. fagiuoli, 3-7-206: gli piagne addosso affatto a quel barbogio / il
vieni a vedere la tua roma che piagne, / vedova sola, e dì e
, 311-5: quel rosigniuol che sì soave piagne /... / e tutta
sta in allegrezza, la mattina si piagne: e questa è la nostra vita insino
/ tutte le notti si lamenta e piagne, / d'amorosi pensieri 11 cor
. arrighetto, 236: chi piagne raddoppia i suoi danni, e col
raccolto. iacopone, 74-22: piagne, ride, dole e gaude, securato
: la mente mia dì et notte piagne; / né sa star qui, né
giubila e ride, e del profitto altrui piagne e s'attrista. l. martelli
, e tu piagni; quando ella piagne, e tu sollazza: ella sia in
amor, per cui si ride e piagne. glossario medievale del commercio,
per cui dentro si ride e fuor si piagne, / corre a brodetto e si
postosi a sedere, non vuole andare e piagne e sta con una mano al viso
frale / che ride sul mattin, piagne la sera! berni, 160: io
le dice / iocondo, e seco piagne egli non manco / « così mi sia
/ e mentre la tua par insieme piagne / non movon fronda da'bei rami
in un con l'usignol che sempre piagne / fra i tronchi un rivo fea dolce
giovane, 9-571: eccola là che piagne, accoccolata / col capo fra'ginocchi
vieni a veder la tua roma che piagne, / vedova e sola, e di
cittino senza rogna, il quale non piagne mai né dì, né notte.
maestro alberto, 49: che altro piagne il clamore delle tragedie, se non
con lamentevole voce e molte lacrime lo piagne, e finito il lamento, crudelmente
foco, / giove s'allegra e piagne proserpina / veggendo questa donna in cotal loco
e securo da'mali, ond'altri piagne, / quasi esperto guerrier ben
e terra. marino, 12-22: piagne, freme, vaneggia e trema e
al contrario, e che quel regnio vi piagne in testa, e che voi parete
/ che m'intenda colui che di là piagne, / perché sia colpa e duol
popol penetrar che a lei dintorno / piagne, grida, sospira. foscolo, xiv-196
fu, cui quella terra plora / che piagne carlo e federigo vivo. maestro alberto
: colui fa degnamente penitenza, che piagne il suo peccato, con legittima satisfa-
oltra, ove l'egeo sospira e piagne, / un'isoletta dilicata e molle
, e punto / dall'aspro orgoglio, piagne. caporali, i-117: diventato perciò
263: alcuna volta grida la persona e piagne infra tale sogno, rammaricandosi; e
rimedio viene a me, e mi piagne intorno, mi conta i suoi danni
vieni a vedere la tua roma che piagne, / vedova sola, e dì e
: colui fa degnamente penitenza, che piagne il'suo peccato, con legittima satisfazione conden-
dia. b. tasso, 32-7: piagne dentro e sospira, e disperato /
verdeggia / solo per lei si discolora e piagne. -figur. guidi,
armate e di trabacche tese. / piagne disfatto il misero aquitano / e le
o'patéo tanto labore? / or piagne 'l suo descionore, e de te
cari figli, / alla moglie che piagne. salvini, 34-130: se ne va
/ tutte le notti si lamenta e piagne, / d'amorosi pensieri il cor
-figur. iacopone, 53-1: piagne la ecclesia, piagne e dolura /
iacopone, 53-1: piagne la ecclesia, piagne e dolura / sente fortuna de pessimo
ride, e tu piagni; quando ella piagne, e tu sollazza; ella sia
/ più che la colpa altrui spesso si piagne, / allora insopportabili e mortali /
onde l'aere s'attrista tutto e piagne. a. donati, ix-486: i'
sbaglio. iacopone, 51-10: piagne la innocenzia: 'n adamo foi ferita
346: vedi parisse più vicin che piagne / ilio in faville e la reggia diserta
., iii-492: disse azael: perché piagne il mio signore? e quegli disse
adirate. marino, 10-210: piagne disfatto il misero aquitano / e
311-2: quel rosigniuol che sì soave piagne / forse suoi figli, o sua
, sventura. iacopone, 53-2: piagne la ecclesia, piagne e dolura;
iacopone, 53-2: piagne la ecclesia, piagne e dolura; / sente fortura de
342: il mesto rosignol che sempre piagne / diceva tra le frasche suo lamento
346: vedi parisse più vicin che piagne / ilio in faville e la reggia
rapito è altera tanto, / che piagne roma al suo fumoso orgoglio. pallavicino,
colla corte; / qual cardinal ne piagne e qual ne ghigna. rinaldo degli albizzi
giace oltra ove l'egeo sospira e piagne / un'isoletta delicata e molle / più
campagne / dagli altri intanto si sospira e piagne. carducci, 833: grande,
postosi a sedere, non vuole andare e piagne e sta con una mano al viso
, nella mollezza,... piagne per compassione ed amore de'propri fratelli
/ preso per imparar corno e'si piagne. ariosto, 34-56: per imparar
benché leggermente ferito sia, molto altamente piagne. nardi, 5-40: gli uomini buoni
che m'intenda colui che di là piagne, / perché sia colpa e duol d'
vide la dama ch'a tal cagion piagne; / contra di lei parlò irosamente.
monti a monti / contra a chi piagne irrevocabil fallo. manzoni, fermo e
giace oltre ove l'egeo sospira e piagne / un'isoletta delicata e molle /
s'inchina, e 'l sen percote e piagne. = nome d'agente da
'l gallo canta il mal ch'alfonso piagne. bembo, 9-1-30: col pigliare io
preso [il cervo] forte mugge e piagne, / veggendo che sarà di vita
ombra / tutte le notti si lamenta e piagne. pulci, 1-3: era nel
, / la sua digrazia maledice e piagne. note al malmantile; 1-32:
una lupa. simintendi, 1-85: piagne la giuvenca quando vede ammazzare lo vitello
non sanno i cervi; e spesso piagne / la leggier damma ne gli ascosi inganni
640: affligger chi per voi la vita piagne, / che vien mancando, e
: sol tenero e umano / per voi piagne e sospira, / perché sempre mendici
monti a monti / contra a chi piagne irrevocabil fallo. passerelli, lvi-362:
794: abbiate misericordia del fanciullo che piagne, lasciate stare un poco, sostenetevi
foglie ascoso / il bel perduto miserabil piagne. 2. che versa in
/ che m'intenda colui che di là piagne, / perché sia colpa
al mondo. gelli, iv-63: e'piagne ora il moccicone! ei bisognava prima
tutto 'l naso 'nfranto, / e piagne moccicoso a gola aperta, / povero
stabile i suoi danni / cognosce e piagne sì mostrasi affanni. guarini, 1-i-17:
suolsi dir un bel motto che tal piagne pane che troppo n'ha di cotto.
[il cervo] forte mugge e piagne / veggendo che sarà di vita privo.
amor, per cui si ride e piagne. mazzini, 2-282: da roma sola
fa un duello in musica: si piagne, e si canta. -mettere,
sua venuta, / onde cesar si piagne e turba e muta / e turbossi ver'
buti, 1-485: nicchia, cioè piagne. landino, 122: nicchiare significa con
infin che 'l nome dura, / che piagne delle muse il sacro coro. /
1-303: il cigno allor, la tortorella piagne, / priva dell'odorifera pastura,
/ tutte le notti si lamenta e piagne, / d'amorosi penseri il cor
ahi lassa, ha scorto * / e piagne e cerca in questo luogo, in
suolsi dir un bel motto, che tal piagne pane che troppo n'ha di cotto
nime], s'allegra e attrista, piagne e ride. mazza, 1-6:
il bacile. daniello, 348: piagne e ride [l'anima], nella
e de'soggetti. marino, 12-22: piagne, freme, vaneggia e trema e
suo viso fatte per la vecchiezza, piagne e pensa seco perché fu rapita du'volte
delle lasagne, ora ride, ora piagne ': modo di dire. si usa
sotto 'l peso di sì duro peregrinàggio piagne e lamentasi della miseria sua. francesco
deceduto. lacopone, 51-8: piagne la innocenzia: « 'n adamo foi
sua venuta, / onde cesar si piagne e turba. a. pucci, 5-44
suo viso fatte per la vecchiezza, piagne e pensa seco perché fu rapita du'
. bruni, 55: piango e piagne madonna, e mentre io miro /
i-203: oli legge è commosso e piagne, né sa perché. carducci,
impers. cesari, iii-388: si piagne per dolore d'un bene perduto ed
[il cervo] forte mugge e piagne. alamanni, 7-i-157: spesso piagne /
e piagne. alamanni, 7-i-157: spesso piagne / la leggier damma negli ascosi inganni
e di nobiltà e di ricchezze, ma piagne per lo essere privato di moglie.
l'ira / ond'oggi arcadia tua piagne e sospira. poerio, 3-78: in
/ [il poeta] divina e piagne dell'umane cose. -in relazione
marino, 4-52: pietoso non men piagne con loro / de le figlie dolenti
onde l'aere s'attrista tutta e piagne. 3. versare acqua,
del profitto altrui [l'invidioso] piagne e s'attrista. -con soggetto
vieni a veder la tua roma che piagne / vedova e sola, e dì e
/ né là dove ragiona, unqua si piagne. -cantare lamentosamente (un uccello
bra / tutte le notti si lamenta e piagne, / d'amorosi penseri il
, 311-1: quel rosigniuol che sì soave piagne, / forse suoi figli o sua
: affligger chi per voi la vita piagne, / che vien mancando e 'l fine
fu, cui quella terra plora / che piagne carlo e federigo vivo.
/ che sola sovr'a noi ornai si piagne; / vedesti come l'uom da
suolsi dir un bel motto, che tal piagne pane che troppo n'ha di cotto
prov. arrighetto, 236: chi piagne raddoppia i suoi danni. monosini,
ci sia indozzato / e chi non piagne ha pianto o gli ha 'l singhiozzo
'l naso 'nfranto, / e piagne moccicoso a gola aperta, / povero
fu, cui quella terra plora / che piagne carlo e federigo vivo. refrigerio,
) / si contrista e si duol, piagne e s'adira. d. bartoli
nn'ha il grande danno, e non piagne, e piagnerà per uno pomiciullo che
anima). iacopone, 68-1: piagne, dolente alma predata / che stai
in passato. iacopone, 74-18: piagne [l'affetto] con gran desianza /
alta sciagura / onde l'italia or piagne, /... / e da
o'patéo tanto labore? / or piagne 'l suo descionore, e de te non
e ride, e del profitto altrui piagne e s'attrista. 5.
parla che de le gravi risa spesso piagne. -intr. fare della satira
a colui che di là dal fiume piagne: e dico così pungentemente acciò che
e che voi, lambendo all'uomo le piagne, lo avvertiste della efficacia della saliva
, 34: il rusignol... piagne e racconsola / con amoroso spirto i
, ella gli li dà: quando egli piagne, daragli il fico in mano,
: quel rosigniuol, che sì soave piagne, /... / e tutta
novella intesa / erra pel monte, piagne e va randagine. = deriv
suo viso fatte per la vecchiezza, piagne e pensa seco perché fu rapita du'volte
d'un ruscelletto o con quella le recenti piagne per soverchio affanno lentamente leccarsi. carducci
un sentimento. iacopone, 68-14: piagne, dolente alma predata, /..
giovane, 9-703: l'afflitto padre / piagne e s'affanna; e poi lettere
scherz. bellincioni, i-177: tapon piagne: no, con gli occhi geme
conforta / che per rigoglio d'allegrezza piagne / questa leggiadra e bella giovinetta.
. iacopone, 51-37: la veretate piagne, ch'è morta la bontade, /
chi non tenesse per sicuro che quelle piagne gli venissero dal duca di guisa; ch'
una virtù. iacopone, 51-8: piagne la innocenzia: « 'n adamo foi
: quel rosigniuol, che sì soave piagne, / forse suoi figli o sua cara
, 342: il mesto rosignol che sempre piagne. tommaseo, 2-ìii-9: un uccello
/ acciò di gloria asperse / le piagne sian, che in guerreggiar sofferse.
l'esatto, coll'una mano salderà le piagne fatte dall'altra. carducci, iii-6-258
. luca pulci, ii-90: piagne con la reina insieme il regno /
, la sera ride e la mattina piagne. ibidem, 143: il perdere fa
le interviene una piccola sciaùra, subito piagne. bottari, 5-196: dove lasciate
). bruni, 118: qualor piagne madonna, o me felice, / se
. iacopone, 51-6: la veretate piagne, ch'è morta bontate, /
: quella cura che ogn'or dentro mi piagne / desta dal lume in duo begli
madre, / vedova, sconsolata e sempre piagne / per la colpa de'figli, che
suo viso fatte per la vecchiezza, piagne e pensa seco perché fu rapita du'
il giovane, i-374: la sposa pur piagne e si dispera, / e ha
che oggimai la sua bella corona le piagne in capo, si è per l'
più sigurata. iacopone, 74-20: piagne, ride, dole e gaude, /
/ che sola sovria noi ornai si piagne; / vedesti come l'uom da lei
ride e tu piagni; quando ella piagne e tu sollazza. bibbia volgar.,
ahi lassa, ha scorto, / e piagne, e cerca in questo luogo,
sozzura sua. monti, x-2-65: le piagne tue tante e l'alto oltraggio /
del suo viso fatte per la vecchiezza, piagne e pensa seco perché fu rapita du'
.. / si contristae si duol, piagne e s'adira / d'essere sprofondato /
quali, s'ei ne aveva ricevuto piagne nella persona, a lui soprastava maggior
nel naso e nella bocca di chi piagne, non guasta però né altera una certa
. cesarotti, 1-viii-371: tambascia e piagne, / freme, si strazia,
/ che sola sovria noi ornai si piagne ». -come personificazione della morte
1068: il legno al fuoco strilla e piagne manifestamente perché è disfatto. marotta,
/ da fer ro aguzzo piagne; e che da questa / puntura tanto
il succhiellato tronco / da ferro aguzzo piagne; e che da questa / puntura tanto
ottimo, iii-270: di dietro la piagne nocera con gualdo, le quali sono
stessa. cesarotti, 1-viii-371: tambascia e piagne, / freme, si strazia,
la sua venuta, / onde cesar si piagne e turba e muta, / e
. pallavicino, 1-435: finché il recitante piagne le finte sue sciagure sul palco,
armate e di trabacche tese; / piagne disfatto il misero aquitano / e le messi
il bosco e fremiti rimbomba, / piagne ciascun l'indegne lor fortune; / e
veraccio che finisce per l'eternità 'a piagne in de'la luna'. 2
sua venuta, / onde cesar si piagne e turba e muta, / e turbossi
/ mezzo langue negli occhi e mezzo piagne, / piega sul seno il vacillante
: vide la dama ch'a tal cagion piagne; / contra di lei parlò irosamente
: vieni a veder la tua roma che piagne / vedova e sola, e dì
vetrino delle cazzeruole s'è scheggiato in piagne rugginose. 2. per estes
per grande devozione baciava loro le piagne vulnerose. vulvària, sf. bot.