quale è all'effetto; costui è molto più va- lentre e forte che non si
privata condizione, divenuto in una patria libera più barbaro degli stranieri, arma il suo
e altitonanti di vostra figlia han fatto più effetto nel mio cuore che le bombarde
dici?! tu che sei uno dei più illustri « secchioni » del liceo?
: andiamo, orenio, / che del più grasso paio de'miei agnelli / ti
contraria in modo che non si potea più scacciare né mutare. de sanctis,
della sustanzia effettuale; ché qualche cavallo più o meno, non fa gran fatto.
chi la intende, mi è parso più conveniente andare drieto alla verità effettuale della
: le nuove idee non erano più che idee; pochi erano disposti a lavorare
e mostrargli la via della salute fu più convenevole e più efficace modo questo della
la via della salute fu più convenevole e più efficace modo questo della incarnazione e della
serpente di corpo, ma niuno è più efficace a uccidere uno uomo. lorenzo de'
, i-291: il vino è il più certo, e (senza paragone) il
certo, e (senza paragone) il più efficace consolatore. de sanctis, lett
massimo volgar., i-287: e pirro più animoso delle morbidezze di taranto che efficace
orazione, nel continuarla, fa l'uomo più efficace ad impetrare ciò che e'vuole
kostka, o negli onori da santo più glorioso, o nelle intercessioni e ne'miracoli
del regno e a privata utilità de'divoti più efficace. alfieri, v-2-488: perché
alfieri, v-2-488: perché costoro, con più vera nobiltà d'animo, non si
erano continuo a confortarli: essi erano più efficaci e più fermi di noi e molto
confortarli: essi erano più efficaci e più fermi di noi e molto più franchi.
efficaci e più fermi di noi e molto più franchi. bibbiena, 18: cominciò
: aggiunse alle persuasioni offerte efficacissime ma più efficaci fatti, perché gli prestò prontissimamente quarantamila
ducati. dovila, 52: adoperando le più efficaci lusinghe femminili che il tempo e
scrive al sig. cardinale chiaramonti è la più breve di tutte le raccomandazioni, e
di tutte, io spero, la più efficace. manzoni, pr. sp.
(360): adroprava le parole più efficaci, secondo lei, a mettere appetito
quelli che si fanno, ma i più celebri ed illustri. salvini, 39-iv-135:
non considerando gli uomini se non nel più vasto movimento dei fatti complessi e nelle
vasto movimento dei fatti complessi e nelle più efficaci attinenze con la vita publica,
il secondo non rappresentandoli se non nei più saglienti rilievi della sua persona singolare.
dice sarà d'amor punto, / dirà più efficace il suo parere. ariosto,
il numero impar esser maschio, e però più efficace, e il pare femina.
impulsi e moti, / tanto efficaci più quanto men noti. 8.
imagine e similitudine dell'eterno dio, tanto più perfetta, quanto più efficacemente il tuo
dio, tanto più perfetta, quanto più efficacemente il tuo essemplare rappresenti. marino
algarotti, 2-174: la luce opera più efficacemente in quelli [i mezzi oleosi
fiamma; ed eglino all'incontro operano più efficacemente nella luce, divertendola dal suo
nome significa. e poi dimostrata essa, più efficacemente si tratterà la presente allegoria.
e talora * col freddo ', e più efficacemente * coi ciottoli', o vero
con l'artificio il naturale di molto più che non bisogna per dire efficacemente e
che muove lo corpo e vivifica con più potenzie, più efficacemente che nei più bassi
corpo e vivifica con più potenzie, più efficacemente che nei più bassi, la virtù
più potenzie, più efficacemente che nei più bassi, la virtù essenziale, cioè
pienamente un determinato effetto (per lo più corrispondente a quello voluto), di
e se ben pare ch'allora ella sia più possente quando l'anima, non occupata
ne'primi anni due e tre volte più, e producono messi molto più rigogliose
volte più, e producono messi molto più rigogliose e vivide che non fanno negli anni
, tra le opere pie, le più meritorie. verdinois, 16: il piccolo
de zerbi. nessun giornale fu mai più individuale di quello. aveva un'efficacia
gesto e della voce, pervennero molto più calde e più pungenti di quello che non
voce, pervennero molto più calde e più pungenti di quello che non riuscirono quasi
del lavoro e della ricchezza non più soggette alla signoria nobiliare dei militi e
. alcune riflessioni che gli udii fare più volte intorno alla disperazione quale efficiente di
quando in quando, il prete soffiava più forte il suo respiro, come provando la
non mostrammo noi quelle cose che da'più si desiderano, perciò veri beni e perfetti
di distinguere e di verificare i fatti più generali e più importanti, di disporli
e di verificare i fatti più generali e più importanti, di disporli nell'ordine reale
miglior uso indi rivolte, / effigiar più splendide e più belle / in lunghe
indi rivolte, / effigiar più splendide e più belle / in lunghe logge e istoriate
sente che altri movimenti non ne farà più. moravia, ii-464: il tempo aveva
queste [verità] in istile quanto più esser può dimesso e schietto. f.
modellato in modo da formare una o più figure (metalli, marmi, creta
ciò darti io voglio, / che più mi sembra prezioso e raro: / grande
le braccia e levando un viso senza più lagrime pareva chieder al cielo pietà.
queste sono schegge: ma due frammenti più effigiati vi sono, nei quali il poeta
., 31-77: da quella region che più su tuona / occhio mortale alcun tanto
non dista, / qualunque in mare più giù s'abbandona, / quanto lì da
... ma in una effigie la più bella e più depurata d'imperfezioni umane
ma in una effigie la più bella e più depurata d'imperfezioni umane. dossi,
, ora afflitte / di non vivere più nei tuoi pensieri. -anche di animali
farne fare un'altra, che sarà forse più vera, vorrei che egli si contentasse
. maffei, 190: forse de le più belle del paese / qualche suo amico
dimentico, fra tante effigi, le più pure e famose: il vecchio filosofo dagli
di marte, la cui effigie riguardando per più affettuosamente porgere divoti prieghi, vide bagnata
il latino si può avere per l'effigie più fedele che ci sia rimasta del primitivo
effigie impressa ne'sonori accenti, / più naturai che non tra bronzi e marmi.
specchio fosse di quelle gocciole ripieno, più o manco piccole, altrettanto l'effigiette
durata di un giorno o poco più: anche effimera, sf.).
: chi non sa che l'efimera più volte è degenerata in un'etica irriparabile?
semplice giornale, / o continuo a più giorni, il corso stende. foscolo
lemene, i-367: il veggo a più d'un segno, / questa è febbre
produce le fiondi di giglio, ma più sottili. il fusto è simile; il
'l gambo simili al giglio, ma più sottili; i fiori bianchi ed amari
fiore le fiondi simili al bulbo, ma più grasse... mangiata, la
, dei quali si dice che i più vecchi non passano l'età di un
: è strano il contrasto di questa mole più volte secolare con gli edilìzi effimeri,
i doni che nerone dava, i più di quelli che gli ricevevano, spesi
secolo letterario sarebbe certamente da pregiarsi assai più d'ogni altro. carducci, iii-25-360
effimero, elegantissimo, e che nessuno più avrebbe badato a lui. montale, 3-1
sforzato in quella [opera], quanto più gli è stato possibile, d'imitare
, dicendo che cotal materia ama e ricerca più tosto quel modo di scrivere che altro
iii-14-286: manca in somma l'efflorescenza più romanzesca che tanto poi piacque nella liberata.
figur. magalotti, 23-152: le più alte montagne della nostra terra, anzi
pur quelle della luna, non sono niente più di una bassa superficiale efflorescenza di minutissime
specie di crosta simile alla muffa. più comunemente dicesi fioritura. bicchierai, 8:
, dove non è la terra grave più che gli altri elementi, e le particelle
. bagnini, xxii- 1169: non più s'inebbria / il pingue campo d'olezzanti
ratto / la montagna esplorando, ove più vivo / con lo spesso odorar sentia l'
, i-13: gli effluvi filosofici per lo più trapelano malgrado le avvertenze. foscolo,
ne cinge il corpo, / che più va fluttuando, e ferve e spuma.
terra, il proprio animo, non è più o non è ancora filosofo. ha
. non udito effonde / infra l'ombre più chiuse il facil canto, / e
sforacchiata dal vento effondesi un profumo di viole più delizioso che mai. pascoli, 258
, rivelare, provare (per lo più con grande evidenza) le proprie doti
assai circoscritto; ma è pure la più pittoresca piazza del mondo. non nacque
de la bianchetta, che è il più balzano ch'io vedessi mai;
è stato forza ripigliare la cura con più cautela. fogazzaro, 4-13: di questo
, schernendomi e calunniandomi falsamente e malignamente più che può. g. bentivoglio
/ quandunque vede un poco, e che più brama. passavanti, 177:
sé producon figli; e questi / di più misera prole ingenerando / ognor la terra
, ch'a sesta / non si farebbe più bello a fatica. castiglione, 363
. brusoni, 8-78: voleva passar più avanti giacinto, ma falsatagli da un improvviso
le note stonate, non vi fanno più nessun senso spiacevole. d'annunzio, v-2-316
dante, purg., 29-44: poco più oltre, sette alberi d'oro /
sua verginità. sùbito dopo non è più quella; è un'altra cosa. la
/ però, se credi, tu se'più che matto, / poter falsar li
acciò non si butti sur una mano più che su l'altra, ma tenga
essi [artigli] mi lasciava assai più righe / d'un libro di maestro
, scelto è vero di tra i più arlecchini. = comp. dall'
dichimi / ch'io non gli vada mai più innanzi, ch'io vada ove sogliono
pur questi col testo allato, che più d'ogni altra prova convince il traduttor di
cerchi minori io piglio quelli che son più piccoli de'massimi assolutamente. sempronio, iii-
chiari, 5-7: quando non ebbe più nulla si unì ad una società di monetieri
. b. davanzati, i-38: piace più il vino dell'oste, benché falsato
consoli, padri, cavalieri; i più illustri con più calca; e falsati
padri, cavalieri; i più illustri con più calca; e falsati visaggi, da
. e l'illusione sarebbe stata forse anche più perfetta, vedo, se le grotticelle
storia, dove lasci in disparte il più atroce e il più deforme delle sue
lasci in disparte il più atroce e il più deforme delle sue narrazioni, e dove
, 29-57: allor fu la mia vista più viva / giù ver lo fondo,
poi sono, andando sempre verso i più enormi e più gravi peccati, i
andando sempre verso i più enormi e più gravi peccati, i seduttori di femine a
e pezzo di un panno, per lo più verso l'estremità d'una gonnella,
marino, vii-263: niuna altra voce è più molle e flessuosa, niuna più agevolmente
è più molle e flessuosa, niuna più agevolmente si piega, si torce, si
al contrario quelle [parti] molto più rilevate in cui ei la favoreggiava.
obietto agevolmente lusingata, inclina per lo più al piacere, di cui sente in
, 1-ii-525: videsi egli mai un aristo più disnodato e franco di costui? eh
. frugoni, vii-175: ciò che più falseggiato si compra è l'uomo, perché
ragione gli si porrebbe porre il nome più di poeta che di storico.
a proposito,... perché più presto gli converrebbe un falsetto, o anco
, gridava per l'aria un comando più altisonante del solito. levi, 1-68
un certo squilibrio ormonico che si manifestava più che altro nel carattere, insieme infantile e
falsettóne usato dai baritoni nei passaggi più delicati. = deriv. da
cristo in ogni luoco sia, / più grandemente è qui senza falsia.
essendo [le cose dette] di più false, oltre alla immodestia, notano il
s. v.]: le sostanze più semplici e più necessarie alla vita
.]: le sostanze più semplici e più necessarie alla vita non sono falsificabili
-la sua nonna è ima delle donne più benestanti di nuoro... -ma lo
ben dorarli, che all'occhio paiono molto più belli che boni. bandello, 2-44
su 'l fiume pegù siede anche, più a tramontana, ava, capo d'un
. crescenzi volgar., 4-35: più maliziosamente alcuni danno noci e formaggio a
ci concedette a giurare la verità, merita più dura sentenza. 4.
è mai stato, né può essere più fatale a una società d'uomini,
dalle municipalità, vi sono settecento e più milla lire di 'borderaus 'falsificati
: ho capito che voi ci perdete più di me e toccherebbe a voi sporgere
relazione falsificata: che cosa volete di più, per darcelo nelle mani d'ora in
altra, mutando il conio con san giovanni più lungo e 'l giglio mezzo alla fancesca
la cagione veramente di altri costumi assai più guasti e ammorbati, che quelli di cui
, xi-86: e le nostre pazzie più intime, a che sono dovute se non
il contrario, cioè che li uomini più purgati dalle passioni e più dispositi alla
li uomini più purgati dalle passioni e più dispositi alla verità, fugirebbono questa fede come
vanissima chimera, o per dirla più chiara, una falsità. moneti, 122
94-120: ahi lasso me! ché questo più me adoglia, / che, sapendo
queste cose e simili piaceranno per avventura più per la novità e singolarità, che non
di lei; e il marito, più credulo alle altrui falsità che alla verità
da barberino, i-58: acci un vizio più fello, / che molti credon impune
, purg., 22-29: veramente più volte appaion cose / che danno a
umilmente. petrarca, i-2-44: né mai più dolce fiamma in due cori arse,
levi, 2-293: la voce era, più o meno, falsa, come tutte
: « quello che pare a li più, impossibile è del tutto essere falso »
cosa che 'l sensuale parere secondo la più gente, sia molte volte falsissimo,
/ che s'annebbia ogni mente anco più esperta / e gl'interpetra spesso in sensi
ragione: ma, quel che è più, positivamente falsa e ripugnante alla verità
il vero, e ch'egli soffrisse più, ma tacesse per non l'affliggere:
che fa tentiamo di seguirlo con piede più sicuro. vetdinois, 8: adesso che
delicata, imbarazzante (e per lo più in senso morale). cattaneo
g. villani, 10-216: siccome le più volte avviene delle false e fallaci felicità
dare altrui, / a che ripon'più la speranza in lui, / che d'
nella eretica sansogna, / ch'era più ch'altra regione allotta / dal culto falso
guadagnarne, così, per gioco, più di tremila vere. -in partic.
quale, sebben promette di non rubare mai più, vuole contuttociò ritenere la chiave falsa
, di cui si è valuto già più e più volte per li suoi furti.
cui si è valuto già più e più volte per li suoi furti. carena,
quelle vere (e assunte, per lo più, a scopo di inganno, di
, e a cavai messala, quanto più potè tacitamente, con tutti i suoi entrò
ispen- dere moneta falsa, ma che più non corre. algarotti, 2-311:
4-16: t tuo padre non ti manda più i soldi? ». « poveretto!
, invece, la stordiscono, ponendola più che mai fuori giuoco; e compromessa da
] sono fatti studiosamente di metafore la più parte viziose e lontane, e di
un sonetto senza coda non v'entrano più di 154 sillabe; nel vostro ce
ce ne sono 156. quelle due di più che conchiudono? d. bartoli
biscanterelli, per i quali l'uomo più intende di piacer agli uomini della voce
riposa come sempre gli occhi sugli aspetti più semplici delle cose. alvaro, 8-146
cose. alvaro, 8-146: ho veduto più volte balli folcloristici, le ragazze in
fastidio che dànno le cose false e senza più significato. tecchi, n-129: vedevo
di cui le false lacrime soglion esser più potenti, che quantosivoglia tumide onde e rigide
quelle parole di fraternità rudi che confortano più d'ogni balsamo falso.
da ricchezze di fortuna, ne'prìncipi più che in altri. marino, 2-95:
prastiede / carlo in vederlo; ma giunto più appresso / lo riconobbe, e di
e 'l peso del bene 11 pare più che se con giusta misura fosse saggiato,
mio cuor, falsa giudea, / ché più pietosa donna me 'l domanda. folengo
ma davanti alla morte non ci son più che amici veri. 18. che
solo col darli le peggiori voci e le più false, ma con fare anco che
con fare anco che il loro canto fosse più duro e spia cevole.
rendono in un pezzo di sé il suon più grave, in un altro più acuto
suon più grave, in un altro più acuto. segneri, iii-2-67: se [
una corda, che né col tirarla di più, né con 1'allentarla, giugne
b. martini, 2-1-139: ma che più bramiamo, quando vogliasi por mente agl'
falso discerno, / in stato la più nobil monarchia. s. maffei, 5-5-108
un fallo, / e tu per più ch'alcun altro demonio ». cavalca,
e di commettere a man salva le più criminose falsificazioni. sottraevano scritture e documenti
, 2-54: questa maraviglia / al falso più ch'ai ver si rassimiglia. tasso
azione veniva guidata... molto più dal caso che dal consiglio. muratori,
illumina la nostra mente e la rende più dotta. algarotti, 2-489: apparve
dir in rima, / convienti esser più grasso d'aggiettivi, / di nomi,
molto meno sanno alcuni conoscere negli stessi più accreditati poemi le parti che son più belle
più accreditati poemi le parti che son più belle in pa- ragon delle altre men
7. imitazione, per lo più a scopo di frode, di un'
tra 1 filari degli alberi, molto più bella della celebre carcas- sonne, che
norme non fallaci che ha somministrato una più profonda osservazione degli uomini, quanti scrittori
osservazione degli uomini, quanti scrittori dei più rinomati si sono colti in falso.
, e perciò era necessario fare nuovi e più alti ponti, e sempre più in
e più alti ponti, e sempre più in falso. l. bellini, 5-1-175
successivamente alla terza inferiore, ma la più bassa (bordóne) veniva poi eseguita
dal bordo dello scudo. -anche: più cinte sovrapposte o affiancate.
di queste navi, potrò provvedermi con più comodo di tutte queste novità. baretti
guarini, 99: che vai ne'più verdi anni / titolo di bellezza / o
segnoria, / ed egli, ove più potè, più s'asconde. guittone,
ed egli, ove più potè, più s'asconde. guittone, i-10-145: non
. s. maffei, 6-345: il più incerto ed il più instabile fra i
6-345: il più incerto ed il più instabile fra i beni è la fama,
, con la propria accortezza, i più alti gradi della gerarchia. soffici, iii-94
non oda i gridi; / sicché più tosto che ritruovi il calle / la fama
, di cui nuli'altro / è più veloce; e come va, più cresce
è più veloce; e come va, più cresce, / e maggior forza acquista
dico in prima che 'l mugello è il più bello paese che abbia il nostro contado
(quanto io n'odo per fama) più con vero. redi, 16-vii-124:
l'avea sì poco famato, che più di sé, per un poco di falsi
laboriosamente digeriva i lauti pasti e le più laute burle nel mal famato albergo parigino
porta lasciandomi come ultimo premio uno sguardo più lungo. famato2, agg.
di malessere generale e di debolezza sempre più grave). -per estens.:
m'avea mostrato per lo suo forame / più lune già. boccaccio, dee.
po'di fame, ogni giorno di più perché la fame è come una malattia,
voglia, / e dopo 'l pasto ha più fame che pria. rinuccini, xxx-4-365
. idem, 7-81: la fame più che la battaglia l'oste consuma,
battaglia l'oste consuma, ed è più crudele la fame che 'l ferro. malispini
mai denari, e i letterati per lo più si muoiono dalla fame. monti,
po'di ginnasio inferiore lo credo capace più che tanti. verga, 4-60:
, quelli n'ha fame; e quanto più ne sente più n'ha fame,
fame; e quanto più ne sente più n'ha fame, e più li golia
sente più n'ha fame, e più li golia, e desidera con maggiore
sponda, / e di teneri amplessi in più legami / la donna fatta pianta egli
era venuta una fame da non vederci più. scese di cavallo, entrò nella stamberga
un tratto e non saggiaria un boccon più per nulla. -famùccia.
, mentre altre volte è in posizione più raccolta e tranquilla; isolato, o
antologia, / che mi rubavi i miei più gai pensieri. landolfi, i-461:
il destro a buonaparte d'incamminarlo a più certo destino. = comp.
felicemente se sazierebbe. ariosto, 13-28: più sempre cupido e villano / a me
voti i ricchi. roberti, vi-17: più diletta un famelico ogni rozzo cibo,
nel sonno e nel dolore / ogni giorno più smorti, / volan su noi fameliche
star sicuro dai famelici guardi della curiosità più cerviera. alfieri, 5-165: là
e nelle province usava la polizia, più che non mai vigile ed operosa,
nostra dipintura sia riuscita nella mente vostra più bella con quattro di voi, che
sua famigerata « scelta di canzoni de'più eccellenti poeti antichi e moderni ».
uscita la suocera, cercava subito di rendergli più gradevole la famiglia, come se fosse
cose grandi, mi accorgo di non esser più in famiglia, e specialmente di non
famiglia, e specialmente di non esser più vicino a te. comisso, 15-5
). boccardo, 2-208: nella più antica e patriarcale sua forma, il
famiglia colonica, dall'altra. il più anziano dei capi-casa, sotto il titolo di
di sé tre o quattro, od anche più coppie coniugali coi rispettivi figli. codice
lei un figliuolo l'anno e non più. petrarca, 44-6: il pastor
a dio fosse piaciuto prestargli pure dieci anni più di vita,... veniva
nobile casata. -anche (per lo più al plur.): ramo o
e cavalcanti,... e più altre famiglie e popolani, tennono con loro
o truffa. ariosto, 13-66: più ch'altre fosser mai, le tue famiglie
onor, vaghe di pugna, / più volte s'affrontàr. leopardi, i-47:
, suoi secreti non manifestando all'una più che all'altra. boccaccio, dee
all'essere, senza paragone, il più valente della famiglia, era anche una prova
tempo d'età d'anni novanta o più, sanissimo di corpo, in modo
si serra / con la famiglia che più gli era accetta, / e col tesor
casa, 5-iii-296: egli si dimorò più giorni col vescovo e con la famiglia di
lui, la quale era per lo più di costumati uomini e scienziati. sarpi
famiglia tutta della signoria, marchese, come più tosto potè, n'andò a colui
: nella grande famiglia delli stolti alcuni sono più deliziosi servi, secondo che ad essi
foscolo, sep., 5: ove più il sole / per me alla terra
povera plebe... è la parte più sacra, perché la più misera,
la parte più sacra, perché la più misera, la più vilipesa, la più
, perché la più misera, la più vilipesa, la più faticante, la
più misera, la più vilipesa, la più faticante, la più numerosa, e
vilipesa, la più faticante, la più numerosa, e sovente la più pia,
la più numerosa, e sovente la più pia, proba e costumata dell'umana
. a. lamberti, 50: le più ricche famiglie in tutto lo stato erano
un insieme di generi aventi in comune più caratteri importanti. targioni tozzetti, 6-72
. targioni tozzetti, 6-72: le più antiche famiglie di esse piante sono le
] mortifica, del resto, poco più d'una famiglia: le collemacee.
zool. unità composta di uno o più generi fra loro affini (nella classificazione
) che dipende da uno, due o più parametri variabili con continuità. d'
per « famiglia » l'unione di più persone, strette da vincoli di parentela
, ecc.; ma il tipo loro più generale e più caratteristico è la *
ma il tipo loro più generale e più caratteristico è la * tassa personale e mobiliare
andiamo incontro all'ignoto con un contegno più veramente soldatesco di quello che potevo immaginare
ostante che in famiglia tutti venuti fossero, più che mai strabocchevolmente spendevano. f.
cui nome era pericon da visalgo, con più suoi famigli a cavallo. alberti,
sbarbato ebbe chieste e portate nella sede più opportuna le sue generalità. -figur
famiglio della stalla, ch'era il più vile uomo di casa. giov. cavalcanti
morti in sul campo... più di mille dugento altri cavalieri a sproni
. 7. locuz. -essere più furbo, più tristo di un famiglio
7. locuz. -essere più furbo, più tristo di un famiglio d'otto:
, si dice:... 'più viziato e più trincato che non è
... 'più viziato e più trincato che non è un famiglio d'otto'
e dotto, / che in oggi è più cattivo di tre assi, / e
, però si dice: il tale è più tristo d'un famiglio d'otto,
. fagiuoli, 3-1-201: io son più tristo d'un famiglio d'otto.
guerrazzi, iii-25: poiché ella era più furba di un famiglio dell'otto,
uno suo camerone a terreno, et il più vecchio non passava venti quattro anni.
delle cose famigliari rinchiuso, esser vorrebbe più tosto non cognosciuto. boccaccio, dee.
sentimenti affettuosi e familiari sono la cosa più estranea alla storia. calvino, 2-12
. -medie. che si riscontra in più membri collaterali di una famiglia (malattie
richiede per ragion comune, secondo la più vera opinione, a rispetto del primo acquirente
quanto fu piacevole a cristo, perocché più gli fu famigliare. boccaccio, vii-229:
, che lo sia l'aspetto de'suoi più familiari. nievo, 1-349: eravamo
collega del signor impellitteri, e perciò più familiare, più pari, e più
signor impellitteri, e perciò più familiare, più pari, e più orgogliosamente e naturalmente
più familiare, più pari, e più orgogliosamente e naturalmente felice. 4
421: il teatro vastissimo, più adattato ai grandiosi spettacoli, che alle
commedie, facea sperdere tutte le azioni più delicate e più semplici. c. gozzi
sperdere tutte le azioni più delicate e più semplici. c. gozzi, 4-10:
non usavasi mescolare al volgare casalingo il latino più o meno elegante delle scuole.
nella sua altezza famigliare. un palmo più basso ne scapitava la solennità. alvaro,
buona e familiare, una bellezza non più vana come è solitamente della rosa,
lui si appartenevano intra gli uomini di più bassa condizione che fossero in tutto l'
di parlar molti a un tratto, e più con domestica baldanza che precision di concetti
guardandola di sotto in su, un poco più piccolo di lei, familiare ma anche
tanto famigliare, che non ne parlano più. f. negri, 170: poteva
tommaseo, 3-ii-6: mi sarei da più anni dato di proposito a scrivere lo
posso sperar di recare, lo recherei più spedito e diffuso scrivendo in lingua più familiare
più spedito e diffuso scrivendo in lingua più familiare a me, e più conosciuta
lingua più familiare a me, e più conosciuta. fogazzaro, 5-16: quando rivedo
quel tempo mi pare lontano da noi molto più del vero. d'annunzio, iv-2-854
posso se non lodar vostro figliuolo ch'abbia più tosto voluto per suo famigliare il formator
per il cuore, come di famigliare più antico e più discreto. -discepolo
cuore, come di famigliare più antico e più discreto. -discepolo, seguace.
/ alli animali fe'ch'ell'ha più cari. idem, par., 12-73
e del mattone, ma ben anche i più schivi eredi dei maiorascati papali.
la podestà mandi... uno overo più de'giudici overo cavalieri con quelli de'
alla famigliare, poiché morendo ci sentiamo parenti più assai che in ogni condizione di vita
che si esprimeva in italiano come chi ha più familiare il dialetto. -essere
giuoco delle carte sopra tutti gli altri più gli era familiare. cesarotti, i-96
famigliari, sicché non se ne ragiona più. cesarotti, i-43: i vocaboli invecchiano
per la rivoluzion dell'idee che rende più familiari nuove allusioni, per la maggior
tre hanno fatto il loro uffizio, essa più non gli cura. e. cecchi
: a poco a poco, venivo facendomi più familiare con la città e i suoi
moravia, i-33: uno dei procedimenti più usati dal brambilla era quello di attirare
vi si incrociavano a bassa voce le più diverse parlate: io non aveva, colla
diverse parlate: io non aveva, colla più parte di esse, sufficiente famigliarità,
far conoscere meglio; divulgare; rendere più intimo, più amabile. -familiarizzare qualcuno
; divulgare; rendere più intimo, più amabile. -familiarizzare qualcuno con qualche cosa
bisogna. convieri dilatare e familiarizzare alquanto più la materia. casti, 411: anche
. casti, 411: anche coi più gran pericoli, l'uso e la frequenza
speculazioni agitare gli spiriti e familiarizzarli coi più vasti progetti. dossi, i-183:
parole che valevano a famigliarizzare un po'più l'ospitalità. e. cecchi,
ancorché sia con auree catene, le quali più pesano e rumoreggiano che quelle di ferrea
? cesarotti, i-94: quel che rende più malagevole ai principianti l'acquisto delle discipline
delle discipline, quel che le fa più misteriose ed inaccessibili al popolo, si
161): che se, non potendo più soffrire una così amara umiliante distinzione,
un ambiente e un personale col quale doveva più tardi tanto familiarizzarmi durante la mia lunghissima
le nazioni si troverebbero fami- gliarizzate colle più palpabili verità. cattaneo, iii-3-302:
distretti le reclute, familiarizzati già coi più vispi, riformaron i gruppi per guidarli
danno all'amore della vita mortale, più familiarmente ubbidiscono all'antico inimico ne'loro
44: e ch'egli due palagi e più congiungano insieme e tengano; e noi
: non credo che si legga amore più famosamente cantato di quello di medea e di
di alessandrini dall'essere stati primamente o più famosamente adoperati nei romanzi d'avventura del
volgar., i-85: ogni uomo tanto più famosamente ha in sé il peccato,
suo scrittore baruc; ma si chiama più famosamente di ieremia. mascardi, 152
in corte / carlo, e 'l più savio e famoso era orlando. michelangelo
marino, 11-42: son de le donne più famose e belle / tutte raccolte qui
gli racontoe, affirmando aver colei il più famoso vulto che alcun altro ne avesse
... è, se non più ricca e più famosa, più bella,
è, se non più ricca e più famosa, più bella, più dolce e
se non più ricca e più famosa, più bella, più dolce e più onesta
ricca e più famosa, più bella, più dolce e più onesta che la greca
, più bella, più dolce e più onesta che la greca e la latina non
capo, posta sovra uno dei posti più frequentati da tutti 1 popoli navigatori,
: questo quadro, -che è tra i più famosi dell'arte fiamminga, -mi aveva
specialità erano le canzonette sentimentali, le più famose, quelle che normalmente commuovono e
fatemi il famosissimo piacere di non venirci più! palazzeschi, 3-237: se le
... che lacerando, per il più, il nome del duca d'epernone
ferroviario accostato al piano era stato riempito più che caricato di attrezzi di guerra. nessun
e chiome piatte e estese, dalle più strane forme e dai più strani colori,
estese, dalle più strane forme e dai più strani colori, quando un auto passando
de'primi miracoli, ella non avesse più di bisogno di questi segni esterni,
tutto l'anno, anche nel verno più crudo e nevoso, capitava a piedi
la banda militare che affollava / vie più il corso la sera, i fanaletti /
ultimo in una graduatoria (per lo più con riferimento alla classifica di gare sportive
sciocca da farne beffe, scheme e le più grasse risa del mondo?
portoghesi a quel tempo avari e fanatici e più solleciti a mietere che a seminare,
patriottico fanatico dell'internazionalismo. -con senso più generico: per indicare chiunque nello svolgere
silone, 4-226: era una delle compagnie più fanatiche. trascurava la sua famiglia pur
cuore fanatico e pronto a fare anche più. de marchi, i-61: la gelosia
libri misteriosi, si aggiravano nei luoghi più collegati ai ricordi carducciani, sicuri che
1-iv-540: vi ha un eccesso ancor più calamitoso della superstizione, cioè il fanatismo
tanto sonno del secolo oblivioso a chi più che altra cosa non piacque essere scosso pel
crollo di odissee da far incanutire lo storico più flemmatico. -per estens.
naturale delle scienze economiche, per un più attento e esteso esame dei fatti,
efficacia, a sostituire al fucile armi più precise. b. croce, iii-26-387:
, / quanto di questi gli uomin son più acuti. de marchi, i-264:
giardino / fanciulli. e le fanciulle più sicure / di sé già sorridevano alla vita
il ventaglio di pievhe che le statue più arcaiche hanno sul grembo, nell'atto della
in quello anno andassero pubblicamente i dì più solenni a visitare quelle chiese dove si
/ e pregar quel che si faccia più basso. tasso, 11-2-160: di
ragugia. mamiani, 1-115: ella più ch'altre amata / e sull'altre ammirata
le quali oggi meretrici, e con più onesto vocabolo fanciulle si chiamano.
grazioso, che non si potrebbe dire più, la quale mi pareva che si dolessi
, la quale mi pareva che si dolessi più che l'altre. b.
l'orecchio e poi mi sembrava di essere più bella il doppio. -fanciullettina.
canti popolari ironicamente: fanciullettina c'hai più di trent'anni. -fanciullina.
nenciale, 212: non ci enno le più belle fanciul lacce / che
che nella scienza delle cose naturali il più leggiero fenomeno, una fanciullaggine, un
... si riflette anche negli argomenti più austeri. 3. figur.
fanciullaglia loro e de'paoli a'più grandotti d'entrambi i sessi.
fila. -la fanciullaia si ordinò -né più disse motto. linati, xvi-130: guardava
in giorno, di ora in ora più, con le sue eccessive bellezze le mie
e lei mentre era nel giardino chiamata più volte. salvini, 19-iv-1-301: certi
ritrovate queste cosette mie giovenili, e più tosto fanciullesche, che in vostre mani
quali fanciullesche bravure il prete pigliava sempre più fiducia di rallegrare gli amantissimi genitori con
puerile e fanciullesco, che dichi: più ama iddio cotale, che me; perocché
conoscer l'infermità del cavaliero non frequentando più come soleva la pratica de la giovane
, volgarizzando a rovescio, come noi più volte in questi libri abbiam fatto vedere.
sapete far altro che furare agli arcadi più comunali i loro più comunali concettuzzi. monti
furare agli arcadi più comunali i loro più comunali concettuzzi. monti, i-84:
educati: i popolari attendono per lo più al lavorìo de'panni; i nobili di
. -in senso concreto: una o più persone che si trovano in questa età
canta, sì, ma s'annoia più spesso / e in un'aula di scuola
a vecchiezza, affatica l'animo tuo più che tu non se'usato, dilungando
, 1-8: la sua fanciullezza parlava perciò più di achille che d'elena, e
. albertano volgar., 31: più peccano i vecchi giucando e facendo le fanciullezze
fanciullezze / nel fiore de gli anni più fresco e adorno. s. caterina
da todi, che fiorì ne'tempi più rozzi della fanciullezza della poesia toscana.
, 489: la favola di cadmo conteneva più secoli di storia poetica, -ed è
) invecchiando e ravvedendosi, non potranno più ripigliare il vigore della fanciullezza e giovinezza
. francesco da barberino, 248: più giova al fanciullo colui che 'l corregge
aveva la giannetta avuti di giachetto già più figliuoli, de'quali il maggiore non avea
ad otto anni, ed erano i più belli ed i più vezzosi fanciulli del
, ed erano i più belli ed i più vezzosi fanciulli del mondo. sacchetti,
. collodi, 195: non vide più riflessa la solita immagine della marionetta di
che dir non sa, ma 'l più tacer gli è noia. boccaccio, dee
ignudo, con piedi ed unghioni / pungenti più che sproni, / sempre con l'
4. figlio, figliolo (per lo più in tenera età). testi fiorentini
chiamato, il quale da loro fu più avezzosamente che non se li conveniva,
ii-353: avvezzi tutti... / più ch'uomini nel campo: ah!
degli altri: persona che è assai più adulta, di quel che non si creda
, 27: poveretta nastasia! / vivuta più a onor sempre, e che ora
cresce, anzi si scema, e assai più vasto / l'etra sonante e l'
amico. g. capponi, 5-258: più facile accesso aveva col monti, che
). bembo, 1-148: quale più misera disconvenevolezza può essere, che la
: avremo avuti anche noi, in tempi più lontani, quei carri sopra i quali
, invecchiando e ravvedendosi, non potranno più ripigliare il vigore della fanciullezza e giovinezza
. foscolo, 1-170: né mai più toccherò le sacre sponde / ove il
, e buio! / e non più giochi e non più madre e nulla!
! / e non più giochi e non più madre e nulla! / e tu
la dolcezza, e poi, / che più mi piace, la tua essenza amara
e vivace, ed è per lo più accompagnata dal suono delle castagnette. casti
si sazi. redi, 16-v-211: la più bassa plebe... crede
fanerògamo, agg. (per lo più sf. plur., fanerògame)
il quale il suo autore adoperò i più vivaci colori dell'immaginazione, diffondendosi in
oggimai... venire a cose di più sugo e di maggiore nerbo e sostanza
discendere nondimeno anche in questo la compagnia più al particolare, e lasciare tante,
668: la legione era organizzata militarmente più di ogni altra; aveva anche ima
panzini, i-658: io mi sono domandato più volte perché mai cane lupo con l'
siccome è verissimo che il papa vive più certo di ricuperare bologna e ferrara che
luciano], iii-1-134: la più parte dei savi di quel tempo erano
marino quando è formato di melma o terriccio più o meno molle. le àncore vi
e di paglia, e per lo più fatte a modo di grotticelle, che noi
fango / del miser viver mio, più grave assai / che quel che job al
è morta, e non c'è più difesa. savonarola, 7-i-159: li vizii
.. sta immerso nel fango delle più sozze brutture. magalotti, 23-59:
vitipera co'peccati carnali, e tanto più quanti più n'hai, e tanto
co'peccati carnali, e tanto più quanti più n'hai, e tanto più quanto
quanti più n'hai, e tanto più quanto più gli hai sozzi. dante,
n'hai, e tanto più quanto più gli hai sozzi. dante, purg.
104: un mese e poco più prova'io come / pesa il gran
a milano, cadendo man mano sempre più nel fango. -convertire, mutare in
zelo della religione cattolica tutte le gioie sue più preziose e più care appresso l'animo
tutte le gioie sue più preziose e più care appresso l'animo de'buoni cattolici
a un dio diventa, / s'al più degno il più vii rubba la gloria
diventa, / s'al più degno il più vii rubba la gloria, / chi
vana, e la vita sua sì è più vile del fango. chiari, 51:
rimango, / ed ho nelle vicende più vile il cor del fango. -riuscire
5-5: sono stato fra gli uomini più avventurosi, anch'io sballottato dal mare in
alto, / si paragona pur col più potente. rovani, ii-724: sentì però
... che era sorto dal più corrotto fango, ma che era milionario
. allegri, 124: non penso mai più impantanarmi in simili fanghi, donde non
: 'chi casca nel fango, quanto più vi si dimena, tanto più s'
, quanto più vi si dimena, tanto più s'imbratta', vale: chi cade
, ii-112: l'acqua, quanto è più purgata dalle parti terrestre e fangose,
corrervi sopra, fa sì appoco appoco che più non vi è quella parte fangosa.
scuro, greve da far sonno al più svegliato degli uomini. comisso, 15-39:
) neppur co'servi, neppur col più fangoso facchino. settembrini [luciano]
], iii-1-95: vanno spigolando le parole più antiquate e storpiate, ne compongono le
antiquate e storpiate, ne compongono le più sperticate, raccolgono dal popolazzo i modi
sperticate, raccolgono dal popolazzo i modi più fangosi, e per parere gentili riescono
quel libro innocente... colle più dozzinali e fangose invettive e co'più
più dozzinali e fangose invettive e co'più villaneschi strapazzi che un rabbioso scrittore superbo
, 5-154: io non mi voglio già più maravigliare che colei faccia seco alla mutola
quanti lo conoscono l'indignazione cui dette più volte sfogo allorché quasi tutti i suoi compagni
rajberti, 2-123: il mondo può essere più ingiusto quando tratta questi eroici martiri da
: fanan significa un peso che è più di dui caratti delle nostre parti, et
gli indiani chiamano fanoni, e non vagliono più che dieci quattrini l'una. balbi
di fanteria (e vi è per lo più connessa una notazione scherzosa o di affettuosa
egli in tutto a ragguaglio di qualunque più umile fantaccino. carducci, iii-24-432:
greco vocabolo si chiama fantasia, e più volgarmente immaginativa o immaginazione; e ci
com'essa è corporale, e non vive più lungamente del corpo. muratori, 8-i-157
, 60-41: lo terzo ciel è de più altura, non ha termen né mesura
non essere. ungaretti, ii-34: non più ora tra la piana sterminata / e
umili / di remote età, udrò più sciogliersi, chiari, / nell'aria limpida
nell'aria limpida, squilli; né più / le grazie acerbe andrà nudando / e
8-133: la fantasia umana è immensamente più povera della realtà. se pensiamo all'
partito di servire la politica, anche la più onesta in apparenza. alvaro, 11-39
sapienzia dello spirito, non si affatica più nell'onde della fantasia di questo mondo
l'inno a nettuno] come opera più tosto dell'ingegno che della fantasia e della
: carpaccio e gentile hanno una fantasia più agile e compiuta, giovanni più laboriosa
fantasia più agile e compiuta, giovanni più laboriosa. -sensibilità, capacità dell'
, relativamente alla musica, il mezzo più efficace è la « declamazione ».
leonardo, 7-i-39: come la pittura è più bella, e di più fantasia,
pittura è più bella, e di più fantasia, e, più copiosa, è
e di più fantasia, e, più copiosa, è la scultura più durabile,
e, più copiosa, è la scultura più durabile, che altro non ha.
una cittadina piena di fantasia: forse più fantasiosa di quel ch'egli avrebbe desiderato
, dove si potevan vedere i balconi più grandi delle case e le porte più piccole
più grandi delle case e le porte più piccole delle finestre; ma con garbo
/ farò che 'n tale error mai più non stia. ariosto, 46-27: per
altri glielo facesse fare, e venisse da più alta radice. goldoni, viii-829:
n'è il proverbio: egli ha più fantasia che un nero. 7
, fantasticheria (ed è per lo più vana e inconsistente, prodotta dall'abbandono
delle cose terrene, ridotta alla memoria più che non si conviene, non solamente
/ m'han fatto chiasso al cuor più fantasie, / che palle palle al dì
non voglio ora di così ingegnosa fantasia più al cupo discorrere, perché forse istimo
, perché forse istimo questa loro imaginazione più bella che vera, come parmenide già
di simmia rodio mi si rende maraviglioso, più per le interpretazioni, che vengono dagli
voi dovete fare quel conto, e non più, che si vuol dare d'un
sognato una certa fantasia la qual tiene più tosto della visione che no, nella
alla lebbra, di che ogni dì più s'infettava. -ombra, parvenza
tasso, n-iii-935: l'uomo è più tosto una imagine e una fantasia de
questa canzone a mio giudizio è la più poetica, e la più piena di nobili
è la più poetica, e la più piena di nobili fantasie, di quante
ed originale: nel petrarca sono disegnate più esattamente, dipinte con tinte più calde
disegnate più esattamente, dipinte con tinte più calde e mirabilmente adomate. leopardi,
gelato e buio settentrione, rassomigliano assai più a quelle del più fervido e brillante
, rassomigliano assai più a quelle del più fervido e brillante mezzogiorno, che de'climi
stravaganti portenti. algarotti, 1-264: le più nuove fantasie, i più gran ghiribizzi
: le più nuove fantasie, i più gran ghiribizzi del mondo, trabiccoli, cen-
pazzia e leggerezza, come accade ne'più de'giovani vólti a'diletti e piaceri
per levarlo da questa sua fantasia; quante più dimostrazioni faceva, tanto più s'accendeva
; quante più dimostrazioni faceva, tanto più s'accendeva nella sua
pensi a noi, non ci vuoi più bene... ». scrollando il
tanto che ogni uno si riduceva ne più alti luoghi per non esser i primi
, 2-293: la voce era, più o meno, falsa, come tutte le
, credenza, convinzione accettata per lo più ciecamente per adesione sentimentale e irrazionale;
e in quelle lor fantasie son dei più grandi eccessi capaci, l'ira fermenta
tutte le fantasie; beh, che più ti manca? -comportamento, atto
spilla io me l'appunterò, molto più tardi, sulle mie cravatte fantasia,
: il loro capriccioso decurione sembrò il più svogliato di tutti. la freschezza delle improvvisate
profondo, o vegghiando, e alcuna volta più certo, e alcuna volta in fantasia
fantasia certi figuri cui non aveva pensato più. -aggiungere fantasia: confermarsi saldamente
come cose che gli andavano a fantasia più d'al- cun'altra.
core in luogo immondo, / ma nel più degno e bel ch'oggi sia al
seder a canto a caterina, quale più non gli pareva aver veduta, e,
. d'aragona, 2-26: è più dì ch'io feci fantasia / di liberarlo
pensi un poco, perché non ci ho più fatto fantasia. -figgersi in fantasia,
: abbandonarsi alla propria immaginazione senza saper più vedere l'effettiva realtà delle cose.
dire che le ducento volte, che in più autori del buon secolo leggiamo 1'*
attirarlo. cicognani, 9-215: per più settimane, ogni sera, nel tornare
doni, 6: l'essere stato più mesi in questa fantasia di dover sapere
come le stavano, se gli erano più mondi e se ci era mezzo alcuno da
mezzo alcuno da poter sapere i secreti più su che la luna, mi fece ultimamente
ho tanta fantasia, ch'i'non veggo più persona. -tenere in fantasia:
voler far le viste d'aver male più che io posso, per pigliarmi più
male più che io posso, per pigliarmi più gusto ch'io posso in questo fantasiare
fantastico, irreale (e per lo più pauroso, orrido). dossi,
di persone o di sentimenti, non più reali ma operanti nella fantasia, spesso
è la maggior peste / né 'l più fero e mortifero veleno, / a un'
questa vana / fantasima d'errore e de'più cari / amorosi diletti / turbatrice importuna
smorto. -persona che non è più se non l'ombra di se stessa
, a capriccio e fantasiosamente, e più che altro con aneddoti e colle lacrime nel
, i-583: è probabile che taluno dei più fantasiosi tra i nostri lettori qualche volta
di più luoghi e di più dimore ad assistere dall'
di più luoghi e di più dimore ad assistere dall'alto alla varietà
ombrose fosse. bocchelli, 1-i-337: i più fantasiosi arrivarono a sostenere che quel barbuto
moderare resistenza, essa sarebbe assai ben più drammatica di quanto solitamente non sia.
e tali e tante ali da stupire il più fantasioso pittore. 3.
a cui il tempo ha reso il nome più cristiano e dato fogge diverse e fantasiose
al centro vivo d'una delle nature più fantasiose di questa fantasiosissima italia. linati
animo). bocchelli, 12-18: più che un amore, per quell'impubere
colore, ma con una felicità che più che riferirsi alla « macchia » sofficiana,
el suo obietto, ma per uno modo più alto. e nota che lo intelletto
ii-389: trovatosi fatalmente illuso nelle idee più care, costretto a rinunziare ai suoi
quando la parola è mossa, ella è più grave se non più colorita; e
mossa, ella è più grave se non più colorita; e se non disegna più
più colorita; e se non disegna più precisamente il fantasma che ha il poeta
il poeta nella mente, esprime però con più profondità il commovimento dell'anima avanti ad
tristezza / io ti creai de la più pura essenza, / fantasma immarcescibile, ma
di giacomo, i-369: quel che più è rimasto nella mia memoria è il
cronologica interrotta da qualche fantasma luminoso ma più spesso da declamazioni non fa lirica.
, come chi spasma, / e parea più ch'un'uomo, una fantasma.
1-193: giorgetto,... scamiciato più su del gomito, e infarinato come
ad ora nella mia commedia, non fanno più per me. manzoni, 300:
iii-214: poi mi guardo con occhio più sano, non più attraverso i fantasmi
mi guardo con occhio più sano, non più attraverso i fantasmi di cui la mia
si trasforma, assume l'aspetto del mio più segreto fantasma. cicognani, 3-119:
con fantasmi di morte tremendi, / più che vegliar, mi dan martìro i
il fantasma dello spirito nazionale non sarà più il demonio imbriacatore di tutte le menti
l'ora della scuola, con accento più efficace ora che si leva sull'orizzonte
linati, 30-177: era festa, il più bel sole splendeva su tutta la germania
. a indicare che una persona non è più che l'ombra di ciò che è
istituzione che non hanno o non hanno più l'autorità, 1 titoli o le
fatale perfidia degli uomini io non vedrei più il sentiero della vita se non mi
giusta la credenza di alcuni dei suoi più fanatici seguaci, si sprofondavano nella più remota
più fanatici seguaci, si sprofondavano nella più remota antichità. -per estens
d'azeglio, 1-458: non mi ricordai più di nulla, non mi parve (
tanto bene, e mi sembrò d'esser più su del paradiso... ma
sarei andato a cascare, se, più macchinalmente che altro, non mi fossi
benché argomentando a ritroso, che le più delle prelibate fantasticaggini sien fatte a sì e
gioie e adorna di risplendenti veli di più colori, su'quali fantasticamente acconci,
malinconico quadro, richiamavo alla mente i più minuti ricordi della prima giovinezza.
doppo ispogliateci nude, fanno starci ne i più sconci modi che si sappino fantasticare.
avanzamenti del nostro spirito, non siamo più vicini di prima alla nostra supposta perfezione.
davanzati, i-360: fantasticò chi gli fusse più di tutti sospetto, e trovò che
spada a fianco. anzi non lavorò più. si diede a fantasticare genealogie della sua
diventasse misteriosa, fece fantasticar le cose più strampalate. -rifl. identificarsi idealmente
di loro [poeti] va fantasticando più orrende et esorbitanti cose, quel dicono
et esorbitanti cose, quel dicono aver più bella invenzione. baretti, 3-259: lo
. michelstaedter, 317: sempre più il vocabolario della virtù e del bene e
due versi, non mi è mai più stato possibile. pavese, 4. -74
. giordani, viii-35: quel più che favoloso collegio capricciosamente fantasticato da girolamo
ombra, quel mio nonnino fantasticato, che più d'una volta mi parlò anche per
monumentale e più massiccia del solito se le mie braccia
immaginereste giammai per sognabile da i cervelli più fantasticatori di qual si sia romanzier più
più fantasticatori di qual si sia romanzier più sbillacco. alvaro, 10-167: alcuni
girandole. tommaseo, i-505: il più de'medici che negan lo spirito,
de la bianchetta, che è il più balzano ch'io vedessi mai; ché
, che anch'essa è una delle più osservate fantasticherie di quella superstiziosissima nazione.
zelo entusiastico, / ch'anima sempre alle più ardite imprese; / l'effervescenza ed
, de foe ha potenza fantastica forse più grande nell'evo- care climi naturali.
dimora, quelle austere forme della scienza più austera? carducci, iii-24-122: il romanticismo
anguillara, 2-256: in quei monti più silvosi ch'io / t'addito, il
fa il pittor nei suoi ritratti, / più belli che non son descrive i fatti
in quella quanto l'amore e desiderio è più eccellente, tanto la virtù e onestà
, tanto la virtù e onestà è più degna. b. davanzali, ii-586:
si estende un palazzo fantastico sfolgoreggi ante del più puro cristallo. nigra, 58:
da capo la narrazione, con più calma e più chiarezza. disse tutto
capo la narrazione, con più calma e più chiarezza. disse tutto; ingrandì i
legge storica... sarà tutt'al più un mito, che, come sempre
1-1048: io avrei ritratto dalla bibbia più altri soggetti di tragedia, che ottimi
. del che costui lo fece star prima più d'un'ora ginocchioni, e poi
perché si discosta dalle forme terrene: e più date rilievo a questo contrasto, e
date rilievo a questo contrasto, e più cresce la maraviglia. zanella, vi-702
io vorrei che il nostro linguaggio fosse più istruttivo che fantastico, e avesse più
più istruttivo che fantastico, e avesse più di persuasione che d'entusiasmo. rasori,
di linguaggio, di che ribocca il più dei libri medici di questi ultimi anni;
, per dir così, in ombre più vane di quel che fosse, secoli sono
mi hai dati, credo avesse colpa più la tua testa leggera e fantastica,
. viani, 4-185: la cosa più emozionante e più bella e più poetica rimase
4-185: la cosa più emozionante e più bella e più poetica rimase il venditore
la cosa più emozionante e più bella e più poetica rimase il venditore di stringhe cieco
sembrava cambiato; era soltanto un po'più spesso, un po'meno fantastico,
fantastico, quella faccia da gatto era più tranquilla e sorniona. -per estens
, mille ottocento miglia d'un de'più fantastichi e pericolosi mari che mettono in
1-109: [bottesini] fu uno dei più geniali fra gli artisti del secolo verdiano
secolo verdiano, e fra i virtuosi il più fantastico. e. cecchi, 2-43
: si contempla ad assisi un giotto più fantastico e favoloso. -figur.
. -come soprannome (e per lo più di artisti o di persone originali,
rosa, 47: e le penne più illustri e pellegrine / van lodando i
, par., 33-107: ornai sarà più corta mia favella, / pur a
servente femmina. masuccio, 86: trovandose più che mai da tal furore infiammato,
un fante di casa a lei fedele più che la morte... e datogli
siam di quel che d'uopo / più era a'nostri affari: / e gravatone
. latini, i-2228: mi trassi più avanti, / e trovai quattro fanti
innamorata. caro, 2-1-247: tanto più che voi non siete il più sperticato
tanto più che voi non siete il più sperticato fante del mondo. g. m
5-3 (31): né furono guari più di due miglia cavalcati, che essi
pistoiesi, 1-215: due fanti masnadieri de'più prodi e più gagliardi e crudeli che
due fanti masnadieri de'più prodi e più gagliardi e crudeli che tossono stati nell'oste
, che la milizia cominciò a riputarsi più per la cavalleria che per la soldatesca
vissuto a lungo col fante nei momenti più gravi l'ha sentito e l'ha
scelte, alle quali venivano affidate le azioni più rischiose (nei secoli xvi e xvii
dedicati di modo che non riguardano in nulla più la lor vita come propria loro,
varchi, 24-24: -ella è più bella che gli agnoli. -scherza co'fanti
mi disse, il viso un poco più avante, / sì che la faccia ben
credo che si trovi al mondo fante / più orrenda, più sucida e squarquia.
trovi al mondo fante / più orrenda, più sucida e squarquia. carrer, vi-213
e senza alcuna adizione da qualunque più dolorosetta fan- ticella. g.
costituisce l'arma essenziale, quella militarmente più importante); il corpo, la
... non si truova la più pericolosa fanteria che quella che è composta di
: la fanteria d'inghilterra è la più gran parte armata di fucile invece di
erbe. saba, 57: è stata più che non pensassi in mia / vita
la stessa attività (e per lo più ha intenzione iron.).
): poi trovan fantesche / tuttora più fresche / a menar le tresche, /
collegio fantesco una che abbi / e più quattrini e più difficultà / di te
una che abbi / e più quattrini e più difficultà / di te, che stai
voglio mandare. boccaccio, iii-1-128: più bella che rosa di verziere / con
non fu mai né composto né pensato la più solenne e rilevata fantocceria. galileo,
ché tal fantocciata / chi sa che più grata / alfin non riesca, / e
, o d'una sorte sola come più piace, e tutti vogliono essere tenuti a
pedante, avea già tolto / l'aria più dolce al vostro oprar benigno. forteguerri
, conc., iii-136: quanto più si adoperava per distaccarla da questi,
adoperava per distaccarla da questi, tanto più cresceva nella fanciulla l'ostinazione e l'
l'ostinazione e l'amore; tanto più ella sdegnava il miserabile fantoccio che si
segno / nel fantolino, quando è più discreto / che non sia tempo? sacchetti
quando mi strinsi fra le braccia il fantolino più robusto e più roseo che m'avessi
le braccia il fantolino più robusto e più roseo che m'avessi mai veduto e sentii
,... allora non seppi più chi mi fossi. faldella, 6-267:
perciocché in questo tempo faonano le bestie più che in altro tempo. = deriv
, visto che ci sono dei farabolani più farabolani di te. 2.
che non esita a commettere le azioni più abiette, pur di trarne vantaggio;
attributiva. carducci, iii-14-127: qual più istrione tra l'avventurier farabutto e il
savinio, 1-47: immaginai anita molto più esperta nelle varie danze della penisola esperica
a certi mezzanini / sperando un pochin più di compassione; / ma v'eran
[a perugia] si gioca forse più che in qualsiasi altra città della stessa grandezza
e poi col nostro carissimo faraoncino il più delle volte si vede il sole.
; esageratamente sfarzoso (e per lo più vi è connessa una notazione spregiativa)
, qualche barlume di coscienza turba il più indurito cuore faraonico, che, per indurito
quattro ettogrammi di carne... più due ettogrammi di lardo, un
.), allo scopo di renderle più gustose e di variare il modo di
nozioni, di dottrine, per lo più eccessive, sovrabbondanti. serra, ii-133
fra male e malinconia posa, / e più n'è posta dove l'erba è
n'è posta dove l'erba è più tarda. 2. letter. belletto
fardata, / che lo tenne balordo più d'un mese. note al
grosso involto da portare, per lo più, sulle spalle; fagotto, pacco
, accomodate in modo che non pesino più de libre cento l'una, accioché le
poche robe aduna, / mette l'abito più bello / per venirsene in città.
riavergli andò a lucca e a pietrasanta più volte. soderini, i-17: le nugole
dolina al vallone, con quel fardello più sensibile del sangue che ribolle e riarde
ferito sulle spalle; non ne può più e depone il fardello su un banco.
il mio grottesco fardello fino all'angolo più discosto della camera vuota. con quante
pellegrine. lamhruschini, 2-391: i più... riguardano la religione come un
di vacchetta presso un inginocchiatoio, dove più volte il portinaio, da buon cristiano
, mi tocca dentro d'una pena più acuta, che se lo vedessi soffrire d'
desiderio di vivere, gli ridava il fardello più grave della vita stessa; quello della
diritti dell'istinto, che sono i più prepotenti e i più vivi, in chi
che sono i più prepotenti e i più vivi, in chi non ha sollecitato,
al quale si fermi con una o al più due legature; mettendovi i suoi fardellini
? che attendiamo? che sognamo? perché più pigre e lente alla nostra salute,
elementi] la terra, la quale è più materiale, è la più atta a
la quale è più materiale, è la più atta a patire, e manco a
fui; / vengon trovando, con più certo effetto, / tutto esser ver quel
vittoriosa. così parlano gli uomini i quali più nel fare che nel dire pongono gli
i-386: quante ne fa, ma più ne dice! pavese, 4-251:
facciamo; e ne convene / lamentar più l'altrui che 'nostro errore.
vivifica / e fortifica / quanto e più faccia un bicchiero / di buon vino o
a vicenda il tessero, nessuno / più obbedisce. manzoni, pr. sp.
con le labbra strette, esprimeva molto più che non avrebbe potuto far con parole
altrettanto. petrarca, i-2-41: né mai più dolce fiamma in duo cori arse,
(58): egli non si disdice più a noi l'onestamente andare, che
, 24 (403): montò molto più lesto che non avesse fatto la prima
paniere; e cuoce fare in vano / più che non fare. verga, i-133
: prod'uomo, / presto a più far, poco il già fatto estima.
il già fatto estima. / ma a più far che ti resta? pascoli,
non potre'soffrire a spendere, e più mi farete a grado; e schifate l'
testa. -non fate, oimè! non più, state indietro. g. m
briglia, che non s'era più puledri scapoli, e adattarsi al finimento che
non pareva vero, e non si sapeva più come impiegarli. cicognani, 2-109:
pareva che fossero stati sempre gli uomini più onesti e più moderati che facesse la
fossero stati sempre gli uomini più onesti e più moderati che facesse la toscana.
caro, i-332: son per la più parte giovini, tutte lattose, tutte feconde
salvo che ha le foglie tre volte più grandi e tutto tanno si mantiene verde;
la bianca e sottile [lana] più di tutte le altre s'apprezza, la
mi portavano con loro ai raccolti -i più leggeri, far su il fieno,
e da proda, e parte sono più basse, che servono a far mercanzia
alla fase di progettazione quanto, e più spesso, a quella dell'esecuzione).
piovene, 5-172: si è impiegato più cemento per fare terrazze a san remo
zendali, e chiuse di legnami in più parti della città. aretino, ii-85:
arabeschi e festoni che non si discemeva più il colore rossigno delle muraglie di cotto
i sovrani tappeti del mondo e a più bel colore. favisi lavoro di seta
i-126: è tanto tempo che non assaggio più i fagioli cotti in forno; come
i-v-10: di questo si parlerà altrove più compiutamente in uno libello ch'io intendo
. ma non riesco a fare una linea più leggibile di queste. giusti, ii-484
pressocché in ogni luogo, ove fece più copiose opere. ne seguiva i disegni
83: il re, non volendo più il * barbiere ', ha ordinato iersera
: vider là 've il cielo era più scarso / e più tranquillo, una dorata
il cielo era più scarso / e più tranquillo, una dorata nube / e
e nulla, veramente, nulla è più / triste de l'ombra che le ciglia
gote / quando la bocca non sorride più. pea, 7-106: lo divorerebbe in
, era il dovere che ne seguisse più prestamente la morte. pascoli, 1525:
sòno / etna qualor da encelado è più scossa, / scilla e caribdi quando irate
strepito fa, quasi egli a voi più cheta e più riposata udienza dar voglia,
quasi egli a voi più cheta e più riposata udienza dar voglia, che a
fischio, io ti sento e mi addormento più quieta, raffaele. che ti fa
. la fèrno per le gambe quanto più potèmo dentro la camera publica de la nostra
di alessandria. tommaseo, 3-i-3: i più degli esuli di venezia son giunti;
dalla fabbrica da pochi mesi. fa più di duecento all'ora. pavese,
cinesi. -aspettare, per lo più oziando o bighellonando, che arrivi una
fe'notte grande, nel qual tempo più volte alzossi. carducci, iii-24-28:
. settata, iv-95: ma di più ancora devesi aver soldatesca pagata fedele,
erano in quella contrada, non furono mai più arditi di fare forza alla chiesa cattolica
spene. giamboni, 7-123: battaglia più acconcia si fa sempre quando il nemico.
domandassono, ma quello che dio giudicasse più utile, divenisse loro. dante,
quando là, due che per lo più sono frati, ma spesso anche preti,
i giuochi romani nel circo e nella scena più magnificamente che mai altra volta. s
volentier vi ci troviamo; / del ballar più ghiotte siamo / ch'un moscion non
, / che fece a tutti far più d'un pensiero. tassoni, vii-254:
de'priori di sopra stettono in pregione più tempo, e chi gli faceva colpevoli
: avrebbe dovuto ogni gran poeta cercare il più gran bello naturale che si potesse,
. -istituire un paragone fra due o più persone, cose o concetti; rilevarne
dalla fama alla infamia fate differenza, o più l'una che l'altra avete cara
barberino, 258: io non entendo più parole fare, / ma riposarmi ornai d'
tasso, 12-623: volendoci descrivere il più bel porto che potesse immaginarsi, fece
qualità. vi vuole per ventura più per sapere la cagione che i fisici
anco fu spento, i e di più far lamento / valor non mi restò.
contento che voi ne eleggiate uno qual più a voi piace. carletti, 218:
insieme e vuol dire tre decine di più, ch'il tutto fa 130.
. villani, 1-30: congiurazione fece con più altri nobili ed altri seguaci disposti a
che ti sei fatto quando eri nel più grave pericolo, che cosa hai mantenuto?
questo mogliazzo, / e non ci tener più tanto a digiuno. ariosto, 19-34
nozze sotto all'umil tetto / le più solenni che vi potean farsi. serdonati,
feciono stato comune di popolo, e durò più anni. andrea da barberino, 3-1018
. dante, inf., 4-101: più d'onore ancora assai mi fenno,
. giov. cavalcanti, 324: per più salvamento di loro stato fecero di popolo
/ facciasi. pananti, i-2: dove più siede il vate laureato? / dove
tiranno? hawi chi 'l brama / più assai di te. manzoni, pr.
milizia, ii-126: i più bei monumenti di grecia e di roma
; prod'uomo, / presto a più far, poco il già fatto estima.
omero della madre, con un abbandono più forte del sonno: della madre, ché
no si voleva dipartire da lui, anzi più gli s'accostava e più gli faceva
, anzi più gli s'accostava e più gli faceva buona festa. pulci, 14-52
altrui fallire / non scusa te ma più accusa, e quello / fa più
ma più accusa, e quello / fa più vertù se vive buon con fello.
consolarlo dell'umano stato: / altro ufficio più grato / non si fa da parenti
marinai della squadra inglese ci fanno cera più che i nostri del governo e della
quasi in piazza, poi non ci fece più caso. 33. compiere un'
pur il vero, gli uomini per li più sono sensuali e incontinenti, e vorrebbero
tanto condusse lei, che per potere più liberamente fare il male, uccise suo marito
aretino, 8-288: così le creature imbrunitesi più che non sogliano, raffazzonate con
fece. maestro alberto, 154: più infelici esser que'che fanno, che
in su la mia morte, né più né meno ne farà. pulci, 5-38
pirandello, 7-673: e chi era più lui, adesso? ecco qua: uno
sapessero tutte e fossero scritte, farebbero assai più volumi che non sono quelli de le
: della filosofia naturale s'era fatto più un passatempo che uno studio. pascoli,
ed è sempre seguito da uno o più aggettivi o sostantivi in funzione di compì
, ma volontà sottrae; ché la più corta via a riccore conquistare è dispregiare
16-1: la rugiadosa aurora in ciel più rare / facea le stelle: e di
/ facea le stelle: e di più bei colori / sparse le nubi e i
a dritta stanno, / e del più grosso tuo maestro dito / ne le
sole / ancor la testa le facea più bionda. alvaro, 7-242: il mio
anno, ha il viso un poco più scavato. pavese, 6-247: era una
e in questa forma assume per lo più un valore causativo). monte,
sedessi in cucina, ch'è la stanza più riparata della casa, presso il focolare
amando. dante, 21-2: com più vi fere amor co'suoi vincastri,
fere amor co'suoi vincastri, / più li vi fate in ubidirlo presto, /
perfezione nelle opere sue debbe sempre, quanto più può, assimigliarsi alle operazioni di dio
assimigliarsi alle operazioni di dio, e quanto più a quelle e a dio si assimiglia
aderisce, sempre si fa e diventa più perfetto. ariosto, 5-17: si fe'
, / che la bretagna non avea il più forte. dottori, 1-70: per
peggio per i negligenti è che sempre più negligenti si fanno. chi è negligente
, 1-171: si farà bello e robusto più di quanti ce ne siano nei dintorni
i-169: i viandanti si erano fatti più rari, e quei pochi che passavano avevano
riga. fazio, ii-58: su'più frigidi monti si dileguano / le bianche
/ le merci, che qua giù più care s'hanno. tasso, 1-31:
: si fece a poco a poco la più buona e ragionevole animina del mondo.
si face filmerà, / e via più quanto 'n altura pare. dante, par
, 1-190: vissi quel dì per più non viver, anzi / per morir
: gano in que'dì parea maninconoso / più ch'alcun altro di sì fatto assedio
3-13: la nastasìa, che si sentiva più che mai piena di sapore, faceva
essere bello,... egli è più rustico, e più dispiace a dio.
.. egli è più rustico, e più dispiace a dio. boccaccio, dee
non fare anche tu che non ti fai più vedere e quando m'incontri per la
strozzi, 1-600: ma la donna vuole più tosto fare l'ammalato. bellincioni,
l'uno di novanta anni, l'altro più sfacciatamente liberale, se ne dava trecento
-mi 'nvita: / voi siete più fina; / che s'io faccio -sollacio
, ix-252: ben rilucea tal donna più che l'oro / e sua bellezza
, / donde or vien frutto amaro più che absenzio. ariosto, 39-42: or
xix- 4-1083: questa rassegna delle cose più rimarchevoli di roma fa malinconia. lanzi
e farle far dimora, / prima che più lontana se ne vada. cellini,
papini, 20-150: il deuteronomio è più generoso: « se un forestiero abita
si vien poi di mano in mano con più agevolezza a mettere in opera disegnando e
suo pensiero, aveva istituite nei punti più belli. dessi, 3-136: «
, 3-136: « faremo i conti più tardi » disse aurelia che, era diventata
il numero di esse a diecimila e non più. g. bentivoglio, 4-13:
con innocenzo, e facea personaggio assai più ch'il marito. manzoni, pr.
po'di farinata ». / « più bono, o mamma, vi farebbe un
. facea che ancor da chi mai più veduta non l'avesse, fosse per grandissima
147: se non fosse ch'è più da laudare / queipom che sa sua voglia
esempio, / per far toccar alla più rozza gente / che talor chi li regge
avida ancor d'amare, / non più giovine, non amata più. tozzi,
/ non più giovine, non amata più. tozzi, i-488: i mietitori
in giorno, si mostravano sempre di più disposti a far valere le loro ragioni.
» ma la paura di non poterle più dire queste cose... oh
i-1058: da quella sera non trovò più sonno; il suo eccitabile temperamento,
gisella mi fece vedere, non aveva più vergogna: la cicatrice non era uno spacco
cose vituperose delle loro donne, e più ancor dell'altre; e chi venisse bene
, elle ne potrebbon far dire forse più degli uomeni; e hanno tanta discrezione
questo mi parve per risposta udire / più innanzi alquanto che là dov'io stava
stava, / ond'io mi feci ancor più là sentire. boccaccio, dee.
: commodo e caracalla imperadori, di più bizarro e fantastico capriccio innebriati, vere credendo
a farsi friggere la nipote e non mise più piede in casa di lei. alvaro
mare, / ched i'non abbia più pentute 'n core: / ch'i'concedetti
: di queste isole non vi conterò più, peroché non vi sono istato, e
, ed il mio detto / tireria lungo più ch'io non vorrei. sacchetti,
e a quell'altro, che non finiva più di parlare e di farmi le ultime
2-91: impara a epitetare un po'più peregrinamente, quando ti vuoi fare a
del cortile, per farsi a considerar con più agio la nuova venuta, vennero a
il coraggio (ed è per lo più usato nella forma interrogativa).
con rimedi a rovescio, facevano a chi più accendere a ogni male. buonarroti il
i-41: col pubblico farete a chi più fischia. manzoni, pr. sp.
e la mamma facevano a chi fosse più tenero per quel figliolo. -fare di
e sana bene, ricordandoti sempre che più vale un'oncia di salute, che non
petrarca, i-3-95: l'amico mio più presso mi si fece. boccaccio, v-212
. marino, 2-33: quanto adon più da presso al foco fassi, / più
più da presso al foco fassi, / più la mente gl'ingombra alto stupore.
fu giudicato meglio di farsi con tarmata più in alto verso il mar di settentrione
ogni istante / si fea il rumor più presso. giusti, 3-220: consigliò il
questa medesima festa, per non tornar più alle spese e al festeggiare, egli potesse
è stato profetato, si vengono a fortificare più nella fede. pascoli, 171:
loggia teosofica romana, occupavano i gradi più elevati della gerarchia buddistica e la fortuna
., 9-87: alcune [colombe] più volentieri fanno in occulto. domenichi,
; gli altri uccelli non fanno quasi più d'una volta. olina, 17:
362: oh! ella amava il sole più che il nido! / chissà?
tanto hanno fatto, che non possono più fare. cantari cavallereschi, 49
e piena e ben sonante voce / fa più che i detti. manzoni, pr
rimase a scegliere in fretta quel di più che potesse far per lui; fece
storia letteraria, che non ti facesse più, accennamelo. de roberto, 332:
gentilezza. machiavelli, 3-333: oh quanto più si farebbe per me / cercar,
cecchi, 18-5: la gli fa più, vé, che se e'fusse /
non sanno. botta, 4-220: che più facesse a lui il difendere le cose
attenderemo a ragionare di quelle cose che più faranno al nostro proposito. salvini, 6-33
. pascoli, 730: non è più tempo di legar con refe / gli scarabei
con refe / gli scarabei! non più, di fare a mosca / di bronzo
a chi far può nel suo camin più danno. aretino, iii-9: io farei
sa che fussim della sua famiglia / e più che prima fu fatto dolente. ariosto
fatte famigliari, sicché non se ne ragiona più. marino, i-18: son fatto
dirle molte cose per rispondere particolarmente a più quesiti fattimi per la sua lettera ricevuta più
più quesiti fattimi per la sua lettera ricevuta più fa; imperò elle vorrebbono essere trattate
vorrebbono essere trattate con animo un poco più scarico che il mio non è. marino
scriveva giangiacomo essere la corsica il paese più vergine d'europa. fogazzaro, 5-23
in un tempo cominciò a fare molto più acqua di prima. d. bartoli,
283): fresco le faceva troppo più che voluto non avrebbe. sacchetti,
i balordi tolgon su a ballare le più belle e le più degne. cellini,
a ballare le più belle e le più degne. cellini, 1-121 (279)
tempo un anno a giustificare, parve più breve farsi da'peccati fatti qua,
me come d'uno cane, né più né meno. grazzini, 4-197: -io
tu non hai a fare deu'altrui moglie più che la tua moglie degli altrui mariti
fare di lei, ne fu vie più innamorato. -seguito dal nome del metodo
. bartoli, 1-92: forse ci gioverà più esercitarsi nel far di scrittura, che
1-71: dicono che la scultura abbraccia molte più arti come congeneri e ne ha molte
arti come congeneri e ne ha molte più sottoposte che la pittura: come il
che fare con persone tali, bisogna aver più riguardo di non metterle in impicci.
prete di casa, ossia quello che più frequentemente aveva a che fare col signor
donna si fece per li tempi con più mariti, e 'l marito con altre mogli
di frase abbia minimamente che fare col più negletto recitativo, o colla meno studiata aria
aggira e vibra. / quest'altro più con l'asta non l'attizza, /
fatto. carducci, iii-12-4: maggiore e più gelosa cura richiedesi qui, dove non
/ ch'io dorma sempre, e mai più non mi desti ». caro,
per questo... si dovrebbe pensare più a far bene che a star bene
, ch'io me ne vo, e più innanzi dire non ti voglio; perciò
chiamavansi i cavalieri della banda, de più pregiati donzelli di firenze, e assai feciono
: ingegnarsi, adoperarsi, sforzarsi quanto più si può. carducci, iii-24-129:
, / che di figliar tai conti più s'impiglia. simintendi, 3-6: incontanente
la corte, / e di rinaldo che più d'altri instava, / de la
. - beneficare, favorire in più larga misura. cavalca, 9-267:
! pavese, 7-12: non mi va più la compagnia. neanche il negozio non
risposto che di quella rau- nata niente più si farebbe. boccaccio, dee.,
, alla peggio: comportarsi in modo più deplorevole o estrema- mente deplorevole; recare
estrema- mente deplorevole; recare un danno più grave o estremamente grave (ed è
. - subire un danno più grave. b. davanzali, ii-195
sua principina, quando non ci sarà più?... -non voglio neppure risponderti
; conciossia cosa che il tempo è più veloce che saetta d'arco, e niuna
si fa presto o capirlo, granché più posto del pappagallo chiassoso. alvaro,
dee., 1-10 (116): più alle donne che agli uomini il molto
si chiudeva. pavese, 7-132: diventava più bello fare tardi con gli altri.
per dieci, / che non so dar più né in tinche, né in ceci.
cinelli, 1-130: non ce la fo più a nulla, da un po'a
recognosciuto loro, subito la fece quanto più per le gambe ne poteva: e gli
che mai calandrino non me ne farà più niuna. p. f. giambullari,
parlare con mia madre, e poi sempre più ad accendermene, e per farla breve
. sottintende faccenda o simile, e vale più del semplice finire, perché dice l'
metter fine a cosa ch'è per lo più tediosa. chi nelle faccende e private
! non te n'accorgi che ti fai più ridicolo di quel che non sei stato
dovevano far male, e per lo più digiunare, i poverelli. -farne di
, e di certa prosa, sono più alto. -farsi in quattro,
che io voglia, ho già da più giorni disiderato, e dubitava d'aprirti il
è espressione che si usa, per lo più, per rassicurare una persona e,
: io mi accorgo di non poter più far di meno d'un paio d'occhiali
/ d'oro, da non poterne più far senza. moravia, xi-45:
qualcosa: non pensarci, non occuparsene più. vasari, iii-326: promise
,... ma come al più degli uomini addiviene, che danno tempo
quel che fo, e resto stordito per più giorni. verga, i-157: -gli
portato via la madre, e non sa più cosa si faccia -osservava il pastore.
ebbero meglio fare, per avere non più modestia i soldati, ma più autorità
non più modestia i soldati, ma più autorità il capitano. -gesto, movimento
quale atto gli era risposto con un più chiaro sorridere e parlare dell'uno all'altro
lui e la duchessa mi facevano i più isterminati favori che si possa inmaginare al
piano: è vero che non s'è più soli? saba, 8: qui
il mare: operare utilmente è molto più difficile che chiacchierare. proverbi toscani
proverbio de'marinari: luna piena ha più rischi della nuova. ibidem,
dante, inf., 24-86: più non si vanti libia con sua rena;
quale ognora impetra / maggior durezza e più natura cruda, / e veste sua persona
di questa nostra età, quando le più belle contrade di europa si rimaser prive
presenza d'amore. non lo vedeano più i mortali far nido dentro a due begli
gentil core incatenato: / e gli amor più lusinghieri / fra lo stuolo faretrato /