dell'animo solitario, le quali sempre più pigliano piede, e sempre più guadagnano
quali sempre più pigliano piede, e sempre più guadagnano campo, e sempre nuove malattie
quella scuola... per avere più tardi il modo di guadagnare la propria
v. piccati, 142: per lo più il primo discopritore della verità non ottiene
altrui, ritrova un prossimo, che molto più si accosta all'esatto; e così
così si va guadagnando terreno, e vie più la teoria perfezionando. giusti, 3-118
squadra del battitore stesso. — per lo più nelle locuz. andare in guadagnata:
. capellano volgar., i-7: più è grave perdere guadagnata cosa che essere
: agli uomini della spagna... più piacevano i piccioli marchesati di pescara guadagnati
presto o tardi rimeritato, nessuno agirebbe più. io stesso, nel passato, fui
io stesso, nel passato, fui il più avido di questi guadagnato ».
] mostra il pensiero tra gli uomini più astuto / e guada- gnevol; tu
economico. -in senso concreto (per lo più al plur.): occasione di
di tempo e di spazio per problemi più urgenti. 3. in senso concreto
, utile, profitto. -per lo più al plur.: risparmi. giamboni
, 2-i-254: potrebbe anche facilitarsi di più e rendersi in molti luoghi affatto insensibile
, col quale moderava a risposte molto più basse di frutti il guadagno eccessivo che
agosto, / o il mese di luglio più vicino; i e non sol ti
vincita. algarotti, xvli-325: la più grande disavventura... è ad
tutto il paese, e facendo prigioni il più che e'poterono, con guadagno e
. inghilfredi, 380: doglio quando più miro / lo guadagno che perdo.
ed util danno, / e gradi ove più scende chi più sale. pulci,
, / e gradi ove più scende chi più sale. pulci, 10-106: come
bembo, 1-189: perché vaghezza tua più non m'inganni, / mondo vano e
buone operazioni cerchi per penitenza, quanto più gravi danni egli s'ha fatto per
acque, / ché gli uomini pescar è più guadagno. -conversione. d.
1-60: forse verrà ancor tempo / che più giusto guadagno / a le molte fatiche
a potere predicare il vangelo un poco più speditamente,... e ne
procuratore, prendendo a difendere le liti più disoneste. -di guadagno (con
nel suo maraviglioso lume. -essere più lo scapito che il guadagno; non
fatto, perciocché in cotesti luoghi è molto più la perdita che 'l guadagno. boterò
ii-224: al fine de'conti è più lo scapito del guadagno. -essere
, però ch'io non vi faceva più guadagno. giraldi cinzio, i-217: ho
2-381: il proprietario, attorniato da più agiati lavoratori,... fa
la vita, per arrivare con ciò non più oltre che a mantenersi la vita?
: la pazienza e la ponderazione danno più frutto della precipitazione. d'annunzio,
per un debito, prestata per lo più, in nome collettivo, dai parenti
, ha meno fondo ed è luogo più atto a essere guadato che altrove.
. bentivoglio, 4-228: spiato il guado più comodo,... passò il
a tentare i perigli di un mare più stretto e più tempestoso. -ant
i perigli di un mare più stretto e più tempestoso. -ant. bassofondo,
veggenti essere dall'onde tranghiottiti, o più tosto percuotere ne'ciechi guadi e nelle
al facil guado e chiaro / e nel più cieco e maggior fondo tiri: /
forse meglio, un guado et un golfo più fastidioso e pericoloso che le secche di
prova. ariosto, 2-73: quanto più potea turbata e mesta, / mostrava
il danno è stato commesso non è più possibile porvi rimedio. guerrazzi,
, e sì nell'arte della tinta e più si distese nel trafficare guado. mattioli
: lo indico, che per lo più s'adopera da i dipintori, quantunque
la piantaggine, ma è un po'più grosso il domestico; il salvatico ha le
la significazione della parola s'accomuna a più cose uguali, si formano cinque maniere
comunque fosse accaduto, tu non avresti più potuto essere mia senza esitazione, senza
sentimento. pirandello, 5-438: non potevo più con vani pretesti, con infingimenti quasi
, non come desiderio di uno o più piaceri, ma come desiderio * del '
con la infinità sua tien conto delle più basse cose e infime del mondo.
ii-32: se... in più corpi distinti d'infinito numero, e tal
la quale il mostratore ci ha fatta più sopra apparire, è immagine troppo più
più sopra apparire, è immagine troppo più mitologica che non s'addica a seria
un infinitamente piccolo, ed anzi di più che il concetto d'una estensione infinitamente
intendare se medesimo, in quanto idio? più differenzia è assai assai più, che
idio? più differenzia è assai assai più, che non è dallo intendare di tutti
intendono finito, per non potere intendare più che la capacità loro non lo'basta
, indicibilmente, eccezionalmente (per lo più in relazione con un agg.,
è ne'monti di verona è molto più tenera che l'orientale infinitamente. pallavicino
! -questo spera, / forse: non più la vita / ma la morte,
ma la morte, infinita- / mente più dolce. deledda, ii-449: sì,
fare l'esempio di un essere infinitamente più debole di noi per richiamarci dal fondo oscuro
, antonio si accorse che erano infinitamente più desiderabili che nell'elaborato splendore di un
: la scoperta del calcolo infinitesimale è più opera di leibniz che di newton.
egli è altrettanto vero che sono immensamente più moltiplicati e che questa loro molteplicità va
fine alcuno, fu giudicato dagli stoici più tosto nome del verbo, che modo
cui usare le volgari lingue nostre sono più acconce per l'uso dello articolo, che
affinché il sangue degli uomini non fosse più sparso. -ultraterreno, sovrumano.
pascoli, ii-1427: guido tutto al più rimase ciò che dante era nella vita
tempo, un periodo). -per lo più con valore iperbolico. guido delle
, disteso su la terra oscura, più infinito dell'infinita notte e più puro del
oscura, più infinito dell'infinita notte e più puro del giorno. montale, 2-87
vento muove le foglie appena (le più alte) di un albero; o in
1-154: vi si scorgeva qualche pianta più alta, e ne venivano rumori infiniti e
avremo una serie di infinite contusioni sempre più piccole, corrispondente ad una serie di
ad una serie di infiniti corpi sempre più duri. piazzi, 2-425: per
per non dir forzato, da ragioni più efficaci. g. gozzi, i-6-50:
ombra fine / è attorno, / ma più lontana / l'infinita sete / struggente
nome dice / amor! amaro se'più ch'altro tosco, / o sì o
che io vi tengo nel processo di più di trenta anni che siam fratelli, non
infinita gloria! e che a questa più manca? -particolarmente offensivo, sanguinoso
, 1-166: il silenzio infinito / più lungo dei tramonti / ti lasciò nella
passato); infinitivo. -in senso più ampio: ogni forma non finita del
verbo finito, la cui mancanza è molto più spessa che nell'infinito non adiviene;
nell'infinito non adiviene; comecché molto più facile a sottintendersi questa che quella.
citolini, 526: il termino commune o più universale o meno universale, e termino
individuo primo principio, non venga esplicato più tosto in questo suo simulacro infinito ed
sola linea, rileverebbono un numero non più vicino all'infinito che il terzo o
. comisso, 17-119: non voglio più fare calcolo degli anni, dei mesi
orizzonte e una determinata distanza (tanto più vicina quanto più corta è la lunghezza
determinata distanza (tanto più vicina quanto più corta è la lunghezza focale dell'obiettivo)
, smisuratamente, straordinariamente (per lo più con valore iperbolico). dante
si sarebbero a quest'ora profondati nelle più alte viscere della terra. pratolini,
-non giungere a conclusione; non finirla più, diventare prolisso (una persona)
a bergamo, e non ne potendo più, mi fu forza montare in vettura.
dolce cominciamento: / canto per la più fina, / che sia, al mio
infino in messina, / cioè la più avenente. dante, inf., 27-
tre tre [donne], che molto più belle gli parevano, dal mezzo del
e in questo caso ha per lo più valore pleonastico o intensivo). g
, 9-43: il vescovo di legge con più baroni d'alamagna, avendo rotte le
ariosto, 17-105: norandin, per far più lungo il giuoco / e per continuarlo
/ e alla sua casa non può più rivare. -seguito dalla prep.
): v'ha uomeni regolati che vivono più ch'altra gente, e vivono bene
penetrato a'vicini non avesse quelli forzato, più per tema di se medesimi che per
: in poco de ora se smantellare più de 300 persone per trare a rencastelarli dentro
, che non n'ho voglia; / più non me infe- nochiare, / che
lecati gli occhi, / non vo più tue novelle. galileo, 3-1-125: questo
3-2-39: infinoattantoché conosceranno / che puote più il lion che non la volpe. boccaccio
, 2-54: quanto la cosa è più preziosa, / tanto de esser più desiderata
è più preziosa, / tanto de esser più desiderata. / chi la desidera,
quanto possono in te gl'infinti visi più che li giusti animi, se l'opere
finzione in senso morale, d'abito più che d'atto. avran forse avuto anche
e. cecchi, 2-38: più d'una pasife seminuda cadeva travolta,
infiochire, intr. per lo più con la particella pronom. { infiochisco
frachetta, 3-209: il vestirsi de suoi più leggiadri vestiri, come fa la terra
fiori. cammelli, 54: più non si scandon li versi né intascano,
versi né intascano, / né più le muse i buon poeti infiorano. fracastoro
aleardi, 1-473: a far più lieta / la voluttà di quelle itale notti
giorno. -intr. per lo più con la particella pronom. fiorire.
prato, / o di quell'erba che più bella infiora. brocardo, 25:
, che rosata aurora / par ne'più freschi mattutini albori. f. f.
era fatta la torta, non li restava più che d'infio- rarla con la prestezza
rarla con la prestezza, per tanto più obligarsi la francia ed il suo primo
roma. -intr. per lo più con la particella pronom. dante,
sol, da quattrocento / anni passati e più sessanta ancora. chiabrera, 1-i-363:
, i-133: e 'l fuoco, più soffiato, più s'accende, / poi
e 'l fuoco, più soffiato, più s'accende, / poi vola in alto
, ii-3-15: ha ella mai veduto più pazza cosa, maggior mostra di grottesco,
. pindemonte, ii-20: non torna più quella che infiora / gli anni primi
pensare al domani e d'infiorare in vece più che poteva l'attimo presente.
7. abbellire, impreziosire, rendere più interessante (un discorso, uno scritto
. frugoni, v-499: ecco l'oratore più soave, ma non isnervato, che
rostri di mercurio e infiori l'eloquenza più manierosa! muratori, 9-107: trovavano gli
esprimono o ciò che vi ha di più sozzo o ciò che vi ha di
sozzo o ciò che vi ha di più riverito. leopardi, i-1518: gran parte
fioretti onuste, / starsene intente a far più bel, più ricco, / con
/ starsene intente a far più bel, più ricco, / con 1'infiorato e
infiorato come le vesti, ma di più squisito lavoro, avean su gli omeri
da siena, 112: la zimarra è più corta, più ristretta al petto,
112: la zimarra è più corta, più ristretta al petto, di materia più
più ristretta al petto, di materia più ricca, per ordinario colorita di più
più ricca, per ordinario colorita di più colori, infiorata talvolta di broccato ed
testi, 1-45: le donne brutte vanno più infiorate dell'altre. d. bartoli
5. abbellito, impreziosito, reso più interessante (un discorso, uno scritto
]: lo stile del bartoli è infiorato più che fiorito. conciliatore, ii-70:
in poi io non ho mai letto orazione più infiorata, più rimbombante, più vuota
ho mai letto orazione più infiorata, più rimbombante, più vuota. nievo, 1-278
orazione più infiorata, più rimbombante, più vuota. nievo, 1-278: perché
infiorentinire, intr. per lo più con la particella pronom. (infiorentinisco
). gigli, 4-227: più d'un secolo fa scipione bargagli riconosceva
. papini, 28-25: anche gli alberi più poveri offrivano infiorescenze bianche e rosate alla
pare da non pochi segni, a essere più vissuta che detta, più sognatrice che
a essere più vissuta che detta, più sognatrice che logica, io credo che il
superamento della vita, sarà fra i più amati del futuro. ma noi possiamo
prenderà dei caratteri da ciò che di più alto c'è nella vita presente, cioè
di pallori spettrali che luigi non sapeva più a che santo votarsi. =
un trattato onesto per abolirne un altro ancor più onesto in prò degli usurieri d'israele
. infiscalire, intr. per lo più con la particella pronom. { infiscalisco
leopardi, 2-29: che volete voi più? ch'e'non s'infisca [il
... in far menzione di magistrati più bassi, come di zecche, dei
: sì, sta tutto bene; ma più ci penso e più me ne infischio
bene; ma più ci penso e più me ne infischio / che le tue braccia
telegrafando e telefonando a tutti le sue più interne notizie intestinali e cordiali. tornasi di
bentivoglio, 7-1151: il vate ognor più fiero i dardi svelle / nelle ferite infìssi
^ da non misurato canto un rilievo più impetuoso. -incastrato nell'orbita (
, persuadere a'fiorentini niuno pensiero essere più alieno da lui. firenzuola, 362
, viii-1-158: tiensi per li teologi esser più spezie di morte, delle quali è
di un vocabolo, e per lo più della sua radice, come elemento di
! stiamo freschi! la cosa infistolisce più e la fortuna, poiché ho cominciato
s. bartolomeo non medicò, ma più tosto fece infistolire le piaghe del suo
] il nostro sdegno / placar, che più s'infistola. marchetti, 4-192:
duolo. / conciosiaché la piaga ognor più viva / diventa, e col nutrirla
d'esaia, che sanava, ma più veramente quel d'ezechiello, che copre
di denaro e di popolo le guerre le più crudeli. paoletti, siepi..
pietoso infistolisce la piaga: affinché infittiscano più, onde servano di per guarire
. la tabe fetida e mortale cova più sdegnosa e infistolita che mai. -persistente
i costumi della città infistoliti non siano più capaci di rimedio,... il
aus. essere). diventare gradatamente più fitto; infoltire, addensarsi.
fitta e ruvida che infittiva e induriva sempre più. cassola, 2-154: la boscaglia
, oscurarsi gradata- mente; divenire sempre più fosco. tommaseo [s. v
. i monti infoschi- vano e sempre più indistinti erano i contorni della pianura punteggiata
3. figur. diventare via via più frequente (un atto, un gesto
infittire), agg. diventato gradatamente più fitto, più folto, più fosco,
agg. diventato gradatamente più fitto, più folto, più fosco, più opaco
gradatamente più fitto, più folto, più fosco, più opaco.
, più folto, più fosco, più opaco. montale, 1-41:
, / l'altro non c'era più. = agg. verb. dal
, 54: bisognò a tal gente esser più pia / la man ritta a insegnar
della decadenza delle nazioni, una delle più importanti è il deprezzamento della moneta. senza
stette d'una faccia, né mai o più allegro o più maninconoso si vide,
faccia, né mai o più allegro o più maninconoso si vide, ma tale continuazione
affetti. assarino, 2-ii-179: inflessibili più che mai nella costanza delle loro pertinacie
il raggirator infernale lo circonvenne con incalzi più costringenti. monti, i-22: dissipando
, uomo di prima impressione e tanto più sdrucciolo nel risolversi quanto meno nel ponderar
io mi v'arrenda? al mio / più inflessibil voler, ch'esser sai figlio
mantenere questa condotta inflessibile nessuno poteva essere più adatto di carlo tenca. montano, 1-274
diligente e inflessi- bile, e dopo più o meno prove avrete resultati quasi infallibili,
quasi infallibili, penetrerete la maschera la più ingegnosa, la meglio incarnata e immedesimata
e congiunti con inflessibile contrazione, per lo più dal versarvi sopra molta acqua fredda diventano
sulle inflessibilità era un dar condizione sempre più inferiore a'suoi affari. oliva,
con la sua inflessibilità in tutte le più frequenti e più minute circostanze degli atti
sua inflessibilità in tutte le più frequenti e più minute circostanze degli atti civili la libertà
.. per questo non si possono più allungare, perché la curvatura e inflessione
sua inflessione. milizia, iii-33: più inflessione che si dia al naso,
inflessione che si dia al naso, più si allontana dalla bella forma. cattaneo,
pittore tutto l'agio d'impadronirsi delle più sottili e sfuggenti inflessioni d'un contorno
bellini, 5-1-167: le quali inflessioni di più, secondo che noi ci moviamo con
: le inflessioni toscane dovevano pure spiccare più naturali su dure labbra teutoniche in quanto
[negli uccelli] il canale alquanto più largo o più angusto, più retto o
] il canale alquanto più largo o più angusto, più retto o tortuoso,
alquanto più largo o più angusto, più retto o tortuoso, l'aria che
fauci se ne corre fuora con un corso più 0 meno rapido, e per una
che dei fischi senza alcuna modulazione. più tardi vennero i trilli, i gorgheggi
i gorgheggi, le pause, le inflessioni più minute. 4. mus.
detta lingua fosse stata nel suo principio più semplice nelle sue inflessioni. cattaneo, v-
le giunture e non è possibile mai più infletterle. taglini, 2-100:
provengono dal solo stringere o dilatare più o meno la cavità della bocca
— intr. (per lo più con la particella pronom.),
eliptica dove s'inflette e s'incurva più. cattaneo, v-1-455: quando [
figur. sottoporre a mutamenti (per lo più lievissimi e impercettibili); adattare,
. — intr. per lo più con la particella pronom. tommaseo [
esilio, la servitù, conciossiacosaché per lo più siano sì inflitte che per niuna rimissione
eternali? ottimo, i-561: quanto più grave è il peccato, tanto più
più grave è il peccato, tanto più deduce li peccatori verso il centro, infliggendo
.. di prevenire questi delitti tanto più esecrabili quanto non riescono in vantaggio di
patimenti di giulio così dawicino, io era più disposto a perdonarli a chi glieli infliggeva
di infliggere la propria saggezza al camerata più anziano. 4. introdurre con forza
ostetrici de'secoli, parzializando per lo più ne'parti del loro genio, chi
alcuna parte, la di lui superficie resta più bassa di quella del lago. t
239: quando il fondo dell'influente è più alto del pelo del recipiente, non
altre, e però di pelo sempre più alto. leggi di toscana, 10-198:
influente sulla teoretica, e però appartiene più alla ragione pratica come a sua causa
e perciò anche lunatici, com'esposti più da vicino all'influenza della luna.
e giungendo di sopra migliore influenzia, molto più l'ardore dell'amore che 'l vigore
, 15-130: la nostra letteratura andò più volte soggetta a maligne influenze che consumarono
influenza lunare rispetto alle variazioni atmosferiche è più sensibile nei paesi della zona torrida,
del segno. gobetti, 1-i-67: più che quello di liceo l'alunno di ginnasio
arco, / di maligne influenze ognor più carco, / segno i giorni di
con gli ammogliati, essendo per lo più le mogli gelose dell'impero e dell'
cuor del marito. casti, 24-4: più che altri perigliosa estremamente / era la
. tecchi, 5-202: strano: più che l'influenza della madre, da cui
politici mediante un'egemonia di fatto (più 0 meno larvata o manifesta).
sfera o zona d'influenza: territorio più o meno esteso, abitato da popolazioni
in seguito a un accordo fra gli stati più potenti, viene riservata in modo esclusivo
e militari, con i mezzi ritenuti più idonei dallo stato interessato (còme la
la febbre; pochi ne morì: bastò più mesi. bembo, 10-vii-259: molti
è stata qui molto gradita e molto più spero sarà in venezia, dove si fanno
u meglio sarà... il tempo più tosto spendiate in medicare i vostri pianti
rappresentativa però non estende la sua influenza più oltre de'confini dell'autorità, che le
cui influenza mosse la parola, / onde più tempo fu senza riposo / la mia
). indurre qualcuno (per lo più suo malgrado) a pensare, a operare
tutti; cioè corpi celesti, 4 più e men distributa '. crescenzi volgar.
, 6-1: e secondo questo modo più efficaci sono i movitori de'cieli, moventi
erra. 2. esercitare una più o meno notevole influenza sulle opinioni,
tocca da principio tutte le cose e più influisce quella che le seconde cause;
terme aponensi, ricoperti di verdura nel più fitto verno. galanti, 1-ii-77:
rami di acqua che in esse da più parti influiscono. carducci, ii-15-220:
pianeti. marino, 5-45: il più bel de'sette lumi erranti / hai potuto
è... una delle arti, più influita e colpita dalla filosofia moderna,
l'umane tempre / suolete gubernar per più mia pace, / fate che presto il
/ che de l'italia adugge il più bel fiore, / more il campion sì
tenuto, e con ragione, per più che un dilettante; perché non ne
avrai sol lite e guerra / per più tormento, per più pena darti; /
guerra / per più tormento, per più pena darti; / e 'l mal influsso
strano influsso andò a scoccare con empito più terribile nella dalmazia e nell'albania. goldoni
poetica: quest'inno ci fa sentire più soavi gl'influssi del nume lodato, perché
la musica ridotta al sommo delteccellenza, e più dilicata la leggiadria della danza, e
e santi / con influssi d'ardor palme più altere. muratori, 10-i-15: creati
altre sotto l'influsso dell'amore diventano più belle, cosi ella diventò quasi più
più belle, cosi ella diventò quasi più brutta. comisso, v-76: vedevo piccole
necessario il rinfuocarlo e rituffarlo una o più altre volte, secondo le diverse tempere
. — intr. per lo più con la particella pronom. donato degli
infocate le sepulture, che nessuno artifice più infuoca el ferro quando ne vuole alcuna
lo spazio. -intr. per lo più con la particella pronom. bandello,
se l'acqua sopra gli è spruzzata, più si infuocano e prendono maggior forza
fonderà, ed il rame o altro metallo più duro s'infocherà. a.
quella fiamma tutta la virtù delle sue più salutevoli proprietà. -accendere la miccia (
: era di luglio ed avevano l'ore più calde infocata molto l'arena. bruni
nuca. -intr. per lo più con la particella pronom. leonardo,
vi si gettano in mezzo alcune pietre più o meno grosse; e mentre queste
magalotti, 19-41: la luna infoca / più dell'usato i suoi forbiti argenti.
. pindemonte, ii-52: fu assai più bello quel rossor che al cenno /
, 1-33: non minacciar, che tanto più m'infochi. a. f.
di cristo. -intr. per lo più con la particella pronom. cavalca,
, di mie rendite, e quanto più io gliene diceva, più di giorno
, e quanto più io gliene diceva, più di giorno in giorno infocavasi a dirmi
in giorno infocavasi a dirmi che non tirassi più in lungo. d'azeglio, 6-52
tansillo, 1-277: pensate, acciò che più 'l desio s'infochi, / quando
... per la debolezza del raffrenante più s'infocava. ciampoli, 24:
sangue delle nazioni, in un urto più fervido e drammatico di attrazioni e contrasti
51: accesi ed armati di lui, più tosto info- catamente combattiamo. papini,
. anzi oso dire che il nostro sia più lucido e infuocato di quello là:
solamente ha il difetto di essere alquanto più dormiglioso e poltrone. di giacomo, i-521
empio furor fatto bollente, / viè più n'ingagliardisce il gonfio corpo. c.
rozzi, poveri, e vagabondi. più addentro, stanno gli etiopi; quindi
zona infuocata. carducci, iii-25-300: ma più l'amo bologna perché è bella.
altro non dimostra che il rabbioso contrasto di più venti che orrenda fortuna minacciano.
3-1-322: i quadri loro non hanno più... quelle infocate tinte di prima
lucini, 19: il cielo più azzurro, terso e costante veniva corso
mercati, 1-31: non poteva star più alle mosse: vedete che cera infocata
: mentre ognuno a la zuffa è più infocato, / in sella un cavalier quindi
infocato di vendetta, diede di piglio a'più violenti rimedi. parini, giorno,
i-32: colei è una delle nostre più infocate dilettanti di musica. tarchetti,
e di tirarci fuori di riga, quanto più n'avranno le maiuscole, le infocate
di quell'anno è uno dei componimenti più infocati del primo d'annunzio, «
a te in alta / solitudine penso, più infuocato / serpeggia nelle mie vene il
rabbruscati [i prigionieri] con infocatura più veemente. = deriv. da infocare
da cani. giulio strozzi, 18-17: più dolce invito all'amatore ardente / non
s'infoglia. roberti, x-74: con più rigoglio / di lui meglio m'infoglio
piè divelto, l'altro s'infogna più a dentro, ch'è talora uno stento
. landolfi, 15-19: magari sul più bello, e magari quando siamo infognati
esigere i loro frutti, e non sono più descritti nei libri veglianti, ma tralasciati
* fognato '. ma oggi non è più voce comune. da * fogna quasi
scossi per la paura, e tanto più n'ebbi, quanto più attendendo al fatto
e tanto più n'ebbi, quanto più attendendo al fatto d'arme delle infoiate
e pié d'aquario cinxe. / con più di queste ima- gini s'infolta.
che una volta / scintillò, di più densa ombra s'infolta. d'annunzio,
così. nessuno ascolta / la nostra voce più. così sommersi i in un gorgo
. infoltire, intr. per lo più con la particella pronom. (infoltisco
stretta via di tetuan, attraverso un quartiere più fitto di botteghe e di traffici.
è infoltito e ingrandito ogni giorno di più. jovine, 5-101: a volte sentiva
, / che l'acqua tuttavia cresce più irata. tasso, 11-73: non veduto
i lombruschi] vi son campati vivi più di sessanta ore. a. cattaneo
tutta d'intorno rosa, era di più sopracresciuta tanto che le funicelle, infondate
, iii-171: le donne, anche le più vecchie, si lusingano di essere fatali
eufrates. boccaccio, vi-194: era più là alfeo con le sue onde /
poliziano, 1-816: zefir l'aere più soave infonde, / benigno è febo
avrete al fin lo 'mpero / non più crudo e severo. baruffialdi, 1-186:
i vanni. volta, 1-ii-119: più è lungo il tempo che il condensatore.
sta applicato al conduttore atmosferico, e più di quella elettricità che s'infonde in detto
, ii-30-48: di verso massa di più alti faggi / un gigante appario,
legge. cellini, 849: pria che più innanzi ardito varche / lo stil che
9-40: un sacrificio mistico e composto / più assai devota riverenza infonde / che un
[cartesio] che tutte le nostre idee più alte fossero infuse in noi fin dalla
el star pacifico. sbarbaro, 1-83: più che albero, gorgo d'aria,
giordano, 2-127: però che tu ami più gli onori e le dignitadi, e
però se'peggiore amandole, ché quanto più infondi l'amore tuo in queste cose
in queste cose, tanto se'peggiore e più vile e più cattivo. tanaglia,
, tanto se'peggiore e più vile e più cattivo. tanaglia, 2-135: se
, i-60: egli amava « le più liete creature del mondo », il filosofo
?... che faranno? nulla più che se non si fossero aggiunti:
inforcando le cosce in su quella che è più alta, si storce con attitudine bellissima
, 1-386: non è chi possa star più forte in sella, / né me'
montare a cavalcioni un veicolo (per lo più a due ruote). panzini
donna). cesarotti, 1-xxi-40: più nulla è d'illeso / dalla loro
aguzze da piede e inforcate acciò siano più forte. inforcatóre, sm. operaio
patema benevolenza; il che sarebbe stato più comune che lodevole in un cittadino privato di
]: s'info- restierisce ogni dì più. 2. tr. modificare
.. fosse [l'esametro] il più adoperato, altresì è palese, quando
, crudo amor, ma tu allor più mi 'nforme / a seguir d'una fera
padre. alberti, 369: quali documenti più si possono altrove trovare utilissimi a informare
, crepiti e sternuti, e una pittura più o meno informale, che si contenta
galileo, 3-1-258: a quello con termine più generico assegniamo virtù impressa, a quello
una volta: un fanciulletto / di me più grande, ma non molto.
/ per sé o per voler che più lo scorge. petrarca, 7-6: è
speciale distintivo (ed è per lo più seguito da un compì, di mezzo
idem, xx-49: quant'è, più ch'om, d'amore a 'nformar fera
d'amore a 'nformar fera, / più feramente el ten, poi l'ha formato
provida l'avesse informato d'un'anima più nobile che consideratamente cauta. mazza,
. giovanni disse loro ogni cosa, e più e meglio. costoro furono meglio informati
meglio. costoro furono meglio informati e più lieti. g. villani, 12-109:
73-53: lasso, ma troppo è più quel ch'io ne 'nvolo / or
tale processo si effettua, utilizzando le più progredite tecniche elettroniche. = deriv
che si suppongono delinquenti, anzi quanto più sia possibile di nascosto, si procurano le
questa sera, o domani alla più lunga, avrà il suo sfogo.
ha ragione di forma: et essi più tosto corpi informati che forme chiamar si
orsa] il parto 30 dì e non più; ed inde viene che non parturisce
greci, e informato dell'anima la più armonica, nacque sotto clima felice in
l'animo di quello verso sé il più de le volte mal disposto ritrovare,
baccivori. ariosto, 22-61: non più, disse ruggier, non più;
non più, disse ruggier, non più; ch'io sono / del tutto informatissimo
londra uno de'suoi servitori ch'era il più antico e il più informato della sua
ch'era il più antico e il più informato della sua casa, destro ne'maneggi
? che avesse data a colui la più piccola occasione, la più leggiera lusinga,
a colui la più piccola occasione, la più leggiera lusinga, non era un pensiero
borgese, 1-175: non s'occupava più di medicina, assicuravano i bene informati.
consigliato. guarini, 293: le più volte chi è male informato suol fare
: ho tardato il ringraziamento per farlo più di cuore e d'informata coscienza.
sor- delio « avendo promesso di non più peccare con la dama evitò la vendetta
ha il compito di raccogliere notizie quanto più esatte e particolareggiate su tutto quanto riguarda
g. villani, 11-3: ora più deliberatamente provedendo e stimando, in ogni
pur vere, tuttavia gliele rappresentano ne'più de'cristiani in forma sì languida ch'egli
chiamavano 4 informazione', che per lo più era d'una facciata: e la relazione
furono date le informagioni, come al più degno uomo che avessi d'età sua.
, ii-395: in tutti i loro dubbi più rilevanti, eran gli ebrei con espressa
hai ottima informazione, e beato chi più te le può lodare: ne sposi una
da cui potesse forse aver qualche informazione più precisa, qualche indizio, qualche lume.
avendo luigi prese già tutte quelle informazioni più accurate del negozio, che giudicò bisognare
. che non ha ancora o non ha più alcuna forma; mancante della forma e
di là si passa ad un carattere più ritondato e men cattivo: quindi si viene
non può stare senza forma, sarà più facile introdurvene una nuova, se si
nazioni europee è stato dipinto coi colori più vivi. g. r. carli,
alla natura, e quindi lo accompagna dalla più informe società di mano in mano fino
società di mano in mano fino alla più incivilita. 3. indefinito,
forme delle lingue e degli autori i più disparati tra sé, senza rilevare alcuna
e il nulla, / ombre ancor più dell'ombra esili, i figli / suoi
, e perciò inabile al muoversi, e più grave a se stesso che formidabile al
... esige... anche più ammattimento per gli stampatori. -incoerente
alfieri, iii-1-19: costui vede per lo più gli infiniti abusi dello informe suo reggere
arrighetto, 251: colui il quale il più e 'l meno con pari onori agguaglia
in monte, dopo bagnate le parti più tenui con acqua di buccia. =
... non se le sente più, intormentite e informicolate da tante ore
stesso, l'uomo informicolisce; né più ha liberi moti. moretti, iii-76:
i-27: da questo caos uscì la più nobile delle poesie drammatiche. per variare
han causato sovente che si perdessero le più belle congiunture d'aumentar il peculio e di
infornati nel treno in un'ora tutt'al più. manifesti del futurismo, 8:
affogar nelle lasagne; / però inforna più adagio, ch'io / sto a vedere
un'infornata di nuovi professori, la più parte giovani e bravi. fucini, 606
inforsare, intr. per lo più con la particella pronom. (infórso
quando gli fa trascorrer dinanzi inavvertiti i più be'momenti originali offerti dal tema,
ultimamente per gli stessi lor vezzi le più volte adiviene che la salute e la vita
l'aceto. soderini, i-530: più buono è allargare le vinaccie all'aere
il vino dolce... è più vicino ad infortire e a corrompersi. tommaseo
rinforzare, rinvigorire, irrobustire; rendere più solido, più saldo. francesco di
, irrobustire; rendere più solido, più saldo. francesco di vannozzo, 35
molto forte, ed anco lo infortirono più. = denom. da forte1 (
firenze. boccaccio, 1-i-325: chi più infortunato fu che il mio padre e la
. pulci, 27-250: o infortunata più che l'altre donne, / venuta
di virgineo in questa parola della nostra più toscana poesia. -che non risponde
verifica indipendentemente dalla volontà e per lo più d'improvviso; danno inaspettato.
dalla peste..., non pareva più simile a se medesima, perché del
che pur si sforza / contro di me più che mortai nimico, / non consente
-conci. (466): acciò che più giorni che questo non sieno turbati da'
, vogliamo che una ne dichi qual più ti piace. leandreide, lxxviii-11-354:
, 2-i-106: non vi è infortunio più calamitoso ad un fedele che di vedersi
di tale tempo un altro male di più nella moneta suddetta s'introdusse, cioè
infortuni. ma quello che dissono che gravò più, seguendo l'una congiunzione l'altra
inforciare), intr. per 10 più con la particella pronom. (infòrzo)
— anche al figur.: farsi più intenso (un sentimento).
; e dura tanto che la fredura inforza più. francesco da barberino, iii-306:
a pensare / ch'era follia se più navicava. guido delle colonne volgar.
ghè possente / l'ardor che ogn'or più dentro a me s'inforza, /
te! tebaldeo, 14: vedo che più te biforci, o crudel sorte,
posti sopra l'aceto stretto lo fanno tanto più inforzare e tanto più quanto più vi
lo fanno tanto più inforzare e tanto più quanto più vi se ne pone quantità.
tanto più inforzare e tanto più quanto più vi se ne pone quantità.
rinforzare, rinvigorire, irrobustire; rendere più solido, più vigoroso, più energico,
, irrobustire; rendere più solido, più vigoroso, più energico, più intenso
rendere più solido, più vigoroso, più energico, più intenso; accrescere,
solido, più vigoroso, più energico, più intenso; accrescere, aumentare. -
il fuoco. sandeo, lvi-37: più l'alma inforzo, aconcio e armo /
a neente, in tal tempo quando più inforzatamente si dovea mantenere e più studiosamente
quando più inforzatamente si dovea mantenere e più studiosamente crescere. 2. a
ant. rafforzato, rinvigorito, reso più saldo, più vigoroso. - anche
rafforzato, rinvigorito, reso più saldo, più vigoroso. - anche al figur.
-denaio buono -per distinguerlo dal denaro più debole, detto lucchese comune o novo,
. giannone, io: spiegava le più difficili materie di testamenti, legati, istituzioni
3. intr. per lo più con la particella pronom. diventare fosco
1-14: [le aure nascono] assai più fresche nell'infoscarsi del cielo. bocchelli
prima da segomo, non se ne ricordavano più. - figur. ant
nell'invidia lo spirito del re sempre più s'infoscava. -assumere un aspetto
cose, che non si conosceva più amico che nemico. = deriv
infittiva. i monti infoschivano e sempre più indistinti erano i contorni della pianura punteggiata
un velame di fumosa caligine via via più denso e opprimente. 2.
fossa, in una buca (per lo più con riferimento a usi agricoli).
infossalo, ché nasce meglio e fa più cespo. longano, xviii-5-396: manca
e co'suoi tralci si spartisce a più pali. settembrini [luciano],
il giogo gli era ripiombato infossandosi ancora più profondamente nelle carni. -figur.
3-77: sul carso, una delle cose più bisognevoli e più mancanti fu sperimentato,
, una delle cose più bisognevoli e più mancanti fu sperimentato, con l'acqua,
una superficie). ai cavalli più attempati diventano concave et infossate -per
con me le scuse della tardanza, e più le congratulazioni del cavalierato ch'io non
e indica posizione intermedia entro due o più limiti di luogo in cui qualcuno
accese il suo pensiero, / e nel più chiuso orror contro alle belve / sospinse
prodo uom palese. -infra più volte: di tempo in tempo, a
volte: di tempo in tempo, a più riprese. malispini, 33:
malispini, 33: addivenne che infra più volte, infra 'l detto tempo,
del contado..., vollono più volte rinchiudere di fossi e di steccati
donzella, la quale infra l'altre era più dimestica con lei, che, se
infra l'opere comiche prevale / la più oscena dell'altre e più sfacciata, /
/ la più oscena dell'altre e più sfacciata, / gl'impuri motti e
e il fescennino sale / s'apprezzan più d'una dizion purgata. leopardi,
la somma che risulta dall'insieme di più cose. celimi, 3-120: si
oimè! chi mi sa dir qual è più risco. c. gozzi,
. 9. avv. ant. più avanti, oltre (con riferimento a
lui sicuro / e con parole che più troverai / infra nel libro nella parte
con gli altri, come tocca infra in più luoghi. = voce dotta,
hanno bisogno o d'una o di più delle cinque cose, cioè: di
caro voi, questi peccati piglian sempre più piede, l'anima infracida, pericola
-m'infracidi. / -or non gli dar più tante ciancie. andiamolo / pur noi
, iii-20: perché voi non abbiate più a 'nfracidarmi e tormi sempre il capo con
guasta con facilità un pomo sano, molto più farà infracidire un mezzo guasto. botta
durissime imprese alla sapienza non altra è più dura che 'l risanare un animo già infracidilo
robba [cayro] si stimano molto più di quelli di canapa, come più fermi
molto più di quelli di canapa, come più fermi e sicuri e non sottoposti a
morale... si va tutt'ora più infradiciando,... sempre più
più infradiciando,... sempre più pute! -condurre una vita oziosa
. d'annunzio, iii-2-990: non ho più fiato. non mi baciare. t'
del livello delle strade, per farli più presto infradicciare dall'umido con danno della
le ulive cadute... bisogna raccoglierle più presto che sia possibile, specialmente quelle
, la quale attrae da loro l'olio più sottile, e facilmente le guasta e
di giovanni della casa quanto -se non più -le 'mie prigioni 'di quel silvio
? mercati, 42: lo arei più caro di voi, che a tutte l'
s'erano infradici te, non aveva più alcuna trasparenza. moretti, vii- 516
, di dentro alquanto fragile, / perché più destra vi giocasse ed agile / la
. bresciani, 6-vi-96: danno ai più nefarii delitti i nomi delle virtù più celesti
ai più nefarii delitti i nomi delle virtù più celesti... d'umiltà allo
e quasi venuti meno ci sono mosse più forti battaglie di corpo. crescenzi volgar
infralirono mica, ma disdegnose ed altiere più sovente vibravano l'acuta e bipartita folgore
. processo infiammatorio acuto, per lo più suppurativo, del tessuto mascellare della mammella
voce dotta, comp. da infra- * più intensamente 'e mastite (v.
delle piante intra le cose animate è più attuffata e inframmessa nella materia.
3. piatto leggero servito fra due portate più sostanziose di un pasto. - anche
. che si intromette, per lo più in modo inopportuno, in ogni faccenda
papi, 2-1-1-12: a grado de'nobili più ricchi, più ambiziosi e più inframmettenti
a grado de'nobili più ricchi, più ambiziosi e più inframmettenti che componevano la
nobili più ricchi, più ambiziosi e più inframmettenti che componevano la corte, governavansi
nostra intelligenzagioberti, 1-ii-374: niuno sarebbe stato più al caso è così lucida e potente,
né se gli lasci [al melo] più d'un buendo erroneamente..
, a questo punto,... più inframmettiménto (inframettiménto), sm
sapeva lari, ii-210: in più luoghi a la posta / son pel cammino
, e per le ciancie che ci sparse più che mai nelle città libere, che inframmezzaninframettono
le squame bicorni, 248: più grave peccato è invocare il diavolo spessainframmeschiando
nelle cose estrin2. lett. rendere più franco, più sicuro. seche alla
. lett. rendere più franco, più sicuro. seche alla loro patria.
infran lingua, morta, più che -intromettersi, intervenire (in
: il bembo, senz'inframmettersi nella ventare più franco, più sicuro; prendere cocontesa
, senz'inframmettersi nella ventare più franco, più sicuro; prendere cocontesa ch'egli inavvedutamente
i bassi gioghi / rade da prima e più - intercedere, interporsi.
- intercedere, interporsi. e più s'infranca, / fin che l'alpi
roberto, 8-287: d'ordinario, più tardi, prese di peso voci del linguaggio
è contagioso... e molto più assai col giacersi carnalmente con qualche donna
. pascoli, 869: il male è più grande di dio! / dio scende
m. adriani, i-380: il più sofficiente e affezionato lavorante caduto da alto
, 1-4-9: conviene a me della più salda e forte / tempra, che mai
, che ella di tanto ne diventa più grave ed infrangibile. gozzano, i-445
peregrino che divoto il coglie, non più spinoso e lacero, ma morbido e infrangibile
moravia, iii-154: si sprofondò nelle più amare rifles sioni sull'infrangibilità
degli uomini, che procurano di piacere più alla carne e al sangue che a dio
vita ridotta a povertà e dolore senza più speranza. 6. angosciato,
or qua or là tasteggiando alcuni dei tuoi più sacri e più infranti diritti. manzoni
là tasteggiando alcuni dei tuoi più sacri e più infranti diritti. manzoni, fermo e
, 1-995: fanno frutto / assai più tosto, e lo 'nfrantoio usare / che
4 morcai ', perché le loro ulive più grasse che quelle degli altri, fanno
. trinci, 1-107: gli ulivi più fruttiferi, migliori e di buona razza
infrantume, sm. (per lo più al plur.). disus.
/ che questa sua 'nfrantura / avvenisse più fa; perché altrimenti, / non
suoi luoghi la versione metrica delle parti più insigni, i fiori che resistono al trapiantamento
infrarossi può provocare malattie oculari (la più frequente è la cataratta).
, 1-1-132: i * 'l farò tornar più debole / che non sono i pisei
.., per la natura loro più dolce, riescono molto più di tutte quelle
natura loro più dolce, riescono molto più di tutte quelle specie all'infrascare,
fregi interiori, che nastri che infrascano più che adornino la testa della sposa di
furo sconfitti e 'l prenze preso / e più di tal matera non t'infrasco.
tempo precipita e s'infrasca / viè più nell'accesa edera. -appartarsi fra
468: il deismo, non più schietto e nudo, ma infrascato di
incannicciatura. scamozzi, 2-230-44: quanto più la calcina sta bagnata nelle fosse in
... diviene... molto più trattabile alle infiascature e smaltature.
o aggiunta scritta sotto; lettera trascritta più avanti nel testo.
mi accorsi subito che non c'era più nulla da fare... non restava
tempo (ed è usata per lo più scherz. e con valore iperbolico per
messa; e lo dicono di tempo iperbolicamente più o meno lontano. 4 in
/ angoscia e noi face, ove più abonda / di ria fortuna inimicabil onda /
inimicandosi l'uno con l'altro, attesero più tosto a nuocersi ed a consumarsi tra
e dispregiando, / se gli venia più sempre inimicando. guicciardini, 1-17:
. guicciardini, 1-17: ogni dì più si vanno inimicando con lui. porzio,
spera per il mezzo del pontefice aggiugnersi più reputazione. guicciardini, iv-342: morto
della gioventù, in modo per lo più professionale e istituzionale (cioè stabilmente e
retribuzione, nell'ambito di un'organizzazione più o meno complessa, che determina l'
cioè del profitto, espressa per lo più numericamente mediante voti. - anche:
di primo grado, fondandosi sulle istituzioni più antiche e più diffuse dell'italia,
grado, fondandosi sulle istituzioni più antiche e più diffuse dell'italia, dovrebbe costituire una
ha per oggetto la religione o, più in generale, si ispira in tutte
le sue materie, la religione o, più in generale, ha un'impostazione ideologica
trasmesse da una generazione all'altra, nel più elementare insegnamento della religione. tommaseo [
forteguerri, iv-377: io non ne posso più dal camminare. / siro, che
d'amore, che la 'ntenza / più mi fa ralegrare, / come de'fare
sì ben comenza, / quant'à più de te donne insegnamento. -dare,
. d'annunzio, v-1-767: il più alto insegnamento non mi fu dato da
, / fa come credi a te più convenire. loredano, 5-39: ho trascorso
e dell'anonimo che lo segue da più di due secoli? -seguire un
vergilio, tragedia e altri occupamenti, più insegnanti d'amare secondo carne che mostratori
triennio... formava in complesso più di quattro mila persone (4048);
temperini dei miei predecessori (per lo più invettive contro il corpo insegnante).
, è quello che esercitai con affetto più confidente e più caldo. b. croce
che esercitai con affetto più confidente e più caldo. b. croce, iii-26-277:
una gara a chi avesse in buzzo più fiato. gobetti, 1-i-57: l'insegnante
sapienza, o gino, / in più sublimi ancora e più riposti / subbietti insegna
, / in più sublimi ancora e più riposti / subbietti insegna ai secoli futuri
una certa età, non si può più discutere. si può solo imparare o insegnare
sinceri amatori della loro terra, v'hanno più volte- insegnato che un principio di corruttela
, xliv-233: come non è cosa più utile che il sapere, così niuna è
utile che il sapere, così niuna è più gioconda che l'insegnare a chi la
miei alunni sono rispettabili e rispettati in più scuole italiane, sì per dottrina,
m'ha il tempo e 'l praticar più bande. bruno, 3-908: se avien
uomini, tutto e reame n'è più savio. savonarola, 7-i-171: le
. tasso, 13-i-378: ma tu più dolci [i versi] assai li canti
iv-114: saranno ancora [i cavalli] più facili a essere insegnati, nel che
m'insegni, / e che di più parlar mi facci dono. / farinata e
" temi voi insegnare cosa alcuna che mai più non fosse stata veduta, la quale
quando m'accorsi ch'io non sapeva più sillaba di ciò ch'ella mi aveva insegnato
, segnarla a dito (per lo più con l'intenzione di metterla in evidenza
mano inver'la scala / si va più corto; e se c'è più d'
va più corto; e se c'è più d'un varco, / quel ne
premeva di parlare a donna verginia al più presto. manzoni, pr. sp.
49: l'ordine insegna le discipline più facilmente. boterò, 328: niuna cosa
i-3-172: non è cosa la quale più insegni dell'esempio. vittorini, 5-267
intende ciò ch'ei fa, ogni dì più si raffina. muratori, 6-261:
chi non veda come questo episodio, più specialmente lirico... disconvenga
consumò in quella parte della morte i più dolenti lochi della tristezza e del dolore e
, expectò di ritrovarsi in loco ove più felicemente si concordeno le campane, ciò è
, 1-267: qual maniera di scrivere più s'adatti agl'insegnatori delle scienze già
/ stancò le ciglia, e fé più brievi i sonni. g. p.
che tumulto non udì né grida / più d'inseguenti, egli sostò.
la fuga e l'inseguimento dei due più belli e splendidi numi del- l'olimpo
individuale... / bisogna far più presto / a incendiare a distruggere a scannare
travi, cioè di quattro solchi; più angusto e di tre lo vuole il
composto da materiale assorbente (per lo più paglia o foglie secche), adatto
piccoli animali, al fine di rendere più comodo il decubito e assorbire parte della
ogni dodici o quindici giorni ed anco più spesso, quando lor richieda la necessaria
l'espressione. è quello uno dei più potenti concimi, e l'agricoltore dee
dai minerali non utilizzabili, per lo più di tipo litoide, che accompagnano il
sapore frizzante e la facoltà di mutare più precocemente (ed è un procedimento usato
d'al- trove, in un letto più agevole. 25. meccan.
bene pare che 'l letto largo renda più duro e più difficile l'atto del varar
'l letto largo renda più duro e più difficile l'atto del varar il vascello,
, riposandosi bene nel letto largo, è più sicuro di mantenersi diritto e di non
letti e le ruote a caso, or più basse, or più alte. crescenzio
a caso, or più basse, or più alte. crescenzio [tommaseo]:
fuggire, uscire dal letto: scenderne più o meno rapidamente; lasciarlo dopo il
: distendervisi, coricarvisi, per lo più per sonno o per malattia; lasciarvisi
quasi venir manco, intrata ne la sua più secreta camera,... gitasi
nel paese di babilonia, cascò di più amalato nel letto di sì grave infermità
, 2 (35): è accaduto più d'una volta a personaggi di ben
d'una volta a personaggi di ben più alto affare che don abbondio, di trovarsi
o trovarvisi) insieme, per lo più per fare l'amore. tavola ritonda
a molesto nervosismo, dovuto per lo più a insonnia, a malessere fisico,
e farlo alzare improvvisamente, per lo più a ora insolita. m. villani
) letto alla guancia: tenervela posata più o meno leggermente. dante, purg
donna ingrata, com'è possibile che 'l più bel petto che mai facesse amore sia
ii-2-336: il povero cristiani non ha saputo più nulla dell'affar suo: a ogni
necessità di stare a letto (per lo più per malattia). ariosto,
aletto... gli animi de'più possenti impregnò di volontà iniqua con tra 'l
di celia a'bambini; giacché sarebbe più gastigo mandarceli calzati. -morire
doge manin si lamenterà del non esser più sicuro né men nel suo letto.
o farsi anche ammazzar, quest'è più furba! -saltare, ruzzolare il
ha dove ricoverarsi né posarsi. ancora più comune 'senza casa né tetto '
-tenere, guardare il letto: trovarsi, più o meno a lungo, in degenza
obbligato da due anni in qua pel più del tempo a guardar o il letto
(96): abbracciatala e baciatala più volte, in su 'l letticello del monaco
sua fine, recatosi sopra un letticello più tosto da penitenza che da riposo,
brusoni, 875: raccontavano cose non mai più intese o lette ne'fatti di guerra
cose e le lette e, di più, vari miei pensamenti, rimanessero a
letti da tutti, e associazioni di più famiglie in comune alle opere periodiche.
del bel latino antico con un latino più grossolano o meglio con vocaboli italiani a
: se costoro oltre la pratica di persone più o meno colte hanno un po'
lettori. leonardo, 2-515: quanto più minutamente descrivermi, tanto più confonderai la
2-515: quanto più minutamente descrivermi, tanto più confonderai la mente del lettore e più
più confonderai la mente del lettore e più lo removerai dalla cognizione della cosa descritta
quale, ove men teme, ivi più spesso è colto. b. fioretti,
anche non penasse a capire, nuoce ai più begli effetti di qualunque scrittura. mazzini
; quindi rari scrittori, e anche più rari lettori. nievo, 512:
: ai lettori di massa, molto più numerosi, il tradizionale libro che si
martignazza, iniqua strega, / ch'ha più peccati che non è de'fatti.
secondo afferma il burlamacchi, o richiamato più tosto al suo officio di lettore dei novizi
.. l'inquisitori e li cercatori più tosto ci dessero con paravole semplici,
insegna una lingua straniera (per lo più la propria) collaborando con l'insegnante
misero; lettino d'ospedale (per lo più montato su rotelle).
, 1-118: un camiciottino del bambino, più un lettùccio di seta con verghe d'
schienale e braccioli, adatta ad accogliere più persone sedute o una persona distesa;
/ nulla ti piace e nulla è più soave / per te del tuo lettùccio
-lettùccio a dondolo: sedile a uno o più posti sospeso a un'altalena oppure appoggiato
bencivenni [crusca]: visse ammalazzato più di due mesi tra 'l letto e
malati,... per lo più per loro indisposizione si dimorarono fra il letto
dante, inf., 5-131: per più fiate li occhi ci sospinse / quella
agevoleza... dalla lettura di più e più sorte di sentenze. casti,
.. dalla lettura di più e più sorte di sentenze. casti, xiv:
, e n'andava di continuo imparando di più, dalla lettura di diogene laerzio.
lettura, e giudica bene per lo più delle cose. giordani, xiv-20:
, iii-25-42: la lettura, il più difficile degli studi ed esercizi mentali, se
ad alta voce in modo che una o più altre persone possano udire e comprendere quanto
. frugoni, 1-247: il suo pascolo più congenito era satollar l'orecchio con la
che aveva studiato poco, ma era più intelligente, faceva lettura alla madre che
le punture dei 4 mosquitos 'e più ancora le punture del dispiacere di aver
udir, cerca maestro experto / e più tosto eloquente, / che parli chiaramente,
. leopardi, 235: crescer più d'una cattedra o lettura / anco gli
piacque a ciaschedun liceo, / con più dote che mai per avventura / non
con la risoluzione di qual letura sia più piacciuta e per quali ragioni. l.
come sono i seguenti, cominciando dai più minuti e progredendo ai più grossi:
cominciando dai più minuti e progredendo ai più grossi: carattere microscopico o diamante,
. locuz. -avere, ottenere una o più letture: negli studi e nelle università
ricevere l'incarico di insegnare una o più materie. sanudo, iii-95: questo
-dare, conferire a qualcuno uno o più letture: negli studi e nelle università
, incaricarlo dell'insegnamento di una o più materie. lettere e istruzioni agli oratori
251: essendo eccellentissimo filosofo, né sapendo più leggi che volare, benché un podestà
a uno scritto: leggerlo, scorrerlo più o meno attentamente. galileo, 1-1-188
a qualche lettore e che non è più disponibile, oppure di manoscritto che si
445: la leuca montana produce le frondi più larghe, il seme più acuto,
le frondi più larghe, il seme più acuto, più amaro e meno aggradevole al
larghe, il seme più acuto, più amaro e meno aggradevole al gusto della
. produce due over tre over più rami, sparti in diverse vie: il
sono chiamate stalagmia. né è cosa più pura. ma chiamano leucanto quella parte
hanno in italia cinque specie; la più nota è la leucaspides riccae, detta comunemente
iii-618: quale stella pare a noi mondani più picciola, parrebbe appresso quello acuto lume
questi ultimi e alterazione di uno o più organi linfatici (milza, ghiandole linfatiche
: la leucemia è una delle malattie più ribelli, di quelle che sembrano consentite
, i quali, secondo la teoria più accreditata, derivano da un unico tipo
l'idropisìa chiamasi 'cellulare', per lo più nell'integumento comune sparsa con tumore adiposo
cheirantus cheiri), con fiori per lo più di colore bianco, ma anche giallo
* incanus ', ma le foglie sono più verdi, quasi punto tomentose, e
* leucoio purpureo ', per lo più porta i fiori rossi cremisi, ma varia
una serie e schiacciati. tra esse la più comune è il * cheirantus incanus
[plinio], 34-12: fassi in più modi di quella specie cavata nelle fosse
chiamano stalagmie, nè c'è cosa più pura d'esse. ma il colore bianco
mineralogia indica varie sostanze di un bianco più o meno puro: come il solfato di
cornea e che provoca difetti di vista più o meno estesi; la terapia consiste nel
del midollo spinale, localizzata per lo più nella sostanza bianca. =
? 'vento di mezzogiorno 'e più propriamente 'di sud-sud ovest ',
medie. affezione congenita caratterizzata da mancanza più o meno spiccata di pigmento nella pelle
formazione di placche biancastre; per lo più ha sede nella bocca, sulla lingua
specialmente i giovani, caratterizzata da tumefazioni più o meno estese e voluminose dell'apparato
come pietra preziosa, ma per lo più sfruttata per usi tecnici per l'elevato
lieva. biringuccio, i-30: più opera, e più saldamente è la forza
biringuccio, i-30: più opera, e più saldamente è la forza d'una
. moretti, ii-140: assistevo poco più che ragazzo al lavoro occulto dei congegni,
chiusura sino a quel punto e non più, tanto che non abbia a scoppiar
... / quanto si china più, quanto è più carco, / e
quanto si china più, quanto è più carco, / e più lo sforzan
, quanto è più carco, / e più lo sforzan martinelli e lieve. tassoni
dei bargelli] uno anno e non più, fornita la detta lezione; e poi
5. chirurg. strumento, per lo più ad asta piatta, usato per l'
dell'esistenza, che anche le realtà più stellanti a poco a poco offusca, travolge
sai comune... riesce assai più facile il distaccarle sollevandole perpendicolarmente dal piano
onde seguiva che, a certi luoghi più ripidi, il povero don abbondio, come
a sollevarsi a volo, per lo più aizzandogli contro i cani. tommaseo [
, ecc.), per lo più per una determinata guerra, spedizione o
avesse dato ordine per la leva di molti più. f. galiani, 4-253
sotto ventiquattro stendardi, ne conteneva non più di mille dugento; de'quali cinquecento
segneri, iv-5: stimerò la vittoria tanto più certa, quanto più io me la
la vittoria tanto più certa, quanto più io me la posso promettere da un corpo
organizzati su'luoghi, composti di compagnie più o meno forti, ma eguali tra
altri, un medico, per lo più militare (detto comunemente medico o dottore
il consiglio compie articolandosi in una o più commissioni mobili di leva). -ufficio
, peraltro, si provvede per lo più d'ufficio). -in senso stretto:
leva. calvino, 2-273: in più ci mise il servizio di leva. questa
leva, e che i soldati sono più in pericolo degli altri uomini? tarchetti,
mercenari professionisti,... tanto più è necessaria con un esercito nazionale di leva
due o tre in tutto il paese, più qualche soldato di leva. pratolini
, 118: tutti contadini in giacchetta; più usati di me come corpo, quantunque
insensata. idem, vi-528: importa più la vita che l'amico: e però
. tipogr. operaio, per lo più apprendista, che, presso una macchina
in guerra, / che vedesti, più presto ch'io non dico, / un
la durezza della traslazione nascente per lo più della perfezione non arrendevole della cosa.
: trovammo calme che ci tennero fermi più di 15 giorni: alle quali si aggiunsero
.. contiene quasi la metade e più di tutta la terra abitata, cioè
il levante solstiziale, ciò è de più lunghi di. idem [plinio],
dominazione ottomana). — con significato più generico: i paesi dell'asia e
[di monete] per levante solo più di milioni cinque. manzoni, pr.
giusti, 4-i-46: per un secolo e più rimasto vuoto, / cinsi la gamba
la riviera di ponente generalmente è molto più fertile di questa. tramater [s.
dell'inverno. algarotti, 1-i-21: il più rincrescevole vento che turbi la nostr'aria
, e sulle sue ali ne reca il più intollerabil de'mali, la noia.
curia. magalotti, 21-108: di più, o a tramontana o a mezzogiorno,
2. tipo di pianelle, per lo più rosse, che erano confezionate nel veneto
aumentava il pittoresco. era un colore più greco che americano; sembra, in queste
oriente; proveniente dai paesi orientali (più specificamente, dall'oriente mediterraneo).
i-69: i venti orientali o levantini hanno più copiosa materia degli altri et i fiati
copiosa materia degli altri et i fiati più gagliardi degli occidentali o ponentini. zucchelli
nostre prore,... imperversando più che mai, venivano come prima ad
cammino. d'annunzio, i-947: più bello e più dolce anco è vedere /
annunzio, i-947: più bello e più dolce anco è vedere / il solco de
che la mia figliuola ci averà gusto, più di me, di rifar la pace
ch'è sole, / che inver'me più sòie / che non fa la pantera
che levantisce sole: / ché di più olor s'ole / su'viso che pantera
che vaglia, / chi leva sente più che quel che batte. leggenda aurea
piedi; drizzarlo. -anche: alzare più o meno leggermente (una parte del corpo
484): alcuni, di quei più abbandonati e ridotti altestremo, ve- nivan
cuscino. -intr. per lo più con la particella pronom. cielo d'
ben m'accors'io ch'io era più levato, / per taffocato riso de la
la stella, / che mi parea più roggio che l'usato. cavalca, 20-269
staffe, e 'l braccio armato / quanto più più poss'io tiro indietro. buonafede
e 'l braccio armato / quanto più più poss'io tiro indietro. buonafede, 2-v-68
rapace. -intr. per lo più con la particella pronom. inghilfredi,
all'altro. -intr. per lo più con la particella pronom. giacomo da
la donna mia, / ch'e vie più chiara che l'alba del giorno.
odora / e a 'l sol risplende più bianca de 'l sale. pirandello, 7-66
lieva. -intr. per lo più con la particella pronom.
la carne trista e non ne volle più, la vecchia si levò dal letto di
misura, per provare come si potesse più autorevolmente chiarirci che il 'piè fermo '
-sollevare (le spalle: per lo più in segno di indifferenza, di noncuranza
ambo le mani, s'inarcò a colpire più forte, giù per il solco tracciato
grande mazzata,... quante più la leva alta, maggior colpo dà,
riassorbe. -intr. per lo più con la particella pronom. dante,
fa andar sozzopra, / e dove è più profonda li trasporta. piccolomini, xlv-24
petrarca, 66-9: io nel cor via più freddo che ghiaccio / ho di gravi
di stagnanti fiumi / quando cade dal ciel più lenta pioggia. tasso, n-iii-580:
, n-iii-580: rimirate quel monte altissimo più d'atlante e d'olimpo, a la
primavera, lasciando poi il proprio letto più arido e petroso di prima.
tine, non si tuffino le vinacce più che tre o quattro volte, sera e
, affinchè il vino pigli un poco più di colore e odore. 7
. francesco da barberino, ii-183: più son li minacciati che i battuti,
convenne / leva'il capo a proferer più erto. cavalca, 20-20: levando
m. villani, 11-23: quanto più li pregava e richiedea, più levavano il
quanto più li pregava e richiedea, più levavano il capo e più li trovava
richiedea, più levavano il capo e più li trovava duri e pertinaci. petrarca,
(24): la giovane d'essere più in terra che in mare niente sentiva
squadre. tasso, 18-96: leva più in su l'ardite luci, e tutta
povero amico, dal suo angolo, i più begli occhi canzonatori di cui io abbia
. 8. emettere per lo più con grande intensità (suoni, voci
le grida di tutti, dicendogli le più vituperose parole e la maggior villania.
gozzi, i-26-53: non vedeste mai ingegni più pronti a tirarsi i capelli, a
letterati ed il popolo, che sempre più s'alza. carducci, iii-18-38: si
, di non seppellire li morti per più riverenzia. giuseppe flavio volgar., i-204
, i-204: per la giudea in più luoghi s'era levato tumulto. p.
, e di levare nel mondo una più gran vampa di ammirazione del proprio ingegno.
: acciocché noi leviamo i suoi fatti più alti palesemente, dappoi la maravigliosa trasmutazione
da correggio, 179: sempre vive a più infelice sorte / / quel che più
più infelice sorte / / quel che più applaudì o che blandisci al seno. /
campanili,... non sono ricordati più. leopardi, iii-665: la vostra
quali non mancheranno certamente di levarvi sempre più alto nell'opinione degli uomini, qualunque
quasi questione se non appunto di quelle idee più communi le quali mai non mancano in
che possa con li occhi levarsi / più alto verso l'ultima salute. buti
264-8: vedendo ogni giorno il fin più presso, / mille fiate ho chieste a
a gli universalissimi alti, e levarmi tanto più alto.... di quello
fratelli. -intr. per lo più con la particella pronom. dante,
vedendo essi come liberamente s'aumilia il più savio, pertanto non si vogliano levare
como. botta, 6-i-41: se più dilatate il commercio loro cogli esteri, e
il commercio loro cogli esteri, e più leveranno delle nostre manifatture. nieri, 3-111
.. il romano che non pesi più di 4 libbre, leverà un peso di
quale si volge la stadera, sia più di cento volte maggiore della distanza dal
portare. * tale gabarra non leva più di trecento tonnellate '. 22.
leva quando e cui li piace, / più volte m'ha negato esto passaggio.
aderigo di credi, 63: per più copie levai, che mi bisognavano per mostrare
243: mi pare che elle leveranno più di un milione e mezzo d'oro
fu possibile di levargli dalla gola un discorso più lungo di questo: « va bene
; poi, levata la mensa, ripostiti più da presso a sedere, raddoppiò lo
, dopo che niccolino, col tratto più aristocratico, ebbe ringraziati i festeggianti,
che danneggia la vite; ma se sia più vegnente e gagliardo che l'uno dei
.); estrarre (per lo più con un certo sforzo). -anche
, con la sua parte depressa e più larga, leva via dall'istessa calvaria
calca in modo arrandellollo, / ch'a più di sei levò 11 capo dal collo
: giulio sa che suo padre ha più di tremila ducati d'oro in camera
targioni tozzetti, 2-132: la pratica de'più valenti ravvi- vatori di annegati c'insegna
annegati c'insegna di far levare, quanto più presto sia possibile, tutte quante le
iv-111-7: dico che 4 altri fu di più lieve savere ': che, pensando
canto del pentangulo rimane quadrangulo e non più pentangulo. aretino, v-1-712: se
conveniente, siccome soccorso che allora è più che mai utile o necessario al popolo
mi leva savere / a ciò che più mi tene. gallo da pisa, 325
, cioè la ragione, non rimane più uomo, ma cosa con anima sensitiva solamente
: si scelgono di queste noci le più fresche, pesanti, grosse e piene
capuana, 14-85: -ha quattrini più degli altri e fa il signore
dolze speranza, / partit'ài la più dolxe compagnia. chiaro davanzati, xiii-15
l'anima savia,... quanto più si vede perseguitare e scalcheggiare dal mondo
vede perseguitare e scalcheggiare dal mondo, tanto più leva l'affetto dal mondo. macinghi
resto penso poco. caro, 12-i-136: più dispiacere ho di non poer levare questa
fatto quello che io desidererei di fare più che di vivere: non per levar in
strada di questi studi anche agl'ingegni più mediocri. manzoni, pr. sp.
la sua gente, / et a lloro più cocente / dunqua è del parentado /
: considerato questo quelli più vecchi, d'accordo, li mia levomo
: levate, maledetto, ca non poi più morare; / ne la fronte n'
/ lèvati quinci e non mi dar più lagna. bibbia volgar., i-238:
, l'ho fatto appunto per essere più fuori ancora del mondo, e dei
aveva fatto intendere che si levasse al più presto di casa. -in partic
machiavelli, 532: il conte non poteva più per la fame campeggiare, né per
da quel campo, andarono a porsi più sotto a monk's-comer. -sostant
fuora. -intr. per lo più con la particella pronom. imbarcarsi,
allontani da un'altra, per lo più al fine di tenerla presso di sé
: stanco dimostrandosi e svogliato, / più tosto che potè, da lui levosse;
quale altro giamai fu che al popolo ragionasse più di quello che fe'cicerone? nondimeno
e andò via. sarpi, i-1-61: più tosto, inchino a giudicare che si
: ma non dirò d'angelica or più inante; / che molte cose ho da
sin a gran pezzo, per donar più rima. / da lor mi leva il
gozzi; i-26- 43: veggo per lo più la natura essere quasi a suo dispetto
pesa. — intr. per lo più con la particella pronom. desistere,
buon porto e surge in piagia / duol più ch'altro affannato di tormento. dante
se ne leva, non n'aspetta più. s. girolamo volgar., 1-30
grandissima presa de uomini e pecore e più de quindici millia soldati. varchi,
io son venuto a firenze per levare più giovani che io posso. cravaliz [gómara
danari. -intr. per lo più con la particella pronom. compagni,
arbuscelli la seguii con le mie saette più tempo, vago delle sue piume.
una lepre. -intr. per lo più con la particella pronom. uscire dal
: quando l'uccello si leva non aspetta più colpi: ma quando non si leva
per questo el brachieri ha da battere più de una volta la machia con el
questa è l'ultima operazione e la più permanente che abbia la scultura; imperocché
una viva figura, / che là più cresce u'più la pietra scema.
figura, / che là più cresce u'più la pietra scema. cellini, 573
diretto a far navigare con direzione quanto più possibile contraria al vento. guglielmotti
una figura). - per lo più sostant. baldinucci, 82: i
sacchetti, v-239: ben si possono più dolere coloro che abondano in ricchezze o
, di subito si levarono e con più altri uscirono del castello venendo contro di noi
da voi /... / se più il signor me accusa; se compagno
sanza farvi presso: / legno è più sù che fu morso da èva, /
26-139: nel monte che si leva più da l'onda, / fu'io,
gigante. d'annunzio, v-1-35: più lungi, su l'altro versante del monte
segue, / che le stelle apparivan da più lati. petrarca, 190- 4
. chiabrera, 1-iv-226: o gelopea più vaga a rimirarsi / ch'un praticel
levar della luna le capre non stanno più chete, / ma bisogna raccoglierle e
porre: per l'appunto, né più né meno, tale e quale; a
forza a la gelata zona / mostri più giorni il bel pianeta innanzi / che dal
tempo fedelissima. galileo, 8-vi-246: ma più, signor sarsi, se il savio
: cominciare a parlare e non smetterla più. crusca [s. v.
avendo cominciato a favellare, non la finisce più. -levare la coda: aprirla
levarlo di sopra alla terra, acciò che più non vivesse. boccaccio, dee.
propriamente non c'è avanzo, al più al più io la levo del pari.
c'è avanzo, al più al più io la levo del pari.
finire in prigione, non ci si leva più. -levarsi a guerra: v
il diletto che se ne cava, come più salso e gustevole, di non poco
unghia dei quadrupedi domestici, e più spesso della suola, di cui si vuole
, 17-2-37: v'aggiunse egli di più lo starsi fuor della porta di quella nostra
con l'alba, ma non si finiva più di baccanare e ci si addormentava assai
. bartoli, 17-2-48: fra le più altre [penitenze]... il
ho ammirato un'aurora stupenda e una più stupenda levata di sole su la grande
pulita terra, alle cime de'monti, più che da costa o calcio loro,
sulla levata. amari, 1-1-241: non più soprattenne la levata dell'assedio, che
per il successivo inoltro (per lo più con riferimento all'ora del prelevamento:
, la parata e la levata; ma più d'ogn'altra cosa in atto d'
: 'levàta': l'alzarsi di imo o più uccelli dal terreno, o dall'acqua
buonarroti il giovane, i-575: il cui più alto seggio [del carro mascherato]
guerra di secessione in poi non hanno più sparato un colpo di fucile: hanno
bastioni di san miniato... dopo più lunghe strombettate e stampite fatte con incredibile
amicis, x-152: ora non può più lavorare che la mattina di levata, e
mattina di levata, e per non più di due ore. -di poca (
manni, 2-126: di iacopo di boccaccio più volte si è parlato fin qui.
... scoprii una vela lontana più di venti miglia. -fare,
allemania per fare una levata di lanzichenecchi più grande che far si possi. frachetta,
di insegne, il testi dava fuori altra più copiosa edizione, pur confermando il suo
esempio, non significa soltanto: levarsi più presto del solito; ma dice anche
alzarsi di buon mattino, per lo più malvolentieri. tommaseo [s. v
j: di chi s'è levato molto più presto del solito a suo dispetto,
1-25: la migliore cura e che più vale si è astinenzia di mangiare e di
gli omeri di venti o di trenta e più uomini. settembrini, iv-68: il
pace / ad tutti e te ancor più sublimi, / spirto fusti di corpo uman
per morte a immortai sito / e nel più basso ciel te stesso infimi. grazzini
. teso verso l'alto, per lo più in atteggiamento di benedizione, di preghiera
ii-101): levata di parto, maria più non era invitata a banchetti, né
circa due libbre d'acqua freddissima quanto più si può. giraud, 2-151:
. anonimo, 1-544: tu se'più piagente, / aulente fior rosato,
se non l'alte torri o le più levate cime degli alberi. donato degli
/ volti col viso ad l'erta più levata / per dirizare in su gli
dell'amore fatta lieve, stupita e levata più su, colle penne dell'affezione,
.. levato in superbia, non già più duca di puglia, ma re d'
, / chiari e soavi segni / del più levato e prezioso senso, / che
meno vantatore, men chiuso in sé, più levato da terra, ma poi men
ma poi men umano, meno artista, più critico, più attaccabrighe.
, meno artista, più critico, più attaccabrighe. 16. ant.
un gran bene / se paga cum ingiuria più levata. 17. per estens
. negri, 1-104: per le case più qualificate adoprano, invece di quelle scorze
sacchetti, 178-63: convenne facessono per più mesi collaretti foderati, se vollono poter
né molto lontano, perché per lo più levata si vede ove si ferma,
: ritornando, quando la nebbia era più fitta, udivamo il cane zampettare sulle foglie
, udivamo il cane zampettare sulle foglie più rapido, e poi il fru-fru dell'uccello
con la testa levata, riputando sé, più che gli altri, d'onore e
de'fiorentini d'oggidì: sarebbesi certo troppo più lodato di loro, che egli non
ponte levatoio scassinato dalla vecchiaia e i più bei finestroni gotici che si potessero vedere
arte della lana, non vi vogliono più essere sottoposti. 2. buon
de'garofani o dell'aglio e soffiar loro più volte in bocca. leopardi, 32-137
e forse migliaia di creature, e non più ritenuta idonea all'esercizio della professione per
d. bartoli, 9-29-1-121: avrete in più occasioni ammirato l'insuperabil valor delle machine
, ha una moglie che è molto più alta di lui! ecc. ma credo
la città fa due miglia di diametro e più, e viene ad essere sette miglia
circolo; ma, per la levatura, più abitazioni ha che si fosse in piano
della stessa levatura, non erano ormai più quelle di un ragazzo con ancora il
poca levatura. ogni ingegno, anche più grande, si perde, se non
scorti per parabolani, non si dà più loro credito nell'avvenire, se ben
furori da pazzo, quivi, dove più che in null'altro si risentiva, arrabbiò
cristoforo armeno, 41: sono per lo più le donne di plcciol levatura dal lato
al sacrificio del vespro non si faceva più sacrificio insino alla mattina seguente.
ad indagamento delle infusioni, furono il più microscopi che dir sogliano levenoecchiani, o
rintracciare con precisione e chiarezza i lineamente più dilicati e più fini de'corpicciuoli che
e chiarezza i lineamente più dilicati e più fini de'corpicciuoli che contempliamo.
: i giovani chiamati leventi, i più sono artigiani, e ciascuna loro arte ha
. entravano talvolta tra le milizie: più spesso sulle galere tra i ramatori di
leviatanica, e solo mercè oligarchie sempre più accentuate. 3. mirabolante
stato ecclesiastico e civile, dell'opera più famosa del filosofo inglese th. hobbes
a poco come voi, ma non più certo. b. croce, ii-13-240:
: 'leviathan 'è il titolo della più celebre opera di tommaso hobbes (1588-1679
; spianare, polire (per lo più mediante appositi macchinari e con mole e
a levigare le asprezze, anziché farle più ruvide. carducci, iii-9-74: il tipo
donna che con la grazia femminile sebbene non più pura ripulisce e leviga i costumi e
fisionomie ogni giorno prendessero un che di più angustamente semplice e, direi, remoto
non vedi che tuo figlio / è più levigato d'una conchiglia, / e più
più levigato d'una conchiglia, / e più bianco dell'acqua? ungaretti, ii-41
annunzio, ii-1010: nel mio petto, più fragile che la cèntina di pioppo entro
., i-259: la situazione si fa più levigata, il gusto più corretto,
si fa più levigata, il gusto più corretto, sorge la coscienza puramente letteraria
rifinito con somma (e per lo più eccessiva) cura (un'opera letteraria
, il gusto della linea non trova più da sostanziarsi in pittura, il suo
orecchi perfettamente articolate;... fatte più cristalline, levigate, lucenti dall'acqua
ottunde e smussa anche gl'intelletti naturalmente più acuti e più levigati dall'uso de'
anche gl'intelletti naturalmente più acuti e più levigati dall'uso de'buoni studi. thovez
lavorate, per renderne (per lo più mediante un apposito attrezzo detto lisciapietre)
macinano su pietra, si stemperano in più acque, si decanta la porzione che
liquido, si macinano nuovamente le parti più grosse cadute al fondo, e si ripete
. belli, 16: di più quando vi si muove il vento, suole
della musica, l'amministrazione delle offerte; più tardi fu anche giudice, segretario,
egli diceva che a loro si conveniva più lo sacerdozio che ad aaron. bibbia volgar
, vecchi e sacerdoti, e di più aaron, da dio chiamato. diodati [
e la peggior condizione è quella de'più deboli che siamo noi altri poveri leviti disarmati
b. croce, iii-26-358: oramai più che ottantenne, scrive questi suoi ricordi
tanti altri suoi volumi che hanno per più decenni divertito i lettori di tutto il
levità di tutte le apparenze, il peso più grave lo sento sul mio cuore.
un ipnotizzatore. soffici, ii-346: più d'una volta la forza della volontà
, ma, per il credente, più certa di qualsiasi altra. silone, 137
panzini, iv-374: 'levitazione': uno dei più comuni fra i fenomeni medianici. il
sacerdozio levitico... e rendere vie più venerabili presso del popolo i suoi ministri
caracciolo forino, 74: malgrado i più recenti provvedimenti del governo italiano relativi all'