. da accappare1. accapponare1 (più raro accapponire), tr. (accappóno
accapponare!), agg. (più raro, accapponilo, part. pass,
secura stendi. segneri, ii-357: chi più potè baciarlo, accarezzarlo, goderlo,
, 410: io non so più dolce cosa / della dolce giovanezza. /
onoraste, e m'accarezzaste allora assai più che non dovevate una persona non conosciuta
di rado i buoni, ma il più sovente la fortuna accarezza i peggiori.
francese accarezzare un'idea, e, più ancora, il proposito di cosa da farsi
[la noia] persuade gli uomini più accarezzati dalla fortuna a cercare il sepolcro.
sepolcro. deledda, iii-152: e più egli si sentiva accarezzato dalla fortuna,
egli si sentiva accarezzato dalla fortuna, più se ne credeva indegno. 4
m. adriani, 3-4-108: alcinoo il più cortese accarezza- tore di forestieri che fusse
giù discende al fianco, / che senza più ferir morto lasciollo. buonarroti il giovane
. redi, 16-iv-152: da un più acuto morso ferito sono, cioè da
ridotta a quel nudo scheletro; altri più saggio avrebbe potuto accarnarlo degnamente.
, 4-157: la notte mi accartocciavo più che potevo sull'ottomana. palazzeschi,
stranamente odoroso. le foglie degli alberi più lontani si accartocciavano e si mettevano a
). zeschi, 3-139: non erano più che delle erbe secche dossi, 751
è ora stabilmente accasato nelle appendici dei più rispettàbili fogli. sbarbaro, 1-219:
9-317: era [careggi] il più bello paese di viilate, e 'l meglio
giardino... si accascia ogni giorno più nella tristezza di tanta indifferenza e ingratitudine
, per legge di natura, è più cascante. carducci, i-321: i comuni
vale fame mucchi isolati, di due o più, che si sostengano ritti gli uni
. fracchia, 1017: castello più che torre... guarda, con
marino, ii-90: chi ha più naso meglio canta, e chi è snasato
l'abside. tozzi, 2-99: era più bravo di tutti ad accatastare i covoni
di fuori, e si accatastò dinanzi più corpi morti da lui con la spada.
mi accuso, ho accatastato carta stampata in più lingue. di accasermare), agg
cioè delle strutture costruite, per lo più a poppa e a prua, sulla
qualunque costo, anche con i mezzi più servili e bassi); raggranellare, mettere
accattar delle ricchezze da chi n'è più di me dovizioso. salvini, 5-227:
dell'arcano. leopardi, i-1503: di più seguono ed approvano... l'
176: e't'han diserto i più gentili arredi [o tósca musa]:
i'per me non accatto / come più viver possa a nessun patto. maestro alberto
loro spese grandissime limitavano, ogni giorno più accattando. ma poi che in più
più accattando. ma poi che in più anni niuno effetto seguir si vide alla speranza
e tutte spese, che montano per più di diece per centinaio talotta. sacchetti
ii-103: e perché il peso sia più puntuale, / vo'accattar le bilance
la gioventù francese dell'oggi non accatta più, nell'età dell'imitazione, come
, 3-58: merciadro [= merciaiolo] più gaude, quanto più sente accattatori di
= merciaiolo] più gaude, quanto più sente accattatori di sua robba venire.
accatto di pane. segneri, ii-11: più volentieri però io sono andato, quand'
, v-178: teneva gli accattoni per più eloquenti di cicerone nella parte della perorazione.
663: ed ella, benedetta, avea più buchi nelle tasche e nelle mani che
vedevasi fender per traverso in guisa non più usata, e accavalcar tutte tonde.
e s'accavallano onduleggiando fino ai monti più lontani. borgese, 6-55: ma alla
in quell'angusta cornice, era infinitamente più celere e accavallato di quello del mare
. sorta di stretto che risulta da più maglie scavalcate (o accavallate).
spiegare. pirandello, iv-123: non eravamo più noi! presi nel sole e in
divino accecamento, tutto annullato, senza più coscienza. moravia, xi-254: erano le
, 2-115: in larghi turbini / sempre più vorticosi ed accecanti / danzavano le
luce che entrava da tutti i vetri senza più tendine. 2. figur. ottenebrare
il popolo? bisticci, 428: i più degli uomini grandi sono accecati dalla ambizione
5-3: sono [i giudici] il più delle volte accompagnati già dall'amore,
interesse proprio per modo che non possono più considerare sufficientemente la verità; anzi che
segneri, iii-2-16: uno degli errori più intollerabili, che accechino la mente de'peccatori
de'mortali, / che ogni opra più crudel gl'istiga a fare. foscolo,
cieca; /... / come più guarda il sole, più s'acceca.
. / come più guarda il sole, più s'acceca. sacchetti, 140-11 (
886: ne'paesi coperti per lo più di nevi, io sono stato per accecare
, perché si conservasse quanto potesse il più l'opera sua, per tutto dove voleva
non ardiva; ma a ciò, e più assai, ardì poscia quando accecatamente nell'
10-158: messer gherardino e sua gente feciono più assalti al fosso de'fiorentini e in
assalti al fosso de'fiorentini e in più parti; ma poco poterono accedere,
, / ei ne verranno dietro, più crudeli / che cane a quella lievre
a virgilio ed a me, 'più crudeli / che il cane ', non
accelerazione, aumento di velocità; moto più rapido. f. corsini,
accelerante, impedisca che la velocità più si accresca. targioni pozzetti, 11-2-527:
, tr. (accèlero). rendere più rapido, imprimere un movimento più celere
rendere più rapido, imprimere un movimento più celere, dare un impulso di velocità
la particella pronom.). muoversi più rapidamente; farsi più rapido, divenire
). muoversi più rapidamente; farsi più rapido, divenire più celere.
rapidamente; farsi più rapido, divenire più celere. galileo, 372: dall'
, si buttarono a una corsa sempre più rapida. vittorini, 4-19: accelerò
,... che sembrava farsi più acuta e più netta, come più s'
.. che sembrava farsi più acuta e più netta, come più s'accelerava e
farsi più acuta e più netta, come più s'accelerava e s'accendeva la sua
[crusca]: ma le accessioni più acceleratamente ritornano. = comp. di
bencivenni [crusca]: i medicamenti più semplici sono più accelerativi della sanità
: i medicamenti più semplici sono più accelerativi della sanità. accelerato (
marcia accelerata delle cose umane, avverrà più presto che non soleva anticamente. verga
si pone in libertà; e come più grave dell'aria, vien descendendo al
sull'esempio del grave cadente, non più aumenta [il na viglio
, sf. ant. tessuto, detto più comu nemente mezzalana.
di cosa nasce cosa, e con la più minima candeletta si possono accendere mille candele
accelerazióne, sf. il rendere più veloce, più ad essi,
, sf. il rendere più veloce, più ad essi, fa che dopo
: è vera che gli affari non vanno più come prima? è vero che ci
vero che ci sono tanti sospesi e molte più fatture in arretrato? 2
: per i cafoni, specialmente per quelli più arretrati delle valli, ogni impiegato è
aspro diserto / a retro va chi più di gir s'affanna. ugurgieri,
/ e dato m'à a tenere / più ricca gioia mai non fue visato.
in un materiale greggio, per renderne più facile e meno costosa l'estrazione e
trascina con sé i frammenti silicei, più leggeri del materiale aurifero, che si deposita
natia fiorentina,... ma per più ampliarla e illustrarla ricorsero, prima,
era differenza niuna; credevasi che colui avesse più meritato della patria che più l'avesse
colui avesse più meritato della patria che più l'avesse arricchita. baretti, ii-256:
. figur. adornare; conferire una bellezza più ricercata e preziosa. — anche rifl
ariosto, sai., 1-160: più tosto che arricchir, voglio quiete.
varchi, 23-49: nessuna cosa è più iniqua, che cercar d'aricchire sotto
arricchiva, il mondo tripudiava abbondante e più vasto al di là della geometricità definita
decorato, ornato (e indica per lo più la ricerca di un'eleganza vistosa)
di baffi che gli rendesse il cipiglio più formidabile. 2. bot.
sollevando il pelo (detto per lo più degli animali impauriti o inferociti, che
picciolissime foglie verdi, tre larghe e due più strette, le quali aprendosi, quantunque
cominciò a tremare, come colui che era più che una femina pauroso. idem,
aguzzamente sono / arricciati di punte assai più forti [gli spinosi]. manzoni pr
[della luna] saranno i comi più grossi, dimostrerà una tempesta arricciata.
per prepararli agli strati successivi, di grana più fine (quindi lisci). l'
, perché si conservasse quanto potesse il più l'opera sua, per tutto dove voleva
dei palazzi e l'arricciatura dei muri più rustici hanno di farsi neri come bitume
/ ch'io m'arricordi aver mai più sentita / né credo tal ne sia mai
: capelli sciolti, arridente, mani più scoste, in atto di lieta accoglienza.
quasi apparizione di due giovani donne di più che umana statura e di più che
di più che umana statura e di più che italiana bellezza, che in lombardia
, / e scherza e ride e più giuochi fa quello, / ch'un fraccurado
quale vuo'tu della tua futura vittoria più manifesto segnale? certo quella fiamma che
in ispagna..., non fu più manifesto segno del futuro trionfo. leonardo
inteneritosi a quel vederlo, e molto più al sentirlo aringar la sua causa, non
i-349: ella [la vedova] come più arrischiante,... conosce meglio
dandogli il modo di starsi occupato di più in più, lo potevo in qualche
modo di starsi occupato di più in più, lo potevo in qualche poca parte
pensando che prima di coricarmi non avrei più potuto fissar gli occhi ed anche arrischiar
, 299: la regina si provò più volte a interrogare il figlio...
!... se mi vedranno più in questa casa!... se
.. se t'arrischierai di guardarli più in viso! panzini, ii-638: e
che era suonato l'avemaria, nessuno più si arrischiava ad uscire di casa.
: certi arditi baldanzosi fanciulli, e più saccenti degl'altri, imparando l'arte
, e parendo loro di aver imparato più che a bastanza, si arrisicano ne'tonfani
che a bastanza, si arrisicano ne'tonfani più profondi. parinij giorno, ii-405:
, 2-526: timide fronde osano arrischiarsi sui più alti rami, con le fogliuzze
, cresce, poi s'arrischia più in là, più in là ancora.
poi s'arrischia più in là, più in là ancora. papini, 20-xxn:
commessi, per renderci così sempre più arrischiati. vallisneri, 1-757: e se
[rocce], vedeva, per lo più in fra boschi e nere selve,
citavano... i personaggi più arrischiati alle nemicizie ed alla guerra
): per averne un aiuto più vigoroso, doveva scegliere i più arrischiati,
aiuto più vigoroso, doveva scegliere i più arrischiati, cioè i più ribaldi
i più arrischiati, cioè i più ribaldi. tommaseo-rigutini, 3023: arrisicato
, che affronta i rischi con più audacia che ardimento, che risica
, arrischiato potrebbe serbarsi a rischi più gravi e più abitualmente incontrati.
potrebbe serbarsi a rischi più gravi e più abitualmente incontrati. negoziante arrisicato in
24: armavano fino ai denti i più arrischiati e se li tenevano intorno per
, 224: e fra gli abatini più giovani ve n'avea taluno che in
purg., 17-78: noi eravam dove più non saliva / la scala su,
si avanzano ne'loro desideri e passano più oltre di quello ove possono arrivare.
/... / e parea, più ch'alcun fosse mai stato, /
se egli fosse arrivato, non sarebbe più stato renato. soffici, v-1-608: per
arrivarono... al numero di più di settanta, a'quali tutti fu
arriva, / che sien montati alla più asciutta sede. beccuti, 35:
11 premio arriva. anguillara, 2-212: più non temea che potesse arrivarmi, /
convenendo dire o che non ci siano più quelli ingegni, se noi non possiamo arrivarli
alcuna cosa al compagno, non con più forza bisognerà tirarla, per arrivarlo, se
di pacifica democrazia e come il metodo più adatto per frenare le illusioni degli arrivati
finire un discorso e per non le dire più grosse, cantasi: a rivederla
tra suocero e genero, non era stato più alle mosse. deledda, ii-114:
se non t'arrobu- stisci di più quadro, di più sostanzioso pensiero, ti
stisci di più quadro, di più sostanzioso pensiero, ti sfiacca e
lungo) ', viene eseguito per rendere più sicuro il re e per offrire maggiori
cane è arrochito e quando non è più arrochito, il cane ritorna cane, e
.]: l'arrogantare non è il più vantag gioso mezzo d'arrogare
arrogantissima, e per quella vittoria molto più arrogante e superba divenuta. ariosto, 5-12
da qualche poco d'ingegno, si stimano più degni di comandare che di ubbidire.
lo placa, e la preghiera / più terribile il rende e più arrogante.
la preghiera / più terribile il rende e più arrogante. c. dati,
3270: l'arrogante vuole per sé più stima, più diritti, più averi ch'
arrogante vuole per sé più stima, più diritti, più averi ch'e'non
per sé più stima, più diritti, più averi ch'e'non merita; o
di misurarmi con quelli che riconosco infinitamente più forti di me. moravia, vii-209:
, arrogantèllo: e dicesi, per lo più, di giovane o di debole.
23-105: niuno più umilmente si dichina, che coloro i
ottimo, i-129: arroganza è riputarsi più degno e maggiore che uomo non è
la gratitudine de l'animo mio quanto più per me si potrà. bruno, 258
l'arroganza o è opinione del proprio merito più audacemente dimostrata, e perciò più offensiva
merito più audacemente dimostrata, e perciò più offensiva della presunzione; o è desiderio
de'miei giudizii sulle belle arti, fui più volte lì lì per distruggere tutto l'
pretendere ciò che non spetta, (o più di quel che spetta); appropriarsi
risponder così fondatamente come forse qualche altro più intendente di me, ma dirò ciò
; e il metter bocca può esser più usurpazione che il metter mano. in
, 3269: l'arrogante è spesso più impotente di colui che s'arroga; che
figliuolo tu peccasti, or non vi arrogere più; ma priega de'passati peccati.
mali la invidia, che mi farebbe più tristo ch'io non sono. giovanni da
arroge poi con loro / con ferraù più d'un famoso moro. firenzuola, 577
ne fuori di modo esaltarsi, ma più tosto è da sottrarre alcuna cosa de'
anno / sento le forze in me più stanche e dome, / non sono
mi contento d'essere scritto nel ruolo più basso. l. bellini, v-317:
, che anzi al fronte niente era più facile che essere fatti ufficiali.
22-35: e graffiacan, che li era più di contra, / li arruncigliò le
giov. cavalcanti, 103: stavano più timidi che le umili colombe sotto gli
/ nudi a una lavandaia, / la più pericolosa e la più gaia, /
lavandaia, / la più pericolosa e la più gaia, /... ancor
, 152- 11: non pò più la vertù fragile e stanca / tante varletati
quanti parti in quelle [femmine] che più temono o che più delli loro falli
femmine] che più temono o che più delli loro falli arrossano, innanzi al
la faccia sul seno]. e più giù, pr. sp., 9
arrossiva; / ed era nel rossor più bello il riso / e nel riso il
idem, 878: in tanto 10 più ridea del suo rossore, / ella più
più ridea del suo rossore, / ella più s'arrossia del riso mio. buonarroti
come per la gioia, diventava ancora più bello, e gli occhi neri limpidi rifulgevano
avvolta in odorate spoglie, / spira più dolce odor, che non riceve, /
che l'uno seme attrae a sé più che un altro, e allora l'uno
. machiavelli, 3-329: l'arrosto più che il lesso / par che oggi ne
di sé e poco vale, è più apparenza che sostanza. -stimare più il
è più apparenza che sostanza. -stimare più il fumo che l'arrosto: dare
de luca, 1-3-2-52: se stimando più il fumo che l'arrosto, vorrà
vorrà senza l'abito canonicale occupare il luogo più degno in figura di vicario generale,
ve n'è: manco fumo e più arrosto. pavese, 3-1 io: mi
non è arrosto. -giungere più a tempo che l'arrosto: al momento
tempo che l'arrosto: al momento più opportuno. pulci, 11-71:
pulci, 11-71: noi giugnerem più a tempo che l'arrosto.
: ecco di qua fellino, che vien più appunto che l'arrosto. g
, 23-54: oh tu sei / arrivato più a tempo che lo arrosto.
anticipo al pranzo, che trovarne solo più gli avanzi. l. salviati,
chi usare le vuole, elle sono più sane arrosto. berni, 79: cancheri
il trattato rotto, con arrota di più villane novelle di parole dal tiranno al legato
per arrota: per giunta, in più, per soprammercato. pacino de'peruzzi
: ed egli si misse in capo il più caldo cap puccio che avea
, 12-2-459: ne raccolsi alquante delle più bizzarre [pietre], traile quali una
di colore rosso con molte macchie nere più dure della pasta rossa, che perciò era
: dopo i sessanta lo spirito è più lucido e tagliente: ma hai da
fra lor tanto desire: / ché i più famosi in arme e i più gagliardi
i più famosi in arme e i più gagliardi / gli hanno in contro anotato
qualcuno. nieri, 353: quanto più la gente è razzamaglia, tanto più
più la gente è razzamaglia, tanto più anota la lingua, e tanto più è
più anota la lingua, e tanto più è infame nel giudicare. -arrotare
de'vizi e delle virtù, 429: più vale a predicare la coscienzia del santo
e dalle abitudini, in una vocale più larga o più stretta, in un
abitudini, in una vocale più larga o più stretta, in un s più o
o più stretta, in un s più o meno ronzante, in un erre più
più o meno ronzante, in un erre più o meno arrotato, minuzie da fame
l'arrotino... faceva sprizzare le più lunghe e dorate scintille che abbia mai
'l suo bel volto noto, / e più c'al gran veder t'è ancora
/ che sopra ogni altro mal quell'è più infesto, / dove l'odio civil
per varròto: per giunta, in più, inoltre. m. villani,
. vasari, iii-426: tanto quanto più ricusava, tanto maggior voglia ne cresceva
del valore approssimato rappresentato da un numero più semplice (ma che non lo altera
tre palanche avrebbe parlato un po'di più e si rimproverava di non aver arrotondata
un periodo, una frase: renderli più ampi, armoniosi, retoricamente costruiti e
: sostituirlo con un altro approssimato, più semplice, per facilitare i calcoli.
rifl. figur. acquistare forme del corpo più piene, rotonde (grasse e floride
. portò le carte francesi: queste fanno più soggezione, le facce sono smorte e
parecchi, anche donne; ma per i più si tratta solo d'un modo arrotondato
di tali memorie, don rodrigo tanto più s'arrovellava, si vergognava, non poteva
, ii-424: pareva che volesse rispondere, più che ai parenti, a qualcosa che
. pratolini, 9-438: senza pensare più a nulla di ciò che fino a
la fantasia si arroventò a cercare le più feroci e le più lubriche invenzioni.
a cercare le più feroci e le più lubriche invenzioni. marotta, 1-40:
ferro che arroventati d'un subito non raffreddano più. d'annunzio, iv-2-10: la
direbbesi messo a arroventire. al verbo è più comune la prima delle due forme.
rovente. pare che possa altresì denotare più pieno effetto. corpo non tanto arroventato
foglie verdi, tre larghe e due più strette, le quali aprendosi, quantunque
brontolii rotti, a mano a mano più fiochi, fin che si sentì vuoto:
testa arrovesciata e le braccia pendenti senza più guardare a niente s'abbandonò. soffici
, muti / e immoti, ma più vivi. vittorini, 1-34: gli alberi
: mi ricorda peraltro di aver veduto più musi arrovesciati che allegri scendere dalla scaletta
: d'ora innanzi non ci saranno più amiffapopoli, né oppositori, ora che è
attraverso la quale si poteva tutt'al più ricostruire una vita naturale di gesù,
pipistrello] arruffa la dama, altri più reo / tura l'aperta bocca al cicisbeo
27 (474): nuovi casi, più generali, più forti, più estremi
: nuovi casi, più generali, più forti, più estremi, arrivarono anche fino
, più generali, più forti, più estremi, arrivarono anche fino a loro,
dire che le cose nostre si arruffano più che mai, mentre sarebbe necessario stringersi
, in modo che non si trovi più il bandolo. -al figur.:
la già ingarbugliata matassa si arruffò ancor più:... incominciarono a sparare.
non servivano se non ad arruffare di più la matassa. -figur. ant
arruffan le matasse, / ed han più vizi ognun di sei margutti. note al
s'addormentò, e cominciò a fare i più brutti e arruffati sogni del mondo.
all'ultimo boccone... non parlava più, aveva le idee arruffate. papini
un po'arruffata nelle sue reazioni, e più o meno rude. morante, 2-170
. figur. adattato in modo da sembrare più bello, abbellito (e vi è
possa, o arruffone, ma lasciandole più nude tu puoi, mi raccomando, ché
, iii-3-289: il bronzo non è mai più disposto ad arrugginirsi, che quando a
disposto ad arrugginirsi, che quando a ripulirlo più si strofina. targioni tozzetti, 12-2-130
: dopo i sessanta lo spirito è più lucido e tagliente: ma hai da arrotarlo
sec. xiv * mettere insieme, sistemare più cose '), variante di arrumer
ristoppa / le coste a quel che più viaggi fece; / chi ribatte da proda
la fanno essere uno de'migliori e più stimati arsenali di tutta quella provincia.
sandaraca]. è ottimo quello che ha più colore d'oro: e quello ch'
d'oro: e quello ch'è più pallido e più simile alla sandaraca,
: e quello ch'è più pallido e più simile alla sandaraca, è meno buono
dal lat. arsenicum, al posto del più antico arrhenicum (v. arrenico)
aggiunto a formare il nome del composto più ossigenato dell'arsenico, che si chiama
stalli di solito prismatici (è il più diffuso e gleba rossigna, di
in capo, ma in un'aria più torba per i soverchi fummi dello arsicciato monte
il secondo [scaglione] tinto più che perso, / d'una petrina ruvida
nò, perché quando / a la più de l'eolie aspra e deserta, /
): que'pochi la carne aver più arsiccia. berni, 182: vieta,
congiunti sono [alle febbri] per lo più punbrocca? disse pinocchio che bruciava dall'
altre lacrime o l'arsione, ben più terribile, deltaridità. albertazzi, 322:
deledda, iii-163: ella era ancor più dimagrata, secca, nera e come arsa
'n lor presenza / m'è più caro il morir, che 'l viver senza
comparava, e ultre a ciò, per più ade scarlo, quasi ogne
artatamente, lo prendono a tedio, e più oltre lo hanno anco a dispetto
mi parti l'arte dall'uso, più utile è l'uso sanz'arte, che
di tutte l'arti la medicina è la più prossima al medico, e la musica
l'arte aiutata quanto p'oteasi, avea più forze. machiavelli, 338: dove
a contenuto di un giudizio che non è più arte. questa tela che è l'
un'umanità riscattata dalla morte non conveniva più un'arte tutta impressa dal sentimento della
o uno scientifico, non già il più grande, ma il più vicino. d
già il più grande, ma il più vicino. d. battoli, 30-151:
1-239: non pochi debbono essere stati più di una volta offesi a quel subito
, 38: belle in somme son più l'opre / dove men l'arte si
arte e poi arte, non c'è più quasi niente di spontaneo, la stessa
sì del tutto accesi, / che ferro più non chiede verun'arte. passavanti,
tu ài figliuoli assai, ponli a più arti, e non tutti a una,
766: [firenze] gli pareva più atta a sopportare chi con arte usurarie esercitassi
ne la adulazione / (l'arte che più tra noi si studia e cole)
/ indi, per darsi ad arti più lodate, / sbirro si fe'e al
aveva già divisato fra noi tutti i più sagaci congegni. collodi, 28:
non si gloriava di cosa nessuna, più che dell'arte del dissimulare, nella
non solo molto imperfetto, ma molto più imperfetto de l'ancroia. sarpi, i-1-257
, finalmente si sottopongano all'arbitrio del più potente. alfieri, 1-350: non
nel medesimo tempo) è tra le più difficili ad apprendersi e a praticarsi.
dell'arte. 12. il modo più acconcio e più abile di compiere una
12. il modo più acconcio e più abile di compiere una data azione,
la pugna ha manco d'arte ed è più orrenda. chiabrera, 3-15-1: or'
, e parendo loro di aver imparato più che a bastanza, si arrisicano ne'
a bastanza, si arrisicano ne'tonfani più profondi. baretti, i-219: noi sappiamo
tutte farti quella di godere mi è la più nascosta. settembrini, 1-38: le
ragione m. tullio nelle quistioni tusculane più s'avvicina a l'arte de'greci:
/ la mia matera, e però con più arte / non ti maravigliar s'io
l'arte, e in tal caso riuscirà più accorto chi più saprà tener apparenza di
in tal caso riuscirà più accorto chi più saprà tener apparenza di sciocco. dottori,
conoscialle; tu non ce ne potresti far più; e per ciò, a dirti
dell'arte della lana erano dugento o più, e facevano da settanta in ottantamila
. fu da'veneziani promossa con la più fina e mercantile politica. baretti, i-113
lettera, la quale si lesse a più giovani della parte degli adirati, nell'arte
studio, di molto adoperamento, di più provamenti, d'altissimo senno, di
o naturale, se ben sono fatti più velocemente, è nondimeno questa velocità ristretta
ojetti, ii-8: il mio torto più grave è stato di mettere i miei parenti
distinguere alcune arti da altre, che più propriamente si chiamerebbero mestieri, fu dato
, 50: e chi dubita, che più non fia a le umane menti aggradevole
cagione ambiziosa, è segno come pensano più a sé che a te. cellini,
loro stato, e cupidi ancora di più signoria, usano e fanno arte di tradimenti
sue faccende domestiche, senza voler mai più impacciarsi, né prendersi cura di cosa
selva, in cui sen vanno / più assai baldi e securi i daini e i
senso molto affine ad artificiato, ma più forte. cosa artefatta, non solo
artefice esercita arte meccanica, ma con più intelligenza e con men servile lavoro dell'artigiano
il bombo pareva cambiar tono, farsi più sonoro. 2. artista,
o uno scientifico, non già il più grande, ma il più vicino. d
già il più grande, ma il più vicino. d. bartoli, i-456:
animata, opera d'un artefice infinitamente più grande quanto più è nascosto.
d'un artefice infinitamente più grande quanto più è nascosto. 4. ant.
c., 33-1-10: non è legge più diritta che gli artefici dell'altrui morte
(324): manifesta cosa è tanto più l'arti piacere, quanto più sottile
tanto più l'arti piacere, quanto più sottile artefice è per quelle artificiosamente beffato
corporazione. machiavelli, 461: restorono più potenti gli artefici di minore qualità che
467: per torre agli artefici plebei più autorità, provvidono che, dove gli
fiamma della passione, quanto in lui era più falso, più tristo, più
, quanto in lui era più falso, più tristo, più arteficiato, più
più falso, più tristo, più arteficiato, più vano, si consumava come
più tristo, più arteficiato, più vano, si consumava come un rogo
comprendente circa 200 specie (per lo più perenni) di erbe o arbusti bassi,
circolazione. rajberti, 2-54: il più balordo novizio piglia in un momento conoscenza
[crusca]: si vede ancora nelle più piccole arteriuzze. a. f
corre viene assoggettato a una pressione più elevata della pressione venosa normale.
boote, / tu degli artici lumi il più gentile. leopardi, 271: per
gentile. leopardi, 271: per lei più facil varco aveasi allora / ai
bottegaio), gli articolai dunque mirano più a luccicare che a far lume.
. cocchi, 8-191: tra i miracoli più comuni de'nostri bagni sono le pronte
. bontempelli, 8-19: sentiva sempre più acuto il canto dell'acqua invisibile.
15-ii-364: il signor appio cominci a cinguettare più articolatamente. cadetti, 217: nel
ricadente sulle ginocchia della sedente ninfa, più aperta mostrano la loro bellezza.
: i loro strumenti di espressione divenivano sempre più delicati e prensili, sicché per ogni
i pappagalli] maggior lingua e la più grossa che nessuno altro uccello secondo la sua
accomoda quella tale voce a quello che allora più immagina. bruno, 3-888: il
non direbbe più nettamente un uomo: * ave caesar,
rajberti, 2-158: non mi ricordava più che appunto articolati dagli automi.
... e la voce non esce più in armonie articolate ma come il
mezzo espresin senso di breve scrittura inserita più specialmente sivo (contrapposto al linguaggio mimico
comincia col distinguiamo, non si distingue più niente. cardarelli, 6-71: l'avvenire
un solo articolo della fede, non è più fedele, per quanto pure egli seguiti
si è perduta una lettera, il più importante articolo della quale era il lodare
era il lodare il fatto mio forse più che il dovere. cesarotti, i-98:
, i-98: io non mi diffonderò più oltre su questo articolo, che appartiene
questo articolo, che appartiene allo stile più che alla lingua. compagnoni, i-35
... fautore d'eretici per più articoli contro a fede. m. villani
un qualsiasi argomento (ma per lo più di carattere politico), che viene pubblicato
e. cecchi, 6-65: un segno più notevole della popolarità della sua tesi,
. pavese, i-105: non ho più da impegnare che il fazzoletto. quanto
4-192: neuno... abbia per più acerba cosa di vegghiare, essendo lui
: la mano è una, e hae più articoli, e più membra, ciò
, e hae più articoli, e più membra, ciò sono le dita. bruno
si fa strada fra fibra e fibra de'più pingui mollami fino alle carni e alle
mercatanti, in che farete / oramai più disegno. r. borghini, 1-486
da quella del re a quella del più infimo artiere. parini, giorno, i-466
/ silenziosamente. idem, iii-2-182: né più sarà trovato artiere alcuno in voi,
. boccaccio, iv-14: ciascuno giorno più leggiadra ornatura trovando, aggiunta l'artificiale
. doni, i-286: [concento] più sonoro senza fallo si può fare con
, come lo scoppio d'un razzo più forte si fa sentire nell'immenso scoppiettio
appiccare un incendio tale da non potersi più spegnere. buzzati, 4-468: da lontano
la francese] è la lingua più artifiziale e geometricamente nuda ch'esista
nunzio, iv-1-217: non è più gaia come una volta...
: artifiziare ha, talora, senso più innocuo che artefare, il quale dà
dà l'idea di vizio per lo più. assai volte nel canto conviene artifiziare
arrivato a farlo vedere artifiziatamente per più e varie esperienze. = comp
e falsificato, che malvolentieri si può più affermare di cosa alcuna. 3
si vede l'uomo e ogni cosa più bella ch'ella non è. aretino,
le canoe... che i bastimenti più artifiziati e'le barche a vapore.
tettoie nuove... custodivano i più diversi mostri artificiati con le materie più
più diversi mostri artificiati con le materie più diverse, coi più diversi ingegni.
con le materie più diverse, coi più diversi ingegni. artificière, sm.
] intendono la forza delle parole; più pochi son quegli che sappiano esprimerla. porgono
grande artificio fatti, per condurre le acque più al basso o più all'alto,
condurre le acque più al basso o più all'alto, secondo il sito de'campi
accorgimento, espediente ingegnoso (per rendere più bella la natura, per creare una
è ch'il concento ne'madrigali è più pieno, sonoro e soave, perché le
sono in maggior numero, le consonanze più variate, e l'aria più dilettevole
consonanze più variate, e l'aria più dilettevole, per quegli artifizii di fughe [
: gli artifici di kipling sono per lo più artifici di prospettiva, di chiaroscuro,
di cesare. sbarbaro, 1-11: più della femmina, m'illudono le sete e
artifizi della poesia, co'vezzi d'una più raffinata musica. leopardi, i-ii:
... di tutte le più sottili raffinatezze che variavano il suo stile
5-1-173: a'bombardieri tutti, acciocché essi più adoperare nell'arte loro non si potessero
d'un vetro solo, o di più d'uno. buonarroti il giovane, 9-26
o in un quadro, scritti o discorsi più brillanti o appassionati che profondi, forti
fitti in inferno, ma, quello e più tenendosi che ella era; artificiosamente movendogli
che sia meglio intesa, la dividerò più artificiosamente che l'altre cose di sopra
, i-115: un orologio, quanto più è artificiosamente composto e congegnato, tanto più
più è artificiosamente composto e congegnato, tanto più facilmente si disordina e sconcerta. galileo
idem, 16-iv- 105: le più lunghe coma [di cervo] e le
lunghe coma [di cervo] e le più grosse che si sien mai vedute,
: operazione il giuoco, che tanto più artifiziosamente si fa, quanto meno a l'
cioè s'io dante la fortifico con più artificiosità di finzioni ed allegorico intelletto. pandolfini
men pronti all'obbedienza e di artificiosità più nascosta, altrettanto chiaro e spedito si
l'opera in musica, una delle più artifiziose congegnazioni dello spirito umano, toma
prodotte dall'artificiosa mano dell'uomo sono molto più e di molto maggior prezzo che le
tempo e qualche volta il giudizio al più tenero dei nostri poeti. carducci, iii-n-73
confuse e da lei svoltesi, non più necessaria, divenne una artifiziosa e non sempre
, ed artificiosa e sottile in male, più che in bene. boccaccio, iv-14
diventa artificioso e malizioso, non sa più palpitare per una cosa che conosce varia
: ho notato che il tempo mattutino è più propizio alla serenità dello spirito, e
e che in esso anche le nature più artifiziose ritrovano qualche sospiro di semplicità e
anche ai limiti dell'attività familiare, più artigianato che industria. artigianèlli
g. bentivoglio, 4-14: il popolo più comune [consisteva] principalmente nell'ordine
esercita un'attività di carattere per lo più artistico (e tale da richiedere una no
gli artigiani, / che speran da i più ricchi aiuti e doni. berni,
sicura si è quella di ben rappresentare nel più eminente lor grado i costumi popolari;
inghilterra... i figliuoli dei più miseri artigiani hanno già più sapere all'età
figliuoli dei più miseri artigiani hanno già più sapere all'età di tredici anni,
lo smercio delle opere loro si renda più facile, e li trasporti più comodi e
si renda più facile, e li trasporti più comodi e meno dispendiosi. giordani,
l'orefice, l'oriolaio, artefici più che artigiani. panzini, ii-194: quei
alfieri, 78: o del forte sentir più forte figlia, / che a'tuoi
granata da sei, non avendo artiglieria più grossa di un obice. carducci,
. barilli, 2-113: per fuggire più presto i turchi avevano tagliato i tiranti
ammirevole il fuoco sulle giunture della resistenza più ostinata, e d'ora in ora
è composta di cannoni meno gravi e più corti di quelli da muro. fracchia
. machiavelli, 311: sono molte più le volte, e sanza comparazione,
da montagna..., la più minuta che si usi oggi giorno: essa
. alvaro, 3-246: non sentivano più l'artiglieria se non come il rumoreggiare
. palazzeschi, 4-135: la cosa più stupefacente si è che...,
creder posso / che alcun altro uncin più mai mi pigli. idem, dee.
nella vostra giovanezza, nella quale amor più leggiermente doveva i suoi artigli ficcare,
tutto afflitto, / della ferita sua più non curando, / ché da più crudo
sua più non curando, / ché da più crudo artiglio era trafitto. idem,
ha co'suoi artigli: / non posso più celar questo desio. poliziano st.
gli artigli / sopra un dei vati i più dotti, i più santi, /
un dei vati i più dotti, i più santi, / quai sopra orfeo le
tedeschi e ne'papali artigli / chi più mai renderà, poi che un volere /
numero pari, il terzo e il quarto più sviluppati, privi di clavicole, con
ma or convien che mio seguir desista / più dietro a sua bellezza, poetando,
splendide, che la poesia non è più né produzione naturale e spontanea del popolo
il cane galeone invecchiò, marciava sempre più lento e con andatura esageratamente dinoccolata finché
di paralisi agli arti posteriori e non potè più camminare. luzi, 1-23: il
come artofìlace a l'orse; / più tosto che arricchir, voglio quiete.
giunture delle mani e poi gli martirò più mesi tutta la persona; indi lo scorbuto
), di origine tubercolare (più frequente nell'infanzia e nell'adolescenza
al verbasco, se non che sono più pilose. = voce dotta,
gravissimi danni alle coltivazioni. la specie più comune in italia sono l'arvicola campestre
archimiato, e poco s'usa; il più che s'ap partenga di
è a'miniatori, e usasi più inverso firenze che in altro luogo. r
segno; il secondo può essere un pensamento più vano. l'impostore sa per arte
: amava... l'arzigogolare ingegnoso più che l'argomentazione corretta. 2
gli amici del magni, che non più ad andrea del sarto, ma a
golo. soffici, v-1-489: non più smorfie simboliste o decadenti, arzigogola ture
f. d'ambra, 4-24: infin più presto ogni arzigogolo / vogliam provare,
felicemente, e che aveva fatto il più bel poledrino di questo mondo, gli
tommaseo-rigutini, 1638: l'arzigogolone è più destro e più complicato [dell'almanaccone
: l'arzigogolone è più destro e più complicato [dell'almanaccone]; si dice
di vecchietto arzillo messo in musica dai più soavi autori d'intermezzi del settecento.
e a noi, ma idio ci ha più asauditi per la sua grazia.
ch'io avrei paura, / senza più prova, di contarla solo; / se
aiuto i sanatori, che sono usati più di morbide vestimenta che d'asberghi né d'
la parte alta e laterale del torace (più accentuata nelle costituzioni magre): caratterizzata
l'uomo v'era allacciato con una più piccola che lo stringeva sotto le ascelle
. violenza e maggiore ancora quanto più il detto piano 2. per
della voce dal tono medio a un tono più / del tepore divino / che han
sai come si chiamano questi altri germogli più piccini, all'ascella delle foglie? si
mostrano quanto fosse diffusa a toni più acuti. comunemente e radicata in
nascer sotto periore molto slanciato, e più alto delle altre lettere. cattiva stella '
'. e la prima non s'intende più, e desta ascendènte2, sm.
ascendere in generale, che non ha più veruna relazione coll'ascen- progenitore (
palaz al suo stipite. più strettamente si dicono ascendenti quelli zeschi
se veramente avessimo nell'ascendente un medesimo e più nello spazio celeste: quando non risponda a
è da sapere che... di più scopo o ascendente. manzoni,
il re] quelle verno s'accosta al più basso segno, poi a poco a poco
il sol che de'celesti campi / va più sempre avancaro, 4-2: non so
che, quando un corpo è più leggiero in spezie, com'essi parlano,
parlano, di un altro, il più leggiero ascende nell'altro più greve, se
, il più leggiero ascende nell'altro più greve, se il più greve sia
ascende nell'altro più greve, se il più greve sia corpo liquido; come una
sopra l'acqua e galleggia perché è più leggiera in spezie dell'acqua. casti
ancor vestita, / con esso è già più volte ascesa a dio. d'annunzio
giovanni da samminiato, i-100: avrai più stimoli e cagioni in città d'ascendere
vano e rio / nostro intelletto di più alto ascendere. imitazione di cristo,
l'umile conoscimento di se medesimo è più certa e più sicura via ad ascendere a
di se medesimo è più certa e più sicura via ad ascendere a dio. michelangelo
momenti della civiltà moderna proprio nella fase più tormentosa del loro ascendere.
ii-231: quel suo esercito non ascende a più di tre mila e cinquecento uomini.
firenzuola, 572: il qual colore quanto più è chiuso, e più ascende allo
colore quanto più è chiuso, e più ascende allo scuro, tanto più è fino
e più ascende allo scuro, tanto più è fino, tanto più è bello.
scuro, tanto più è fino, tanto più è bello. 7. tr
ove de'grandi / è il consesso più folto. leopardi, 8-33: e
morte reclinò. carducci, 837: più non trionfa [roma], poi che
fonte di fuoco, la quale quanto più cresce, tanto l'ascendimento più crescerà.
quanto più cresce, tanto l'ascendimento più crescerà. g. averani, 1-1-125
si fanno maggiori secondo che la sfera più e più sarà obliqua. cavalieri,
maggiori secondo che la sfera più e più sarà obliqua. cavalieri, 1-252:
agli alberi, e pervenute ai rami più alti ricadevano profondandosi
. passaggio da toni bassi a toni più acuti. zarlino [tommaseo]:
e di volontaria rinuncia, per adempiere più degnamente, con impegno totale, un
preti ed altri, che osservavano una più austera disciplina degli altri? d'annunzio,
nutriva per la madre era ascetico, non più di questa terra, fatto di devozione
la scelta dell'originale, io, più mondano, vi starò sempre alle costole,
fu mai visto un tratto di strada più vuoto, solo disseminato di stracci infangati
braccio,... e si potrà più agevolmente più d'una volta, occorrendo
.. e si potrà più agevolmente più d'una volta, occorrendo, asciare.
per la sua grandezza, imperoché è più folto, e i rami sono maggiori,
folto, e i rami sono maggiori, più legnosi e rosseg- gianti, le fiondi
s. v.]: asciugamano. più comune sciugamano. pezzo di panno più
più comune sciugamano. pezzo di panno più o men lungo, e ordinariamente di
è illustrato dal sole, è più sano: impercioché se alcune bestiuole
esser molli / gli altri asciugasse un più cortese aprile! idem, 126-39: e
: « va, e non peccare più ». michelangelo, 63-12: amor con
i-180: molte [donne] delle più nobili correvano nella strada ad abbracciarlo,
nievo, 202: ella è il più gran guerriero dei secoli moderni! -gridò
1079: ecco, io non piango più. venne il dì nostro, / o
idem, 29: se la vuoi più lucida [la carta], togli olio
: lasciala bene asciugare per ispazio di più dì, e sarà perfetta e buona.
un gruppetto di case, abitate la più parte da pescatori, e addobbate qua
indarno, / ché l'imagine lor vie più m'asciuga / che 'l male ond'
asciugar, guarito ch'ei fosse, le più nominate cantine degli ostieri di roma.
f. galiani, 267: speriamo che più mercanzie s'abbiano da estrarre, e
so il suo significato, mi satisfanno più infinitamente. 3. ant.
, 1-277: accade che le strade bagnate più gialleggiano che l'asciutte. c.
venire in cognizione quali di essi sieno più pregni d'umido, e quali più degli
sieno più pregni d'umido, e quali più degli altri secchi ed asciutti. idem
e ventoso. arici, 278: quando più corre asciutto e più cocente / l'
278: quando più corre asciutto e più cocente / l'anno, dai ghiacci viepiù
ma lieto sofferir le rigide e mai più non udite pruove? pulci, 1-86:
letter lacrimando, / ché non potè tener più il viso asciutto. ariosto, 43-152
, inf., 9-81: vid'io più di mille anime distrutte / fuggir così
senza companatico. aretino, 3-302: più prò fa il pane asciutto in casa sua
hanno appena asciutto il capo che sanno più malizie che in que'tempi non sapeano
34-49: e le vitelle ancor fansi più asciutte. 8. figur.
questo ristoro medesimo così asciutto, vai più che tutti i passatempi terreni, anche
forse vi potrebbe essere qualche parola di più, che non par che richiegga una
9-332: puossi sentire cosa... più asciutta, più sforzata, più fredda
sentire cosa... più asciutta, più sforzata, più fredda, più vana
. più asciutta, più sforzata, più fredda, più vana di queste [stanze
, più sforzata, più fredda, più vana di queste [stanze]? serdonati
[scrittori] non si può trovare cosa più secca e più asciutta nel raccontare le
si può trovare cosa più secca e più asciutta nel raccontare le cose seguite. magalotti
morale dall'utilità, era stata enunciata più d'una volta, ma o con asciutte
voce e con un viso ch'esprimeva molto più di quel- l'asciutta risposta, strozzata
due giorni in qua l'orazione mi riesce più asciutta, né il mio cuore sta
l'acqua, per manco spesa e più comodità di lavorare all'asciutto. ojetti
la carne del capretto gli piaceva molto più che altro cibo che se gli potesse
piante] del continuo, perché nulla fa più afferrare, che l'adacquare da prima
con fiori in cime o corimbi, più spesso a ombrelle, con frutto secco
. genere della famiglia asclepiadacee, comprendente più di cento specie, quasi tutte dell'
o vedetta o sentinella ad osservare anche più da presso gli andamenti del nemico.
primo giovenile errore. idem, 23-94: più cose ne la mente scritte / vo
». « spia no, ma più prudente di te che parli di tirannide
. idem, i-29: non sapeva più / vivere / nella tenda dei suoi
attonito, / scendere alla sua gamma più remota. landolfi,
peccati. ariosto, 18-159: ma la più parte de la gente rotta / né
molto va ch'a destra, ove più folta / è quella selva, un gran
l'orecchio alla regione esterna del corpo più vicina all'organo che interessa (cfr
rettorico è il persuadere in qualunque maniera più aggradevole all'ascoltatore, eziandio con le
segno è che le teste non stanno più in equilibrio. civinini, 1-70:
comunicativa con l'ideale ascoltatore, die più sovente vuol essere un'ascolta- trice.
che la propria voce si incanalasse il più possibile nel timpano dell'ascoltatore. 2
merito. pulci, 21-68: diciam più pian, ch'io le veggo in ascolto
: credo che il mio sangue corresse più lento nelle vene per non turbare quella
od otto spore (talvolta anche di più), destinate, in opportune
1-70: ella è gagliarda et è più bella molto; / né il suo famoso
[la rana] o che 'l più cupo gorgo in sen l'asconda, /
, 10-121: dissemi: qui con più di mille giaccio; /...
. boccaccio, i-354: che dunque più manifesto testimonio vogliamo che questo, che
testimonio vogliamo che questo, che sia più allegrezza nel vedere che nel pensare, con
/ e fra le nubi il sol più non s'asconde. marino, 221:
salvini, 23-211: altri fuggon nel più cupo ascondiglio. = deriv.
: eu- stazio, e molti de'più forti... la seguono [armida
mio: alla battaglia non può essere più indugio. idem, i-562: le
6-94: travestiti ne vanno, e la più ascosa / e più riposta via prendono
, e la più ascosa / e più riposta via prendono ad arte. idem,
/ quanto si mostra men, tanto è più bella. idem, 919: voi
iii-290: [la verità] sta più che puote ascosa, e de le genti
15: spesso i pensier del cor più ascosi, / cui tu spiegar con lingua
[donna] come lei, sempre più ascosa / in se stessa, che pare
non vo che per quest'occhi il sol più aggiorni. beccaria, ii-374: se
michelangelo, 190-6: vince, e'n più pregio che prima s'ascrive.
sia l'andare; e quanto più presto, più grato mi sarà la tua
; e quanto più presto, più grato mi sarà la tua partita, acciò
miner. roccia sedimentaria, per lo più calcarea (ma anche arenacea o marnosa o
arabica e la spica, / che più groppi di verghe estolle in alto. /
con perdita della coscienza, pulsazione sempre più debole, raffreddamento del corpo,
6-87: non vogliamo... più bere l'absinthe, l'opium, l'
vita letteraria parigina, l'altro quella ancor più asfissiante di una vita coniugale non fatta
bianchi o gialli in pannocchie, radici più o meno tuberizzate ed eduli. il genere
ii-222: l'asfodelo è tra l'erbe più nobili... esiodo dice che
vita e il nulla, / ombre ancor più dell'ombra esili, i figli /
i-467: lontano, lontano, in più lontano mare, ecco apparire le isole beate
asiàtica, sf. tipo di influenza più o meno grave, fortemente epidemica,
venendo ad occupare il centro d'europa più in comunicazione coll'asia, respinsero verso
la corrente del po... i più antichi asili della cultura furono in mezzo
che per me la terra / non è più che un asilo / vietato, un
d'un asilo di vecchi, i più s'immaginano un luogo tetro, tra
asilo aperto nel luco; se non, più tosto, come fondatore di città nuova
asinaggine. baretti, ii-69: la più parte de'nostri compatrioti sono gente spiacevole
consiste nell'abolizione della congiunzione fra più termini strettamente correlati (allo scopo di
alfieri, i-97: non mi dava neppur più la briga di provar- mici,
l'una, ch'i versi son più grandi che gli ordinari; l'altra,
loro asinità superba / son poi fuggiti più che la mal'erba. redi,
adimari, 78: or tanto e più de'nostri re s'ascolta, / che
di forze, e di asinità ancor più, si faceva fare di quando in quando
e va piano e avveduto per non cadervi più dov'è caduto. libro di sentenze
l'asino del comune. era il più desolato asino del mondo e spesso con
uomo disgraziato lavora fino a settanta e più. jovine, 3-174: l'asino scalciava
asino vive. sacchetti, vi-109: che più di noi si tengono esser belle,
, dove non so se gli uomini sieno più asini o più birbanti. settembrini,
se gli uomini sieno più asini o più birbanti. settembrini, 1-20: in mezzo
nievo, 309: qui non è più questione di doveri verso gli altri,
suoi compatrioti, ché un pezzo d'asino più 0 meno in una città come la
. bartolini, 12-178: il figlio del più ricco doveva, in paese, essere
doveva, in paese, essere il più quotato ed il più bravo (ed anche
paese, essere il più quotato ed il più bravo (ed anche se, a
e succhiarmi una fitta di malanni uno più novo dell'altro. -essere un
così minuzza rape. -e va più d'un asino al mercato: contro chi
quel proverbio materiale e grosso, che va più d'un asino a mercato.
vostro padre abate... ché il più asino frate e il più briccone non
. ché il più asino frate e il più briccone non visse mai.
essere morto di fatica, non poterne più dalla stanchezza. rajberti, 2-99:
cominciò a voler rilevare ed a menarlo più forte ed a prenderlo per lo naso ed
-metter la sella all'asino: dar più importanza di quanto meriti. -lavare
un lavare il capo all'asino il parlar più di simil materia. giusti, i-i77
asini a'basti. non fu mai il più viziato; so ch'egli è tristo
1-1-249: tant'è, non son potuta più stare alle mosse, m'è scappato
, 294: con speranza di farti trarre più in grosso, ristarassi e farà l'
di bottega, e mi fece le più isvenevole carezze d'asino. -asino
se'asinelio / che mai si vide il più pulito e bello. verga, i-151
). che tende ad avvicinarsi sempre più a qualche cosa senza raggiungerla mai.
verificano con tanta maggior approssimazione quanto più ci si avvicina a condizioni ideali mai realizzate
pergeo, che prolungandosi in infinito, sempre più alla sua iperbole s'approssima né mai
cari poco, / ànno in asio più loco. idem, iii-122: se vuo'
loco. idem, iii-122: se vuo'più asio stare / la nave dei pigliare
bronchiale: malattia caratterizzata da accessi (più spesso notturni) di penoso affanno di
ed espettorazioni caratteristiche, intervallati da periodi più o meno lunghi di completo benessere (
la rende diffìcile ed affannosa, ora più ora meno, conforme la cagione più
ora più ora meno, conforme la cagione più o meno violenta. leopardi,
necessario consiglio, di non istar giammai più d'un mese in un luogo; e
, per divertirsi e asolarsi e spirare aria più libera ed aperta, su'tavolati e
, cora, la ci passa dinanzi senza più ravvisarci. panzini, iii-537: -lei
parole grate /... / ogni più crudo cor dovrian far pio / di
al tuo veleno eguale, / di più lingue aspe e scorpio di più code?
di più lingue aspe e scorpio di più code? alfieri, 1-322: so
: io per non asperarlo e farlo, più di quello che si fosse, inciprignire
'l suon de'venti / ai pelaghi più queti aspera tonde. = voce dotta
e verdi margini / porta oltraggio ai fior più vergini. magalotti, 20-99: onde
volte vi moverebbero a dire che somigliano più del naturale. salvini, 39-ii-59:
,... pareva non conservare più alcuna vivezza umana. panzini, ii-29:
si stirava sulla faccia ogni giorno di più, mostrando tutte le asperità del cranio.
io veggo gli religiosi, che osservano più la vita cristiana che tutti li altri,
è sciolto e separato dalli carichi è più tenuto all'asperità. 4. ant
sale e dell'acquar- zente, ma più tosto da qualche sottilissima ruggine. d'
ma ti prego strettissimamente di non esporti più al rischio di incontrare simili cure.
aspersi, / ciascun trasse dal cuor più d'un sospiro. leopardi, 17-
(e vi è connesso per lo più un sentimento di ansia, di speranza
42-5: faccio grande villania de fare più demoranza: / fatta ne ha lamentanza
vecchio non ho forse guari i membri più poderosi di te, almeno so meglio di
ogni grano: / altero al lato tuo più niuno aspetti. pavese, 120:
: già già m'aspetta il baratro più basso, / già già vi lasso,
ricchezza. lacopone, 3-61: si più favelle, aspèttate un grave disciplino;
a questa,... fu il più contento uomo che giammai fosse. zanobi
, quanto meno se lo aspettavano, tanto più parve loro il caso strano e meraviglioso
le parole. tasso, ii-298: è più di male ne l'aspettare che nel
medesimo, giacché 1'intonaco non può più aspettare. pananti, i-114: ma
indica un'attesa lunga, per lo più inutile (e vi è connessa una connotazione
poco: / io non vo'star più sola in letto, e voglio / che
tal principe mi manderà, e il più delle volte i disegni non riescono. b
1-21: nell'ore morte, nel più grande silenzio m'arresta il cuore l'aspettativa
querulo, servile stato d'ine dove più vedean l'erbe e le frondi, /
alle spenon ricevere scosse maggiori, e più nocevoli, che da un ranze con una
innanzi quella fama; perché quel che più dispiacque a don abbondio fu il dover acgli
non aveva la francia veduto alcun re che più quale m'ha fatto l'onore d'
e divèn dolce per lungo aspettato. parti più ragguardevoli, che si debbon considerare in un
rivolsi d'am- che noi usciàno più fuora: l'uficio è lungo, e
sarebbe a grado di vostra condizione conoscere più inanzi che quello che il vostro aspetto
parole buone, e, quel che più vale, la volontà retta.
, iv-201: le mie idee sono più alte e ridenti, il mio aspetto più
più alte e ridenti, il mio aspetto più gaio, il mio cuore più compassionevole
aspetto più gaio, il mio cuore più compassionevole. manzoni, pr. sp.
minaccioso, che don abbondio non potè più nemmen supporre la possibilità di disubbidire.
, i-421: quelle cose mie che più hanno l'aspetto dell'ilarità sono nate in
sotterranea che di giorno in giorno va più assumendo l'aspetto d'una rapina infernale.
, 1-1-226: deh non mi tener più in cotanto aspetto, / ché forse non
cotanto aspetto, / ché forse non arò più pazìenzia. manzoni, pr. sp
battuta d'aspetto: pausa in una o più parti vocali o strumentali. collodi
: amarilli, del candido ligustro / più candida e più bella, / ma de
del candido ligustro / più candida e più bella, / ma de l'aspido
ma de l'aspido sordo / è più sorda e più fera e più fugace.
aspido sordo / è più sorda e più fera e più fugace. tasso, 8-6-1212
/ è più sorda e più fera e più fugace. tasso, 8-6-1212: aspidi
se bene dicono l'aspido esser molto più velenoso della vipera, il che per
voi / fu morduto dall'aspide con più / furore? idem, iv-2-188: si
senti attaccato a lei e non ti puoi più staccare. 2. figur
aspiranti fra i cap pellani più giovani e fu scelto quello che si conosceva
aveva sentito una sete mortale aspirarle il più profondo fiato. idem, iv-2-1231:
/ e vi dia sempre quel che più vi piace. baldi, 1-8: tutti
ha dettato; ora che par che più non m'aspiri, non saprei che dire
quale gli uomini aspirano alla vita di più. slataper, 1-141: l'individuo
iv-1-78: ella metteva anche negli spiriti più ottusi o più fatui un turbamento,
metteva anche negli spiriti più ottusi o più fatui un turbamento, una inquietudine,
fonet. emissione di un soffio aspiratorio più o meno forte che accompagna certi suoni,
dal segno h, precede per lo più. le vocali e segue le consonanti.
da oblunghi a lineari, per lo più diritti, indusio univalve, sporangi minuti
aspleno chiamano alcuni scolopendrio... produce più fiondi da una radice simili a quel
principe loredano rispose:... più indegna cosa essere farsi ogni dì guerra da
gastigato non si corregge, bisogna che più aspramente sia ripreso. con dolore si
dolore nuovo e diviso dagli altri, più aspramente che alcuno tormentante il suo sostenitore.
questo, che essi priegano dio che più aspramente percuota la vita de'tribulati.
faccendo il figliuolo migliore, aspreggiare un poco più che la natura et tenereza sua non
210: la contessa non mi aspreggiava più, e qualche volta sembrava vicina a
(i tributari) aspreggiati con avanie più gravi (aggravati) dagli ospiti longobardi,
, 426: stimo la luna solidissima più della terra, ma non l'argomento già
peggior calle / scorrendo va, nel più intricato bosco, / ove ha più asprezza
nel più intricato bosco, / ove ha più asprezza il balzo. idem, sai
idem, sai., 7-118: più tosto di'ch'io lascierò l'asprezza
. cuoco, 1-150: due province le più difficili a ridursi ed a governarsi per
cosa, che io non ve l'accenda più suso. livio volgar., ii-1-315
si fa sempre; ma fassi per lo più quando la voce, che dinanzi a
marchesa mi incarica di presentarle le sue più vive scuse. 3. figur
velenoso. beltramelli, ii-387: come più in lui si accentuava lo stato di
si accentuava lo stato di perfetta beatitudine più diventava asprigna verso di lui l'intolleranza
castiglione, 124: ciò è fuggir quanto più si pò, e come un asperissimo
, 13-23: ben ha tre volte e più d'aspro diamante / ricinto il cor
la parte concava è tutta per lo più, ma non sempre, incrostata, e
/ tant'è amara che poco è più morte. idem, purg., n-14
aspro diserto / a retro va chi più di gir s'affanna. cavalca, 6-2-20
llui. boccaccio, i-457: sforzandomi per più aspre vie di salire all'alte cose
passi. imperato, i-29: sono in più luoghi cave di oro in asprissimi monti
e ancora oltre i valichi dolci, poi più aspri. 3. figur. rozzo
premerei di mio concetto il suco / più pienamente. passavanti, 229: quali coll'
era intorno il sentore di queste colline / più profondo dell'ombra, e d'un
uscisse da queste colline, una voce più netta / e aspra insieme, una
, i-305: sappi che noi, più che altre donne mai, fummo crude e
roncigli. alberti, 229: fu italia più volte occupata et posseduta da varie nationi
a carlo uscì, dell'aspro sire / più ancor fidando nel perdon. leopardi,
è forse in tali memorie qualcosa di più aspro e pungente. d'annunzio, iv-2-674
iv-2-674: il suo cuore non soffriva più. un aspro senso di novità si
sono in magistrato, molto rileva per far più e meno aspro ciò che si dee
per placare un'aspra rissa, / e più feroce quanto è solo interna, /
quanto è solo interna, / penso lotte più estranee.
. cavalca, 9-252: così è molto più voler dire ed udire dottrine curiose,
riesce oramai aspra. non c'intendiamo più. 14. figur. disagiato
: a ciò che 'l rimembrar più mi consumi, / e quanto era mia
fervente amor costretto, e non parendogli più dover sofferire l'aspra pena che il disiderio
castiglione, 369: straziata con tutti i più asperi tormenti che imaginar si possano.
dei beati e d'averne riportata una sete più aspra e inestinguibile. d'annunzio,
risegga nelle palme delle mani, e più ne i polpastrelli delle dita, co'quali
mirra,... l'altra è più oscura. gli ingannati, xxi-1-201:
per toccare e per assaggiare, sono più pericolosi che gli altri. fra giordano,
assaggiare. maestro alberto, 82: più dolce pare 'l mèle a chi assaggia /
l'assaggiare, imperò che l'uomo odora più da lunge che non può assaggiare.
assaggiare della bocca e della lingua è più aguto che 'l toccamente delle mani e
o la qualità del tempo o affanno più che l'usato avuto...,
; / so ben ch'il fiero ardor più sempre abbonda, / né de la
le forze del nemico (per lo più in scaramucce, in piccoli scontri,
: non vi ha cosa, che più giovi a condur bene la propria vita,
, 1-88: [aversa] assaggiata per più volte dall'assalto degli ungheri, con
, e attaccandosi finalmente a quello di più facile pelatura. assaggiatila, sf.
della quale [manna] chi prendea più,... non se ne trovava
... non se ne trovava però più: e se ne avesse tolto meno
. petrarca, 342-13: non pianger più; non m'hai tu pianto assai?
? boccaccio, i-175: puommi egli più che cacciare dal suo regno? se egli
assai. francesco da barberino, 5-1: più son quelle che giuran assai e servan
: e 'l tuo fratello assai vie più digesta, / là dove tratta delle bianche
. idem, 119-1: una donna più bella assai che 'l sole, / e
assai che 'l sole, / e più lucente, e d'altrettanta etade, /
machiavelli, 76: quelli cittadini temevono più assai rompere il giuramento che le leggi
mi assicuro che, studiandosi universalmente assai più la geometria, non si scriverebbero tanti
adirato e torbido, ogni gioia / sfuggo più assai, ch'altri non sfugge morte
ii-1-61: pagar caro i prodotti coloniali più assai che non li pagano i popoli che
tempo assai, ma non considera che quanto più tempo esso vive tanto più ne perde
che quanto più tempo esso vive tanto più ne perde della vita sua. paolo da
grande quantità, ricchezza. -per lo più al plur., di persone;
di persone; i molti, i più. guinizelli, iv-24 (6-47)
/ che si mette in comuno / più volentieri tra gli assai e boni,
gli assai male ordinanti, e ruppegli più per maestria di guerra che per forza
foscolo, v-44: son certo che in più incontri mi loderei assaissimo del mio prossimo
abbastanza, essere sazio, non volerne più sapere. giamboni, 2-82: e
dimostrò quello che aveva, senza voler più, dovergli bastare. ariosto, 1-64
-essere assai: bastare pienamente, essere più che sufficiente. boccaccio, dee
. -a fare assai: al più, al massimo. magalotti, 21-120
buonarroti il giovane, 9-132: e più e più fuscelli fan gran fuochi,
il giovane, 9-132: e più e più fuscelli fan gran fuochi, / e
parimente il tedesco, assalente e da più alta parte percuotente, rispigneva. serdonati
ferocemente i corpi nostri, era per renderle più mansuete. assaliménto, sm. ant
onde assalito / sia il muro ostil più facile a l'offese. idem, 8-17
fra la notte e 'l dì son più di mille, / tomo dov'arder vidi
/ tutti una volta assale a i più verd'anni. manzoni, 43: oh
pensieri. pellico, ii-57: per più settimane fui assalito, quasi ogni giorno,
i-45: tu [morte] coloro che più ti temono crudelmente assalisci, dispregiando gli
aspettavano gli assaliti, si convertì molto più infelicemente poi ne gli assalitori. baldinucci
il coperto / de le macchine sue più non ripara, / ma da i ciechi
, con una violenza che non corrispondeva più né al suo stato d'animo né alla
, 475: la fortuna è amica più di chi assalta che di chi si difende
da certaldo, 323: e quanto più t'aumilierai in terra, più t'assalteranno
quanto più t'aumilierai in terra, più t'assalteranno in cielo. cicerone volgar
guerra, che sono infiniti, favoriscono più presto l'assaltatore, che l'assaltato.
guerra, che sono infiniti, favoriscono più presto l'assaltatore, che l'assaltato.
e quanto piùe durava l'assalto, più pareva che vertù gli corresse. petrarca,
boccaccio, i-18: non potendo noi più sostenere il crudele assalto, con alquanti
lo sostenne, giudicando lo assalto lento essere più utile. idem, 611: questo
in questa maniera di render la breccia più comoda e poi l'assalto più facile
breccia più comoda e poi l'assalto più facile. monti, 15-499: gli achivi
stato ammalato del reuma... né più né meno di quel ch'io fossi
in deliberazione, se si dovesse, senza più oltre badare, andar all'assalto.
porla mai salir tant'alto? / più volte incominciai di scriver versi; / ma
una grazia novella gli scopre i suoi più delicati sapori. panzini, il-n: è
confida con qualcuno che non vedrà mai più. e la mia non è curiosità.
un capo che non sia paese al mondo più atto ai latrocinii, e dove meno
.. [commette peccato] assai più grave dell'assassinamento e dell'omicidio.
astuzia e valore di corpo mi difesi da più cavalli, che mi erano venuti
mi pareva lo sfregio definitivo e più grande che mi si potesse fare.
è rimedio che io mi riconcilii mai più collo scrivere, perché quest'anno ho
de marchi, i-701: il suo più gran delitto era quello di assassinare la musica
, iv-2-384: un altro grido, più lungo, come d'una persona assassinata
altro, non assassinato, come il più de le volte. pavese, 26:
. b. davanzati, ii-408: più mostruose erano le libidini de'governanti,
colonne, ii-163: perch'eo son vostro più eale e fino / che non
, madonna, a cui porto lianza / più che non fa assessino asorcotato, /
: che io v'amo e servo assai più lealmente / che l'assassino al veglio
, maomao;... quando più non le bastano, la tratta di
f. rinuccini, 1-159: benché più volte promettendo renderla [pisa],
tra lui e suoi assassini ministri, più che fiorini trecento migliaia. ariosto,
maggiore lor comodo dalle ingiurie del cielo più particolarmente difesa, convenne in tal caso
feretro. carducci, 577: ma più onoro l'abete; ei fra quattr'assi
. deledda, ii-470: non ho mai più veduto un giovane così bello: alto
ai letti... si lavassero più volte in rannata forte calda. carena,
, pigliano accrescimento; indi per lo più sono simili nella forma a tette de quadrupedi
l'asse, e la somma / parte più intorta, ove la ruota inchina.
ott. asse ottico: retta che congiunge più centri di lenti o di specchi curvi
lungo la quale si allineano le cime più alte di una catena montuosa.
verso dell'asse, che a ogni più lieve causa drizza lo scafo per prua
20-197: ormai non si può aspettare più nulla da questo tronco fogliato ma sterile
, 2-254: e s'era, più che stupita, offesa che gli altri non
nostro di casa, in presenzia de'più atempati fu mai chi s'asedesse.
gli spagnuoli] a segno di essere assediati più che assedianti? targioni tozzetti, 12-1-322
le ginocchia a giorgio antenna, il più grandonaccio svivagnato di villarbona.
, e di trasportare la mia immaginazione più spesso in mezzo ai dolori, che dal
. segneri, iii-3-118: la pompa più gloriosa di quella vittoria sono le bombarde
su le batterie dove il fuoco era più terribile. serra, i-395: per
qui assediati dalla peste, non abbiam più lettere di venezia, né sappiam nulla
dalle sbarre e chiuse feudali, non più stabilmente assediata dalle masnade castellane..
assedio. boiardo, 2-18-12: ormai più dentro a quel girone / non è vivanda
quello assedio. guicciardini, iii-318: dato più assalti invano, si ridusseno a speranza
doveva farla parere [la insurrezione] più stravagante che formidabile. d'annunzio,
della città, ed occupati i luoghi più opportuni all'intorno, vi piantò
-stringere, restringere l'assedio: renderlo più rigoroso; accerchiare più da vicino.
assedio: renderlo più rigoroso; accerchiare più da vicino. caro, 10-186:
10-42: e temo che s'a noi più fia ristretto / l'assedio, al
firenze con dugento migliaia di goti e più. storie pistoiesi, 138: e così
: e così vi stettono ad assedio più di tre mesi. -mantenere l'
se i ghiacci avessero invitato a dover più favorevolmente poi rinnovarlo. -sostenere l'assedio
fra le massime della guerra niuna è più praticata, che il tentarsi di rompere un
suonava [quel vocabolo] non solo più bizzarro, ma privo di ogni senso
] l'assegnamento lo pigliasse in sulle più vive entrate che lui avesse, ch'erano
firenzuola, 621: e così senza più dire, con questo nuovo assegnamento si riposarono
forti congiunzioni di pianete, assegnandone più ragioni. testi fiorentini, 163:
il dovea fare, mostrando, ch'ai più valente ca pitano del mondo
caso. passavanti, 9: molto è più grave il pec cato,
dee., 7-4 (169): più volte avendolo della ca gione
le lagrime liete sono fredde, le dolorose più calde. e ne assegna questa ragione
, perché l'allegrezza diletta e fa più rari gli spiriti vitali e il dolore gli
queste lire, onde non lo secchi di più e stia dove vuole. leopardi,
in su verso pisa dentro a diritture più proprie, con assegnargli una larghezza molto
finisse i giorni suoi, a'quali poco più spazio era assegnato. s. agostino
con questa definizione noi siamo pervenuti né più né meno che ad assegnare la distinzione
caldo della giovanezza, e'diventò il più assegnato uomo del mondo, e 'l
. idem, 218: usa in costei più istret- tezza, ch'ella abbia le
, tanto spendeva volentieri, ma con più risparmio che poteva, nelle cose di pittura
i generi usciti di durata e non più suscettibili di servizio. panzini, ii-284:
casa; ma terra e soldi, non più! papini, 1-250: viveva con
ha oggi vinta / tutta l'assembianza de'più forti. = deriv. da assemblare
assemblèa, sf. riunione, adunanza di più persone per discutere questioni importanti e di
: / l'armi fallìan. che più far si potea? / -morir -risponde l'
uranio, / che questo iniquo sparti ha più seguaci / mercanti suoi compagni, con
. riunione di persone (per lo più all'aperto), per fare dimostrazioni,
: prima dell'apertura del teatro il più curioso degli assembramenti si vede avanti alle
82: per fare questo loro assembramento più magnifico, sendo quarantamila uomini, ne vestirono
... venne in fino a brandizio più isnello che folgore o che tigro,
vortici delle api fuggite / restrinser sempre più i loro anelli tempestosi / fino a fare
in ira; / ma troppo è più ancor quel che s'asconde / perché a
di che parli, e sara'ne tenuto più savio. idem, 116: usa
potentemente neirimitare, perché osserviamo per lo più trastullarsi in assemprare ciò che son capaci
falli altrui ti assenna, e ognor più cresca / la lena in te. tommaseo
: spacciava francamente anche fra gli uomini più assennati e dotti che, non egli,
muratori, 1-17: diceva uno de'più dotti ed assennati ministri della giustizia [ecc
451: molti sono che godono assai più dell'applauso numeroso del popolo, che
. guglxclmini, i-613: ho considerato più volte dacché provenga che le proposizioni matematiche
assentire. assentare2, intr. più spesso con la particella pronom. [
questa vaga donna, / rende funesta più la tua sorella. frezzi, i-9-125:
ariosto, 187: perché mille fiate e più contesa / m'avea la lunga via
. pandolfini, 1-154: sempre sono più i viziosi assentatori, ostentatori e i
. alberti, 400: spesso più nuoce uno raportamento di quelli assentatori in
sua solitudine, senza vergogna, senza più ritegno... ma stavolta non parlò
pavese, i-38: io non stavo più dritto e la guardai assente e disgustato.
ogni memoria. campanella, 2-298: più difficol cosa è vedere come possa la
, 2-26: il tuo carnevale sarà più triste / stanotte anche del mio, chiusa
stampato con assentimento del bembo, ma più corretto. salvini, 39-ii-145: il
visse virgilio, assentirei un sole, / più che non deggio al mio uscir
assentirebbe di stare uno anno in purgatorio più ch'elli non dee, per essere vissuto
dante, cono., iii-ix-12: per più cagioni puote [la stella] parere
sacchetti [crusca]: che le più volte lodano in presenza, / e biasiman
baretti, i-252: dopo quindici e più anni d'assenza non avevo scordato punto
fanno, e pietà di noi stessi, più raro. cardarelli, 1-91: e
domenichi [plinio], ii-608: sonci più sorti d'assenzio: il santonico così
al tuo pianto silenzio; / ché più si gusta il mèl dopo l'assenzio.
il suono, / or amaro è via più d'onda marina, / più di
via più d'onda marina, / più di fel, più d'assenzio e più
onda marina, / più di fel, più d'assenzio e più di tosco.
più di fel, più d'assenzio e più di tosco. idem, ii-62:
. asserare, intr., più spesso impers. (asséro).
. tasso, 6-i-180: pria che più s'assere / il mio torbido dì,
st., 1-55: poi con occhi più lieti e più ridenti, / tal
1-55: poi con occhi più lieti e più ridenti, / tal che 'l ciel
d'intorno. 2. intr. più spesso con la particella pronom. rasserenarsi
quanto basta per fiuniverso, l'asserir più miracoli è vanità. redi, 16-iii-119
e asserragliarono le vie della città in più parti, perché i cavalieri non potessono correre
ottobre, e s'asserragliò e abbarrò in più parti. storie pistoiesi, io7:
: ed era asserragliata la terra in più parti. busone da gubbio, 113:
ben bene dietro due pertiche di fossato, più grave doveva essere per lei difesa da
d'intendere e parlano assertivamente, delirano più in grosso che quei che non intendeno e
della libertà. paoletti, 1-1-39: i più illustri filosofi si gloriavano d'essere suoi
deggia asservare / ciò che più dee valere. 2. rifl
specie di asservimento che lo minacciava sempre più ed al quale ogni giorno diveniva più
più ed al quale ogni giorno diveniva più difficile sottrarsi. comisso, 12-72: provinciale
nuove che strappano alla natura le energie più segrete per asservirle al lavoro onnipossente negli
salir su per riconoscere dalle fattezze di più orsi l'indubitata verità della sua asserzione.
... pronunziò uno dei suoi più applauditi discorsi. baldini, 4-122: piccola
i-254: ammetteva... tutt'al più qualche guerricciuola, « d'assestamento »
: che farebbe onore a qualsiasi paese più assestato e più ricco. 4.
farebbe onore a qualsiasi paese più assestato e più ricco. 4. dimin. assestatino
e di novelle / per quanto ingozzi e più e più asseta. =
/ per quanto ingozzi e più e più asseta. = deriv. da
è questo del seme, / per più dolor, del popol senza legge,
, assetato e stanco, / non più bevve del fiume acqua che sangue boccaccio
... mangiando e beendo a più potere. vasari, i-285: uno assetato
intanto, e di quello la parte più ignobile, assetato di preda, spogliò
la ravviva / sì ch'assetata è più che mai di sangue. morando, iii-229
, 7-27: fu la sentenza de i più esperti, che il campanile per verun
] di fare assettar la chiesa con quel più ragguardevole ornamento che possibil fosse. [
come uomo stanco / m'assettai tra più fior che m'eran presso. boccaccio,
, sebbene abbia anche sensi corporei, più sovente si adatta a idee di convenienza e
idee di convenienza e d'ordine che più o meno tiene dello spirituale. mettere in
cavaliere in sella che gli consente il più opportuno adattamento ai movimenti del cavallo.
provincie di europa, si apparecchiarono da più d'uno barche ben corredate.
: il bailly ne parla in un modo più asseverante degli altri, e come d'
; il che essi o almeno i più radicati di loro nelle scisme, a'quali
asseverando nel miglior modo, e ne'più forti termini che seppe, i suoi
asseveratamente che senza fallo il lui è il più bell'albero del mondo.
accetterebbe [la mia anima] qualunque più grave condanna di dolore a patto d'
. f. corsini, 2-321: più avanti era una pietra verde a punta di
opinione. 5. ant. rendere più sicura, più ferma la mano.
5. ant. rendere più sicura, più ferma la mano. vasari, i-149
barberino, 369: io penserò ferirla più forte: solo l'asicuro, non tema
per fermo che nelle cose degli amici più tosto fallerò in tacere qualche cosa, che
marino, 12-89: con qual pegno or più deggio o con qual prova / de
il riparo di frasche, ci assicurava di più che nessuna zanzara ci avrebbe punto regalandoci
suo studio che assicurava di diventare il più importante della città. 8.
, ch'io avrei paura, / sanza più prova, di contarla solo; /
assicura. petrarca, 149-16: ché più m'arde 'l desìo, / quanto più
più m'arde 'l desìo, / quanto più la speranza m'assicura. idem,
mandar colonie ne'paesi soggiogati e per più assicurarsene... e per premiare
, assicuratisi, fecero di quello che più disiderava ciascuno. 13. rifl
sarpi, i-1-163: non posso esser più lungo, se ben averei un mondo di
mi assicuro che, studiandosi universalmente assai più la geometria, non si scriverebbero tanti
forse m'assicurerò di passar un poco più avanti in amore. canti carnascialeschi, 1-171
279: per essa cagione ci ebbe più ragionamenti tra essi comuni, i quali non
parole, ragioni assicurative. l'hanno più dizionari senza esempi. non è parlato
alcuni della mente sua, e perciò più ardita, trasse armata alla piazza.
gelido. arici, i-317: come più la state / ferve e calda e leg-
del gran sirio affuoca, / tanto più cruda assidera nel vano / de le spelonche
intromesse correntìe di freddi / venti, più sempre vaporando gela. 3.
gela. 3. intr. più spesso con la particella pronom. intirizzire,
brina, vestito così, c'era più che non bisognasse per intirizzir davvero.
, in quell'abito, v'era più del bisogno per assiderare]. beltramelli,