de novo la danza trivisana, cum dolcissimo piacere de l'uno e de l'altro
ii-424: molto tal cosa cominciò a piacere a la donna, perché la dapoca non
. collodi, io: -qual'è il piacere che volete da me? -vorrei un
de fare quelle cose, le quae debiano piacere a lui et al nostro signore imperatore
, ii-35: tosto crebbi in gran piacere, / e vidi a'mie'voleri /
, 80: ci dettero un grande piacere e miracoloso intrattenimento, per vedere le
tal verità, daranti sulle scene maggior piacere. baretti, 2-98: impossibile ancora
i-564: a te è assai solamente piacere alla tua donna, a cui è
luogo secondo che a lei è in piacere. idem, dee., 8-3 (
recò in brazze, dandose seco amoroso piacere. bembo, ii-16: delle spesse soverchie
. pascoli, 412: era un piacere rivederle unite / le due sorelle al solito
nell'umore: andare a genio, piacere. buonarroti il giovane, 9-50:
procinto di essere travolto dal fiume abbia piacere di apparire in un film, il
di apparire in un film, il piacere indefinibile o non ancora definito, e che
/ di soavità, di pregio e di piacere, / e d'onni nostro ben
debito de le nostre membra rende uno piacere non so di che armonia mirabile,
/ e la mia gioventute e 'l mio piacere, / e mal aggia mia forza
febbricitante, trasaliva, ma di piacere. = voce dotta, lat.
vorrete scusare se per non differirvi il piacere di questa lettura la copia non avrà
di decenza che essenzialmente si richiede a piacere altrui. perticari, ii-103: si
, ii-759: falso e decettivo è lo piacere de le cose mondane. =
per tutti i giardini ed altri serragli di piacere del re. = deriv. da
sembra deciso a svanirsene con mio grande piacere. palazzeschi, 7-47: il gesto era
ogni passo la morte, solo per piacere a'fanciulli, ed esser argomento delle loro
, e quanto più a lui ne crede piacere: e tutto dichinaménto dell'amore fa
qual luce il guardo, qual nuovo piacere / le orecchie molce, e sovra
4. intr. dilettare, piacere. guittone, i-19-64: nulla amistate
benché non sia a'tempi e al piacere de'disideranti. s. agostino
dalla necessità dello abbisognante, ovvero dal piacere del desiderante. leone ebreo, io:
: poiché voi dite di nuotare in quel piacere filosofico al quale tutti gli studiosi come
. i... i faccia il piacere. -prego a dispensarmi. / -eh
un bisogno, una necessità o un piacere, è ricercato dall'uomo (per
salice, trovandosi non poter fruire il piacere di vedere i sua sottili rami fare over
impazienza il libro, per gustare il piacere della sua lettura... di
il desiderio del marito con l'onorato piacere del contemplare la vita di lui virtuosa.
molto bella. 8. ant. piacere, gioia. ugurgieri, 4:
2. di buon grado, con piacere. novellino, 29 (56)
vertù. boccaccio, v-259: per piacere agli occhi tuoi andavi desiderosamente dove vedere
disideroso / di sofferenza e pregio di piacere. fra giordano, i-m: non solamente
imago della imprenta / de l'ettemo piacere, al cui disio / ciascuna
voi troverebbi, sì come credo, piacere, e dolcessa grande, el mio dizìo
secondo annuncio. 8. piacere, soddisfazione, intima contentezza, diletto
su sedére di desidia * pigrizia, piacere '. desióre, sm. ant
sm. ant. desiderio, aspirazione, piacere vivo e intenso. iacopone
spontaneamente, di propria iniziativa, con piacere, di buon grado. anonimo,
bocca desiosa aspirava quel lusso di luminoso piacere. corazzini, 3-43: al mar non
mobile che piace, / tosto che dal piacere in atto è desto. ugurgieri,
impazienza il libro, per gustare il piacere della sua lettura. giusti, i-513:
. giusti, i-337: fammi il piacere di spedir subito, appena ricevuto,
solenni che mai; e certo fa piacere sentire che gli echi di queste case
. -a suo destro: a suo piacere. pulci, 17-25: quando antea
aver tesoro, i o diletto e piacere, onore e stato, / ponga la
calura, gli diedero più noia che piacere. morante, i-507: egli s'
il principio generale che la rinuncia al piacere corporeo per una soddisfazione di ordine superiore
il bene che è tutt'uno col piacere. levi, 2-127: e tuttavia era
immaginazione determinato dalla inclinazione della natura al piacere. jovine, 71: disse che era
, al male come al bene, al piacere come al dovere, distrugge il carattere
e non ti curi più di alcuno piacere? aresti tu alcuna cosa nella tua
21: imperciocché, se per vostro piacere, e per sollevarvi dalle noiose cure sì
b. davanzati, i-383: il piacere di questa festa non divia va l'animo
e questa deviazione mi verrà compensata dal piacere di abbracciarvi e di passare un giorno
non rincrescimento: se tu le vuogli piacere, non la caricare, ch'ella vuole
fazio, ii-35: tosto crebbi in gran piacere, / e vidi a'mie'voleri
., 39-4-4: curando noi di piacere a dio, le minacce degli uomini fermamente
et in esse prendiamo disordinato e dannoso piacere e dilecto. burchiello, 2-56: o
larghissima copia, con non picciolo mio piacere considerava i diabolici instmmenti della rincrescevole arte
: come ogni essere e non-essere, piacere e dolore hanno la loro concretezza nel loro
: volle il mago che stessero a piacere / due giorni ancor per soddisfar gli
degna di lui, e che sia per piacere a tutti noi. pallavicino, 8-244
veggiamo il vostro aspetto esser gratissimo e piacere ad ognuno, avvenga che i lineamenti d'
per aver poi l'onore di ripigliarsi il piacere di curarlo con altrettanta dieta. carducci
di fatti le belle arti arrecano un piacere il più sensibile e squisito a tutti coloro
parlato / a difensione vostra ed a piacere, / e anche in disamore agio
dente e sceglie a suo piacere il momento, mentre l'altra
e s'affannano a saltare per loro piacere. 5. debolezza di una
i-131: non è per questo che il piacere del dolore è conforto all'infelicità moderna
infelicità moderna, l'ignoranza di esso piacere era difetto alla felicità antica.
nostri vecchi, o perché sentono solamente piacere della novità. g. gozzi, 1-408
salvini, 41-291: così il piacere del freddo si sente senza le difettuosità
eh'essa s'aconciasse e azionasse per piacere al mondo, e però la maledice
, 1-217: mi aspettavo il più vivo piacere nel rivedere la città, nel parlare
altra maggiore degnità. 13. piacere, beatitudine. s. caterina da
l'arti. sacchetti, 107-38: con piacere e con diletto, e con nuove
dal cristianesimo nell'antica unità di dovere e piacere, virtù e felicità. boine,
... ci defrauda di qualche piacere che si sarebbe aspettato: quello [omero
4. figur. che par ricevere piacere dal far male, sadico.
cosa agevole ch'eglino dilatassino a lor piacere la lor perfidia. monti, ii-330:
parentado faceano che a loro fosse di piacere. -senza dilazione: subito, senza
mai... lasciarsi dileticare dal falso piacere di quel- l'opere sventurate che l'
il diletico. 2. piacere, godimento dei sensi o dello spirito.
desiderando ponerla in luce per solazo e piacere di qualimche vorà e che se deietterà
spirito; cosa o azione che reca piacere, divertimento, svago, conforto,
fanno. 2. godimento, piacere dei sensi (quasi sempre in senso
corpo. -soddisfacimento del gusto; piacere della gola. bibbia volgar.
ii-12: le belle arti cercare il piacere; essere di lor natura imitatrici; ogni
che ama, che predilige, che prova piacere in qualche cosa. - anche sostant
baccanale, e fatto comune, trovandone piacere i dilettanti della poetica facoltà. goldoni
esigenza dei sensi o dello spirito; piacere, godimento, dolcezza, consolazione, soddisfazione
. 3. soddisfazione peccaminosa, piacere carnale. iacopone, 5-28: li
. { dilètto). deliziare, piacere, riuscire grato (e si dice di
alle facoltà dello spirito; dare il piacere della bellezza. allietare, rallegrare,
quel che deve fare ogni poesia: procura piacere, diletta. 3. divertire,
questo maestro di condurre gli scolari a piacere e sollazzo fuori della città, non
. ant. desiderare, amare, aver piacere (riferito sempre a oggetti che arrecano
. con la particella pronom. prendere piacere a una cosa, pigliarvi gusto, riceverne
procurarsi una soddisfazione peccaminosa (specie il piacere carnale); compiere, per diletto,
dilettano d'andare accende e assettate per piacere a'loro mariti. tolomei, i-
dell'animo, in attività che procurano piacere, sollievo, svago; interessarsi di
. intr. ant. provare diletto, piacere, gioia; sentirsi attratto, compiacersi
13. ant. e letter. piacere, essere simpatico; riuscire cosa grata
in troppa gran copia, invece del piacere che ci dovrebbono dare, ci danno
saetta, / che fabricata fu di quel piacere, / nel qual certo vedere /
arte! l'arte vera è il piacere e il dilettare. manzoni, 29:
. 2. sm. ant. piacere, godimento, dilettazione. iacopone,
sensi da un oggetto particolarmente attraente; piacere, diletto, godimento.
., 2-15: lo studio, il piacere della cacciagione tira e conduce gli uomini
-in partic.: diletto carnale, piacere sessuale. guittone, 175-6: ma
enea] ricevuto da dido tanto di piacere... e usando con essa tanto
a dover segretamente l'un dell'altro aver piacere ebbero ordine dato. ottimo, i-70
che si compiva per organi usati al piacere, e giudicò, in quegli istanti
insegna a torcere lo stimolo naturale del piacere a studio, dilettazione, accanimento nel
a studio, dilettazione, accanimento nel piacere stesso. 6. teol. dilettazione
alla mia romagna. -personificazione del piacere. canigiani, 1-19: benevolenza è
dilettazione, / che si sforza nell'opere piacere. 8. ant. amore
, lat. delectàtio -ónis * diletto, piacere ': v. dilettare.
e forse più serie. -sostant. piacere, diletto. — unire futile al
dilettevole. per esempio, gusto il piacere del possesso, voglio dire della proprietà.
3. ant. che procura il piacere carnale; seducente. s. giovanni
col fiore dei giovani di firenze si dava piacere e diletto, e in cene e
conforme ai canoni dell'arte concepita come piacere, diletto (un'opera letteraria o artistica
gli animi umani e con sommo piacere consolargli. muratori, 5-i-250:
bene materiale o spirituale) per il piacere che offre, per l'utilità che
spirito; sentimento di intenso e soave piacere suscitato da una grata impressione fisica o
i tristi sensi che l'altro [il piacere]. saba, 15: umberto
in partic.: soddisfazione del gusto; piacere che accompagna le funzioni della nutrizione;
più fastidio e nausea che diletto e piacere. marino, 2-44: esclusa fuor de
, vedendo tal giuoco, cominciò a piacere, e per un naturai diletto cominciò
cognizioni scientifiche, soprattutto dall'arte; piacere estetico. bisticci, 3-353: fu
, vedesi che dovrebbe come ho detto più piacere il maggior bello, e così più
il maggior bello, e così più piacere la descrizione di un bel mondo ideale
ciò che è occasione o causa di piacere, gioia, sollievo, conforto. —
. -in senso più particolare: piacere carnale. fra giordano, 1-102:
il cuore. 11. il piacere e la soddisfazione dei sensi concepiti come
-a diletto, a bel diletto: per piacere, per passatempo, con gusto,
dell'uomo, che egli sia cattivo per piacere, ed adoperi male a bel diletto
canti. -avere diletto: provare piacere, godere, rallegrarsi, prendersi una
tuo, suo diletto: con grande piacere, con intenso godimento, con intima
diletto: che ha per unico scopo il piacere, il divertimento. sacchetti,
rallegrare; colmare di gioia, di piacere. dante, 43-5: i'fui
diletto: riuscire dilettevole, attraente; piacere, andare a genio. cavalca,
di qualche cosa: ritrarne un intenso piacere, una grande soddisfazione. monti,
materiale o spirituale ardentemente desiderato; provare piacere. anguillara, 2-135: giove come
praticano. -per diletto: per piacere, divertimento, ricreazione, svago.
per imparare a vivere, ma per piacere, per spasso, per diletto,
le gioie dell'amore; procurarsi il piacere carnale o una qualsiasi soddisfazione dei sensi
5-6 (57): con grandissimo piacere abbracciatisi, quello diletto presero, oltre
secondo che all'animo gli è più di piacere, diletto pigliare. pulci, 28-123
-senza diletto, senza alcun diletto: senza piacere, con nessuna soddisfazione. dante
-venire a diletto: cominciare a piacere, acquistare simpatia. fed.
, avv. con diletto, con piacere, con godimento dei sensi e dello
corpo. mascardi, 1-308: il prendersi piacere stima cosa degna di principe; e
dilettosa). -che suscita un piacere morboso. d'annunzio, v-3-31:
, e in partic., il piacere d'amore, il diletto carnale.
/ che ciascun tragge al suo dolce piacere. ariosto, 6-74: qual presso
erano piacenti e dilettose ad ascoltarsi per piacere e diletto, svago e fantasia.
amore; che ama; dedito al piacere amoroso; affezionato, benigno. -anche
di vedere... come infine il piacere gli sfuggisse del tutto nel disperdersi della
diluviava il cielo d'acqua, aveva piacere di veder rovinarla a piombo da'tetti
a grado: che non le può piacere quel dimenarsi al buio e lanciar colpi in
di mattina presto dava a fausto un piacere intenso. preso da meraviglie e da
: a mio, tuo, suo piacere, arbitrio; per mio ordine.
nella mente m'ha al presente lasciato quel piacere, che egli è usato di porgere
onore, pregandolo che alquanti giorni a piacere seco dimorasse. caro, 1-932:
fiore dei giovani di firenze si dava piacere e diletto, e in cene e desinari
/ ed eo son presta a prenderla in piacere. bartolomeo da s. c.
nel dolore la prima, e nel piacere la seconda, e il loro motivo
dinamogenetica, regolata dal dolore e dal piacere e dall'abitudine. dinamo gènico,
dipendenza e non pel comando; devono piacere per la dolcezza, la timidità,
anco chi non sa leggere si piglia piacere nel guardare le dipinture dei libri.
senza mete precise, cercando occasioni di piacere); passeggiare, vagare piacevolmente (
, divertimento, svago, spasso; piacere (anche rumoroso), gioia.
. ciò che determina diletto, provoca piacere; ciò che è causa od occasione di
-anche di persona: chi costituisce il piacere, la gioia di qualcuno. federigo
bel diporto, / e 'l fin piacere e la nòva beltate, / fanno sentire
dante, par., 18-16: li piacere ettemo, che diretto / raggiava in
perché non mi sia ritardato il vero piacere di sapere qualcosa di te, dirigi
antiche, anche da museo -non possono piacere e possono dir nulla a chi non
, i-161: la più dritta strada al piacere, e a un'ombra di felicità
, che non pone cura di volere piacere ad alcuno. folengo, ii-216: l'
altri disabiglié per la mattina avremo il piacere di presentarli in persona. angiolini,
men parere qual era bellissima e men piacere. [sostituito da] manzoni, pr
per un tratto / aver spasso, e piacere / di questo animalaccio contraffatto, /
e pure l'amor, ch'è un piacere, non sa esser ben vivo senza
dormire, e mai ni uno beneficio o piacere avesti da lui. pulci, 19-52
trasformarlo quasi in una specie di accidioso piacere. 7. locuz. -a
82: io per me non truovo altro piacere / che, quando non ho il
a poco, che non si ha piacere né dolore, si ha piacere se quest'
si ha piacere né dolore, si ha piacere se quest'indifferenza si tollera senza disagio
verso qualcosa che prima procurava diletto o piacere. bcrni, 3-37 (i-70)
avere / quel ch'era prima diletto e piacere. bacchetti, 10-85: sicché fastidendo
da una voglia ancora disastrosamente fanciullesca di piacere. 4. con gravi conseguenze
della casa, 550: chi di piacere, o di dispiacere altrui non si dà
per iscapitarci, ognun vede che bel piacere dovesse essere. [ediz. 1827 (
, per discapitare, ognun vede che piacere dovesse essere]. pisacane, ii-180:
: a me non fia mai discaro fare piacere a voi, ed a tutti li
o regno napolitano, farmi il grandissimo piacere di raccontarmi come sia potuto accadere che
imene nel mattino, la discesa del piacere a originare la distinzione tra nobiltà e
, sentimenti, desideri, rinunciando al piacere immediato in vista di un risultato superiore
per la coniugazione: cfr. piacere). ant. non compiacere.
tra loro e discomposte, che a piacere e beneplacito di chi le porta o
se ne entrava in casa a suo piacere con quei servitori, ch'egli avea con
la prima [saetta d'amore] dà piacere e disconforta, / e la seconda
e quelo chi è desconvignevele no pò piacere. capellano volgar., i-81: disconvenevole
mi rende sicuro ch'ella sentirà con piacere la mia discolpa, e se non il
per queste cose; e mi farete piacere a mutar discorso. pavese, i-i7
si vagheggiano l'un l'altro con sommo piacere di tutti coloro che alcuna fiata dalli
ancora molti libri, ma ritorna con piacere ai pochi e prediletti. serra,
con leggerezza, con delicatezza, con piacere e anche con voluttà un'opera senza
tutti quegli che gli avevano fatto qualche piacere. pulci, vi-154: io ti
con discrezione lungamente ne prese il suo piacere. cieco, 17-83: pensa che davan
: no, caro conte, fatemi il piacere di venir con me. mettiamoci a
13. locuz. -a discrezione: a piacere, a capriccio. d. bartoli
cosa a discrezione è quanto dire 'a piacere, a libito, alla peggio'. bocchelli
per tutto questo mese. questo faceva piacere alla padrona, non l'ho saputo
conoscendo li tuoi dardi, al primo tuo piacere senza disdire mi ti feci suggetta.
), sm. ant. diletto, piacere. ritmo cassinese, xxxv-1-12: poi
seco memorando / di troiolo lo già preso piacere, / e gli atti tutti andava
: a suo arbitrio, a suo piacere. montano, 90: giunge [
maturità, questo disfacimento, mescolando al piacere un indubbio dispiacere, alla fine ne
vaselli, come è di suo piacere. savonarola, 8-1-102: si direbbe
, non bastandogli finalmente l'animo di piacere a se stesso e diffidando d'esprimerla
arte fosse sempre considerata come cosa di mero piacere, non si sentì per questo alcun
adesso carlo alberto e male dissimulano il piacere avuto della sua disfatta? carducci,
e disformare lo dee, quando suo piacere sarà. zenone da pistoia, 1-80:
, 163: ella riconosceva di non piacere a suo marito, ora specialmente che
. letter. non garbare, non piacere. soffici, v-2-428: l'osservazione
verso. moravia, i-183: il piacere non è disgiunto dal terrore; una fretta
. 2. intr. non piacere, dispiacere. d. bartoli,
riceveva perciò noia e ribrezzo invece di piacere. negri, 1-318: il batter senza
attenda più nulla dall'esistenza, nessun piacere, nessun van- taggio).
più nulla e di non attendersi nessun piacere. -anche in senso concreto: ciò
col desiderio e colla speranza dietro al piacere, ei non prova che spaventevole e tormentoso
guittone, xxxii-20: cor che contra piacere / ha tutte cose oneste e graziose
non ricerca il proprio tornaconto o piacere, ma è piuttosto sollecito del bene
dilacci o tenga stretta, / a suo piacere, un presso ch'io non dissi
mar dismago; / tanto son di piacere a sentir piena! ».
altra licenzia da vossignoria, mi farà piacere a disobbligarmi della fede mia. grazzini
noi sarà sconvenevole o disonesto il darci piacere novellando? chi ce ne dirà male
si preferisce sempre mai qualche bene al piacere di dio. segneri, iii-3-253: dall'
. / dodone ne traeva un suo piacere, / e va chiedendo a tutti il
pareva vero di stare a casa per far piacere a se stessi e alla mamma.
, lo avversario si è stato a piacere, non ha fatto difensione alcuna né
. guicciardini, vii-9: vedrete quanto piacere io cavo della agricultura, e come
giudicato, sono beni che a suo piacere dà e toglie la fortuna. sarpi
orlando, e poi che gli è in piacere / di carlo, vo pel mondo
e insensibilità di speranza, è un piacere per sé, e perché l'uomo non
e là, e il loro maggior piacere è di fare ai cristiani ogni sorta
avere a lavorare un poco sarebbe un piacere; ma sempre, come ho a fare
. m. cecchi, 17-72: 'il piacere di magnolino'. si dice quando uno
indarno passare cotanta bellezza senza pigliarsi un piacere, ma in dispetti maninconie e dolori
fiada / de dispiacenza e de falso piacere. dante, conv., iii-viii-6
potrebbe alcuno aver domandato dove questo mirabile piacere appare in costei, distinguo ne la
ma la iattanza, la qual suol piacere, per donare ad intendere di possedere
(per la coniugazione: cfr. piacere). non piacere, non incontrare l'
: cfr. piacere). non piacere, non incontrare l'approvazione, l'
displicère (da piacére) * non piacere '. dispiacére2, sm. sensazione
, essendo animata, deve non aver piacere quando se gli fanno queste grotte e
un amore della verità, indipendente dal piacere o dal dispiacere che ne può venire
leonardo, 2-91: questo si è il piacere insieme col dispiacere, e figuransi binati
877: li quali esecutori, volendo piacere allo comanda - tore, facevano a
cose noi pensiamo non gli essere in piacere, ma in singulare displicènzia. boccalini,
recò in brazze, dandose seco amoroso piacere. cieco, 34-1: l'antica madre
una venere... non potrà piacere né anche a vulcano suo. settembrini [
-rifl. pavese, 8-229: il piacere del narrare e dell'ascoltare è vedere
mia signora ed amica, godrà del piacere d'avermi aiutato ne'casi estremi, quand'
e di loro come volse sempre a suo piacere dispose. nannini [olao magno]
et in esse prendiamo disordinato e dannoso piacere e dilecto, non considerando ch'elle
: fia il più e il meno al piacere di dio, dispositore a'detti corpi
istruire, e l'ho fatto con estremo piacere, perché aveva delle ottime disposizioni.
7-368: ne'conviti studiasi di recar piacere... alla vista col candore vagamente
debito de le nostre membra rende uno piacere non so di che armonia mirabile.
dispoticamente. 2. a proprio piacere, secondo il proprio comodo e interesse
; vuol pure far da sé, e piacere unicamente in qualità di musico.
difendere alcune cause, con mio grandissimo piacere: perocché non parlavano già gli avvocati
antiche, anche da museo -non possono piacere e possono dir nulla a chi non
: donqua corno valere / po, né piacere -di guisa alcun fiore, / poi
della terra / e i frutti del piacere. 6. manifestare, rivelare
dio dissiperà tossa di coloro che vogliono piacere agli uomini: cioè per lusinghe fare o
deluse, le simulate beneficenze mostrate a piacere di poca plebe agitata devono avere gettati
, 9-122: il bisogno d'un altro piacere, oltre che d'uccidere: d'
: seguita a piovere che è un piacere; e non ci si vede a
e quanto oltre doveresti distenderti in pigliarti piacere. davila, 578: abbondava nondimeno
che una distensione dei nervi, un grato piacere intrattenermi fuor dell'uscio. piovene,
può... aver ora qui il piacere di veder uno de'pilastroni fin dal
riverisco distintamente) ogni maggior prosperità e piacere nelle feste imminenti e nel corso dell'
cristianesimo nell'antica unità di dovere e piacere, virtù e felicità. -in partic
separavano dall'alba, abbandonandosi al distorto piacere di concentrare tutta la sua vita e la
ii-9-14: ho sentito, e con piacere ho sentito, che tu leggi: è
serpente, e in nulla cosa studia di piacere a dio, distratto e dissoluto nelle
cecchi, 2-161: il povero distribuisce il piacere, a tutti così dolce, di
inclinato. michelstacdter, j91: provar piacere a distruggere una cosa o ridere della
. sarpi, i-2-22: sento gran piacere che li destruttori delli buoni libri non
di distruggere. michelstaedter, 791: provar piacere a distruggere una cosa o ridere della
uomo. -macché disturbare, ci fa gran piacere, anzi. — riferito
avuto a quest'ora il tanto desiderato piacere di abbracciarvi personalmente. [sostituito da]
abbracciati,... gustando il piacere acuto e amaro di unirsi per un momento
'l disusare m'è doglia / vostro piacere amoruso. guittone, i-21-120: cierto,
e fatiche, allontanandosi da ogni gaio piacere, disusandosi da ogni dolcezza, ne
lo averti talvolta visto pigliar non picciolo piacere degli inordenati disvarioni e grosso parlar de'
-leccarsi, succhiarsi le dita: a denotare piacere vivissimo (in partic., di
3-157: come ogni essere e non-essere, piacere e dolore hanno la loro concretezza nel
de'medici, i-121: quello che è piacere mentre che è desiderato, quietato tale
, che offre, procura diletto, piacere, interesse, svago; che interessa
nobile castello è il dovere e sarà il piacere della generazione fiorente oggi agli studi in
che un divertimento. -godimento, piacere, diletto, gioia che derivano da
sarpi, i-1-255: ho sentito grandissimo piacere che sia stato trovato temperamento per divertire
263: quel che valse più d'ogni piacere, / e dove spese ognun bene
, che n'era rapito all'ultimo piacere. svevo, 3-650: in quella memoranda
, ii-9-14: ho sentito, e con piacere ho sentito, che tu leggi:
per svagarsi); spassarsi; trarre piacere, diletto, interesse da qualcosa.
vi sia ragionevole. -prendersi il piacere, la briga; provarci gusto.
-avere, compiere esperienze amorose, procurarsi piacere con una relazione amorosa (per divertimento
d'invidia che vede che altri si prende piacere ora a un modo ora a un
ogne fiata / or via e lor piacere, / ché tu non dei volere /
da due chiavi le prendete a vostro piacere. carducci, ii-19-9: dopo la
. -letter. che dà il piacere dell'accordo perfetto con i desideri dell'
v-3-332: non ci offre egli così un piacere assai superiore a quello che ci potrebbero
coscienzioso. comisso, 14-25: era un piacere intenso per lui liberarsi di quelle documentazioni
..., così lo guida il piacere. il grano non gli piace;
179: scherzai seco cum mio dulcissimo piacere e suo. ariosto, 33-63:
pur dolce abbandonarsi. -sostant. piacere, diletto, dolcezza (sia in
dante, conv., i-111-4: fu piacere de li cittadini de la bellissima e
far niente: come simbolo del tipico piacere dell'ozio proverbialmente attribuito agli italiani,
, che tu arai, e pigliati piacere di quella lor favella spensierata e dolciona.
istillato, come una malattia, il piacere nella donna fiorente, dolcedormiente. =
quale a me ancora suol molto piacere. 2. figur. soave
d'essere gradevole; attitudine a dare piacere, gioia, a infondere serenità, a
dolcezza della iscienzia, tu n'arai tanto piacere, tanto diletto, tanta consolazione quanto
, che dà (o promette) piacere, diletto, gioia. -più spesso
voi troverebbi, sì come credo, piacere e dolcessa grande, el mio dizìo
so questo avere figliuoli, adovardo, che piacere e che dolcezza e'si sia.
della guarigione. 7. piacere, diletto, gioia intensa e goduta
. seguirà prestamente la dolcezza e il piacere. savonarola, ii-252: e'fu uno
ch'io abbia un pronto desiderio di piacere a dio, con dolore de'mia
, e non pel comando; devono piacere per la dolcezza, la timidità, la
(e, al figur., di piacere e di dolore). petrarca
forse amariccia. -che dà un piacere non pieno, incerto. d'annunzioi
sensazione gradevole; viva soddisfazione, intenso piacere dei sensi. -anche in senso concreto
. 3. figur. intenso piacere, vivo godimento (dei sensi o
se dal ritardo mi vien più dolce il piacere di averle e di leggerle e di
ch'io abbia un pronto desiderio di piacere a dio, con dolore de'mia peccati
: acquistereste... un piacere... e senza alcuna aflizione da
chel tu conosci amore? il tuo piacere / è domar, combattendo, uomini e
brandi nostri. leopardi, i-156: il piacere della vendetta, e del calpestare i
pressi domati e annientati, è un piacere anzi un'ambizione che in molti può
la tomba giacendo, parea che con piacere maraviglioso ne ascoltasseno. nannini [olao
-iron. gusto del potere, piacere di esercitare la propria autorità.
andò al bagno per lavarese e donarese piacere. boiardo, 2-18-6: solo adunata è
. michelsiaedter, 333: [il piacere] ama quei che non lo invoca,
dondolare e straccare i svizzeri a loro piacere. michelangelo, v-91: ora costoro mi
il danno e lui se n'ha il piacere. firenzuola, 631: se voi
11 bisogno di conoscer la donna e il piacere virile mi tormentava ogni giorno più.
e s'ingegnava / di più piacere a chi la riguardava. straparla,
bene stesso elargito (e anche il piacere, il pregio, la grazia, ecc
disideroso / di sofferenza e pregio di piacere. poesie bolognesi, v-342-21: eran begli
. baretti, 2-82: vedrò con piacere quelle contraddizioni che il signor don andrea
tali medicamenti non gli muovono a suo piacere il ventre, ne va crescendo la
nella donnesca galanteria, si studia di piacere non per altro che per conquistare. leopardi
accompagnata da suoi clienti, perduto ogni piacere, avendo a starsi ora su 'l tirato
chiamiamo; dove di tali ragionamenti meraviglioso piacere si pigliava per esser, come ho
. -a che cosa debbo il piacere (sottint. della visita)?
piedi? e a che debbo il piacere? -al passivo: essere causato
che la donna dev'essere beila, deve piacere, dev'essere la gioia, l'
si divise da me il mio bene. piacere dell'essere venuti a visitare questo santissimo
frescobaldi, 1-45: io sono al suo piacere / e sarò sempre che mia vita
a cui parve che in tutto stessero al piacere del re, dovunque gli fosse più
: e con interesse, e con piacere; ebbene, lo crederebbe? di tante
dolcezza o bellezza, infonde un esaltante piacere. dante, par., 27-5
— che è tutto inteso al piacere amoroso, che è interamente assorto in
c. bini, 47: il piacere diminuisce ogni mia potenza, mi stupidisce
sentisse, e penzo che ne prenderete piacere, solo sentendo una così grande sciocheza
bere, / con tale ebrietudin di piacere / che la dolcezza si tramuti in pianto
stordimento dei sensi; che dà un piacere, una voluttà sconvolgente; inebriante.
più di prontezza di agevolezza e di piacere adempiono le funzioni alla natura convenienti.
una punta di bizzarria, un diffuso piacere dell'eccentrico. 4. sm
viii-55: l'invito di pasetti mi fece piacere; e l'accettai con quasi eccessiva
di vantarmi incapace dei sentimenti comuni (piacere della festa, gioia della folla, affetti
mia propria sciagura; ma 'l fare spesso piacere a gli amici, è ufficio usitatissimo
bene in sul principio eccitamento del popolar piacere. settembrini, iv-361: sono in uno
lo diletta, subito che è dal piacere eccitato, volge la nostra apprensiva, con
la donna dev'essere bella, deve piacere, dev'essere la gioia, l'eccitazione
l'amore e in conseguenza la voglia di piacere v'hanno sempre regnato al pari di
le sue rivali è generalmente un gran piacere per le donne. pellico, cono
bellissimo lancio d'una nuova stazione di piacere: l'ultima parola della moda,
suo tempo, nel lavoro come nel piacere, viaggiava sempre la notte. 3
., ii-757: ho osservato con mio piacere, che vi si praticano i fornelli
campagna, giardino 'e anche 4 piacere, delizia '(tradotta nella volgata
edificati, andarono tutti insieme per lor piacere al convento de'frati predicatori di camporeggi
pareva rifletterle, ne provava un evidente piacere, ne rimaneva edificato.
-ci). raro. che procura piacere, soddisfazione. b. croce
. dal gr. fjsov / j 'piacere 'e pérpov * misura '
umane, cioè il bene, nel piacere e precisamente nel piacere attuale, goduto
bene, nel piacere e precisamente nel piacere attuale, goduto nella puntualità del momento
che pone per fondamento della morale il piacere. b. croce, ii-13-171:
nel linguaggio comune: ricerca indiscriminata del piacere eletta a sistema di vita. piovene
3. in senso concreto: piacere. pea, 5-191: alla gente
sa che cosa sia, ma al piacere (edonisti) o all'utile (utilitaristi
. nel linguaggio comune: chi fa del piacere uno studio e un'arte; gaudente
dell'azione e criterio del giudizio il piacere individuale immediato; che si fonda
si fonda o che deriva dal piacere egoisticamente inteso. b. croce,
come primo obiettivo dell'attività umana il piacere egoistico, l'utile personale. b
mira soltanto al proprio utile, al proprio piacere egoistico. alvaro, 8-285:
in lei la vanità naturale, per farle piacere il chiostro. lambruschini, 1 -77
, dicendole che ella avrebbe trovato altrettanto piacere nell'imparare che io nell'insegnare.
dolore, sì come l'incontinente al piacere. baldi, 334: e pure
naturalmente più morbide ed estrema impazienza di piacere farebbero diventar la bellezza quasi effeminata,
insieme, a chi non capiva poteva piacere. e. cecchi, 6-277: spesso
delle passioni, e d'un inquieto piacere. d'annunzio, v- 3-71:
, che considerava la morte come massimo piacere raggiungibile, in quanto completa assenza di
carducci, ii-10-44: onde a me il piacere e l'onore di sobbarcarmi a quella
egolatra e narcissico, l'istinto del piacere. = cfr. egolatria.
, e mandolla pregando che le dovesse piacere di venire a far lieti i gentili uomini
in ultimo, non significa altro che piacere, godimento, sia fisico, sia morale
e muoiano, succedendo all'egritudine il piacere, sanno il bello di quest'arti
, eh via! ma fatemi il piacere! jovine, 2-132: trovò chiusa la
donna, mentre loro giungono raramente al piacere liberatore e non con tutti e sovente
bartolini, 16-154: v'è un piacere che consiste nell'andare puliti, ma non
cielo e gli elementi, / per tal piacere e per molti altri assai, /
non è altro che una mancanza del piacere che è l'elemento della nostra esistenza.
che non si fatica secondo il suo piacere. e però si dice per lo evangelio
kant non può ancora giustificare il suo piacere disinteressato perché non si è ancora elevato
elevato dal concetto psicologico od empirico del piacere e in generale del sentimento a quello gnoseologico
animo dell'operaia, a cui faceva piacere l'idea di elevarsi. pratolini,
iv-217: al re di sicilia non potè piacere questa elezione, per cui gli si
, ma secondo l'appetito e il piacere. lorenzo de'medici, i-16:
emendamento: perché ad altri potrebbero benissimo piacere. -correzione di un testo,
cesarotti, ii-350: ho riveduto con piacere... un emigrato francese pieno
poteva offender nessuno: e doveva massimamente piacere a nostro signore pio settimo e all'
nel quale la natura vi nascose il piacere, accioché l'amore quasi si sforzi al
intenso sentimento (di gioia, di piacere, di dolore, di tristezza,
tuo maladetto ventre, e non per piacere alla eternale maestà mostrasti opera di scienza
nell'animo de'lettori un simile o maggior piacere di quello che hanno conseguito gli scrittori
de'lettori un simile, o maggior piacere di quello che hanno conseguito gli scrittori
sette planete... cum grande piacere mirai. domenichi, 1-1106: dicesi ancora
dallo zimbello perché si muove a proprio piacere, mentre questo è mosso dalfuccellatore)
energicamente smentita proprio da quei poli del piacere e del dolore, che appaiono in
7-1112: sparito come per incanto il piacere, ella si è sentito gravare enormemente
ho detto e provato, che il piacere non è mai presente, ma sempre
, segue che propriamente parlando, il piacere è un ente (o una qualità)
rovani, ii-944: ti deve far piacere che anch'io posseda un capitale che
vita come destinata esclusivamente alla ricerca del piacere; dissolutezza di costumi, licenziosità.
, le delicatezze, le comodità; piacere onesto, godimento lecito. lami
, cioè digiunando per avere di poi piacere di mangiare del pan secco. garzoni
questa misera vita nel ritiro e nel piacere, ed in certo indulgente disprezzo delle
, seguendo vita epicurea a ogni suo piacere, tenendo più concubine e vivendo lussuriosamente,
s. chiara, accanto al « piacere » è il volume delle lettere di s
libro che procurerà tanto onore all'autore -tanto piacere a'lettori -che l'autore non può
digli che io veggo sempre con molto piacere e con molto utile i suoi lavori
positivo arbitrario, da scegliersi piccolo a piacere. 3. astron. simbolo dell'
. monti, vi-417: non ho piacere che la vostra riputazione diventi equivoca presso
nessuna mansuetudine, nessuna dolcezza, nessuno piacere che si facessi al popolo bastava a eradicarlo
in cui ogni sguardo è un desiderio di piacere. -di eccezionale impegno, sovrumano,
politico, reduce da una passeggiatina di piacere a sapri, temibilissimo e temutissimo,
giannone, 2-i-555: volle anche aver il piacere che venisse da roma tutto un papa
essere di mal suono, e da non piacere in un sonetto
prossimità di colui a cui ella vorrà piacere. l'istesso eros, puro ed amoroso
operazioni meritorie si dee avere intenzione di solo piacere a dio e non a reputazione mondana
e con arte; / lo tuo piacere ornai prendi per duce: / fuor
ore del giorno al vostro fianco col piacere di chi conversa con un caro amico,
il caffè, esagerando con smorfie il piacere che provava. -accentuare (i colori
, dolore, odio, indignazione, piacere, umore, ecc.);
di odio. palazzeschi, i-184: il piacere di togliere e riporre gli oggetti nell'
bisogno di conoscer la donna e il piacere virile mi tormentava ogni giorno più.
ciascheduna, toglie l'esaurimento subitaneo del piacere. 2. logorio, indebolimento
, ha cercato nella vita solo il piacere, le emozioni insolite, il rischio,
quanto sangue! bisognerebbe raccoglierlo. dovette piacere alla bionda quell'esclamare lontano, forse
in esclusiva non mi può far che piacere. = deriv. da esclusivo
tali indipendentemente dalla inclinazione dell'uomo al piacere, ma solamente o principalmente per questo
, che l'uomo desidera illimitatamente il piacere. il conciliatore, ii-45: tutti potranno
. caro, 9-2-65: desidero questo piacere da lei quasi con ansietà, e
giorno. -figur. gioia, piacere. rajberti, 2-125: che sublime
di figure rappresentanti i vari esercizi di piacere o d'industria. carducci, iii-17-45
il riso esilara l'animo e dà piacere, né lascia che in quel punto l'
il temperante che fa forza al suo piacere,... empio il liberale che
: dopo esser giunto perfino a trovar piacere e delizia in quella cacofonia di tanti monosillabi
pur ci sono. è egli piccolo piacere questo esserci e questo esser conscio della
745: la natura ci fa piacere perché ci s'afferma immobile esistente fuori
9: come existimava avere in questo piacere consumato l'ora, talvolta più presto e
di resistenza, a disporre a mio piacere del tempo e m'acconciai al più
eguaglianza sociale; e il sentimento del piacere della vita così giocosamente e francamente affermato
dubitavamo veramente che neanche questo partito dovesse piacere, perché insomma si conosceva che questi
1-5-23: i signori termineranno a lor piacere, e saremo espediti tutti ad
che egli prendesse del profumo, ma per piacere delle lagrime e della pietà di chi
acciocché me lo accomodi, mi farai piacere. egli dovrà tenerselo in esperimento almeno
il prete sdrucciolerà più espertamente e con piacere artistico nelle sensualità. = comp
cancella la colpa e frutta un nobile piacere; e tal è ancora ogni opera fatichevole
la stampa è la vera espiazione del piacere che si è avuto nel comporre, e
, sperimentato (un sentimento, un piacere). faldella, iii-121: le
, la quale, ancora che a libidinoso piacere si esponesse, se ne stava nondimeno
l'espressione, de la favola il piacere; ma che 'l fingere tutte le
io non so qual s'è maggior piacere, o quello d'un principe l'avere
di figure rappresentanti i vari esercizi di piacere o d'industria. alfieri, 1-1050
forza gustarlo con tutto il nostro maggior piacere. cuoco, 2-i-35: ne'luoghi ove
che non sono essenziali, ma sono a piacere: come sono li uccellini, molti
, benché sotto mille aspetti, al piacere. 3. in modo speciale
io pur ci sono. e egli piccolo piacere questo esserci e questo esser conscio della
: ricordare vi voglio che a voi piacere sia qui questa sera cenare, imperò
. non era alcuna impressione di cittadinesco piacere potuta entrare. bembo, 2-135:
3-157: come ogni essere e non-essere, piacere e dolore hanno la loro concretezza nel
quest'oppio un'ora 0 due di piacere dopo del pranzo, e un sonno estatico
socchi, 1-6-9: dal contrattempo quello [piacere] ci si toglie, che la
tanto illustre. romagnosi, 18-189: il piacere e il dolore producono l'amore e
che fa risiedere il valore artistico nel piacere. b. croce, ii-5-12
ro- magnosi] sono: i° il piacere che a noi viene da un cotal
sentirne la bellezza e provare quel puro piacere che dicesi godimento estetico. carducci,
. carducci, ii-15-224: fammi il piacere di conceder l'onore della stampa a
sarpi, i-1-265: ho sentito grandissimo piacere che siano estinte le cause di turbazioni
di persona estranea che è necessario al vero piacere, e vi trovasse finalmente una segreta
: viaggiavano... principalmente per piacere;... non per estri
delle esalazioni che la terra esultante di piacere mandava dalle valli e da'monti al
di senso. gozzano, 838: doveva piacere molto alle donne. ne salutava tutti
stare, e a dio non possono piacere; e però sono serbati alla fiamma del
di bene, ravvisato nella felicità, nel piacere, nell'utile, nell'amore,
come scopo della vita il conseguimento del piacere immediato). labriola,
che pongono il fine della vita nel piacere, nel riposo, nella felicità, nella
col trattare nei loro libri anche del piacere e della felicità, e col porre
, e tutto giorno è un gran piacere a sentirli sbraitare, per es.:
né volevano nulla, se non il piacere del volo, il gusto delle grandi
involuzione degli her- bartiani in fisiologi del piacere estetico corrispose un'analoga evoluzione o involuzione
azione e sentimento dell'azione, azione e piacere e dolore. soffici, v-1-578:
intelletto umano, senza di cui il piacere ed il dolore sarebbero sentimenti isolati e
saetta / che fabricata fu di quel piacere, / nel qual sempre vedere / tu
c'era qualcosa che gli interrompeva il piacere di quest'esercizio e lo faceva tornare
venne incontro: s'agitava tutta dal piacere: stringeva colle due palme il volto di
con dolore e a cui ritornerà con piacere? pretenderei che continuasse a fare il
quella facilità di scender in strada, piacere che fu assai perfezionato quando venne l'
fidarmi. bianconi, xxiii-216: è un piacere per noi forestieri il veder qui diventati
191: e'tolse moglie, come fu piacere di dio, la catelana figliuola di
amore era per lei esercizio eroico: il piacere si mescolava a prove d'ardimento e
a fagiolo: andare a genio; piacere; riuscire gradito, soddisfare il gusto.
giusti, iii-16: fatemi un po'il piacere, se potete, di trovare un
i beni mediante il lavoro trasformato in piacere e a consumarli in comune).
la falcola: non si fa un piacere ad alcuno senza speranza di averne un
io penso ogne manera / che lei deggio piacere; / e sono al suo volere
/ d'amor, che solo di piacere nato, / piacere lo nodrisce e
, che solo di piacere nato, / piacere lo nodrisce e dà crescenza; /
così che invece d'una gita di piacere sembrava trattarsi d'una deportazione in massa.
cosa, ch'è molto incontro a lo piacere / di voi, che sì avete
lxiii-55: primamente amai / per ben piacere al vostro signoragio / d'aver fermo coragio
agevolmente lusingata, inclina per lo più al piacere, di cui sente in prima il
persona del principe proprio, perché quel piacere che dalla novità viene ai spettatori mancheria
circonda. bar etti, 3-20: ho piacere che nessuna delle mie lettere sia ita
smania ed avidità e fame e bisogno di piacere. svevo, i-136: trovava
universo. romagnosi, 18-189: il piacere e il dolore producono l'amore e
dànno tutto,... è il piacere: questo è il dio familiare,
dante, conv., i-111-4: fu piacere de li cittadini de la bellissima e
che c'è? fatemi il famosissimo piacere di non venirci più! palazzeschi,
bistecca, ne avrebbe avuto un famoso piacere. buzzati, 4-472: le donne
che hanno gl'inglesi di leggere a piacere il testo della bibbia tradotto nella loro
sostant. baruffaldi, ii-33: il piacere, onde il mondo è fanatico /
maravigliatevi voi perché egli le sia in piacere l'udir cantar l'usignuolo, che è
b. segni, 9-39: perché il piacere consiste nel sentire qualche affetto, e
per ingannarci, ma perché avessimo il piacere di mandarlo in fumo con un'occhiata
non è dubbio che sono desiderosissimi di tal piacere. tasso, n-ii-265: né dante
dine, che non aveva piacere, se non quando, pensoso,
, 2-36: acquistereste... un piacere... e senza alcuna
forse a nessuno oggi al mondo farebbe piacere la certezza che di qui a trenta
diceano di lui male per viltà e per piacere a'rei. novellino, 52 (
non è cosa la qual generi maggior piacere che 'l far piacere. tasso, aminta
qual generi maggior piacere che 'l far piacere. tasso, aminta, 994:
. passavanti, 38: noi prendendo piacere di disonesto amore l'un dell'altro
vegnente brigata trovò con suo non poco piacere. tasso, n-ii-368: lo spenditore avrà
che sono lontanissima da questi amori, ho piacere qualche volta a far disperar gli amanti
recevere sinistro, ma ad ogni suo piacere l'averebbe facta portar dove li fusse
: per me sarebbe certo un gran piacere, / se intendere potessi francamente /
quanto ben fatto m'hai, quanto piacere. g. m. cecchi, 105
cose così fatte / ti soler tutte piacere. padula, 242: sempronio è
, reduce da una pas- seggiatina di piacere a sapri, temibilissimo e temutissimo,
pezza tenne la gioiosa compagnia in grandissimo piacere. grazzini, 4-526: dice che le
l'arte del parer bella e del piacere? manzoni, pr. sp.,
treno attraversava per portarmi diritto al mio piacere: il labirinto delle calli bagnate e
le fasciature, andai pure con molto piacere alla messa al carmine. guerrazzi,
asino ne la camera, cum infinito suo piacere. -far fascio di qualcosa: raccogliere
con più fastidio e nausea che diletto e piacere, sempre temendo della vita, e
mano. varchi, 23-267: il piacere essendo frale e breve, quanto più
deluse, le simulate beneficenze mostrate a piacere di poca plebe agitata devono avere gettati
, 18-174: la fatica unita al piacere lo sminuisce, perché la fatica è
volerle vedere: / però te devrìa piacere tutto esto mio fatigare. n. martelli
cancella la colpa e frutta un nobile piacere; e tal è ancora ogni opera fatichevole
nella mente m'ha al presente lasciato quel piacere, che egli è usato di porgere
ora diciamo che un altro non minor piacere si sperimenta dall'anima nostra, allorché
occorre poi, che le parli del piacere ben più vivo, che provavo nel vedere
se possibile fosse dal cuore disciogliere il piacere di lia, ch'egli il faria
, se voi avete la fortuna di piacere a lei. -mi pare, mi lusingo
antonio ferrer. leopardi, i-955: il piacere che si prova della purità della lingua
lingua in uno scrittore, è un piacere fattizio, che non nasce se non dopo
costumate. ariosto, 46-98: prendon piacere a riguardare i visi / belli e ben
di quegl'individui umani che agli stimoli del piacere corporeo, grandemente ringagliarditi per la complicità
fatterellini con garbo; ma del gran piacere di raccontarli non si rammenta d'aver
fatto ad altri provare assai volte lo stesso piacere. -peggior. fattàccio.
d'aristotele che le favole finte sogliono piacere al popolo per la novità loro.
d'aver con sua favola pòrto maggior piacere che se egli avesse cantato, quando
di fare quello che al popolo era in piacere, ed avendo favore assai, nondimeno
; agevolazione, facilitazione; servizio, piacere, beneficio elargito per particolare benevolenza
assai. goldoni, ili-m: il miglior piacere dell'amante è il poter raccontare con
collina. 9. gioia, piacere, diletto; felicità. de jennaro
locuz. -accordare il favore: fare il piacere. goldoni, viii-1210: andrò fra
qualcosa a favore: considerarlo come un piacere, un beneficio. caro, 12-i-79
farollo volentieri. -aver favore: piacere, procurar gioia, esser gradito;
, fare un favore: fare il piacere o un piacere, usare la cortesia,
favore: fare il piacere o un piacere, usare la cortesia, la gentilezza
gliere il favore: essere apprezzato, piacere; essere di gradimento, trovare buona
nostro buon niccolini, e il piacere che ne ho provato e ne provo
brano. 7. fare un piacere, un favore, una gentilezza;
, oh faccia un po'il favorito piacere di rivolgersi alla sua fioraia e alla
le labbra socchiuse e la febbre del piacere sulle guance e negli occhi. calvino,
ultimo sonetto ebbe la sorte febea di piacere all'e. s. e all'universale
, sì bella cosa avendo al suo piacere. storia di stefano, 1-55: la
mutamento alle cose, subito turbarono el felicie piacere d'aiolfo. caro, 9-467:
intimo godimento dello spirito, con intenso piacere dei sensi; lietamente, allegramente;
, 4-149: mi godevo già quel piacere di rancore saziato, di occasione felicemente
conforto; ciò che rende felici; piacere, delizia, diletto; agiatezza,
e la donna si rimasero in questo piacere tutto 'l tempo della vita loro,
e mentre che ella con suo grandissimo piacere riguardava tanta felicità, e'le venne
, da prezzo, da mercato, da piacere, di mala vita, pubblica,
ballo e delle cene colle femmine da piacere, ne'garbugli notturni. carducci,
in preda di una donna, che per piacere a lei, vestitosi d'abito feminile
della tenda, rivelasse a taluna il piacere e la rendesse ferace. -che
tal disire! / l'aquisto del piacere / tornar li fa languire, / com'
lxiii-55: primamente amai / per ben piacere al vostro signoragio / d'aver fermo coragio
dirti di scrivermi, ma se sapessi che piacere mi fa quando vado alla posta,
.., ogni maggior prosperità e piacere nelle feste imminenti, e nel corso
ricevimento, banchetto. -per estens.: piacere, divertimento. malispini, 1-100
, esultanza, consolazione; allegria, piacere; entusiasmo, ardore. -anche:
amici, che ho riveduti con gran piacere, e m'hanno fatto un mondo
: essere una gioia, un grande piacere, un motivo di grande soddisfazione,
far festa. -darsi piacere. giraldi cinzio, 1-10 (1850
di qualcosa: gioire, provare grande piacere, esserne felici. alfieri, v-2-695
turbare o impedire il godimento di un piacere; disturbare, la conclusione di un
qualcuno: rallegrarsene, divertirsi, averne piacere; provare gioia a causa di una
aveva. 7. dedito al piacere, amante dei divertimenti. -anche al
. rajberti, 2-131: vi dà piacere una tela? vi rispondono che è una
2-408: la tua lettera, oltre il piacere ordinario, me n'ha fatto uno
,... per darsi il piacere di gettarle giù con un soffio, con
libro, che ho letto con molto piacere, come sempre le cose sue,
soldati, iii-43: faceva un gran piacere sentire sulla fronte il legno lucido e
e prono, / fibra sempre sensibile al piacere. p. verri, i-194:
piacea, questo doveva anche a me piacere; ma l'averlo occultato della tua
. de sanctis, ii-64: rivedo con piacere i miei amici dell'anno passato,
così lentamente come se avesse passeggiato a piacere per passar tempo. redi, 16-vii-
, iii-19: * fierezza 'non può piacere che dove conviene, e conviene nella
sue canzoni... non poco di piacere e di diletto porsero, ramorbidando gl'
dante, conv., i-111-4: fu piacere de li cittadini de la bellissima e
podere, / agio, poso, piacere, / padre, filii, amici,
cristianesimo nell'antica unità di dovere e piacere, virtù e felicità. soldati, 85
un buon figliuolo, vuole farmi un piacere; poi ci si vede l'affare e
ginia tornò a camminarle insieme con vero piacere perché amelia faceva figura e molti si
anch'io la mia amata figura e piacere alla menica, alla tognina e al-
e con suo profitto, e con vostro piacere, nella vostra accademia, perché è
carducci, ii-6-152: trovai con mio piacere e meraviglia non poca vasi così detti
. metastasio, i-118: che funesto piacere / è mai quel di vendetta! /
castiglia mi turbò per qualche minuto il piacere della sua visita. guerrazzi, 5-24:
fiato, lo spenderò tutto per far piacere alle mie figliuole. dossi,
viaggi a diporto, e possiedono bastimenti di piacere. = voce dotta, comp
tutto, ogni piccola parte ti darà sommo piacere. tomitano, 37: sempre stimai
dunque il poeta preporsi per fine il piacere, come peraventura credeva eratostene, ripreso
formare l'eroe filosofico, che comandi con piacere alle passioni. carducci, iii-6-150:
ossi. cicognani, 3-45: il piacere gli filtrava dentro traverso le fibre: no
godere; eppure, malgrado lui, il piacere insisteva, insi steva finché
finale d'ogni cosa utile essendo il piacere, il quale poi all'ultimo si ottiene
, la causa finale è l'amor del piacere. rosmini, xxii-293: il prendere
paia molto bella, ell'ha anche a piacere ai populi; sì che, benvenuto
fine il loro desiderio, se conoscessono piacere alla femmina quello che piace all'uomo
da poter essere aperta o chiusa a piacere. -per estens.: l'intelaiatura
. boccaccio, 1-455: con egual piacere di tutti determinarono di finire il rimanente
no): così lietamente e con grande piacere finimmo la cena. g. m
questa cosa tale, non gli finiva di piacere. serdonati, 9-358: quello che
le quali a me non finiscono assai di piacere. baretti, 1-137: in poche
, accoglie sorpassandoli del pari dolore e piacere, e di sopra il cozzare delle parti
ch'io son fioco? / faccia il piacere. prego a dispensarmi. d'annunzio
le strade lo facessero per il loro piacere, per la loro gentilezza, come egli
: aveva la sensibilità così tenera, il piacere così a fior di nervi che non
. tozzi, i-381: con quanto piacere mi ricordai anche della sua camera tappezzata
a isocrate... scrivente per piacere a essi, nel centro della lingua
betteioni, che ho conosciuto con tanto piacere, e sono innamorato di parecchie fioriture
.. lavorrai quelle cornicette con gran piacere e diletto; e per lo simile,
ancora esprimere il lampo lascivo del suo piacere. 7. brontolare, piagnucolare,
la cena, non solo ebbi il piacere di fisamente guardargli, ma di conoscere altri
vario fischio, / onde vidi con piacere / nelle insidie alfin cadere / tra le
lei la voglia di lavorare: quasi un piacere fisico che doveva essere soddisfatto. bartolini
l'occhio, fisiologicamente concepito, e il piacere dell'occhio, non hanno niente di
occhio, fisiologicamente concepito, e il piacere dell'occhio, non hanno niente di comune
l'amore, e l'amor genera il piacere, e 'l chiodo si caccia col
nella foce. levi, 3-81: il piacere che essi hanno di sentirsi vivere,
persona del principe proprio, perché quel piacere che dalla novità viene ai spettatori mancheria
di colori! serra, iii-518: il piacere poi mi era cresciuto dal ricordo delle
: al disotto della superficialità del suo piacere egli [l'uomo] sente il fluire
, quasi foderato, non sente più il piacere del vino. -protetto, difeso
ma di cortese, puro e di piacere. dante, par., 8-2:
de una vechia, a la quale per piacere li cavava spesso el pan di bocca
della ignoranza non è altro che il piacere e la sensualità del corpo. vico,
leonardo, 2-91: fannosi [il piacere e il dispiacere] colle schiene voltate,
fondamento, imperò che il fondamento del piacere si è la fatica col dispiacere,
/ e tornava dal fondo a suo piacere. machiavelli, 758: i
vedo chiaramente, un sottilissimo, esasperato piacere. -in fondo, nel fondo
jahier, 83: ho provato un piacere nuovo perché io che ho solo dieci
a casa, disse a sagace el piacere quale tutti si pigliavano di pollone,
soggetto da forca. -iron. piacere da mille forche: poco grato,
aretino, 8-22: si pigliava un piacere da mille forche nel cavare e mettere
non può esser d'altri che del piacere; non si può parlando qui se
, di cui la forma ridire nuovo piacere ne 'nduce. fedeli, lii-7-359: li
riferimento figurativo, il quadretto dà l'astratto piacere d'una musica piena di mistero.
. fogazzaro, 7-38: la rinuncia al piacere corporeo per una soddisfazione di ordine superiore
, i-280: per fare una cosa di piacere al sig. segretario io desidererei di
quante formalità vi voleano perché voi prendeste piacere alla conversazione d'una donna ed arrivaste
i-258: amor, che nasce di simil piacere, / dentro lo cor si posa
. goldoni, viii-329: il maggior piacere ch'io abbia, si è il
/ nodrita di costumi, ornata di piacere, / in cui ripara tutta gentilezza.
che di cuor vengono / ed han piacere di vedermi, gli ho / avuti cari
che è dedicato all'amore, al piacere dei sensi (un convegno).
ant. e letter. fornicazione; piacere dei sensi, libidine. giamboni
forse? -anzi, mi fa piacere. 4. seguito da che (
il temperante che fa forza al suo piacere, empio il forte che resiste a le
sguardo / che fa criar di bel piacere amore. simintendi, 3-232: non
lei gaudere, / né d'alcun suo piacere. dante, 47-34: ben è
, / e tornava dal fondo a suo piacere. castiglione, 354: secondo
e popolo di cifalona che vi debba piacere di fortificare nostra amistade. giovanni da
, -disse testina. -amidei; piacere, -fece pepo. -rosini; fortunatissimo
che dà la natura, à auto piacere di fare cosa che a te e a
il temperante che fa forza al suo piacere, empio il forte che resiste a la
, vii-72: sentiamo spontanei e con piacere; ma non pensiamo se non se
carlino, fammi... il fottuto piacere di trovare quell'infame che non bee
. d'azeglio, 2-419: vedo con piacere dai giornali che il colera non fa
, ma al contrario verso quelli del piacere e del possesso. -violenta invettiva
, i-251: un secreto sentimento di piacere frammischiato a un po'di pena.
..., ne prendea grandissimo piacere, ne lodava lamone, e gli prometteva
sono egualmente delle bricconate che non possono piacere ad anima vivente, e sono,
, 5-148: la raffinatezza e il piacere di vivere sono oggi in un brutto frangente
, mottetti e fraschetti, per dare piacere altrui, e con ridere e motteggiare,
-sostant. leopardi, 675: mio piacere... della pace e vita casalinga
cavalieri largamente andare potessero dunque a loro piacere. fr. colonna, 2-27:
di soddisfazione, di esultanza, di piacere. -al figur.: dimostrare soddisfazione
caldamente si sforzassero le donne, per piacere a i mariti loro: ciocch'elle ne
grovigli di folle / in frégola di piacere acerbo. pavese, 6-178: la gente
fremeva. jovine, 8: pregustando il piacere che agli altri avrebbero dato i frizzi
le narici, / i cavalli fremevan di piacere. cicognani, 3-68: il cavallo
, i-166: i nervi fremevano per un piacere muto e indecifrabile. d'annunzio,
agevole. galileo, 1-2-231: ho piacere che... [il granduca]
ogni volta che el demonio vi desse piacere di veruna persona, guardate di non frequentare
quando si mangiano, che è uno piacere, tanto sono gelate. alberti,
abbia fatto che solamente l'uomo prenda piacere degli odori... senza cagione alcuna
abbia fatto che solamente l'uomo prenda piacere degli odori... senza cagione
: tu, sposa, mi fai il piacere di metter via quel muso da
cose. -ant. che provoca piacere sensuale (un umore, secondo le
, per esser maestro e predicatore del piacere, nel suo convito non pare molto
. fortini, i-383: con sommo piacere si posavano all'ombra di certi frondati
.. zavorrai quelle comicette con gran piacere e diletto; e per lo simile
che fu cagione di disturbarci ogni nostro piacere. -sfruconare. - anche assol.
politico, reduce da una passeggiatina di piacere a sapri, temibilissimo e temutissimo,
salice, trovandosi non poter fruire il piacere di vedere i sua sottili rami fare over
aspirazioni dei sensi e dello spirito; piacere, gioia, diletto. cavalca
, se non quanto vede a dio piacere; né lor desiderio o dimanda può esser
e di avventura, un po'per il piacere della frustrazione, per l'attrattiva,
situazione, ecc.; gioia, piacere, soddisfazione. malispini, 1-1:
-consumazione di una relazione amorosa; il piacere che vi è connesso. cielo d'
la causa finale è l'amor del piacere. leopardi, ii-383: amano,
); fallace (una speranza, un piacere, un'illusione); incostante,
tasso, i-19: così breve è 'l piacere e sì fugace, / così lungo
reputa savio, che visse ieri in piacere: la voluttà è fuggitiva. l.
. imbriani, 1-74: fammi il piacere di gradire questi due fulardi rossi:
franco, / fra'diletti e fra il piacere / già languisce e già vien manco
delle furibonde battaglie toglievano alle anime il piacere d'esser venute a sto mondo,
; vanità; compiacimento, lusinga; piacere fuggevole, frivolezza mondana, vanagloria.
per ingannarci, ma perché avessimo il piacere di mandarlo in fumo con un'occhiata
papini, 28-85: l'amicizia fa sempre piacere, anche l'amicizia d'un fungaiolo
di te e del mondo; attaccala al piacere di me tuo creatore; del quale
verone / della torre scoperta a suo piacere / lo maneggiava; ed ora cavalcione
di giacomo, i-345: ho notato con piacere la bruciatura d'un granello di fuoco
fuora del ferrarese, n'ebbi grandissimo piacere. g. bentivoglio, 5-i-50:
iii-34-2: sì è incarnato amor del suo piacere, / m'à preso in ciascun
non ama di bon core / a piacere. rustico, vi-1-164 (30-2):
. leopardi, i-537: prendiamoci il piacere di leggere a caso un foglio qualunque
dante, conv., i-111-4: fu piacere de li cittadini de la bellissima e
: aveva trovato lo strumento del suo piacere. di giorno in giorno ne prendeva
, i quali stavano osservando con molto piacere, che l'acqua s'andava intorbidando;
panciatichi [tommaseo]: né mai preser piacere di cosa alcuna, se non in
poco di carne dentro, che è un piacere a vederli mangiar con furia.
: cominciollo a pregare che gli dovesse piacere di non correr furiosamente a volere nella
/ della beltà? -gioia o piacere d'amore (o anche semplice appagamento
(in segno di soddisfazione, di piacere). pananti, i-377: come
destini futuri. leopardi, ii-14: il piacere non è mai presente, ma sempre
alfieri, 7-117: accetto con sommo piacere il comparatico; ma temo di non
e nel timore del futuro che nel piacere o nel dispiacere del presente. baretti
gli antichi, i quali avevano maggior piacere della 'g 'che della 'c
usata in guerra, / perch'averne piacere il popul abbia, / talvolta il tauro
, 15-29: don arrigo per fargli piacere, / sessantamila doble e più d'
di quelle sue gran virtù, pigliava tanto piacere a sentirlo ragionare. b. cavalcanti
, in non molto tempo con gran piacere fornirno quattro gagliardi abbracciamenti. anguillara,
giri. massaia, xii-50: guardavamo con piacere quei gai cammellini trastullarsi fra di loro
: ché, a veder l'angelico piacere, che spande la tua gaia giovinezza,
. xiii) 'divertimento, spasso, piacere ', deverb. da galer *
: per parer più sguardevole e giovane e piacere alla moglie, si fece tondere e
complimentoso e cerimonioso; che cerca di piacere loro e di ottenerne i favori parlando,
fare anch'io la mia amata figura e piacere alla menica, alla tognina e all'
se vi piacerà, avrò io doppio piacere;... se no, mi
o di vetro. -gusto, piacere. zucchetti, 298: l'acque
nella donnesca galanteria, si studia di piacere non per altro che per conquistare.
. pananti, i-54: brillano dal piacere, gongolan tutti: / par che siano
galleria di gesti di forza o di piacere. -serie di oggetti riuniti insieme.
, con qualche abbondanza abbia cercato di piacere alla galleria. -palco sopraelevato.
. -non faccio... diciamo piacere, ma... la giustizia comanda
garbo4. garbare, intr. piacere, andare a genio, riuscir
concreto: atto garbato, cortese; piacere, favore. equicola, 246:
. garbare, andare a genio, piacere. a. f. doni
e generosa, le avevano tolto il piacere di combattere. borgese, 1-215:
timida e ardente gioventù,... piacere felino, gattesco. calvino, 1-333
ninni, e socchiudeva gli occhi dal piacere, come un gatto, quando la piccina
letizia, di gioia; che prende piacere; lieto, felice. pier
la vecchia città. -che esprime piacere. boine, ii-108: la notizia
3. tr. assaporare un piacere; possedere vantaggi, privilegi, ecc
guittone, i-25-107: solamente conosciere fa piacere, e solo piacere amore; e amore
solamente conosciere fa piacere, e solo piacere amore; e amore solo gaudio.
dire... de quanto gaudio e piacere me ocupò la mente tal risposta.
ciò che è occasione o causa di piacere, di gioia, di sollievo, di
fortini, iii-80: oh dio, quanto piacere, quanto gauldio, quanto diletto che
67: senza la mènoma preoccupazione di piacere o spia- d'un mal parto.
servirò a lei gichitamente / di quel piacere, onde l'amor mantene.
, i-ii-n: i persiani hanno gran piacere di tener molte porte aperte, e le
di coloro che de'suoi mali prendevano piacere. p. del rosso, 156:
popolo fiorentino. bembo, 1-56: di piacere al corpo ci affatichiamo quanto per noi
amore, e l'amor genera il piacere. g. bentivoglio, 4-49: queste
: tutte [le emozioni] generano un piacere spirituale intenso, tutte staccano lo spirito
più rozzo: ma ben altro è il piacere d'un botanista che trova in ogni
naturalmente più morbide ed estrema impazienza di piacere farebbero diventar la bellezza quasi effeminata,
croce, iii-3-339: qualche altro riattacca il piacere del bello all'istinto genesico.
e diletta fanciulla desideri di piacere. goldoni, viii- 1087: finiamola
geniale di lui. -che procura piacere, gioia, serenità; dedicato allo
la mia, tua, sua volontà, piacere, gradimento, capriccio. tesauro
che però doverà riuscirvi nel ragionare di piacere e di genio. tocci, 1-115:
-con valore avverb.: con gradimento e piacere, volentieri; di buona lena.
1. nelli, 1-2-5: ho gran piacere che ti avvezzi a comprendere e corregger
la vostra beffate / e 'l fin piacere piaxente, / et, 0 dono
e notte, nuovi modi di pigliarvi piacere e dame altrui. -di nobile razza
m. cecchi, 247: per piacere alla dama e mostrarsele / valoroso,
o gradite, io non so come potranno piacere le dilicature e le gentilezze delle poesie
iii-860: mi terrei per vero onore e piacere il servirla delle iscrizioni che ella ha
barberi. 3. godimento, piacere, sollazzo, agiatezza. c.
andato a'signori a pregarli che dovesse loro piacere di farlo pagare di denari che avea
chi si diletta di troppo secondare il piacere altrui nella conversazione e nella usanza pare
fatta in maniera molto curiosa, che può piacere a molti leggitori. slataper, 1-7
e col padre, cui tu farai il piacere, / se ti trattieni per interpretargli
e tarocchi agli omaccioni / danno qualche piacere e qualche spasso. allegri, 207
. monti, i-93: se avete piacere qualche volta di prendervi spasso colla lettura
/ ma per la roba, o per piacere immondo, i ovver per porsi il
debito de le nostre membra rende uno piacere non so di che armonia mirabile,
della scrittura, non potendo al suo piacere né ritenere ne gittare da sé alcuna cosa
dal fiatone della corsa a quello del piacere soddisfatto. -stendere al suolo.
luciano], iii3- 169: che piacere saria quello di riguardare una battaglia dall'
. linati, 9-40: sentiva un piacere tutto religioso a vagheggiare quel getto di
lenzuola, nel letto, ghiacciate; facevano piacere. bernari, 5-292: il ricordo
5. figur. che suscita desiderio o piacere; attraente, invitante, allettante,
ghiribizzando nuovi progetti di grandezza e di piacere. -vagheggiare. 1. pitti
il ghiribizzo di vuotarsi tutta per il piacere di nominarti architetto della gran piazza del
a la tomba giacendo, parea che con piacere maraviglioso ne ascoltasseno. soderini, iv-8
che fanno dell'insonnia tetra / un religioso piacere. savinio, 10-312: giaceva sotto
ombra della tenda, rivelasse a taluna il piacere e la rendesse ferace; onde tutte
sarei figurato giammai di perderle con tanto piacere. 2. forma rafforzata di mai
di tra i piedi. fatemi questo santo piacere! = da giangùrgolo, comp.
e il giardinaggio... leggeranno con piacere l'hirschfeld, e s'istruiranno.
scorgere ancora nella moglie alcun segno di piacere, di meraviglia, d'ammirazione per
i-398: molto meno vi farò parola del piacere che mi cagiona il sentire la vostra
riferimento alla donna come puro strumento di piacere. carducci, ii-8-128: non importa
. pea, 7-477: un certo piacere, forse ancora malato di vecchio male,
di svago, di trastullo, di piacere, di compiacimento. socci, ii-1-705
p. fortini, ii-197: più piacere pigliavano di tal giuo- cherelli, che
con la quale nelle reti del mio piacere tutti gli allaccio. 3.
che quasi tutti per maraviglia con sommo piacere istupefatti parieno. galanti, 1-103: usavano
così amorosamente si davano dolce e solazzevol piacere. marino, 7-212: ma non so
dì con lui dimora / in gran piacere, e di me prende giuoco. folengo
dei misteri della fama. -provar piacere, prendere diletto; rallegrarsi, godere
romper del coperto, pur ne prendeva piacere e gioco. redi, 16-vi-187:
suo dolce intelletto, / tanto riso e piacere in giuoco volto? -vedere
i-64: giocolandosi insieme, con grandissimo piacere si sollazavano. 4. per estens
'trastullo '... è quel piacere e quel vano diletto che pigliano i
, volgar., 1-4-230: il piacere cerca quello che diletti giocondamente alli sensi
. ant. che reca giocondità, piacere. s. bernardino da siena
dilettare, a ricreare. - anche: piacere, godimento. cavalca, ii-34:
di magnificenza, di giocondità e di piacere l'albergo che fu poco anzi di
all'eguaglianza sociale; e il sentimento del piacere della vita così giocosamente e francamente affermato
e giocose piacevolezze, che continuo nuovo piacere porgerti saranno accagione. erizzo, 2-3
giocosa, ed è quando si mentisce per piacere, e per passatempo. la terza
considerava come la fonte del più squisito piacere, poiché per esse si arriva alla
o occasione di diletto; godimento; piacere, svago, divertimento; agiatezza,
la donna dev'essere bella, deve piacere, dev'essere la gioia, l'eccitazione
-con intima soddisfazione, con grande piacere. rovani, ii-560: sentì con
, 5-6 (60): lungamente in piacere ed in gioia poi vissero insieme.
/ e poi nell'una mette suo piacere / e lascia l'al tre.
. deledda, ii-179: fammi il piacere, figlio, anania, va un po'
per imparar a vivere, ma per piacere, per spasso, per diletto, e
in sino alla seguente mattina con tanto piacere, che pari non ebbi mai.
mai. ed in mentre che in questo piacere io gioiva, mi sovvenne che quel
construtto con la prep. di: prendere piacere a una cosa, pigliarvi gusto,
cielo e gli elementi, / per tal piacere e per molti altri assai, /
materiale o spirituale; riceverne soddisfazione e piacere. -anche: trasformare una sofferenza in
gioia intensa e profonda, esultanza; piacere, godimento, diletto; svago, divertimento
si trapianta, convertire la fatica in piacere, credendo per antica tradizione de'loro
sercambi, 268: spessissime volte si davano piacere, né mai la donna al prete
che fanno ogni cosa per darci o piacere o molestia. testi, 3-4:
ch'era suo figliuolo, n'ebbe piacere, e accettollo, mostrandogli alla giornata
gherardi, ii-57: i nostri giorni con piacere consumare potremo. michelangelo, i-25:
bisogno di conoscer la donna e il piacere virile mi tormentava ogni giorno più. alvaro
arte maga. durante, -ant. provare piacere; prendersi la soddi2- 369: il
ant. e letter. riuscire gradito, piacere, ducci, ii-6-4: non resta se
giovativa. serapione volgar., provarne piacere o interesse, compiacersene, ral1- 63
2-2-275: o teodoro, per farti piacere mi truovo io in questa girandola!
conte duca, che gira a suo piacere gli affari tutti. -dare forma appropriata
grande è... e non comunale piacere quello che per entro la mia mente
altra volta; / qual sarà il mio piacere e il mio conforto / nel ritrovarmi
, che davano un senso di perfetto piacere, come una bella architettura.
quei tempi. -gita di piacere: escursione compiuta a scopo di divertimento
la vostra gaiezza in quella gita di piacere! pea, 1-45: si convinceva che
fare con lei questa gita di piacere al mare. 3. missione
eleggersi un convento che fosse di suo piacere. beccaria, ii-912: alcune dicerie sparse
occasione o causa di gioia e di piacere; lieto evento, felice circostanza.
-io empirò la tua bocca di piacere e le tue labbra di giubilo. pea
a sua immagine, per darvi il piacere di tormentarla! voi avete creduto che
dagli oc < c>hi che gli mostran lo piacere. 5. filos. formulare
sentita, dee cagionare nell'uomo o piacere, o dolore, o meraviglia, o
. pea, 7-477: un certo piacere, forse ancora malato di vecchio male
. monti, iii-169: con infinito piacere avrei letto l'opera vostra, non per
sia ancora, è tale che non può piacere a te: oramai ti conosco
sentita, dee cagionare nell'uomo o piacere, o dolore, o meraviglia, o
: essere fuori di sé per il piacere, la gioia, l'ammirazione;
somma compiacenza ', * sdilinquire dal piacere ', ma dicon male; rettamente s'
, i- 218: intanto diamoci piacere a le mani. -sì, sì,
3. figur. dolcezza, piacere, gioia. grazzini, 18:
dossi, 101: camilla ascoltava con molto piacere le poesie di alberto (il che
gli animi universali del loro contento e piacere immenso mirabilmente restano impressi e ammirati.
la vegnente brigata trovò con suo non poco piacere. boterò, 6-88: per una
giunterelle che ci ho fatte n'avrò piacere. carducci, ii-9-49: ove le
ii-210: il capriccio a forza di voler piacere distrugge il piacere. è un nemico
a forza di voler piacere distrugge il piacere. è un nemico giurato delle belle arti
, / confesso a te: non gli piacere assai. -ammainare (le vele
non potrò mai rendervi giusto cambio del piacere che mi avete dato. pisacane, iii-32
il prefetto cicero, giusto per far piacere a monsignor rettore. landolfi, 15-81
-andare in gloria: provare un grandissimo piacere, andare in visibilio. baruffaldi,
-ant. che arreca gioia, felicità, piacere; che dona serenità. guittone
-che si rallegra, che prova piacere. francesco da barberino, 252:
scoperta di esso gloriosi, perdono un vero piacere. rajberti, 2-118: andò a
-rallegrarsi nel gozzo: gustare con piacere. fra giordano, 2-193: questi
ridendo e gozzovigliando. -provare sommo piacere. bartolini, 4-65: sotto le
. gradare2, intr. ant. piacere, andare a genio. cieco,
milizia, ii-9: questo è il piacere che si sente e si risente alla
, ii-12: le belle arti cercare il piacere; essere di lor natnra imitatrici;
3. che desta una sensazione di piacere fisico; delizioso, soave.
o rendersi gradevole: suscitare simpatia, piacere, interesse. pallavicino, 7-323:
gradimento; volentieri, spontaneamente, con piacere. marsilio da padova volgar.,
. -essere, riuscire di gradimento: piacere, andare a genio. de roberto
l'anima gonfia / di fame di piacere. 5. figur. momento,
di benevolenza, di simpatia; riceverlo con piacere e con i dovuti onori.
cielo. 12. sostant. piacere, gioia, soddisfazione. - anche
vita fera / li fue, di tal piacere, a lui gradita. doridi, 245
più gran caso. -accettato con piacere e riconoscenza. colletta, iv-216:
carducci, ii- 2-63: accetto con piacere e riconoscenza il nome e il grado
avea comandato, a grande grado e piacere di santa chiesa. cicerone volgar.,
che loro venissero in grado o in piacere. gemelli careri, 2-i-237: quivi
voglia, con gioia, con grande piacere. guidone, i-13-7: guitton,
, ecc.); adattarsi con piacere, compiacersi. bibbia volgar.,
da me voluta e mi procurò insieme piacere e rimorso. e anche perché esse furono
carducci, ii-7-341: fammi il benedetto piacere di non scriver 'gfio 'per
vivo, appassionato, ardente (un piacere, un godimento, un sentimento, in
. comisso, 1-17: provava un grande piacere a insaponarsi sotto le ascelle. moravia
uomo. -in modo straordinario (piacere, compiacersi, dilettare, allietare)
fare quelle cose, le quae debiano piacere a lui et al nostro signore imperatore
,... ti pigliavi sì gran piacere de lo udirgli favellare, parendoti che
de'ricci, 108: se desidera farmi piacere, mi faccia questo, di ricordarlo
di carta... ho notato con piacere la bruciatura d'un granello di fuoco
. m. cecchi, 1-1-73: per piacere alla dama, e mostrarsele / gentile
cosa non per bisogno, ma per proprio piacere personale o per abitudine. varchi
è il far qualche esercizio, per suo piacere e senza bisogno; tolta la metafora
parentado faceano che a loro fosse di piacere. cammelli, 267: l'agresto villanzon
si fa grasso. -provare grande piacere; gustare. g. m.
2. con godimento dello spirito; con piacere, con gioia; giocondamente, felicemente
. deledda, i-813: guardava con piacere il graticolato di legno sospeso sopra il
o perché facciano o abbiano fatto il piacere per loro interesse,... o
in gratificazione di qualcuno: per fargli piacere, secondo i suoi desideri. g
-a propria gratificazione: secondo il proprio piacere, a proprio capriccio. sovrapposizione di
così lodevole, che pochi si ricusano al piacere di esserne debitori a chi vuole comprarsi
stupore e dà indizio di un gratissimo piacere. de roberto, 1-89: si sentiva
. 9. che si ascolta con piacere; che riesce interessante e gradito (
-non essere, non riuscire grato: non piacere; non incontrare simpatia, favore,
a tutti. -riuscire grato: piacere; incontrare simpatia, favore, benevolenza
grato2, sm. ant. gradimento, piacere; gioia, godimento; simpatia,
: 'contra grato', cioè contra suo piacere e volere assoluto. -essere a
a grato. -essere in grato: piacere. dante da maiano, 1-10-2:
. -sentire, sapere grato: provare piacere, nutrire gratitudine. guittone,
. dal lat. gràtum * volontà, piacere '(dall'agg. gràtus '
, un grattacapo, sembra che ne prendiate piacere anzi che no. fagiuoli, iv-64
calze, viene in succhio, per il piacere di grattarsi. m. adriani,
blandirlo; fargli cosa gradita, arrecargli piacere, diletto. passavanti, 226