fuggendo. guicciardini, i-169: niuna cosa più sostentava gli italiani, che già manifestamente
alcuno accidente si declini e vilifichi, più è da reputare vilissima, come magiore
antichi costumi, cominciò, già sono più di mille anni, di quella grandezza
giudicando l'arciduca... che quanto più declinasse la lega, tanto più fosse
quanto più declinasse la lega, tanto più fosse necessario di sostentarla, presero risoluzione
sia andata dopo il secolo quindicesimo sempre più declinando e mancando la bellezza e perfezione dell'
che soleva avere, ogni dì declinava più. ariosto, 5-73: ha finto,
la casa di borbone, con tanto più ansiosa sollecitudine si mosse a voler abbassare
io. imbriani, 3-5: discordavamo più di frequente, e sostenevamo le nostre
. govoni, 8-106: ma sempre più tu impallidisci, o sera, /
desiderio, inverno / distende la stagione più clemente! -trascorrere. alvaro,
. calare, far discendere (per lo più a gradi, con dolcezza).
figur. indurre, persuadere (per lo più a cose basse, vili, o
e costei gli declina e affonda alle più vili. a. verri, ii-229:
[fiume] / tonde orgogliose a declinar più lente. debilitare, infiacchire; ridurre
cavalca, ii-150: è meglio, e più senno, e le ingiurie e le
/ che tra gli amanti miei fur de'più fini? firenzuola, 653: ma
nome ', è di quei gallicismi che più dispiacciono. viani, 14-321: interrogato
a. pucci, ix-367: chi più ti de'onorar quel ti fa peggio
l'armi franzesi in italia, e però più temendo delle forze di cesare, già
il peso della battaglia, non poteva più sostenere la impresa declinata, né reggere
declinatorio, che portato intorno alla terra più e più s'inclina con 1'awicinarsi al
che portato intorno alla terra più e più s'inclina con 1'awicinarsi al polo
.. dovrebbe bastare a persuadere ogni più renitente giudizio. baldinucci, 2-4-208:
1-15- 1-233: la prima e la più frequente si dice quella, la quale
, 5-4-194: i parapetti son per lo più di die- ciotto e di venti piè
in tal declinazion, / che mai più alcun di noi risorgerà. leonardo,
si trovava, che nella istoria latina più si fosse avanzato di lui. marino,
per la dio grazia non si ha dubbio più alcuno che s. m. non
piccolo tempo, che quando il vivente a più segni si avvede della declinazione del proprio
loro codeclinazioni, sarebbero uguali alla declinazione più 90°. cattaneo, iii-3-327: cristoforo
per i verbi avrebbe reso la lingua più analoga e semplice, e meno tediosa ed
2-25: fammi la grazia di non dire più questa parola [musa] così rancida
quella, [coniugazione] che abbraccia più verbi sotto una medesima declinazione. inconseguente
necessario che la superficie de'fiumi sia più alta, cioè più lontana dal centro
superficie de'fiumi sia più alta, cioè più lontana dal centro, della superficie del
esse con minor velocità, che per le più alte e più declivi. redi,
, che per le più alte e più declivi. redi, 16-ix-267: nella parte
declivi. redi, 16-ix-267: nella parte più declive del forame ovale, la natura
di quercioli, di marruche, e più oltre, sporgente al di sopra di
fare tal difesa per il declivio anco più da lungi? milizia, iii-491:
e graziosi contorni sino ad una punta più elevata di tutte, detta monte cavi
... non si profonda sotterra più di tre braccia: dipoi va acquistando
tetto ché io mi trovavo un po'più in alto. ed anche vedevo la
in declivio, e proseguì ad andar più in giù, nonostante che i goti avessero
avessero cercato di sostenerlo per mezzo de'più intelligenti che allora fiorivano in italia.
suprema veemenza / dell'ardore coronerà / più calmo, memorando e tenero, / la
non hanno sensibile declività, tanto saranno più veloci, quanto maggiore sarà il corso
per molte ore l'ammalato col capo più basso del rimanente del corpo, per
all'essere dicollato, non si frammetterebbe più che un cenno di quel severissimo imperatore
compagni diede esemplo agli altri castellani di più intera fede al loro comune. leggenda
dall'acqua; avviene su una superficie più o meno estesa secondo il peso del mobile
economica di un altro, che per lo più ne deteneva in passato anche la sovranità
decolorate e decolour (nel 1618; ma più comunemente dal 1882); dal lat
scoraggiare questo popolo generoso lo rianima sempre più. -figur. landolfi,
sovracute (o ultracute) appaiono il più delle volte fortemente decolorate e come candenti
decoltè, sm. scollatura (per lo più di vesti femminili), scollo.
composto (ed è voce, per lo più, del linguaggio della chimica).
gusto, da delicatezza di tatto, che più esercitato e più sensibile valuta più precisamente
delicatezza di tatto, che più esercitato e più sensibile valuta più precisamente i rapporti delle
che più esercitato e più sensibile valuta più precisamente i rapporti delle parti, decompone
che, decomposto che sia, non è più nella forma di prima? leopardi,
consiste... nell'awicinarsi sempre più agli elementi delle cose, e decomporre
elementi delle cose, e decomporre sempre più le nostre idee, per iscoprire e
risolvendosi in altri corpi, non rimanga più nella sua pristina composizione. guerrazzi,
tutti si opponevano al papato decomponendolo nelle più fini analisi, dissolvendolo nei più caustici
nelle più fini analisi, dissolvendolo nei più caustici epigrammi. d'annunzio, v-2-705
e per lui la natura non ha più misteri. foscolo, xi-2-569: l'
. riguardarla come risultante di due o più forze, e trovarle, ossia determinarne
sorda fermentazione che invadeva pur gli strati più profondi risollevandone alla superficie frammenti informi.
: mi allontanai da coloro sia per non più udire le loro asinerie, sia per
le loro asinerie, sia per non più sentire dalla bocca di quel singolare storico
da credere che l'intreccio si facesse più appasionante e più pauroso, notai che
l'intreccio si facesse più appasionante e più pauroso, notai che gradualmente il viso
decomposizione delle parole latine, ad elementi più semplici. cattaneo, iii-3-240: codesta
fulminea. ieri sera non v'era più speranza. b. croce, i-4-13:
tipi sostanziali. linati, 16-259: più che lago, stagno, con tutto il
). d'annunzio, v-3-210: più in là, dentro una meschina 2.
/ namento '. nel figurato più noti che nel proprio, ma
'deconto'. fatti nostri stomacare la più romantica persona. 142: p.
pavimento. senso per lo più spreg.). - anche sostant.
7. bot. che è più volte composto (come le decorante (
della parola di dio! ella è più ornata che non è la tua decompressióne
che il tuo volto reale / con più bel, con più nobil lattia dei
volto reale / con più bel, con più nobil lattia dei cassoni (v.
sono il bello di di che più ornamento roma e vicenza. milizia,
vicenza. milizia, ii-324: i popoli più semplici, fino i decompressóre,
sf. econ. fenomeno per a qual più s'apre / modesto fiore a decorar la
. t'intomo una scritta assai più lunga delle tante che = deriv
diminuire uno stato di congestione. piemonte, più varie che in borgogna, a spalliera,
del vivere umano. -per lo più al plur. avversità, sventura,
abbiam raccontato; non ce ne furono più per la nostra buona gente; fu
quel punto in poi, una vita delle più tranquille, delle più felici, delle
una vita delle più tranquille, delle più felici, delle più invidiabili. corazzini,
tranquille, delle più felici, delle più invidiabili. corazzini, 3-9: io
che sia placido... e più di tutti l'armonioso concento della musica o
rattemprano, almeno in parte, i più atroci dolori dell'animo nostro. leopardi
una femina abbattuto, / che pensandovi più, più dolor sente. s. bargagli
abbattuto, / che pensandovi più, più dolor sente. s. bargagli, 75
sicuro,... non la trova più, il dolore ch'ei ne prova è
sofferenza. pavese, 8-59: quanto più un uomo s'impaccia in una passione
s'impaccia in una passione, tanto più casi di per sé indifferenti gli risultano
pensa. proverbi toscani, 56: più vale un pan con amore che un
la straordinaria adattabilità dell'uomo alle situazioni più angosciose. crusca [s.
dati a'delinquenti in quei tempi il più dolorifero, atteso lo sconquassamento totale di
tossa, così era senza dubbio il più vergognoso. marchetti, 4-67: quantunque /
due corpi 0 muscoli falcati risedesse, più che in verun'altra parte, la
, che hanno, incappano per lo più dolorosamente in tre o quattr'altri più
più dolorosamente in tre o quattr'altri più dolorosi del primo. d'annunzio, v-1-368
dal sapore metallico dell'iodio, senza più qualità umana, vera fauce della desolazione
pena che tom à indegnamente / assai più dole dolorosamente. dante, vita nuova
alquanto dolorosamente, le persone sarebbero accorte più tosto de lo mio nascondere, propuosi
: ben debbe pianger dolorosamente, / più che dolersi, l'amoroso core / di
disingannati d'un raggiante fantasma che quanto più s'avvicina, tanto meno risplende.
e gneo cornelli vostri imperadori presso che più dolorosamente a noi, che a voi
volta che un uomo, anche nel più ozioso vagabondaggio, prende a destra piuttosto
la madre dolorosa molto, come colei che più non n'avea e lui amava quanto
non n'avea e lui amava quanto più si poteva, tutto 'l dì standogli
forza di affidare a giovanni l'eredità più cara e sacra che lasciava sulla terra
da siena, iv-306: non fate più resistenzia alle lacrime e a sudori che gittano
per voi sono offerti da loro, molta più dura reprensione ricevereste. s. giovanni
a dolore e collera con un fischio più gagliardo mandar fuori de'gemiti. baretti,
con esso in cielo, ché la più lunga vita non dura se non un
generi di una cosa e questi qual più qual meno degno, niente vieta che
generi di poesia altro abbia per oggetto più particolarmente il bello altro il doloroso altro anche
gittatasi boccone, cominciò a fare il più doloroso lamento che mai facesse femina.
doloroso rovesciò l'acqua sulla prima verga più prossima al casello. saba, 81
si fa dolorosa, / e più non assomigli a carmemjita. cardarelli,
, viii-999: mi saranno quei luoghi più orribili, più dolorosi. ma qui
mi saranno quei luoghi più orribili, più dolorosi. ma qui non posso,
le pietre, su cui forse qualcuno, più puro di cuore, poteva ancora trovare
amano! alfieri, 1-775: oh non più intesa / dolorosa catastrofe! monti,
, 1-351: rivolgendo gli occhi / più tarda li seguia la dolorosa. d'azeglio
consoli con venti a cavallo scampati sanza più, per vergogna non ardirò tornare in
steranno riempiendolo di crespe) se'tu più che qualunque altra dolorosetta fante?
.. e senza alcuna aflizione da qualunque più dolorosetta fanticella. =
], 32-22: questo beemot tanto più duramente tiene l'uomo nel peccato,
peccato, quanto sotto spezie di bene più dolosamente adopera la sua astuzia. statuto
temi le rote, / che già più volte le tue membra in giro /
franca. bartolini, 17-40: non più domabile è l'oceano. 2
a voi, divina schiatta, / vie più che a noi mortali il ciel concesse
, ii-206: non v'è fastidio più grande che l'essere interrogati da persone oziose
pananti, ii-268: vi è qualcosa di più grande del benefizio: è il prevenir
borgno scriva e mandi una domanda quanto più prestamente, e me ne avvisi ad
è gente che ha titoli e diritti più di lei. io non presentai la dimanda
: l'atto (consistente per lo più nella citazione e talora nel ricorso)
disideri di passare sopr'agli altri, diventerai più vile nel dimandamento. fiore, 14-4
, può serrare la via al dimando di più valente. giov. cavalcanti, 281
/ ciò che si vuole; e più non dimandare. petrarca, 359-13:
. guicciardini, vii-85: non siate più avari a me che sia stato 10
leopardi, 878: domandane altri de'più savi e forse troverai qualcuno che ti risolva
che demanda, / però che non commanda più che non possi fare. dante,
simulata. petrarca, 49-6: quando più 'l tuo aiuto mi bisogna / per
dimandar mercede, allor ti stai / sempre più fredda. boccaccio, dee.,
ed è ancora domandata sul mercato, più degli altri forse. -chiedere in
nomato ar- bante, / per li più degni del suo stato manda / a domandarmi
/ non di parenti né d'altro più brutto. speroni, 1-3-187: pareva
e ventisette in numero, d'età più oltre che giovani e senza neppure un
francesco da barberino, 19: parmi più tenuta in questo grado a imprendere a
grado a imprendere a fare di molte più minute masserizie che domandan le case,
lo re si lieva la seconda volta più furioso che la prima, e va a
9-333: e'suol esser vantaggio dimando di più valente. monti, x-2-142: s'appaghi
io, perciocché per lunga esperienza sono più dotto, a ciascuno soddisfarò, rispondendo
, 1-132: in sommo cielo / più ch'altra creatura oggi io t'esalto
non moverti di là se no non vengo più a spasso con te. carducci,
s'è pasciuta non va caendo allotta più, ma riposasi, ed ha suo diletto
: oggi leggiadro amante / è nel più verde e più sereno aprile / de la
amante / è nel più verde e più sereno aprile / de la febee sua
-può sempre domani, da un diverso e più sapiente punto di vista, scoprirsi un
d'otone (e vólti a pentirsi i più feroci), furon mandati ambasciadori a
1- 328: alla domane la era più rifinita che mai, e al giorno
strane. ariosto, 14-63: si levar più allegri la dimane, / e doralice
sì chiara alma, allora / che più viver dovea, ne spense, dunque /
/ quando l'addio conchiudere / non potrò più dicendoti: / « dunque a
che io ti farò maravigliare; e più ti dico, che non voglio che
ho promesso, i non vo mandarla più d'oggi in domani; / che chi
: quella meschina /... sempre più vedea d'oggi in domani / esso
con tali il volo. di fiere più brave / ho già domato. sbarbaro,
fiorentini, 74: è 'l gallo più forte di te, che doma e gastiga
avrà flagelli e scuriade per domarli, più che brande od aste, non men de'
debellare un'alma forte è impresa / ardua più che il domar cittadi e regni.
signor, sì, questa / la più nobile gloria è degli eroi, / domar
libertà loro, né pareva loro avere più nimici che dovessono fare loro paura.
di'freno al fiume per domare tanto più i gonfiamenti che in esso cagiona l'
a domare la materia con imperii sempre più agevoli e più sicuri. d'annunzio,
materia con imperii sempre più agevoli e più sicuri. d'annunzio, v-2-581: la
9-27: fra color che mostraro il cor più franco, / latin, su 'l
con maglio e col martello. -rendere più morbido, più docile all'uso.
col martello. -rendere più morbido, più docile all'uso. arici, ii-153
si schianteranno da essi [cavoli] più volte i rami de'semi quando nascono,
per questo modo durerà la lor vita più anni. 8. rendere atto
facea certe ruote, / ch'a più di sette domava la boce.
o galatea, se tu fuggi, se'più crudele che le non domate giovenche,
crudele che le non domate giovenche, più dura che la vecchia quercia, più fallace
, più dura che la vecchia quercia, più fallace che tonde. pulci, 14-48
2-51: tu, galatea, / sei più selvatica dei tori non domati, più
più selvatica dei tori non domati, più dura / d'antica quercia, più volubile
, più dura / d'antica quercia, più volubile delle onde. dessi, 3-43
: incontro / l'ora di dio più non combatte questa / mia giovinezza doma
, 13- 58: fuggito nella più solitaria tebaide, vi macerava, più
nella più solitaria tebaide, vi macerava, più che la carne domata, lo spirito
anzi un'ambizione che in molti può più che quella del comando in genere.
tratti enormi caverne di bragia e, più di rado, cortine di fiamme vive non
momento / seppe lasciar. -reso più morbido dall'uso. baruffaldi, 146
petrarca], i-158: niuno animale è più superbo al suo signore che lo cavallo
della ferocia dell'uomo, se sono più facili al cambiamento, sono anche più capaci
sono più facili al cambiamento, sono anche più capaci di piegarsi alle dolci attrattive della
bentivoglio, 4-327: noi sprezzatori de'più fieri pericoli, noi domatori dell'istessa
dalla matrice lingua latina e da altri più ascosi fonti; le quali si sarebbero
rima in dante, che è certo il più poderoso domatore del ritmo, è tutta
75): stasera, o domattina al più tardi, mi rivedrete. nievo,
simbiosi con piccoli animali (per lo più insetti o acari), che consiste
in piccoli ripari, presenti per lo più sulle foglie, ove gli animali trovano
che domenica si chiama, / qual più li piace, damigella o dama, /
. ariosto, vi-391: le orecchie più aperte aver dovrebbeno, / che le taverne
causa che il sole ce si levava più tardi, avevamo smarrito altre dodeci ore
per la perdita di code- st'andxea più e più settimane; e...
perdita di code- st'andxea più e più settimane; e... durai poi
; e... durai poi per più mesi ad andarlo io visitare ogni giovedì
fanno sembrare il passaggio e il traffico più animati, questa notizia del santo ha
di festa in genere: e sono più accurati ed eleganti di quelli dei giorni
carducci, iii-25-218: ebbero origine e vita più o meno organica prima i fogli domenicali
siete in debito d'insegnar loro di più l'orazione domenicale. gioberti, 1-ii-533
noster '; nel quale a una o più parole del- l'orazion domenicale serve di
ancora volgarmente quella specie di anatra che più comunemente è detta 4 quattr'occhi '
gli abitanti di questi casali sono la più parte gentili..., le
, citata in tutti i fasti delle più squisite società intellettuali e mondane. -ant
. venisse fatto così domesticamente, e con più quiete che pompa, la quale riserbavano
quiete che pompa, la quale riserbavano con più agio al suo tempo.
, 33-1: tutti i superbi tanto più dimesticamente servono all'antico nimico,.
antico nimico,... quanto più profondamente gonfiano appresso di loro medesimi per
. fazio, ii-58: quale in più frondifero / bosco celata sta belva salvatica,
tempo fui, / io, ch'era più salvatico che i cervi, / ratto
6. ant. adattare, rendere più comodo, di uso più agevole (
, rendere più comodo, di uso più agevole (uno strumento). cennini
i pennelli di vaio vogliono essere di più ragioni, sì come da mettere d'oro
si dismestichi un poco. -rendere più facile, più accessibile (una materia
poco. -rendere più facile, più accessibile (una materia, un argomento
) almeno da giardinieri, che sanno più del paese di toscana e dell'arte
7. intr. (per lo più con la particella pronom.).
, 5-81: buonaparte, quantunque fosse più giovane di tutti, si compose in
non dimesticandosi con nissuno, pareva non più il primo fra gli eguali, ma bensì
, da sentire il bisogno di vedersi più ancora che di conoscersi.
di questo peccato, il quale quegli che più con lui si dimesticano e congiungono,
lui si dimesticano e congiungono, le più delle volte conduce a crudelissime specie di
uso della mala usanza, la quale quanto più tempo s'è colla mente dimesticata,
tempo s'è colla mente dimesticata, tanto più fortemente s'acosta e di tanti più
più fortemente s'acosta e di tanti più forti rimedi abisogna e di più diligente
di tanti più forti rimedi abisogna e di più diligente cura. carducci, iii-6-3:
d'anni sei infino a quattordici o più, tanto quanto si può, domandargli ogni
il presidio, finché dimesticatosi ogni volta più nell'infamia, risolvè occultamente di prestarvi
piacessi come a te, che fussi ricco più di te, che avessi più grazia
ricco più di te, che avessi più grazia di te; in modo che si
che la copia de'concorrenti la faccino più dura, o che, dimesticandosi,
campagna, nei quali per l'ordinario è più frequenza di uccelli, e il canto
alma domesticata, e se n'adorna / più che di sanità le membra e 'l
marina, / ove è il paese più domesticato. targioni tozzetti, 12-4-41: le
spirito in comunione perenne con gli elementi più genuini del proprio pensiero e della propria
dell'altro, o servitori, da più di mille anni. 2.
un gruppo familiare e, in senso più lato, a una comunità sociale.
piero de'medici che... volesse più tosto seguitare l'esempio domestico, avendo
ora vado propriamente innamorandomene ogni giorno di più, e ci vorrebbe assai poco ch'
ch'io mi riducessi a non uscire mai più di casa. alfieri, v-2-895:
conc., ii-35: le esperienze più recenti mostrarono nondimeno la possibilità di far
vuota casa. verga, 2-226: più tardi si sentiva l'acciottolìo delle stoviglie,
come cose domestiche, toccano li prìncipi più intrinsecamente che le pubbliche. manzoni,
tendenza patriarcale delle nostre popolazioni fa che più persone si serbino unite in un solo
figura rettorica, buona per incorniciarvi gli affetti più miti e sereni. baldini, 4-22
pensare se non di prender ogni giorno più sicurtade, sì che al quindecimo giorno
dei mugnai [sono] le creature più dimestiche e codafestanti del mondo.
si affratellava, se non che molto più alla domestica, e con modi di più
più alla domestica, e con modi di più stretta famigliarità usava con quegli che stavano
facevano perché il nome di cristo diventasse più amabile, e non sanza domestico consiglio
: la vita religiosa ci sprona a più illustre palma, ed ogni ora o
parte della famiglia (intesa nel senso più lato, comprendente non solo coloro che
della signora, e ne riceveva le più dolci ed umane confidenze. -prelato
, marito e moglie, che i più mal appaiati non avevamo mai visto. d'
sagredo, 1-103: superior in più guerre esterne, perì per l'interna domestica
). -anche: che non ha più nulla di raro, di incognito,
sé maraviglia ed espet- tazione di saper più oltre. galileo, 3-1-258: della quale
[della gravitazione] voi non sapete punto più di quello che voi sappiate dell'essenza
quella [maniera] che mi pareva la più vera, la più usi- tata,
che mi pareva la più vera, la più usi- tata, lasciami dire la più
più usi- tata, lasciami dire la più domestica. boriili, 6-14: il mare
ima chiesa che accoglie i fedeli più poveri e dimessi. 8.
oltre a questi abbi di quegli sono più dimestichi fatti per santi dottori. tomitano,
, ma quelle parole solamente che con più semplice e dimestico modo portano al di
del dialetto, che rendeva le parole più familiari e ogni pensiero vi si rimpiccioliva,
erba. leopardi, ii-566: le nazioni più civilizzate adoravano gli animali più utili,
le nazioni più civilizzate adoravano gli animali più utili, domestici, mansueti, ec.
sommità ovvero vetta che vi si lascia, più fortemente attrae il sugo a saldare il
in verso noi ne vidi un'altra / più dimestica assai al parer mio. tavola
sicuramente dal proprietario, i coloni son più docili, i terreni meglio coltivati, i
gradevolmente il selvaggio, e orna vie più il magnifico dell'altre vedute.
parte interna o mediale (cioè la più vicina all'asse verticale del corpo)
dell'unghia dell'indice alla sua giuntura più bassa e di là infin dove la
mobili domiciliari fattami dai tedeschi, e più la ruina venutami dal gravissimo furto accadutomi
far prendere domicilio. — per lo più rifl.: abitare. - in partic
dall'italia, s'è domiciliata da più di venticinque anni a venezia, e
natale, non gli aveva voluto dar più requie. -raro. permettere di
meno pittore che l'ulivelli; è però più considerato, se io non erro,
, se io non erro, e più diligente; anzi per l'esatta esecuzione
-figur. di un vocabolo (per lo più straniero) divenuto di uso comune in
suo domicilio, come quella che gli pareva più atta a sopportare chi con arte usurarie
donzelle, / ed in particolar le più gentili / e le più graziose e le
particolar le più gentili / e le più graziose e le più belle, / rimaser
gentili / e le più graziose e le più belle, / rimaser per le fosse
specie ha le sue preferenze. i più dei licheni abitano il legno o il sasso
ed in nessun luogo la vecchiezza è più onorata. bisticci, 2-483: era la
i-728: se mignon fosse morta era più che certo che l'ultimo domicilio di lui
stabilimento di già si annovera fra i più belli e i più utili della città.
annovera fra i più belli e i più utili della città. giordani, i-io:
calunnie. -luogo dove si sta più di frequente (per impegni di lavoro
le case sono semplici, le botteghe più fitte, la gente più affaccendata in
, le botteghe più fitte, la gente più affaccendata in mezzo al via vai degli
, deve) eleggere per uno o più atti o affari determinati, presso un
può essere dominato (e per lo più con riferimento a sentimenti, a istinti
, insolito d'oggidì, e non più tosto inserito, come ogn'altro dal principio
della borghesia dominante, si è denudata con più se rena sfacciataggine. b
perduto il consenso, cioè non è più « dirigente », ma unicamente « dominante
staccate dalle ideologie tradizionali, non credono più a ciò in cui prima credevano.
-figur. delfino, 1-157: nelle più profonde / voragini del mare, /
in preda a que'vizi che son i più vili. manzoni, 780:
, turbava il silenzio soltanto per farlo più grande e profondo e dominante, in virtù
evidenza, ne rivela e scopre l'essenziale più stringato, la struttura di un mondo
che gode di maggior seguito, di più vasta adesione; che occupa di continuo
introdotta dall'affettazione, parlata dalla gente più colta e civile, formata degli altri
come dominante e superiore, usava maniere più alte. -che avvince, affascina irresistibilmente
tutto è sempre cosa che dà diletto. più studiato è nei
issò pieni d'acqua in cima alle piante più alte e situate in luoghi dominanti.
dominanti occhi t'affissi / dentro le cose più remote e belle, / tacita s'
medievali, la nota intorno alla quale più di frequente s'aggira la melopea.
della corda che è d'una quinta più alta dell'altre corde fondamentali. tommaseo-rigutini
la caratteristica, la qualità prevalente e più spiccata di qualcuno o di qualcosa.
fitogeografia, il dominio di una o più specie di un'associazione. dominare1 (
sopra un luogo o su una o più persone, averne il dominio.
ambire) il potere (per lo più tirannicamente). g. villani,
sta di sopra, domina, e scuopre più, lancia più sicuro al segno il
, domina, e scuopre più, lancia più sicuro al segno il dardo, e
sicuro al segno il dardo, e più pesante e più tempestoso. parini,
segno il dardo, e più pesante e più tempestoso. parini, 221: auspici
alcuno, e sepellir nell'abisso i più degni d'esser esaltati. campanella,
fanno ch'essa domini sopra le altre più ristrette e che non hanno tant'abbondanza
vincendola con notevole distacco (per lo più nel ciclismo, nell'ippica, nell'automobilismo
parlamentari, dominare e ambire ai posti più eccelsi. g. bassani, 1-93:
diminuita; ma, al contrario, più complessa, e misteriosa, con alcunché,
a ieri è l'arte naturalista che più ha dominato. 3. fare
cos'era la francia spogliata de'suoi più cari nomi, nella grande emigrazione,
stelle nel firmamento, e non gli dominerà più la morte. tassoni, ix-343:
che un uomo tanto meno o tanto più difficilmente sarà grande, quanto più sarà
tanto più difficilmente sarà grande, quanto più sarà dominato dalla ragione. -avere
sotto il proprio influsso (per lo più con riferimento all'azione degli astri sull'
.., non mi sarei sentito più perso. 6. per estens
perché m'innamorassi di lui, non so più, non mi ricordo. dicevo che
lì egli sapeva di spiccare, aveva più immediata coscienza dei proprii vantaggi,
sulla zona circostante, essere in posizione più elevata (un luogo, un edificio
rosea. barilli, 2-13: siamo a più di duemila e cinquecento metri quando questo
sotto il proprio controllo (da posizione più elevata e con riferimento a un luogo,
corpi di difesa, li quali essendo più rilevati degli altri, possano meglio scoprire
alpine, e forse per ciò soggiaciono più spesso al flagello della grandine.
comisso, 7-160: la bicicletta invece era più sottomessa e più docile, quasi connaturabile
la bicicletta invece era più sottomessa e più docile, quasi connaturabile col suo corpo senza
, perché chi parla non li domina più.
è circondato il denaro, nella mente dei più miseri, specie di quelli provenienti da
del denaro domina la condizione sociale assai più che in città, e dove per il
la pazzia: tutti gli errori già dominati più o meno, presero dallo sbalordimento,
, una forza straordinaria, produssero effetti più vasti e più rapidi. d'annunzio
straordinaria, produssero effetti più vasti e più rapidi. d'annunzio, iii-2-1033: è
torre... è tra le piazze più stupende d'italia. -tenuto
25 o 30 piante di lentisco delle più grandi e rigogliose, che si trovino
potere, il comando (per lo più tirannicamente); oppressore.
, senza rendersi conto di non esser più altro che padroni esosi e sopraffacenti.
concilio niceno i del 325 non intervennero più i deputati laici di nessune chiese..
rettore (con valore enfatico e per lo più con riferimento a dio, a un
che due potenze contrastantisi ed in bilico più facessero a'suoi interessi ed alla sicurità
è capitale, che costituisce il centro più importante di una determinata regione. roberti
carducci, iii-7-350: sta su tutte più snellamente aerea e splendida d'oro la
regnare, la dominazione, cosa molto più è spaventevole che la separazion dell'anima
, 193: non c'è forse scoperta più amara all'orgoglio, che l'accorgersi
. serra, i-258: il carattere più notevole, del momento, è proprio questa
questa ora in quella provincia a sentirsi più frequentemente le carestie. — impero
probabile che ne rimanessero traccie nelle parti più lontane dal centro della dominazione romana.
e dominazioni, / ch'ai mie signore più presso avete stato, / pregate lui
] è l'uno / degli invisibili angeli più grande, / poi ch'egli in
che peniate leggendo con essere tante, più che non ve ne fosse veruna?
lentamente la luce, il respiro gli veniva più facile. 2. in frasi
4-23: perché domine / non è più tosto andato a casa il suocero?
radice dipende che una cosa vaglia tanto più dell'altre, più tosto che tanto
una cosa vaglia tanto più dell'altre, più tosto che tanto; o tant'oro
tosto che tanto; o tant'oro più tosto che cotanto? domin se ella
domine anche, se io ci sono stata più di sessantanni in questo mondaccio, e
vilissimi, e al parere delle genti via più sottani che gli altri. panfilo volgar
annunzio, iii-1-733: quanta preda / più grassa caccia mai / dominedio mi diè
costituiva una servitù, il primo e il più ligio e il più fedele al servizio
il primo e il più ligio e il più fedele al servizio era padron piero bernardone
: di fatto le storie c'istruiscono che più nazioni ebbero dominio di mare, non
/ di me, che forse è più ch'altri non crede. castiglione, 357
meschine non desiderano tesser omo per farsi più perfette, ma per aver libertà e
s'adopera, è felicemente espressa. più felicemente ancora è espresso con immagini fantastiche
e a voi beata gente / di più nobile mondo il cor di queste, /
, che l'amore per aci / fu più dell'odio che portavo all'altro:
lo sforzare le membra ad ubbidirvi, molto più avrete in pregio il dominio della mente
di cui le pareva di non aver più il dominio; e stava per dirglielo,
per finirla. pratolini, 2-118: più la signora è dolce e cordiale, più
più la signora è dolce e cordiale, più liliana perde il dominio dei propri gesti
gridò che'cavalier suoi si scostassino / e più col saracin non contastassino.
trattati di pace; è forse il più valido mezzo per ottenere il dominio, o
per ottenere il dominio, o il più possente contrappeso per mantenere l'equilibrio di
i romani perché lo rinnegassero entro il più breve termine. b. croce,
papi su questa regione appare come il più incontrastato e legittimo. gramsci, iv-70:
d'ogni grado, e notabili delle più diverse qualità d'ogni provincia e paese
avere le sue arti che non sono più quelle d'un tempo; quelle d'un
ed alle voglie sue tutto disporre / più d'un oca in pastura l'assassino.
un tempo molto diffusi, non sono più ammessi dalla moderna legislazione italiana);
un vassallo, o che, in forma più generale, il sovrano esercitava sul territorio
vietategli, mostra di volerne lui essere più padrone che non è dio? questo
i nuovi strumenti di cultura non appartenevano più ai due personaggi che si chiamavano autore
tempo durante il quale l'influsso è più potente ed efficace. boccaccio, iv-175
dei quali è segnato un punto o più fino a sei (otto quadratini sono
e vince colui che rimane con tessere di più bassi punti non collocate, oppure chi
può essere fatta da due o anche più persone, si possono giocare i diversi
e segnati solamente da un lato; oggi più comunemente 'dominò'. de amicis,
qualunque occasione, fin che non aveva più il becco d'un quattrino.
tasso, 8-6-490: i buoi rinchiusi nel più freddo tempo / entro le calde loro
al cui sdegno e dolore / fu più l'avemo che la terra amico.
. -in forma proclitica (per lo più davanti a nome proprio) è d'
nelle regioni dove la spagna ebbe più lungo e diretto dominio (lombardia,
ingravallo comandato alla mobile: uno dei più giovani e, non si sa perché,
mandriani, e ora è una delle borse più fomite; alla mano delle sue figlie
; alla mano delle sue figlie aspira più d'un « signore », e anche
, i-311: per adescarlo, gli aveva più volte parlato, quando soletto s'era
temere offesa, / a chi 'l merita più, ch'a chi 'l desia.
3-19: und'eo m'alegro e vivo più gioiuso, / che m'à donato
i-14-164: venus a me: -assai più bella manza, / -disse -nel regno mio
dona per arte al poverel talora / il più crudel degli usurieri avari. testi,
in censo / pe''l più lontano altare. 3. commerc
a tutti, si ritrasse nella stanza sua più secreta. da porto, 1-129:
, respingere, rifiutare (cose non più desiderate, di cui non si sa che
colui non si donò nulla dello aggiugnimento del più alto ordine. bembo, 2-32:
dicevo lit- teralmente qualche volta, ma più 'allegorice ', i sensi dell'
intendimento gli si scoprisse, noi movessero più tosto ad averci sospetti, e a
della lingua nostra in piemonte, minacciata più d'appresso d'un'intera ecclissi dalla troppa
codro dagli argivi, / non con più altrui profitto e più onore / a morte
/ non con più altrui profitto e più onore / a morte si donar, del
quanta, di appartenere ad un essere più alto e più forte, di dissolvermi
appartenere ad un essere più alto e più forte, di dissolvermi nella sua volontà
sm. archeol. nell'antichità, e più tardi presso i cristiani, dono votivo
fu da un generale leboeuf consegnata non so più a qual generale italiano.
la donazione fatta congiuntamente a favore di più donatari s'intende fatta per parti uguali.
bottino. ammirato, 1-25: essendo più parco che non bisognava,..
de'sudditi tuoi, si può essere più largo donatore, come fu ciro, cesare
sacri, il personaggio (per lo più genuflesso) che raffigura chi offre il
numi / donatori de'beni; e più che pria / guerra agognava il cor.
gli fe'donagione. landò, 57: più d'una fiata gli fece per fidati
aveva libera donazione del core e amavalo più che se stessa. marino, vii-244
prima del donatario (e non è più ammessa dal nostro diritto vigente).
-il documento scritto (per lo più un atto notarile) in cui è
patriottico o di munificenza, per lo più a favore di istituzioni religiose o pubbliche
pericoli da temere poco, lo fa con più vanto che possibilità o utilità. panzini
è notevole come nella tradizione sia compreso più il lato spavaldo e grottesco che non
séte, / che sì bel frutto più che gli altri aduce? ser giovanni,
spesso, e rientro / colà donde più largo il duol trabocchi. boccaccio, vii-18
solo rammento quel fremito e non so più dire donde venne, cui nobil propositi
nell'età giovanile forse così come nella più matura, perché in quella, occupati a
. guido delle colonne, 2-43: più degio laudare / voi, donna caunoscente
., xxviii-256: la formica è più savia di te e ch'ogn'altro animale
: son di quegli ancora che, più dispettosamente che saviamente parlando, hanno detto
parlando, hanno detto che io farei più discretamente a pensare dond'io dovessi aver
, donde natura ed arte dipanano la più bella seta del mondo. -di
e grazie che dio gli ha date più ch'a molti altri, se ne leva
e vanagloriasene; dond'e'doverebbe essere più umile e servire a dio.
còlte [le zucche] coi gambi quanto più lunghi aveva potuto, due o tre
/ qualche pannacelo strano, / allor più volentier ci don- doliàno, / ché
. cecchi, 1-i-370: io ho più cara la consolazione che io trarrò nello
con vento in poppa in quel che più gli aggrada;] e'vien poi
un macellaro a cui era stata rubata in più volte gran quantità di carne: ed
apparenza o realtà, la vita sembrava più lenta e più dondolata di prima della
realtà, la vita sembrava più lenta e più dondolata di prima della guerra.
guerrazzi, 5-118: io reggerò più che posso perché non succeda troppo dondolio
annunzio, v3- 184: nulla era più miserevole di quella pinguedine pusillanime dondoloni in
per firenze, e don- dunque puoi più tosto da loro ciò ottenere. l.
/ sottratto sì, ch'han 10 più del tuo core. anonimo, ix-814:
se la bella passante, come fanno le più estrose, ci si mette di punta
distanza il povero don giovanni non è più lui. cassola, 2-123: il giovanotto
azzimare e de le vestimenta la fanno più ammirare che essa medesima. idem, purg
uomo morale e altamente religioso; e più fa pel nuovo assetto della società,
il piacere virile mi tormentava ogni giorno più. mi esaltava tumultuosamente la fantasia,
, / ed in par- ticolar le più gentili / e le più graziose e le
ticolar le più gentili / e le più graziose e le più belle, /
gentili / e le più graziose e le più belle, / rimaser per le fosse
donna, io stetti lì dandomi il più / bel tempo, che tu possa immaginarti
puri in questo particolare, e di più che tenevano ogni cosa a commune,
i-440: potè giovanni così provvedere con più agio alla salute della dolce sua donna
non speri aiuto / di voi, gentil più ch'altra che mai sia: /
x-3-554: donna, dell'alma mia parte più cara, / perché muta in pensoso
figliuoli o altri in corte / propinqui più), lasciò donna e madonna. p
con le donne di qualità di alcune nazioni più del dovere civilizzate. manzoni, 310
, la vampa della discordia s'accese più viva. -dama di corte. -anche
può cadere. boccaccio, ii-7-99: che più, donna cassandra, chiederete / in
8. la madonna (per lo più come vocativo). -anche nelle forme
fioravante, 186: ella, vinta più dallo ardente amore che dalla paura o
a esprimere giudizi morali, per lo più poco lusinghieri sulla donna, mettendone in
casa. -le donne hanno un punto più del diavolo. g. m.
ho sentito un pezzo fa 'l più sottile tratto di questo. -egli è ben
è ben vero che le donne hanno più un punto del diavolo. -le donne
: l'aver figli rende la donna più assennata. g. m. cecchi
appresso a lungo studio avrai potuto animare più ridi- colose e più argute imagini di
avrai potuto animare più ridi- colose e più argute imagini di certe donnicelle donzinali.
volta una donnuccia debole / ne saprà più che lui, e quante lettere / e
. savinio, 1-59: chi potrà più sradicarmi dall'intimità di quella donnu- cola
, 119: di sovente non la rifiniva più di chiac- colare a mo'delle donnacole
sostanze. pea, 1-395: - il più vecchio, beve e gioca -mi
e gioca -mi disse. il più giovane era donnaiolo. -superi, (
donname, tanto che non si sapeva più come rigirarsi. = deriv.
voce, a dommeare / non stiam più qui, che stroscia la grondaia. alfieri
di ridure / ad essa li occhi più che mai ardea. cino, iv-181 (
fontana non meno bella di quella era più presso, alla quale erano venute a
incontro e, sul donneare, quella che più li piacesse, quella il servia ed
donne. balbo, ii-49: i più degli italiani fruivan la vita, i dolci
nievo, 13: non la conquisteremo più finché si avvezza la prole a donneggiare
primi passando, ancor dura, tanto più vaga e gentile ora che nel primiero
giva e s'ingegnava / di più piacere a chi la riguardava. straparla,
musica sia una parte, e talvolta la più coltivata, della donnesca educazione. monti
benedetta l'ora che salio / vie più che l'altre d'ogni valor degna
rara come la fenice; / e più che altrove, tra la gente franca,
peccatorella, che aveva covati gli suoi uovi più tempo innanzi e all'ora di nuovo
, 3-338: si può egli una linguerella più tenue, più gretta, più
egli una linguerella più tenue, più gretta, più tisica, più pidocchiosa di
più tenue, più gretta, più tisica, più pidocchiosa di quella usata
più gretta, più tisica, più pidocchiosa di quella usata dalla parte
. così tutto il tempo mangiano le più fracide. savonarola, 7-i-72: queste donnicciuole
. boccalini, i-224: fino le più vili donnicciuole più tempo si veggono consumar
i-224: fino le più vili donnicciuole più tempo si veggono consumar nelle dispute
disordine. cassola, 6-76: sentì più che mai la distanza che la separava
donna. gamerra, 71-560: più intanto sotto l'ombre colle faci /
sa, le donnine allegre sono le più calcolatrici del mondo. si capisce:
delle donnine, ne sentirete ancora delle più belle. cicognani, 3-173: quando
e con succhi aspri e mortali / più de l'inferno stige e d'acheronte,
. alfieri, 1-403: ei, che più ch'etna bolle / entro il fervido
suoi, e lasciando in bianco di più il titolo di donno, che 'l nascimento
: donnola è una bestiuola piccola, più lunga alcuna cosa che 'l topo, e
de'medici, i-169: non è più sua la persa libertate / perché il suo
il don fugace / tosto svanisce e più non fa ritorno. metastasio, ii-152
fesse creando ed alla sua bontate / più conformato e quel ch'e'più apprezza,
bontate / più conformato e quel ch'e'più apprezza, / fu della volontà la
duoni. tasso, 12-659: fra i più cari e preziosi doni fatti da iddio
i-49: può di natura il don più raffinarsi / con gli oggetti e con l'
. guicciardini, i-28: quegli di più favore veementemente ne lo confortavano,.
forte e degno, / nel suo più alto segno, / che ciascun gli ha
, merito, ristoro;... più grazioso, ed anche più ingegnoso,
.. più grazioso, ed anche più ingegnoso, era chiamarla dono di tempo
cecco d'a scoli, 1279: più tosto dare, che ricever duno, /
città. 2. fanciulla per lo più nobile che faceva parte del seguito di
, et al bisognio egli si era de'più bravi uomini e 'l più miciduale che
era de'più bravi uomini e 'l più miciduale che immaginar si possa. chiabrera,
/ donzelli accorti a servire e ancora / più damigelle, giovani tra loro / armegiando
di titol gigantesco e di pigmea statura più notabile sia reso tesser piccino. pindemonte
davanti al pronome personale è per lo più accompagnato da di o anche da a)
la lunga schiera discendendo, / conobbi più mirabil baronia. michelangelo, i-29:
che doppo 'l collo cresce ov'è più largo. levi, 1-44: dopo la
part. pass., per lo più con ellissi del verbo ausiliare); introduce
verso oriente, avrà contato un giorno di più di quello che in verità avrà fatto
governi le hanno dimenticate, non si cura più di spedizioni per la guerra dell'indipendenza
buono. ariosto, 10-58: né la più forte ancor né la più bella /
né la più forte ancor né la più bella / mai vide occhio mortai prima
tal da'lidi suoi, / né più nuova di lor s'udì dopoi.
, della nostra recente gloria e del nostro più fulgido sogno; dopo di che l'
/ chi dopo lassa i suoi dì più sereni. dopodomani 6
un prima e un dopo, un più e un meno, ecc. detti in
se n'andò a gualtiero, né più è ritornata, né lettera è comparsa.
-anche in senso generico: in un futuro più o meno lontano. beccaria,
, non si discute, alle intenzioni più egrege. comisso, 7-66: gli uomini
tempo s'è diradato, e fa il più bel dopo pranzo del mondo. cattaneo
liscia e piana, e per lo più un nastro, la quale si cuce
. alfieri, i-134: essendomi rimaste di più forse un trecento doppie d'oro di
un pelo. / mi stringe ben come più grave e onusto / renda di doppie
: sebbene amasse le doppie di genova più delle fanciulle, pure non potè essere
, ma a quelle di valore; più in alto si sta, più si è
; più in alto si sta, più si è esposti a pericoli e disgrazie
a'cattivi o mediocri, ma agli artefici più eccellenti, e qui si verifica il
di vimi,... pesava doppiamente più che quello che comunemente si portava.
, / la mattina è per me più felice ora. michelangelo, i-14: il
l'ira, / ma'con fiato più placido e più molle / per le campagne
/ ma'con fiato più placido e più molle / per le campagne libere poi
il dolce nembo / doppiava, e più mordea la frigida ora. lalli, 2-2-3
una e l'altra stagion sempr'è più fella / a queste afflitte ogn'or
eran tante, che 'l numero loro / più che 'l doppiar de li scacchi s'
vento, /... i più tosto al porto ed a la meta giunge
volto, che si doppia giù / e più, formando guscio, ci fa minimi
. savinio, 2-39: tra le più feroci era la generalessa papa- trapatàkos,
'doppiare *. passare con uno o più bastimenti da destra a sinistra d'una
accresciuto. alamanni, 14-53: qual più ricco trofeo, qual spoglia opima /
. grossa torcia di cera formata da più candele (ordinariamente da quattro).
fatti molti doppieri accendere, ne fece più altre cantare infin che già ogni stella
dorato o verniciato, con due o più bracci (o anche con un solo
sì denso era il fumo, e più del fumo il polverìo, che la luce
de roberto, 503: il primogenito, più grossolano, più ignorante, apriva di
503: il primogenito, più grossolano, più ignorante, apriva di rado la bocca
, che marca giornata doppia, per far più presto a tornar nella legge della montagna
quelli ed i bastioni di questi, più non potendo, si dimoravano. pisacane,
, ciò fue marco tullio cicero, il più sapientissimo de'romani. il secondo è
le mandorle dentro al nocciolo, una più grande, l'altra più piccina.
, una più grande, l'altra più piccina. -gemellare (il parto
assettati / abbia doppi gli arnesi: / più begli in pian paesi / e di
da difendere. bisticci, 3-82: più volte gli vidi vendere libri solo per
carte false / mettemmo in mezzo gli amici più cari. 6. che ha
spezie [di peccato] è molto più grave: imperò che si fa contra
il cavaliere pigliasse le veraci e le più leggiere armi, siccome liberato di più grave
più leggiere armi, siccome liberato di più grave peso, più sicuramente combattesse e
siccome liberato di più grave peso, più sicuramente combattesse e con maggiore allegrezza.
ne ordinò un secondo, che bevve più lentamente. -robusto, aitante,
corpo e non pendente, e lungo più di sotto che nella schiena, le
, impostori, finti verso gli stranieri più forti di loro fisicamente o moralmente. fogazzaro
: un'iscrizione latina, che data da più secoli, è stata da poco scoperta
giornata (e si tratta per lo più di febbre malarica). m.
, 16-ix-321: le intermittenti per lo più sono le terzane semplici, ancorché queste
lasciar andare quel filo per non credere più. 12. merceol. di
. buommaltei, 43: maggiore e più importante quistione è quell'altra: se la
o due, ambo perduti, o ancor più di due. -che può avere
non i doppii, i quali come sono più leggiadri, così sono ancora più faticosi
sono più leggiadri, così sono ancora più faticosi, e in essi ha la parti-
la violazion delle leggi e delle regole più note e ricevute, l'adoprar doppio peso
si pervertiva, o doppio o più grande del solito vedendo. nieri, 136
: la vita han lunga il doppio più di noi. boccaccio, dee.,
156): egli era il doppio più ricco che quando partito s'era. bisticci
mese a'servi almeno; e di più, tutte quelle volte che da quelli della
, e con grave lor perdita perché più di centocinquanta ne rimasero morti, e più
più di centocinquanta ne rimasero morti, e più del doppio feriti. goldoni, vii-576
doppie chiamate... erano in doppio più alte. g. m. cecchi
doppio. bracciolini, 1-17-62: per far più tenaci e più sicuri / i punti
1-17-62: per far più tenaci e più sicuri / i punti, un giunco all'
è scarno e sottile di vita, più che uno schiratto, ma al doppio più
più che uno schiratto, ma al doppio più lungo. magalotti, 2-141: in
vecchio sudicio, pigliandomi, pensava a più che a compagnia: e alla moglie
a compagnia: e alla moglie, più giovane, premeva dargli un balocco. io
xvii-240-36: ché di nul'altra cosa più mi membra, / che di tornar colà
: il mangiare a macca mi piace sempre più il doppio. d. bartoli,
, in grande misura, molto di più. cavalca, ii-9: l'undecima
aviene che, rinforzando le nostre donne in più doppi la soavità della loro armonia,
: la spesa è stata maggiore a più doppi di quello ch'io mi pensava e
del corpo umano, composta di materia più leggera; corpo astrale. alvaro,
involgeva la testa con una coperta a più doppi, sovrapponendovi il guanciale, perché
6. scampanio solenne di due (o più) campane suonate contemporaneamente. piovano
pascoli, 333: tremava in aria più vicino il rombo / del doppio.
doppio: suonare contemporaneamente due (o più) campane; suonare una campana in
a quando a quando la raffica simulava più alto quel clamore che perpetuo suona dentro
sbalordire. ariosto, vi-251: da più di quindici / persone, che tutte
cavata dai bozzoli doppi (ed è più scadente dell'altra). statuti dell'
doppi hanno questa natura, che quanto più vi cacci dentro le dita, più gli
quanto più vi cacci dentro le dita, più gli aviluppi e stracci. a.
. cecchi, 1-i-45: le donne hanno più cotesti nomi / doppi e doppioni a
9. liturg. il rito liturgico più nobile e solenne (in contrapposizione a
volta altri fantasmi. doppiogioco (più frequente dóppio giudeo, anche dóppio
giusti, 3-183: acciò apparisca più chiaro il doppio gioco che egli
il doppio giuoco. doppioménto (più frequente dóppio ménto), sm
dicono sostantivamente 'doppii ', e più comunemente * doppioni '. cantoni,
baco da seta contenente due (o più) crisalidi; la seta scadente che se
cecchi, 1-i-45: le donne hanno più codesti nomi / doppi e doppioni a
le dava da beccare, faceva il più de le volte tavola spendendo doppioni,
deriv. da doppio1. doppiopètto (più frequente dóppio pètto, anche dóppio-pètto)
oggi al domani e non si vedranno più per i vichi di sopra toledo i
era tanto orgoglioso. doppiosènso (più frequente dóppio sènso, anche dóppio-sènso)
di fattoria, pierino ogni giorno di più si chiudeva in se stesso. baldini
queste reminiscenze, come altri elementi di più recente derivazione, vi sono poi rifusi
specie di pesci lunghi un braccio e più che si chiamano doradi, albacori e boniti
dorarli, che all'occhio paiono molto più belli che boni. biringuccio, 1-74:
dorare, si piglia l'oro del più purgato e netto, il quale vorria
bronzo, quella statua non solo sia più bella, ma diventi opera nostra.
dorato. michelangelo, i-4: ma più lieto quel nastro par che goda, /
, v-113: nella scarpa se tu passi più avanti di quello che si appartiene all'
, che le dorate sue quadrelle / più tien forbite e il suo potere in
, 7-191: era di un biondo il più dorato che si conosca, quando si
nuca dorata all'opulenza delle reni, è più visibile ora che è luglio, e
vidi fare / quella ch'è bella più de l'altre belle. caro, 8-822
: vider là 've il cielo era più scarso / e più tranquillo una dorata nube
il cielo era più scarso / e più tranquillo una dorata nube. marino,
, che montava verso l'alto facendo più profondo e luminoso il cielo. 5
mia dov'ho passati / i momenti più belli, / dove ho goduti i miei
/ possente a fabbricar dorati nodi / pei più schivi intelletti, e a lei dal
fiumi. papini, 26-206: non potendo più reggere al fetore di quella cloaca dorata
che si tarda a proclamare a cantina il più grande laboratorio della salute pubblica?
i cofanai, i doratori ed altri più bassi pennelleggiatori. g. raimondi
la doratura galvanica (ed è la più usata), servendosi, per galvanostegia
fare di dorature. si dorino al più le cornici dei quadri. ma quanto
e anzi fatti di pasta metallica la più acconcia a ricevere e a ritenere la doratura
, alle dorature, soffrire mille volte più freddo che non ne soffra il più miserabile
volte più freddo che non ne soffra il più miserabile contadino ne'contorni di pietroburgo!
che dal giallo si avanzava nel rosso metallico più acceso. oriani, x-14-84: quando
i fili argentei sulla sua testa fossero più numerosi che in quella della sorella, non
della sorella, non risultavano che alla più stretta vicinanza, confondendosi ancora bene il
suoi molti pregi, sia stato ristampato più volte. senza la nobile doratura dell'amyot
caratterizzato dalla corolla divisa in sei parti più lunghe de'filamenti; le antere incavate alla
colore di quelle de gli olivi, ma più minute, più salde e ruvidissime.
gli olivi, ma più minute, più salde e ruvidissime. dioscoride italiano, 6-6
delle quali tre prendono il nome dalle tre più illustri città di arcadia: le altre
nella gente eolia, la melica, più essenzialmente individuale e passionale; nella gente
; nella gente dorica, la corale, più essenzialmente popolare e civile. pascoli,
doriche e achee, questa fu la più ricca, florida costa della magna grecia
virgilio e di teocrito, e con più ragione quelle di pope, che ha
frigio e lidio, de'quali stimarono comunemente più il dorico perché... aveva
il dorico perché... aveva più del grave e serviva meglio a frenar
de'cinque ordini d'architettura, il più massiccio e più forte che avessero 1
d'architettura, il più massiccio e più forte che avessero 1 greci, e
ne'templi de'loro falsi dei, con più o meno intaglio o lavoro,
e mezzo. oggi non si usa più dorico senza base. milizia, ii-55:
quello che si aspetta a gli edifìzi più massicci... feciono la colonna
. marino, vii-320: sette né più né meno sono i tuoni musicali,
gloria, è vero, ha usanze più democratiche e puoi persino vederla accavalciata alle
-membro della massoneria che non prende più parte attiva ai consigli della sètta.
i capitali in commercio non producessero di più dei capitali dormienti nel placido grembo della
, i-28: la noia si aggrava più potente di prima... io ne
sottilmente investigate anche in uno dei libri più perfetti e più curati che abbia l'
in uno dei libri più perfetti e più curati che abbia l'italia e il mondo
si stropicciava gli occhi e pronunziava le più care cose del mondo. cantoni, 39
tutta la notte dormicchiando seduti sul barile più vicino alla groppa del cavallo. verga,
fatti la sua anima dormicchia; il più sovente lo vedi seguitare il racconto con
momenti inopportuni; chi indugia nel letto più del necessario (o almeno più del consueto
letto più del necessario (o almeno più del consueto): pigro, poltrone
, che gli veniva dalle palpebre abbassate più che a mezzo sull'occhio scialbo.
: or dunque è tempo che il più fido servo / e il più accorto tra
il più fido servo / e il più accorto tra i tuoi mandi al palagio
. foscolo, v-9: ho dormito più volte i miei sonni pacifici su la
suol de l'affricana arena / i leoni più ardenti, / a sbranar tigri,
le altre lingue, e queste correndo più velocemente che mai, fra tanto che
.. / dove andrò presto a non più udire, / a non vedere,
, a non sentire, / a non più vivere, a non più morire,
a non più vivere, a non più morire, / e per sempre a dormire
, iii-171: or che del sol più temperato è il raggio, / il fiume
d'annunzio, i-694: a casa, più tardi, verso sera, / vo'
120: voi mi avete risvegliato le corde più dilicate nell'anima, e fino che
, / non le parendo ormai di più patire / ch'abbia in sì fresca età
stare a ragionare cum voi, ché più bella, lieta e generosa compagnia per
. (150): essendo in più luoghi per la piccola valle fatti letti
, domattina anzi il giorno fuggiamoci quinci più lunge che noi possiamo. pavese,
, iii-7: questo permette egli, perché più sia sol- licita la guardia a non
acqua fresca, / si rallegrorno, ma più dei cinghiali / (ch'ogni animai
il sonno: chi cerca qualcosa di più sostanzioso, deve vegliare e spesso affaticarsi
dormire: chi ha sbrigato gli affari più importanti, può vivere relativamente tranquillo.
. dormita, sf. sonno più o meno lungo ma continuo (e
e calamaio e si mise a scrivere con più garbo la lettera suggeritagli. bocchelli,
con criterio dormitivo, è da preferire al più sontuoso letto. = deriv. da
). chi dorme (per lo più oltre il necessario); chi impigrisce;
deporre un carico dell'anima, anche più grave, e finalmente, dopo le
e incubi, d'un anno e più, gusta il vero sonno in un vero
anat. che è collocato nella parte più prossima al dorso rispetto ad altre (
: stile di nuoto sul dorso (più comunemente: dorso). 5.
lapponi, se vedessero le nostre dame nel più crudo inverno farsi martiri della vanità,
sulle spalle a mio credere il peso più imponente che dorso politico abbia mai tentato
o esteriore (o, anche, più rilevata) di una cosa. -dorso della
ricopre (e porta impressi, per lo più, il nome dell'autore, il
le belle arti, 3-279: mano della più bella scultura, che a me sembra
altri erbosi letti / de'fossi sgorgator, più non indugi, / a ciò,
3. letter. la parte più alta di un colle, di un
ogni dorso, ogn'inciampo, ogni più ingorda, / non attesa tra
al proprio simile: ora, che più resta all'uomo nato libero?
landolfi, 2-109: la macchia si fa più lenta e più selvaggia, con frequenti
: la macchia si fa più lenta e più selvaggia, con frequenti aperture e radure
2. bot. di pianta o (più spesso) organo che presenta due superfici
, 2-52 (392): avevo mandato più d'uno anno innanzi gioie e dorure
gioie e dorure franzese per il valore di più di dumila ducati. grazzini, 4-379
accorgimento; ché per un grano in più d'ardire o di vigore la grazia
io la reputo... il febrifugo più eccellente in tutte le febbri intermittenti,
compie operazioni volte a determinare la dose più opportuna di una sostanza o le quantità
egli diceva, composto delle sette qualità più prelibate, mischiate insieme nella dosatura prescritta
misurata di una sostanza (per lo più in rapporto con gli altri ingredienti di
io bevo... per lo più suol esser fratello carnale della morte..
o terapeutica: quella che produce i più sicuri effetti curativi. -dose tossica e
che le gotte; a tal che alla più parte d'essi si possono applicare i
la dose, e ne cerca sempre dei più forti e dei più gagliardi. monti
cerca sempre dei più forti e dei più gagliardi. monti, x-5-79: mesci farmaco
di un gran numero di cose: ma più spesso si riferisce a un aspetto molto
un tratto di carattere dia alle materie più indifferenti una dose d'interesse morale.
di cose che da tempo non ci fanno più soffrire, ci culliamo tra vecchi e
, metallo, terracotta, per 10 più decorata con ricami, merletti, intagli,
/ dell'arco, ove lo scoglio più sovrasta. segneri, ii-84: è più
più sovrasta. segneri, ii-84: è più distante l'empireo dal dosso del firmamento
gli alti dossi / de'verdi colli per più mi'diletto. ariosto, 37-98:
molte stazioni ne'dossi e nel fondo più alto, e poche ne'luoghi di
. bisticci, 3-566: dirò io più, i vestimenti foderati non di pelle
domestico, che in casa / di altri più volte è stato per pedante; /
la bambasa lippi, 2-78: quivi a più non posso / gli cominciò a menar
lor dosso / menavano le mani a più non posso. -mettere qualcosa dietro
danno, svantaggio, o un affanno più o meno angoscioso. -posare un peso
e rompergli il dosso. invece egli è più nocivo di prima, più di prima
egli è più nocivo di prima, più di prima odioso. -togliere,
spogliare degli abiti o delle armi (più o meno a forza), levare l'
mensili, diventava di giorno in giorno più cupa e di più fosche maniere. jovine
giorno in giorno più cupa e di più fosche maniere. jovine, 2-99: don
-anche: il patto stesso (non più ammesso dal diritto vigente) con cui
prezzo del mundio abbassandosi subisce un'altra più decisiva trasformazione, giacché i parenti della
, / e a consorte la dia cui più vuol bene? verga, ii-32:
dotata perché si andasse a sposare il più lontano possibile senza più farsi rivedere.
a sposare il più lontano possibile senza più farsi rivedere. -figur.
pie, sarà secondo il suddetto autore più fruttuoso il lasciare di che mantener maestri
/ fesse creando ed alla sua bontate / più conformato e quel ch'e'più apprezza
/ più conformato e quel ch'e'più apprezza, / fu della volontà la
e 'l valore, / de'quai più ch'altra l'ha dotata dio.
viii-215: la natura ha dotati, chi più chi meno 1 suoi figli di sciagurate
a'conti e baroni, che tengono più castelli, si permette ancora di poterne
, iii-7-249: a costantinopoli, rainerio, più giovine fratello del marchese, marito nel
, vuo'che 'l conoschi / pel più dotato om che si trovi. castiglione,
[crusca]: era sovente dotatore delle più povere fanciulle. 2.
la casa; io l'ho tenuto / più di tre mesi, or dicendolo a
i pagamenti ànno a essere maggiori tanto più tardi si riscuotono, tanto sono più
più tardi si riscuotono, tanto sono più litigiose risposte, tanto con più dispecto
tanto sono più litigiose risposte, tanto con più dispecto ne se'pagato. machiavelli,
bastarda senza dote, piuttosto bella e più giovine di lui. -figur.
egli col padre re di francia fossono più ferventi contro al re d'aragona. dante
leopardi, 235: crescer più d'una cattedra o lettura / anco
gli piacque a ciaschedun liceo, / con più dote che mai per avventura / non
matto, e fregiato in somma d'ogni più abbomi- nevole dote, si sia sguazzata
in lui solo ritrovarsi raccolte tutte le più pregiate doti che ne'latini, e ne'
che ella può tramandarsi in tutte le più lontane regioni del mondo, senza che
'georgiche 'di virgilio il poema più perfetto dell'antichità. proverbi toscani,
, 182: lui teme la morte più che mai: e non gli era mestieri
era mestieri e bisogno a farlo morire più che una docta: cioè un brieve
lei di buone dòtte, e contavaie le più belle novellozze da ridere, che voi
d'amerigo, 1-369: mi duol vie più de le perdute dotte. buonarroti il
poi di quelle dotte / ch'io stimo più, sono molto mal fornita.
inf., 31-110: allor temett'io più che mai la morte, / e
morte, / e non v'era mestier più che la dotta, / s'io non
mazieri. ariosto, 18-159: ma la più parte de la gente rotta / né
e di terrore / che non sapea più star né mover passi. 2
lo pensamento c'aggio / de la più avvenente / mi fa lo cor sovente /
e progne, / o s'altro augel più dottamente pianghe. gemelli careri, 2-i-116
dottamente espressi tutti i muscoli e le più sottili vene che in uman corpo scer-
franza, / ché io non feci giamai più bel bottino. bandello, 2-24 (
uno suo migliore, / e tanto più d'amor che vince tutto; / perciò
che l'uom dubita, che non sia più certa cosa che le cose dottate rimangono
cose dottate rimangono alcuna volta e che le più cose delle quali noi abbiamo speranza ci
bel fico dottato, non c'era più. soffici, 1-68: se era di
profondo conoscitore, studioso (per lo più seguito da un compì, introdotto dalla
[stanze] oltre che sono nella più bella parte di questa nobile e dotta
ha creduto d'estendersi un po'di più. d'annunzio, iv-2-539: non
il quale meri- tarebbe esser divolgato da più onorata e dotta bocca che la mia
.. cadevano dal materno fonte latino e più dotta e più nobile rendevano la favella
materno fonte latino e più dotta e più nobile rendevano la favella. carducci, iii-7-103
ed io, perciocché per lunga esperienza sono più dotto, a ciascuno soddisfarò, rispondendo
berni, 315: dovete già esser assai più dotto in fattorie et in far quitanze
la gente, e non può da più dotta / o da più forte guida
non può da più dotta / o da più forte guida esser condotta. marino,
., 49: sogliono il più de le volte gli alti e spaziosi alberi
negli orridi monti da la natura produtti, più che le coltivate piante, da dotte
nero fabro entro la grotta. / più d'un callo ha la man forte e
curiosità, quasi già antichi, tanto più per uno come quel herr hauptmann,
già ero stato a studio / prima più anni e dottorato in fìsica. serdonati,
carriera di scrittore, per insegnare poi più tardi nella scuola di belle arti.
di dottore, laureato (per lo più con il compì, retto dalla prep.
a dare all'avvocare, e ebbi più condizione assai che non si aspettava alla età
fansi ogni giorno, e per lo più sì gretti. guadagnuoli, 1-i-239: meco
doven- tano signori, tuttavolta per il più quella autorità villanesca, che prima non
esame dell'avvocatura che è un poco più serio di quello del dottorato. carducci,
sapere o nella sua professione (per lo più con un compì, introdotto dalla prep
(304): simone da villa, più ricco di ben paterni che di scienza
buccheri, ne'quali sono un poco più dottore, si riducono a poco più
più dottore, si riducono a poco più di quelle che ho mandate e che ho
che la illustre dottrice terrà intorno alla più ardente piaga del giorno, « la
quel frutto che si desidera, e più tosto nuocere che giovare, meglio sia il
del signore, passiamo ai santi e dottori più accessibili ed umani. -stor
conterò cose antiche e nuove, / qual più mi piaccia, e voi cheto da
una metamorfosi faustiana. e niente di più naturale che fra il dottore improvvisato e
180: io credo che il malato abbia più bisogno della compagnia di chi l'ama
egli ci leggeva in quella sùbita conversione più a fondo di noi. g. bassanì
quale, avendo i danari del re, più che la fama sua, cari,
e. gadda, 10-152: il contradditore più petulante era un dottoronzolo, uno sbarbatello
si dava l'aria di volerne sapere più di lui. -dimin. e spreg
la sua dottoraria. ne palazzi grido più degli altri nelle dispute e non allego
mazza mi scrisse una lettera tutta laudi più che il 'magnificat '. =
ch'è dottuso / di ciò ch'è più gioiuso. bonagiunta, ii-299: i'
... tenea sua gente il più che potè in un luogo dove s'erano
perdere la sua dottrina, ma per più apprendere. s. degli arienti,
sermone... tutti quei motivi più forti, che da un uomo della
i-154: lionardo da vinci, il più fondato di tutti, uomo di gran
vita, e della quale per lo più si fa pompa nei giorni di gala,
con dottrina / il suo parer per più volte sostenne. crescenzi volgar., 7-1
sarsi si apparecchi per produrre con dottrina più salda migliore esplicazione delle difficoltà che si
gran dottrina giuridica, così era il più riputato e temuto del fòro milanese.
di servire a chiasenza / quella che più m'agenza, / e agio ritemenza
quest'è tal punto, / che più savio di te fè già errante,
ingerirsi nelle pubbliche faccende, come non più convenevoli ad onesto cittadino. c. bini
erbe sia sotto la medicina overo sotto più nobile dottrina. ser giovanni, i-275:
opinioni. filicaia, 2-1-151: ei le più antiche, e nuove / dottrine,
tuo -che in ogni / dottrina la più saggia eri tenuta / da me, da
madri, al latte avvezze / di più nuove dottrine, il sottil naso / ag-
fondamentali della religione cristiana (per lo più considerata come insegnamento), il libretto
si tengono per spiegare (per lo più ai giovani) i fondamenti della religione
tutti sapevano le solite orazioni, e la più parte ancora tutta la dottrina. sarpi
relazioni internazionali (ed è per lo più termine del linguaggio diplomatico americano: dottrina
dotrina prestare e farci con migliore e più giusta stima misurare le forze nostre che
vo- str'opera, che s'aggirano più particolarmente su fatti... nella
risponderò a'falsi che riguardano il dottrinàio più che altro. dottrinale, agg.
non occorre se non considerazione per il più speculativa e dottrinale, per non interromper
marino, vii-322: e io soggiungo di più, che lo stesso crocifisso, sì
i-1004: dov'egli trattò le materie più gravi della filosofia e teologia; sì
spezialmente in parmenide, dov'e'favella più dottrinalmente che in verun altro luogo di
.. vissero fisicamente i loro anni più freschi dentro la materia originaria del loro
gran dispiacere dei cosiddetti filosofi puri, più volte formulata e dottrinalmente dimostrata.
una determinata disciplina (e per lo più vi è connessa una notazione spregiativa)
novellino, 7 (22): e più fece, ché lo dottrinò del corso
far tai risposte, mi terrei per lo più dotto maestro del mondo, per aver
discepola così rara, anzi per lo più sciocco per averle insegnato a vincermi.
imparare. pallavicino, 7-420: con favella più adattata al nostro grosso intelletto ha egli
da verun saio- mone: favella molto più abile a dottrinare che 'l portico,
1-149: dove il dottrinarismo mazziniano si rivela più inadeguato è nella completa assenza di cognizioni
le faccende di cancelleria, e il più del mio tempo lo perdeva a dottrineggiar di
libri e carte investigai con ostinata diligenza più giorni, né mai più mi venne
con ostinata diligenza più giorni, né mai più mi venne fatto di rintracciarlo.
rima instuga, / aver risposto sanza più chiarezza / sì come la mia mente
uomo... si attenne al più sicuro di fidar la sua vita alle sole
d'emilia gentil che si morio / più non vedrò le belle guance e i
ecclesiastico... dove dice: « più alte cose di te non dimanderai e
alte cose di te non dimanderai e più forti cose di te non cercherai »
bel dolcie amico, che dov'è più di grandessa, è più d'angostia.
dov'è più di grandessa, è più d'angostia. boccaccio, i-79:
dov'era, fuori dell'opinione de'più. vasari, iii-26: sono..
a fondarle dove a lui parve che più le ricercasse o il sito de'luoghi
la quercia spande / morta, né più coi turbini tenzona. pavese, 6-90:
mi sembra star male; e tanto più ancora quanto egli mi pare che niuna persona
da'loro baluardi o rivellini, dove più e dove meno, secondo che il
meno, secondo che il fiume o più o meno la bagna. lanzi, iv-7
separatamente di ogni scuola; fermandomi dove più e dove men tempo, secondo che il
forse mai che i giudici deferiscano, dove più, dove meno, ai più riputati
dove più, dove meno, ai più riputati tra quelli. de sanctis, i-n
potrà essere che io non sarò il più disutile servo che ella abbia dove che
spada o di lottare, secondo che più si dilettano. imbriani, 2-171: tutti
caffè], 141: egli prende più di mira la virtù che il vizio,
all'ora del vespro quello faccia che più gli piace. bisticci, 3-455:
. guittone, i-7-15: dove fero più pare, / valore operare / più
più pare, / valore operare / più vi sia dizioso, / ché non leve
conto allo stampatore - io ti devo più di mille lire per la biancheria. proverbi
/ visse virgilio, assentirei un sole / più che non deggio al mio riuscir di
tanta reverenza in vista, / che più non dee a padre alcun figliuolo.
manzoni, 63: a costui / più nulla io deggio; di nemico aperto /
arti, l'etica e infine la più spirituale di tutte, l'ideologia, devono
, come a quello a cui devo più che ad ogni altro. 3
tu m'hai viso d'averlo rubato / più tosto che d'averlo combattuto. ariosto
procurar l'aiuto, / che già più d'una volta a noi promesso, /
3-104: se il guaio non andò più innanzi, lo dovemmo... più
più innanzi, lo dovemmo... più alta civiltà del popolo stesso, che
certi morti è umiliante. non sono più faccenda altrui; non ci si sente capitati
, 11-42: son de le donne più famose e belle / tutte raccolte qui l'
/ ben dovrebb'esser la tua man più pia, / se state fossimo anime
ch'el dé', / ché le più volte se ne vede prò'. leggenda di
cappellano volgar., i-31: e più dovere meriti quello che più beni ha
: e più dovere meriti quello che più beni ha fatti, che quello che ne
leale al suo comune, perché il più delle volte chi fa quello che non
: messene mormora: mostrarmi / tanto più a lei franco e securo io deggio
perché la gli fa bene e lo fa più perfetto e dagli maggiore corona. folengo
: dicesi... che la parte più rimota dal cielo ha da essere più
più rimota dal cielo ha da essere più diversa dal cielo di tutte l'altre:
del mondo, che è la parte più rimota da lui, dee prevalere nel
civiltà [spina] deve considerarsi etrusco-greca più che etrusca.
della sua negligenza, quanto non sarebbe più bella se vi pon> sse tutto il suo
ma non voglio perciò che questo di più avanti leggere vi spaventi, quasi sempre
ragioni che, a mirar bene, sono più vivaci che sode. alfieri, 8-124
8-124: oh me infelice! che quanto più t'amo / di vero e forte
di vero e forte amor, tanto più deggio / negarmi sempre ciò che sempre
che sul nostro suolo non sarebbero apparsi più né pomo- dori né la lattuga,
anche dovessero [i prezzi] scendere più a basso. -con funzione rafforzativa,
: questa [gente] se, più devota che non sole, / col tedesco
regno. fortis, xxiii-454: a me più d'una volta è accaduto per la
pensare di dovermi rivedere in avvenire mai più. carducci, ii-3-190: fra tante cose
: son di quegli ancora che, più dispettosamente che saviamente parlando, hanno detto
parlando, hanno detto che io farei più discretamente a pensare dond'io dovessi aver
tu lo dovessi; e questo / facea più sconsolato il dolor mio. de sanctis
: acciò che tu non corra mai più a maravigliarti nell'udire, non solo la
deggio conforto a'dolor miei, / se più pena provai / là dove più godei
se più pena provai / là dove più godei? -locuz. avverb.
come si deve. -nell'uso più recente, anche con valore aggettivale.
ten a scola, / madonna m'ha più a vile, ch'un muscione.
degli uomini, del 1835, e nella più celebre trattazione di giuseppe mazzini: i
... ùdiste mai / che fosse più fallace / il moro infido o l'
l'arabo, il moro / han più idea di dovere; / han più fede
han più idea di dovere; / han più fede tra loro anche le fiere.
uso di ragione; ce n'avverte più forte al crescere della ragione, e
al crescere della ragione, e sempre più forte quanto più questa si svolge.
ragione, e sempre più forte quanto più questa si svolge. tommaseo, 3-i-33
empiono di linfa, si gonfiano sempre più e per tenui pellicole e aiucce di
. de rosa, 554: e più, se volisse inprenare tua mogliere,
accorto / di suo dover, come 'l più basso face / qual timor gira per
siede monarca, / sono importuno assai più ch'i'non soglio. l. martelli
. l. martelli, 1-95: quanto più l'ale de i pensieri spando,
l'ale de i pensieri spando, / più di volar al ciel vago di- vegno
e che ti provvegga di tuo dovere più presto può, acciò non abbi da
8. per lo più al plur. ossequi, saluti deferenti,
tragico, mi ha reso alle volte più duro del dovere. man
4: feroce, / libero egli è più del dover, per dritto ho
uscio, a guardare le stelle che luccicavano più del do 177: 'dovere'
do 177: 'dovere'e più comunemente 'doveri'per modo vere, e
, nella misura dovuta, sono modi più scipiti della zucca. rigatini-cappuccini, quanto è
i galli, di ossequio ', più che altro nella maniera 'fare i suoi
9. disus. per lo più al plur. i compiti di piacer più
più al plur. i compiti di piacer più tosto, rispos'io, che me abbi
di dovere, stata questa certamente, cosa più strana veduto avere. come di dovere
suo, fuor del dovere. la più gran nemica della barbarie non è la ragione
e un mantello. niente è più facile di un mestiere quando uno lo sa
, con quella scrivono un paese più o meno fuorimano,... si
doni, mine di dovere: più del giusto, più del dovuto;
mine di dovere: più del giusto, più del dovuto; 3-41: nella
per fantasia che voi abbiate mente; più di quanto sarebbe desiderabile. registrato molti autori