non può educare. 2. più comunemente come sostantivo. chi ha il
ii-167: questo cielo, educatore delle più nobili armonie, educatore di virgilio e
femminili. verga, 4-243: fatta più grandicella passò dal collegio di maria al
accezione — 47 — più comune del termine), mentre sull'adulto
dire, tutta tutta non si scuote mai più da dosso. gentile, 2-i-116:
armonico sviluppo, per fare di esso un più perfetto strumento dello spirito (in vista
materia d'insegnamento scolastico (ed è più comunemente detta ginnastica). pecchio,
che sarebbe pur bello conoscere qualcosa di più sul nostro conto. 6.
dicesse un invito nelle palpebre, il più stemperante, il più edulcorante invito.
nelle palpebre, il più stemperante, il più edulcorante invito. edulcorare, tr
.: attenuato, mitigato; reso più facile, più allettante (ma al tempo
, mitigato; reso più facile, più allettante (ma al tempo stesso reso
eduzione per via di calore della parte più umida, e del liquore acqueo,
, e deve essere lunga un terzo più della larghezza. milizia, ii-344:
rievocassero, vero o falso, nel loro più mordace e osceno stile, il ricordo
). zanoja, 307: utile più, se ben non più decoro, /
307: utile più, se ben non più decoro, / è il canto,
leggiadro corpo di efeba non lo rivedrò mai più. 2. stor. nell'
essere uscito dagli efebi: non essere più un ragazzo (quindi avere la prudenza dell'
appaiati, frutti drupacei; la specie più comune in europa è vepliedra distachya propria
delle arene marine e dei luoghi rocciosi; più importanti sono però alcune specie esotiche da
più a chi sta molto esposto al sole,
centinaia di specie (di cui la più nota è l'effimera): hanno corpo
agevolmente si diffonde per le membra, è più leggiero del chio, e convenevole
, / e al ciel salìa più bella / di febo la sorella.
e gli abiti indecenti, / che più pazza mi par, che innamorata.
rischio de perdere il credito, parer più savii che gli altri, dissero, gli
ritorna alla vita, che non è più problema di pensiero ma vita vissuta.
di pub bliche effazioni potrò più aprir bocca. = voce dotta
e proti, / l'un più dell'altro stolti e disattenti. / quind'
ricci, ii-284: sostenta il re più... di dugento persone con
. bartoli, 9-28-3-124: ma che più mi stendo io in farvi una efemeride della
astron. raccolta di serie o di tavole più 0 meno lunghe di dati riguardanti le
un cambiamento suh'effemeride; ma, più veramente, essendo cambiati bisogni, modi
/ vigor del petto, or che più viene astretta / a mostrarsi virtù.
a lungo, se non t'arrobustisci di più quadro, di più sostanzioso pensiero,
non t'arrobustisci di più quadro, di più sostanzioso pensiero, ti sfiacca e t'
. -intr. (per lo più con la particella pronom.).
fosse di tal sorta effeminato, che mai più non devesse attendere a le cose militari
a portar argo, nave guerriera e carica più di gloria che di eroi, vide
mondo datano precisamente dal giorno che la più pericolosa delle umane passioni [la musica
. calvino, 14: in tende più alte e drappeggiate a chiosco, gli ufficiali
le parole ed i versi non fanno più alcun uffizio, sono oppressi e guasti
duri, alli cibi e alli vini più delicati diventarono effemminati e molli. guicciardini,
, e sì perché 'l giovenco rimane più forte, e non diventa al tutto effeminato
: lo accusavano lussurioso, e per di più effeminato e guasto di quel vizio che
cicerone volgar., 2-54: mai più fui veduto piagnere per male alcuno.
, 2-ii-193: nelle vergini, forme naturalmente più morbide ed estrema impazienza di piacere farebbero
; usando questa voce 'dolente ', più tosto che dolorosa, perché ella ha
carducci, ii-5-210: era uno de'più insigni monumenti della poesia moderna, e
fue l'efferatezza di busiri, ma più grande quella di diocleziano. guerrazzi,
in corsica tali, che le belve più feroci non possono somministrare sufficiente paragone alla
. in tanta umanità di costume, più ci colpiscono, di tratto, in
fiorentina. levi, 3-28: era il più terribile e feroce bandito di quegli anni
crudele, feroce quasi da parere non più uomo ma belva. -riferito alle azioni e
escon loro i germani addosso: i più bravi in su 'l luogo, molti furon
selvaggio. caro, 6-121: com'più sì scotea, più dal gran dio /
, 6-121: com'più sì scotea, più dal gran dio / [la sibilla
rato core al suo misterio / più mansueto e più vinto rendea.
core al suo misterio / più mansueto e più vinto rendea. 4.
, fra noi gioia / non v'è più mai. lasciatemi; scostatevi; /
è il mio dolore: affetti / più non conosco al mondo: io, d'
, d'esser padre, / neppur più il so. faldella, 6-239: dava
con la sua compitezza impassibile fatta ancor più incredibile da tutto quello strepito efferato.
arrivano, i gagliardi rendono questi umori più efferati. = voce dotta, lat
conduce fuori (ed è per lo più riferito ai condotti che portano un liquido
come polveri o granuli, per lo più a base di bicarbonato di sodio mescolato
barilli, 3-58: la terra non è più rotonda -è tutta d'una piana evidenza
; aveva d'uopo di espandersi nelle più intime ed ardite opere della carità cristiana
). — ant. in senso più lato, a indicare ogni fenomeno fisico che
d. bartóli, 34-66: vogliam tenerci più strettamente alla materia dell'acquavite e dell'
1-2-379: è... indubitabile che più esatti e perfetti si producano [gli
sarebbe già bello; ma qualcosa di più inconsistente ancora: delle effervescenze, appunto
: eccesso, intemperanza (per lo più al plur.). monti,
grande fatica a credere che l'età più adulta avesse smorzato in lei quello che
morti, son sterili e non fanno più frutti, e così li fiori secchi son
e da'venti... venne a più indurirsi, inde, resa dapoi arida
ricerca l'effetto, che mira all'apparenza più che alla sostanza (un pittore,
era un uomo piccolo, ossuto che dimostrava più anni di quanti non ne avesse effettivamente
eseguirò quanto prima, e la farò il più ricca che potrò, sì in gioielli
8-187: il pensiero dei fiori, più che dalla loro effettiva presenza, è
è ragionevole, e le piace sempre più la sua creazione dell'effettivo. -manzini,
uomini effettivi, che gliene offerirono anche più, e dice che furono incorporati nelle
iv-x-6: la diffinizione de la nobilitade più degnamente si farebbe da li effetti che
stai, / non circunscritto, ma per più amore / ch'ai primi effetti di
appropinquarsi alla sua causa, e quanto più a quella si appropinqua, tanto più diventa
più a quella si appropinqua, tanto più diventa perfetto. guicciardini, i-i7:
pure nella storia naturale, l'effetto il più meraviglioso si è sempre quello che noi
(143): poi che in più anni niuno effetto seguire si vide alla speranza
tal si nasconde; e perch'io più non viva, / contraria ho l'arte
spiegava alcuna parte de'salmi penitenziali, più ad effetto di commuovere il cuore,
giordano, 2-128: se l'anima è più nobile, è mi- stieri che gli
oggetti e diletti, sieno maggiori e più nobili, quanto l'anima è maggiore e
. botta, 4-413: non si fece più allora altro effetto di guerra, e
ariosto, 36-67: vengon trovando con più certo effetto, / tutto esser ver quel
tasso, 7-64: fu d'alto valor più chiaro effetto / le spoglie riportar d'
mano stretta, e con loro inclinare più presto nella scarsità che nella larghezza,
nella scarsità che nella larghezza, intrattenendogli più con la speranza che con gli effetti.
che poca cosa da attaccarsi, ma più di apparenza che di effetto. tasso
.). scaino, 250: più notabil colpo non si può dare di
effetto che i giuocatori di palla a corda più esperti fanno con lor vantaggio, cioè
, ritrovato, invenzione (per lo più nella letteratura, nella musica, nel giornalismo
pubblico); l'impressione stessa, più o meno profonda, nell'animo di
lanzi, i-319: è pittore di più effetto che disegno. foscolo, vili-137:
. e. cecchi, 5-38: più e più forte s'udiva un ronzio,
. cecchi, 5-38: più e più forte s'udiva un ronzio, un rombo
prospettiva: buoi e cavalli erano veramente più piccoli dell'uomo. landolfi, 3-144
il tramonto... è ben più complesso nelle sue fiamme inestinguibili, e i
decorativo. 11. (per lo più al plur.). sostanze, averi
donne di qualunque condizione far sfoggio dei più ricchi vestiti e di effetti preziosi.
parte, gli si levarono fantasmi non più evocati. govoni, 663:
anche l'incredulo, ha un istinto più guardingo. ha paura delle parole,
me. pirandello, 5-376: più che d'altro si sentiva offesa nell'anima
. serra, i-288: la nota più squisita è data da un gusto di evocazioni
ora sul tono acuto, / or sul più basso delle quattro corde. carducci,
, si dice di una o più navi nell'atto di compiere delle evoluzioni.
, non s'intenda meglio e si parli più cristianamente. faldella, 3-20: ogni
sarebbero capaci di strappare dal collo la testa più accorta senza che il proprietario se ne
di un altro paese, e generalmente più evoluto in fatto di vita sociale.
grandi anime: come la parola è più perfetta del grugnito delle bestie, così
così il linguaggio artistico è un linguaggio più evoluto, capace di mettere in comunione
e in una stessa gentilezza formale la più scostante. evoluzionare, intr. (
non so, mylord, se lo vedremo più regolarmente fare in prussia, che nell'
tratti di rotta percorsi da una o più navi. - curva di evoluzione:
rettilinei e curvilinei compiuti da una o più navi per un determinato scopo di manovra
di movimenti nello spazio, per lo più ordinati a un fine determinato (come l'
: il pagliaccio settesoldi esegue l'evoluzione più difficile della giornata, reggendo con la
e ricci di un cavolo tra i più grossi. -di esseri inanimati.
facoltà), sarebbero derivati gli esseri più complessi fino all'uomo.
stato a un altro, per lo più migliore, senza soluzione di continuità.
politica, economica, culturale verso forme più complesse e più perfette; progresso.
, culturale verso forme più complesse e più perfette; progresso. cattaneo, iii-3-97
mano che la società si stringe in nuclei più distinti, scompaiono le differenze, e
, le sue poesie vi mostrano una più o meno lenta evoluzione. carducci, iii-7-
a un'altra, compiuto per lo più con eccessiva disinvoltura. de sanctis,
per 1'esistenza e della sopravvivenza del più adatto. bocchelli, i-449: ma
: 1 popoli primitivi rappresenterebbero gli stadi più antichi, la civiltà europea lo stadio
antichi, la civiltà europea lo stadio più avanzato. 4. geol. teoria
la mia fede evoluzionista si conferma sempre più, accordandosi in tutto colla mia fede
41-5: l'uomo, che non è più natura, e distrugge...
suo punto e non può essere né più né meno. pratolini, 1-152:
calli / de l'anno verde ogni più bel tesoro, / ligustri, avomi,
de pisis, 28: il platano più alto / (belle macchie sul tronco glorioso
glareolus che faceva echeggiare i più lieti evviva, sulle finestre hallucalis
, di esultanza (seguita per lo più dal nome della persona o della cosa
ribelle! a la tua fronte / più sacri lauri crebbero / le selve d'aspromonte
tutti che un ombrello / che avea più buchi d'un colom- baione, /
la sincerità', esclama, per risparmiare più grave parola. rebora, 164: a
... l'italia fa a ogni più piccola occorrenza: sempre feste, sempre
dai liquori. stuparich, 5-333: i più agguerriti sono i becchini, perché vivono
corrispondente figurazione grafica (rappresentata per lo più con due v incrociate: w;
e con un fischio di fabbrica, più esigente della campana, libera alle strade
accorge delle nuove disposizioni dell'essere suo più profondo: e da quei riflessi inconsci
giovane: per indicare, per lo più negli sport, l'atleta ormai anziano.
avverb. lat. per un di più, in soprammercato. giannone,
da maestro in cattedra '; ma più spesso dicesi familiarmente di chi parla o
scelti di un'opera o di più opere di un autore pubblicati a parte
apotecio dei licheni, formata da ife più o meno differenziate. = voce dotta
corvo infranto passano davanti a quello spettacolo più unico che raro, quasi timidamente,
di un rimedio eccezionale, limitato per lo più ai delitti occulti). =
chette o cartigli, per lo più elaborati artisti camente che,
(ed è una volta e mezzo più potente del tritolo).
v. borghini, 6-iv-294: lasciando le più sottili e par- ticulari considerazioni a chi
dice di chi tratta argomenti per lo più dottrinali, con padronanza e conoscenza completa
: per gli * ex-tempore 'poi son più discreti. = lat. ex
casse sono già pronte così standardizzate. più modeste tipo uno, più ricche tipo
standardizzate. più modeste tipo uno, più ricche tipo due, tipo tre,
linguaggio alberghiero: ciò che si consuma più del previsto. panzini, iv-241:
persuadersi di quanto poco valore s'accordasse più al destino. b. croce, ii-2-15
adoprarono con il papa tutte le istanze più assidue e più ardenti, perch'egli.
il papa tutte le istanze più assidue e più ardenti, perch'egli...
riconoscere dalla assemblea, in una forma più modesta, due altre forze estralegali,
il re; perché la nazione non esiste più se si separa da lui: altro
. croce, ii-5-43: persistendo un'idea più o meno extrartistica dell'arte (concettualismo
fuori dell'utero; è per lo più tubarica, raramente addominale.
parlare, su una scala di non più di tre note in ima unica chiave,
consiste in quadretti raffiguranti, per lo più con arte semplice e ingenua, le circostanze
contr'esse d'un'arme che noi maneggiamo più frequentemente che non esse, cioè della
fatica si può acquistare; ed eziandio quanto più crescono le pene, che per cristo
pene, che per cristo patiamo, tanto più crescono le consolazioni, che per esse
, 6-19: la memoria i casi più riposti della vita limpidissima ricerca, senso comparte
in animo che la padella fusse il più bello istrumento che sia in questo mondo
, iii-208: i principi cercano fra i più fidi servitori i capi dell'esercito,
eziandio se vien riguardato sotto un aspetto più generale. -seguito dal gerundio o
giammai non si distacca, eziandio lavandolo più volte. = formazione dotta,
gialliccio per mancanza di clorofilla, steli più lunghi e deboli, e foglie più
più lunghi e deboli, e foglie più piccole dell'ordinario. = deriv
10 agli occhi del fiero giovane polacco -al più bell'ulano della guardia imperiale? mi
b. croce, iii-27-292: solo più tardi si comprese la gravità di tale
10 f, pare che per lo più abbiano più tosto del rimesso, che
f, pare che per lo più abbiano più tosto del rimesso, che altro.
morto, per il fabbisogno giornaliero ai reggimenti più vicini. bocchelli, 1-iii-603: la
dopo quella di bergamotto, l'essenza che più si coltiva è quella di gelsomino.
però alcuno che neghi che non operi più nella fabbrica della casa, che non
si schifano, e cercasi la tenerezza quanto più si puote, in quella non già
maraviglie delle fabbriche arti- fiziali, e più di quelle della natura, la quale intendendole
impresa delineare e misurare e pubblicare le più ragguardevoli fabbriche di venezia, che è una
superba. muratori, 5-i-150: essendo però più lodevole impresa il fabbricar del suo questi
il refettorio maschile, l'altra parte più antica della casa che ora è in via
, 13: se prima edificherai ne la più alta parte de l'ara inchinata,
. galiani, 1-3-3: si riempia della più forte fabbrica il resto delle fondamenta.
* fabbrica ', lavorìo di una o più arti fabbrili, intorno a una materia
, intorno a una materia per lo più inorganica, che chiamano * materia greggia
, vii-402: non voglio io co'più sottili inquisitori della natura, armato delle
quella terra, che fu fatta secondo cina più, giacché i francesi si sono ben accorti
o letteraria; cosa, che non è più possibile accontentarlo. prodotto dell'invenzione dell'
] le chiome agli alberi / fruga più studiosamente e copiosamente che altronde i mate
sigaro fagiuoli, 3-3-243: di più vedrete vari fabbriconi / di sprezzatamente
spurgo chimico / per sagrato senso più specifico di 'officina, fucina * (
prarono dei nèi dalla fabbricante più in voga della città. d'
rovinata la cucina! non c'è più dove cuocere un uovo!...
ideare, escogitare (e per lo più con riferimento a teorie, a piani logici
muratori, 5-i-150: essendo... più lodevole impresa il fabbricar del suo questi
e terra cospirassero a fabbricare per me il più magnifico edifizio di felicità che si sia
di quel tal matrimonio, e nulla più. -assol. erigere, innalzare
a fabbricarne un altro [telescopio] più perfetto, il quale sei giorni dopo
ma con mia grandissima fatica, per più d'un mese continovo. testi,
nuvole, e forse d'un vapore più che vile fabricare una stella che sappia
onne laccio / ed a li miei più avaccio. bencivenni, 4-14: se
31-68: ben se ha trovato il più legiadro seggio / amor, che fabricasse
lacci e catene / vai fabbricando ognor più aspre e forte / delle tue usate.
possente a fabbricar dorati nodi / pei più schivi intelletti, e a lei dal labbro
in questo non gli badarono: di più, essi, che fabbricaron lacci e
/ l'oliò e l'aceto con più lavorio / di chi compone i balsami?
qualche errore di ortografia, e anche qualcuno più grave; ne era causa il fatto
siccome poi mi trovavo proprio nell'età più proclive al peccato di poesia, caddi anch'
di arrivare al suo scopo per la più dritta. moravia, viii-43: la maniera
7-72: qual intelletto presumerà di saper fabbricare più efficaci prove di quelle onde lo stesso
): forse voi vorreste un bortolo più ideale: non so che dire: fabbri-
suo ricco organismo, che non aveva più lo sfogo della fatica di braccia e
qui [in borsa] gli appetiti più smodati si appalesano senza reticenza, i trucchi
nel giro di un'ora, nel punto più comodo del mappamondo. sbarbaro, 4-35
e tanto propria, che null'altra più. nicio eritreo, i-126: giulio
.. che da spirito di livore più che di vendetta ella sia spinta a molestar
se non io? agostini, 15: più assai col salvare gli empi che col
della preda i romani, o per fabbricarsi più sicura la fuga. tasso, n-lii-952
fatta io non credo si voglia cambiar più: e non ce ne sarebbe neanche tempo
: negletta l'ingordigia del sacco, passarono più atrocemente al castigo del fuoco, e
. sempronio, iii-213: né si speri più mai triegua al dolore, / se
, mi trovai esposto alla figura la più odiosa presso il pubblico che ragionevolmente esclamava
, che la gramatica non gli trasse più nuovi di sua fucina. muratori,
esterna ingiuria inviolabilmente sicuro, e di più perfetta materia fabbricato, stanno i sette
di lui mano, facilmente trova il più mirabil magistero quello dell'uomo, e
cucina, dal tetto di un corpo più basso di fabbricato, impregnava la nebbia
della casa. era una piccola costruzione più bassa del corpo principale del fabbricato.
pedante, scopo e offesa al più triste dei giardinetti, avrebbe imparato finalmente
giardinetti, avrebbe imparato finalmente che la più avvilita delle ragazze può muoversi e montare
è divenuta una quintessenza della fatica umana più primitiva. 2. artigiano,
abbellire dee in quanto puote, accioché più celebre e più prezioso da lui si
in quanto puote, accioché più celebre e più prezioso da lui si parta. ottimo
. bartólini, 5-152: ho consumato più lastre di zinco io che non lo stagnare
dirò stragi e ruine, e di più rare / tele sarò fabbricator facondo. l
credere che i fabricatori di quelle tariffe hanno più simpatia pei libri vecchi che pei nuovi
e disponimento di cose, nulla più rimane nel grande abisso da ridursi in macchine
di mistura che oltre all'essere a più buon mercato del panbianco non si discosti molto
molto dalle qualità del sapore e della più facile digeribilità di quello. romagnosi,
, 271: non altrimenti vulcano, né più tardo in quel tempo, surge
del martello fabbrile, se il fabbro fa più tosto con esso un coltello,
. ugieri apugliese, xxxv-1-891: so più che fabro di martello, / so
fabbro, quando il fuoco vuole fare più valoroso, si vi spruzza su dell'
co 'l vento quelle fiamme che bramano più veementi. f. negri, 148:
'l dolce riso umile e piano / più non asconde sue bellezze nove, / le
innocenza e di virtute, / assai più impenetrabile di quello / che d'animati
, chi architetta (e, per lo più, frodi, menzogne, inganni)
se li assirii ebbono proprii iddìi, quasi più savi maestri e fabbri di edificare e
, 1-13: udrò di te mai più richiamo alcuno, / ministro di follie
della sua fortuna con l'industria, molto più con la sua virtù ha da esserlo
eterno, / quel ch'avea di più duro e di terrestre, / l'uman
ecc.), e in senso più specifico 'magnano, fabbro ferraio '(
o, voliamo dire fabola, che più fiate gli aveva sentita racontare, disse:
credo che fabula si conte, / che più di questa istoria bella fosse. castiglione
. ariosto, 3-34: terrà costui con più felice scettro / la bella terra che
per recrear gli animi affaticati dalle faccende più ardue. giovio, ii-92: io renderò
familiare (ed è usato per lo più al plur.). vito da
popolo che ha delle faccende domestiche il più alto, il più serio concetto.
faccende domestiche il più alto, il più serio concetto. -lavoro agricolo.
che allora la città reggeva, stava più del tempo fuor di siena. trinci,
e dicembre, che sono i mesi molto più propri per queste faccende. leopardi
: nella fantasia di costoro fa molto più caso... qualche processione
diletti, dal soverchio peso delle faccende più gravi. bareni, 1-114: que'
de le faccende militari saran maggiori, tanto più vi acquistarete de le grazie predette.
stato, furono distribuite e applicate a più magistrati. lippi, 3-45: comanda
, l'aria di roma non faceva più per me. -fatto noioso e
liberi dalle faccende del seculo: possono adunque più vivere bene che li seculari. a
, si fece monaco, per non esser più immischiato in tali faccende. giusti,
tali faccende. giusti, 3-38: gente più boriosa che potente; ruffiana di faccende
prete di casa, ossia quello che più frequentemente aveva a che fare col signor
somigliante, ma coi nastri un po'più corti. -notizia. g
il cane,... quanto più diventa vecchio, tanto più si ingrossa la
.. quanto più diventa vecchio, tanto più si ingrossa la sua facenda.
mìo padron commettere / faccenda a cui più volentieri attendere / potessi.
mai / non t'abbia a veder più presso a costei. g. gozzi,
conti, ricevo e spedisco mercanzie il più che posso da tutte parti, pago
a cesare per ambasciadore; e dimorando più del solito suo molti mesi, o
palladio, 3-16: nella parte volta alla più calda regione del cielo a canto la
si tiene nelle case per fare i servigi più ordinari. -entrare in faccenda
non enterrai in faccenda con molti e sarà più sacreto il tuo. -essere, divenire
ho abbastanza, polideute. non tocca più a noi. ora è faccenda degli
5-20: l'alpinismo contemplativo diviene sempre più faccenda di anziani. -essere in
alcuno era, il quale asdrubale mandasse più volentieri là ove fosse da fare con forza
e scoperse il povero amante ch'era più morto che vivo. g. m.
lippi, 1-16: veggiam ch'all'armi più nessuno attende; / onde il nostro
che sta in sul taglio, non fa più faccende. goldoni, viii-750: gran
colui di cui si dice 'non fa più faccende ', s'intende ch'egli
il far quella faccenda / non mandi altrui più su che mona luna. casti,
cartone che le piaceva metter nelle faccende più lontane degli altri. cicognani, 3-11
a preparar nel castello alloggio a quante più persone fosse possibile. [ediz.
a preparar nel castello alloggio a quante più persone fosse possibile].
/ qualcun c'è che si piglia più faccenda / e vuole avere i suo'fagiuoi
faccenda, / di quei ch'hanno più lingua, che cervello. 8
fuor di misura (e per lo più con una connotazione di faciloneria),
senza risparmiarsi (e ha per lo più una connotazione di faciloneria); sgobbone;
, come altrove ho scritto, di più che ordinario sapere in filosofia e ragione
facendiera son d'amori. / poiché più non ho chi m'ami, / per
quale mascherava il mestiere da lei fatto più volentieri. foscolo, 1-456: or tu
]. bocchelli, 2-241: uno dei più grandi faccendieri e dei più illusi entusiasti
uno dei più grandi faccendieri e dei più illusi entusiasti della congiura era il cameriere
pensiero. palazzeschi, 3-178: le più modeste, zitelle faccendiere divenute signore all'
, che in un altro dove mai più stato non sia e dove alcuno non cognosca
faccendiera e zelante, e i gesti più ampi della sottana e il sorriso più
più ampi della sottana e il sorriso più ampio dei gesti. 3.
che farà sementa nella maremma, ogni più libera et ampia facoltà in perpetuo di
lavacece '. voce usata in più luoghi dal boccaccio in carattere d'un ser
dà molto da fare, per lo più concludendo poco o nulla; sgobbone;
h k [del sasso] sia più aspra, o pure esponga all'impeto dell'
esponga all'impeto dell'acqua qualche faccetta più direttamente di quel che si faccia la superficie
a facette, che mel rappresenta in più luoghi, può ben esser ch'egli
ma non può mica essere che in più d'uno egli sia. g. averani
, nitide, fulgenti, per lo più colorate, durissime, capaci di acquistare col
osservatore che la indaghi per ogni molecola più minuta, e che non passi i
di trent'anni, fachinescamente bello; e più che fachi- nescamente sciocco. carducci,
: il dir che la scoltura sia la più faticosa, è dir che sia più
più faticosa, è dir che sia più materiale e per conseguente più imperfetta;
che sia più materiale e per conseguente più imperfetta; perché la fatica è nel corpo
nello intelletto; e la scoltura ha più del servile e più del facchinesco. barelli
la scoltura ha più del servile e più del facchinesco. barelli, 1-50: non
canaglieschi modi, e coll'usare delle più basse e facchinesche ingiurie, le quali
facchini carichi di vari cibi, d'altri più sottili e pronti ristorativi, e di
corpo, in modo che l'ha quasi più similitudine a una fatica di facchini che
tanta bambagia, che ne rimane la più contrafatta cosa del mondo. boccalini, i-94
cosa del mondo. boccalini, i-94: più vile di un facchino cominciai a riputarmi
traeva di sotto il letto un facchino più sporco che non è un monte di
terribili e ricercati, benché con atti più temperati e più dolci. rosa, 79
, benché con atti più temperati e più dolci. rosa, 79: vi è
1-798: i fachini... la più parte sono assai semplici e di buona
cere facchine. marino, i-i7: più non posso / star saldo a sì gran
-lavorare, stancarsi come un facchino, più di un facchino: indefessamente, senza
che da che son tornato ho lavorato più d'un facchino. pirandello, iii-125:
/ né per bieltà di faccia / più non attocco l'amo. bartolomeo da
quando che 'l guida mio passò più in entro. chiabrera, 69: non
. mascardi, 2-257: per lo più co 'l portare due faccie rimangono senza
stava con peritosa faccia, e stava più indietro che l'altro. dante, 57-25
giunto insieme per mio male / quel che più mai non giunge la natura, /
narra il nome e 'l valor de'più gagliardi, / narra i lor vanti,
quella faccia / di là da lui, più che l'altre trapunta, / ebbe
paese e di quelli che avevano paura più di noi. -faccia nuova:
e nuovi costumi, dure leggi e più duramente eseguite, gioghi fieri nel governo delle
gioghi fieri nel governo delle persone e più in quello delle coscienze? de roberto,
avrai scritto, e mi farai sapere più diffusamente la tua conversazione con quel 'faccia-
. ciascuna delle parti esterne, per lo più piane, di un corpo; ciascuno
commercio dei peruzzi, 12: sono per più danari ch'avevo pagati per loro in
diceva uno, « ho avuta la più grande fortuna del mondo, il tagliatore
fortuna del mondo, il tagliatore per più di venti tagli ha continuato a dare la
, ecc.). -in senso più generico: il recto o il verso,
dorso: la faccia è quella pendice, più o meno dirupata, dove fanno capo
fanno capo tutte le testate tronche e più alte dei filoni di pietre, e donde
dell'ombre / a queste luci mie più grato aspetto. -con riferimento alla
i-109: quando l'uomo me- gliora più appo dio, tanto più s'accosta alle
me- gliora più appo dio, tanto più s'accosta alle vestigia sue; e
la sorte sua è una valorosa prudenzia armata più di semplicità che di ferro, l'
se li uomini hanno punto di faccia più che non hanno li iddii, or non
uomo meno si commuova e la femmina più resista? f. d'ambra, 25
che volea / al popolo minchion, più che fedele, / una penna mostrar
. carducci, iii-26-337: giammai citrullerie più solenni furono sputate a faccia più tosta
citrullerie più solenni furono sputate a faccia più tosta; giammai impertinenzuole furono dette al nostro
parole o discorsi suscettibili di due o più interpretazioni, o anche ad argomenti,
, quando l'idea dell'una è più ristretta o più estesa. leopardi, i-1006
idea dell'una è più ristretta o più estesa. leopardi, i-1006: ma
anima italiana. govoni, 3-60: più giù il crocevia / del mio grigio
, che dipingesse le faccie degli uomini in più modi: cioè in faccia, in
, in mezzo il cielo, la cosa più putrida e affascinante che ci sia:
coltivati sotto quella faccia di cielo sono più fertili. garzoni, 1-123: l'
sa di matematica chi non è andato più innanzi delle prime facce di euclide.
battaglione di quattro facce, e pensar più alla difesa che all'offesa, supplendo coll'
farlo tale che l'angolo suo sia più acuto di quello della mu
scistosità: superficie di separazione dei piani più facilmente divisibile dalle rocce a struttura scistosa
di que'vetri a tre facce, che più volte ho raccordati. filicaia, 2-1-167
2-1-167: qual gemma / che a più facce intagliata, esulta e brilla / non
faccia a faccia. ariosto, 46-29: più inanzi e poi più inanzi i passi
, 46-29: più inanzi e poi più inanzi i passi muta, / tanto che
le somme verità razionali, e molto più le soprarazionali noi non le possiamo contemplare
1-14: così sperarono di somigliarsi al coro più alto de'serafini, a cui per
. caviceo, 1-176: glie molto più il tempo se consuma in simile vostre frasche
tutto era focoso. tasso, 9-23: più direi, ma il ver di falso
capaci di guadagnare in un solo anno più denari di quanti io ne guadagnerò in
mi svenga. siete perduto. non potrete più riprendere la maschera del tentatore sapiente.
se mutò tutto di faccia / e più di core, odendo racontare / che
tu ancora con buona faccia, non più solo per altri, ma ancora per te
i-i-ii: mi duole non essere in età più fresca, che certamente non potrei contenermi
i campi nei quali il verde cedeva più sempre al giallo biondo, al giallo
!: esprime un perentorio invito alla più completa sottomissione (ed è esclamazione propria
, a braccia squadre / senza tener più conto di persona / fè faccia di
grave e tramutato il suo vestito in più vari colori che l'arcobaleno, disse:
ce l'ha fatta a superare il punto più crudo e dolente dell'anno.
incorporarsi con una truppa che si scopriva più avanzata, dove fecero faccia e si
perdeva la faccia col risultato di non poter più esercitare il commercio. -turbarsi
/ gridando a dio 'o mai più non ti temo '. 7. cecchi
avviliti [i nostri] si preparavano più presto alla fuga che alla difesa.
, e la reai persona lo degnò del più grazioso e del più salutevole sorriso.
lo degnò del più grazioso e del più salutevole sorriso. -faccétta (v
dalla fronte al mento ridotti su tosso alla più semplice singolarità. viani, 19-29:
malato di un cancro facciale e non usciva più di casa. 3. numism
ii-3-94: così dicendo per le vie più corte / tornare indietro, e si
una galeria, dove egli per lo più aveva in uso di far soggiorno, vestir
pagina. boccaccio, vi-176: ivi più non seguia, perché finiva quella facciata
1-708: i faccioli rotti e minati più che le vele de marinari. sagredo
gli uccisori frattanto per la porta più vicina si trafugarono. ariosto,
, / là dove avea in più parti il muro rotto, / entrò col
: nel mezzo, tra il chiarore di più fitti lumi, tra un rumor più
più fitti lumi, tra un rumor più alto di canti, sotto un ricco
552): tra il chiarore di più spesse faci]. carducci, 720:
che pria venne / incominciò a farsi più vivace. buti, 3-712: 'le quattro
esto tuo nuovo insulto, / né più l'ardente face mi spaventa, /
mortali in terra offese, / ma i più sublimi dei nel ciel sovente / con
ciel disceso / scorrendo va la region più bassa, / con la face impugnata
/ tutto tutto è crudel, ma più di tutto / quella, che reca in
negli occhi possenti onde sfavilla / la più cocente face ch'abbia amore,
del mistero / per doppia face batter più forte. 5. stella,
boiardo, canz., 74: come più dolce ai navicanti pare, / poi
, / veder le stelle, e più tranquillo il mare, / e la terra
tombe a dignità, ricchezze, fortune più splendide che meritate! -cristo, lume
ricchezza a gentilezza è face / e più gentil se ne dimostra l'uomo.
/ di pietade e d'amore è più fervente, / mentre bisbiglia ciascun altro,
saggia, e tire, e tarmi / più non rivolga in sé, felice io
sete, / anzi al cor ne sentì più calde faci. bruni, iii-325:
, / che l'olmo han con più viti avvolto e cinto, / la mia
. mai convito nuziale fu illuminato da più splendide faci di amore.
sf. letter. piccola face. - più genericamente: fiaccola, torcia di legno
stessa tanto disforme, che non era più che un ammasso spaventevole di sangue,
e cadendo a pruova fanno / chi più nevi, tempeste e piogge adduca. del
dì sul tosco cielo / splenderemo ancor più belle. leopardi, 23-86: quando miro
suol si stia, / né mai più dolce o pia / ver me si mostri
che la facella / sente d'amor più vigorosa e viva. 10. figur
tetti delle torri e delle case il più delle volte non avevano effetto mercé di
338): gli occhi suoi erano più lucenti che facellina di fuoco ardente, però
facelline erranti / fanno a l'ombre più cieche un chiaro oltraggio / e quasi di
: 'mastro lavacece'. voce usata in più luoghi dal boccaccio in carattere d'un ser
difetto. carducci, iii-6-130: disgusterà più d'uno il ritornare spesso di alcuni
modi dell'alighieri, adoperati a fare più facetamente grave la burla sopra certi ubbriachi
mi vuoi lasciare, io ne sono più contenta di te. = comp
avemo a memoria che di questa materia più volte ci ha promesso voler scrivere.
, dipintore dell'imperatore; uomo dei più faceti che ai miei dì abbia veduto
è ancora faceta cosa interporre un verso o più, pigliandolo in altro proposito che quello
stanno, / e di publio terenzio i più faceti / sali, ch'a le
iv-24: a scuola pietro motteggiava i più vicini di banco con la sua ilarità
messo in vena, e per di più noto per voracità. -l'essere
di quelle tali, conterebbe l'egitto più satrapi che 'l nilo non annovera coccodrilli
montecuccoli, i-74: gli esempi quanto più recenti e prossimi, di tanto maggior
, ritenendo maggior analogia, e venendo più in acconcio a'tempi,..
piovano arlotto, 5: il più delle volte nei suoi sermoni diceva qualche
di facezia, pur le conviene, ma più di rado. rosa, 64
. -anche: l'insieme delle caratteristiche più appariscenti di un ambiente, di un luogo
, 9-27: le cose difficili son più eccellenti delle facili, perché elle son più
più eccellenti delle facili, perché elle son più rare. et a rovescio le più
più rare. et a rovescio le più facili delle più difficili, perché elle
. et a rovescio le più facili delle più difficili, perché elle s'hanno comunque
solo a sceglierne tre o quattro dei più facili e geniali. nieri, 149:
alla musica, cercando solo le sonate più facili, quelle di cui si sentiva sicura
. ariosto, 15-27: perch'abbian più facile successo / gli ordini in cielo
dove l'industria e l'agricoltura danno più facili mezzi a sussistere, ivi non
.. era imbrogliato d'intendere il più facile dei nostri poeti. leopardi,
cessata quella, e chiamati dalla comodità, più volentieri ne'luoghi domestici e facili abitano
facil guado e chiaro, / e nel più cieco e maggior fondo tiri. nardi
1-108: acciò ch'io possa per più facil via / condurlo a posseder tanta
dentro, come per luogo meno pericoloso e più facile degli altri, al quale poi
all'occidente il muro, / che nel più facil sito è men securo.
vittoria, di dove il perdere era più che certo, facendo facile l'impossibile
di lei non m'ha cera di più valente cavaliero... -è facil cosa
. pavese, 1-12: niente di più facile che uno di questi giorni càpiti
a gittare volontariamente la vita, quanto più fossero pronti a spenderla per cagioni belle
gli fa bene, e la rende più facile alla fusione. soffici, iii-25:
egli medesimo confortato il duca ad esser più facile nelle udienze, ed a mostrare
nelle udienze, ed a mostrare viso più benigno a chi gli compariva innanzi. leopardi
/... / bisogna esser più facile, bisogna / stomaco avere a digerir
facile, bisogna / stomaco avere a digerir più atto / così fatti boccon che vanno
. giambullari, 276: non avendo modo più facile a sfogare la collera sua,
quegli che per ricchezze o per parentado hanno più grazia. nardi, 7-106: ne'
facili e sicuri, non quei che hanno più virtù, ma maggiori ricchezze o parentele
se non per sempre, una vita più facile. saba, 501: un tempo
torricelli, 84: l'artiglieria offende assai più le materie forti, che le facili
: queste preparazioni devono rendere il corpo più permeabile e tutta la circolazione più facile.
il corpo più permeabile e tutta la circolazione più facile. pascoli, 166: pose
il cesarotti ed il bettinelli, scrittori più facili che corretti, e dispregiatori,
idolo e nume. tasso, 3-2: più facil saria svolger il corso / presso
wallenstein, quella sua sentenza: esser più facile mantenere un esercito di cento mila
femminile. montale, 109: era più dolce / vivere che affondare in questo magma
vivere che affondare in questo magma, / più facile disfarsi al vento che / qui
sono. quando e'sieno, è facilità più grande a tenerli, massime quando non
di facilità e di felicità nel poetare più vicino al primo ch'ai secondo. bruno
magalotti, 21-122: esperienza che discopre più chiaramente la facilità del cristallo a strignerei
de'tempi e delle stagioni nelle quali ciò più commodamente si può fare. sarpi,
: furono avvicinate le batterie in luogo più adatto a battere il lato nord del
s'è poi grandemente allargato nel mettere più gravi angherie sopra la povera plebe.
, io ci averei voluto un tantino più di facilità ne'due terzetti: ma questa
poesia de'migliori ed è il fascino più seducente dell'orecchie gentili. lanzi,
facilità; perciocché la bella natura è più ovvia in ogni luogo che i monumenti degli
] sgomitola i versi e i metri più difficili. fogazzaro, 5-189: il commissario
qualche cosa: al fine di renderla più agevole. panzini, i-213: veniamo
. (facilito). render facile o più facile, spontaneo, naturale; agevolare
: richiede l'argomento mio ch'io parli più tosto dell'altro secondario aiuto onde può
una città situata presso una tra le più belle coste del mondo, che non
luoghi verghiani. 3. rendere più efficace, più comodo; perfezionare.
3. rendere più efficace, più comodo; perfezionare. goldoni, vii-1226
moschetto, raccorciò la picca e la rese più manegevole. -ant. esercitare,
redi, 16-v-248: questo verso tanto più si dovrebbe raddolcire, e facilitare,
, iv-16: non essendovi cosa che più della danza faciliti la dimestichezza fra uomini
intendessino e credessino, tanto veniva proponendo più dubbi, che gli faceva meno credere
siano meglio intesi, e la materia più si faciliti, più copiosamente questa parte
, e la materia più si faciliti, più copiosamente questa parte trattarò. bocchelli,
però, essendoci fatto per questa via più facilitata a conoscer dio, dobbiamo imitare
o elisa o impedita o facilitata, più presso gli uni che presso gli altri.
. cecchi, 5-297: nulla è più incerto che strologare sugli svantaggi delle facilitate
, sf. il facilitare, il rendere più facile; agevolazione, incoraggiamento.
inaspettata facilitazione nell'esame de'diversi e più celebri sistemi filosofici. 2.
cui può creder la gente dattorno / che più facilemente / possan venire all'efetto del
: sapea i luoghi ove son presi / più facilmente gli animai silvestri. b.
quattordici. la loro dicitura mi pare più liscia, più maestosamente semplice, e
la loro dicitura mi pare più liscia, più maestosamente semplice, e più facilmente breve
liscia, più maestosamente semplice, e più facilmente breve. -pazientemente. machiavelli
, che l'antimonio per necessità dimori più lungamente nello stomaco. milizia, ii-60:
, 4-54: l'inquietudine non c'era più e si rideva facilmente per stupidaggini qualsiasi
il quale nova- mente apresso arai inteso più da costellazione che da vizio alcuno per
iudicarai. savonarola, iii-72: dunque più facilmente si può sapere quello che è
ci pare essere molto savi, e forse più in quello in che più siamo pazzi
e forse più in quello in che più siamo pazzi. sarpi, vi-3-237: in
giustamente un'autorità costituita, il popolo acquista più forza morale, perché più facilmente s'
popolo acquista più forza morale, perché più facilmente s'awede della propria possanza,
è andata esprimendo sì facilmente; che più di piano e di puro non si
: il dire facilmente anche le cose più facili a dirsi è cosa tutt'altro che
facile, anzi pure difficilissima fra le più difficilissime. leopardi, i-518: la
incompetenti, faciloni e privi di gusto, più che orgoglio può generare vergogna. bocchelli
. e. cecchi, 5-326: più facilmente saranno perdonati un certo zelo didattico
giudizio sul presente, interpretato nel modo più facilonésco, per rafforzare un determinato programma
essendo conosciuto uomo franco, il quale più tosto aveva cari gli uomini facimali che
dir così), overo in fattura più che in azion pura, consistano.
lavoranti, e specialmente 1 lanieri, più angariati dalle esosità e dalle crudeltà dei
ad ogni gente col dito di mezzo per più loro scorno. dico col dito di
centurioni e volontari vennero reclutati fra la più abbietta e facinorosa gente, privilegiati di
la polizia aveva compilato una lista dei più facinorosi, e si sapeva dove abitavano
rifuggiti. verga, 4-354: i più facinorosi erano partiti a cercar fortuna in
destinato a rappresentare un giorno gli elettori del più facinoroso quartiere partenopeo? d'annunzio,
e si tormentava immaginando disgrazie e i più facinorosi disguidi postali, non mai una
chiamato? pallavicino, 7-431: molto più nella disciplina dello spirito, in cui
, per cui mi sentiva la mia più invincibile ripugnanza, e ne aveva 11
invincibile ripugnanza, e ne aveva 11 più alto disprezzo. gioberti, i-278: sapete
io il vidi con un mantello di più pezzi che non è un sacco di più
più pezzi che non è un sacco di più cose. giannone, i-io: cirillo
la natura le sue operazioni dalle cose più nobili, e per conseguente dal generante
de gl'idoli; ma dobbiam dir più tosto che sia facitore de l'imagini a
via via l'una maggiore, e più antica dell'altra, incorporate, e
di carlo magno dicevasi essere stato il più grande facitore de'paladini, così de'
, così de'nostri principi beneventani i più grandi facitori de'conti. = deriv
in quattro pezzi, e perché la più bella facitura non si vide mai, né
del corpo; e quello che mi parea più maraviglia, si era che coloro si
18: pur noi vediamo ch'assai più tosto cade colei c'ha facuità del
l'uomo possiedono la facoltà di operare più male in un giorno, che non valga
/ e così distaccato, / senza più facoltà di riconoscermi, / suscitato e ispirato
, e per quella via menarlo che più a lui sia lieve. m. villani
si chiama buon senso, e quell'altra più rara ancora che è l'arte di
nel mondo, dovrebbe possibilmente attenersi alla più rigida e inviolabile ignoranza. de marchi
: gli amori degli altri, e più quelli dei nostri amici, ci riescono incomprensibili
vomitato, leggero ebete stordito, senza più facoltà, non udito non memoria non
dice derivare mille mostri, mentre o più o meno viene impedita. cesarotti,
: entra poscia l'autore a calcolare più specialmente la forza della facoltà generativa
. gravina, 201: proibiva, più che ogni altro studio, quello degli
oratori di tutte l'umane facoltà la più efficace. romagnosi, 17- 123
morte altrui!... e più di tutti giubilate nella pienezza delle umane
, ma le facoltà della mente erano più tarde a ripristinarsi. calvino, 2-214:
e eccede; e però secondo che più o meno eccede la facoltà della natura
far vedere se i personaggi della tragedia più si acconciassero al popolo, tolti da'
alle ristrette facoltà di quella, forse più che non conviene alla propia dignità.
autorità celeste i sacri tesori, nella più eccelsa parte del tempio. berni,
servitù d'ogni popolo: ed è più o meno grave il servaggio, secondo che
in tutte le piazze e nelle strade più spaziose, affinché i deputati d'ogni quartiere
, muniti a questo d'ogni facoltà più arbitraria, potessero farci applicare immediatamente chiunque
nello scrivere la lingua nostra presente, più di quello che nell'adoprare la greca e
bere, acciò che lo intelletto sia più espedito ad imprendere, legge, disputa,
d'ogni sorte omini piacevoli e li più eccellenti in ogni facultà che in italia si
fa gli uomini compassionevoli, per parlare più eticamente, che non voleste già mostrare
, / di tutte l'altre facoltà più gravi / agli anni rozi è fondamento
pittura appartengono e delle quali e delle più necessarie non v'ha dubbio alcuno essere
tradurre istantaneamente nel suo linguaggio pur le più complicate maniere della sua sensibilità. 6
e di navarra, che sono i due più eminenti della facoltà teologica di parigi.
celebrità capaci di guadagnare in un solo anno più denari di quanti io ne guadagnerò in
di lettere e filosofia vi sono iscritti più studenti che non nella stessa facoltà di tutte
di facultà mi confidaria presto guadagnare assai più paese di quel che avesse. machiavelli
senza mantello, i galloni non avevano più facoltà di militarizzare la espressione d'angoscia
, ultime nell'ordine ideale, lasciano più facoltà al lavoro individuale, pur che
vilissimamente dalla nobiltà, per essere quella più tosto reputata e onorata per essere ricca e
davanzati, ii-27: il facoltoso era più crudamente angariato. baldi, 309: il
medie. malformazione patologica che per lo più ha origine nei tessuti mesodermici o in
facondia (così divulgò la fama) più che militare, parlò accendendo gli animi
silenzio loquace, / cor che favella più quanto più tace. bugnole sale, iv-215
, / cor che favella più quanto più tace. bugnole sale, iv-215: l'
, 1-7: i romani altresì discacciarono più volte i maestri della facondia e della
lingua la civil sapienza, un costume più mansueto, e la squisitezza della poesia,
per quella carestia molto maggiormente e, più facondiosamente... lo faceva dare
facondiosità che vuol parere eloquenza, toma più pericolosa agli stati, di quella che
non sapendo di battaglia, diventò il più dotto e 'l più facondioso di tutti
battaglia, diventò il più dotto e 'l più facondioso di tutti gli altri in piccolo
ben saper la greca favella, e più per lo 'ngegno facondioso, impetrò [ecc
speranza mi confortava, e faceami esser più leggieri lo 'ndugio del vostro scrivere;
cognizione di tutte le scienze e delle più nobil'arti cavalleresche, onde gli nascono
ingegno è andata esprimendo sì facilmente che più di piano e di puro non si desidera
facondo sì che di sua bocca usciéno / più che mel dolci d'eloquenza i rivi
ingegno che si discema / qual sia più bello in te, luce del mondo:
gesto. morando, 188: volea più dire, ma stimò le lagrime più faconde
più dire, ma stimò le lagrime più faconde delle parole e piangendo si tacque
possente a fabbricar dorati nodi / pei più schivi intelletti, e a lei dal
chiamanlo più specialmente 'fac simile cattaneo, iv
scritture d'ogni genere da parer fac-simili i più perfetti. panzini, iv-244: la
. panzini, iv-244: la forma più italiana * fassimile ', non sembra
'500 nell'umbria e nelle marche e più specialmente eccelle nelle fabbriche di faenza,
alberi con foghe semplici, intere o più o meno profondamente divise, fiori monoici
nuciforme (e vi appartengono le nostre più importanti latifoglie forestali: faggio, quercia
che non si posson... allogar più sotto l'una che sotto l'altra
genere di piante della famiglia rutacee con più di 200 specie tropicali comprendenti alberi o
comprendenti alberi o arbusti, per lo più con aculei su rami e foghe (
una grave complicazione di ulcerazioni per lo più veneree e sifilitiche). -fagedenismo tropicale
paesi caldi, si manifesta per lo più al terzo inferiore della gamba con un'
/ canta, ogni ora ogni dì più, / la cinciallegra, e ti ripete
forma femm. è da ritenere più recente (come * pineta ').
o faggeto. bembo, 7-4-43: io più tosto eleggerò di fornire [la vita
(è commestibile e viene per lo più usato come cibo per animali; se ne
boccaccio, i-459: essendo allora il sole più caldo che in alcun'altra ora del
il frutto triangolare, coperto da una più sottile e liscia corteccia, che rosseggia
foglie della grandezza del carpino, ma più salde, più carnose e liscie, e
del carpino, ma più salde, più carnose e liscie, e non crespe
il frutto triangolare, coperto da una più sottile e liscia corteccia, che rosseggia nello
affine all'ot- tarda, ma più piccolo, dell'ordine gruiformi;
dito posteriore (alluce) è inserito più alto delle altre dita ed è sovrastato
selvaggina pregiata); fra le specie più note sono il fagiano comune (phasianus
della madre i vecchi non posson figliare più. calogrosso, 87: qual bianco
pernici grigie e azzurre, figurano soltanto più nei bassorilievi di terracotta dipinta. bartolini
cassola, 6-65: niente gli dava più soddisfazione delle beccacce e delle stame.
: quind'è che il duol sempre più in me s'incama, / di petto
, e scarna / e con reti più certe, e più massicce, / a
e con reti più certe, e più massicce, / a stabilirsi una futura
: tralasciare in un racconto la parte più bella e importante; dimenticare il meglio
; rovinare, guastare, impedire sul più bello un progetto, un'impresa,
, 1-68: veramente non me ne sovviene più nessuna [impresa], quale abbia
volte vi sono di coloro i quali gustano più la carne porcina che l'eletta
che l'eletta vitella morgana, e veramente più le quaglie che li fagianotti.
, nacque contesa / in materia di segni più 0 meno, / perché quel primo
si fusse avanzato / segnando al debitor più un fagiuolo. / ci si fece sì
, 3-3-156: fagiuolo, che di me più grande sia, / non è nell'
quei vicoli e non certo tutte più brave e più belle di lei.
non certo tutte più brave e più belle di lei. = dimin
i fiori, ermafroditi, sono il più delle volte autogami e raccolti in racemi,
orti. e se ne ritrovano di più sorti, ciò è di bianchi, di
campi, con le foglie ederacee e più molli, le foglie nascono a tre
orticole tradizionali, la famosa coltivazione del più pregiato fra i fagioli, il borlotto
contesa / in materia di segni più o meno, / perché quel primo
primo si fusse avanzato / segnando al debitor più un fagiuolo. / ci si fece
fagiuolo. forteguerri, 17-76: con le più belle e dilicate dame / che sieno
s'appaia / con quell'uccel che più le va a fagiolo. magalotti, 7-140
fatelo dunque in quella forma, che più vi pare e piace, o
grandissimo prelato / non vi stimo di più un fagiuol riconcio: / ch'oggi dì
. geol. frattura di rocce (più evidente nelle stratificate), che comporta
agli amici de'medici paresse loro essere più riguardati, se le fortezze fossero restate in
iv-245: 4 fagociti ', sono i più attivi 4 leuco citi '
di corpuscoli estranei (per lo più microrganismi); per alcuni protozoi
a scegliere in fretta quel di più che potesse far per lui;
pirandello, ii-2-173: ah, non voglio più grattacapi, niente più lavoro! fagotto
, non voglio più grattacapi, niente più lavoro! fagotto, e via! in
(668): non si pensò più che a fare i fagotti, e a
persona. pananti, i-50: poscia più rosso d'un gambero cotto, /
dal paese. baldini, i-707: i più avevano un'aria umiliata e cercavano di
diametro è di tre dita, e più largo nel fine che nel principio. questo
ottimo, i-316: nelle parti della più profonda alamagna ha uno uccello, o
il colore della pelle è un poco più scuro che nelle femmine. manzoni,
bene che la sua non dovesse esser più abitazione che da topi e da faine
montagna. linati, 11-17: sedeva, più in basso, dejoneo. anche la
fodera di drappo di grana, con più avanzi di fodera di colli di faine,
con quel musino da faina. la sa più lunga lui del panattoni. moravia,
, 15-105: né mai si vide il più bel corridore; / e 'l padre
mare e dei fiumi; falangaggio. - più modernamente: gabella da pagare per poter
falange 'dicevano i greci il raggruppamento di più guerrieri di una sol'arma, che
nell'esercito romano, un complesso di più manipoli o di più legioni. b
un complesso di più manipoli o di più legioni. b. cavalcanti, 2
5. anat. per lo più al plur. nei vertebrati le parti
perfino sulle dita, mi sento le falangi più libere, più volonterose. d'annunzio
mi sento le falangi più libere, più volonterose. d'annunzio, iv-2-870: per
, / la cui puntura è il più senza perdono. gelli, i-41: i
conosciuto in italia, ed è di più specie. vallisneri, iii-464: mi è
coltivata per contornare aiuole all'ombra, più frequentemente in vasi per decorare appartamenti.
o tre rami, e qualche volta più,... fa e'fior bianchi
fior bianchi simili al giglio, in più luoghi intagliati. domenichi [plinio],
tutte le scosse, ma su la vetta più alta. = voce dotta,
qualche motivo convivono per periodi di tempo più o meno lunghi. beltramelli, iii-1175
era, non poteva dirsi l'uomo più atto a vivere in quella specie di falansterio
lunghi duo palmi e nodosi, ma sono più sottili e dolci al gusto. il
lunghi due palmi e nodosi, ma sono più sottili e dolci al gusto. montigiano
simili a'gambi del farro, ma più sottili e dolci. domenichi [
pannocchia spighiforme, il calice bivalve unifloro più lungo della corolla con valve quasi carenate,
, rosso sul collo, con colorito più vivace nelle femmine che nei maschi;
savi, 586: 'falaropo': becco più lungo della testa, sottile, tercite
frangia di merli d'argento che fanno più figura. d'annunzio, iv-2-101:
la fiancheggia giacciono i campi di grano più o meno maturo, verdognolo, gialliccio
, nefi'umidore scialbo del giorno: più che fiato di vitello a la stalla.
non rendono gli alberi, / e più e più si mostrano d'attomo /
rendono gli alberi, / e più e più si mostrano d'attomo / per troppa
percioché l'uso del falcar i carri è più moderno. 2. falciare.
; il passo di corsa un po'più lungo e un po'più alto degli
corsa un po'più lungo e un po'più alto degli altri normali, che serve
nemici. machiavelli, 165: con più facilità le fanterie, nello accostarsi al nimico
or n'andremo a la patria, ove più molle / per la falcata riva ondeggia
falcata riva ondeggia il mare / e più mite è l'olivo in cima a
or tutta luminosa, or mezza, or più, or meno, talor falcata,
messorie godente. lastri, 1-2-232: molto più utile... è la falce
la minore / scoprissemo ove el ciel più s'assottiglia; / ambe le falze
falce della luna con una chioma non più lunga della decima parte del suo
, sceglieva qua e là nel bosco i più bei rami d'agrifoglio, di tasso
nome di alcune specie di falco più piccole del falco ordinario. olina,
rassettar le ragne, / che già più d'un falchétto entro appannocci. guerrazzi
. strozzi il vecchio, 1-97: quanto più falci e mieti e 'nsieme aduni,
mieti e 'nsieme aduni, / tanto più poi digiuni. forteguerri, i-24x:
. figur. fatto morire (per lo più all'improvviso e con violenza);
mentre nel suo luglio il sol più bolle, / taglia oceani d'ariste il
troppo largheggiato di parole e detto assai più di quello che è, solemo dire
, sf. piccola falce (per lo più per potare le viti).
l'erba era folta, ci stava di più; dov'era rada e bassa,
un falcione da segar il fieno, ma più lunghi assai. baruffaldi, xxx-1-90:
il segato ai bovi, ripassandovi la foglia più volte, e badando di tagliarla unita
volo nero dei corvi, e, più in alto, delle grandi ruote dei falchi
il ducato. levi, 3-184: il più vivace è un bambino, il figlio
iii-292: postolo sopra le spalle de'più giovani, con una falcola per uno
monte, / fan di certa virtù prove più conte. tasso, niii- 1046:
/ sento nomar, come al suo autor più agrada. lorini, 132: l'
molto sovrano, che l'aveva caro più d'una cittade. g. villani,
caporali che reggea la città, e più amato dal popolo, andando a falcone
: specie di razza, dalle alette più acute di quelle della ferraccia e coda
facendo fatto d'arme, sopraionze assai più gente de'fiorentini ad cavallo et ad
interamente ingombro di una spessa e sempre più lacrimosa nuvolaglia, le cui falde inferiori
acciaio e tempre e leghe / in più guise si fan d'ogni metallo. /
d'albazzano durissimo, grosso di falda più d'una canna e mezza. idem,
i-103: con sorte di strumenti e ferri più lunghi che gli altri la vanno lavorando
tratto di sublime si sviluppa e sprigiona dalle più intime falde dell'animo.
ii-1065: l'arida libia quando 'l sol più scalda / quelle deserte e inabitate arene
in ch'io avampo, / quanto più mi consuma e più mi scalda: /
, / quanto più mi consuma e più mi scalda: / non ho lembo
versante; la parte di un'altura più vicina al piano; il piede, le
mugello, per tremuoto e rovina scoscese più di quattro miglia. sannazaro, 10-150:
tempera gradevolmente il selvaggio, e orna vie più il magnifico dell'altre vedute. verga
: ecco, ho perduto il mio figlio più degno, / quegli che stava dal
alle falde di una venere, tanto più effemminata quanto più maschia. tommaseo,
una venere, tanto più effemminata quanto più maschia. tommaseo, 3-ii-312: trovai
xxi-n-492: spettatori, costoro non usciranno più fuori; ché come seranno appresso le loro
gli argani del mondo, ché tira più un pelo del manto delle donne che
, che l'indossa solo nelle funzioni più solenni, sopra l'abito talare:
delle reni (ed era per lo più fatta di scaglie metalliche o di lamine
. / non desideri alcun, perché più vaglia, / martel più grave o
alcun, perché più vaglia, / martel più grave o più dura tanaglia. diodati
vaglia, / martel più grave o più dura tanaglia. diodati [bibbia],
pensier non sia distrutto, / con argumenti più validi e fermi, / quanto più
più validi e fermi, / quanto più può, le fa ripari e schermi.
con tesa larga e, per lo più, spiovente. boccalini, iii-370:
le falde dei cappelli tirati su nelle più diverse fogge. 14. risvolto esterno
cavallereschi, 213: quando il fuoco è più stretto, più riscalda: / così
quando il fuoco è più stretto, più riscalda: / così quello de'due infelici
amanti, / e l'amorosa fiamma più riscalda / moltiplicando i lor sospiri e
marmo assai grosso; il quale, al più lungo, della prossima settimana si getterà
cioè pietre dure faldate di due o più colori... son tutte operazioni che
son tutte operazioni che ora non passano più per la mente. targioni tozzetti, 12-6-233
si principiò a scoprire l'istesso masso più frangibile, e di colore bigio chiaro
tela o batuffolo di cotone per lo più imbevuto di unguento, che veniva applicato
bianche / siano i cadenti dei, qual più s'aggreva / sulle braccia o sul
di lana o di seta, per lo più di colore nero, lungo fino al
messe, / bianca e suttil nel più escellente grado. giraldi cinzio, 2-8 (
o tre di fronte, non era più dato il passare per le vie.
a tale che, non si riconoscendo più tra loro *... si vennero
della cattedra, per farvi sedere la più alta autorità ecclesiastica partecipante al rito (
faldóso, agg. letter. composto di più falde o strati sovrapposti; che
falduta, col cordone di seta, e più tosto pare un generale ed un provinziale
quanto valesse fino agli ultimi periodi della più debil vecchiezza. gioberti, i-176:
coteste uova, quali furono quelle di più guise di scarafaggetti, di mosche,
, 487: non trovai me stesso / più, né l'alta marmorea pietrapana,
i finimenti dei cavalli e che, più tardi, presso i romani, fu data
de'parti et in asia sono le più lodate di tutte le aquatice.
con acqua marina. di questi sono veramente più lodati tra gli italiani, il falerno
e quivi, spillata una botte del più generoso e più brillante falerno, ne tracannasse
spillata una botte del più generoso e più brillante falerno, ne tracannasse dieci o
voi dormiate, e volete a giacerle piume più molli; o voi mangiate, e
mangiate, e volete a nutrirvi i cibi più eletti; o voi beviate, e
beviate, e volete a dissetarvi i falerni più vigorosi. l. a dimari,
petto irrigar de'tuoi falerni, / più dolce l'irrigarlo alla gioconda / tua mensa
viscoso e dolciastro, che non sarà più né pur la feccia del falerno di prima
sulla costa rocciosa, soggetto per lo più a continuo arretramento (e se la
, nel quale gli individui hanno tratti più grossolani degli individui di razza nordica.
momo fu un certo falimbello che sapeva più i fatti suoi che quei d'altri.
lavorate con lo stesso scrupolo dei pezzi più appariscenti del frontone e del fregio.
, una crepa, un difetto il più lieve della misura o. del marmo bastavano
rimettevano a suo posto, con dentro più spago che sangue, ma rattoppate e chiuse
significato, pezzi interi che non rendono più suono di una noce guasta. -a
sarà questione di far reggere un poco più un poco meno la nave dello stato
ella [santa agnese] apparita a più persone. della casa, 676
affanni / umano studio, a me più cale; e quando / fallace il mondo
terra spando / ciascun suo dono, acciò più non m'inganni. l. martelli
di troppo in un'impresa a cui i più si accingono a cuor leggero senz'altro
anima addormentata; / anzi tanto è più desta, / quanto men traviata /
, 99-2: poi che voi et io più volte abbiam provato / come 'l nostro
non spiace / levate il core a più felice stato. giusto de'conti, ii-58
(c'affetto alcun mortai non m'è più nuovo) / m'hanno tenuto,
le rovine e il sangue / de'più stretti congiunti, ogni altra speme, /
l'occhio libero ci mostra le cose più giuste nella minor distanza che nella maggiore
di magazzino inesitabili nelle botteghe, specifici più o meno fallaci e miracolosi, e simili
sono così buoni come i rossi e più fallaci, che meglio vi si comportano
: queste [le zatte] per lo più sono d'ottimo sapore, e manco
sottoposte a tanti accidenti, che el più delle volte coloro ancora che sono bene
diretr'a me, che non era più tale. g. villani, 9-181:
, vita caduca, vita la quale quanto più cresce, tanto più discresce; e
la quale quanto più cresce, tanto più discresce; e quanto più procede, tanto
, tanto più discresce; e quanto più procede, tanto più verso la morte
discresce; e quanto più procede, tanto più verso la morte accede. vita fallace
tenebre, sfrondasti / mia speme allor che più verde fioriva. morando, 621:
o fanciulla, ben degna di più chiari consigli e più avventurosi, perocché
, ben degna di più chiari consigli e più avventurosi, perocché l'anima tua brama
et ostro et oro / chi per più possederne ognor s'affretta / di passar
, le fortificazioni, e si andavano più del dovere trattenendo, allettati tuttavia dalla dolcezza
o galatea, se tu fuggi, se'più crudele che le non domate giovenche,
crudele che le non domate giovenche, più dura che la vecchia quercia, più
più dura che la vecchia quercia, più fallace che tonde. giovanni da samminiato
, canz., 121: fede non più, non più ve è de onor
, 121: fede non più, non più ve è de onor cura / in
sei, perché mi piace, / più che iarba fedele, enea fallace.
è dato / volto fra gli altri il più ridente e vago, / non dovresti
: e però che messer giambello è trovato più volte vizioso e fallace nel suo officio
., 1-15: ah quanto è fra'più miseri dolente / chi può soffrir di
! / ché quando ha il volto più di beltà pieno, / più cela inganni
il volto più di beltà pieno, / più cela inganni nel fallace seno. nardi
: persuase il fratello, che volesse più tosto tentare di salvarsi per via di fuga
, / che mi sospinge dov'ognor più ardo. pagliaresi, xliii-122: ne
n-iii-828: l'esperienza degli astrologi è molto più fallace di quella de'medici: e
medici sono alcune volte fallaci, quanto più saranno quelli degli astrologi. campanella,
con tale fermezza parlano della prospettiva i più fondati maestri, ben lontani dal chiamarla
in inghilterra per quest'inverno; tanto più se a lei non piace; ma la
le idee d'un'altra, è il più fallace ed ingiusto de'sistemi. de
, dapoi si debbono drizzar nuove e più sante imagini. delfino, 1-63:
palagio / gli ebbe sì, che temer più non dovea / che contra lor l'
rea; / l'annel che le schivò più d'un disagio / tra le rosate
/ di quel perché s'affanna la più gente / per esserne nel mondo copiosa
mondo copiosa, / entrato infra 'l tesoro più fervente, / vi vid'io mida
. rapini, 26-303: il pensiero più indipendente e coraggioso corrode e mina se
l'occhio libero ci mostra le cose più giuste nella minor distanza che nella maggiore
un metodo fallace, il ricredersene è più difficile, perché è necessità ritornar indietro
simulati, che nelle spezierie di parnaso più non rimasero melirosati zuccarini, aceti squillitici
: ero per sorvolare tutti i luoghi più cari alla mia poesia, alla mia fallacia
giannone, 55: date alle stampe più allegazioni, poiché in una dell'avversario
e le fallacie, si ponesse in più chiara luce. algarotti, 1-10: sotto
quale diciamo essere quando una parola significa più cose per diverse ragioni. bruno,
cess'om per ventura / che vèn più da natura / direbbe fallaménto, /
, 1-66: rinovella... mi più bella / gioia d'amor fina,
mio core. guittone, xxv-80: ché più fallanza -è che leanza -astata. boccaccio
la grazia sua. ariosto, 43-49: più fallasti tu a tentarla parmi, /
speranza da vergogna e dolor vinta / più non promette, che pur troppo scorge /
la figlia fallò, e fallò assai più per quel che in lei v'era
sì ch'è forte a veder qual più si falli. -mancare a un
-prenda, signore, quattro zecchini di più. -di più? che abbia fallato
signore, quattro zecchini di più. -di più? che abbia fallato a contare?
maestra eccellente dipintora, / per avanzarsi più che l'altre volte / pingendo lui nel
quella tal scena gli falla, non occorre più compor opere. bonsanti, 2-217:
(iii-302): quivi appostollo; ma più basso è sceso / il colpo;
ella s'awezza, / poiché l'erba più tenera le falla. pascoli, 66
gran luce umil farfalla, / il più di voi mi taccio e 'l men m'
ardir mi falla, / forse, più ardito condottier già fatto, / te piglierò
e non sentirete né queste punture né altre più gravi. è un empiastro che non
muratori, 9-159: hanno i savi di più e più città e terre pensato a
: hanno i savi di più e più città e terre pensato a...
il sole dovrebbe essere levato già è più di un'ora: e qui non si
/ prego per cortesia, / che più non sia - lo suo detto fallato,
tenga per fermo che le cose degli amici più tosto fallerò in tacere qualche cosa,
in un'altra estremità d'italia un più importante cambiamento. -fallare il colpo
son trovate fallate, / ma le più volte / son vere colte, / lor
la simplicità e bontà naturale del popolo più agevolmente corrompa delle comedie: il che
briga a giu dicar qual più pecca, o gli guelfi o gli ghibellini
sostant. iacopone, 35-19: più vile cosa è quello c'hai fatto:
fuoco alla fallente mano / vie più gloria donò che doglie e pene?
ragio. bonagiunta, ii-313: molto più disvia / e cade in gran fallènza
! / spargere i passi a le più fredde notti / per folti boschi e per
/ e messa e consolata / ne lo più degno loco, / ancor che sia
ed esteriori insieme congiunte, che sono le più vere e sicure e senza alcuna fallènza
avere mani, e occhi, e più altre cose necessarie all'uso della vita,
chiesa di roma, ma tallono in più cose. savonarola, 5-ii-7: tu vedi
vedi che tutte le creature quanto sono più alte sono più diritte al fine loro
le creature quanto sono più alte sono più diritte al fine loro e non tallono
/ e quale è cieco al trar più volte fale. l. martelli, 1-132
quanto siam stati sconoscenti, / ch'ai più cortese non aviàm servuto, / che
/ che spesse volte, e le più volte, falle / con falsi detti e
è fallibile sinché vive; e i più gran principi non sono in opera di perseveranza
principi non sono in opera di perseveranza più privilegiati dei santi. rovani, ii-19:
comisso, 12-166: già non esisteva più in italia una critica che potesse discemere
notare sul collo bronzeo delle devote genuflesse i più rati d'occasione, per pochi soldi,
fallibili conghiet- ture, ma sicuratone da più alto. cestoni, 82: il redi
/ mia mercanzia (di che la più fallibile / non è al mondo) possuta
. sent'dir che a sibari, / più ch'in luogo del mondo si prezzavano
i-239: fu l'esempio di alcuni compagni più grandi di me, di quel ginetto
scruopi tua malvagia openione, / qual più ti serve a fé quel men ài
di magazzino inesitabili nelle botteghe, specifici più o meno fallaci e miracolosi, e simili
: cominciò col portare a casa gli oggetti più diversi, zoneria lombarda mi pareva
e non veduto da persona, quanto più è da credere che lodar si debba
assedio e fallimento di vittuaglia non possendosi più tenere, fe- ciono quegli dentro consiglio
. la spagna, 1-38: altre più che 'l mio comandamento / fan tutte sanza
per altra ragione, egli non è più in grado di far regolarmente fronte ai
rinaldo degli albizzi, i-280: per più mie lettere arai sentito del fallimento di
, s'era ritirato e non compariva più, e che dopo da poi promessa non
fallimento fraudolento è un delitto che sarebbe più raro, se fosse più leggermente punito
che sarebbe più raro, se fosse più leggermente punito. in quasi tutt'i codici
anche il fallimento. -con senso più generico: rovina economica e finanziaria,
tasso, iv-215: da lui non disiderava più di venti o trenta scudi de'libri
presente miseria; ma io non ho più dubitato de la prigione, che del
o che almeno abbiamo in prospettiva un poco più lon- tanetta la guerra civile, la
, 2-268: no, non meritava nemmeno più di vivere. era un fallimento senza
dichiariamo fallimento -e non se ne parli più. emanuelli, i-182: i re
il conte camarlingo e quello dell'acerra e più altri... sì fallirono a
o in parte al villanel le sue / più fondate speranze. baruffaldi, xxx-1-57:
... per dispetto fece una o più commedie, e fu fischiato. bocchelli
. bocchelli, 1-i-149: anche i più saggi falliscono spesso nelle cose di meno entità
significante mercurio. algarotti, 1-62: tanto più che potrebbe il giovane paragonare dipoi colla
alcuni altri artifizi da renderla ancora assai più maravigliosa, e son certo che non
b. giambullari, 34: se più la palla getta / ti fallisce della
carducci, iii-24-183: è per lo più uno scolaro del liceo che fallì alle
.. / l'armi fallian. che più far si potea? pavese, 7-122
rovinati da una gragnuola, come posson più riparare le loro perdite? -oscurarsi
per sovvenire a'soldati suoi e dove più vedeva il bisogno, il cavallo,
tormenti. g. villani, 11-33: più di duemila ne fallirò per morte in
salute era fallita. io rimanevo malato più che mai e sposato ai danni miei
fallivano, sì come di terreno il più fertile di quell'isola, immagri-
rono, e non condussero mai più nulla a bene. -non servire
nulla a bene. -non servire più all'uso specifico (uno strumento).
. -non convenire, non essere più a proposito, perdere ogni validità (
). cavalca, ii-62: quanto più fieno i dannati, tanto maggiore sarà
la pena e il fuoco, come le più legne maggior fiamma fanno. e massimamente
portare grandissima reverenzia, non troverrai chi più gli creda o gli faccia voti, come
: di quello franciesco dinde non ci dite più nulla e io non so s'egl'
gli stabili, gli smaccavano: e i più indebitati con più fatica vendeano: fallivane
gli smaccavano: e i più indebitati con più fatica vendeano: fallivane molti, e
, i-30: se v'è un soldato più del necessario, / son cagion ch'
pavese, 8-77: c'è una cosa più triste che fallire i propri ideali
terraneo e all'adriatico, per seimila e più chilometri, senza mai fallir la strada
bonichi, 74: se nel combatter più si trova forte, / rabraccia e
il tedio della dimora, sarebbe più percettibile.
farla sicuramente. sercambi, 96: più anni tenne quello stile, né mai mancò
mai fallì di appor- vela anche alle più minute, come proprio suggello di qualunque
mie audacia ria, / e del fallir più saggio ognor divegno. marini, i-206
templi morti, / copiati dal vivo con più errori, / gli anteponghiamo a magistero
è una novella. boccalini, i-238: più proprio dell'officiale è il pericolare che
maraviglia... se non si sente più parlare nel nostro stato che di fughe
dispetto della preda fallita sotto le grinte più fiere e minaccevoli e spregiose contro il
uomo di fallito cuore, per fare più lunga dimora, prese ad ordinare sue
dolce follìa di teste sceme! / sul più fallito e sterile mestiero / fondare il
qui a firenze, i giornali ci vuole più talento a venderli che a scriverli.
, v-138: le medaglie oggidì, e più in venezia che in roma, sono
speranza. muratori, 4-83: delle più stravaganti follie ed idee è capace la
all'arco dell'etoile, il mausoleo più superbo eretto alle superbie più titaniche e
il mausoleo più superbo eretto alle superbie più titaniche e fallite del secolo nostro. qual
fallite del secolo nostro. qual sito più opportuno per dimostrare la vanità delle superbie
: disse...: io piglierei più tosto le gioie che la donna.
ha fatto fallimento; che non è più in grado di pagare i debiti.
de ducati. berni, 144: più bella vita al mondo un debitore,
all'ospedale, rimanendo falliti marci il più delle volte. beccaria, i-iio: la
vò dir non si può credere / più a persona. -sì, ché ci
fiamme. giusti, 3-39: gente più che altro d'incornati, di muffiti e
questo mondo piglia / come non fusse mai più altra vita, / e 'n adagiarsi
, e che in ultimo non vi troviate più confuso che prima. gemelli careri,
mi ci avviai a cavallo, non essendo più che sette miglia lontana; niente però
: si vede, e si vedrà ancor più chiaro in seguito che questo personaggio era
la sapienza si fuggì da lungi, più che non era dinanzi: or chi la
ne lo schiavo suo, e nel più brutto e vile dela magione, non
sé una amaritudine che è gastigamento a più non fallire. idem, purg.,
: il fallo di chi dispera. ben più colpevole fu
mi perdoni, io non saperei che più desiderare. tasso, 1-4-73: intorno
: no; tu non mi sgriderai più. ed io ti domando perdono del fallo
stabilite dai regolamenti, che per i falli più gravi possono anche giungere all'espulsione e
dalle vive preci / spinta, ma più dal mio furor, aggiunsi / falli
fatto ancor, per bradamante; / tanto più che le vesti ebbi e 'l cavallo
di far mettere terra, governasse l'esercito più grosso, che allora avesse da cavallo
: mai, veramente, vidi persona più pentita di aver commesso un fallo.
devea vita solitaria e fera / menar più tosto, che commetter fallo / sì
ultimo ribrezzo, / o, per più non poter, che gli si renda,
cavallo. di costanzo, 1-310: tanto più n'erano morti, perché non tiravano
filicaia, 2-1-99: onde nel ver vie più s'interna, e vede / che
percuoterlo nel petto, andò a ferire più sotto.
il melone liscio, il melone un poco più tondo, con un fallo di fuora
, / non credo sia natura - che più vale. = deriv. da
fino alla poca nettezza personale e all'ingiuria più stranamente sanguinosa all'indirizzo dei cacciatori fallosi
serissimi che avevan l'aria di affaccendarsi più che di divertirsi. la partita stava
del comune e di chiese, armeggiando più brigate, e facendo molti falò il dì
, tutto un falò che era la più bella cosa del mondo. manzoni, pr
dalla bocca, e sempre fanno una fallòppa più scarsa ancora di filo, che le
giovane, i-149: -eh, ma'più che si giochi! / noi ce n'