soldo, e partita sua masnada a più bandiere. velluti, 200: avendo in
. sollevano anche il sapore morale della mia più intima vita: era un sapore di
sicilie que'medesimi benefìzi che le bandiere più favorite vi godono. barilli, 6-40
di bandiera, e presi il partito il più disinvolto, che era di sparruccarmi da
, 813: in questo, papa iulio più tenere / non possendo il feroce animo
poltrone, / che per timor fuggiva a più potere. -essere sotto la bandiera
loro commune. pascoli, 779: il più di quelli che seguono quella bandiera,
di quelli che seguono quella bandiera, sono più lontani dalla fede che quella bandiera vuol
quella bandiera vuol significare, che il più di quelli che si dinegano a seguirla.
e non garriscono ma oggi ti commuovono più del bandieróne con stemma e lancia.
: si ravviluppi con una bandinella a più doppi. statuto dei mercanti di calimala
principi quasi di equali forze, e quello più gagliardo abbi bandito la guerra contro a
qui si fece la battaglia dura / più ch'altra mai de orlando e de grifone
, 227: grido, e forse con più lena / che chi bandisce l'asino
, 147-142: deh, non dir più; gli altri se ne stanno cheti,
e avrebbe voluto aggiungere: « ma il più delle volte non ho nemmeno i soldi
nel suo cocciuto sudiciume, come la più bella testa deh'universo. boriili,
raccomanda alla natura e la coltivazione è più bandita di qui di qualunque cosa nimica
cenci, trastullandosi a tormentarlo con le più grottesche invenzioni. pascarella, 767:
monti, rapì una fanciulla, / né più tornò col suo bel passatore ».
contesa. boccardo, 1-320: la più generale significazione [di bando] è quella
legge è [la coscienza] la più prossima e la più instancabile ban- ditrice
coscienza] la più prossima e la più instancabile ban- ditrice. giusti, i-47
a lui. questo bando sbigottì molto più i signori che prima non avevono fatto le
ma or convien che mio seguir desista / più dietro a sua bellezza, poetando,
è, la lasso a maggior e più sonoro grido di « quel de la mia
che è l'ultimo, cioè il più recente, per l'umanità: annunciato dalle
sole / più che non deggio al mio uscir di bando
., 21-102]: consentirei di stare più uno anno a uscir di bando,
paese, e loro per avere più seguito gli intratengono, nutriscono e
, 2-124: i moschetti del turco sono più lunghi di canna che i nostri
lunghi di canna che i nostri, e più piccoli di calibro, non hanno
hanno bandoliere o patrone, onde più tempo mettono a caricarli. magalotti
e carichi di fango, sempre di più spalancava gli occhi. c. e
la bandoliera a tracolla furono un po'più in là, verso la borgata, si
stelle fisse, quanto di un'altra più terribil faccenda, che voi mi avete
: a noi poverelli le matasse paion più imbrogliate, perché non sappiam trovarne il
(originariamente di tre corde, poi di più). tombari, 1-77:
alghe rosse, di cui il genere più importante è rappresentato dalla bangia.
alghe rosse (di cui la più importante famiglia è quella delle bangiacee
banjo che da tre anni nessuno suonava più. vittorini, 5-126: se
nei metri che usava scegliere tra i più accademici: come joaquin miller,.
al gayal, di cui è più snello e porta corna più sot
di cui è più snello e porta corna più sot tili (vive nel
quel che oggi potremmo chiamare il bar più accreditato di via dell'abbondanza. svevo
legno o di metallo (per lo più di legno e foderata di zinco) per
rede, / raccomandò la donna sua più cara [la povertà], /
coloro, i corpi de'quali fosser più che da un diece o dodici de'
aveva anzi la morte disposto, ma alla più vicina le più volte il portavano dietro
morte disposto, ma alla più vicina le più volte il portavano dietro a quattro o
aveano sei o otto e tal fiata più. leggenda di s. alessio, xxi-1147
finestre. carducci, 577: ma più onoro l'abete; ei fra quattr'
: è una illusione: si dura chi più chi meno a reggersi in gamba;
a reggersi in gamba; si tarda più che si può a mettere un piede
lance e scudi agiata bara / i più fidi a portar l'amato peso.
d'azeglio, 1-252: non mi tenevo più obbligato a vendicare le violenze degli antichi
conclave: in quella tale / barabuffa io più non vi pensai; / e fu
pananti, i-43: e nacque la più bella barabuffa. tommaseo- rigatini, 572
, confusione, in cui per lo più, si viene alle mani, al sangue
viene alle mani, al sangue. è più di baruffa, in quanto che suppone
sa che le fiere sono mercati, più solenni dei mercati segnati dal barbanera, dal
, ma è di legno, per lo più bassa, e può essere coperta con
né grandi, e si abita per lo più in baracche fatte di legno dentro e
aratro e il giogo / e più d'un vomer, poi più stive e
/ e più d'un vomer, poi più stive e buri. pascoli, 996:
. convenevole partizione composta da dieci o più fasce di due smalti alternati.
pirandello, 6-101: non aveva più fiducia... di potere un
celia chiamasi burgravio un signorotto che ha più l'apparenza e la pretesa che la realtà
palme... si tiene nel quartiere più povero della città; e quindi
alimento i buriassi, / non rispondevan più se non per lezio. pulci, vi-163
paese, ché ti starai poi meco più volentieri, e sarai come primo mio
premuto, un caprettino, degli ultimi più teneri, il più grasso che avesse,
, degli ultimi più teneri, il più grasso che avesse, ed una bianca
burini raccogliticci, che scelsero un mestiere più lucroso degli altri. cassola, 2-334
ci volle a perbello col suo burino più che non era prima. garzoni, suaderli
vero i-353: rappresentare il vero più muove e più insegna, /
i-353: rappresentare il vero più muove e più insegna, /...
di tutto il suo stile precisamente morale; più in burla. carducci, ii-16-180: due
possa proibire... che niuno fusse più ubbrigato stesse infermità. nievo,
fanno da vero, e un mobile esser più veloce d'un altro, che concetto vi
? -ci guardò dispetpensate di non essere più soggetti alle leggi di prima? tosamente,
senno. nieri, 313: per lo più è senza dubbio un merito, ma non
castiglione, 311: e queste tanto più piacciono e sono laudate quanto più hanno
tanto più piacciono e sono laudate quanto più hanno dello ingenioso e modesto; perché
quivi dinota la loro pena, e poco più giù dice gridando: 'perché tieni
se tuo padre fosse un po'più uomo di testa, un po'più.
po'più uomo di testa, un po'più... so ben io! a
spaurito, e tutto raggomitolato, che più non sembrava il nostro amico tanto burlesco e
alfieri, i-70: il mio più vivo piacere era la musica bur
sonetti con la coda sieno per lo più burleschi e familiari, nulladimeno i primi
né pure burlesco: tutto insieme il poeta più indipendente del rinascimento, il più popolare
poeta più indipendente del rinascimento, il più popolare forse della nostra letteratura. b
un poema burlesco, non saprei se più ridicolo o pericoloso « ¦ -sm
molte giornate, / che furon certamente più di sette, / vi dirò come furon
gli era piaciuto di assumere, rendeva più gustosa la sua vittoria e più piccante e
rendeva più gustosa la sua vittoria e più piccante e ridicola la burletta che mi
orecchio: / ci vuole un far più spesso da burletta; / anche serio,
se tu fai la schizzinosa per farmi venir più voglia d'amarti, te lo puoi
del castello di fratta eran divenuti sempre più domestici e burloni. abba, 1-4
burlone si fosse divertito a far loro il più innocente scherzo in quei paraggi. pea
7-178: si divertiva, tutt'al più, nelle ore del mezzogiorno, a fare
che levava la voglia di scherzare fin ai più bravi e burloni. 2.
, recitavo una parte burlona ch'era più forte di me. burlóne2, sm
ii-103: a proposito di roma, è più d'un'ora che al burò è
dal fr. bureaucrate. forse per rendere più beba la brutta parola? rimane brutta
, in fondo allo scuro corridoio del più intarlato e cascante ufficio di paese,
e cascante ufficio di paese, il più addormentato e indolenzito dei burocrati. moravia,
vecchio re e col vecchio dio, più o meno bibliso. soffici, ii-230
alla loro barbara aristocraticità non poteva immaginarsi più bello scenario dei burocratici velluti verdi.
anno le conferenze furono burocratizzate nel modo più infelice'; intendendo dire, mi immagino,
che essi hanno assunto (allargando sempre più le proprie funzioni e imponendo l'osservanza
vive di scrocco. panzini, iv-93: più aumenta la macchina sociale più aumenta la
iv-93: più aumenta la macchina sociale più aumenta la burocrazia! è detta anche
in italia il problema della burocrazia non è più solubile dal momento che per fare gli
per questo tutte le virtù che riescono più fastidiose a chi le possiede meno
d'amministrazione, burocrazie e non c'è più niente. baldini, i-129: «
cagione della sua morte, non volle più tornare in mare, ma si morì in
, svegliarono il salvatore, che, più che in porto, tranquillamente dormiva,
: il tempo s'era andato sempre più rabbuiando, e annunziava ormai certa e poco
in burrasca, e quel ch'è più, che tu amavi la burrasca medesima
sì feroce borrasca, non potendo io più trovar pace finché mi cadeano giornalmente sotto
i-242: la burrasca è stata delle più terribili, ma il mio piloto e
se non fosse stato armato d'una più che netta conscienza, sarebbe restato sommerso nel
caduta di gaeta, gli avvenimenti che più ci commossero furono la lettera famosa che
: le altre burrasche finanziarie non ebbero più il carattere di quelle del primo quindicennio
povertà; ed io che non ho più né le tue braccia né la tua
minacciosamente il nostro trabàccolo che non è più che un guscio nella burrascosa solitudine.
5-558: forse è il nostro paesaggio più romantico, ma di un romanticismo vittorughiano
, 7-443: ne ho visto di poliedri più burrascosi, più burrani e più balzani
ho visto di poliedri più burrascosi, più burrani e più balzani di voi, eppure
poliedri più burrascosi, più burrani e più balzani di voi, eppure si sono domati
paladino. giocosa, 65: io intesi più volte raccontare di fanciulli o di giovinette
scordarti di me, / non ha tinte più liete né più chiare / dello spazio
/ non ha tinte più liete né più chiare / dello spazio gettato tra me e
e latte con poco pane, e le più volte senza pane. canti carnascialeschi,
rossa, / mostrando un'oca bianca più che burro. buonarroti il giovane, 9-271
. collodi, 143: un omino più largo che lungo, tenero e untuoso come
esce dalla cava che ci si può scavare più presto che nel legno. baldini,
il nemico vi s'era accampato né più né meno come avrebbe fatto in fondo a
era, o doveva essere, un rapace più grosso del falco e meno dell'aquila
trave del tuo occhio, e pòi vedrai più chiaramente la busca nell'occhio del tuo
buscare, tr., per lo più con la particella pronominale { busco,
, perché credo avermene a servire in più luoghi. g. m. cecchi,
139: non oggidì solamente, ma più di mille anni fa la gola era sollecita
principalmente si fonda, mirando alla persuasione più che al diletto, e valendosi delle dottrine
o quel che gli sarebbe pesato ancor più, una penitenza, che gl'impedisse,
mandati i cani buscati, e di più i suoi smarriti. b. davanzali,
al quale ella ha dato la buscheratura più ignominiosa. = deriv. da buscherare
fronte altrettanta gente, molta molta di più. 'un bu scherio'.
se volessi fare ora, / levar più d'un con la mano, o dir
corna o della mora, / o nasconder più in quella le buschette. dossi,
fanno presso a san giacomo, perché sono più grasse de l'altre, del cervellato
fonti non intorbidi e i ruscelli / più di parnaso, o li suoi lauri imbruche
pulci, 26-45: e'si sentiva i più stran naccheroni / e tante busne
bussa, sf. (per lo più al plur.: busse). colpo
, così si partiva e non volea più tornare a lui. alberti, 84:
el maestro da chi e'siano gastigati più tosto con paura che con busse. giov
e gli detti di pugna e calci le più aspre busse che lui sentissi mai.
sicura che in casa nostra non gliene toccano più. palazzeschi, 1-34: si è
nell'essere aprile, che non ci fosse più da stare in pensieri di qualche bussata
: si sentono, non solamente per più stretto digiuno essere niente migliorati quanto alla
secondo questa via: che la cosa vene più vaccio [= a vaccio, cioè
occhio, e l'occhio la vede più vaccio che 'l busso e 'l romore non
e questo è segno che l'occhio vede più vaccio che l'orecchia non ode.
fa due bussole, una di circuito più grande che l'altra, e si commetteno
nel bussolo, e nella carta si dipingono più bussoli, i quai son quelli dove
bussola nautica colla calamita sia da attribuire più tosto ad un giovanni da amalfi,
fiumi e i miraggi che facevano la rotta più difficile e le nostre torpediniere che avevano
volanti dai tubi di scarico dagli apparecchi più vicini della squadriglia. -bussola di
una bussola. nievo, 72: i più gettano a mezza strada una bussola malfida
strada una bussola malfida da cui furono il più delle volte ingannati; e si abbandonano
.. buttando in mare le cose più care e più sacre pur di salvar la
in mare le cose più care e più sacre pur di salvar la barca,
di salvar la barca, barca senza più né bussola, né àncora, né timone
uno stato / nulla puote accader di più sinistro, / che filosofo aver o
in una borsa i nomi di più persone, scritti sopra altrettante polizze, o
impedivano o reprimevano; non lasciandosi più sviare dal mero suono della parola «
-qui, i bussolotti non ti servono più, né i bacini né le moine,
interessamento o il favore (per lo più, a fine illecito).
dal busto di netto / a venti o più, se chi scrive non erra, /
f. doni, 1-8: io son più lungo, di stinchi, di busto
membra fossero state corrotte era impossibile mai più riformarla. ma perdendo il capo quando
che la testa, perché le gambe son più sottile d'essa testa, e prima
quali e alle loro combinazioni sono consegnate più serie d'idee che tramandano il nome
manzoni, 1057: una [banda] più numerosa accorre a una sala dove si
32: oh! che studio: il più lustro ch'io vedessi mai! salvo
di cipresso. serao, i-738: più di un anno era passato. e dalla
si allontanava in uno svolazzo via via più mosso di sciarpe, di ciocche di
speranza l'aveva consigliata a pettinarsi con più amore del solito e a mettersi il suo
i-1-369: quell'agitarsi del seno che certamente più non minacciava di rompere il busto allacciato
3-46: lo scritto somiglia quello de'più antichi monumenti di grecia, ordine bustrofedo
chim. nome delle sostanze chimiche più comunemente conosciute come butilene e ciclobutilene
monocotili, acquatiche, di cui il genere più comune è quello a cui appartiene il
rannicchiata in terra, nel canto il più lontano dall'uscio. « chi t'
far questi ottomila fanti con dar non più che uno scudo per uno, e buttar
): aveva anche varie opere de'più savi e sottili seguaci di lui [aristotele
i miei settantanni, e mi sentii più forte più allegro più giovane che non
settantanni, e mi sentii più forte più allegro più giovane che non lo fossi
e mi sentii più forte più allegro più giovane che non lo fossi mezzo secolo
le mattine butto addosso al corpo quanta più posso acqua fredda, all'anima un'
! non vede come è buona? più ne butto (e scodellava intanto),
ne butto (e scodellava intanto), più ne mangerebbero [di minestra] »
. pavese, 5-91: arrivò sul più bello che il maiale buttava sangue.
nappa del quale buttano certi semi gialli più minuti di quei delle rose. salvini,
fare un sonnellino -soggiunse un altro ridendo più forte che mai. nievo, 149:
terrosa. alvaro, 4-125: i più piccoli si buttavano su una moneta caduta
, e ridendo e berteggiando delle cose più alte e più sante, si buttò
ridendo e berteggiando delle cose più alte e più sante, si buttò a corpo perso
malarico che corre fra le pietre per buttarsi più lontano, dopo grottole, nel basento
de roberto, 306: li metteva a più dure prove buttando all'aria ogni cosa
soffre e vorrebbe anche lì coprirlo quanto più può, coi veli del pudore,
di una persona che può risultare non più utile o pericolosa); abbandonare (
pericolosa); abbandonare (un affare non più vantaggioso). palazzeschi,
cresciuta in pieno fiore, e nelle più belle proporzioni. fortemente piantata, la grossezza
affare, un'azione); non preoccuparsene più, dimenticare (una colpa, un
costituzionali non importa, purché non pensino più a sé che al paese, purché
: abbando natisi, senza più ritegno. -buttarsi malato: darsi
ad uguagliare tutte le inegualità e la più alta superficie del ghiaccio buttatovi. b
cicognani, 9-61: una fatica di più poi per rimettere a posto le cose
490: l'animo suo s'esasperava sempre più in quelle noterelle buttate giù sulla carta
, 17-236: parlando, discorrendo del più e del meno, impareremo a conoscerci
12-4-292: stanno i bufali per lo più immersi ne'paduli con tutto il corpo,
: squasimodeo, ch'ella mi par più bella, / e buzzico un muccin quivi
ventre (di animali, per 10 più di uccelli; e anche di persone)
aio portato en core: / teneame lo più afflitto nel monno derelitto, / e
nel monno derelitto, / e cento più hai tu peio, c'hai mal senza
colare dal firmamento come una lacrima sul più tenebroso velluto. manzini, 10-79:
cabale e le villanie monacali d'ogni più vile avversario. p. verri
è affine a imbroglio, dice cosa più maliziosa, più tenebrosa. giusti,
a imbroglio, dice cosa più maliziosa, più tenebrosa. giusti, 2-25: questo
orecchiabile (e nei melodrammi per lo più chiude un'aria o un duetto)
senza fatica grande, né senza interrogare più d'un rabbino, cabalista, teologo,
dichi la mia colpa; non parlate più, vi priego, perché mi fate spasimare
vassoio *, e che noi chiameremmo forse più
allo smistamento del carico fra una o più linee di alta tensione nei nodi di
a tensione diversa o la connessione di più linee della stessa tensione. rigatini-cappuccini,
alle navi. ora l'uso è più largo: 'le cabine per l'illuminazione
, per aspettare i cinematografari che salivano più adagio col camion degli attrezzi e quello
cecchi, 6-195: io non vo più via. m'affitto una di queste casine
mi licenziano per cablogramma. non vo più via; e chi s'è visto s'
: il piccolo cabotaggio è uno dei più poderosi agenti della circolazione della ricchezza,
circolazione della ricchezza, e quello che più direttamente importi alla legislazione di promuovere.
, ripresero allora il mare, navigando più modestamente di piccolo cabotaggio, ma non meno
i-1036: dopo di che, non ho più voglia di dire tutto il male
da ciò che crede politica fina, e più dalle prede di vóti che il
assetto longitudinale per cui la prora è più alta della poppa; impennare.
la prua (ed eseguire una salita più o meno accentuata).
baretti, 2-142: non v'era più modo d'entrare in una casa, in
ed anche poesia pura, s'intendeva più di tanti cacadubbi moderni. =
si turi e si suggelli, / che più carte non schiccheri o 'mpacchiuche.
: -andiamo via... scappiamo più lontano... -egli aveva la cacaiola
artieri, insino a'fornai; ancora più giù, gli scardassieri, gli usurai e
pende tra foglie grandi, per lo più ne'monti. = voce scient.
fagiuoli, 3-2-280: e se ne va più gonfio quel suggetto / perché distinto fu
in mezzo di due altri alberi molto più grandi, che ristessi indiani chiamano il
dentro i frutti in differente ordine e molto più grossi che non sono li pinocchi,
anzi le ghiande del cacao disfatte / han più sapore in chicchere dorate, / o
in bocca, essendo insipidi nel sermone più che un zocco, e frolli di
un zocco, e frolli di cervello più che tocche de gli ebrei. =
uno granello di panico, e non più né meno. fioretti, xxi-29 (956
: ma quando il demonio ti dice più: « tu se'dannato », e
terra, mattoni e calcina, sono i più puliti artigiani che sieno, perché mai
quanto mille mosche: perché ci sono più mosche che buoi. belo, xxv-1-113:
savi, che s'allacciavon le calze de più stringati cuiussi del mondo...
cacare! -essere lontano delle miglia più di ben la cacheremo: a indicare
monaco -sewi di lungi delle miglia più di ben la cacheremo. sassetti,
che è di là di india delle miglia più di bella cacheremo. -prov.
. detto sporco, ed usato per lo più fra gente vile: e vuol dire
convulsione di petto che da venti e più giorni mi sconquassa senza riposo,..
una specie particolare di pentola, per lo più di maggior capacità dell'ordinaria pentola;
la brama e la tecnica centripeta del più puro egoismo. = voce eufemistica.
, un fusaio sono membri molto sproporzionatamente più utili alla società, che non costoro
, / non c'è pastor o più robusto o dotto / a seguir fére fuggitive
è in questi monti euganei, e nel più bel sito di quelli, che ha
de'boschi e de la caccia / più studioso o vago / di lui non ebbe
d'estate le sue cacce erano sempre più difficili e ingegnose: e adesso non
i gatti mentre son piccioli, e poi più grandi si mettono dietro a gl'orsi
commodi da portare, che quando son più robusti e gagliardi s'aggrava lor la
: i cinesi non han cosa che più abboniscano della guerra: e dicono che il
e chi col pelo; / e saran più che non ha stelle il cielo.
3-1005: ecco tra l'acqui il più bel busto e faccia, / che veder
dove strepitava mia tal gazzarra che pareva più un carnovale che una caccia di contrabbandi
s'era, sto per dire, più sicuri di movere un passo per un cantuccio
, 4-236: la qual cosa però ee più sozza, e di maiore vituperio,
pisani e sanesi furono morti, e presi più di tremila. dante, purg.
inimico, sicché per due ore e più di tempo possiamo prima scoprire lui, ch'
egli [il nostro re] non esce più di palazzo a pigliarsi alcun sollazzo,
a pigliarsi alcun sollazzo, e non va più a caccia, salta in collora come
; in fine e'non si può più con lui. tasso, 6-ii-185: s'
babbo colombo, come non poteva andare più a caccia, ch'era stata la sua
stata la sua passione, non voleva più neanche cani per casa, e tutti,
sol perché era signore: ché di questi più che di null'altro andavano in caccia
men dell'altra di cercare i vocaboli più rugginosi e più rancidi. manzoni, 789
di cercare i vocaboli più rugginosi e più rancidi. manzoni, 789: e si
ricorrer que'signori per dare un po'più di colore al pretesto. andarono, come
andava a caccia tutto il giorno de'più strani pretesti per rincrescermi. carducci,
che chi mi dava la caccia tornava il più delle volte colle mani vuote alla sacristia
, 2-64: e poi monti sul pergamo più di uno / gambaro cotto rosso,
: erano in due a far la caccia più accanita alla dolly. cicognani, 3-33
, e questi in caccia / fuggiron più. pulci, 11-35: fece assai pensieri
in caccia. -non ne voler più caccia: non voler più sapere di
-non ne voler più caccia: non voler più sapere di qualche cosa.
: èssi adirato, e non ne vuol più caccia. buonarroti il giovane, 9-53
medici, / nessun ne vuol più caccia. -prendere, pigliare caccia:
, e che alcuna di esse cambiasse più, potendo giovare, non è bene che
che abbandoni l'altra, ma quanto più può si comporti in conserva.
poi che partisti. mandotene tre; più non te ne tocca. giulio dati
, 116: cacciaccavallo, il modello più antico della chiave d'albero, oggi sostituito
invar. nome volgare dell'erba detta più comunemente centaurea minore. = comp.
piu di quello che potesse essermi qualsivoglia più pellegrina e deliziosa cacciagione. baretti,
si rallegrava del versamento del sangue umano più che non s'allegra il cervio, campato
7-1142: equicoli avea seco, la più parte / orrida gente, per le selve
il dragone, con l'altre di più di cento ragioni erbe, che mi si
ignuda / si stava, quando 'l sol più forte ardea. e. cecchi,
la carità cacciando paura, antonio entrò più adentro, ma pianamente. maestro alberto
il contrario v'avviene; ché di più aiuto si abbisogna a difender la varietade della
la mia vita non ha bisogno di più colpi a essere cacciata di quelli che
un'altra volta cazzate via li gatti cum più umanità che non aveti facto a questa
mio disertuzzo e colla nostra bibbia e in più quiete ch'i'non sto a questo
fossero uniti insieme, farebbero una città più maggior assai che ora essa firenze non si
il senso del reale si va sempre più sviluppando, e le scienze positive prendono
arrighetto, 225: la fortuna m'è più crudele d'ogni serpente; perocché 'l
da te medesimo ti porrai mezzo dito più basso degli altri in qualunque cosa,
cosa, gli altri ti cacceranno un braccio più giù. tommaseo, i-541: giuseppe
gran festa, / la qual cosa più ch'altro gli è molesta; / pensa
e va sottilizzando / dove e'potessi più metter la coda, / o dove
ostinandosi nell'ultima lusinga, cominciò, più minutamente, a scorrere foglio per foglio,
grand'uomo, cominciò a non volere più lavorare, se non quando era cacciato
tassoni, 7-42: quivi potrete allor con più ragione / cacciarvi gli occhi e rompervi
difficoltà, in un luogo per lo più angusto, tra una folla). -cacciarsi
e la virtù de'capitani, che i più si armarono, e montarono in sella
traccia. marini, xxiv-810: stette più volte in forse il disperato di traviarsi
tenebre della notte e, cacciatosi nel più folto di quei boschi, quivi ne'continuati
34-51: anzi del- l'esser incomparabilmente più gentili quelle atome goccioline dell'aria il
e per mezza giornata almeno non fanno più nulla, se non ciarlare del caso
spezzo dalla fatica. e dopo son più tranquilla, sto meglio. alvaro, 9-471
ficcarsela bene in capo, non dimenticarla più; ostinarsi in un'idea. foscolo
s'è cacciato in testa di non venire più come sottufficiale. manzoni, pr.
populare che mi occorre, avendoci pensato più volte in questo ozio che ho doppo la
ancora per la terza, e sempre più e più continuatamente, secondo che le cacciate
la terza, e sempre più e più continuatamente, secondo che le cacciate si
cacciatori de'ladri, ladri sono essi più che i cacciati, e convien guardarsi
che i cacciati, e convien guardarsi più dalle guardie che dagli assalitori.
impeto da una tromba? va egli sol più lontano e non ancora più impetuoso?
egli sol più lontano e non ancora più impetuoso? non ancor più veloce di quel
non ancora più impetuoso? non ancor più veloce di quel che farebbe toltane quella
consorte / fosse di silvio tuo, più tosto amante / lui fatto avria che cacciator
tasso, n-iii-613: come i cacciatori mangiano più volentieri la preda ne la quale ebber
debba essere stimata un'arte ed esercizio più vile che non è tesser boia..
cacciatrice dea / in compagnia de le più care sue / faretrate donzelle, / stanca
le mani della turba de'cacciatori ch'era più addentro nel bosco, [il cervo
nel bosco, [il cervo] volle più tosto avventurarla generosa col cavaliere che l'
e ofici a loro guisa parendogli essere più degni, perocch'erano stati i principali
cacciatori de'ladri, ladri sono essi più che i cacciati, e convien guardarsi
che i cacciati, e convien guardarsi più dalle guardie che da gli assalitori.
era un miscuglio indicibile, un cacciucco a più sapori. viani, 14-42: per
2. figur. (per lo più al plur.). ciarle, pettegolezzi
il cencio caccoso d'una negra avrebbe avuto più tono. = deriv. da
capra o di pecora, verranno innanzi più allegramente. carena, i-306: cacherelli,
pecore, le capre, e la più parte degli uccelli granivori. gli uccelli rapaci
, smanceria. - usato per lo più al plur. aretino, 8-25:
esclusivamente affezionato alla persona con cui ha più continuata famigliarità. = deriv.
soverchio mangiare nascono molte malattie, ma più d'ogni altra la cachessia. libro
solean dolci cachinni, / perch'allor vie più nuove ed ammirande / eran tai cose
colla stessa metafora, però in luogo più conveniente, chiamò 'cachinno'. manzoni, 15
sollecitudine urgente, lieta del farli parere più sensitivi e più fortunati ch'e'non volessero
lieta del farli parere più sensitivi e più fortunati ch'e'non volessero. rajbcrti,
alla lor cassina o forma di legno, più giorni. lastri, 1-3-88: il
lavar l'uova nel cacio / perché paia più fresco a chi lo compra. i
belle membra tue morbide e bianche / più che 'l cacio novello e più che 'l
/ più che 'l cacio novello e più che 'l latte, / ad amor le
maggio formato, aveva dalla virtù dei pascoli più succhiosi contratto più grato il sapore.
dalla virtù dei pascoli più succhiosi contratto più grato il sapore. targioni tozzetti,
tenero umido formaggio che sembra serbare la più fresca verginità del latte sotto la sua liscia
; impressione sgradevole prodotta da una o più voci umane, da strumenti musicali che
o battologie io vi chiamassi un briccone più briccone di quanti bricconi mai vissero in
la rima in aro è plebea, e più per quel salutar0: il 70 e
], ii-390: il cacri è di più sorti... ma questo
circa 1500 specie, per lo più nelle regioni tropi cali e
benché appar tenenti alle famiglie più diverse). = voce scient
, 51: il parente maniaco non verrà più a fotografare al lampo di magnesio il
cavalcanti, 4: sì come quanto è più alto il cacume del monte, tanto
il cacume del monte, tanto è più dai venti combattuto, così avviene de'
così avviene de'mortali: quanto è più glorioso l'uomo, tanto è più
più glorioso l'uomo, tanto è più invidiato dagli ingrati e superbi cittadini.
, e mio terrestre nume; / dal più beato e bello alto cacume, /
/ ove or s'asside in mezzo ai più perfetti: /... /
che di pan si nutrì, / ma più presto al cocuzzolo selvoso / d'una
secondo che si conviene e ch'è più degno. scala del paradiso, 215:
un vaso di vetro, dove non tentarono più di combattere, ma cadauno attendeva allo
non vuol ch'un morto invan più ne sia adorno. gelli, ii-5:
separata dal corpo, e'non si chiama più uomo, ma un cadavero,
sepoltura vestiti di bianco, e il più propinquo gli chiu deva gli
sinisgalli, 6-147: alcuni cadaveri, i più logori, i più pietosi, giacevano
cadaveri, i più logori, i più pietosi, giacevano buttati dalle onde del mare
mia dimora in questa tomba non fosse più lunga di quella che feci nel ventre
usava una carrozza: anzi, a dir più vero, un cadavero di carrozza
re dario, fu giudicata da lui più eccellente d'ogni prezioso liquore. vallisneri
bianche / siano i cadenti dei, qual più s'aggreva / sulle braccia o sul
estremo orizzonte s'incurva e si fa più chiaro? non sono stelle fisse,
mentre annaffiava le dalie in giardino era più cadente e preoccupato del solito.
mia signora, che di questo è vaga più d'ogn'altro, per me v'
perché una persona non può contemporaneamente in più luoghi essere. 15.
i metri cadenti in arsi le sono più difficili e meno eleganti; può averli,
supreme / scende pian piano in su i più bassi rami: / e ripigliando le
e basso, che scorre come per più tasti nell'intrecciamento de'primi sei versi
la tua voce ebbe cadenze / di più dolce armonia nella parola, / nel canto
. frugoni, xxiv-1038: in effetto erano più le cadenze del verso che della solfa
le cadenze del verso che della solfa e più le fughe del cantato che del canto
, 9-191: si scrivono le frasi più fatali e definitive che adoperi l'umanità
una cadenza che la molle sabbia rende ancora più armoniosa. silone, 51: poi
in riposi enormi / dai oro ai più vasti sogni, /... /
meglio adornate non vedevi che donne le più belle di quella città, dove le
pascoli, 1233: su greto, più lontano, a quando a quando / sciabordano
cadenza, la quale riesce per lo più di tutt'altro sentimento, di tutt'
che avevamo un passo di marcia più cadenzato e lento, si diceva che su
, 2-168: « non ti riconosco più; chi t'ha guastato *? nell'
poco dopo tristo caggia / per mai più non cavarne se non tossa; / guarda
grembo ripieno [di fiori], non più tosto ebbe dal cantante giovene udito amaranta
tiene tutta la volta, forato in più lochi, per gli quali fori,
mai se non forzate da non poterla più sopportare. d. bartoli, 33-113
, / non rugiada, non brina più su cade / che la scaletta di
brine che in quell'ora / cadean più folte dal sereno cielo. tasso, 7-9
cadde una pioggia tanto dirotta, che le più piccole fosse doventarono torrenti: e tuoni
nell'aria / secondo le fronde / più rade, men rade. -staccarsi (
sempre la tengano in timore e il più delle volte in fuga. ariosto,
ungaretti, viii-17: nulla è muto più della strana strada / dove foglia non nasce
: vassi caggendo; e quanto ella più 'ngrossa, / tanto più trova di can
quanto ella più 'ngrossa, / tanto più trova di can farsi lupi / la mala-
di fiorito smalto / si fan cadendo più vivaci e schietti. -colare.
e vèr le tempie / miravan la più parte; e s'eran vote, /
in uno di quegli che sia tenuto de'più valenti uomini della città. bandello
dissimulata la luce della coscienza, è più morso da tal pensiero, che dalla
una classe della nazione, gli effetti più spietati del sistema tributario cadono e pesano
mese, cader sul capo un ben più grosso castigo. e. cecchi, 6-358
si da me departe l'andare. caddi più nella necessità di dover mentire per delicatezza
delle armi, delle conquiste, non è più che cadere in più affanno. g
, non è più che cadere in più affanno. g. villani, 7-54:
/ cotal in vostra corte, / malato più ch'altro omo, algarotti,
assoluto. ne lasciarmi cadere / più in tanto errore, e a far penitenza
per che non si potendo offendere ed ingiuriare più che in lunga età più saggia,
ed ingiuriare più che in lunga età più saggia, /... / pensa
dal capitano fatta allo non caggia / più negli error che avea passati, e danni
saccio ch'avien per natura: / più grave cade chi più è montato.
per natura: / più grave cade chi più è montato. iacopo da leona,
: ché, quanto l'uomo è più sù, se ne cade, / tan
., 17-63: e quel che più ti graverà le spalle, / sarà la
di montare ad alto, acciocché con più gravi cadute caggi! ariosto, sai
che giovar mi possa, / e quanto più mi sforzo più giù caggio? tasso
, / e quanto più mi sforzo più giù caggio? tasso, 6-iii-60: signor
ove mi spinse / fortuna, ognor più caggio in ver gli abissi, /
/ tanto in fondo costui, che il più tapino, / l'ultimo de'soggetti
vile *. pavese, 6-115: tanto più si decide, quanto più si è
6-115: tanto più si decide, quanto più si è caduti. si tocca il
debbe domandare, diremo nel luogo suo più oltre, dove meglio ci cadrà in
terre del nimico vicino, dove gli cadrà più in acconcio: sebastiano re di portogallo
. d. battoli, 33-61: più fedele al corrispondere mi riuscì una sperienza,
che, se fosse caduta in mani più delicate, poteva essere l'ultima,
-cadere nell'ombra: non ricevere più diretta- mente la luce del sole.
cortiletto, ch'era rimasto il luogo più pulito della casa; si mise poi a
un fabbro, per riparare i guasti più grossi, e guardando poi, capo per
, cadere di collo: non suscitare più nessun interesse, nessun sentimento. pindemonte
ciascuno gli facea festa; e chi più era caduto alle sue reti per li tempi
sue reti per li tempi passati, più di nuovo vi cadea. alfieri, i-108
alfieri, i-108: essendo in età più suscettibil d'amore, e non abbastanza rinsavito
quelle pagine, quantunque non avesse saputo più rintracciarla, e gli fosse caduto dalla
tanta noia caduti che non poteva vedergli più. -è meglio cader dal piè
; / e mi dispiacque, che per più mie'affanni / si scinse i panni
, / cade, risorge, e più e più s'affretta, / senza
cade, risorge, e più e più s'affretta, / senza posa o
forza da togliersi dal balconcello, senza più toccare la mano di colei che amava
toccare la mano di colei che amava più della vita e che sapeva di dover
tutta tremante si lasciò cadere, / più bianca e più che nieve fredda in
si lasciò cadere, / più bianca e più che nieve fredda in volto. marino
14. figur. non reggersi più in piedi, accasciarsi; abbandonarsi;
, i-123: il regresso si fa più sempre manifesto nelle canzoni morali: dove
speme / i'cadrei morto, ove più viver bramo. marco polo volgar.,
assai, e ciascuno s'ingegnava con quanta più forza poteva di superare l'altro.
marini, xxiv-800: dove poss'io più gloriosa incontrarla [la morte] che nel
cuoco, 1-2x1: i repubblicani, colle più pure intenzioni, col più caldo amor
, colle più pure intenzioni, col più caldo amor della patria; non mancando di
di resistere, ma a cui nulla più si poteva fare che cedere.
! ma preso / fu corvo, il più forte tra loro. quasimodo, 4-30
aveva un figlio nato precedentemente. la più grande era caduta prima, poi venne
prima, poi venne il turno della più piccola. 19. figur.
superbi, tremate, scendete; / il più grande dei troni crollò. manzoni,
brancoli, 4-50: questo regime durerà più di cento anni e noi non dovremo
dissi, « non vi si sente più cantare. come mai? ».
ferenza, forse anche uno squallore più profondo, in cui il volume
dando un tonfo, e non si sollevò più. 23. figur. tramontare
: vòh, vòh, io non posso più fiatare, son già fioca, la
. il vento cade quando non ne riman più soffio e tonde s'appianano. prati
/ nell'istante che il vento è più nudo: le vie / sono fredde di
cade, / e da gli amanti più che mai si spera. tasso, 6-i-52
trionfo accolta. bruno, 3-158: più tosto cade la età e la memoria de
, restituendo ad ognuno, anche ai più ciechi, il crudo senso della realtà
senso della realtà, la rendeva anzi più acuta. 26. figur.
il tempo di passare in italia era più incerto che mai ma si lasciavano oltre a
non accorgermene, lasciai cadere il discorso più e più volte, e poi, se
, lasciai cadere il discorso più e più volte, e poi, se vi
: se colui avesse avuto una faccia più italiana, gli avrebbe creduto; con
me, e mi pareva l'ingiustizia più feroce, non c'era ancor sollievo
che della patria nostra non uscì cittadino più onorato di te. bandello, 1-35 (
possa render, colla sua facilità, più creduli quelli che, col sarsi, volessero
: mi cadde negli scritti miei di toccarne più d'una volta. ojetti, i-218
ad appesantire e guastare anche le amicizie più promet tenti: l'ingombro
, e quella de'[galli] più d'ogni altra, mi erano cadute sott'
(disse agramante), e non sian più parole. guarini, 85: dimmi
musico, che quando vedi la divina giustizia più crucciosa contro l'uomo stringer la spada
cui rami la lambrusca tesseva gli attendamenti più verdi e capricciosi. coronava la cima
, e incomunicabili, avrebbero date idee più pure della natura divina; laddove gli
da lungo tempo questi dubbi non cadevano più sull'esistenza di dio, e m'
un sol capei ti tocca / cader più tosto il rio presagio possa. /
presagio possa. / taci, né più ciò dir quando tu giuri, / lunge
secondo la qualità del caso, o più o meno; e tutto quello che
o in un solo, nel numero de'più escano le così fatte. monti,
detorti cadevano dal materno fonte latino, e più dotta e più nobile rendevano la favella
fonte latino, e più dotta e più nobile rendevano la favella. 40
hanno certa parte del patrimonio, chi più e chi meno secondo le varie consuetudini
noi. in senso assoluto indica il più giovane, l'ultimo dei figli;
i-405: gli articolai... mirano più a luccicare che a far lume;
e. gadda, 324: ma un più grave fatto aveva portato la costernazione in
509: il senso della novità è tanto più breve e più cadevole quanto più lo
senso della novità è tanto più breve e più cadevole quanto più lo spirito è verace
tanto più breve e più cadevole quanto più lo spirito è verace. = deriv
ricordare del bene perduto; ma poiché più si dilunga, eziandio si dimentichi il
del susino e del mandorlo, o più... le foglie sono d'un
le fornaci dello argento et è più candida e meno pesante; ma non
serie di tutte quante le terre, più o meno semplici, colorate o non
. v.]: grandezza tanto più caducamente quanto più rapidamente elevata.
: grandezza tanto più caducamente quanto più rapidamente elevata. caducazióne, sf
sulle facciate [degli edifici] i più ridenti colori accresce la tetraggine, anzi
1-14: a mio padre scrivevo le più nuove e lunghe lettere, gli parlavo
, iv-2-403: negli aspetti delle cose più diverse ho saputo scoprire segrete analogie con
cardarelli, 3-164: quell'elemento che più d'ogni altro ci dà il senso
, perché spesso le gambe non hanno più sufficiente robustezza per sostenere, senza grande
. b. tasso, ix-92: o più lieve che vento, o più che
o più lieve che vento, o più che fiera / fugace punta da colpo mortale
! berni, 160: io che son più caduco, ch'una pesca, /
caduco, ch'una pesca, / più tenero di schiena assai ch'un gallo,
vengono meno. alberti, 223: più vale la virtù costante e ferma che
dispetto della morte, viver lo fa più chiaro assai che prima? bandello,
e vera? alfieri, i-209: più di dodici anni dopo, mentr'io sto
essa [donna] mi accendo quanto più vanno per legge di tempo scemando in lei
/ e le lubriche anella serpentine / del più caduco vermic- ciuol negletto. colletta,
d'insperato ben serena immago, / più ch'uom caduco, e quasi eterna idea
: tutte quelle vive luci, / vie più lucendo, cominciaron canti / da mia
se ne la piana terra, quanto più secura stare ti credevi, ne li nostri
la caduta e in tanto, con più lungamente riposare, ricogliere forze maggiori per
novembre. d'annunzio, iv-1-33: più sopra, su la sporgenza del caminetto
gli scivoloni sui ponti, le cadute più o meno gravi non si contano. moravia
: nella nuova via, quant'è più l'altezza a cui si tende, più
più l'altezza a cui si tende, più frequente è il pericolo della caduta.
caduta, / e quella ch'è più alta, ancor più tosto. ottimo,
e quella ch'è più alta, ancor più tosto. ottimo, i-422: ma
40-i-506: ben gli si doveva dieci volte più alta [la dignità]; acciocché
ant. tante mute tante cadute: il più delle volte i mutamenti non giovano.
per fare ipotesi e piani sul modo più conveniente di festeggiare la caduta (e preferibilmente
sotto la caduta dell'acqua, come più netta e purgata. g.
di dividere in due cadute la conca più grande; ciò che poi chiamossi conca
: usasi [la doccia] per lo più a metter sotto le gronde de'tetti
tutti altri cibi di che il fuoco più presto alimenti, caduti e rotti. galileo
pietro e la giovane, non avendo più presto rifugio, se n'entrarono in una
avanza. boccalini, i-65: deliberazione più onorata sarebbe stata abbracciar l'impresa.
conv., iv-xi-9: e dico che più volte a li malvagi che a li
ne l'ombre di se stessa / più nere e più profonde, / e 'l
ombre di se stessa / più nere e più profonde, / e 'l candor matutin
sustentasse il braccio allenato, e non più possente a sostenersi per lo gran battezzare
costretti... nel cupo delle più buie notti uscire in cerca di que'pochi
, ed egli casca per non rilevarsi più, gorgogliando sangue dalla bocca; nel
lagno / del caduto, là dove più tremenda / è la strage, e si
, festa, / qual sarà la più presta / a dargli e'fior del maggio
questa voce del gerundio, e per lo più s'accompagna col verbo andare ».
baretti, 1-376: eugenio non vede più quella tazza di caffè che gli è posta
, quand'anche fosse l'uomo il più grave, l'uomo il più plombeo della
il più grave, l'uomo il più plombeo della terra bisogna che per necessità
quinto; ma nell'europa non è più d'un secolo da che vi è nota
secolo da che vi è nota. la più antica memoria che sen abbia è del
monitore napolitano, da cui spira il più puro ed il più ardente amor di patria
cui spira il più puro ed il più ardente amor di patria. questo foglio
. ungaretti, i-29: non sapeva più / vivere / nella tenda dei suoi /
pavese, 7-23: « non hai più voglia di suonare? » disse linda
delle dalie la farfalla non c'era più. -figur. cesarotti,
. foscolo, v-182: lo vidi più ore della notte a un caffè, scrivendo
dossi, 684: casa caprara non era più casa; era un caffè, un
. alvaro, 9-143: rastelli non è più difficile di tanti altri artisti; è
difficile di tanti altri artisti; è però più pittoresco e spontaneo. era un comico
spregiativa. bartolini, 15-373: più tentavo di placare la sua ira,
certo punto il cucchiaio non arrivò più a raccogliere altro ed allora io tentai di
alvaro, 9-71: tutto qui gli appariva più gentile che al collegio, c'
altro metallo, e anche di terra, più alto che largo, cilindrico, o
uso degli avventori, i quali erano la più parte spie e sbirri e sorci di
che si radunano nel mio caffè hanno più lena presentemente per ricominciare un nuovo anno
i [venti] settentrionali restano per lo più in numero caffo; la quale osservazione
schernire... non ha vertù nulla più in caffo che in pari. c
guardo, / non vidi mai il più bel combattitore, / ma tu sei 'l
importanza. varchi, 18-2-321: è più malagevole l'indovinare quando si giuoca alle
fatto ribaldo, / che il bugiardo più in caffo non si mette. =
ribalta parigina, ci sarà un po'più gusto e ironia. in america, un
e ironia. in america, un po'più cafonaggine. ma, più o meno
un po'più cafonaggine. ma, più o meno, è l'identica zuppa.
così, un fondo sociale e psicologico tanto più caotico e desolato. bartolini, 15-150
/ che un vecchio pino talvolta, è più corto. gioberti, ii-286: appartiene
procurare (ed è venuto sempre più a indicare l'origine di eventi
p. verri, i-144: più la coltura dell'ingegno s'avanza e
la coltura dell'ingegno s'avanza e più ci accostiamo a quella vera e dolce urbanità
: ferono dunque comparire... una più che impudente zambracca, la quale con
. boccalini, iii-16: i più intendenti capitani del mestier della guerra si
torricelli, 152: quando mai si troveranno più opportune le congiunture per generare il vento
., perché il giuocare è un concetto più comprensivo e non si riferisce a un
. guittone, ii-281: nescienza o più scienza carnale / e secular, di mal
gianni, ii-483: tanto io sofferto più ch'i'non dovea: / che
/ tu'conve- nente -e noi vo'più diffendere, / ché s'i'potesse io
udire, la dicerò, quanto potrò più brievemente. idem, conv.,
ov'io peccai, / a metter più li miei sospiri in fuga. idem,
travaglierò di ritrarre e di ritrovare di più antichi e diversi libri, e croniche
il ponte e lor non si vedran più mai, / e meco perirà cotanta gente
di offendere: donde conviene che sia più amato. bembo, 1-92: e'adunque
; ora nessuno / abbia a cor più di me la cura mia. idem,
il giardino de la moglie e lo inaffiasse più che egli non averia voluto. firenzuola
il che fu cagione ch'andrea mai più non volle toccar colori, sdegnatosi che un
, sdegnatosi che un fanciullo ne sapesse più di lui. guarini, 52: già
? vallisneri, iii-8: su'monti più alti e più alpestri de'nostri apennini
, iii-8: su'monti più alti e più alpestri de'nostri apennini...
del concetto ch'egli indovina, suole il più delle volte esser anzi cagione di noia
vita mia per cagione sì piccola una più dolorosa impressione. tanto affrettarmi, tanto
stanga all'uscio, di non aprire più per nessuna cagione, e, se
punge / sì che, sedendo, più che mai son lunge / da trovar pace
né da cagion disdire / che non trovassi più di te possente: / ciò fu
: [castruccio] per non incorrere più ne'pericoli era incorso prima, sotto varii
[a fiesole] i migliori venti e più sani che in altra parte. albertano
guarnite di corno di capra, possea con più securtà tirarlo, che non faceva io
per cagione dell'aria, come dimostreremo più avanti. algarotti, 1-171: e la
e. cecchi, 6-150: il più giovine e più piccolo vagabondo e disperato che
, 6-150: il più giovine e più piccolo vagabondo e disperato che io abbia
quanto per la continuità e universalità delle più tranquille, minute, comuni abitudini e
illanguidire momentaneamente il commercio in una o più nazioni; ma il commercio universale è
della persona, infino a tanto che più forte fosse, comandò che ella fosse
, 1-17 (i-206): ella il più delle volte si giaceva sopra il lettuccio
salute, si metteva a letto per non più alzarsi. montale, 3-117: non
non tanto ricco da poter fruire al più presto dei vantaggi della sua nascita,
però che provenga dal sentirmi quest'anno più accasciato del mio solito e più cagionoso
quest'anno più accasciato del mio solito e più cagionoso. g. del papa,
: da quel giorno in poi continuò più di cinque mesi a lavarsi ogni mattina prima
e a don cannone, parendogli di più bestiale aspetto che gli archi e gli
, 20-105: costui potrebbe avere avuto più ventura che senno: e'caglia molto
non in quel modo che e'conoscono essergli più utile, ma più grato; e
e'conoscono essergli più utile, ma più grato; e se pur talora cercano persuadergli
il frate, « tu hai bisogno più d'imparare questa virtù del tacere che
danari; / qui caglia anche l'ardor più furibondo. guerrazzi, ii-169: il
flemma, ed una gran porzione di più degli altri tre princìpi. viani, 14-200
idrolizza la caseina del latte in sostanze più semplici (paracaseine), facilmente precipitabili
seco / tigrino il mio levriero / più favorito e caro, / figlio di cagna
dalla furia delle donne cagne scatenate, più che dalla moltitudine degli armati che innumerevole
, valeva. era più bella d'irene, aveva gli occhi come
, 3-2-154: per la germania stanno più avvertiti, / com'io vidi, a
silone, 5-16: i giovanotti inveivano sempre più contro di lui e sarebbero passati facilmente
le stalle. / solamente i cagnacci più forti dan morsi alla corda / e qualcuno
li spruzza e ubriaca di un sangue più rosso del fuoco, / e poi ballano
/ e peggio fanno a gli amici più cari aretino, 8-294: ci tassano del
perché vi è nel ballo, e più in grande, con un'incendio,
galvani... i curiosi solitari seguirono più lenti, più cauti, e videro
i curiosi solitari seguirono più lenti, più cauti, e videro presto alquante facce seccate
dar le torcie per la benedizione; più tardi per posterie a bere e a
del paese! pavese, 5-64: più avanti nella notte una grossa cagnara mi svegliò
; / e lo mandò ne le più oscure cave, / dov'è un martir
dov'è un martir d'ogni martir più grave. = variante dialettale di
8-4 (255): ella aveva il più brutto viso ed il più contrafatto che
aveva il più brutto viso ed il più contrafatto che si vedesse mai...
di farinata... ma ben più che il fuoco / dell'eterno la cruccia
visi, benché acconci a mestizia, più veramente cagneschi. marino, i-47:
due piedi, voltò indietro il viso più torvo e più cagnesco che avesse fatto
, voltò indietro il viso più torvo e più cagnesco che avesse fatto a'suoi giorni
per non esserne sorpreso, comprima le più leggiere commozioni di cruccio, che ci
montato che fu, essendo lui canbiato più che il dovere nel viso, fu causa
correvano brutti tempi, e la polizia stava più cagnesca del solito sopra gli studenti per
i mereiai allibiti affatto e per di più divorati da una rabbia impotente lo guardavano
e l'albana brillò nei bicchieri a calice più bella dell'oro e più fluida di
a calice più bella dell'oro e più fluida di una matassa di luce.
si erano dato convegno di nuoto nella più acidula e grata delle salse.
posa... tornate dunque quanto più tosto potete, che ce ne andarem
sia, che a me porge ora assai più molestia che non farebbe cerbero con
miracolo il mio braccio sinistro non sia più lungo del suo fratello un pochino.
a tutte l'ore per vezzo, più che non fate ora, a voi dame
i segmenti distali dell'arto e, più trequentemente, l'asse digitale sono inclinati
galantaria, la fa abbaiare contra il più mal vestito, la fa latrare al
tale e quale! il mio ragazzo avrebbe più giudizio di voi, guardate! »
moneti, 34: né fan vedersi più gli uomini sciocchi, / ma furbi
a ogni servizio, anche, ai più vili. l. morelli,
, 3-196: ma francesco domenico ascoltando più le viscere di livornese che la testa d'
, accecato dalla disperazione di non poterla più rintracciare, m'ero rivolto a quella genia
, e non troverai ombra / degna più d'esser fitta in gelatina. buti
per le funi delle navi, e che più ceda all'impeto del mare, perciocché
di una nave) situato nelle parti più basse (e usato come magazzino
50: fate che il gioco voi più non alletti, / di scarica barili
) e rispetto a queste molto più grosso, di colore rosso-bruno,
poi queste persone, / fan col gracchiar più roco mormorio / che se fosse 'n
« calabrone », che vi sta più sonoramente, vi si potesse salvare.
di figura simile alla mosca, ma assai più grande e di colore negassimo, ed
del giorno / la notte, nera più d'un calabrone. 4
/ cotal in vostra corte: / malato più ch'altro omo è mia ventura.
advenire non volemo di quello luogo più provigionati. carletti, 251: subito quelli
riparare la falla, e con più sarà presto, meglio; benché non è
ne'giardini, e in quelli che più abbondano de fiori, alcune farfalle con l'
far ricordanza, / néd esser ricco più che min di ciaio. marco polo volgar
tra mano una materia asciutta / assai più che ventavolo e rovaio. bruno,
con due calamari sotto gli occhi e più sbattuta che mai, le diceva:
per condurlo prigione: ma egli, che più era bravo di mano che valente d'
larghe cinture incrostate di borchie e piastre più o men preziose a proporzione del grado
concrezioni e stalattiti (ed è il più diffuso minerale di zinco).
serie di tutte quante le terre, più o meno semplici, colorate o non colorate
e della gaggìa, ma levar grido più acuto quelli dell'essenze d'artemisia,
. d. bartoli, 34-332: maravigliosa più di cento altre che ne ha,
, in questa stessa età di menti più scorte e benanco erudite dalle filosofie,
appiccate per ciondoli altoriolo, che faceano più romore che non fanno i campanacci
piccola calamita questo polo australe, e più valoroso dell'altro, diventa più debile
, e più valoroso dell'altro, diventa più debile qualunque volta e'deva sostenere il
genti di questo secolo nostro, c'ha più istoria in cento anni che non ebbe
il mondo in quattro mila; e più libri si fecero in questi cento che
punto del polo una corsa tanto vemente più del bisogno di giungervi, che trascorre
sempre meno, perché l'impeto sempre più allenta; finché alla fine si ferma
bussola nautica colla calamita sia da attribuire più tosto ad un giovanni da amalfi, che
.. tu lascierai opere che ti daranno più onore che la pecunia, perch'essa
aprir degli occhi tuoi, / duri più la mia vita / fatti son calamita /
/ ch'a voi sol la terrà più sempre unita. boccalini, iii-16:
escoltatore che parlatore e perciò calamita dei più formidabili attaccabottoni che fossero sulla piazza.
. piovano arlotto, 12: più e più volte ho mostrato la calamità in
arlotto, 12: più e più volte ho mostrato la calamità in che io
apparirà difficile a giudicare chi sia stato più, o scellerato et empio il tiranno,
così gravi calamità, essendo allora massime più certo il pericolo nello starsi, che nel
umane agli dèi, come si ha dagli più antichi fenici, appo i quali,
amare gli sventurati! ah, tanto più le apprezzo, dacché, negli anni
/ quando l'ebbe avuto, / non più in là di un mese,
: ed ecco, a chiamarlo, la più calda e calamitante delle voci.
gli veniva da qualcosa di molto più lontano e vasto che non il
riforma agraria sono di gran lunga i più importanti avvenimenti della zona. è perciò
1-1: dopo molte gravi fortune, con più conoscimento della calamità del mondo che la
la possa del debole ingegno, come più certa fede per li tempi avvenire ne
composto ed indomito che ha lasciato luogo più tosto alla meraviglia che alla imitazione.
, iv-326: i tempi diventano sempre più calamitosi, e non è giusto che quella
, x-3-537: ne'calami palustri / più non geme siringa; ed in quel tronco
al tuo misero e lacrimevole stato son più conformi. leone ebreo, 114:
dell'ali, che son quelle che più dell'altre s'affaticano, di materia leggerissima
una muraglia informe di fichidindia; scorse più lungi in un seno verdiccio un armento
color di terra d'ombra; avendo di più nel collo, due dita sotto 'l
bruno punteggiato di nero, elitre poco più lunghe del torace, ornate di solchi
-eh uom dabbene, noi non siam più al tempo di calandrino; io mi
: la lodola di prato o calandrino è più gentile e minuta di tutte l'altre
fussi passati, / egli eron ben più là tesi i calappi. f. d'
assai cupa e distante, / feron più tardi uscir la secchia piena. marino
odio, / ogni giorno da zone più elevate / calano il filo a piombo.
ora nella mia commedia, non fanno più per me. giusti, i-229: quando
drappello venirmi, ed alla testa / più duchi avea: sopra lor corse; e
cura fatasone, / duo palmi e più tagliò di quel bastone. ariosto, 26-21
, / e giunto a'regni ove più l'aria è fredda, / dai vapor
argomento da sé limpido e chiaro / più del sol, quando canta la cicala
bandiera, / i marinai levano a dio più gravi / una preghiera. idem,
a venezia troverà ivi un altro, più che lui esser possa, forte; perciocché
ed è persona di lettere; però sarà più espediente per lui di calarsene a gli
: sendoci... danari anche / più dell'usato, che son sprone a
casaccio. ti basti che ora anco i più increduli cominciano a calare, e sentono
., 11-42: se c'è più d'un varco, / quel ne 'nsegnate
globo cala della terra) / chi va più oltre [dello stretto di giubilterra]
ritorna, affronta; / tali, e più inestricabili, conserte / son queste vie
sotto una poggiaia dirupata e sterposa, sempre più alta. luzi, i-229: non
numero degli uomini di guardia non bastava più a impedire che la notte si impadronisse
/ ma 10 prendo de altri segni più spavento, / ché il sol callando
, benché al chiar fonte, con più sete / d'udire ancor l'ornate sue
cali a basso, e però facendo più stretti circoli arriva alli tropici ed equinozi
arrivare, ché l'occhio, vedendolo più basso in obliquo, lo vede prima
fretta cala, / che porta il legno più velocemente. buonarroti il giovane, i-336
terzo meno a valuta, e assai più calarono. cenne da la chitarra, vi-11
si trova che la miniera predetta cali più di 40 o 45 per cento; il
medesima famosissima fronde, che ne'tempi più virtuosi fu avuta in tanto pregio,
qua t'accende brama / di cosa che più piace? apri la cassa, /
le entrate. nieri, 227: sempre più gli calava il da fare: di
, puta, dieci ora non faceva più neanche cinque. svevo, 3-783:
. g. villani, 4-14: altri più legnaggi v'avea di più piccolo affare
: altri più legnaggi v'avea di più piccolo affare che non se ne facea rinomea
* gli arrivava soltanto. si faceva sempre più forte, gli passava sopra, con
da un lato, è piegò in sul più debole, di maniera che il detto
sui ponti scoperti delle navi (detto più comunemente morsa). = voce dial
non da precipizi ma d'abissi, dissi più volte l'orazione di san giuliano,
, sonante di fremito: messaggero della più vasta vita. idem, iv-2-1176: egli
entro il quale le donne de'tempi più antichi tenevano la lana. era sacro
trovi la stoffa da cui doveva sorgere più tardi il dramma spagnuolo. sbarbaro,
6-9: a cui porge la man, più non fa pressa; / e così
in modo arrandellollo, / ch'a più di sei levò il capo dal collo.
cavalca? / fa ei per ir più presto in sul sentiero? / -forse che
dalla calca. ariosto, 20-90: son più di mille a un tempo ad ogni
voi, che a posta ismarritovi ne la più folta calca, mi lascerete seco in
. tasso, 18-70: ove miran più la calca esposta, / fan con
, nell'aprirsi la strada patente nelle più folte calche de'concorrenti,..
in terra crepacci così vergognosi che mai più non possino risorgere, più tosto erano diavoli
che mai più non possino risorgere, più tosto erano diavoli che uomini. d
affluenza della calca che, non potendo più passar oltra, furon astretti quei che portavan
lo scalpiccio de'piedi è il rumore più alto. nievo, 544: era
una gran calca, quelle che hanno più gravità e più forza movendosi si levano
calca, quelle che hanno più gravità e più forza movendosi si levano in capo,
capo, e mandano in su l'altre più lievi. d. bartoli, 34-77
compongono l'opinione completa, dal colore più saliente alla gradazione più sfumata. -rompere
, dal colore più saliente alla gradazione più sfumata. -rompere, fendere la calca
calca, / che tuttavolta si facea più stretta; / pur sempre innanzi a suo
affaticarsi molto in questo, e tanto più il dare poi fuori al pubblico i parti
calcagnino alto un palmo, e non più largo nella pianta di quel che si
calcagna). parte posteriore del piede, più stretta e tondeggiante, su cui poggia
che giunse al calcagno / quanto potè più basso, all'unghia morta, / non
ora sul calcagno ed ora sulla parte più molle della pianta del piede, e così
, inorriditi; e renzo non vide più che schiene di nemici, e calcagni che
sì poco degli impulsi, che per lo più mi fanno risolvere, come con questa
principe gli cammina dietro ai calcagni, più che a vincere il nemico, deve attendere
ebreo, 302: maladice il serpente più che ogn'altro animale, e il fa
e urlarono, e ci lasciarono la via più impe dita che mai.
volea piantarci un bravazzon tedesco, / ma più volte scappare in alemagna / lo vidi
secol diveniva miscredente, / e sempre più volgeva le calcagna. / così il disordin
o buca rotonda nelle piccole matrici, più fonda, e talora augnata nelle più
più fonda, e talora augnata nelle più grosse, ed è in quella faccia della
un marte armato, e alto poco più di cinque braccia, con l'elmo in
l'altro il calcagnuolo, servono solamente più per levare i tramezzi. carena, 1-231
parte del piede del pipistrello detta più comunemente calcare (v. calcare3).
azzurro cupo, che forma per lo più piccoli agglomerati stalattitici. = voce
operare in voi nel considerarle che fate, più che sollevarvi la mente ad un atto
: passeggiava dimenando le sue membroline co'più bei passini che mai vedeste, e
e cheggioti, per quel che tu più brami, / se mai calchi la terra
la montagna calca, / onde molto più corto era il viaggio. b. davanzali
paese e sanno le vie, per lo più tortuose ed oscure, che calcano gl'
lo sai tu che questo messere fu il più copioso, il più corretto, il
messere fu il più copioso, il più corretto, il più elegante, il più
copioso, il più corretto, il più elegante, il più dotto, il
più corretto, il più elegante, il più dotto, il più maraviglioso scrittore che
elegante, il più dotto, il più maraviglioso scrittore che mai calcasse terra da qui
. grandi, 5-54: ma il più comune ed ordinario uso delle viti è per
cui grappoli il sol parte dissecca / nel più aereo ed aprico, e parte altrove
giù nel suo inferno... nel più profondo deltinfemo. brancati, 4-230:
, 199: il piede del tiranno più non calca ima vittima; -non calca
ristrignerli non si tranquillerebbe; anzi furierebbe più la tempesta. cesarotti, i-191:
scrive, o al bisogno di calcar con più forza sopra un articolo contrastato più tenacemente
con più forza sopra un articolo contrastato più tenacemente dal pregiudizio. pananti, i-288
calca fortemente, / e lo scolpisce più distintamente. foscolo, xv-348: no
uno i forellini rimasti sulla calcina. più spesso calcava bravamente con una punta il
, sui / palchi eretto ove morte è più vicina; / strofa su strofa io
, ma che può assumere le colorazioni più diverse per la presenza di quantità più
più diverse per la presenza di quantità più o meno rilevanti di altri componenti (
e calcari, coperte d'uno strato più o meno profondo di calce carbonatica, commista
loro convalle, e perciò si formano più facilmente in palude. pirandello, 7-97:
in cima, di calcare siliceo e, più giù, il briscale degli affioramenti lo
a vedere; gl'ingegneri minerarii avevano più volte confermato la voce. e. cecchi
di crostacei pietrificati. ha le forme più svariate, indescrivibili, elaborate da millenni
effervescenza coll'acqua forte... quanto più dure sono le pietre calcarie, migliore
, 1-450: il calleio è la cima più alta delle colline che fanno corona alla
colline che fanno corona alla città. poco più alto di cinquecento metri, le sue
ma dalla metà in poi non vi è più vegetazione ordinata, la natura calcarea del
(i-220): non è lion ferito più cruccioso, / né la serpe calcata
occhi anche d'estate, si presentava più, sull'imbrunire, per verificare se l'
la spagna, ix-906: non estiam più; ma tra la gente fella / mettemi
la gente fella / mettemi tosto dov'è più calcata. andrea di barberino, 21
ad una terra, che va guardando il più forte de muri, il più cupo
il più forte de muri, il più cupo et il più largo de fossi,
muri, il più cupo et il più largo de fossi, e dove i merli
11-26: e van questi portando a i più gagliardi / calce e zolfo e bitume
s'avanza e poggia, / e vie più cresce essacerbata l'ira, / sì
e odio, / ogni giorno da zone più elevate / calano il filo a piombo
. calce2, sm. parte più bassa, base. marcellino,
i... i che dal calce più basso alla lor cima / un convento
ho del tutto diliberato de non volerli più col calce de la penna offendere, io
il termine della corsa, poiché nei più antichi tempi la meta della lizza era segnata
garzoni, 1-840: sarebbono però molto più stimati i calzolari, s'avessero cognizione
redi, 16-iii-67: son di color più sudicio, e simile alla calcidonia oscura.
primi posti fra le piante ornamentali. le più ricercate sono la 4 calceolaria di foglie
calceolaria corymbosa), di cui si conoscono più varietà notevoli per la forma bizzarra dei
: una materia che serve per lo più per murar condotti d'acque; ed
'. materia che serve per lo più per murare condotti d'acqua, e
lacere, è difficile trovare una prosa più tenace, più logica, meglio organizzata di
difficile trovare una prosa più tenace, più logica, meglio organizzata di un
di panno; mettono in uno guanto più panno che in uno cappuccio.
buonarroti il giovane, 9-562: la più sicura è strada / cavar loro i
i calcetti, ché assolutamente voi sentirete più di quello che voi non volete.
come guanti, aperti fra li dua dita più grossi de'piedi, quali usano portare
incrostare di sali di calcio. - più comun. con la parti- cella pronominale
rato tra piccoli colli / più forte assai che la calcina pietra.
sono per terra, perché non c'è più calcina che colleghi insieme queste pietre.
l'acqua tutte si disfanno, perché più presto queste si serrano e fanno presa.
una pietra cotta in fornace (per lo più d'alberese, benché si faccia anche
: la materia delle sculture è la più rozza: frantumi di sasso commessi con la
calcina. e l'arte è la più squallida e sommaria. ma l'effetto d'
credo che nell'antico messico sia stato più espresso. montale, 1-132: la foce
, quella che è mescolata con troppa più rena del convenevole. calcina grassa,
di calcinaccio, come le signore della più fina nobiltà. durammo giorni e notti
larga due e mezzo, e lunga più che altrettanto, la qual serve per
monti: e queste fanno la calcina più perfetta e grassa. = deriv
veduto avvenire al cristallo di rocca, più di quel che si faccia al porfido
viva; ma si usurpa in senso più generale intendendosi del sottoporre al fuoco una
: un'antica donna che non sa più stagioni, che si è calcinata come un
1-45: fannosi [le coppelle] di più sorti di ceneri,...
, disposti, secchi, e con più ascosi enigmi che trovar si possono.
sigillati ermeticamente, si truovano qualche cosa più pesanti, di quel ch'erano prima
come ossami calcinati. alvaro, 9-13: più in là, l'arco del mare
. [la terra] non è mai più stata, né sarà insino a che
romagna e marche, con cui sono più specialmente note le telline: molluschi a conchiglia
s'insegna con continua sollecitudine di mandarmi più giù che la più infima parte della
sollecitudine di mandarmi più giù che la più infima parte della sua rota, se far
pulita terra, alle cime de'monti, più che da costa o calcio loro,
prime / quattro man- nelle, le più grosse e bionde. / posero il calcio
estrema parte superiore della cassa, la più ingrossata di tutte, compressa, di
, / radoppia pugni e calci con più lena; / qua sua possanza e
la caduta e in tanto, con più lungamente riposare, ricogliere forze maggiori per
gli uomini che lo guidavano, poterono più aprire. pananti, i-44: e pugni
com'era fessa, quasi non fosse più di nessuno. e. cecchi, 6-83
distribuirle in giro... i più grandi stringevano la moneta nel pugno come se
pugno come se dovessero restituirla. i più piccoli si buttavano su una moneta caduta
da offendere, dico, quando non ha più risposta, né argumento, salta ne'
pietro, stando sopra la quercia quanto più doloroso esser potea, vide in sul
aiuta come amico, / baiardo allor più le redine scuote / ed or col capo
fantasia qualche moto proprio o quando io più del solito la speronava, metteva un
, e non ha pensiero di volere ma'più tornare al siqondo dolore di mai più
più tornare al siqondo dolore di mai più avere a piagnare marito. giusti ^
le vostre cure, viene un altro più bestia e più impostore di voi,
cure, viene un altro più bestia e più impostore di voi, e vi toglie
, ma a persona la quale non è più in grado di offendere o di farsi
ché soldati non ce ne sarebbero stati più, e invece tutti sarebbero andati alla guerra
!... peccato che non sia più quella di prima! ora che avreste
tirava i calci, a ridere co'più intrinseci di casa; e quando sopraggiungeva
un altro viso e, quel ch'è più, a spremere qualche lagrimetta fra i
, / or che le palle balzan più che mai. a. f. doni
il composto ottenuto, una polvere bianca più o meno fine, si usa per
avversaria. pasolini, 3-213: quattro più piccoletti giocavano al calcio balilla, e
« minerali in se stessi » aveva riempito più d'un armadio di casa, e
... che io ho dovuto annoverare più fra i nemici della ragione e della
calcitra e contende, / che vie più del guinzaglio e del capestro / può l'
tanto ti basti; e l'aspirar più suso / superbir fòra, e calcitrar co
alpestri e felle / nel maneggio si fa più rigoroso. 3. tr
di servo mal costumato, quanto è nutrito più dili- catamente, tanto divenga più calcitroso
nutrito più dili- catamente, tanto divenga più calcitroso al padrone. = voce dotta
tratteggiando o di acquerello, secondo che più gli era a grado di fare; e
... è riputato da loro più tolerabile, che esercitarsi in un'arte o
: 'calcole ', due o più regoli (cioè quanti sono i licci)
e tessila con prestezza. -menerò le calcole più affretta che posso. 2
o tórre del menare le càlcole il più o il meno. g. c.
croce, 228: io non vedo la più bella capra che te, io,
russo, i-361: quante forze calcolanti di più non si troverebbero allora rivolte alla verità
fortuna è una virtù, anzi una delle più grandi virtù dell'uomo; è gioia
trovò che in inghilterra aveva crediti per più di quindici migliaia di ducati; onde
deliberò passar quindi e veder di ricuperar più che gli fosse possibile. aretino, 2-99
ch'io credetti di non avere mai più a capire in paese abitato, trovandone
, l'autore prova quanto l'agricoltura più d'ogn'altra cosa accresca i comodi
, cioè, mediante un numero de'più capaci fra essi, e che fanno rispetto
una volta sola in cinquecento mila e più; a esaurire le quali combinazioni si
) aveva appreso da sè a calcolare, più che altro a memoria. c.
cose della religione, la regola sarebbe ben più falsa, perché le leggi essenziali della
nostre scritture doppie involgono quasi tutte le più minute transazioni del paese... indicano
uguaglia una sensazione breve e forte con una più mansueta e prolungata, l'uomo le
nei miei molti anni d'avvocatura, più volte ebbi a che fare con persone
ancora da una crisi nervosa o morale, più vergognosi qualche volta nel confessare una colpa
vilipesa, onorata, preggiata, più verisimile che la contraria, e
che la contraria, e certissimamente più comoda ed ispedita per la teorica
. boccardo, 1-169: il più insigne perfezionatore delle macchine calcolatrici è l'
de'tempi corsi del mondo, oggi dagli più severi critici ricevuta per vera, secondo
, ci vogliono 540 lire, poco più poco meno, per ogni moggio di
di nulla si curano, se nei calcoli più triviali di terra e pietre fallano per
esperimento e al calcolo, non è certamente più la natura dei miracoli e prodigi,
è riconoscere che... l'effetto più importante dell'azioni umane, riguardo ai
calcolo degli effetti, prescinde appunto dal più importante. leopardi, 1-277: l'
ogni calcolo di locale economia e coi più gravi interessi delle popolazioni e viventi e
molte famiglie patrizie dissestate avevano già fatto più di un calcolo, e che restava così
funebre sulla riva del fiume, appariva più che altro un calcolo della paura, d'
ne possono derivare) dell'azione che più vigorosamente può contribuire alla felicità individuale e
crusca]: le acque minerali sono il più certo rimedio de'calcoli nati nelle reni
un calcoletto grosso e due altri de'più piccoli. = » voce dotta,
dal loro cartoncino e si imprimono dove più piace; delizia un tempo degli scolaretti,
dei libri. manzini, 7-24: diventa più alto; nero e piatto come una
piatto come una calcomania; non è più un ragazzo: somiglia al gentiluomo d'
con lucentezza metallica (ed è il più diffuso minerale di rame).
giugne / noi non abbiamo a scardassar più lana. = deriv. da
dei sali che causano vari disturbi, più o meno gravi a seconda della parte
caterina de'ricci, 404: son stata più di quindici giorni malata di ima calda
per l'amor di dio non mi dia più calda di quella ch'io ho da
la gente è satolla ha 11 cuore più tenero. * = deriv.
in una gran caldaia / il più schifo belletto, che a la prima /
talino qualunque a pulirla, e prendo il più sveglio dei figli dell'adele, che
di ferro, se la bevono quotidianamente più per modo di medicina che per gusto
v.]: la caldaina è più piccola della caldaiétta. -caldaiòla.
1-2-78: nell'istesso giorno fatte spicciolare più di cinque bigoncie d'uve tutte nere,
. grosso recipiente metallico (per lo più di rame), per far bollire
, / di sughi d'uva non più visti in corte. d. bartoli,
fate che bolla e ondeggi quanto il più può farsi disperatamente un caldaio pien d'
pien d'acqua; e mentre egli è più che mai in furore, ponete in
un vaso di vetro, dentrovi quella più o meno acqua che vi sarà in piacere
aggiunte alla farina per rendere il pane più pesante e durevole. -figur
consiglio è stato costretto a versarne i più bisognosi nel caldaio del fraticello, onde
ghibellini capitani elesse, / perché fosser più fidi e più costanti. / musa,
elesse, / perché fosser più fidi e più costanti. / musa, tu che
bella, / de''l core aver più caldamente acciso. g. villani, 6-76
adrieto e mancherebbe anche poi in quelli più importanti o volendolo esercitare si farebbe troppo
sole stava per tramontare. non era più il sole della montagna nell'aria trasparente
pestar che si faccia si affonda sempre più. 6. compartimento delle risaie
, 96: il dì dell'ira che più volte il gallo / annunciò agli spergiuri
segneri, iii-3-143: si mise in pericolo più evidente, sedendo tra la ciurma di
vaso a basse sponde, per lo più di rame e di ferro, con due
che l'uomo abbia il migliore e più bello [mastice], secondo il modo
. fogazzaro, 7-330: gl'intransigenti più fanatici, contrarii al cardinale segretario di