, ii-246: l'uomo magnanimo è il più grande uomo che sia e 'l più
più grande uomo che sia e 'l più innorato, e non si muove per piccola
l'oriuolo si stempera e non suona più, o, se pure suona,
23-231: avrei..., per più fattibile che in infiniti getti [dei
torbida procella / de'cavernosi monti esce più tarda. lippi, 3-34: eran mezzi
, 472: io conosceva in pratica poco più di me saperne il tulliano, innordinato
quello che, per essere misto di più moti, è irregulare, inordinato,
4-2-335: un muscolo non potrebbe tirar più per questo verso che per quello,
queste senzazioni illusorie... diventavano più gravi; palesavano nella divota la crescente
, in quelle stradelle strette e ritorte, più tosto immondezza e oscurità grandissima doveva cagionare
animo del peccante, sì che il più disordinato più pecca. savonarola, 7-ii-27
peccante, sì che il più disordinato più pecca. savonarola, 7-ii-27: quando
sesso bello è la venere. gli uomini più austeri bisogna che ne risentan subito il
di mistero. gentile, 3-71: più cresce il sapere, più s'estende la
, 3-71: più cresce il sapere, più s'estende la sfera d'azione d'
balbo, 1- 100: i più zelanti... risalivano dagli uomini selvaggi
alla scimmia; e taluni agli animali più informi, e dall'organizzazione animale alla
già infredda e s'inorgoglia / ragion più sempre, sospendete, o vati, /
. 2. figur. divampare più veemente, accrescersi di intensità (una
seppellirei la mia casa, i miei più cari e me stesso, per non
che credi el tuo figliuolo ami più ranima tua che tu stessi! altissimo,
materie che si pigliano a trattare per lo più sono, le quali, inomate di
.]: la bellezza inornata può parere più amabile; disadorna non conviene che vada
non odioso a quelle arpie che son più ghiotte della penna che della carne.
, gradito. -anche: far apparire più importante, più ragguardevole; nobilitare.
-anche: far apparire più importante, più ragguardevole; nobilitare. aretino,
già udito e a chi non vorrebbe più udirlo si chiama innamorato dell'arte sua
. cammelli, 168: tu lustri più che non fa l'or filato, /
'l sol d'aprile, / e più che un perno in cima a un campanile
una persona: e ha per lo più una connotazione iron. o spreg.)
una situazione, che rende attendibile o più gradevole un fatto o un discorso spiacevole
riverir il saggio a capo chino, tanto più quando sia giusto a pieno e non
inorribilito, agg. ant. rappresentato più orribile, reso più orrido di
. rappresentato più orribile, reso più orrido di quanto non sia in
fioretti, 2-3-375: fatto inorribilito mirabilmente più di senso, che illaidito di parole.
viii-204: un altro [autore] più recente, ch'io non m'attento di
iii-25-352: l'italia oggi non inorridisce più ai 'cenci ', non li legge
g. bentivoglio, 4-1431: inorriditasi anche più del solito la stagione, risolvè maurizio
figur. conferire maggiore tragicità, rendere più spaventoso, più terrificante. b.
maggiore tragicità, rendere più spaventoso, più terrificante. b. fioretti, 2-3-132
l'azione tragica. 7. rendere più aspro, più secco, più rigoroso
. 7. rendere più aspro, più secco, più rigoroso (lo stile
. rendere più aspro, più secco, più rigoroso (lo stile, un'espressione
9-267: timida, come quella che più volte / udito avea che 'ntorno
come un tale spettacolo poteva divenire più doloroso e più sconcio. carducci
spettacolo poteva divenire più doloroso e più sconcio. carducci, ii-2-235:
e per retta, credenza espressa e più o meno formata. 4 inortodossia '
dalla fame, dalla morte e molto più dalla inospitalità e dal disprezzo, unica ricompensa
ampie e vaporose fronti / de i più inospiti sassi e più elevati / il nero
fronti / de i più inospiti sassi e più elevati / il nero fumo..
aranno? alfieri, 1-295: nella più cruda inospita contrada / dritto fu mai ch'
cattaneo, v-2-321: anche nelle selve più inospiti deve nascere un certo ricambio d'
s'altro di periglio o di spavento / più grave e formidabile or si stima,
inossate usanze della caserma, non ho più potuto rifarmi a'mestieri del giorno d'oggi
è quella quando s'usano alcune parole o più sordide o più dolci o più gravi
usano alcune parole o più sordide o più dolci o più gravi che il soggetto della
o più sordide o più dolci o più gravi che il soggetto della sentenza non
è vicinissima a casa delac ma molto più inosservata. 2. figur.
e il derogarvi è sì facile che nulla più. alfieri, 1-717: intere
. maffei, 5-1-12: è bensì tanto più verisimile che tal sito inosservato da costoro
15 (273): non si curan più d'altro che di perdersi nella folla
servo, non re, tra'suoi più cari, / strani popoli affieni, e
5-442: il vermiglio... innostrò più vivamente al risalto del cuore la di
10-75: ora sì che silvera indiavolata / più d'un'empia cerasta si dimostra,
grossi, ii-75: vedea di scudi a più color dipinti / che vagamente indora il
grazia, illeggiadrire, abbellire, rendere più elegante, più raffinato. molza,
, abbellire, rendere più elegante, più raffinato. molza, 1-288: dietro
. 7. intr. per lo più con la particella pronom. assumere un
11-102: allor [la rosa] più olezza e s'innostra, quando non troppo
varchi, 22-66: con quel cerchio u'più chiara si mostra / la notte,
libertade / l'ingegno, cui via più che artiglio o rostro / strigne l'amor
gruppo, ecc., in un più ampio contesto o struttura organizzativa (nel
evento, opera o personalità in un più ampio contesto storico-politico, culturale, ecc
. collocare, inserire in un contesto più ampio (un'opera, un evento,
: inquadrare le conoscenze in un disegno più vasto. " gramsci, 7-185:
parliamo dell'antica, ed ancora forse più autorevole, « american federation of labor »
9. figur. inserirsi in un contesto più vasto, integrarsi in un'ambito culturale
della mia felicità solitaria, non sei più altro che polvere? polvere ardente e tenue
e criminale, e questi hanno autorità più limitata; sicché in alcuni delitti non
ma denno rimettere il reo al kan più vicino. panzini, iv-356: 'kan'
resulta in buona parte da olivina, più o meno serpentini zzata. = deriv
diverse piante, e perciò vi è della più resinosa e lucida, e della più
più resinosa e lucida, e della più opaca, e come terrosa. =
idem, 5-200: e di che più si vanta / il comunelli? ecco ch'
cattivo gusto portato al massimo grado, più o meno intenzionalmente, in determinate forme
. tecnica grafica che consiste nel piegare più volte su se stesso un foglio di
nome dello staffile russo, fatto di più nervi di bue stretta- mente intrecciati e
. stor. villaggio. -per lo più con riferimento all'ordinamento amministrativo attico:
unione sovietica, circoscrizione economicamente autonoma, più estesa e dotata di maggiore indipendenza di
tedesco e il 'cran 'francese (più comunemente 'raifort '). nomi
triplo a seconda che vi sia contenuto più o meno alcool o zucchero o sia
meno alcool o zucchero o sia stato più o meno aromatizzato con l'essenza.
muta in i: placeo piaccio, plus più. si duplica: hanniballe, per
, pare che... abbiano più tosto del rimesso che altro. /.
nel profferire la '1 ', più su s'alza la lingua, e tocca
nello spagnuolo 'autro ', per più comodità venne a dirsi: e 'vegghiare
xl); seguito da una o più x serviva ad indicare le decine successive:
xl. 3. seguita per lo più dal punto fermo, serve per abbreviazione
, 2-370: la moneta di conto più usitata dal 1823 al 1859 era la
: v. di1; colla (ma più comune con la): v.
v. su; traila (ma più comune tra la): v. tra
v. tra; frolla (ma più comune fra la): v. fra
dolce cominciamento: / conto per la più fina, / che sia, al mio
96: serveria a piacimento / la più fina d'amare / ond'io so ricco
la via d'andare a roma la più pressa è la più diritta. dante,
a roma la più pressa è la più diritta. dante, purg., 3-49
3-49: tra lerice e turbia la più diserta, / la più rotta ruina è
e turbia la più diserta, / la più rotta ruina è una scala, /
firenzuola, 122: ell'era la più bella ballerina che fusse in quei contorni.
. tasso, 11-69: la via più vicina e più spedita / a la cura
, 11-69: la via più vicina e più spedita / a la cura di lui
: affinché segua ciò in forma la più copiosa che possibil sia. mazzini,
,... per la via più rapida, quanto sai di loro. pascoli
le due bimbe per mano: / la più piccina a lui toccò la mazza.
, 28-150: veggo tutte le ninfe le più belle. segneri, ii-197: questa
: questa è l'arte di guadagnare la più facile e insieme la più sicura.
guadagnare la più facile e insieme la più sicura. bettinelli, xv-5: vi conosco
: vi conosco per la persona la più discreta. 3. una di
., 2-55: lucean li occhi suoi più che la stella. boccaccio, dee
signore, non è possibile. la più onesta giovane non praticai di rosaura.
fui; e certo / la fiera moglie più ch'altro mi nuoce. boccaccio,
lasceremo non era, e qual era neppur più lo ricordo. 6. seguito da
quale sarebbe di compiacerli 'etiam * più là che si potessi. tasso, 11-ii-243
che si potessi. tasso, 11-ii-243: più si desidera la fortezza con la felicità
destò il timore ne gli animi de'più intrepidi. foscolo, gr., iii-91
dimane per tempo, per non dimorare più lungamente ne'disagi,...
, la bellona, lì davanti, non più in quei pietosi velari, ma come
: / l'erano accanto con andar più lieve / bionda la rosa e bruna la
-premesso a un nome proprio, per lo più di personaggio celebre della letteratura e dell'
visto che alla politica non si poteva più pensare, e pareva che non ci fosse
/ tra l'italia e l'italia mai più! leopardi, 1-66: 0 tessaliche
ha lo 'ntelletto, / si svaria più quanto più pensa in ipsa, / così
'ntelletto, / si svaria più quanto più pensa in ipsa, / così svariava io
(volgata) della bibbia; in modo più definito, a datare dal vi secolo
rede, / raccomandò la donna sua più cara, / e comandò che l'
enclitica dopo un verbo (per 10 più altimperativo, all'infinito, al gerundio,
poliziano, 1-708: la non vuol esser più mia, / la non vuol la
? ». « la non c'è più; andate ». leopardi, 36-5
campagna, e ritorni sana e sempre più bella, come desidera e spera poi di
mi creda, non ho chimere oggimai più per la testa. carducci, ii-2-
ce l'avete ben fatta; ma mai più persona non la farà, e a
chi la vince! -aveva ripetuto più volte a sé stesso, e. cecchi
3-3-131: la terra sarebbe allora assai più perfetta di quello che l'è ora.
entrati in pietroburgo, la non ci parve più quale la ci pareva da lungi.
li mise nella mano che si trovò più vicina, e riprese la sua strada.
mi è stata molto gratissima per lo essere più tempo che no ne avevo nuova
: avveniva talvolta che qualcuno di noi più birba degli altri desse in quei momenti
reale o figurato e indica per lo più un punto dello spazio lontano sia
/ e decidere è stolto: / ripartirai più tardi / per assumere un volto.
aver ani, i-9: macrobio passa più là e s'ingegna di dimostrare che ancora
, di luogo, indica per lo più lontananza. dante, inf.,
4-9: tartarei numi, di seder più degni / là sovra il sole,
già mai non vada, / di là più che di qua esser aspetta. idem
possa che io di qua amato sia dalla più bella donna che mai formata fosse dalla
stare un giorno, quando bene vivessimo più che non c'è concesso, rispetto
gli animi umani tutti, per lo più fitti nel senso e nella materia sepolti,
riscaldare. -in là, più in là, più là: in disparte
-in là, più in là, più là: in disparte, da un
alquanto distante; oltre, lontano, più avanti. dante, inf.,
tutte le immagini portano scritto: / 'più in là '. landolfi, 2-108
regno dei pastori e dei carbonai, poco più in là quello dei lupi.
intensità, importanza maggiore; in modo più serio, più grave, più preoccupante
importanza maggiore; in modo più serio, più grave, più preoccupante; in peggio
modo più serio, più grave, più preoccupante; in peggio (o in meglio
riparateci, vi dico, ché non segua più in là. l. salviati,
giovinetta intese, e non osò domandar più in là. guadagnoli, i-ii- 101
: lo storico, che mira un po'più in là, /... /
questo punto, sì -dicono alcuni -: più in là no: sarebbe male.
doni, grandi inventive. forse non va più in là del ciuffo alla zimmermann e
modo di stare d'allora non era il più indicato per i nervi. -ant.
. -là di lì: dal più al meno, approssimatamente. pascoli,
adagio, adagio, alla meglio, dal più al meno, senza scomporsi.
. d'annunzio, v-1-653: quando più ero intristito e arso dal « malor
chi qua e chi là: in più luoghi, in un luogo e in un
. -più là: oltre, più lontano, più avanti (nello spazio
-più là: oltre, più lontano, più avanti (nello spazio); più
più avanti (nello spazio); più a lungo (nel tempo); in
che m'avea in ira / assai più là che dritto non volea. savonarola,
: quel testo dice che non si passi più là che tanno;...
che di'ippolito? / -io son più là assai, che ho parlatogli. g
1-ii-147: voglio che tu sappia ancor più là, / eh'i'gli ho
, 19-48: non lo conosco / più là che per buon di e per buon
sente del participio deponente latino, e più là; cioè, colpa di che uom
, 553: voi meritate di esser tenuta più là che bella. p. f
gli avversari o nimici suoi danno e rovina più là che estrema. -prima
ricci, 455: questo è quanto ho più là che ora di lui: e
o da: oltre un dato limite, più avanti nello spazio. - anche al
duro destin a ferir viemmi / con più forza talor, di là non passa /
di là dal mare, / a più temprato cielo. goldoni, iii-737: li
iii-1-423: il tuo desiderio va sempre più lontano, di là da tutti i
il dialetto possiede delle misure del tempo più ricche che quelle di alcuna lingua;
del di là d'arno e farla nella più frequentata parte di firenze. nomi,
di là da venire. -essere più di là che di qua: stare per
un par mio? che sono / più di là che di qua? tu mi
[s. v.]: 'è più di là che di qua '. persona
là. -non cercare, non chiedere più in là, o più là:
, non chiedere più in là, o più là: non eccedere, nelle domande
, non chiedere, e simili, più la ', usasi in modo imperativo per
usasi in modo imperativo per non domandare più di quello che convenga. -va
denotare un subitaneo mutamento, e, più che altro, parlandosi di chi è in
ma, voltati in là, non ha più nulla'. -ant. essere più là
ha più nulla'. -ant. essere più là, più in là, ancora più
. -ant. essere più là, più in là, ancora più in là
più là, più in là, ancora più in là: avere maggiore importanza,
là: avere maggiore importanza, contare di più. gelli, 7-411: -che nuove
...; arcibuone, che è più là. varchi, v-59: [
queste cose] si favellano, che è più là non dico da'fattori de'barbieri
]: 'labardóne ', merluzzo della più grossa e miglior qualità. tommaseo [
/ or questo è quello di che più m'arrabbio. = voce dotta
adulti prolungate, strette e appuntite e più lunghe il doppio delle laterali. si
colore delle parti superiori, per il becco più corto. lunghezza totale cm 38,
schiaffo dato sulle labbra, per lo più col dorso della mano. 1
. nelli, i-349: se tu apri più la bocca, che sì che te
: le vecchie biascicavano giaculatorie, le più timiduzze e delicate di coscienza labbreggiavano avemarie
sm. (plur. per lo più al femm.: le labbra; ant
, il superiore dei quali, per lo più concavo, si dice celato o morione
bocca (rictus); la parte più larga del tubo vicino all'apertura la
: ma scampo altro migliore, altro più certo / non è rimedio, del tentar
la loro bocca; il quale non segue più la forma cilindrica dal corpo della canna
questa nuvoletta, onde 'l gran fabro / più alto o più a fior d'acqua
onde 'l gran fabro / più alto o più a fior d'acqua s'equilibra,
queste parole, cascò per modo che più tosto morto che vivo dimostrava, e
le labbra: bere (per lo più in piccola quantità, con moderazione).
di labbra', per accennare il peccato più frequente ed inevitabile agli uomini, ch'è
essere detto, pronunciato (per lo più inavvertitamente o imprudentemente). atanagi
, si sentì subito venir sulle labbra più parole del bisogno. bocchelli, 1-iii-536
quelle lettere che son dette liquide e, più che da l'altre, da la
troppo, e nel poema ve n'ha più che non vorrebbesi indizi.
oscura labe, / ch'offusca or più che mai l'umana mente. monti,
aitar. rovani, 1-161: il più virtuoso dei giovanetti, il solo forse
a trovarsi inferiormente: ha per lo più dimensioni, forma e colore assai diversi
spesso diviso in tre parti da incisioni più o meno profonde. -per estens.
, zanzare, ecc.), più o meno connessa con il simmetrico.
), intr. (usato per lo più solo al ger.). ant
... in sì prefata opera più che mai del divino amore zelanti si perseverava
affare per poter prender confidenza d'aprirsi più intimamente, si contentò di fare delle aperture
come gutturali, palatine, labiali, più o meno aspirate e miste. salvini
per effetto dell'avanzamento e dell'arrotondamento più o meno accentuato delle labbra (ed
dicotiledoni gamopetale, comprendente piante per lo più erbacee, distribuite in tutto il mondo
della corolla irregolare che ha il tubo più o meno incurvato e il lembo spartito
. guicciardini, 2-1-76: non è la più labile cosa che la memoria de'benefici
1'* eco 'non ebbe mai più di un centinaio di abbonati, che pagavano
frugoni, i-375: so non esservi cosa più labile d'una femmina che nella propria
. bembo, 1-67: da natura più labile siamo ciascuno a ramaricarci delle sciagure
, 1-242: misericordia, idio, ché più diffendere / non mi posso da questo
suo parlare com'è la lingua, più labile d'ogni biscia. pascoli,
delle costruzioni, che è costituito da più parti, rigide fra di
la via di uscita (e i più celebri labirinti dell'antichità furono quello costruito
si sarebber facilmente perduti tutti gli altri più celebri del mondo. cattaneo, v-3-121
gozzano, i-334: questo - benché più delicato ordigno / offra il bombice industre
3. figur. la parte più intima dell'animo: segreta, complicata
veduto... il cardinale giamai nel più avviluppato laberinto di passione. alfieri,
e infante, dove e con chi più ciascun dilettava, dieronsi a vagare. martello
. -labirinto renale: la parte più interna della sostanza corticale del rene,
ruzzano. angioletti, 21: la più fiorente e rosea operaia del laboratorio,
persone che svolgono un'attività per lo più artigianale. moretti, ii-151: infine
attrezzature elettroniche e meccaniche per consentire un più efficace apprendimento delle lingue. -medie
al fine di pervenire a una diagnosi il più possibile esatta e di stabilire una terapia
/ for cui pregi'e valore, / più che villan, non ha già cavaleri
idem, purg., 22-8: io più lieve che per l'altre foci /
iv-2-604: il loro godimento era più forte perché inatteso attendendo ognuno da quell'in-
casa, e dopo le prove più convincenti cominciava la seduta d'incisione.
. maffei, 5-4-16: gran parte de'più facoltosi negozianti d'altro paese ci venne
laboriosità degli abitanti. carducci, ii-18-17: più volte per iscritto e a voce ebbe
. pulci, 28-84: questa guerra fu più laboriosa / che alcuna altra, per
sapienti senza studio e senza fatica è più soave che il consumarsi senza riposo intorno
di quel verso dovè spirare e sonar più solenne dalla lettura pubblica...
come aggiunto a persona, pure l'uso più generale de'medesimi lo riservò alle cose
. cantoni, 722: i contadini più laboriosi, quando arrivano ad una certa
quasi niente. svevo, 8-769: più m'istupidisco,... e più
più m'istupidisco,... e più lieto, sereno, laborioso divento.
iii-27-133: il pigro ventre non dee più pappare lui quel che le mani laboriose
era uno divise in parti, e fece più iddìi accioché ciascuno quello onorasse del quale
iddìi accioché ciascuno quello onorasse del quale più avesse bisogno. caro, i-85:
corto, di colore per lo più nero o giallo, alti circa 60 cm
bellissimi riflessi interni, per lo più di colore azzurro violaceo.
contano presso a sessanta specie. la più bella è il 'labrus julis '
la quale nasce da per sé nei più folti boschi, massimamente delle maremme, è
appartenente al 'labour party'inglese. più raro: 'laborista'. b. croce,
che è proprio del laburismo o, più genericamente, della socialdemocrazia. gramsci,
così scendemmo nella quarta lacca / pigliando più della dolente ripa / che 'l mal dell'
de la lacca, / là ove più che a mezzo muore il lembo. buti
oquria arsa pell'ombre iscure; e pelle più chiare matita e minio, e pe'
95: fra li pittori non si stimano più valenti quei che usano un oltramare più
più valenti quei che usano un oltramare più fino o una lacca più viva,
un oltramare più fino o una lacca più viva, bensì quei che meglio componendo,
tesori e metteva in dubbio se macinasse più oro o lacca, talmente le sue tavole
cinabri ardenti, / tutto lambisci col più dolce tocco. tommaseo [s. v
paonazzo, con agro di limone diventa più o meno rossa. baldinucci,
palchettino da un lato, per le due più grandicelle che vanno a scuola.
mia dama. salvini, 6-35: di più, giacciono in terra, quinci il
corrono a piè; e per lo più sono ragazzi e giovanetti. gemelli careri
sonno, i cavalli non scalpitano quasi più. d'annunzio, iv-1-227: -non
. magalotti, 26-36: i bordelli più appestati sono i suoi rigiri più graditi ed
bordelli più appestati sono i suoi rigiri più graditi ed i lacchè più ribaldi le
suoi rigiri più graditi ed i lacchè più ribaldi le sue delizie più care.
i lacchè più ribaldi le sue delizie più care. -servitore addetto al recapito
piccoli servizi da lacchè intellettuali (il tipo più compiuto di questi lacchè è mario
segnatori e incisori... da più anni lavorano lontani dai reclamismi,
minugia, tessuto a rete, che più comunemente si dice 'racchetta '.
: avendo speso el suo spenditore doi baiocchi più che 'l solito in una laccia,
/ e di quanto valor vai, più piace. serdini, 1-19: l'ultimo
-assol. serdini, 1-117: quel più credo forte, ognor più fiacca /
1-117: quel più credo forte, ognor più fiacca / spezzar veggio; onde io
fiacca / spezzar veggio; onde io più laccio e cinghio, / e sempre
offesi, / se libera star, più che lacciarvi, amate. =
amoroso, 92: li cavelli vostri son più biondi / che fila d'auro
della lacca; è giallastra, trasparente, più leggiera dell'acqua; col calore s'
accalappiare la preda, indotta per lo più a immettersi in passaggi obbligati.
sue forze non valeano, perché quanto più tirava, più ne'lacci si strigneva.
valeano, perché quanto più tirava, più ne'lacci si strigneva. seneca volgar.
l'uccello è alto, o poco più, acconcia col laccio aperto e piegato
disposte le persone dei suoi cacciatori come più gli parve convenevole, attese..
cauto [il ragno] celasi nel più remoto / angolo ed avido, con ciglio
o correggia, e serve, per lo più, per la cattura di animali in
di pastura. 2. per lo più al plur. strumento che serve per
/ morte que'lacci, che altrui fur più cari, / nelle ceneri lor tu
... e dolcemente, / più che sperato io non avrei, dal laccio
: non sapea veder qual nuovo e più crudel pativolo di forche, di mannaie,
scorsoio. 5. striscia, più o meno sottile e più o meno
striscia, più o meno sottile e più o meno lunga, di peli ritorti
un troncone al quale si leghino uno o più lacci, che venghino ad avanzare sopra
piccioli, quadrangolari, di forma un poco più lunga che larga e simili a quelli
uomini della loro nazione: ma di più con certi suoi lazzi lunghi, che pendono
. 6. figur. per lo più al plur. vincolo affettivo, legame
quand'ella m'intese, / sanza più tener meco parlamento, / ché trovar
non strinse / laccio di quel più fermo. b. corsini 11-64: oh
bel foco, / forse in lacci più forti e più tenaci / che stretto non
/ forse in lacci più forti e più tenaci / che stretto non sei tu,
il quale fu per due anni interi più forte e più pericoloso che mai. g
per due anni interi più forte e più pericoloso che mai. g. chiarini,
281: me, cui venere chiedea più nobile, / me ne'dolcissimi suoi
usanza di gratitudine:... il più forte laccio per mantenerla essere il far
lacci. 7. per lo più al plur. fascino esercitato o accorgimento
diverse tempre, / che quand'ho più speranza che '1 cor n'esca,
che '1 cor n'esca, allor più nel bel viso mi rinvesca. boccaccio,
fra'suoi volpini lacci una de le più illustre donne de tutta la magna. ariosto
, visco e reti, / ove più incappa chi si tien più sagio. a
/ ove più incappa chi si tien più sagio. a. f. doni,
nella città minor gli affanni. / più non han dote per le figlie i padri
cinto d'oste contraria, in sul più vivo / incalzar degli assalti, / gl'
or mai la fronte, / ché più non temo un om coperto d'arme;
: [mio fratello] avea molto più comodi e piaceruzzi che non avevamo noi
di lacci burocratici che incapestano perfino la più bella e più libera energia del creato
che incapestano perfino la più bella e più libera energia del creato. palazzeschi, 4-33
. con un primo sforzo, il più diffìcile, poterono iniziare lo svincolo della
inghilfredi, 385: sono arieto com'più vado anante, / se non m'occorre
tuoi lacci [o mondo] / più mi trovo intrigato e men felice. varchi
popolo interamente sciolto ed un altro da più d'un laccio legato. parabosco,
io ti credea, / fulvia, più saggia e men soggetta a questi /
ritorno all'antichità, il quale contribuì più d'ogni altra cosa a liberar l'europa
senza dubbio il fatto del secolo decimoquinto più notato e più notevole. pascoli,
fatto del secolo decimoquinto più notato e più notevole. pascoli, i-444: provai il
, ed è indizio di fragilità capillare più o meno abnorme. -nastro
setone che si chiami, come quello che più prontamente e con maggior vigore potrà fare
. lente sabbiosa, entro sedimenti clastici più fini, di lunghezza molte volte superiore
c. campana, 1-112: i cittadini più sediziosi... perirono 0 di
. e. gadda, 15-193: le più dilassate, poarine, certe lor poppe
citolini, 174: sotto le pietre di più colori sarà il porfido, il serpentino
] è verde... e di più valore di tutti. 3
di adoperare una sillaba, o al più un dito, per mutare a chi agonizza
di correre a soffocarli per non udirli più. nievo, 528: sentiva di dentro
anima, il cuore ', si fa più italiano. guerrazzi, 2-570: sentiva
divoratrice, nascosta... domanda sempre più rare e più ardue e più laceranti
.. domanda sempre più rare e più ardue e più laceranti voluttà, stordimenti non
sempre più rare e più ardue e più laceranti voluttà, stordimenti non ancora provati
però se ne andava malinconico e il più lentamente possibile. morante, i-616:
suo apparire in veste di intransigenza col più antico peccato, non gli dispiacque abbandonarsi
gli dispiacque abbandonarsi alle complicazioni dell'amore più inaspettate, carezzandone assurde avversità, stringendone
laceranti. ungaretti, viii-29: non più m'attraggono i paesaggi erranti / del
, dilaniare; ferire (per lo più con un'arma da taglio); graffiare
: con la destra onusta / di più code di volpe, / si lacera le
; già il cielo è stanco / di più soffrirti, la vendetta eterna / già
forava o si lacerava, acciocché più non tornasse nel commerzio degli uomini.
il ripiego di spargere sulle facciate i più ridenti colori accresce la tetraggine, anzi che
, che per rendere al lor parere più vendibile e più spacciabile il libro, lo
rendere al lor parere più vendibile e più spacciabile il libro, lo rimodernano,
in modo che non si potea chiamar più monarchia, [li capitani romani] si
le mostruosità d'uno stato o di più stati in un altro, ma lacera
cattaneo, v-1-300: la calabria, più di tutte l'altre provincie del regno,
poi che... due dei membri più nobili erano stati occupati dal re di
, 4-40: o fortuna, quanto più questo uomo mi porge comodità di farli
porge comodità di farli torto, tanto più sono io crudelmente afflitto, lacerato dalla
amore e gelosia! / non ha più furie avemo / per lacerarmi il cor.
paiono dubiosi e scarsi e, quanto più così sono, fan poi riuscita di
rati ed infamati dalli poeti, nondimeno reputarono più indegna cosa d'essere così ingiuriati essi
l'aveva deliberata... ma più che alcuno era lacero messer giovanni guicciardini
: molti lacereranno queste mie fatiche tanto più quanto ch'elle non meritano d'esser
pietro, come autor di scandali e più ladrone che re, il giovane aspramente dava
anche di lacerare la sua riputazione colle più maligne interpretazioni. baldini, 5-112:
feste natalizie con quiete maggiore e non pensi più al suo debito, il canova vuole
16. intr. (per lo più con la particella pronom.).
disordinatamente. liburnio, 2-2: più altamente poi è da dolersi, vedendo
conseguenza di punte ar mate più forti e più lacerative, come tanti piccioli
ar mate più forti e più lacerative, come tanti piccioli cunei.
; dilaniato; ferito (per lo più con un'arma da taglio); profondamente
ben pesta, lei giurava di non mai più voler tornar da me...
lacerata e pesta, non sendo rimasti più spiriti fuorché nell'estremità della coda, quella
del male ugualmente unite, il che possiamo più facilmente conseguire nella ferita per taglio che
/ la madre e le compagne, ma più la madre; / e poi che
stima tra1'azioni indegne / nel vituperio suo più glorioso. g. r. carli
carli, 2-xiii-289: io voglio notomizzare ancor più questa moneta bassa d'italia, onde
/ e nessuna carezza / t'è più ignota, nessuna. -vestito di cenci
, corrotto (un testo: per io più con riferimento agli errori di stampa,
settembrini, v-280: tra i dialoghi il più famoso è 11 caronte, che in
la società civile non si è mai veduta più lacerata di quello che si è fatto
guerra civile,... non aveva più libertà di deliberare. tommaseo, 3-i-146
italia una nella tirannide, o con più di cinque italie più lacerate che mai.
tirannide, o con più di cinque italie più lacerate che mai. alvaro, 10-214
noi siamo in effetti lacerati da molto più tempo tra ragioni storiche contrapposte che permangono
argomenti di pentimento, avendo negli anni più maturi per consolazione della onestissima prigionia delle
, 195: io ti giuro che, più d'una volta, ho pianto amaramente
mio nome, vedendo l'opere mie più di me stroppiate da'miei interpreti, e
', una ragazza non * si può più gentile ', e 4 giuocare un
estinta ogni soave emozione, non resta più che un sentimento ardente e laceratore,
mano virilmente predatrice, son una delle più ghiotte, segrete immaginative della gentildonna che
umiliazione estrema, che infiammava ancora di più il mio amore. moravia, v-497:
con papini, che facemmo il più, vi lavoravano un po'tutti i nostri
, iv-2-111: la lacerna era un vestito più ampio di tutti da portar sopra gli
principio di stoffa grossolana, poscia renduta più fina e leggiera e divenne un abbigliamento
che presenta una lacerazione, per lo più di natura traumatica; malconcio, straziato
, con tunghie spezzate, quasi senza più carne, secche come l'esca.
: fra tanto parrasio, non so se più disposto a dipignere ovvero a incrudelire,
permesso che l'innocenza di armando, quanto più lacera nelle sue frodi, tanto meno
, / il lacero naviglio / so che più non rividi. manzoni, pr
italia, in te non trovo io più te stessa. de sanctis, ii15-
presenta labbri sfrangiati, prodotta per lo più da uno strappo violento. -ferita lacero-contusa
comprendente numerose specie, fra cui le più note sono le lucertole; hanno dentatura
1-575: lacerto è propriamente congiunzione di più capi di nervi insieme, ed è in
li passi miei, come facesti / più volte in mar di leandro i lacerti
, sentendo spesso lo incendio, andrà più aperto che non sarà usato. ed
e si distinguano l'uno dall'altro più di sopra che di sotto verso le gambe
ed in tal modo il cavallo sarà più agile e più gagliardo. 2.
tal modo il cavallo sarà più agile e più gagliardo. 2. anat. espansione
legano i lacerti dell'anima mia / alle più profonde alghe sensitive / dell'infinito.
coltello affilato ne taglia il boccone che più gli sembra gustoso, e che poi ritaglia
. d'annunzio, il-no: i magli più vasti / delle rupi che il lacertoso
cossi avevano a lo presente, e tanto più avendo iusta caxùm et essendo noi provocaci
, radicali, carnose, per lo più stese al suolo; stelo florale erettissimo
dalla corolla di sei petali, gl'interni più lunghi, dalla capsola triangolare alata co'
vesti, forse alle cantonate, che erano più lunghe e acute assai, e che
e acute assai, e che uscivano più in fuora di quello portasse il resto
. appendice della tuba uterina, per lo più di tessuto fibroso o mucoso e di
. anat. dotato di appendici per lo più di tessuto fibroso o mucoso e di
vantaggio vuol laconeggiare, ne levasse di più quelle parole: è in casa,
senza grazia, che il laconeggiare era più tosto un filosofare, cioè un esercitare anzi
corpo. 2. tr. rendere più conciso, incisivo, efficace (uno
1-2-262: troppo laconicamente vorrebbero vedere nei più angusti spazi che possibil fusse, ristretti
1-142: adesso che il colpo non può più arrivare improvviso, dirò, col più
più arrivare improvviso, dirò, col più arrabbiato laconicismo, che questi sono due
26-32: sto sempre meglio, o più esattamente, sto bene. ma ho
di ripetere le sue idee fermandovisi sopra a più riprese e con molta insistenza. marinetti
. magalotti, 20-288: per ristringermi più arrabbiata- mente, farò conto di scriverla
gli apof- temmi laconici e succinti significano più che non dicono. gemelli careri,
della partenza del coriere, io sarei più che prontissimo in fare le belle parole ringraziatone
, a dirla a la laconica, / più preziosa assai che la bettonica. f
. f. frugoni, vii-189: son più ladri... quei che puniscono
a fine di dar loro in appresso quella più storta interpretazione che venisse loro in mente
, 4-314: 'laconismo'... significa più che non dice; al contrario della
al contrario della iperbole, la qual dice più che non significa. f. f
, che co i loro laconismi, più che salsi, salaci, dileticano i prìncipi
laconismi. proverbi toscani, 221: è più facile filosofare che laconizzare.
credo cacciar lo male / ma tuttavia più sale -ed avanza. francesco da barberino
., 33-128: e perché tu più volontier mi rade / le 'nvetriate lagrime
, i-49: naturalmente le lacrime procedono più tosto dal cuore che dagli occhi.
le preghiere di lagrime, per renderle più preziose: assiepò gli affetti di spine,
gli affetti di spine, accioché fossero più penetranti. -con valore iperbolico.
pompe, perché con altro non potete più fargli onore che col lamentarvi
solitudine della sua stanza, tutte le più ardenti e le più amare lacrime su
stanza, tutte le più ardenti e le più amare lacrime su questo amore perduto e
lacrime liete son fredde, le dolorose più calde. savonarola, 7-ii-55: la delettazione
; / ché s'altro amante ha più destra fortuna, / mille piacer non vaglion
, v-796: alla fine non potendone più dal tedio, esclamò: vai via,
le muraglie piangevano lagrime sucide e grosse più di quelle dei dannati. d'annunzio
. 5. bot. sostanza, più o meno liquida, che geme a
\ \ nodo del tralce, ma più in là e su tagliando: e questo
da alcuni lacrima, nella corteccia, e più quando muovono. magalotti, 21-13:
nera e migliore, l'altra sorte più leggera, anco per i barcaroli. redi
e vi è sottintesa, per lo più, un'intenzione iperbolica). dante
popoli, di tutte l'epoche, e più del- l'altre la vostra, gronda
ne sente pietà. -non aver più lacrime: aver sofferto fino ai limiti
s. v.]: non ho più lagrime, ho tanto pianto.
. levi, 3-53: non seppe più resistere all'emozione, e si mise
fraterne in quell'ora tremenda non volevo più scrivervi che quando aveste piànto tutte le
scomparsa di persone care (per lo più in calce alle epigrafi funerarie).
con le lacrime; che hanno voluto più volte levarlo con diversi titoli d'onore
ed utile; che egli è uomo più tosto da poco che altro. -rasciugarsi
. nievo, 804: io ringraziai più a lagrime che a parole la buona giovine
in tale stato / è dolce il pianto più ch'altri non crede. tasso,
rancido che non fosse inzuppato nell'acqua più dell'occhio che della fonte. foscolo,
pulci, 1-85: io divenni all'arrossir più bello / con certe lacrimette fitte ad
a guisa di nuvoletta muoversi indifferentemente non più verso questa che quella parte. magalotti
6-221: aveva composto alcuni fra i più alti canti d'amore che mai furono scritti
antiquari e i georgofili dicono e scrivono più volentieri 'lacrima ', ecc. che
vengo al terzo virgulto, e con più forza / mentre lo sterpo, e i
molto all'eterno / degli astri agitator più cari, e molto / di noi
; sono vini secchi e aromatici o più o meno dolci, di moderata alcolicità
una qualità di vino che per lo più si fa nelle false del vesuvio,
ha le frondi simili al grano, ma più tenere;... impiastrata l'
, non forma di repubblica, anzi più tosto uno miserabile e lacrimando latrocinio,
tale in fine sotto i cui auspici più e meglio che non l'enfasi cachetica
voi pur m'acudete, / se voi più mi spreiate, / e poi null'
2. secernere lagrime (per lo più in seguito a irritazione dell'apparato lacrimale
. buonarroti il giovane, i-380: a più d'uno di lor lacrimò l'occhio
/ il veder nel tuo tormento / più d'un ciglio lagrimar. -tr.
di acqua o pioggia (per lo più con riferimento all'atmosfera di malinconia e
dell'imperatore, suo sposo, nel più acerbo duolo la maria teresa immerse. né
lacrimata; né posso consolarmi, né sperar più alcuna sodisfazione in questa città.
abstemio, e la mia bevanda è più lacrimata che versata da quel libero che
lagrimano sangue nei fossi /... più le bacche delle rose canine.
-lacrimazione degli occhi (per lo più per infiammazione, irritazione, malattia,
'l viso amato / scoperse, che più volte veduto hanno: / e dimostrò come
della lacrimata mirra? ma non vorrò più avere per oracolo se non il silenzio
. gozzano, i-254: egli è poeta più di tutti noi / che, in
poi ne'sepolcri de'morti. per lo più erano di vetro e di collo lungo
contenere le lacrime de'congiunti, o più veramente a contenere balsami e simili materie
lacrime dagli occhi, dovuta per lo più a irritazione dell'apparato lacrimale, in
.. ho diliberato a te, più ch'altra madonna de umanità e compassionevole
: la dipartenza è stata una cosa amara più che le frittelle, e più singhiozzosa
amara più che le frittelle, e più singhiozzosa che 'l barletto scemo, e
singhiozzosa che 'l barletto scemo, e più ramaricosa che la veccha inferma, e più
più ramaricosa che la veccha inferma, e più lacrimevole che l'aria quest'anno.
della repubblica, il quale non elegga più tosto d'incontrar qualunque più lagrimevole infortunio
non elegga più tosto d'incontrar qualunque più lagrimevole infortunio e sofferir ogni qual si sia
e sofferir ogni qual si sia morte più spaventosa, che 'l consentire ad una pace
pensi che alcuna rotta sia mai stata più lagrimevole di questa. leopardi, iii-1119:
che al tuo misero e lacrimevole stato son più conformi. guarini, 54: la
scrivere questa, essendomi parsa non tanto più dotta, più eloquente, più affettuosa o
essendomi parsa non tanto più dotta, più eloquente, più affettuosa o più sentenziosa
tanto più dotta, più eloquente, più affettuosa o più sentenziosa d'ogni altra
dotta, più eloquente, più affettuosa o più sentenziosa d'ogni altra, quanto manco
lacrimevole che fanno gli uomini miserabili del più caro dono e del più pregiato tesoro che
miserabili del più caro dono e del più pregiato tesoro che dall'alto ricevano,
2-xviii-188: sono però anche maggiori e più lagrime- voli que'pregiudizi che impediscono l'
fiocamente, quasi lacrimosamente, non parlassero più per quello che erano; per il poco
della malattia e del vizio, erano più spiccate, massime nei vecchi, nelle
strai d'una pietà fervente, / per più fero assalirmi il cor dolente, /
i'ò facto, / pensato e decto più al dì presente, / pentito veramente
ma risoluta: « non v'importa più dunque l'avermi per moglie. io m'
: renzo, tutto lacrimoso, né più né meno che se fosse stato uno
ultimo distico l'ilarità al suo punto più clamoroso. 7. che tratta
petrarca, 332-40: nesun visse già mai più di me lieto, / nesun vive
di me lieto, / nesun vive più tristo e giorni e notti; / e
egli [il pontano] è lacrimoso più che doloroso nelle elegiache, e forse
avesse scritto in italiano, sarebbe riuscito più sfatto del sazievole sannazaro. 8
dell'* inferno'. jovine, 2-82: più che incline al sentimentalismo lagrimoso, si
varie lacune quadrate, concentriche, sempre più profonde. graf, 5-369: ruota
. punto di un testo, per lo più epigrafico o manoscritto, in cui le
: quinci in fatti nascono per lo più le lacune ch'è forza segnare in
storia ha lacune, in un ordine più facile ad afferrarsi. d'annunzio,
tratto. 4. incompletezza, più o meno rilevante, riscontrata in un'
di memoria; sospensione, per lo più temporanea, di una funzione organica.
a. cocchi, 8-310: le più ordinarie apparenze di questo male mostrano solamente
lacuna stratigrafica: assenza di una o più 'facies 'in una regolare serie stratigrafica
corrisponde a un periodo di tempo più o meno esteso, nel corso del
sistema termodinamico entro il quale due o più liquidi, di solito miscibili fra loro
di solito miscibili fra loro, non risultano più tali. 12. elettron. posizione
il posto di chi non c'è più; colmare il vuoto. de sanctis
lacunari azzurri del soffitto ove un oro più solido di tutti gli ori s'ammassava in
essere lacunari, sono a volta per la più parte. panzini, ii-560: il
cercatori. monelli, 2-64: le elegie più belle che si leggono nella raccolta che
, gli pareva che la luce fosse divenuta più limpida, ed egli vedeva ora tutto
ai peli della barba; ma il più lodato e sincero è quello che si
in questo il caso e la ingiuria fa più odori. ricettario fiorentino, ii-27:
, mentre al contrario (per lo più con valore avversativo). cavalca,
cavalca, vii-12: le cose molto desiderate più si tengono care e s'apprezzano,
che utili sono al mondo, per lo più vivono lungamente; laddove gl'inutili e
, laddove quelli che reputati sono i più veridici pongono le parlate obblique. leopardi
persone con muli ed alla grande, più facilmente avremmo incontrato sospetti e molestie;
diversi casi in simonia; ma appartengono più a'cherici che a'ladici; e questo
che a'ladici; e questo libro è più fatto per li ladici che per li
4-98: così è la macchia di lussuria più laida e più pericolosa ne'cherici e
è la macchia di lussuria più laida e più pericolosa ne'cherici e ne'preti che
legate da stretti rapporti a quelle geograficamente più vicine, lombarde e venete, dell'
. milit. ant. palla ladina: più piccola del calibro, onde potesse entrare
: le forme che si portaranno, facciano più tosto le palle ladine, che gorde
che entrino facilmente nella bocca dell'arcobugio più tosto che stentino ad entrarvi. dizionario
dante, xlix-131: ma troppo è più ancor quel che s'asconde / perché
; e quand'elli non la può più vedere, elli fa molto ladia cera
dossi, iii-20: non vi ha ufficio più ladramente pagato di uno gratùito.
alcuna, ma non senza speranzadi dover insister più che mai nella persecuzione de'ladri,
nella persecuzione de'ladri, ma procedere più temperatamente con la città, quando però
tipico dei ladri; compiuto da uno o più ladri (anche con riferimento alla tecnica
a impossessarsi indebitamente e, per lo più, occultamente della roba o dei
sono povera gente, bugiardi, ladri più che uomini del mondo e gran traditori.
antiche ricordano un precettore famoso d'un più famoso discepolo. aristotele di alessandro. ma
carducci, iii-5-21: bonaparte, il più grande dei più grandi ladri che mai
iii-5-21: bonaparte, il più grande dei più grandi ladri che mai corresser paesi da
che cerca di impossessarsi, per lo più in modo subdolo o fraudolento, di
/ passando a lui per li sentieri più accorti. d. frescobaldi, iv-123 (
o ne fa una seconda, struggendo più olio, o petrolio, ovvero da una
nello stesso tempo intendersi subdolamente per lo più con intenti malvagi. crusca [s
vanno a rubare insieme '; e più semplicemente 'essere 'o * fare come
'. proverbio che dicesi quando due o più persone fingono di essere discordi fra loro
ladro di un quattrino: trovarsi nella più squallida miseria. della casa, xxvi-1-150
v.]: la tavola ruba più che non fa un ladro. (consuma
-dimin. ladrétto, ladrino (per lo più come vezzeggiativo amoroso). varchi
v.]: 'ladrino par più comune nell " uso toscano; e anche
. moravia, xiv-99: non finivi più di abbracciarmi e ripetevi come un pazzo:
si appropria, indebitamente e, per lo più, di nascosto dei beni altrui;
amici poco fedeli, l'entrate ogni giorno più scemano e le spese più crescono.
ogni giorno più scemano e le spese più crescono. casti, 1-2-75: incontrò
, faceva forza per tirare il ramo più alto coi frutti più grassi.
tirare il ramo più alto coi frutti più grassi. -per metonimia: rapace
ladre / mani pecunia dolosa, / più vile del cencio e del fimo. gozzano
mestiere di molestar le femmine: il più pazzo, il più ladro, il più
femmine: il più pazzo, il più ladro, il più arrabbiato mestiere di
più pazzo, il più ladro, il più arrabbiato mestiere di questo mondo. carducci
gli aspetti oscuri et adri, / più che mai bei tornando, lasceranno / a
a me e m'incominciò a far le più ladre carezze del mondo. passero,
, 160: non ha 'l mondo il più ladro stomacuzzo. idem, 119:
che risolvei di voltarmi costà per accompagnar più tosto un originale. g.
: quel puledro... valeva assai più di te, con tutto il battesimo
alifante: ha composti alcuni versi i più ladri che s'udissero mai. n.
virgilio? betteioni, i-231: leggo i più ladri versi; e pure io tento
come un gaglioffo: che ti manca più di farmi, fortuna ladra?
33: a una legnata... più ladra, gorgo si rivolse di scatto
opre pellegrine / fare el mio cor più duro che diamante. -invincibile (
impresa di puglia, la qual riuscì più tosto una ladronaia che guerra, ebbe quel
: essendo venuti di contado altri ladroni più crudeli che li primi, ed accompagnatisi
. -a). persona (per lo più giovane) che compie furti di poco
che vive di rapine compiute per lo più sulle pubbliche strade; chi ruba facendo
caduta / con ragione perduta, / ché più ladroni son che mercatanti, / e
per danari; onde è che ha più intima relazione e similitudine col 'sicario '
rubarlo: e infatti i giuristi intendono più principalmente per 'latrocinio 'l'uccisione
-di animali. imperiali, 4-435: più d'alcmena il favoloso figlio, /
di carne. di lui non sappiamo più nulla: soltanto il suo nome conservato da
otto pedine normali dette ladri e otto più grandi, che possono essere sostituite da
serie continuata di ruberie, per lo più di piccola entità; attività di chi si
d'annunzio, iv-2-294: i ladroneggi notturni più non seguivano, poiché i ladri temevano
alto silenzio. miloni, 1-416: più tosto a guerra feroce che a ladroneccio
cerchio. ariosto, 28-83: molto più n'ha ad arrossir le gote, /
attorno persona né me'veduta, né più stimata di lui. f. f.
, 11 ladroneccio, la trascuratezza dei più sacri doveri ed i vizi di ogni
furtivamente, e quasi per ladroneccio, più che per buone arti, a signorie
virtù superare, di furto oramai, e più per via di ladronecci che d'arti
ladronéggio). darsi, per 10 più con una certa continuità, alle ruberie,
volgar., i-93: quelli che erano più audaci e forti, ragunati in collegio
bita, compiuta per lo più abusando della fiducia altrui; furto,
il re permette le frodie e le ladronerie più sfacciate, purché chi le fa sappia
: ce n'erano [di ragazze] più piccine, ladruncole ignare, dai capelli
/ vanno indugiando d'ora in or più læ. matazone da caligano, v-499-48
, lxxiv-2: nulla mi parve mai più crudel cosa / di lei per cui
stretto e ventre espanso, per lo più di terracotta, usata dai romani (
di funghi archimiceti, parassiti per lo più di alghe d'acqua dolce o di
metallurgici risiedevano in * lager '. più comune, nel senso di 'konzentration-
da due reticolati di filo spinato, il più interno
nel calice, da sei stami esterni più crassi e lunghi, e dalla capsola a
del sistema di linneo. la specie più notevole è la * lagetta trina '(
attributivo): che sta in luogo più basso, in fondo; di quel luogo
, purg., 13-138: troppa è più la paura, ond'è sospesa
deve porre l'idrofobia nelle ossa dei più furiosi 'lachisti '. nencioni, 1-361
ingegnosa nevrastenia anche sulle rive del più 'laghista 'dei laghi scozzesi.
. /... ora gli antri più bui / rischiara, onde salgon le
/ lèvati quinci e non mi dar più lagna, / ché mal sai lusingar per
lagna, / e la giustizia ornai più non la noi. = deverb
emettere lamenti, gemiti; piangere per lo più sommessamente; lamentarsi, gemere.
. epicuro, 4: deh, più non ti lagnar, deh, miser,
scempio / ti toglia e servi a giorni più sereni, / miracolo agli amanti,
hanno sì stanca ch'io non posso più gire », e così lagnando disse:
la morte / possa sperar con l'animo più lieto. sabba da castiglione, 124
, 20-136: di non veder lui più si lagnava, / che d'esser fatta
scrivo / di quella ch'ad amor più non mi lagno, /...
, 89: di begli occhi io più lagnar mi soglio, ché giamai verso me
, 17-98]: facia un lagnio 'l più compassionevole del mondo. redi, 17-98
), sm. lamento per lo più sommesso; gemito, mugolio, suono inarticolato
eran reine, / e facienla seder più bassa un grado, / e questo l'
con lagni a turbarmi il cor mai più. bresciani, 6-iv-259: pargli udire
ma sempre per loro parte nuova e più balzanzosa ostinazione. manzoni, ii-560:
: fra le voci della natura poche sono più tragicamente vive, più gravi di alti
natura poche sono più tragicamente vive, più gravi di alti sensi cosmici del lungo
, rammarico, lamento, per lo più in modo sommesso e insistente; querulo
chiede a dio tutti i soccorsi, e più spesso i temporali che gli spirituali
in profondità, raccolta in una cavità più o meno estesa della superficie terrestre,
può avere o no uno o più emissari; similmente può avere o no
similmente può avere o no uno o più immissari (lago aperto o chiuso).
acqua cir condata da sponde più o meno alte. foscolo, xvi-290:
e con mio dispiacere, perché era più magnificamente adirato che mai. manzoni,
, 2-44: molti anni, e uno più duro sopra il lago / straniero su
piovane e correnti, ottenuta per lo più mediante una diga di sbarramento, e
pianto e con istride / dumila e più ne misse in tristo lago / questa
massimamente ne'dì canicolari, rassem- brano più tosto laghi infernali che acque terrene. lorenzo
e due dall'altra; quelle, più larghe, ad arco; queste, a
si trova il cuore (per lo più nella locuz. lago del cuore)
mai cader da canaloni, / quando più piove in tempestoso verno, / l'acqua
machiavelli, 1-iii-172: ciascuno ha più paura di questo dicesi anche 'blefarottosi,
denti incisivi, due dei quali, più piccoli, stanno dietro a quelli anteriori,
piccoli, stanno dietro a quelli anteriori, più sviluppati; duplicidentati. =
spumano: / e piòve aspetta se più alto fumano. ricettario fiorentino, 52:
non ne'dì canicolari, quando tacque sono più basse, ché allora si ritrovano alle
trattarsi denza dubbio della fricativa y, più tardi passata ad occlusiva):
comprende sette specie, di cui la più nota è il barrigudo o lagothrix
maggior parte, / che mena pesci più ch'altro lagume, / dove le donne
arte. crescenzi volgar., 9-61: più utilmente dimorano [gli armenti] ove
ricci, 115: sopra le più alte e disatrose cime dell'appennino giace
formati dal moto ondoso; per lo più interrotto da bocche di accesso, in
che possa con li occhi levarsi / più alto verso l'ultima salute. buti
ne la infema lacuna, / quanto più fu pasciuto. filicaia, 2-2-138: dall'
di verde. valeri, 3-33: più in alto: spiagge di nuvole bionde,
ammiraglio... non potè però caminar più di meza lega, per la gran
a ogni strofe (specie negli esemplari più antichi), mentre l'ultima strofe
(che ha per argomento per lo più un'invocazione alla vergine o alla donna
in un breve componimento (per lo più di versi di otto sillabe a rime baciate
m'invita / con voi dogliosi e non più uditi lai, / dovrebbe il ciel
, s'affligge e non contiene / più l'egra bocca i dolorosi lai. rosa
, 130: lusingarmi di nuovo io più non voglio. / chi infelice mi
di altri animali) pervasi per lo più da dolce malinconia. dante, inf
canto di quegli uccelli all'udito suona, più che altro, un lamento. foscolo
10-300: ver le aeree cime / più da casali e ville / salgono lai di
l'investiture degli stati ecclesiastici, erano molto più ambite da questi le grandezze dell'ordine
. carducci, iii-10-302: quel che più scotta al frate è la ristorazione e
dotati di studi superiori (e fra le più note e numerose quelle dei fratelli delle
con la vita comune, una spiritualità più intensa, o di indirizzarli nell'esercizio
semplicemente. ottimo, ii-525: più laicalemente si potrebbono sporre a lettera le
sua grande concezione artistica, del resto più tosto cristiana che nazionale, più tosto
resto più tosto cristiana che nazionale, più tosto europea che italiana. b. croce
croce, iv-12-210: della qual cosa più spiccati esempi porgono le riviste di partiti
seguace, esponente del laicismo (per lo più nell'accezione ideologico-politica del termine: una
si riferisce al laicismo (per lo più inteso come concezione ideologicopolitica). gramsci
, dai migliori tra i cattolici non più difeso. = deriv. da laicizzare
quel conflitto si è fatto via via più acuto col sempre maggiore laicizzarsi dell'educazione.
1040: niuno, laico o clerico, più osi / muover quistione ad affermar che
ha ricevuto ordini sacri (per lo più nell'espressione frate, fratello laico;
(e il termine conteneva (per lo più l'idea di 'umile, subalterno
ad ogni ufficio e ministero, dal più alto de'sacerdoti fino al più basso de'
dal più alto de'sacerdoti fino al più basso de'laici, le istruzioni e
commedia; e della versione si conoscono più manoscritti, in alcun de'quali è un
alla condizione di laico condannandolo ai servigi più vili del convento. panzini, iv-362
fra umile, un povero laico di più di settant'anni, girovagava come un
5-iii-350: conciossiaché il dire è molto più agevol cosa che il fare e l'
e idioti, abbia sempre 1 sentimenti più presti che lo 'ntelletto. l. salviaii
pistole di seneca ed altri, peravventura, più fiorentinamente si ritruovano scritte; o perché
fiorentinamente si ritruovano scritte; o perché più lontani dallo 'mbastardimento della nostra favella,
; fautore della laicità. -in senso più determinato: seguace, fautore della concezione
di vaichiusa... sono il più orrido dei luoghi dove il petrarca si appartò
chi 'l fa con parente, / pecca più laidamente. novellino, 1-61: cavaliere
così laidamente scrivevano, fosse o più dotto di quel di dante o più
o più dotto di quel di dante o più leggiadro di quel del petrarca?
conven zionale che venivasi sempre più laidamente modificando nel continuo processo dell'
immondezza. -intr. per lo più con la particella pronom. guittone,
9-552: sbalestran dal sen bestemmiatori / più di sei sporche laidezze in fila.
vergogna. varchi, 23-138: può più la laidezza e infamia... che
.. studiandomi di laidire le cose più belle, più sacre, più venerande,
di laidire le cose più belle, più sacre, più venerande,...
cose più belle, più sacre, più venerande,..., tacerne le
. tommaseo, i-278: questo francese più guasta l'altre lingue, e più
più guasta l'altre lingue, e più laidisce se stesso. 2.
, xli-23: laido laidisce tutto e, più, bello. guardate, / mercé
lo corpo, lo corpo diventa la più leida cosa de lu mundo. bencivenni,
e lor malattie, e mettono le più laide avanti per avere limo- sine.
lucifero dell'inferno, non vi è più né malizia né carattere, perché la materia
soverchiato lo spirito: non vi è più che una enorme massa di carne:
che sono già divorate, e riempie più volte il giorno con qualunque spettacolo il
, 10-x-112: non è cosa che faccia più crucciare i maggiorenti che, con elette
, ma tutto il corpo ne sarebbe più laido. guittone, 44-11: parteti e
voli, ama cotale, / ched è più bella troppo ed è tua pare;
che la terra tutta / né la più vecchia avea né la più brutta.
/ né la più vecchia avea né la più brutta. lomazzi, 2-146: un
, 1-5-380: chi vide mai il più ridicolo pazzo di costui, brutto, laido
inghiotte. durazzo, 1-25: i più laidi e più stomachevoli [infermi]
durazzo, 1-25: i più laidi e più stomachevoli [infermi] erano serviti con
stomachevoli [infermi] erano serviti con più prontezza e diletto. guerrazzi, 2-355
, / vi beffate di me? più laide bestie / chi vide mai?
e laidissima dell'anima e del corpo più che niuna della contrada. s.
249: or io non voglio seguitar più minutamente in dir cose troppo note, come
creanza; e in somma, la più laida bestia e la più bestiale figura che
somma, la più laida bestia e la più bestiale figura che mai con quattro piè
, feroce appariva in lui, senza più veli. nell'imaginazione dello sperelli sorgevano
, 19-82: dopo lui verrà di più laida opra, / di ver'ponente,
: laida cosa è amare la creatura più che 'l creatore. g. villani,
dei cesare, augusto ed altri imperatori più crudeli e men grandi di questi.
a tutte le ore del giorno le più sozze femminaccie scendevano in sulla porta,
, lvii-25: giangastone... al più sformato zelo di religione accozzava la più
più sformato zelo di religione accozzava la più scapestrata brama di ogni più laida maniera
accozzava la più scapestrata brama di ogni più laida maniera di sozza ed infame libidine.
la prosseneta e la cortigiana, la parte più laida viene sempre officiata dalla prima.
principio le incominciano, disiderando per quelle più tosto venire al disiderato fine del laido
e ricorrendo troppo frequenti, potrebbero meritare più laida appellazione. foscolo, xiii-2-161:
curtello... / -non ne vo'più di 4 vesta laida vita.
co'le bestie rimarranno in terra, più giù ch'essi sotterra prefunderanno a laido
d'una carezza onesta, tutt'al più di un bacio? 2.
trattato del ben vivere, 14: la più bella cosa che sia sotto iddio,
montemagno volgar., xxxi-157: alquanto più cresciuto, grande parte di quella età consumai
è nella vita de'mortali alcuna cosa più laldabile. cellini, 768: tutto
: / salvo ch'or di beltà è più perfetta. corona de'monaci, 42
e stendardi, et adorarono iesù; ma più gridate a'signiferi, come se loro
bono naturale; e perché si de'più laldare la cagion che l'effetto,
laldare la cagion che l'effetto, più lalderai un bon naturale sanza lettere, che
a laldar tanta beltade a pieno / più alto ingegno convien che si desti.
, e sotto el nome verginale, con più guadagno volentieri periscano. =
canta distrattamente o sopra pensiero per lo più senza seguire un ritmo o una canzone precisa
compagno, la me- gliore e la più fina che sia in questa città. ruscelli
10-31: basta, basta, non più, dentro le lame. monti, x-5-220
, come / una lacrima che non sa più scendere / dalla mandorla bruna dei tuoi
, solcata da lame d'azzurro sempre più intense prima di scolorare e farsi notte
e letter. strato o rivestimento metallico più o meno sottile; lastra, piastra;
oro perché così ci dicevano, ma più approssimati vedemmo ch'erano di foglia d'
arlia, 309: 'lama', e più comunemente 'lame', dicono certi guastalingua,
/ e dunque non ti tocchi chi più t'ama. -far lama fuori
per la lama: affrontare nel modo più rischioso o dannoso una situazione. tommaseo
mezza lama, / dieron principio a più crudele zuffa. dizionario militare italiano,
del dialogo si potesse dire un poco più strettamente, e che si dovesse venire
io son qui senza voi, né più, né meno, / come chi ha
. egli avea protestato di scrivere lombardo più che toscano, ed era venuto a
coperto di acque stagnanti, che per lo più vi defluiscono in seguito alle piene di
. spolverini, xxx-i-28: giova indagar più volte ove sovrasti / fiume o ruscello
tanto l'animo sensibilissimo del maestro non esiste più nulla; le lame sono state interrate
cagione molto umidi, si pone per lo più, perché ei vi crescano presto,
altre forze / per specchiarmi l'anima più guerriera e canora / nella curva lama argentea
/ lèvati quinci e non mi dar più lagna, / ché mal sai lusingar per
lama, cioè un luogo un pochetto più basso che l'altro piano che gli
terreno lungo un pendio provocato per lo più dalle acque piovane. f. degli
terra. d'annunzio, iv-2-1000: più d'una volta ho dormito là,
gemelli careri, 1-iv-129: molto più empia e da ridere è l'adorazione
depressa, cava, verde oscura, poco più grande d'un arancio, formata da
critica assai retorica, anzi precettistica, più misera e pretenziosa, più tirannica e
precettistica, più misera e pretenziosa, più tirannica e falsa, più irragionevole e
pretenziosa, più tirannica e falsa, più irragionevole e insussistente, più accademica
falsa, più irragionevole e insussistente, più accademica
sempre in capo ed è considerata la più nobile brisura del blasone; rastello,
or della classe delle lambenti, la più netta e sonora è la 1: come
dal sirio influsso celeste, in questi più cuocenti giorni ed ore più lambiccanti,
, in questi più cuocenti giorni ed ore più lambiccanti, che dicon caniculari, mi
appicchi; / ché ha questo vin più grazia e più potere / che ogni erba
ché ha questo vin più grazia e più potere / che ogni erba che si prema
prato spicca, / l'industria i più leggiadri in grembo toglie / e la
se si lambicassero tutt'i rospi delle paludi più tetricose, non si stillerebbe una quintessenza
de'vostri giribizzi, come di loto della più fine sapienza che voi abbiate, n'
buonarroti il giovane, 9-31: quant'è più agevol cosa a voi, ser candido
in atto sempre di lambiccare col pensiero i più astrusi segreti della natura, della matematica
berchet, 1-23: lambiccarono allora essi con più fina critica quelle opere. banti,
, lambiccato e affinato poi e sempre più guasto da'successori, è nell'altro mondo
verbale. lucini, 4-53: oggi più importa dir fatti e cose...
7. intr. per lo più con la particella pronom. impegnarsi nello
fa fiori, li quali sono la parte più lambiccata per le vene e più cotta
parte più lambiccata per le vene e più cotta d'esso arbore. manfredi, 4-183
delle cacupate, perché le acque entrino più lambiccate che sia possibile nel po di
: già sbracciommi a scartabellare quanto di più sottile e di più lambiccato si è scritto
scartabellare quanto di più sottile e di più lambiccato si è scritto su questa materia.
certe lambiccature che fanno girare il cervello più ancora dello strepito delle mie acque.
: la smania d'essere approvati dai più e d'esser ritenuti bravi porta molti
istromenti, accomodati all'opera, già più anni prodotto un bambino, il qual,
per distillare, fatto di uno o più pezzi e che essenzialmente si compone di
raccolgona i vapori condensati. per lo più il lambicco consta di una caldaia o
mare suchian l'acqua, la portano alle più alte cime dei monti, e nello
volte per lambicco rettorico... più tengono della fissazione che della passione veemente
oglio di esso [dal solfo] più facilmente e... per due modi
le tenere erbe, / lambendo molto più viole e rose, / su le tremanti
. per estens. bagnare (per lo più marginalmente, o, con ondate piccole
al soggetto rappresentato... desta più raccapriccio che interesse estetico e lambisce ed
l'adorazione, è uno dei sentimenti più alti dell'anima umana e merita d'
latte], viene dal suo essere il più eccellente, ed il migliore, ed
, ed il migliore, ed il più efficace, dei balsamici tutti e di
poppe deli- zianti, s'andrà sempre più rinforzando e, spezzato ogni laccio,
portar da esso, divenne ad un tratto più vigoroso e vivace. 2.
. f. frugoni, i-329: quanto più m'aggirai per trovar pietà in coloro
fructi [le persiche], a lui più che altri cari, furati li fusseno
lambrechino), sm. (per lo più al plur.). banda di
: « in francia, e ne'paesi più settentrionali sono usatissimi i rivestimenti di legno
cui rami la lambrusca tesseva gli attendamenti più verdi e capricciosi. pascoli, 1-886
cosa è che abbia dovuto far di più alla mia vigna e non l'abbia fatto
, la quale nasce da per sé nei più folti boschi, massimamente delle maremme,
. gruppo di vitigni, diffusi per lo più in emilia (in partic. nelle
prose fiorentine, 1-6-222: rimanendogli poco più addosso che la voce, e le
tessuto di seta o di lana tramata più o meno fittamente di sottili fili o lamine
foggia del talco in massa, 0 più propriamente di quella terra o gesso che qui
ciascuno degli elementi metallici, per lo più di rame, che costituiscono il collettore
di un color verde pallido, che trovasi più spesso in grandi masse, che non
(i merghi): con denti più o meno prominenti. o lamellato, '
conchiglia formata da due valve per lo più simmetriche e branchie simili a larghe lamelle
, discendendo nei quali si percepisce sempre più distinto lo scroscio sotterraneo, come in
una tessitura lamellosa, che nelle miniere trovasi più sovente in istato di solfuro, cioè
rivoluzionario e, da un punto di vista più strettamente filosofico, su una forma di
neoguelfismo, attraverso una serie di movimenti più o meno equivoci, come il sanfedismo
alle piangevoli lamentanze, le quali, più in celato che in aperto, si studiarono
facciamo stima quanto si debba, e non più. varchi, 22-42: onde nascono
alquanto dolorosamente, le persone sarebbero accorte più tosto che lo mio nascondere, propuosi
. menzini, i-38: discordia rea più sovra te non venne; / né andasti
funebri pompe, perché con altro non potete più fargli onore, che col lamentarvi e
a sputar assai più del solito, lamentarsi di dolor di stomaco
senza cervello / il biondo aonio e più leggier che 'l vento. castiglione, 299
memoria, ma pochi riconoscono e molto più pochi si lamentano che manchi loro ingegno
. germano si lamentò che le stipe fossero più dure dei materassi, ma due minuti
i-792: poi, come la porta cigolò più del giusto, cioè * si lamentava
, 84-4: ne convenne / lamentar più l'altrui che 'l nostro errore.
(e al termine è oggi per lo più connessa una connotazione di molesta e
cecchi, 7-50: una donna nella più cruda e barbarica quintessenza della sua fisicità,
montaguto, 4-i-83: bisogna iscrivere lamentazione più che quelle di geremia. g. gozzi
de roberto, 187: l'organo riprendeva più triste le sue lamentazioni.
trova naturalissimo che non se ne parli più e continua le sue lamentele: -berto
. gualdo, 1155: i flutti hanno più flebil le lamentele eterne. =
le quali voci, essendosi egli fatto più vicino, si cominciarono a mitigare e
a mitigare e a cambiare in voci più piacevoli, ma lementevoli e di un
: qui 'levare corruptum 'sembra più tosto significare il far voci lamentevoli e
, 1427: ma tu dovevi morir della più lamentevole morte. de roberto, 4-7
sé '. esce quasi incolume dalle esecuzioni più lamentevoli. 3. che
. a. paradisi, xxii-456: or più non freme e ringhia / il labbro
. -anche: il contemporaneo lamentarsi di più persone. tommaseo [s.
palme e agitando le braccia: un più ritegnoso e cupo mormorio, gli uomini.
donna, che fai, / e più non lacrimare: / per mi za mai
'l tennero i fiumi vicini, / che più volte furo compagni de'lunghi lamenti /
quella gente, che trovò nelle case più vicine, che tosto si riempiè il
che poi finivan in rantoli e sempre più soffocati, sempre più radi, sempre
rantoli e sempre più soffocati, sempre più radi, sempre più fiochi e più fiacchi
soffocati, sempre più radi, sempre più fiochi e più fiacchi. jahier,
sempre più radi, sempre più fiochi e più fiacchi. jahier, 173:
è spirato / al paese non può più tornare, / ma il suo lamento è
è dileguato, / non ti chiama più a ritrovare. / sulla coltrice del nevato
,... erano per lo più ubidite, non però senza qualche lamento
hai tolto, / post'hai silenzio a'più soavi accenti / che mai s'udiro
. letter. componimento letterario, per lo più in versi, al quale dà occasione
toppa. vittorini, 5-83: il grido più raccapricciante e bello fu il lamento lungo
di qualcuno (e viene per lo più compiuto da donne delegate particolarmente a tale
di memoria eterna. e ci apparivan più vani, quanto più si diventava consapevoli
. e ci apparivan più vani, quanto più si diventava consapevoli d'altro e diverso
cespugli / perché di volare / non ha più voglia / ma non vivere di lamento
dubbio di chi fosse per essere il più forte. 3. oppressivamente,
e lamentoso, che quelli si trovino essere più pronti alla lor perdizione che tu non
nella stalla le bestie bovine, sentendo più forte la fame coll'alba, muggivano lamentose
l'animo dal corpo e conversa il più del tempo colla migliore e divina parte
. mostro femminile, immaginato per lo più con corpo di serpente e testa di
è una giovane quaggiù, che è più bella che una lammia, la quale
[pesci], li vedremo in più parti divisi,... l'elefante
nero o grigiastro opaco, con antenne più brevi del corpo; la larva vive
ondulazioni rettilinee, parallele impiegata per lo più come materiale di copertura o per costruzione
, ferrareccia sotto di cui si comprendono più specie, come acciaio, badili,
d'acqua. linati, 17-no: più tardi vidi il sole battere sopra la
lamiera di basso spessore, per lo più compreso fra 0, 3 e 4
.]: 'lamierino ', lamiera più ordinaria per tubi da stuffe e simili
l'un né l'altro ha in capo più cimieri. = cfr. lamiera
, sf. lastra metallica, per lo più molto sottile; lamiera.
, e tal lamine o falde son più sottili che carte, anzi son sopra l'
ucelli piccoli e per li grandi pigliane più e meschialo con carne tagliata minuta e mondata
materie trasparenti, quando vengano situate in più lamine equidistanti e poco lontane l'una
. foglia composta, che resulta da più lamine, chiamate fogliolini, articolate sopra
* laminóne ', è la lamiera della più grossa a strisce. -voce
turbine a vapore, par che il più bel gusto d'un pover'uomo venuto
pressione dell'interesse, non si rinvenne più stimabile. 3. rivestire
'riveste le navi, e vai più del rame a conservarle. d'annunzio,
v-2-196: il grande òmero del pellicano era più lieve che vetro soffiato, più lieve
era più lieve che vetro soffiato, più lieve che alluminio laminato. 2
verghe in lamine, o queste vie più assottigliarle, facendole passare fra due cilindri di
cinico sfruttatore del sudore / e della più bestiale / fatica, respirando l'incubo pauroso
del ghiaccio dei ghiacciai, a stratificazione più o meno intensa, che provoca lo
che consiste nella resezione di una o più lamine vertebrali, e viene praticata per
intorno, / che con altre di più duro metallo / poi ripuliscon sul volubil tomo
veramente... si potrebbe molto più ragionevolmente, da quella macchia lattea,
del pesce lamia. la sua specie più comune è il 'lamio bianco '
denti di cane marino fossili, assai più convenevole che non quello di 'glossopetre
giù tre olive, 'un finiscin più di piange '. viani, 10-311:
.. ma il fenomeno si manifesta più frequentemente nei dialetti; cfr. il toscano
/ anzi la prima, e con più chiara lampa. guido delle colonne volgar.
? ariosto, 17-92: che rifulga chiara più che lampa / sua virtù, questa
moltitudini suscitate da un'aspirazione comune solca più potentemente la tenebra uniforme luce ch'emana
avampa. monti, 4-4-185: occhi più bei d'alcina in fronte astolfo /
.: il sole (per lo più nelle espressioni lampa celeste, diurna,
felle. bonarelli, xxx-5-3: godano pur più de l'usato intanto / de la
con l'aurea lampa / in ciel più forte avampa, / e col raggio che
g. averani, ii-13: più malagevole cosa si è il trovar tanto
, / tra li lumi del ciel più chiara lampa. de'marchesi, xxxvi-231:
le loro lampe [degli spari] scoppiavano più diafane e quasi inargentate.
sul fornello di cucina, non abbiamo più coscienza di aver a che fare col
programmata (ed è usata per lo più nell'effettuazione di riprese cinematografiche o fotografiche
combustibile è allo stesso livello o poco più in basso del becco luminoso, al
mediante dispositivi meccanici consistenti, per lo più, in uno stantuffo che si immerge
la cui fiamma è circondata da una o più reti metalliche, affinché, immergendola in
l'avvenire. -lume, per lo più a olio, raramente a cera (
.: il sole (per lo più nelle espressioni lampada febea, grande maggiore
sostegno, di solito metallico, con più bracci, talora di proporzioni anche notevoli
dal sostegno o da una o più sorgenti luminose. -lampadario a gocce:
. e l'ammirai anch'io, tanto più che sentii dire da tutti come il
letter. lampada (per lo più a olio), lucerna. -in senso
ti lamenti [apollo]? non hai più l'impaccio di alzarti tutte le mattine
mai non fu visto un sole di lampana più pura. aleardi, 1-44: la
piccola del 'lampanino ', e più gentile della 'lampanetta'. d'annunzio,
, 6-715: ridestava in lei finalmente la più lampante immagine della nota e cara sciocchezza
il danaro a credito si getta assai più all'ingrosso che quel danaro lampante che
impietosire impannate e vetriere, il mio più lampante soldo. marinetti, 2-i-275:
, un liquido; ed è per lo più usato,
, manifesto (ed è per lo più usato, con valore rafforzativo, in
lampante; e non ce la potranno più dare ad intendere. guadagnoli, 1-i-69:
su ogni atto di maddalena, anche il più onesto e lampante, cadeva l'ombra
l'europa sopra così lubrico pendìo non potea più a lungo rattenere l'impeto della sua
ed averà un lampante e lustro bellissimo più delli sopradetti verdi. 7.
finta io vo'cavargli / trenta lampanti più di mano. parahosco, 7-7:
il tempo, gli caviammo dalle mani più quantità di lampanti. nuovo modo di
stufa, 193: ma se, più d'altro lume, or splende e
domestici, che si manifesta, per lo più, durante il periodo della dentizione.
primi solchi già detti, cavandone quanto più la falcetta taglierà. tommaseo [s
parte inferiore di detta membrana che trovasi più davvicino ai denti incisivi. tale è
occhi, dello sguardo che per lo più esprimono un intenso o fugace stato d'
, se anche l'esposizione dimostrativa segua più tardi o riesca imperfetta al confronto di
umani e vivi / lumi, che più del sol han caldi i raggi, /
xviii-7-242: piuttosto che cedere alla ragione più lampeggiante, che scemasse il merito degli edilìzi
. verri, 2-408: tutte le novità più lampeggianti e benefiche si sono dovunque introdotte
da quello della prosa, che esprime più arditamente e più sensibilmente i nostri pensieri
della prosa, che esprime più arditamente e più sensibilmente i nostri pensieri, e vien
sostenuto dalle immagini e da certi tratti più vivaci e lampeggianti. serra, iii-508
da longiano, 21: talora, perché più tosto s'accende la esalazione che spezzi
grazie sue comparte e dona / donna più bella de la donna d'argo, /