure di piagnere: che sì ch'io troverò modo
che voi il vostro signore vorreste far piagnere. ariosto, 4-34: lui vo
per l'asprezza della penitenzia, e continuo piagnere, era diventato quasi cieco, e
che voi il vostro signore vorreste far piagnere. firenzuola, 306: di lei
: non si dovrà egli sommamente com- piagnere la perdita di quelle antiche opere che esser
sé, e conoscendosi, incominciò a piagnere amaramente. 21. intr.
poco avanti non sapea fare altro che piagnere e di qui a poco starà muta
agostino volgar., 4-91: dobbiamo piagnere tuttiquanti i peccati, che per noi
in braccio sott'ombra, non mai piagnere, non affaticare, non mai contristargli
., 3: che bene è da piagnere lo tempo della presente vita, e
scorto da lei, che ella a piagnere sì dirottamente si diede. cornaro, 63
viaggio mi potetti difendere di sospirare e piagnere. vasari, iii-737: né de'
giovani del dì d'oggi sanno fingere e piagnere a lor posta, e dimostrar d'
abbracciandomi e baciandomi, non mi lasciava piagnere. aretino, 1-69: i loro animucci
quando la vidde, cominciò forte a piagnere e dire: -molto sono dolente,
, 22-33: il disperarsi e 'l piagnere è da donne; / qui bisogna far
: non cessiamo d'orare e di piagnere verso dio, infino che non impetriamo
., 2-54: mai più fui veduto piagnere per male alcuno. or oosì l'
): ma che giova oggimai di piagnere? tu ne potresti così riavere un
che non dando il cuore di vederlasi piagnere innanzi e far doglianze da contristata,
le parole dello scolare, ricominciò a piagnere. sacchetti, 2-71: così seguirono
isotta ne cominciò... a piagnere per pietade e per la forte ventura
giovane, 9-177: il frizzo la fa piagnere, e l'amaro / fa vomitare
padova volgar., ii-5-5: io potrei piagnere, 10 potrei giemire, io potrei
bernardo volgar., xxi-769: non vogliate piagnere né lacrimare, poi che gualfredo vostro
volgar., ii-5-5: io potrei piagnere, io potrei giemire, io potrei;
. veduto la greggia delle ierosolimitane donne piagnere... fra le quali era la
volgar., 243: cominciò a piagnere fortemente temendo e gittossi in terra, e
santi, 3-254: tu fa'vista di piagnere grandissimamente. 5. con
cent., 55-24: per lo piagnere avea gli occhi guasti. seneca volgar.
agli altri, da notte fatta t'incachi piagnere di te. = comp. da
miseria. cavalca, 2-271: incominciai a piagnere e a gridare fortemente, e in
ennarsicciato parere..., cominciò a piagnere. idem, vi-147: seguivali cornelio
agli altri, da notte fatta t'incachi piagnere di te, e de'tuoi pargoli
. scala del paradiso, 168: lo piagnere secondo iddio fece abbracciare le ingratissime lagrime
di pietà e di compassioni, vistala piagnere, piagnevano. 5. nutrito
, 66-13: veio che non me iova piagnere, né suspire, / né leger
accesi di maggior zelo siamo tenuti a piagnere cosi dannoso danno della nostra nuova gerusalem
, sciogliendosi le treccie, cominciò a piagnere ed a chiamare lamentevolmente per nome il
tutta livida e rotta nel viso dolorosamente piagnere. ariosto, 5-2: si sente il
similmente per volgere viene a dir 4 piagnere ', è quello che con miserabili
similmente per volgare viene a dir * piagnere ', è quello che con miserabili
questo pare che sia quella spezie di piagnere la quale facciamo essendo morto alcuno amico
morte, materia sopra cui più amaramente piagnere e dolersi, che quel suo malconsigliato
cantor scordato, e ch'è per piagnere, / dalle sassee maggioni esce già fuore
d'entro. ottimo, i-570: il piagnere non è altro che uno manifestamento del
gambe. aretino, vi-558: il piagnere per allegrezza è una manna, disse
accorgeste ieri d'avermi data cagione di piagnere questa notte, col voltarmi in mano
. e così detto ricominciò maravigliosamente a piagnere. pisanelli, 51: mondifica le
miro mi fate risentire non so che e piagnere. tasso, 8-21: tanto sangue
racconsolare, ma egli altressì cominciò a piagnere. pulci, 13-16: e'piangeva
udivan lor mogli e figlioli urlare e piagnere. l. a dimari, 25:
che a lui tocherebbe il primo a'piagnere. molza, i-7: videro fuori
2-127: lamentarti... o anco piagnere, secondo la moderanza della ragione,
è cosa vana sopr'a buoni morti piagnere? petrarca, 44-3: que'che 'n
] in un luogo dove san cresci suol piagnere i suoi peccati, e pormi in
crediate che io abbia ragione e di piagnere e di ramari- carmi, io vi
137): ma che giova oggimai di piagnere? sercambi, 1-i-34: lo medico
a un tanto il giorno, a piagnere i morti. vico, 4-i-529: opera
era uscito dell'ordine, cominciò a piagnere e a dire: « egli n'è
con la sua caldezza penetrativa conferisca al piagnere, manifestamente facendo apparire le lacrime.
sole. bembo, 9-2-68: altro che piagnere non si fece per buona pezza.
voce di area senese, deriv. da piagnere. piàgnare, v. piagnere
piagnere. piàgnare, v. piagnere. piagnarèlla, sf.
= voce roman., deriv. da piagnere. piagnènte (pari. pres.
piagnènte (pari. pres. di piagnere), agg. ant. e
arme / e le tibie piagnenti. piagnere (piàgnare, piàgnare), intr.
: messesi l'unghie nel viso cominciò a piagnere sopra di lei non altramente che se
sua moglie, e cominciarono amendue a piagnere. sercambi, i-347: per quel signore
): in questo modo comincerà a piagnere non del ricordo del vecchio peccato, ma
usignuolo, e ricopertasi cominciò fortemente a piagnere e a pregare il padre che a
ammaestrano che, se tu vuoi far piagnere altri, conviene che il primo a
altri, conviene che il primo a piagnere sii tu. 2. per
medesimo queste cose riandava e che a piagnere colla penna e lamentarmi m'apparecchiava,
di sangro: materia c'ha invitato a piagnere gran parte de'buoni spiriti di questa
e con barbare dolenti voci cominciarono a piagnere il re loro. -con riferimento
l'autore a questa anima che con piagnere e con lutto si rimanga, non fa
monosini, 214: non si può piagnere e guardare i buoi. = var
= agg. verb. da piagnere. piagnevolménte, aw. con
a dolersi. = var. di piagnere, con metaplasmo. piagnistèo (piagnistèrio
dovrebbe grandeggiare. = deriv. da piagnere, sul modello di batisteo, batasteo,
= comp. dall'imp. di piagnere e stridulo (v.).
. = nome d'agente da piagnere. piagnolènte (piagnolènto), agg
malinconica. = deriv. da piagnere. piagnolènza, sf. letter
musica. = deriv. da piagnere. piagnolìo, sm. piagnisteo
il suo! = deriv. da piagnere. piagnolóne, agg. (femm
novità. = deriv. da piagnere. piagnolóso, agg. che
piagnolosa filantropia. = deriv. da piagnere. piagnóne (ant.
scelerata. = deriv. da piagnere. piagnonena, sm. letter
piagnose. = deriv. da piagnere. piagnucolaménto, sm. pianto,
di toscana. = iter, di piagnere. piagnucolato (pari. pass,
simintendi, 3-174: non basta alla ninfa piagnere e stracciarsi e capelli e picchiarsi.
il mio cuor si fendea, vedendo piagnere i picchini, e la madre non sana
15: non ha fatto altro che piagnere, che è proprio una pietà il fatto
12-48: o uomo! se tu vuogli piagnere col fanciullo iesù,...
tanta l'alegrezza n'ebbe che cominciò a piagnere. collenuccio, 1-300: la podestaria
di pomice. stanotte mi riserbo a piagnere e a far tutti questi atti.
la materia, che non si ha da piagnere -; così è de'peccatori.
., che si possa tenere di piagnere? considerazioni sulle stimmate, 158: per
5-3 (i-iv466): per lo piagnere e per la paura e per lo lungo
gran porta e col gridare o col piagnere non fo sì che non si precipiti l'
notte, per il grande affanno del piagnere e della paura, sì come a dio
] e gittandomi in terra incominciai a piagnere la perfezione monastica. rime anonime napoletane
i-iv-199): i fanciulli cominciarono a piagnere e a dire ch'essi volevano stare
: questo peccato gli fece il vescovo piagnere quaranta dì ma amore e isdegno gliele
dì ma amore e isdegno gliele fecero piagnere più di quarantanove. f. scarlatti,
, usato liberamente di ridere, di piagnere, di cantare o di sospirare, secondo
, 17-126: * raitire ': piagnere, piangere con alti stridi. =
sdegnosetta ebbe guatato, dirottamente cominciò a piagnere, sé dello inganno di gisippo ramaricando
battersi l'anca, può sospirare e piagnere e fare quanto fa e può fare un
fine al tuo dolore e rattemperati del piagnere. boccaccio, dee., 3-3 (
corpo a tutti quelli ch'intervennero a piagnere la morte del defunto, e quello poi
boccaccio, 5-32: allora che tu piagnere mi sentisti, da rima, m'
lui [dio] non potere per nostro piagnere e per nostro ingegno ricoverare nello stato
le parole dello scolare, rincominciò a piagnere. foscolo, xvii-271: voi vedete
battersi l'anca, può sospirare e piagnere e fare quanto fa e può fare
1-iv-453): le novelle spose cominciarono a piagnere e a gridare, e il simigliante
. cominciò in presenza di lei a piagnere anzi che alcuna parola risponder potesse.
con molte lagrime e non ristette di piagnere tantoch'egli acconsentì alla volontà sua.
[i tuoi figli] sopra ciò piagnere e ritrosire, ramaricandosi non son vestiti
disgraziato, allegro di ciò che dovria piagnere, è accettato, messo in ruotolo
tutta livida e rotta nel viso dolorosamente piagnere. set giovanni, 3-35: giugnendo in
chi è quegli che vieterà la madre piagnere sopra la bara del figliuolo, s'elli
in burla in burla scacchiate e facciate piagnere il mondo davvero. 2. per
tutta livida e rotta nel viso dolorosamente piagnere, e d'altra parte calandrino scinto e
livida e rotta nel viso, dolorosamente piagnere, e d'altra parte calandrino,
una figa, e non fa altro che piagnere e lagnarse. alberti, anche:
crediate che io abbia ragione e di piagnere e di ramaricarmi, io vi voglio
sdegnosetta ebbe guatato, dirottamente cominciò a piagnere. masuccio, 329: catarina,
più oltre dal senso in questo vostro piagnere e non saprete generosamente e altamente finirlo
più doloroso che altro uomo cominciò a piagnere. buti, 2-159: è sentero sincopato
to, sciliati li capelli, corno volessi piagnere. 2. gravemente piagato (
riposarsi, che parea che dovesse muovere a piagnere i sassi medesimi della camera. cellini
cavalca, 20-301: ivi si sfogò di piagnere e di dolersi a suo senno.
. può fra se stesso... piagnere, lamentarsi, rider fra se stesso
cerretani, 1-233: qui cominciò a piagnere e singhiozare in modo che non poteva
, e temendo di vergogna cominciò a piagnere. ovidio volgar., 6-265: la
a fiorini xx porta e comincia a piagnere e smoccicare. buonarroti il giova
ne, 9-177: il frizzo la fa piagnere, e l'amaro / fa vomitare,
giovane, 9-177: il frizzo la fa piagnere, e l'amaro / fa vomitare
partitasi in quella caverna, dove di piagnere e di dolersi era usa, si ritornò
8-7 (1-iv-735): cominciò a piagnere sopra di lei, non altramenti che
bene d'anima, sì doverei io piagnere e soprappiagnere di vedermi così avvilita e
sopra e piangere (v.) o piagnere (v.). soprappiano,
uomo, morendo, paia quasi il sole piagnere; ovvero è detto d'oscurare per
tutta la notte di sospirar né di piagnere la sua sventura e quella di pietro.
. iacofone, 88-116: de piagnere non trovo unqua remedio, / enfiase
ad una buona tavola, cominciasse dal piagnere, pensando che dopo aver mangiato, non
dire ciascuno amadore di cristo, a piagnere tanta freddura dell'ani- me e tanto
terra ignuda..., cominciò a piagnere. zanobi da strata \ s.
nasce, che vorrei alle volte sentirti piagnere e non vederti staccar da noi con sì
giovane, 9-117: il frizzo la fa piagnere e l'amaro / fa vomitare,
fargli imprigionare e in prigione stentare e piagnere il peccato commesso. s. bernardino
ha alcuno che straligni e dia che piagnere agli altri. 2. rimbambire
b. davanzati, i-311: piagnere la morte di britannico e contar gli
ed a rugnire ed alla fine a piagnere ed a stridere che volea che '
se stessa a dispettonostro ci faceva striderre, piagnere e bociare. gelli, 17-59: ho
. boccaccio, 1-i-285: il sentirsi piagnere della intera fede la quale mai né
che chiunque la vedeva faceva tutti struggere di piagnere. petrarca, 98-14: basti che
tutta la notte di sospirar né di piagnere la sua sventura e quella di pietro.
con dolore e taciturnità si mettono a piagnere. boccaccio, 1-i-322: io con taciturnità
. né i tirati capelli fieno cagione di piagnere. sacchetti, x-80-tit:. boninsegna
, ch'ancora ne dovrebbe tutto il mondo piagnere. = comp. dal lat trans
l'alegreza n'ebbe che cominciò a piagnere. -elevare a un determinato grado
altri volere e non volere, ridere e piagnere. -volgere la speculazione intellettuale
parere,... cominciò a piagnere. pulci, 5-22: un giorno in
: non cessiamo d'orare, e di piagnere verso dio, infino che non impetriamo