benefico patrocinio dell'amore che è la più sicura custodia contro gl'insulti dell'ira e
gl'insulti dell'ira e il rifugio più caro contro le delusioni e i patimenti.
annunzio, i-654: ella non è più giovine. i suoi tardi / fiori effuse
e lo tenne contemplativo e tranquillo fino alla più tarda età. carducci, iii-26-41:
sopra la carta non scemi vigore alle più importanti operazioni della mia mente? faldella
, ii-276: il municipio forse ancora più timido che ingenuo... risponde con
a sé il mantenere, / che più convien ch'efonda / chi bramosia seconda.
: intrepido mirai dell'ultim'ire / i più fervidi moti, e quel che possa
inimico de dio, non vi cognoscea più salutifero e proprio remedio che continuo recorrere
le acque in grande effusione, e sono più sane. 3. sperpero,
nelle guerre chi vuole manco spendere, più spende, perché nessuna cosa vuole maggiore
, perché nessuna cosa vuole maggiore e più inconsiderata effusione di danari. pallavicino, 7-168
dell'animo proprio, specie quand'è il più intimo e vero. = voce dotta
mugghiare di quella turba in tobòga senza più né cristo né diavolo, moltitudine flagellata
antica, formata da una coperta piegata più volte. fr. colonna, 2-28
20-456: sadduceo, capo d'una della più invadenti e opulente famiglie del patriziato ecclesiastico
) indica una persona (per lo più una donna) che ispira o influenza,
soltanto ci ostiniamo a credere che assai più di quelle grandiose matrone, ninfe egerie
, universale,... tanto più invincibile quanto meno presuntuosa, le donne
invincibile quanto meno presuntuosa, le donne più semplici e modeste. carducci, ii-7-
corso degli anni, divenne una delle più viperine egerie di montecitorio e della consulta
e perciò questa povertà, o più veramente egestà e mendicità tua, giammai non
'egida'. scudo di giove, e più sovente di minerva, ornato della testa
fa; schermo, baluardo (per lo più nella locuz. sotto vegida).
bello, et in questo riescono i più vecchi et antichi, et è quello che
di questo i codicilli per l'opere di più importanza. = voce dotta,
simile a quello del grano, ma assai più piccolo, e perciò volgarmente detto *
a mègara voglio tornare / con una sete più forte / e bevere all'orcio di
, senz'oro / o argento, ma più fiero del corintio. =
i silvani, / che non sorridon più. d'annunzio, i-562: bramivan
tempo. stoppani, 1-452: da più di tre secoli il vesuvio, sommerso
, 26-143: il professor denis poissard -il più originale degli egittologi viventi -mi ha invitato
egitto; egiziano (ed è per lo più riferito all'antico egitto faraonico).
: quelli [carbonchi] che riuscivano più maligni si scarnificavano; e dipoi si
. -io non ho visto mai cosa più bella! -sono un poco obliqui? -hanno
di sobbarcarmi a quella sua prosa egiziana più pesante di tutte insieme le piramidi.
, i-819: la gamba sinistra un poco più avanti dell'altra, all'egiziana,
dall'egitto (ed è per lo più riferito all'egitto antico). -in partic
l'umore di un mùrice tarentino, più tenue del bisso egizio e tuttavia ricamata
2. sm. (per lo più al plur.). abitante, nativo
prima. leopardi, ii-566: le nazioni più civilizzate adoravano gli animali più utili,
le nazioni più civilizzate adoravano gli animali più utili, domestici, mansueti ec.
ha ottime carni, che, per lo più, si consumano affumicate.
a cosa o animale, invece del più corretto esso, sia come compì, oggetto
stato: / quan- t'egli è più turbato. dante, conv., i-1-8
dice che prima che adamo peccasse, aveva più notizia di dio per chiarità evidente a
rida, poi / ch'egli vale ben più di me, di voi / corrosi
sua malinconia. / egli è poeta più di tutti noi. ungaretti, xii-43:
? settembrini, iv-29: ei non son più grossi di due bocconi.
1 (13): quel che più dispiacque a don abbondio fu il dover accorgersi
1827 (n): quello che più spiacque a don abbondio fu tesser chiarito
, anche (al posto della forma più corretta lui). fra giordano,
). fra giordano, 2-15: più libri fece santo augustino, e più
più libri fece santo augustino, e più scrittura, che nullo dottore. questi è
. cavalcanti, 305: eglino stimavano più la paura che la morte: e
bembo, 2-101: nel numero del più 'egli 'serba la primiera voce per
i quali credono che, ragionandosi di più, sia manifesto fallo il dire 4
annunzio, iii-2-343: ella non può più tenerlo. sono eglino ornai sul limite
? carducci, iii-24-411: gli altri più dilettevoli critici sono eglino nel vero quando m'
, dell'idillio elegante e dotto, ellenistica più che ellenica. 2.
tosi tanto, che non si usano più a'dì nostri se non da
quando si verifica nei polmoni un addensamento più o meno complicato da versamento pleurico
un ricevimento di società italiana, dà più facilmente l'idea d'un'accolta di
e di una solitudine individuale protetta dal più assoluto egocentrismo, coi più puerili difetti
protetta dal più assoluto egocentrismo, coi più puerili difetti che facilmente si manifestano.
(metafisici) avevano fatto un passo più avanti nel cam mino della
quelle che sono il premio della vita dei più perfetti egoisti. c. e
te, o, un po'meglio e più egoisticamente, perché tu vivessi sola
altrove che il timore è la più egoistica delle passioni. pisacane, i-103:
11-162: la verità degli uomini è più forte / d'ogni ap
e il sparviero. partorisce uno né mai più che tre. e quello che
483: tra tutte l'erbe niente è più maraviglioso del litospermo, il qual chiamano
, 13: o infelice tra tutt'i più infelici degli uomini, chi mi darà
. galvani, 251: è più diffìcile l'ingresso del vapore elettrico ne'
ne'nervi che l'egresso, cioè più facile lo scaricarsi de'nervi che il
qualcosa o da qualcuno: non parlarne più, abbandonarne la trattazione. garzoni,
compagni di quei delle carte, né vagliono più d'una frulla di porco nel lor
d'altri in ogni altrove: / più e men chiaro o più lucente e
altrove: / più e men chiaro o più lucente e terso, / secondo l'
è il rimedio l'egritudine si deve più patienter sufferre. casotti, 1-4-39:
di corpo / in nuova, e vie più fera orrida assai, / egritudine d'
? di scoprir l'arte di non morir più? bel servizio rendereste, in mia
ai tempi di galeno si campava forse più vecchi. -proprio di chi è
/ di nuova speme, e di più bei desiri. gemelli careri, 2-ii-287:
gran luce umil farfalla, / il più di voi mi taccio e 'l men
giusti, iv-77: voi siete la più buona creatura, della terra. un
a un fine trascendente (o, più semplicemente, una tendenza a evolversi,
rappresentare non si poteva trovare un simbolo più adeguato di questo piccolo insetto. imbriani
di minestra in forma di fiocchi, più piccoli se mangiati in brodo, più grandi
più piccoli se mangiati in brodo, più grandi se asciutti (per lo più
più grandi se asciutti (per lo più al plur.). 10.
in faccende nel cortile per le necessità più urgenti alla casa. -a farfalle
sergardi, 73: ora non va più dietro alle farfalle, / non tocca il
ho punto voglia, e mi diverto più a correre dietro alle farfalle.
di inezie nei momenti o nelle circostanze più importanti, trascurando ciò che più conta.
circostanze più importanti, trascurando ciò che più conta. carducci, 839: non
e quel che attrae s'intende per lo più come pericoloso e nocivo).
certi be'ceri, / c'han più vento ch'una palla, / pien d'
da tal vista levarsi: / quanto più mira, de mirar più brama,
: / quanto più mira, de mirar più brama,
farfallini, che costerà trecento lire o più! che se egli il volesse rivendere,
. redi, 16-iii-156: dalla parte più acuta era aperto [il bozzolo]
, così parvero, forse carta o più probabilmente stoffa o pegamoide bruciata,.
: se tu, come io * 1 più delle mattine la vedea, veduta l'
carpendone quel che tu puoi, e più presto meglio, dando ad ognuno del cavaliere
contesse hanno due spalle e due braccia più ben fatte. suo fratello, da buon
memorie della nostra grecia, non saprei se più farfallona od erudita, ma veritiera in
essi. la legge dunque di dio più debile, più fiacca di quella di licurgo
legge dunque di dio più debile, più fiacca di quella di licurgo? farfallonacci
2-30: beato in somma colui che più strane e diverse cose può invenire e più
più strane e diverse cose può invenire e più solenni farfalloni sputare. carducci, 165
11 buon rolandino, e però qui prende più d'un farfallone. f.
io: tu con questi consigliati / del più e del meno sopra queste nozze:
colori chiari, farfalleschi, gli sembravano più da modista che da pittore. farfallésimo
esercitare la prodigalità novarese e il sempre più spendereccio e capriccioso farfallésimo di cui aveva
: specoli chi vuole, non so se più l'infingardaggine di mindiride, o la
lo tevere tornare a roma? perché ha più dello stravagante, eccita maggior maraviglia,
ballo, e sùbito dopo, le più maiuscole farfallonerie. = deriv.
hanno sì sterminata eloquenza, ma bene più moderata, e non farfallonica o chimerica
farfaluga, sf. ant. storia più o meno fantastica, favola, fanfaluca
, con le facce glabre o (più spesso) coperte inferiormente da una densa
ella ben sa che non v'è cosa più capricciosa dell'estro, né che rispetti
approssima, è certo ch'ei fugge più che di fretta lungi da me alla prima
faccenda, / di quei ch'hanno più lingua che cervello. = dal
farfécchia, sf. (per lo più al plur.). ant.
vecchio, stanco, batteva il bastone sempre più piano, e dalla bocca gli usciva
è un farfugliare, un ciciorare sempre più intenso e vivo, un continuo provarsi
suo, che a me n'ha lasciata più poca. farfugliò ne, sm.
. sacchetti, 323: voleva darvi più che d'un cappone / un dì
nome e la sua natura, non è più bianca quanto più disgregata; anzi veggiamo
sua natura, non è più bianca quanto più disgregata; anzi veggiamo che 'l suo
suo fiore (che è la parte più affoltata e più densa) è di gran
che è la parte più affoltata e più densa) è di gran lunga più bianco
e più densa) è di gran lunga più bianco della crusca, che è la
della crusca, che è la parte più disgregata e porosa. romagnosi, 10-532
molta crusca. nievo, 1-193: scamiciato più su del gomito, e infarinato come
per far vedere che non le importava più d'andare al convito dei malavoglia. pascoli
— fior di farina: la parte più pura della farina di grano, quella
fiore della farina del grano nutrisce assai più di quello che si fa della farina
cosa, che essa aveva le mani più bianche del fior di farina.
marinella, 192: mangiava pane il più nero di arezzo, e di mezza
si ottengono macinando carne (per lo più di infima qualità) essiccata o residui
pasta assai e buoni, ed io più volte ne mangiai. crescenzi volgar.
6. figur. la parte migliore, più pura, più schietta (di un'
. la parte migliore, più pura, più schietta (di un'istituzione, di
ci date mescolata la crusca, o più tosto le reste e la paglia istessa
in un frullone, ne sortirebb'egli più farina o crusca? monti, v-
chiosa del venturi... fatto più manifesto lo sbaglio di quella benedetta tramoggia,
attribuito alla loro parte convessa, che più facilmente rimane scoperta. grazzini, 592
cioè nulla, per esser questo il più facile a rimanere scoperto.
suo (e si usa per lo più in frasi negative). bandello,
non essere innocente (e per lo più con notazione ironica). pulci,
7-153: mi disse essergli io riuscito più a pane che a farina. -spacciare
che vai meno dar prezzo o vanto di più per averne utile o lode.
in tanto attenti alla continenza, che più spessamente appo loro era uso di mangiare
a quel manzo nostro, / che più non ode del padrone il grido /
4. specie di polenta, per lo più di forma sottile e circolare, che
. nei selaci, il pezzo più dorsale dello scheletro degli archi branchiali
fantoccio] e gli occhi si fanno più cisposi, farinosi, non somiglia più a
fanno più cisposi, farinosi, non somiglia più a churchill, somiglia solo a grock
: contenti di un'apparenza esteriore, più d'altro non si curano: è il
, diaboliche e farisaiche, e al più filosofiche. gigli, 100:
: il fariseismo fu l'esempio storico più illustre di tal corruzione, poiché fu la
cristianesimo. fogazzaro, 1-692: le più belle figure del romanzo saranno cattolici all'antica
-tu l'osservasti, io non ne vuo'più; / sai tu chi egli è?
queste cose? boccaccio, vi-161: più altra gente ancor v'avea; fra'quali
chi parlando storpia e confonde elementi di più lingue. -in partic.: soprannome
vedrete una farmaceutica nuova, e forse più utile dell'antica. d'alberti, 370
'ed il tasso, certo con più genio che non le rime farmaceutiche delle
nuova farmacia. vi bazzicavano i liberali più arrabbiati i quali gridavano contro il governo.
o cassetta contenente i medicinali di uso più comune e di pronto soccorso (per una
cocchi, 3-281: l'esperienza ha dimostrato più volte anco a me che in toscana
spreg. carducci, iii-24-169: quando più ferveano le ciarle intorno a'sospesi,
neologismo del settecento in sostituzione del termine più antico speziale (v.).
; a te si tempra, / più ch'ad ogn'altro, che bisogno n'
[il violino] è lo strumento che più fruga ne'precordi a mettere in esaltazione
farmacopea le differenze tra l'oppio giapponese più aromatico e l'europeo più potente.
l'oppio giapponese più aromatico e l'europeo più potente. -figur. d
è una febbre... quanto più ingoierete, tanto peggio starete. or io
de la famesia, dal quale, quanto più è vituperato e percosso, tanto gli
vituperato e percosso, tanto gli ha più misericordia e piagnelo. = incrocio
, fa che il polso ti batta più lento, e sarai sano -non avrebbe egli
possan ben dirli; / farnetica ciascun quanto più puote i per tale andazzo di cervella
dovergli, per dappocaggine e tardità o più tosto tardezza sua, riuscire, per
farò così delusa poi? / chi più mi seguirà de'primi amanti? abati
di libertà, di imprese ove, più che altro, il ribelle alle leggi sociali
cavalca, 19-250: si pose in orazione più ad agio, e più ferventemente,
in orazione più ad agio, e più ferventemente, e incontanente lo rimenò al letto
sano e guarito di quella farneticheria, sicché più non gridava, né molestava gl'infermi
agnelle o porci o capre / qual più ti piace: purché me in farnetici
sia manco pazza della curiosità, anzi più farnetica. pallavicino, 1-219: potea
... occupò miseramente le penne più prodi a cantare... i miracoli
si era rivelata un momento nella sua più intensa oscurità. fogazzaro, 4-187:
374: niuno come lui saprà mai più essere il consigliere, la guida,
del circo. n'erano la rendita più solida. il gran faro. =
quelli delle navi, ma che fossero più piccioli e che avessero certi farponi per discostar
farragino), ant. mescolare disordinatamente più cose. - anche assol.
mescola disordinatamente cose diverse (per lo più al figur.). f
satura, è mestura e mischianza di più cose, così anche la farraggine;
, dice festo, quello che da più semi, per cagione di pascolo, si
ne'sacrifici ancora non era cosa alcuna più religiosa che 'l vincolo della confarrazione,
monococcum; il prodotto serve per lo più alla confezione di minestre o alla preparazione
dieta più grossa, cioè farinata d'orzo o farro
simile alla spelda, ma è più grosso in erba e nel granello: si
luoghi, quantunque si chiami falsamente dalla più parte farro, per esserle assai
sf. componimento teatrale, per lo più breve, inteso essenzialmente a far ridere
fu mai simigliante a questa / de più farse, più giochi e più solazzi
simigliante a questa / de più farse, più giochi e più solazzi. ariosto,
/ de più farse, più giochi e più solazzi. ariosto, 44-34: smontò
palazzo il magno imperatore, / ove più giorni quella compagnia / con tomia- menti
antico costume, sogliono introdursi finita l'azione più grave per rallegrare il popolo, e
grave per rallegrare il popolo, e molto più a proposito che i nostri intermedi.
, 13: si sente per tutto a più potere /... / cantare
la vita politica è purtroppo farsa il più delle volte. farsettàio [farsettaro)
maniche, ed era per lo più imbottito di ovatta; oggi è
bucato innanzi sempre, li quali più tosto mugnaio che fornaio il dimo
lavoro, ond'ei rintoppi / da più vecchie giornèe farsetto o saio. manzoni
2. veste corta, per lo più di cuoio, che i cavalieri portavano
in dodici giorni, che sono poco più di cento miglia nella parte più larga:
sono poco più di cento miglia nella parte più larga: la qual misura giorno appresso
di altro materiale) per tenere insieme più cose. -in par tic.: striscia
xiii primi canti; e mandateli compartiti in più fascetti, ed involti in carta pecora
comunicanti fra loro affezioni, e sempre più intense che estese. b. croce
fatto, / dove le cose sue più rare porta. 4. bot
in servizio, se non che è molto più larga e giunge quasi a'piedi,
di gerico. 2. striscia più o meno lunga e di varia larghezza
in cintola, e questa vuol essere più o meno lunga, secondo la grossezza del
e sappi ben che mai non è più d'una; / castità guarda ne le
breve fascia, simile a un anello più rilevato e più chiaro. -figur
simile a un anello più rilevato e più chiaro. -figur. legame,
, onde renato / ritorni a vita più tranquilla e casta. baretti, 2-242:
. baretti, 2-242: chi ardirà più profanarti l'udito con un solo libero motto
sulla fascia prealpina è uno degli aspetti più connaturali della valle del po. -lig
sotto alla fascia era ornai gionto / più che dal cor dal suo destin guidato.
porta a vetri. bernari, 5-107: più volte si scoprì con una mano sul
avea, dove s'aduna / il più folto del crino. 9.
, 63: vero è che si fa più spazio intra l'una e l'altra
, ove percossa / dal sol vicino più s'accende e flagra / quella maggior del
marino, vii-416: il cielo di più è partito in cinque fascie che zone
o strumento, di forma per lo più cilindrica, avvolto intorno a una struttura
: 'fascia', denominazione di quei legni più o meno larghi che fanno il giro della
sotto il piano, talvolta due o più, secondo la lunghezza della tavola.
, fin dalle fasce: fin dalla più tenera infanzia, fin dall'inizio.
. / un ben, che le più volte more in fasce. di costanzo,
erano infrante: era un tritume senza più dolore dentro il fasciame della carne intatto
fàscio). avvolgere con una o più fasce o bende. iacopone, 65-65
d'aromi, perché si conservi il più possibile. jovine, 2-242: pietro udì
gli occhi. guerrazzi, ii-37: più prestanti di ogni altro le donne, massime
madre, ci ingegniamo a prova di più e più lacerarle. 2.
ci ingegniamo a prova di più e più lacerarle. 2. per estens
li fasciò, gremito / d'ombre più dense. d'annunzio, iii-2-44:
... coperto nel corpo poco più che da una tela nella quale è involto
ho gli occhi infiammati, e molto più il sinistro ch'io tengo fasciato. a
. jahier, 122: han fatto più presto di me loro: rapati,
guasto / senza pietà nei suoi affetti più sacri. comisso, 5-228: l'
si trasferirono in una [diligenza] più piccola, da alta montagna, di solida
. magalotti, 21-162: si fecero più tiri di punto in bianco verso la
. levi, 1-206: non potevo più fare fasciature, né quei piccoli interventi chirurgici
non avevano luogo di alloggiare ne'siti più alti, conducendo quantità grande di fascine,
, affinché facilmente s'apprenda a legne più grosse nel cammino, o al carbone
del fornello. soffici, iii-275: dal più vicino * bougnat ', cioè carbonaio
cominciando col fare andantemente una fossa larga più d'un braccio e piena che sia di
alli capretti vituli agnellini. / e più smagrar gli fan tutto l'armento.
sa trovar la strada, per calare nel più basso, a traverso degli argini e
hanno fatto degli ottimi effetti. la fascinata più grande si è quella che s'è
, ella nuovamente gli getta il grido, più forte. fascinatóre, agg.
dal calor del core generato di sangue più puro, il quale, a guisa di
annunzio, iv-2-374: io non osavo più voltarmi, e guardavo fisso la riga gialla
. mascardi, 1-114: avete udito più volte ricordar il fascino; come si faccia
è per anco ben chiaro: i più consentono ch'alcuni raggi trapassano da
vedrai come bella e senza scabbia / di più candide lane ognor s'ammanti. guerrazzi
polsi di mano in mano gli battevano più languidi. stava come sotto la potenza
di quella donna. linati, 16-259: più che lago, stagno, con tutto
del suo colore, / che è sempre più città, meno campagna, / serba
allungata), riuniti e per lo più legati insieme in modo da poter essere
. pigliavo el meno dua, el più sei tordi. tasso, aminta, 1910
de scritture solamente,... più per caso che per consiglio, ho volti
, e il sole non mi dava più noia. bocchelli, i-87: i bersaglieri
colonne rotonde, il che fa parere più svelta la fabbrica. -fascio di
figur. quantità, congerie (per lo più varia, diversa, abbastanza confusa e
al loco / congiunta mi fa far più bella mostra / con gran fascio di
peso, carico, fardello. -per lo più al figur.: gravezza, oppressione
ix-40: la piazza era deserta, sembrava più grande del solito. io dapprima non
fine comune, raggiungibile, per lo più, con azione rivoluzionaria. -anche:
, le riunioni, i tumulti divennero più frequenti a calena. pavese, 5-152
buttate così a fascio si confondono ancora di più. -andare in fascio: andare
consumate dalla vecchiezza, nissuna possessione certa più vi sarebbe, ed il mondo andrebbe
quel ch'era, mostra che sono più tristi gli ipocriti, che fingono santità
e piedipapera, il quale ne sapeva più del diavolo, si lasciò cadere a terra
piano simile, chi, anche dei più sperimentati cantori, sarebbe riuscito a riprodurre
, un fascellóne / da non separar più da ingegni umani. = voce
la bocca, l'altra un po'più grande, situata ventralmente dietro alla prima
del fascismo, i giornali non hanno più motivo, ora, di nascondere questo atto
strade; c'è ordine; nessuno più disturba i galantuomini; ti ricordi quando
e ricordava di aver rinnegato e abiurato più volte in brevissimo tempo. panzini,
brancati, ii-312: sai chi odio di più io? quei liberali, quei democristiani
5-73: allo stile bancario si è sovrapposto più tardi lo stile fascista, con i
discorso sulla politica, sul governo che più fascista di così non si poteva aspettare.
d'orbace / di cinici antemarcia non più di primo pelo, / in una sporca
fascisti (e vi è per lo più connessa una notazione spregiativa).
il tuo ostinatissimo silenzio fu un po'più scandaloso che non lo siano mai state
, ii-130: tra le onerarie ventrose / più snella ci parve, leggera /
della stessa frequenza (ed è per lo più usato per misurare il fattore di
un laccio (e si tratta per lo più di prodotti vegetali, quali erbe
svolazanti per l'aria, e lui più d'ogn'altro pazo riguardevole dimostranti.
. / la trasse a piè ritroso ove più volle / in folto, ombroso loco
casa a fastelli. -aver più fastella che ritortole; aver più ritortole
-aver più fastella che ritortole; aver più ritortole che fastella: v. ritorta
al capo cotali fastellini sottili e lunghi di più grossi papiri, che possono essere di
e d'essa / tu ne farai più mazzi, o fastelloni, / ma soprattutto
dove / l'agio di casa tua più tei consente. alfieri, 1-1205: nell'
né vi ha classe che, più della vostra, vanti ìncliti nomi nei fasti
el capo de tante zanze, che più assai me fastidiono che l'intacare.
filippo degli agazzari, xxi-336: el più delle volte, el priore del luogo
desiderio di quelle, cessa ancor il più delle volte l'amore, e molte volte
2-91: ho sbadigliato in faccia ai più vaghi spettacoli della creazione; e sotto
dalla cultura, si accompagna una esigenza più acuta di novità, di originalità, di
: -or ecco, io non posso più sofferire questo tuo fastidio; dio il ti
ogni anno ricomincia / questo fastidio, o più tosto rovina; / onde vuoici ben
, zanzare, tignole, fastidio insomma più importuno che velenoso. -rumore molesto
che caccia via il fastidio e rende più saporito il bere. a. f.
, 42: quanti signori mangiano con più fastidio e nausea che diletto e piacere,
, 3-136: rivoltandosi tutte queste cose più volte per l'animo suo, venne in
molte disagevolezze che mi ritirano ogni dì più dal far versi, ora mi è sopraggiunta
ella fa l'uomo servo de la più vile cosa che sia, cioè del fango
piacere essendo frale e breve, quanto più ingordamente s'empie, tanto più piglia in
quanto più ingordamente s'empie, tanto più piglia in fastidio quelle cose che egli
rafrenare di dire per benché la padrona più non le desse fastidio e non la
le desse fastidio e non la battesse più si stava così igniuda, dicendole le
loro steccionate; non se ne danno più fastidio. -essere, riuscire fastidio
venute a fastidio, e non aspirava più se non alla pace e al riposo.
, 47: io te la narrerò più succintamente che io potrò, acciocché questi
meno che un fastidio o una pulce di più.
la rivo- luzion dell'idee che rende più familiari nuove allusioni, per la maggior
non c'enterrai stanotte; io non posso più sofferire questi tuoi modi; egli convien
moleste e de narrazione fastidiose, tanto più suave e dolce è de intendere quello
meglio, un guado et un golfo più fastidioso e pericoloso che le secche di bar
hai fradicio, a voler saper di me più che io medesimo! basta che io
forma circolare è graziosa, e la più capace, e la più forte; ma
e la più capace, e la più forte; ma è fastidiosa per l'apparecchio
a fare il proprio dovere, il più delle volte fastidioso, volgare, ignorato,
officina, co'studi suoi, ma più ancor colle sue frodi, divenne opulente fra
: nelle colonne isolate l'accoppiamento è più fastidioso, poiché presenta all'occhio masse goffe
certo, e massimamente ne'dì canicolari rassembrano più tosto laghi infernali che acque terrene.
baccio che 'l duca non voleva servirsi più di lui, poiché adoperava altri; di
li può immaginare. 10 era il più fastidioso di tutti, perché mi era venuto
a cercare a posta, per farmi anche più fastidioso. nieri, 344: si
, ma non dico di lor qui più: un giorno forse ne parlerò più a
qui più: un giorno forse ne parlerò più a pieno. g. b
, i-150: a me pare che con più fastidioso gusto ricerchino molti il verisimile ne'
imbandir tavole da re e soddisfare ogni più fastidioso ghiotto. pavese, 8-207:
qualcosa, nauseare (cfr. infastidire, più comune). boiardo,
molesta; / et io la vo'più tosto diferire, / che v'abbia
e sazievoli sono molto, e il più delle volte levano e togliono e di
svolgimento di un'azione (per lo più di guerra). baldini, i-223
, iii-49: ancora certi [alberi] più grandicelli non s'alzano mai, fastidiscono
di una maniera che non si sa più rinnovare. 9. intr.
fatiche inutili, e son risoluto di non più fastidirmi; poiché per quello è necessario
condannato a fastidirmi sempre tra le forme più stupide e più ingrate della vita.
fastidirmi sempre tra le forme più stupide e più ingrate della vita. lavorare, lavorare
stanco, seccato (v. infastidito, più comune). petrarca,
può dare altrui, / a che ripon più la speranza in lui, / che
et eccoti alla porta battere uno quanto più poteva. guarini, 62: né far
gemelli cateti, 1-iv-57: fastidito di andar più in barca, determinai di prender mule
, 8 (144): quanto più s'avanza nel piano, il suo occhio
nella cima verticale del medesimo, alquanto più alta e fastigiata. d'annunzio,
congiunte e inflesse mostrò il suo viso più misterioro di quelle urne etnische che hanno
. archit. la parte terminale e più elevata di un edificio, di una
pioggia, derivano i fastigi delle fabbriche più sontuose e dei tempi. milizia, iii-13
cima, culmine, sommità, parte più elevata, di un colle, di
gli ellesponti ardeano ancóra / al vespro più vermiglio de l'aurora. -posizione
, il massimo grado, il punto più alto della potenza, della fama, dell'
potevano a grado a grado avviare i più degni ai fastigi dell'arte. moravia
, carica, dignità, onore massimo, più elevato. livio volgar.,
, / faccia il desco poveretto / più ridente oggi apparir. verga, 1-33:
notare come le folle d'america siano tanto più sensibili al cerimoniale, al fasto,
al fasto, al pittoresco tradizionale quanto più sono lontane da tradizioni di questo genere.
severe significazioni;... e i più discreti compiangono quel misero fasto di fantasmi
ariosto, 34-15: bella, ma altiera più, sì in vita fui, / né
, rompi il servaggio / tu del più deboi sesso, e di rispetto / d'
veneto fasto. arici, i-310: là più d'una riviera il fasto assume /
. a. lamberti, 40: più franchi, e più cordiali degli altri
lamberti, 40: più franchi, e più cordiali degli altri nobili, trattavano senza
qualunque classe essi fossero, e rimarcavansi più leali e misericordiosi. borsieri, conc
tutti dicevoli, erano la principale e più seria faccenda di lebino, e.
, di capitelli e di membri della più bella architettura antica; vi pedanteggiano ancora
l'uomo se ne abusa in peccar più fastosamente. idem, ii-104: io considero
milano la vide [pelina] stazionaria più volte (singolarmente quando il marchese di leganes
sempronio, iii-211: le meraviglie tue più meraviglia / non danno, o spagna
mia fastosa, / rende d'un più bel fior paghe le ciglia. baruffaldi,
: avrà su questi fumanti residui ara più splendida per oro e gemme, nuovo
per oro e gemme, nuovo culto più fastoso. giordani, v-72: e fosse
sorgesse una emulazione sì bella; e più che di mense fastose, e di cavalli
i-576: a roma avevo lasciato una pittura più fastosa, incomposta e accaldata, qui
fastosa e vana, fu sempre vaga più di parere che di essere.
loro fastosa idea di magnificenza, tanto più ne doverono esser lungi nell'ordinare le terme
31: la scienza, adele, le più volte è una fastosa impostura.
conservante memorie lontane e modeste di stato più comodo; e con quelle, certa dignitosa
di gloria, sempre moderato negli eventi più felici, non bramava altra dignità in
filosofia, da lui nella sua gioventù più florida, con riportarne fastosa laurea, infruttuosamente
; la quale v'amo assai, e più v'amerei, quando io credesse essere
/ già dette ninfe e dee con più bel nome, / di preciose gemme e
/ ma il primo sol le rivedea più belle. collodi, 293: la fata
e del negromante, o di che altro più mirando, nel venirmi a ritrovar qui
sempre a miglior giudicio) che molto più riguardevol- mente vi abbiano introdotte queste fatagioni
dita diventava d'una sostanza ogni giorno più preziosa, diventava il filo d'una magìa
/ ciò che si vuole, e più non dimandare. maestro alberto,
; / né per pietà di me venir più meco. guicciardini, ii-261: gli
mondo, / secondo i merti, più opaco o più terso, / finito in
secondo i merti, più opaco o più terso, / finito in questo ognuna
giudizio vostro / scemer potrà, fra i più bei volti, queste / del fosco
ei potea / il fil fatai a più perfetti giorni / condurre (ahi destin
vari aspetti o fausti o fatali che più sovrastino. di breme, 44
non so d'altronde quai luoghi possano più di quello essere geniali alla fatale strige
, alcuni in fera, / come più aggrada a quella fata altiera. / or
: il re dentro a le mura più secrete / dava riposo a suoi diurni
al mondo. segneri, ii-37: più tosto di soggiacere a tal onta,
già canuto intendi / capo sottrarre a più fatai perilio. alfieri, 1-122: fatale
mi andava amorosamente consigliando di non alzarmi più così per tempo, perché l'aria
di questo cielo è fatalissima, tanto più ch'ei crede ch'io mi sia
/ fatai, che nulla mai fatta più mite / ancor siede tremenda, ancor minaccia
sipari si levano a gara / sui più eleganti paradisi / è per te per te
ha diciassette), si scrivono le frasi più fatali e definitive che adoperi l'umanità
cruda, / cola, né so qual più, ma cruda e bella, /
: rallegriamoci di esser nati mezzo secolo più tardi. molte cose hanno progredito in buon
vece d'applausi, eccovi ne * più arditi quelle amare doglianze: la virtù
di fede, e partorisce le religioni più vicine alle cose occulte; ma è per
, 28-320: una rassegnazione che si vedeva più negli occhi che nei discorsi, e
. boriili, 6-21: tutti più o meno si andava nell'uno o
degradazione dell'eroe, che non sente più la fatalità della propria missione e si sveglia
della fatalità e del destino si trova più... nelle anime forti e grandi
ci perdonerà così presto di non essere più quello che eravamo, e la francia
cuoco, 1-139: la decima interessava più la capitale che le province, e
che le province, e di quella più che di queste, per eterna fatalità
la città italiana che la guerra lasciò più malconcia per il lato monumentale, benché
sotto la luna / non avvien che più s'oda, / che in sorte sua
prosperi, si colori e ingrossi sempre più. negri, 2-286: un orfano.
agli occhi delle ragazze, facendosi fatalone più di lui. = acer,
ciascuno gli facea festa; e chi più era caduto alle sue reti per li tempi
alle sue reti per li tempi passati, più di nuovo vi cadea, e guadagnò
forbita, / e scegli pur tra le più salde e crude, / saetta che
tollo. imene or porta / non più serti di rose avvolti al crine,
in altro modo, se non né più né meno che mi fati la stella,
purpuree fasce / i fatati guerrieri, onde più ardenti / gisser poi questi ad incontrar
alvaro, 2-168: poi non si sentì più nulla, e soltanto il respiro del
questo è 'l maggiore errore e 'l più grave che sia. carelli, 15:
animo ficca / di starsi qui e più non ire avante? -morte fatata
splendidamente sulle mute vie / per far più bello l'ultimo trofeo / ai fatati
quello che l'uomo non guadagna è più agevole a spendere che quello che
per li troppi pensieri dell'animo o più tosto per l'une e per gli
i casi esperti. marino, 1-71: più d'un callo ha la man forte
poledre, e a la fatica / di più fresche ne guidi. -per
perfezione, li rimane l'altra assai più difficile fatica, che è di darle forma
disposizion poetica. marino, vii-83: più è difficile e maggior fatica intellettuale si
; perciò che con fatica s'intende dai più. beccari, xxx-4-317: darò principio
mercé la musa amica, / che a più provincie, a più città fai scorno
/ che a più provincie, a più città fai scorno. algarotti, 3-189:
che si acquistano a fatica, si convertono più tosto in sapere, come fanno un
, una colonna di fumo, e più in basso un bagliore rossastro che si
ritraea, sempre aggiungendo al petto / di più gravi pensier nuova fatica. varchi,
sultan de'turchi, come che fussi più amatore della pace che della guerra,
.. se questo non fussi, più volentieri mi starei in qualche solitudine,
esame di tante questioni, non avrebbe più avuto per il suo caso la solita
: la madre... ama più teneramente el figliuolo che non fa el
padre, perché in quello lei ha durato più fatica in portarlo e allevarlo. machiavelli
costa grande fatica, non si trova più la fede di quando si aveva venti anni
. guittone, 55-7: com'eo più d'amar voi prendo fatica, /
prendo fatica, / e la fazon più de dolcezza pone. boccaccio, dee.
dell'uomo, par che l'affetto, più che l'odio, a te sia
ne fossi lodato, e da molto più reputato, nondimeno mi fu egli di grandissima
. bacchetti, i-307: nemmeno col più umile personale di fatica, né col
si trovavano, gli avrebbe veduti anche più volentieri in tenuta di fatica.
ma senza speranza di vera lode, con più saggia economia adopereranno da qui innanzi le
innanzi le forze loro, e con più gloria tratteranno le scienze. gioberti, 1-iii-382
plebe, cioè il numero maggiore e più faticante dei cittadini, sia ridotto a
dir con grande stento le cose il più difficilmente potesse. pascoli, i-179: o
... quella parte, che era più faticante, andasse con lui a perseguire
1-41: avvegna che niuno siavi stato più di lui faticante e spedito e ricercato
. papi, 1-2-129: era per natura più taciturno e pensieroso, che non sogliono
rendeva sì le donne, che gli uomini più generativi. c. bini, 105
quel varco fosse mutato o le strade divenute più faticanti: fino al limite estremo dell'
gittò le basi di un'istituzione assai più conforme agli spiriti latini. aleardi,
femina, e guardarsi da faticare il più che potrae, perciò che in questo
disciolti, e liberamente, dove lor più piace, per li boschi lasciati sono andare
molto di buon sapore, e stagionata più che in altra età sino ai tre
, e stefano imparò da lui a essere più fino e lavorare da maestro. betussi
rosa, 81: perché vedendo che più d'un l'onora, / e ch'
e che lavora, / del faticar più non si prende impaccio / e presa la
153: da che si scorge quanto sia più lodevole, più stimabile, più filosofica
che si scorge quanto sia più lodevole, più stimabile, più filosofica la poesia che
sia più lodevole, più stimabile, più filosofica la poesia che non è la storia
, faticasse diciassett'anni a un lavoro de'più inutili che si possa immaginare, il
prova come quasi da un lavacro: più puri, tutti. 3.
i-74: di fronte, un muro più basso fatica a reggere un campo;
bottega che avevo in mente era poco più su sul corso e non faticai molto
che non possano molti crederne quest'uomo più presto degno di lode. -ant
di cavalleria sono scaltriti, credono che più adopera alla santade del corpo il provare
, 2-5 (172): egli tentò più volte e col capo e colle spalle
le opere, e commandò che niuno più oltre in quel lavoro si faticasse.
,... non sono le più dolci cose del mondo. faldella, 3-317
358): se egli non fosse più malagevole agli uomini il mostrare altrui il
gretsero: però la prego non faticarsene più. lanzi, i-166: pare vedere quella
2-10: non si vogliono mandare addentro più di tre piedi, sicché i magliuoli,
, percuotere, battere (per lo più con valore iperbolico e con riferimento alla
dove la donna era e'marinari, che più volte per perduti si tennero. s
sì la nave, che i marinai più volte per perduti si tennero. monti
ornamento, che a guisa delle vesti più preziose fatichi col suo peso l'ingegno
. settembrini, iv-372: chi vuole di più se lo deve faticare. 15
, debile nel resto, per esser più esercitate sono più gagliarde che quelle de
nel resto, per esser più esercitate sono più gagliarde che quelle de un altro omo
. da poi che prese luogo in più pochi potenti, oppresse dello giogo della servitudine
oppressioni e vostre ingiustizie non si sottometterà più che all'ente supremo suo veridico e benigno
324: se, come è detto e più volte reiterato, ci dispognamo operando,
sospiri per la dipartita; continuava molto più riposata e tranquilla dell'altra vita faticata
l'uomo destinato a una delle vite più faticate del mondo. 5.
. non si può leggere cosa fatta con più giudizio, e con miglior metodo e
. pongano, xviii-5-381: ma quanto più il numero dei faticatori è maggiore, e
le loro fatiche ben dirette, tanto più il terreno è meglio preparato. d'
te verso lui lasciarlo morire, che più in lui con la tua presenza prolungare
40-i-54: forse amarono da principio il più sicuro e men fatichevole ad averlo,
per fare un bel sonno. altri, più inquieti, girano di su e di
ruote; e non s'avvide che più alto e più degno fine si conveniva
e non s'avvide che più alto e più degno fine si conveniva a que'purissimi
. pea, 7-69: non vide più il fumo né udì il cigolare delle ruote
mi mettono in apprensione per intraprenderne uno più lungo e più faticoso. foscolo,
apprensione per intraprenderne uno più lungo e più faticoso. foscolo, iii-1-209: su'
3-15: perché la terra non è più / quello che fu per una volta sola
volta sola / e domani non sarà più nemmeno terra, / come i pampini della
umana, come savete, / è più lasciva in male, / e 'l bene
casi si debbe giudicare quale è di più faticosa difinizione e quel seguitare insino alla
pura e meno intelligibile, e perciò più faticosa riesce ad apprendersi [la nostra
devi essere un tipo evoluto, non più giù del sei, direi a occhio e
massimo volgar., i-261: molto è più faticoso vincere se medesimo che vincere il
gentile. leopardi, i-1023: quanto più l'uomo è perfetto, cioè in armonia
esistenti, e di se stesso, tanto più gli è difficile e faticoso il vivere
2-2: quanto ella [la fortuna] più aspramente mi stracciava, tanto più tosto
] più aspramente mi stracciava, tanto più tosto dovevo svilupparmi da suoi artigli,
respiro della madre si fece un po'più rumoroso. qualche respirazione era omessa e
si esprimeva in italiano come chi ha più familiare il dialetto. -che cresce
., 4-5-11: qual cosa è più quieta che il riposo dell'animo? che
il riposo dell'animo? che è più faticoso che tira? petrarca, 264-56:
chi troppo non si mette ne'suoi più cupi pelaghi navigando; per che, dove
quando l'asprezze del camino ti faranno più fatigoso, alora prendere nuova lena,
e al cristianesimo invadenti, non saprei se più storicamente celebrando la missione civile di roma
di roma su 'l mondo antico o più fatidicamente divinando il suo ascen
idea dei misteri e dei culti, i più austeri e pregnanti, che su quel
quel monte fatidico celebrò la greca antichità più religiosa, grave e, a un tempo
, / quando fra terra e ciel venia più lieve, / più rilucente un velo
terra e ciel venia più lieve, / più rilucente un velo, e le foreste
quello in cognizione di cagion superiore e più alta, dissero che il 'fato '
. 0. rucellai, 2-5-15-164: di più maniere vogliono alcuni che sia il fato
nella pellèa magion madre infelice / abbracciarlo più mai. manzoni, 314: tal
oppio mesce, / poi, per più tosto far, sovr'esso accresce / del
., 2-436: or che sto io più a vedere? questo famigliare fato e
storico della poesia; ma qui scendono più in giù; più in giù assai
; ma qui scendono più in giù; più in giù assai della donna, più
più in giù assai della donna, più giù del terrestre. b. croce,
e di pratiche artificiose, ma della più interna vita di essa testimoniano il sentimento
fin mai esser mozzo, / e che più volte v'ha cresciuta doglia? /
, del fato, che ha bene spesso più forza che la ragione o prudenzia degli
che l'empio fato / fea lor più destro: e immantenente dienno / mortai veneno
battezzato; ché certo, io ero più tosto distinato al turbante, che al cappuccio
: si può forse ideare una repubblica più vasta di quella che per metropoli ha roma
, 2-39: falcone a ragionar si fe'più presso; / e disse, or
genere, tipo (e per lo più è usato nelle locuz.: di tal
era tal vecchio peccatore da non dormir più tranquillo i suoi sonni una volta che gli
e di variate fatte, e tanto più le incognite e disusate a noi nelle indie
l'artimone, / e non calare or più il timon latino. lorenzo de'medici
meglio si sarebbe fatto, e con più risparmio dell'opera, avendo gli uomini in
mi afflisse codesto gastigo, che per più di tre mesi poi rimasi irreprensibile.
quanto è da te; non puoi far più; noi poni in croce fattamente,
connotati (e si usa per lo più al plur.). giacomo da
, figlio d'uno speziale, che più volto aveva di femina che di mastio,
femina che di mastio, con le più belle carni e fateze di giovin di siena
e si discioglie, giunta / a la più interna gonna, / ch'è di
che io non so come si potessero assomigliare più fratello e sorella nati ad un corpo
; ordinariamente l'hanno rotonda, o più larga proporzionalmente che l'al tre nazioni.
. soderini, iv-9: le loro più lodate fattezze [delle pecore] hanno a
colore dell'oro, di fattezze stiacciati e più larghi assai che grossi, e però
, che le parli del piacere ben più vivo, che provavo nel vedere il
mio aborto acquistar di mano in mano fattezze più schiette e più naturali. leopardi,
mano in mano fattezze più schiette e più naturali. leopardi, ii-167: anzi tutti
anch'elle specchiare, non ci sarebber più specchi. bocchelli, 9-332: serbano
mancano al lago promontori e golfi dei più diversi generi e fattezze di natura e
gli piacea molto: ma ora vie più gli piace e giudica in se medesimo,
, 1-34: amare senza amaro non è più fattibile, che sia che tacque asciughino
tommaseo, 3-i-211: io consigliava cosa più fattibile e più rilevante: richiedere per
: io consigliava cosa più fattibile e più rilevante: richiedere per il ticino un
dopo cinque o sei anni non si sa più se son donne o strefinàccioli da spazzare
temeranno tessere ritirati dal latte, e diverranno più fatticci e gagliardi, mangieranno con appetito
, mangieranno con appetito maggiore, e più tosto si potranno sottomettere alla fatica.
occhi solamente meno vivi e le guancie più fatticcie. 3. rigoglioso,
d'adamo acquistano fuor di modo e diventano più vigorosi e fatticci. -di
] troppo di pesche, levinsigli le più piccole, lasciandogli a venire innanzi le
piccole, lasciandogli a venire innanzi le più fatticcie e migliori. 4.
cominceremo dalle contemplative, stimate dalla comune più degne. 3. che consiste
, 9-146: questa sua discrezione; e più la silenziosa, ma fattiva presenza nel
consiglio elvetico... dimostrò quanto più possa il vincolo naturale della lingua che
... che tutto per lo più ridur si voglia ad un fattizio sistema della
autorità. pagano, 1-285: quanto più colte divennero le nazioni, tanto perderon più
più colte divennero le nazioni, tanto perderon più le lingue della loro nativa forma.
dopo le regole, e quanto è più difficile il conservare detta purità, ed essa
dire infinite vittorie avute, ed espugnate più terre; o di tutte ha avuto onore
4-24: -va', chiamalo: non tardar più. -ecco fatto. d'annunzio,
parve ben fatto al senato di richiamar più tosto l'altro consolo di sicilia. pea
: prod'uomo, / presto a più far, poco il già fatto estima.
fatto, dice: - com'è più bello adesso! 2. creato
di dio. petrarca, 348-8: dal più dolce parlare e dolce riso, /
che conquiso / senza moversi avrian quai più rebelli / fur d'amor mai, da'
/ fur d'amor mai, da'più bei piedi snelli, / da la persona
imagine e similitudine di dio, in lui più si manifesta la bontà divina.
1661: 'fatto'può talvolta indicare maturità più avanzata... la maturità è
ne hanno bisogno, esitando sempre i più fatti e viziosi. -tagliato,
, perché da sola ginia non sapeva più decidersi e si lasciava portare dalle altre.
ariosto, 6-61: non fu veduta mai più strana torma, / più monstruosi volti
veduta mai più strana torma, / più monstruosi volti e peggio fatti. nieri,
pur v'è el tempo da essere più fatta che non è. leonardo, 7-i-
da bambino, l'esemplificherò, con più di buona creanza, con un equivoco preso
e questa, che non doveva avere più di diciassette anni, ne mostrava meno
1-27 (75): questa medaglia era più grande che nessuna che veduto mai io
chi venga giù con la deliberazione fatta più per approvarla che per consigliarla. grazzini,
, i-15: non volendo che stiate più in tante tenebre, mi son mossa
bentivoglio, 4-22: l'oranges fatto più per le arti civili che per le militari
pel grazioso: era però d'un ingegno più risoluto di lui e più vasto.
un ingegno più risoluto di lui e più vasto. leopardi, 32-175: varia,
438: procurano [le donne] quanto più possono d'aver gran numero d'innamorati
di imitazione e di formazione spirituale, la più bella e schietta e benefica storia della
, nelle mani di prima, fatte adesso più esperte e più sporche di sangue.
prima, fatte adesso più esperte e più sporche di sangue. -trasformato.
. pascoli, i-41: noi non gettiamo più il martello contro i blocchi di marmo
: e qualche volta questo significato nemmeno più lo si scopre, sopraffatto com'è da
fatto, perché in vero era donna più presto da esser pregata, che da pregare
o può essere compiuta da una o più persone in qualsiasi campo dell'attività umana
diogene cinico in suo'fatti, / assai più che non vuol vergogna, aperto.
, / e che pensa che quanto va più là / più s'appressa alla morte
pensa che quanto va più là / più s'appressa alla morte e all'avere /
quanto a le'si conviene, / e più attender a fatti di casa / e
noi specialmente la forza delle cose, più che il fatto ch'ee stato, intendiamo
, di specificazione (seguito per lo più da una prop. relativa).
il rettore, oramai, aveva la più certa convinzione dell'errore generato dal fatto
luogo è nata dal fatto che la più parte delle tragedie greche imitano un'azione la
riguarda in particolare (è per lo più al plur., con un agg.
egli gli fatti suoi, sì come le più volte son quegli de'mercatanti, molto
subitamente stralciare, pensò quegli commettere a più persone. alberti, 323: la pigrizia
. giusti, iii-286: egli sta più alla teoria che al fatto, io più
più alla teoria che al fatto, io più al fatto che alla teoria: può
fatto '. qualcosa ch'ella non poteva più rimuovere; enorme per tutti, per
che manco parole datoci / avrebbono, e più fatti. tasso, iv-258: mancando
, se potessi dubitar dell'amor mio sempre più vivo ed intenso. vorrei ben dimostrartelo
col senso, contrappongono energie di rinuncia più forti ancora, senz'altro obbietto che
il fatto estetico chiedeva a voce sempre più alta e insistente la sua giustificazione teorica
diritto alla sua gioia. è forse il più importante fatto nuovo che sia stato introdotto
pria / e non mostrar mai quel che più ti piaccia. cavalca, 16-1-2:
che scriviamo libri che ci danno conoscenza delle più minute particolarità dell'africa o dell'america
innanzi » / rispose, « quanto più potremo ornai; / ma 'l fatto
fatti: la mi pare / la più bella fanciulla. malvezzi, iv-263: definisce
: quella posta in essere da due o più pera. f. doni, 368
sono ingannati di loro medesimi, e credono più valere e più savi essere, e
medesimi, e credono più valere e più savi essere, e nelle cose più vedere
e più savi essere, e nelle cose più vedere e più fatto, in
essere, e nelle cose più vedere e più fatto, in fatto, per
: chiunque, senza in senso più generico: partire, allontanarsi.
di lungi a'fatti miei, ma se più presso intanto di possiamo ci fosse,
/ popol, però che suol sempre mai più / badar a i fatti lodi
del fatto mio, dipoi comine di più gloria / far tu potrai: ma bada
moravia, ix-300: rosetta non c'era più, tutti maledette.
intelligenza de lo cielo / deo creator, più pure ad altro. baldini,
di fatto. verga, 2-351: i più indulgenti dicevano che marito e moglie erano
; / difatto, dopo morto / è più vivo di prima. cicognani, 2-218
a denunziarlo », esclamò alzandosi il più grave cultore delle buone discipline; e
canonico di cuore, perché non siete più canonico senza canonicato, ma canonico di
-o via, testarda, non replicar più. / -che sarà mai? vo'dire
i fatti... e dicoti più, che se lo 'ntendimento fusse ben
vi prego con molte parole, ma più volentieri farei di fatto; e uso
alla vera, e andò dall'infermiera colla più serena coscienza di questo mondo.
non era tenuto da guerra: tanto più celebrò tiberio sue geste in senato.
la lingua toscana con questo spagnuolismo di più; il fatto però si è, che
, al povero vito scardo, da lasciarlo più morto che vivo. b. croce
si accendeva il falò davano un raccolto più succoso, più vivace. -anche come
il falò davano un raccolto più succoso, più vivace. -anche come espressione di desiderio
fra le braccia e la baciò più e più volte,... e
braccia e la baciò più e più volte,... e nascondendole il
scienza minchionatoria, con farcela di più per maggior galanteria veder tutta distesa
siete in sul fatto, potete vedere più a dentro di nessuno. dovila,
fatto, e parendomi con l'operare più o meno o altrimenti di quello che m'
stato imposto, poter fare succedere la cosa più prosperamente,... debbo io
fatti. boiardo, i-1-3: non più parole ormai, veniamo al fatto. caporali
dove son donne e gatti, son più parole che fatti. -parole non fanno
: la curiosità dell'uomo s'appaga più assai di certe cosucce familiari, di
il grossume del fondo dell'inferno più che l'olio che vi galleggia. l
/ e l'olio ottimo fia non con più costo; / di queste strette,
orecchio, perché solidi, e pieni più che ora, chiamassesi egli fattore, e
che le cose che si fanno secrete più avaccio che il fattore di quelle che
: considerai nel mazzini, uno dei più efficaci fattori della nostra unità nazionale,
cioè quella di cristo benedetto è la più verace e più fine, ch'ella è
cristo benedetto è la più verace e più fine, ch'ella è creatrice e fattore
leggende di santi, 3-34: marta stava più a casa, e la maggior parte
in lui / del creator suo spirito / più vasta orma stampar. mazzini, ii-391
magalotti, 19-4: il saggio fattor dove più vede / rigo gliosa ondeggiar
fa sempre d'avere i migliori e più sofficienti che sono ne l'arte che vuoli
fioravante, 112: questi era il più ricco mercatante del mondo; per mare
l. frescobaldi, 2-307: e istannovi più fattori e iscri- vani per lo soldano
, 1-473: sta in casa con più di cinquanta bocche, tra fattori e
e sociali » che oggi non son più considerati... quantità convenienti a
della compagnia de'medici, 73: i più sono d'acordo che giovanni di ridolfo
fattorìa, sf. l'amministrazione di più poderi o di più beni
di più poderi o di più beni di campagna; l'ufficio del fattore
gran praticone; e dovete già esser assai più dotto in fattorie et in far quitanze
per cagione della detta fattoria, pervennero più e diverse somme e quantità di danari,
2. agric. riunione di più poderi, appartenenti a un solo proprietario
v'ha de'beni. / no'abbiam più fattorie, per questi mali, /
, per questi mali, / d'aria più opportuna. / può mandarvi a legnaia
incaschiti, le fattrici non più buone, così le pecore, la
: non si puniscono altri delitti con più severità che le fattucchiarie, il furto e
giovio, i-192: io non mi estenderò più « ultra », solo dicendo che
, 41-149: quanto finora ho accennato più tosto, che trattato, male non è
altre preghiere di sua fattura, molto più semplici e severe. bocchelli, 13-47
, il fan tosto riconoscere per la più nobile e privilegiata creatura che abiti sopra
., i-103: nessuna cosa è più da disiderare che amore, con ciò sia
somma quel governo pareva loro fattura; onde più s'obbligavano, quanto più avevon patito
; onde più s'obbligavano, quanto più avevon patito. tasso, 11-ii-
/ che vi fece fra l'altre più beata. pindemonte, xxii-1079: dio grande
! non voler che la fattura / più bella di tua mano e a te più
più bella di tua mano e a te più cara, / sì gran piaga riceva
che le piaceva osservare i suoi simili più che gli omiciattoli fatture di altri omiciattoli
pagati a fattura, sono disposti per lo più a lavorare eccessivamente, e a rovinar
della gente, / parla d'ognun più presto ben che male; poco dice
una sostanza; adulterarla (per lo più fraudolentemente). magalotti, 20-230
: non havvi forse chi sia di me più nemico di fatturare il vino.
luigi pulci:... il poeta più indipendente del rinascimento,...
... e per ciò forse il più maltrattato dai cultori della poesia fatturata
anche tra i nostri prediligere e vagheggiar più quegli esemplari che più rendessero imagine di
prediligere e vagheggiar più quegli esemplari che più rendessero imagine di quell'artifizio o di
, confesso di aver ripetuto anch'io più d'una volta quella querimonia. pavese
nascere o re o fatuo: qual più avventurato di me che ad un tempo fui
allevia le fitte, ma le rende più atroci, disponendo a meditare sulla casualità
: quanto al muzzi, egli è il più fatuo pedantuzzo che mai facesse imbratti d'
, nelle quali a me pare il più da bene e il più fatuo fra gli
me pare il più da bene e il più fatuo fra gli uomini. giusti,
nel regno / che, ratturato ornai, più non si fòra. di breme,
fatuo, c'è qualche cosa di più nobile e di più eccellente che nell'acutezza
qualche cosa di più nobile e di più eccellente che nell'acutezza d'un gran
dimmi: qual cosa è che gravi più, che l'arena, o che el
l'uomo parziale. questo è il più fatuo e pazzo peccato e grave,
essendo nel tetro caso mio scaturite le più inattese e disperate deduzioni, quasi fatuo
che saltano tra frutti, / incandescenti più che arcobaleni / soffiati in fretta e
nievo, 8: nel canto più buio e profondo [della cucina].
fauci un antro acherontico, una caverna ancor più tetra e spaventosa, dove le tenebre
l'uomo. riuscì a guardarmi con la più deferente diffidenza del mondo. adesso,
, v-1-108: per dare un'idea ancora più precisa dello stato goliardico del loro animo
dalla passeggiata, / con le mani più calde / e gli occhi più lucenti,
mani più calde / e gli occhi più lucenti, / come un pettine d'
come un pettine d'ambra / ancor più bionda tra i capelli neri, / come
una metamorfosi faustiana. e niente di più naturale che fra il dottore improvvisato e l'
beato, al fin sorgesti / di non più visto in ciel roseo splendore / a
manzoni, 89: non puote / ei più tardar; da questo indugio io prendo
al tempio vado / per aver vie più fausti, o sposa, i numi.
faustosa per la sua pertinazia, non più credendo ad altrui che a se istessa.
detto che l'uguaglianza è l'una delle più certe fautrici dell'amicizia, io trovo
fanno le fave i primi baccelli nella più bassa parte del pedone, e sono
parte del pedone, e sono maggiori più grossi e più carnosi di tutti gli altri
, e sono maggiori più grossi e più carnosi di tutti gli altri legumi.
, trifogliolate, con la fogliolina mediana più grande; fiori in grappoli a corona
131: s'usava allora di nimicarsi più colla spada in mano che colle fave,
migliori... furono superati da'più. statuto dei cavalieri di s. stefano
squittino, / e qual avrà di voi più fave nere / seguiterà con meco il
per ora altro freno che questo delle più fave, el quale se durassi, taglierebbe
trattar, non come certi, / più fava che creanza e gentilezza.
. -addio fave!: non c'è più scampo, siamo spacciati. lippi
la nave / del viver vostro in più d'un scoglio a un tratto / diede
/ con tanto grido, ne avea più gran fava / che se avesse un cappel
che certe letteruzze di fava, che sono più tosto scomuniche che lettere. g.
si fa beffe della porrata; ancora che più spesso si usi di dire: e'
4-324: sua fava: tu ne farai più parole di lei; falla rassettare almeno
... / non te stimo più una fava. -pappa le fave
/ la fava. non mi batter più la porta. / debbi essere ubbriaco.
può godere. parabosco, 5-20: più non si dice: o che uomo da
tu non puoi / del favagello operar più l'unguento. firenzuola, 612: chiamata
ma io non ho tempo a rimescolar più quella favata e m'è venuta a noia
non fosse. ariosto, 10-3: ma più tosto che lei, lasci coi rai
come suol si stia, / né mai più dolce o pia / ver me si
abbondevolmente fecondar le lingue... più idonea essere, quanto il dare opera ad
in rimirar ciascuna cosa bella / con più diletto quanto è più piacente. idem,
bella / con più diletto quanto è più piacente. idem, inf., 3-25
par., 16-33: così con voce più dolce e soave, / ma non
breme, conc., ii-542: quanto più una favella ci appare ricca, gentile
urbana, altrettanto possiamo argomentare di una più vasta sede di civiltà e di più
più vasta sede di civiltà e di più perfette relazioni sociali, nel paese di cui
. -perdere la favella: non riuscire più ad articolare parola (per lo stupore,
parlando. marino, 10-33: con più diffuso ancor lungo sermone / il fisico
vino, /... / si più favelle, aspettate un grave disciplino.
d'annunzio, i-673: par che più dolce l'acqua ora favelli.
aria vana: / quanto t'appressi più, più s'allontana. a. verri
: / quanto t'appressi più, più s'allontana. a. verri, ii-176
due babbi favellavano, e quante altre più belle io gli tacqui! viani,
v-107: temettono coloro, e non risposero più, e partironsi da loro li favellari
gli dà quel muto favellare che suole essere più eloquente e più caro di qualunque più
favellare che suole essere più eloquente e più caro di qualunque più espressa parola.
più eloquente e più caro di qualunque più espressa parola. leopardi, iii-87:
moderni... si possano dedurre più ragionevolmente dal greco e dalle altre vecchie
dicitore, conversatore, che, per lo più, sa esprimersi in modo piacevole e
vuol dire se non essa divenire in più ampio favellìo delle genti. storia di fra
] alla scarsella, / ov'ha più ciarpe assai d'un rigattiere; / perché
3-7-171: ho pur rabbia di veder più d'un favetta, / più d'
veder più d'un favetta, / più d'un lacchè, ch'io trovo per
suoi carri arroventare; e non puote più sostenere la cenere e le faville gittate
. boccaccio, v-142: quello, né più né meno che il bollente ferro tratto
, come rimbomba / sacra fama in più lingue, e già vetusta, /
fragor di strepitoso ordigno / sveglia i più lenti cori il dio sanguigno. mamiani,
, cagione, incentivo (per lo più insignificante, di poco conto) o anche
uomini, quali sono, quanto nulla più, volubili, leggieri, facili a ogni
che fra la notte e 'l dì son più di mille, / tomo dov'arder
cieco del nuovo essere sia entrata la più fulgida favilla del mio spirito. cicognani
scusa,... non merita più né stilla di pianto, né favilla di
sole. tommaseo, i-461: i più de * guelfi, vedendo montar la favilla
son nate in mille: / ma più io non ti vedo, stella mia.
sospiro delle anime appassionate va con ali più celeri della favilla elettrica, e in men
sete, / anzi al cor ne senti'più calde faci. marino, 2-109:
ostinato gelo / le faville d'amor più non sostenne. 8. locuz.
. pascoli, 1194: nel focolare arse più chiaro il fuoco, / vampeggiò
. leopardi, 346: vedi parisse più vicin che piagne / ilio in faville e
per capriccio, talvolta per altri fini più reconditi, soffiavano su queste faville;
o. rucellai, 4-67: accostandosi più o manco gli uomini al fuoco,
gli uomini al fuoco, dove qualcosa più dell'usato di quelle minime invisibili favilline
di cera, di forma per lo più esagonale, costruite verticalmente nell'interno dell'
, le quali riceveranno, si bevano più in alto. tanaglia, 1-1400: non
degno, / ape felice, ogni più chiaro ingegno / a compor d'aureo mel
parolette, onde tu vai, / qual più 'nge- gnosa pecchia, / entro a'
interrotti! il miele melodioso non cola più dai favi: perito è nella sera per
di mele, e 'l suo palato è più dolce che olio. ma il fine
sempre i favi / d'eloquenza i più soavi, / mescolati alle natie / veneziane
veneziane furberie. leopardi, 608: più di quei di minerva erano i lumi
i lumi / vivi e sereni, e più d'una giuncata / soave era la
/ d'un cereo favo il ragionar più dolce. 2. medie.
la prima favola divina, la più grande di quante mai se ne finsero
sanctis, i-40: noi non abbiamo più un mondo poetico: le antiche favole
giunone, cupido, minerva non sono più termini di paragone: il paradiso, gli
terra generatrice, finché uno, il più valido, non riuscisse ad imperar su
ne le dilicate donne veggiamo, quivi più amara fu di sostegno; in soccorso e
] dinanzi si facevano erano per lo più di favole tolte da ovidio e da
gli esempi finti senza favola siano il più che si può noti. giraldi cinzio,
che ci si trovi a non distinguer più fra storia e favola, e che i
oblio, / ma con lor, più che senza, a peccar volto. l
di aristotile, e per sé e molto più per le alterazioni eccessive degli scolastici,
par che vogliate dire che voi amate più gli studi e la libertà, che la
questo solamente per mio danno, ché sono più beffato e schernito, e sono quasi
mi festi; ed a me stesso / più insoffribil che a te. gioberti,
amato; al quale essa, per più farglisi cara, ha le mie lettere palesate
già con alcuno per lo modo che più gli è piaciuto, n'ha parlato.
, come esopo e socrate usàro, e più il santo vangelo. -passare
ascoli, 695: acciò che a favolette più non credi. fiore, 65-10:
quell'aria che sanno pigliare anche i più volgari favolatori, cominciò a narrare. d'
4-216: qui ti invoco come il più florido e affettuoso e musico descrittore di
realtà e favoleggiamento, e realtà anche della più fangosa insieme a favoleggiamento anche del più
più fangosa insieme a favoleggiamento anche del più incantato o esaltato, acquista le proporzioni
ima schiatta fra gli indiani, la più nobile per nascimento, e per dignità
per nascimento, e per dignità la più reverenda di quant'altre ve n'abbia:
inventati dagli antichi savi, nessuno riesce più dilettevole all'orecchio degli uomini di quello
di veloce fiume, / ma nel più alto ciel fu collocato / il suo principio
cui favoleggiano gli uomini non avrebbe sorriso più tristamente, non avrebbe dimostrato una compiacenza
tristamente, non avrebbe dimostrato una compiacenza più malvagia e crudele. alvaro, 5-290:
, dura, affaristica, contiene il più gran numero di persone che esercitano attività
attività dello spirito e mestieri fra i più disinteressati. in genere si è tratti
la fama incominciare a fabricar nuove e più dell'usato sonore trombe per celebrar più
più dell'usato sonore trombe per celebrar più altamente le glorie sue e la fortuna scovrirgli
poteva, qual statua favoleggiata, articolar più ima voce, perché gli era tramontato
: non dee questa maraviglia esser riputata più impossibile de l'altre, né merita
guida di poeta, favolosamente o misticamente più tosto: al filosofo morale per aventura
la città, ima notte, nei tempi più oscuri delle incursioni navali barbariche, quando
, scherzosi e amorosi, non si usurpi più lungamente il primato su la divina tragedia
quasi reputiamo favolosi, perché non abbiamo più virtù. nievo, 2-129: forse
: si contempla ad assisi un giotto più fantastico e favoloso. -sostant.
/ e l'immagin del ben che più si spera / far con ombre notturne
., 2-10 (251): sé più che la natura possenti estimando, si
poeta, da esiodo, da orfeo, più favolosi che misteriosi veramente nelle invenzioni loro
col rombo delle cannonate, ma ora sul più bello non capivamo più da che parte
ma ora sul più bello non capivamo più da che parte rimanesse il fronte. morante
formica. ungaretti, ii-34: non più ora tra la piana sterminata / e il
né umili / di remote età, udrò più sciogliersi, chiari, / nell'aria
/ nell'aria limpida, squilli; né più / le grazie acerbe andrà nudando /
anzi l'amore della pecunia lor pare più suave che miele e che il favomele.
sapientissimo davidde, le divine cose essergli più care che l'oro e le gemme
l'oro e le gemme, e più dolci che il favomele. 2
, / o s'altro advien di più rubor si nomi, / rosaceo ardor milesio
temperati, nei freddi un po'più oltre. marino, vii-337: hassi
. capellano volgar., ii-229: più dovete essere favorabele a la mia domandagione
europa e l'asia nei tempi della lor più colta floridezza non furono più favorabili alla
della lor più colta floridezza non furono più favorabili alla riputazion del grecismo di quel
, c'aveste / favoratori all'armonia più deli, / incessanti letizie il fato
il già canuto intendi / capo sottrarre a più fatai periglio. / congiunti tu non
plebe, furono rivoltati gli animi di tutti più per la coperta invidia del dittatore e
solevano apporre iscrizioni, che all'età più lontane rammentassero l'autor del- l'edifizio
perocché il re di francia avea lui più stato e favore, perocch'era suo nipote
solo e senz'armi / là dove più armato ed avveduto / sei, credo,
a cotesta ragguardevole adunanza d'arcadia tanto più mi ha fatto ammirare la compitezza e
straparola, 8-6: amorevoli donne, oggidì più si onorano i favori, la nobiltà
/ fugge le guerre; e a chi più porta e dona, / vende i
svogliatezza, e cantando a memoria ricomincerà più volte come se non potesse; e
foscolo, iv-402: non voglio più oltraggi, né favori da veruno degli uomini
pastor povero, fu già amica di più che trenta pastori, promette sùbito i suo
mio singular figlio; / né cosa più del mondo unquanco temo, / vivendo
: e quello che fie rimasto con più favore di fave nere, s'intenda esser
in sé sicura e anche a lui più fida, / due principi ordinò in suo
dicessi a favor mio, direi ancora molto più avanti che 10 non dico. ariosto
: qualche legato aggiungeva a favore dei più vecchi e fedeli suoi servitori. pirandello,
che in questa causa non si proceda più a favore che a ragione.
con una lunga sussistenza sulle nostre scene più del goldoni. rasori, conc.
oltre dàlia fuore: / di'mai più 'sì ', e daccela in favore
e dell'umile, acciò che non ardisca più l'uomo di magnificarsi sopra della terra
discrete sopra le altre, che amano più la verità, ancora che non sia tanto
: sperando c'avendo le mie lettere più presto ricapito, ella mi favorirà di
presto ricapito, ella mi favorirà di più benigna risposta, per favore almeno de'mezzi
malispini, 1-375: la chiesa di roma più favoreggiava alfonso di spagna, acciocché egli
con l'autorità del magistrato, molto più che non era conveniente, quegli della
favoreggiando buonaparte e sollecitando le sue passioni più vive, dall'altro nutrendo gli smisurati
gherardi, 1-ii-414: giove il secondo pianeta più benigno, il secondo mese che tocca
anche il linguaggio agli usi / vostri più acconcio e men propizio al vate,
prima e il foco / non trova più. -blandire. aretino,
l'arringo... non accade più il disputare. gode ella, si
re, e a null'altra cosa più favoreggiavano, che alla loro libertade.
egli massimamente richiesto, che per poter più agevolmente corrispondere a tanto beneficio,.
tanto beneficio,... di mezzi più potenti, di aiuti più singolari,
. di mezzi più potenti, di aiuti più singolari, sono stati da dio per
colpe: per la qual cosa molto più cresce la favoreggiata colpa. 3
promise... di visitare al più presto possibile con la contessa ideale rimpianto
sentimento d'ogni dove irrompenti e favoreggiate più o meno apertamente, secondo le occasioni
arte portano odio, e guerra: più benigni favoreggiatori a'mezzani ed infimi,
come patrone e favoreggiatrici se li sortirono più in su. e. cecchi, 618
dove gemma sperava di trovare tutt'al più un giudizio imparziale scoprì invece un atteggiamento
nondimeno, per farsi il padrone ancora più favorevole alle nozze, vi poneva una
dir, tonchio: ippolito, / assai più ch'il senno, hai tu la
favorevole sia a li nostri amorosi parlari più che non sono stati li altri già
il gli- mes ed il romero aspettando più favorevole la marea per isvilupparsi più facilmente
aspettando più favorevole la marea per isvilupparsi più facilmente dall'arena, che produce in quel
savinio, 2-13: non si dava terreno più favorevole per conoscere al tatto quell'europa
favorevoli alla moltitudine, si obbligavano, più di quello che conveniva allo stato di un
religione strana ed assurda sì, ma la più favorevole al dispotismo. cattaneo, iii-4-40
. moravia, v-335: in seguito più volte lo ricattai nella stessa maniera;
già mai provato il volto d'aleria più favorevole, né l'aveva già mai esperimentata
, né l'aveva già mai esperimentata più ufficiosa d'allora. pallavicino, 11-541:
considerava le follie della figlia con occhio più che benevolo, addirittura favorevole e incitatore.
ruine della guerra quanto maggiori, tanto più presto avreb- bono espressa dall'universale consentimento
il mio ritratto vi lascia una impressione più favorevole di me, e mi aumenta
videro, mutuamente, sotto l'aspetto più favorevole. svevo, 3-687: il
l'avversario, bisogna affrontarlo colle sue più favorevoli, e non colle più pregiudiciali
sue più favorevoli, e non colle più pregiudiciali asserzioni. cesarotti, i-21: se
, che re e nazione fossero finalmente più uniti, e che berengario non fosse
. verri, i-228: finalmente uno de'più rinomati teologi, il padre maestro lorenzo
1 padri sogliono giudicare dei loro figli più favorevolmente degli altri, ma ella per
ma ella per 10 contrario ne giudica più sfavorevolmente d'ogni altra persona, e
donde i padri si crucciarono, e furono più solleciti di questa cosa, che delle
, 206: per cominciarmi dalle cose più note, io dico che non è
presentare o produrre le condizioni necessarie o più opportune perché avvenga un fatto o si
per le cucine, / benché i più favorirò il mio desio. l. salviati
credere che le occasioni di quei tempi trasportassero più a favorire l'autorità delli concilii,
autorità delli concilii, di quel che molto più le occasioni presenti trasportino a deprimerla.
grandezza loro e favoriva i pensieri del contestabile più nell'apparenza esteriore, che nelle cose
. bentivoglio, 5-i-48: il tempo è più bello che mai, e non potria
e non potria favorir la mia convalescenza più di quello che fa. metastasio,
ogni luce indegna, / del tuo più denso orrido vel t'ammanta, / per
vizio. leopardi, ii-957: sono più assai quelle cose che cospirano alla distruzione
nobile, si è comportata nel modo più saggio, con lo scopo di non
io non credo che sia nel mondo el più sciocco uomo di costui; e quanto
: la guerra mi favoriva: sempre più facevo la borsa nera con prezzi d'
me l'ha negata; forse perché piove più dirottamente: pazienza! eccomi a casa
in casa del signor pandolfo, e più d'una volta vossignoria mi ha parlato della
peste. piccolomini, xxi-1-1043: quanto più savie e potenti sono le persone alla presenza
alla presenza delle quali intervengo, tanto più sono solita d'esser favorita e tenuta
la concordia, il pontefice nondimeno dava più orecchie al francese. tassoni, ix-394:
/ che non vide già mai viso più bello. 10. fare a
dato e conservato senza strepito, e più favoritamente che si possa. boccalini,
miei non mai hanno veduto altro soggetto più glorioso, e al quale e da me
quale e da me e da voi più si debba favoritamente conceder la gloria della
della fama immortale con le prerogative anco più privilegiate. 2. col
in sì fatto luogo innanzi a tanti più vecchi e più saputi di me.
fatto luogo innanzi a tanti più vecchi e più saputi di me. serra, iii-256
b. davanzali, ii-489: tu troverai più bello, saporito e oloroso il vino
; perché quel dalle prode, benché più favorito dal sole, piglia cattività dal campo
que'porti tutti i privilegi delle bandiere più favorite ». -arricchito di doni
di un potente (detto per lo più di ministri o di cortigiani).
de'medici in quel tempo era il più favorito giovane che avesse il duca,
un principe. moravia, i-208: più a posto suo l'avrebbe veduta a capo
o la concubina preferita (talvolta, più genericamente, una concubina qualsiasi) di
poesia. pallavicino, 1-108: il più delle volte l'agente libero nelle sue consigliate
nelle sue consigliate deliberazioni siegue la parte più favorita dall'intelletto. 6.
, diede il nome d'aspasia alla più favorita di sue concubine, la quale
seco / tigrino, il mio levriero / più favorito e caro, / figlio di
16-i-26: vara vara quella gondola / più capace e ben fornita, / ch'è
la mia stagion favorita; e tanto più mi si confà, quanto più eccessiva riesce
e tanto più mi si confà, quanto più eccessiva riesce; massimamente pel comporre.
e f. amante prediletto (anche, più semplicemente: amante, innamorato).
ne poteva) fintosi in volto il più contento e favorito uomo del mondo, gli
fiorina era stata in ogni cosa molto più favorita della sua figlia, ne sentiva
: ecco, con altri fior, con più vaghe erbe / del favorito e vago
pronostici (si riferisce anche, ma più raramente, alle squadre partecipanti a un
parte della barba che si lascia crescere più o meno sulle guance, e che in
s'astengono da mangiar colombe, molto più enea, superstizioso nella religione e figliuol
le passioni de'fazzio- narii, il più vago spettacolo della corte è la mutazione,
come la caterina nostra, ma è più fazionata. padula, 441: ecco che
. soderini, iv-9: le loro più lodate fattezze [delle pecore] hanno a